CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 ottobre 2010
378.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 9.15.

5-03272 Codurelli: Regolarità dello smaltimento di materiali tossici eseguito dalla ditta Perego General Contractor durante i lavori di ammodernamento della linea ferroviaria Milano-Lecco.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Lucia CODURELLI (PD) si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, non avendo trovato in essa alcuna indicazione sul punto cruciale dell'atto di sindacato ispettivo, e segnatamente sull'effettiva o meno esistenza di materiali pericolosi nel tratto del raddoppio Airuno-Usmate. Prendendo atto della esistenza di accertamenti svolti presso i cantieri della «Perego Strade srl» al vaglio della Procura della Repubblica, fa presente comunque l'opportunità di un attento monitoraggio da parte del Governo sul tema in questione.

5-03354 Miglioli: Lavori sulla SS12 nel territorio dei comuni di Mirandola e Medolla.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Ivano MIGLIOLI (PD) si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, dalla quale si evince che è stata autorizzato l'avvio delle attività per il completamento della variante di Mirandola. Prendendo atto positivamente del lavoro svolto dall'ANAS nel caso di specie, e comunque prescindendo dalla questione delle responsabilità dell'amministratore unico dell'impresa Cavalleri, invita a vigilare attentamente sull'attuazione del contratto stipulato da parte della stessa impresa Cavalleri.

5-03373 Iannuzzi: Risorse per il completamento dei lavori di ammodernamento della autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Tino IANNUZZI (PD) prende atto della risposta del sottosegretario, rilevando come, al di là degli annunci e dei proclami miracolistici del Presidente del Consiglio per il completamento dell'Autostrada A3, occorrono almeno 2,6 miliardi di euro per eseguire interventi per circa 70 Km, fra i quali anche lo svincolo di Sala Consilina Sud (località Trinità), per la cui costruzione occorrono 21 milioni di euro. Ricorda, peraltro, come nella scorsa settimana la VIII Commissione abbia espresso un parere favorevole sulla delibera CIPE del 6 novembre 2009 che ha tagliato 178 milioni di euro, già stanziati in precedenza per l'Autostrada A3, precisamente per il Macro lotto 3, parte quarta, e per la Galleria Fossino e lo svincolo di Laino Borgo in Calabria, riducendo il finanziamento per queste opere da 458 milioni a 280 milioni. In ordine allo Svincolo di Sala Consilina Sud sottolinea che è necessario accelerare al massimo la progettazione dell'opera, così attesa dalle popolazioni e dalle comunità del vallo del Diano. Il Governo oggi non ha indicato nessuna data per il completamento e l'approvazione della progettazione, della quale allo stato risulta avviata la mera progettazione preliminare, da sottoporre alle procedure ed alle strutture fissate dalla «legge-obiettivo». Fa presente che occorre accelerare finalmente la fase progettuale e quella contestuale del finanziamento della costruzione del nuovo Svincolo e non rinviare sine die, come ha fatto oggi il Governo. Esprime, pertanto, preoccupazione per il procedere incerto e indefinito, privo di ogni certezza per le date e le risorse, tracciato dal Governo. Preannuncia ulteriori iniziative al fine di incalzare il Governo per la esecuzione in tempi certi e ravvicinati dello Svincolo.

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5-03452 Motta: Realizzazione dell'autostrada A15 Parma-La Spezia e del relativo prolungamento Mantova-Nogarole Rocca.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Carmen MOTTA (PD) si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal sottosegretario che non affronta il nodo centrale dell'interrogazione, e segnatamente dei tempi per la registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera CIPE che ha autorizzato la realizzazione dell'intera opera con l'approvazione del progetto definitivo del primo lotto funzionale. Sottolinea l'importanza di procedere alla registrazione della suddetta delibera CIPE soprattutto alla luce delle dichiarazioni del sottosegretario che ha indicato nel 2011 la data per l'avvio dei lavori del collegamento autostradale Parma-Mantova.

Roberto TORTOLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni in titolo.

La seduta termina alle 9.40.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 9.40.

Schema di Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013.
Doc. LVII, n. 3.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 118-bis, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 ottobre 2010.

Roberto TORTOLI, presidente e relatore, integrando la relazione svolta nella seduta di ieri relativamente al Programma Infrastrutture Startegiche (PIS), trasmesso nel pomeriggio di ieri, sottolinea che quest'anno il Governo ha inteso dare all'Allegato Infrastrutture una funzione diversa da quella ricoperta dal 2002, non solo perché tale documento non viene più allegato al Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, ma alla Decisone di Finanza Pubblica, ma soprattutto perché è necessario impostare un nuovo itinerario programmatico articolato su due distinte cadenze, una di breve e medio periodo (2013), una di lungo periodo (2020).
Il nuovo contesto di riferimento ed il patrimonio di infrastrutture strategiche realizzato o in corso di realizzazione proprio per effetto della legge obiettivo, consentono di avviare un processo di rivisitazione funzionale ed organizzativa di organismi che, alla luce del nuovo sistema di opportunità che si è creato, hanno in parte perso ed in parte acquisito connotazioni nuove come l'ANAS, le Ferrovie dello Stato, l'ENAC, l'ENAV, le Autorità Portuali, eccetera.
Fa presente che sul valore complessivo del programma, così come si è poi evoluto in 10 anni, pari a circa 231 miliardi di euro, il valore del deliberato CIPE ha raggiunto l'importo di circa 130 miliardi di euro. ed è stato possibile garantire già una copertura finanziaria di circa 89,2 miliardi di euro.
Aggiunge che sono completate, appaltate e/o cantierate opere per 62 miliardi di euro e sono in corso di prossimo appalto opere per circa 6 miliardi di euro. È partito, in realtà, un processo di investimenti di 68 miliardi di euro. Tutto questo dopo un biennio, quello relativo alla passata legislatura, in cui erano stati bloccati oltre l'80 per cento degli investimenti.
Precisa che del valore complessivo di circa 231 miliardi di euro il valore delle opere ubicate nel Mezzogiorno è pari a circa 84 miliardi di euro, oltre il 36 per cento, mentre fino al 2001 la soglia percentuale delle infrastrutture nel Mezzogiorno non superava mai l'8 per cento.

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Rileva che il patrimonio di infrastrutture ha già raggiunto in sintesi i seguenti indicatori quantitativi: 1) asse autostradale Salerno Reggio Calabria: 240 Km aperti al traffico; 2) altri sistemi stradali: 320 km; 3) assi ferroviari: 133 Km; 4) reti metropolitane nuove: 182 Km.
Osserva come per la prima volta l'Allegato contenga una Tabella (la Tabella 2) in cui sono indicate solo le opere che possono essere attivate entro il 2013 per un importo di circa 110 miliardi di euro con una disponibilità di circa 39 miliardi ed una esigenza di circa 70 miliardi di euro. Nella Tabella 4 sono elencate le opere che avendo una tipica valenza regionale potrebbero essere realizzate entro il 2013, solo se supportate finanziariamente anche dalle Regioni: questo sforzo rappresenta una forte razionalizzazione della logica con cui si ritiene opportuno impostare il prossimo triennio.
Ricorda che il processo di verifica dell'impianto programmatico ha seguito i seguenti pilastri funzionali: il livello dell'avanzamento progettuale tale da consentire l'immediata cantierizzazione dei lavori; la continuità funzionale di alcune opere; l'utilizzo di fondi da legge obiettivo legati a scadenze temporali obbligate; l'attrazione di capitali privati; il particolare livello di emergenza.
In realtà la rilettura del Programma deve consentire, all'interno di ogni Regione, la individuazione di un quadro di opere che trovano misurabile certezza nella copertura finanziaria, nella completa disponibilità progettuale, nella corretta rispondenza tra le finalità dell'intervento proposto e la reale esigenza della domanda di trasporto, nella non rinviabilità dell'intervento.
Per quanto riguarda le potenziali disponibilità finanziarie, fa presente che sono potenzialmente disponibili 870 milioni di euro provenienti dall'articolo 46 della legge 122/2010. Sono potenzialmente disponibili: 864 milioni di euro provenienti dalla Delibera CIPE del 13 maggio 2010 relativa alla rivisitazione del Programma; 1.000 milioni di euro provenienti dalla tabella B della legge Finanziaria 2010; 700 milioni di euro provenienti dalla legge 166/2002 del comparto portuale.
Aggiunge che l'articolo 15, comma 1, del decreto-legge n. 78 del 2010 prevede l'introduzione del pedaggio sulla rete delle autostrade e dei raccordi autostradali ANAS (circa 1300 chilometri), rendendo così disponibili risorse superiori anche a 4,5 miliardi di euro.
Precisa che sono poi disponibili 75 milioni di euro provenienti dall'articolo 4 del decreto-legge 40/2010 e quindi sono potenzialmente disponibili e possono diventare volano pubblico 8.009 milioni di euro.
Considerato che le risorse pubbliche necessarie globalmente per dare avvio e continuità alle scelte strategiche definite nel prossimo triennio ammontano a circa 64 miliardi di euro. e le risorse potenzialmente recuperabili sono allo stato pari a circa 19 miliardi di euro, ritenendosi, quindi, necessario coinvolgere ulteriori capitali privati.
Relativamente alle riforme non rinviabili, richiama: la liberalizzazione della rete ferroviaria comunitaria; una nuova offerta di mobilità urbana; l'interazione tra gli ambiti produttivi e la offerta trasportistica su ferro e su strada; l'abbattimento della incidenza del costo del trasporto e della logistica; una nuova organizzazione nella distribuzione delle merci; un abbattimento del costo delle opere; la riforma del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, anche in relazione al cd. federalismo fiscale e demaniale; l'avvio della realizzazione dei valichi ferroviari del Frejus, del Brennero, del Terzo Valico di Giovi; l'istituzione di Società di Corridoio cui affidare la gestione del «sistema Corridoio»; un nuovo rapporto tra concedente e concessionario, in particolare per il settore autostradale.
Segnala inoltre l'importanza di ridurre il costo delle opere - notevolmente superiore a quello degli altri Paesi europei - del 20 o 30 per cento nel prossimo triennio, intervenendo con precise azioni, anche legislative, volte a: garantire una misurabile certificazione della qualità progettuale;

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imporre il vincolo della soglia massima del 2 per cento del valore dell'opera per le opere compensative e del 5 per cento per le mitigazioni ambientali; anticipare la Conferenza dei Servizi sul progetto preliminare (PP); ridefinire le modalità con cui vengono istruiti i progetti; ridurre il tempo che intercorre tra l'esame del progetto da parte del CIPE e la consegna dei lavori che attualmente supera i 14 mesi; rivisitare le procedure di affidamento delle opere anche attraverso approfondimento dei requisiti di idoneità tecnica ed economico-finanziaria dell'impresa (es. le imprese di costruzione che denunciano una bassa «performance» in termini di efficienza industriale). Inoltre la pubblica amministrazione dovrebbe dotarsi di un sistema di rating delle imprese gestito da società specializzate; si dovrebbe rafforzare il ruolo dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; si dovrebbe ricorrere al Partenariato Pubblico Privato (PPP); andrebbe controllato il costo di un'opera a consuntivo e non solo nella fase di affidamento, inserendo un premio per il rispetto dei tempi contrattuali e dei costi dell'opera; occorrerebbe rafforzare la funzione di monitoraggio, già prevista dal decreto legislativo 190/2002, della Struttura Tecnica di Missione, prevedendo che il superamento di determinate percentuali di incremento della spesa o un aumento dei tempi di realizzazione della infrastruttura comporti automaticamente controlli sulle attività gestionali della stazione appaltante.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.45.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino.
Atto n. 233.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 ottobre 2010.

Alessio BONCIANI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni sul provvedimento in titolo (vedi allegato 5).

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni, come formulata dal relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive.
Atto n. 250.

(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 ottobre 2010.

Roberto TORTOLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 6 ottobre 2010 - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario MANTOVANI.

La seduta comincia alle 14.50.

Schema di Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013.
Doc. LVII, n. 3.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 118-bis, comma 1, e conclusione - Parere favorevole con condizioni)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

Roberto TORTOLI, presidente e relatore, formula una proposta di parere con condizioni sul provvedimento in titolo (allegato 6).

Salvatore MARGIOTTA (PD), dopo avere ribadito le considerazioni, già espresse nella seduta di ieri, in ordine tardiva trasmissione del PIS al Parlamento, sottolinea la natura confusa del Programma medesimo. A tale proposito fa notare come il Programma venga redatto ogni anno secondo metodologie diverse, rendendo quindi difficile ogni tipo di confronto sui dati, necessario per poter avere il quadro dello stato di avanzamento dei lavori pubblici.
Con riferimento al Mezzogiorno, ritiene che non possa essere affatto condivisa la tesi secondo cui nella parte meridionale dell'Italia vi sarebbe solo una inefficiente gestione delle infrastrutture, e non una carenza significativa delle stesse. A tale proposito richiama il recente studio svolto dall'Istituto Tagliacarne, dal quale emerge chiaramente la carenza infrastrutturale del Mezzogiorno.
Con riferimento poi alla Basilicata, rileva come dal 2001 non si registri alcuna opera stradale in tale Regione, fatta eccezione per la parte dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria. A conferma di quanto testé enunciato richiama l'attenzione sulla mancata destinazione di risorse finanziarie alle infrastrutture lucane.

Tino IANNUZZI (PD) sottolinea come non sia stato rispettato il ruolo della Camera e della Commissione; la dignità della funzione dei deputati è mortificata e svilita dal metodo seguito dal Governo per sottoporre l'allegato Infrastrutture all'esame della Commissione. Fa presente che il documento è stato elaborato con superficialità ed approssimazione, con l'assenza di un quadro serio ed attendibile degli interventi effettuati sino ad oggi, delle risorse disponibili e dei progetti da realizzare nel triennio 2011-2013. Il quadro previsionale delle disponibilità, senza adeguata e sufficiente giustificazione, ammonterebbe a circa 19 miliardi di euro. Addirittura dall'operazione inaccettabile, sbagliata e grave - che introduce una nuova tassa che entra nelle tasche degli italiani - dei pedaggi, il Governo stima un'entrata di ben 4,5 miliardi di euro, quando non più tardi del luglio scorso, in occasione della conversione del decreto-legge n. 78/2010, l'introito per i nuovi pedaggi era calcolato in 400 milioni di euro. Per il Mezzogiorno le somme realmente disponibili e largamente insufficienti sono solo quelle derivanti dal FAS e dai PAR, cioè i fondi per legge già riservati al Sud, sempre ammettendo che dopo il depauperamento dei fondi FAS in questi anni, per ben 34 miliardi di euro, non vi siano nuove distrazioni di risorse.
Circa la linea AV/AC Napoli-Bari, destinata a collegare le due grandi aree metropolitane del Meridione, fa presente che occorrono più di 3,2 miliardi di euro, senza alcuna indicazione di quando e quali somme saranno per davvero erogate. Per l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria mancano ben 2,9 miliardi di

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euro per 10 tratte, più di 70 km., che allo stato non hanno nemmeno la progettazione. E dalla tabella 6 risulta che sarebbero pronti appena i progetti di due soli di questi interventi. Fra l'altro, con una incredibile confusione di cifre, il fabbisogno finanziario per la A3 è indicato in 2.942,90 milioni di euro (tabelle 1 e 2) ed invece è ridotto a 2.564,30 milioni di euro nell'Allegato Infrastrutture. Ritiene che tale contesto smentisca sia il Presidente del Consiglio, che la scorsa settimana ha previsto la ultimazione dell'intera autostrada entro il 2013, che il Ministro Matteoli, che per le stesse date ha indicato la conclusione di 380 dei 443 km. dell'autostrada A3. Esprime, quindi, un giudizio fortemente negativo sul metodo, sui contenuti, sui toni trionfalistici che indicano un quadro di opere concluse, di cantieri aperti, di finanziamenti disponibili assolutamente non vero e non rispondente alla realtà. Con la legge obiettivo, pur con innovazioni procedurali utili come i maxi-lotto, le realizzazioni sono assolutamente deludenti e nettamente al di sotto delle previsioni e dei proclami, con un quadro complessivo che presenta tanti punti critici e tante questioni irrisolte.

Carmen MOTTA (PD) richiama gli interventi che, secondo quanto previsto nel PIS, fino a due anni fa erano solo atti progettuali, mentre oggi risultano progetti approvati dal CIPE, in molti casi cantierati e in alcuni casi finiti. In particolare si sofferma sull'asse autostradale CISA, precisando che si tratta di un asse previsto ormai da 10 anni, del cui primo lotto è stato possibile l'avviamento grazie al coinvolgimento dei privati da parte della concessionaria. A tale proposito richiama quanto dichiarato dal sottosegretario nella seduta antimeridiana durante lo svolgimento della interrogazione 5-03452, di cui è prima firmataria, sulla mancata registrazione della delibera del 22 gennaio 2010, che reca l'approvazione del progetto e dà piena efficacia alla convenzione ANAS AutoCisa. Circa poi l'Asse ferroviario Pontremolese, rileva come anche tale infrastruttura sia prevista da diversi anni, in particolare 20, e come la legge finanziaria per il 2007 abbia stanziato 48ml di euro per la progettazione esecutiva del raddoppio dell'intero tracciato della Ferrovia Pontremolese.
Conclude esprimendo perplessità in ordine al coinvolgimento dei privati ai fini del completamento delle infrastrutture strategiche, stante le previsioni sul PIL nel 2010 e nel 2011.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) sottolinea due questioni di particolare importanza. In primo luogo, lamenta l'assenza di risorse per il completamento dell'Alta Velocità nel «Corridoio 5». In secondo luogo, richiama l'attenzione sulla opportunità di prevedere nel parere indicazioni in ordine al pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni delle piccole e medie imprese coinvolte nelle opere pubbliche, in considerazione della natura anticiclica di tali opere.

Mauro PILI (PdL) ritiene che qualsiasi valutazione sulle infrastrutture del nostro Paese debba comunque partire dal rapporto della sullo stato di attuazione della «Legge Obiettivo». Fa quindi notare come negli ultimi decenni siano mancati i parametri di riferimento degli stanziamenti infrastrutturali nella ripartizione delle risorse di cui alla medesima «Legge Obiettivo». A tale proposito richiama quanto previsto dall'articolo 22 della legge sul federalismo fiscale in ordine al riequilibrio delle risorse, il quale andrebbe attentamente considerato con particolare riferimento alle Regioni insulari, e quindi alla Sardegna.

Roberto TORTOLI, presidente e relatore, alla luce delle considerazioni emerse, riformula la proposta di parere già presentata (vedi allegato 7).

Raffaella MARIANI (PD), ricordando quanto già enunciato nella seduta di ieri circa la tardiva trasmissione del PIS, richiama l'attenzione sulla impossibilità

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per i membri della Commissione di procedere ad un confronto sui dati recati dal Programma con quanto previsto dalla manovra economico finanziaria del luglio scorso e con le tabelle allegate al Programma degli anni precedenti. Sottolinea come tale impossibilità discenda, in primo luogo, dalla ristrettezza dei tempi di esame del Programma Infrastrutture e, in secondo luogo, dalla diversa metodologia di redazione del Programma medesimo.
Rileva come il Programma Infrastrutture presentato faccia dubitare della centralità che il Governo dichiara di riconoscere alle infrastrutture ivi indicate. Concordando con quanto sottolineato dal collega Margiotta, fa notare come non sia affatto rispondente alla situazione reale la considerazione secondo cui il Mezzogiorno sarebbe caratterizzato comunque da una elevata offerta di infrastrutture. Evidenzia, poi, come le indicazioni recate dal PIS non coincidano con quanto dichiarato nello schema di decisione di finanza pubblica sulla contrazione delle spese in conto capitale rispetto al PIL. Fa poi notare come sarebbe opportuno conoscere lo stato dell'arte con riferimento al coinvolgimento dei capitali privati per la realizzazione delle opere pubbliche, visto che è stato più volte dichiarato dalle forze di maggioranza come l'ingresso di tali capitali privati, ai fini del finanziamento delle opere pubbliche, avrebbe contribuito a risolvere i problemi infrastrutturali in Italia.
Chiede poi chiarimenti circa i 4 miliardi e 400 milioni che il Governo conta di ricavare dai pedaggi stradali, considerato che i rappresentanti dell'ANAS hanno invece stimato l'entrata in 300 milioni.
Quanto poi al trasporto ferroviario regionale, rimesso alla competenza delle Regioni, fa notare come tale trasferimento debba fare i conti con il taglio delle risorse finanziarie destinate alle Regioni medesime.
Nel presentare una proposta di parere alternativo (vedi allegato 8) e quindi nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere come riformulata dal relatore, sottolinea come nello schema di decisione di finanza pubblica in esame andrebbero evidenziati anche aspetti di particolare importanza nei settori di competenza della VIII Commissione, quale la messa in sicurezza degli edifici, il taglio delle risorse finanziarie subito dal Ministero delle infrastrutture, il mancato avvio dei piani per l'edilizia scolastica e per l'edilizia penitenziaria, nonché la proroga della detrazione del 55 per cento ai fini del risparmio energetico.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI esprime un giudizio positivo sulla proposta di parere, come riformulata dal relatore, invitando comunque a prevedere, con riferimento allo spostamento nella tabella 2 dell'opera viaria «Pedemontana piemontese - Raccordo autostradale Biella -Carisio», la compatibilità con le risorse finanziarie disponibili. Invita poi a valutare l'ipotesi di prevedere, con riferimento all'autostrada Salerno-Reggio Calabria, il completamento dell'opera entro il 2013-2014 e non solo al 2013.

Nessun altro chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni, come riformulata dal relatore, risultando così preclusa la votazione sulla proposta di parere alternativo presentata dal gruppo del Partito Democratico.

La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 16.

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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

RISOLUZIONI

7-00393 Bratti: iniziative legislative per rendere immediatamente vincolanti i limiti legali di emissione in atmosfera di benzo(a)pirene.

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni per la realizzazione di reti infrastrutturali a servizio dei veicoli alimentati ad energia elettrica.
C. 3553 Ghiglia.