CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 ottobre 2010
380.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
Pag. 6

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 12 ottobre 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.40 alle 13.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 12 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Guido Viceconte.

La seduta comincia alle 13.

Variazioni nella composizione della Commissione.

Donato BRUNO, presidente, comunica che il deputato Antonio Distaso, del gruppo Popolo della Libertà, ha cessato di far parte della Commissione.

Schema di decreto ministeriale per la fissazione del numero massimo di visti di ingresso per l'accesso all'istruzione universitaria e di alta formazione artistica, musicale e coreutica degli studenti stranieri per l'anno accademico 2010-2011.
Atto n. 253.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 ottobre 2010.

Roberto ZACCARIA (PD), dopo aver ricordato che il decreto legislativo n. 286 del 1998 prevede che il Governo deliberi ogni tre anni il documento programmatico relativo alla politica dell'immigrazione, trasmettendolo al Parlamento per il parere, e che, sulla base del piano triennale, siano definite annualmente le quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato, fa presente che l'ultimo piano triennale risale al 2007 e che, in mancanza di quest'ultimo, che è l'atto che stabilisce la cornice generale di riferimento in materia di politica dell'immigrazione del Governo, la valutazione dell'atto in esame, che fissa la quota degli ingressi per motivi specifici, ossia quelle di studio, riesce difficile. Chiede pertanto al Governo le ragioni della mancata adozione del piano triennale, aggiungendo che, per una corretta valutazione del decreto in esame, occorrerebbe conoscere anche i dati relativi all'andamento storico del numero massimo di visti di ingresso previsti negli anni per l'accesso all'istruzione universitaria.

Donato BRUNO, presidente, ritiene che il decreto in esame sia in qualche modo indipendente tanto dal piano triennale quanto dai decreti flussi annuali. Quanto a questi ultimi, ricorda che, in mancanza del piano triennale, è invalsa la prassi che il Governo confermi di anno in anno la quota flussi dell'ultimo anno di vigenza del vecchio piano.

Gianclaudio BRESSA (PD) si associa al collega Zaccaria nell'osservare che, in mancanza di un piano triennale aggiornato e di un chiaro indirizzo in materia di accessi di stranieri nel territorio dello Stato, non è possibile una valutazione pienamente consapevole del decreto in esame.

Pierluigi MANTINI (UdC) si associa a sua volta al deputato Zaccaria per quanto riguarda l'opportunità di un chiarimento da parte del Governo in merito alla mancata adozione del piano triennale. Quanto all'andamento storico del numero massimo di visti d'ingresso previsti per motivi di studio, fa presente che la documentazione predisposta dagli uffici evidenzia che tale numero massimo è progressivamente cresciuto negli anni, al punto che si può dubitare dell'effettiva capacità degli atenei italiani di accogliere così tanti studenti stranieri.

Pierangelo FERRARI (PD) concorda con il collega Zaccaria che, senza un

Pag. 7

chiarimento del Governo in relazione alla politica generale dell'immigrazione, non sia possibile valutare l'atto in esame con piena cognizione di causa. Per quanto riguarda l'andamento storico del numero massimo di visti per motivi di studio, osserva che è vero che c'è una tendenza all'aumento, ma è anche vero che negli ultimi tre anni c'è stato un ridimensionamento di questo numero. A suo avviso, sarebbe utile, per valutare il decreto da un punto di vista più complessivo, conoscere anche la distribuzione territoriale delle università che accolgono gli studenti stranieri e sapere quali sono i corsi di laurea cui questi si iscrivono.

Donato BRUNO, presidente, avverte che, in considerazione delle richieste avanzate dai gruppi di opposizione, chiederà al Governo di intervenire nella seduta di domani per fornire, se possibile, i chiarimenti richiesti. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, in attuazione dell'articolo 2, commi da 8-bis a 8-sexies, del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25.
Atto n. 255.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, nella seduta del 6 ottobre 2010.

Donato BRUNO, presidente, comunica che sullo schema in esame è pervenuto il parere della V Commissione (Bilancio), che è favorevole. Avverte inoltre che la IV Commissione (Difesa) ha chiesto di essere autorizzata a trasmettere i propri rilievi. Quindi, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 2009, n. 17.
Atto n. 261.

(Rinvio dell'esame).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Donato BRUNO, presidente, considerata l'assenza del relatore, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna, rinvia l'inizio dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.20.

SEDE REFERENTE

Martedì 12 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 13.20.

Modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab.
C. 627 Binetti, C. 2422 Sbai, C. 2769 Cota, C. 3018 Mantini, C. 3020 Amici, C. 3183 Lanzillotta, C. 3205 Vassallo, C. 3368 Vaccaro, C. 3715 Reguzzoni e C. 3719 Garagnani.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 ottobre 2010.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.25.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 12 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene

Pag. 8

il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Guido Viceconte.

La seduta comincia alle 14.

Sull'ordine dei lavori.

Donato BRUNO, presidente, propone di invertire l'ordine dei lavori pomeridiani e di iniziare dall'esame del nuovo testo del disegno di legge del Governo C. 3687, recante norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.

La Commissione concorda.

Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.
Nuovo testo C. 3687 Governo ed abb., approvato dal Senato.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni ed osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 ottobre 2010.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL), relatore, presenta e illustra una proposta di parere favorevole con condizioni ed osservazioni (vedi allegato 1).

Roberto ZACCARIA (PD), nel rilevare che nel provvedimento in esame si fa un largo ricorso alla delegificazione con riferimento a profili specifici della vita universitaria, alcuni dei quali di grande rilevanza, ricorda che la delegificazione è una scelta politica che rimette al Governo la potestà di regolare, con fonti secondarie, materie che, fino ad un certo momento, sono state disciplinate con legge. A suo avviso, la delegificazione di materie attinenti all'università si pone in contrasto con l'articolo 33, ultimo comma, della Costituzione, che stabilisce una riserva di legge in materia di autonomia universitaria. È vero infatti che la Corte costituzionale ha parlato di «riserva aperta», ma è anche vero che non intendeva con questo mettere in discussione il principio che quella dell'autonomia universitaria sia una materia riservata alla legge primaria, bensì intendeva chiarire che, accanto ad una legge-quadro, possono ammettersi, per profili di dettaglio, regolamenti di esecuzione del Governo. La proposta di legge in esame, invece, non solo delegifica la disciplina di molte materie assai rilevanti per l'autonomia universitaria - tra l'altro senza precisare le norme generali regolatrici della materia e senza indicare espressamente le disposizioni di legge da abrogare - ma addirittura demanda la regolazione di altre materie - anche di grande portata, come la definizione dei criteri per l'ammissione all'autonomia speciale prevista dall'articolo 1, comma 2 - a decreti ministeriali «di natura non regolamentare», vale a dire a fonti sconosciute nel sistema delle fonti italiano. A suo avviso si tratta, anche in questo caso, di un profilo di incostituzionalità che la Commissione ha il dovere di rilevare.

Donato BRUNO, presidente, fa presente che, per quanto riguarda la definizione dei criteri per l'ammissione delle università alle forme di autonomia speciale previste dall'articolo 1, comma 2, la proposta di parere del relatore fa propria la preoccupazione del deputato Zaccaria, invitando la Commissione di merito a definire tali criteri direttamente nella legge ovvero a rimandarne la definizione ad un regolamento di attuazione, in modo da garantire il rispetto della riserva di legge, che peraltro sembra potersi considerare una riserva di legge relativa, e non assoluta.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) rileva che, se anche alcune linee-guida ispiratrici della riforma sono a suo giudizio condivisibili, resta il problema di fondo

Pag. 9

della insufficienza delle risorse finanziarie. Quanto alla proposta di parere del relatore, dichiara di condividere, nel merito, l'osservazione di cui alla lettera e), ma fa presente che la possibilità di corredare le norme di spesa di un limite massimo di copertura è contemplata espressamente dalla nuova legge di contabilità pubblica (n. 196 del 2009, articolo 15). Si tratta di una previsione a suo avviso incostituzionale, quando riferita a diritti soggettivi. Propone pertanto al relatore di riformulare la proposta di parere in modo da condizionare il parere favorevole della I Commissione al reperimento degli stanziamenti occorrenti ad assicurare piena copertura alla norma.

Pierluigi MANTINI (UdC), premesso che, pur apprezzando la finalità di alcuni interventi, la sua parte politica dissente su altri, invita il relatore a rivedere la sua proposta di parere nel senso di chiedere alla Commissione di merito di stabilire, all'articolo 20, un limite alla possibilità di ricorso a contratti di collaborazione per l'insegnamento a titolo gratuito: a suo avviso, infatti, c'è il concreto rischio di un abuso di tali contratti e quindi di uno sfruttamento di laureati, in contrasto con l'articolo 36 della Costituzione.

Salvatore VASSALLO (PD) ritiene che la proposta di parere del relatore, dopo aver correttamente e doverosamente richiamato nelle premesse l'articolo 33, ultimo comma, della Costituzione, non tragga le necessarie conclusioni. Mentre la Costituzione sancisce inequivocabilmente una riserva di legge in materia di autonomia universitaria, la proposta di parere del relatore chiede, sì, che i criteri per l'ammissione all'autonomia «speciale» di cui all'articolo 1, comma 2, siano indicati direttamente dalla legge stessa, ma subito dopo ammette anche la possibilità che siano definiti da una fonte secondaria, ossia da un regolamento di attuazione. La proposta di parere non fa, inoltre, parola del fatto che la sperimentazione funzionale e organizzativa, che le università dovrebbero poter fare liberamente, nell'esercizio della loro naturale autonomia, viene consentita solo a condizione che il Governo la autorizzi con l'accordo di programma. Si tratta, in definitiva, di una proposta di parere contraddittoria, sulla quale preannuncia il voto contrario del suo gruppo.

Pierluigi MANTINI (UdC) preannuncia l'astensione del suo gruppo dalla votazione sulla proposta di parere.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) preannuncia a sua volta la propria astensione dalla votazione sulla proposta di parere del relatore.

Donato BRUNO, presidente, avverte che il gruppo del Partito democratico ha presentato una proposta di parere alternativa (vedi allegato 2). Ricorda quindi che la proposta di parere del relatore sarà posta in votazione per prima e che, in caso di sua approvazione, si intenderà preclusa la proposta di parere alternativa.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 12 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Guido Viceconte.

La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto ministeriale per la fissazione del numero massimo di visti di ingresso per l'accesso all'istruzione universitaria e di alta formazione artistica, musicale e coreutica degli studenti stranieri per l'anno accademico 2010-2011.
Atto n. 253.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana odierna.

Pag. 10

Donato BRUNO, presidente, avverte che, come da intese intercorse tra i gruppi, la proposta di parere sarà posta in votazione nella seduta di domani, previa verifica della disponibilità del Governo a fornire i chiarimenti richiesti.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE REFERENTE

Martedì 12 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 14.50.

Modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab.
C. 627 Binetti, C. 2422 Sbai, C. 2769 Cota, C. 3018 Mantini, C. 3020 Amici, C. 3183 Lanzillotta, C. 3205 Vassallo, C. 3368 Vaccaro, C. 3715 Reguzzoni e C. 3719 Garagnani.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana odierna.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.