CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 luglio 2010
352.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 20 LUGLIO 2010

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RISOLUZIONI

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il Vice Ministro allo sviluppo economico Paolo Romani.

La seduta comincia alle 9.15.

7-00366 Biasotti: Tutela delle emittenti regionali e locali nell'ordinamento automatico dei canali digitali.
(Discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00081).

Mauro PILI (PdL), in qualità di cofirmatario, illustra la risoluzione. In particolare sottolinea che si tratta di un atto di indirizzo firmato da numerosi deputati, appartenenti a diversi gruppi parlamentari, il cui obiettivo è quello di fornire un'interpretazione autentica della disposizione contenuta nel decreto legislativo n. 44 del 2010, che, riguardo all'emittenza regionale e locale, dà precise indicazioni sul posizionamento automatico dei relativi canali. Osserva che il legislatore, attraverso quella disposizione, che in particolare prevede che nel primo arco di numeri si debbano prevedere adeguati spazi nella numerazione che valorizzino al programmazione delle emittenti locali legata al territorio e di qualità. Evidenzia che tale disposizione è stata emanata dal legislatore al fine di tutelare all'interno del primo arco di numerazione dei canali, e quindi nelle posizioni da 1 a 9, quelle emittenti che avevano conquistato nel tempo un proprio spazio, basato su una programmazione di qualità e volta alla valorizzazione del territorio, di forte incidenza culturale e sul piano informativo. Fa presente che la presenza e il peso di ogni emittente regionale e locale avrebbe dovuto essere verificata al momento dello switch-off. Al riguardo ricorda che la Sardegna è stata la prima regione in cui è avvenuta la transizione dal sistema analogico al sistema digitale e che, nell'imminenza dello spegnimento del segnale analogico, sono stati presi specifici accordi tra la regione e il Ministero dello sviluppo economico affinché fosse riconosciuto alle emittenti regionali e locali un posizionamento all'interno del primo arco numerico dei canali in digitale, anche in relazione al rilevante impatto che il posizionamento di un canale ha per il mercato pubblicitario. Rileva che lo spegnimento del segnale analogico e la conseguente numerazione casuale dei canali relativi alle emittenti locali ha generato una drammatica situazione di crisi per molte di esse. Ribadisce che la disposizione di cui all'articolo 5, comma 2 del decreto legislativo n. 44 impone che le emittenti locali siano collocate nel primo arco di numeri e in proposito osserva che il documento che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dovrà emettere al riguardo dovrà tener conto di questa indicazione. Ritiene in conclusione che il Governo, attraverso un parere favorevole su una risoluzione ampiamente condivisa, possa fornire un'indicazione implicita all'Autorità affinché tenga conto nel proprio documento della necessità di attribuire alle emittenti regionali un'adeguata posizione di sintonia. Fa presente che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ricevuto di recente il risultato di un'indagine che ha fotografato la situazione attuale delle emittenti, nella quale risultano fortemente penalizzate le emittenti locali che al momento dello spegnimento del segnale analogico detenevano un ruolo e una rilevanza che, al momento attuale, a causa del posizionamento delle medesime emittenti su numerazioni diverse e molto lontane dal primo arco di numeri, risultano fortemente depotenziate. Giudica invece necessario che, ai fini dell'assegnazione della posizione di sintonia, siano considerati il ruolo e l'esperienza delle emittenti locali al momento dello switch-off. Chiede quindi al Governo di mettere in atto tutte le opportune iniziative, anche attraverso degli appositi contatti con l'Autorità al riguardo, per fare in modo che la sintonia dei canali non sia lesiva del ruolo delle

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emittenti locali e delle disposizioni emanate al riguardo.

Antonio MEREU (UdC) in accordo con i presentatori, sottoscrive la risoluzione in esame.

Il Vice Ministro Paolo ROMANI ringrazia i presentatori della risoluzione, che offre la possibilità di avviare un dibattito su una questione assai rilevante e molto delicata. Fa presente che nella prima stesura del decreto legislativo non era presente la disposizione relativa all'obbligo di numerazione automatica dei canali della televisione digitale (LCN), introdotta soltanto in seguito, dopo aver verificato che non era possibile procedere mediante autoregolazione. Fa presente che all'articolo 5, comma 2, lettera b) del decreto legislativo n. 44 del 2010 il legislatore ha precisato che il piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre con il quale saranno attribuiti i numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre deve essere effettuata nel rispetto delle abitudini e preferenze degli utenti, con particolare riferimento ai canali generalisti nazionali e alle emittenti locali. Sottolinea inoltre che nel medesimo decreto legislativo si prevede che nel primo arco di numeri, e quindi nei numeri da 1 a 9, siano riservati adeguati spazi nella numerazione che valorizzino la programmazione delle emittenti locali di qualità e quella legata al territorio. Fa presente quindi che il legislatore ha individuato delle regole assai precise nella definizione della numerazione dei canali, che l'Autorità, nell'ambito della propria competenza, può interpretare. Rileva che lo schema di piano di numerazione automatica dei canali (LCN) per la televisione digitale terrestre, sul quale l'Autorità ha aperto nello scorso aprile la consultazione pubblica, ha ricevuto il voto unanime di tutti i commissari, che, ricorda, sono eletti dal Parlamento. In riferimento all'indagine che l'Autorità ha avviato al riguardo, concorda con il deputato Pili che, trattandosi di un'indagine recente, non tiene conto del ruolo che le emittenti locali avevano al momento dello switch-off, ma fotografa la situazione di un Paese in cui il 30 per cento delle aree sono completamente digitalizzate, il 20 per cento è in una fase di switch-over e la restante parte del territorio è ancora servita da un sistema analogico. Fa presente inoltre che le associazioni delle emittenti locali hanno informalmente chiesto di poter essere sintonizzate nella numerazione che va dal canale 10 ai successivi. Sottolinea che l'Autorità ha valutato anche la possibilità di assegnare alle emittenti locali i numeri 8 e 9, sulla base della precisa indicazione del legislatore che con la formulazione «nel primo arco di numeri» ha inteso riferirsi ai numeri da 1 a 9. Osserva tuttavia che l'attribuzione alle emittenti locali dei numeri da 8 in poi privilegerebbe solo alcune di esse, ossia quelle cui fosse assegnato il numero 8 o il numero 9, e che tale assegnazione implicherebbe la previa realizzazione di una sorta di graduatoria delle emittenti. Osserva che il Governo, preso atto della situazione di grave emergenza che si era verificata nel passaggio al digitale riguardo all'assegnazione dei numeri ai canali televisivi, è intervenuto sollecitamente attraverso il decreto legislativo n. 44 e che anche l'Autorità ha provveduto ad avviare tempestivamente una consultazione pubblica, al fine di pervenire in tempi rapidi all'emanazione della relativa delibera. Esprime preoccupazione, al pari dei firmatari ella risoluzione, sui contenuti della delibera dell'Autorità e ribadisce la condivisione di massima del Governo su quanto segnalato nella risoluzione, che, se approvata, potrebbe costituire un'importante segnale e portare ad un'ulteriore riflessione sul tema della numerazione automatica. In considerazione della differenza di ruoli tra Governo e Autorità ritiene in ogni caso opportuno proporre la seguente riformulazione del dispositivo della risoluzione: «ad intervenire, se del caso e nell'ambito delle proprio competenze, con tutti gli strumenti a disposizione per valutare il quadro delle conseguenze di tale situazione al fine di individuare

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con urgenza soluzioni coerenti con le aspettative degli operatori televisivi locali; a valutare, per quanto di propria competenza e nel rispetto di quella, stabilita per legge, dell'Autorità, l'opportunità che l'articolazione del digitale terrestre sul territorio nazionale abbia come fondamento quello dell'attribuzione alle televisioni regionali di un'adeguata posizione di sintonia, individuando le procedure idonee a rendere tale processo immediatamente applicabile.»

Paolo GENTILONI SILVERI (PD) concorda con il vice ministro sulla delicatezza della questione. Osserva che la transizione al digitale sta determinando la scomparsa di alcune rilevanti emittenti locali invece di rappresentare una fase di evoluzione positiva volta non solo a permettere la sopravvivenza, ma a rafforzare le emittenti di maggiore qualità. Sottolinea che le istituzioni si trovano a dover affrontare contemporaneamente due temi di grande rilievo per l'emittenza, ossia da un lato l'assegnazione della numerazione ai canali ne sistema digitale e dall'altro l'assegnazione delle frequenze e la questione del cosiddetto «dividendo digitale esterno». Osserva, a tale ultimo riguardo, che il rischio che il Paese corre è che la transizione al digitale permetta alle emittenti locali di vendere le frequenze lasciate libere dopo il passaggio al digitale, qualora venisse autorizzato il trading. Fa presente che il proprio gruppo ha presentato un emendamento al disegno di legge che reca la manovra economica attualmente all'esame del Senato, che è stato respinto, che aveva la finalità d scongiurare che il patrimonio di frequenze da mettere all'asta al fine di mettere a disposizione degli operatori mobili le frequenze del «dividendo digitale» fosse messo a disposizione dalle sole emittenti locali. Ricorda che l'evoluzione del sistema digitale farà in modo che ogni multipex, che oggi consente la trasmissione di 4 diversi canali, permetterà in futuro di trasmettere 20 diversi canali e che i grandi gruppi, come per esempio RAI o Mediaset, potendosi aggiudicare 6 multiplex, avrebbero a disposizione 120 potenziali canali, che non riuscirebbero mai ad attivare anche solo per motivi legate all'ingente quantità di risorse necessarie a tal fine, ma che avrebbero certamente la finalità di non permettere ad altri operatori di entrare nel mercato. Ritiene necessario che il patrimonio di frequenze detenuto dalle emittenti locali che si libererà a seguito del passaggio al digitale, ossia il dividendo digitale esterno per l'accesso a banda larga da reti mobili, debba essere messo a disposizione da tutte le emittenti e non solo dalle emittenti locali.
Quanto alla posizione numerica dei canali, fa presente che essa rivestiva un'importanza fondamentale nel sistema analogico, mentre nel sistema digitale, stante anche la diversa modalità di utilizzo del telecomando, risulta meno importante. Osserva tuttavia che nell'assegnazione della numerazione si dovrebbe tenere in ogni caso conto delle emittenti che nel sistema analogico avevano con fatica ed impegno conquistato una numerazione bassa, a volte addirittura il numero 7. Ritiene infine che una posizione di equilibrio potrebbe essere quella di prevedere che la numerazione delle emittenti locali interessi i numeri che vanno dal 9 in poi. Questa soluzione recherebbe un danno alle poche emittenti che nel tempo avevano conquistato una numerazione inferiore, ma a suo giudizio, costituisce una buona mediazione tra le esigenze delle emittenti locali e i contenuti del documento che l'Autorità di appresta ad approvare. Ritiene poco convincente che l'Autorità si sia basata, per l'elaborazione del documento, ad un'indagine affidata a una apposita società, quale Demoskopea, essendo a disposizione le rilevazioni di ascolto fornite dall'Auditel, che evidenziano che talune emittenti locali sono collocate, nel ranking, al quinto o al sesto poso, passando al secondo o terzo posto se ci si limita ai soli programmi destinati all'informazione.

Mauro PILI (PdL) pur ritenendo condivisibile la riformulazione, chiede al Governo di richiamare nel dispositivo il

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rinvio al primo arco di numeri contenuto nel decreto legislativo n. 44 del 2010. Concordemente a quanto proposto dal collega Gentiloni, propone di riformulare il dispositivo inserendo, dopo la parola «sintonia» la seguente frase: «nel primo arco di numeri, a partire dal numero 9» e dopo la parola «applicabile» le seguenti « «tenendo conto delle rilevazioni precedenti all'avvio del digitale terrestre». Ritiene che in questo modo sia soddisfatta l'esigenza politica espressa dal legislatore di prevedere che alle emittenti locali sia riservata una numerazione nel primo arco di numeri e che si tenga conto della presenza delle emittenti al momento dello switch-off.

Il vice ministro Paolo ROMANI condivide la perplessità espressa dal deputato Gentiloni sull'affidamento dell'indagine alla Demoskopea, i cui risultati peraltro scontano il fatto che il sistema è solo parzialmente transitato al digitale. Avrebbe giudicato preferibile che l'indagine si fosse basata sui dati Auditel relativi agli ascolti delle emittenti regionali e locali.

Mario VALDUCCI, presidente, propone si sospendere la seduta al fine di precisare la riformulazione della risoluzione.

La seduta sospesa alle 9.50, è ripresa alle 9.55.

Il vice ministro Paolo ROMANI in relazione all'andamento del dibattito, propone quindi di riformulare la risoluzione nel senso di aggiungere, dopo la parola «sintonia» le seguenti: «sulla base di quanto previsto dall'articolo 32 del decreto legislativo n. 44 del 2010 e, in particolare, delle lettere a), b), c) del comma 2, sulla base di quanto previsto dall'articolo 32 del decreto legislativo n. 44 del 2010 e, in particolare, delle lettere a), b), c) del comma 2,» e di aggiungere in fine le seguenti parole: «e, a tal fine, tenendo conto delle rilevazioni di ascolto delle emittenti regionali e locali e, in particolare, per le regioni dove è già avvenuto lo switch-off, di quelle riferite al momento dello spegnimento del segnale analogico».

Mauro PILI (PdL) accetta la riformulazione proposta dal Governo.

La Commissione approva la risoluzione come da ultimo riformulata (vedi allegato 1).

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la nuova formulazione della risoluzione in titolo assumerà il numero 8-00081.

La seduta termina alle 10.05.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 10.05.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009.
(C. 3593 Governo).

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010.
(C. 3594 Governo).

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione - Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 13 luglio 2010.

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Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha formulato la proposta di riferire favorevolmente sia sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009, sia sul disegno di legge recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010, limitatamente agli stati di previsione e alle parti di competenza della IX Commissione. Ricorda altresì che la Commissione ha convenuto di rinunciare a stabilire un termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge di assestamento.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta del relatore di riferire favorevolmente sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009, e la proposta del relatore di riferire favorevolmente sul disegno di legge recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010, limitatamente agli stati di previsione e alle parti di competenza della IX Commissione, e nomina il deputato Giacomo Terranova.

La seduta termina alle 10.10.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.05.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di attuazione in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Atto n. 226.

(Rilievi alla I Commissione).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-
ter, comma 4, del regolamento, e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 13 luglio 2010.

Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, presenta una proposta di rilievi (vedi allegato 2).

Mario VALDUCCI, presidente, sottolinea che la proposta di rilievi del relatore fa riferimento ad alcuni temi assai rilevanti nel settore del trasporto pubblico locale, tra i quali in particolare ricorda la questione dei subappalti.

Michele Pompeo META (PD) osserva che sarebbe stato opportuno poter effettuare un approfondimento, che non è consentito in considerazione della ristrettezza dei tempi entro cui la Commissione Affari costituzionali dovrà esprimere il proprio parere. Preannuncia quindi il voto di astensione del proprio gruppo sulla proposta di rilievi del relatore, riservandosi un ulteriore approfondimento in relazione alla definizione della posizione del proprio gruppo nella Commissione competente ad esprimere il parere al Governo.

Angelo COMPAGNON (UdC) pur ritenendo i rilievi posti dal relatore nella sua proposta condivisibili, osserva che la materia riveste aspetti di particolare delicatezza. Preannuncia anch'egli un voto di astensione del proprio gruppo, riservandosi di approfondire il provvedimento nella Commissione competente ai fini dell'espressione del parere al Governo.

La Commissione approva la proposta di rilievi del relatore (vedi allegato 2).

La seduta termina alle 15.15.

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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 luglio 2010 - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.15.

DL 102/2010: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3610 Governo.
(Parere alle Commissioni III e IV).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Mario VALDUCCI, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sul decreto-legge n. 102 del 2010, recante Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia. Fa presente che il provvedimento è inteso ad assicurare la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché la proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali per il periodo dal 1o luglio al 31 dicembre 2010.
Passando all'esame del contenuto del provvedimento, rileva che il decreto-legge è suddiviso in tre capi, e composto da dieci articoli. Il capo I disciplina le iniziative, gli interventi e le attività di cooperazione allo sviluppo, nonché quelle destinate al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione nei Paesi coinvolti in eventi bellici e agli interventi di sminamento umanitario, previsti dalla legge n. 58 del 2001. I Paesi destinatari delle iniziative sono l'Afghanistan, l'Iraq, il Libano, il Pakistan, la Somalia e il Sudan. Per quanto concerne le iniziative per lo sminamento umanitario, sottolinea che il provvedimento reca uno stanziamento di un milione di euro al fine di assolvere agli obblighi internazionali assunti dall'Italia, anche tenuto conto dei nuovi impegni derivanti dalla prossima ratifica della Convenzione di Oslo sul munizionamento a grappolo.
Segnala che l'articolo 1 del decreto prevede, al comma 2, un'autorizzazione di spesa di euro 500.000 per l'implementazione e l'ampliamento della convenzione stipulata tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria, la RAI-Radiotelevisione italiana SpA e la NewCo RAI International, che ha ad oggetto la realizzazione di un progetto per rappresentare e promuovere l'impegno dei contingenti impegnati nelle attività di peacekeeping in Afghanistan, attraverso la diffusione di materiale audiovisivo e azioni di divulgazione a mezzo stampa. Evidenzia che Il progetto è inteso a contribuire alle iniziative volte al mantenimento della pace e alla realizzazione di azioni di comunicazione nell'ambito delle iniziative della NATO previste per le comunicazioni in Afghanistan. Ricorda che la citata convenzione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2010 dall'articolo 2 del decreto-legge n. 194 del 2009 (cosiddetto «proroga termini»).
Il capo II del decreto-legge prevede disposizioni relative alle numerose missioni internazionali delle Forze armate e di polizia cui l'Italia partecipa, con specifico riferimento alle autorizzazioni di spesa necessarie per consentire la proroga delle missioni stesse. In particolare, l'articolo 4 autorizza la spesa per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni internazionali in Afghanistan denominate International Security Assistance Force (ISAF) ed EUPOL AFGHANISTAN. Ricorda che la missione ISAF, a guida NATO, ha il compito di assistere il Governo afgano nel mantenimento della sicurezza a Kabul e in tutto

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l'Afghanistan, di favorire lo sviluppo delle strutture di governo, di estendere il controllo del Governo su tutto il Paese, nonché di supportare gli sforzi umanitari, di risanamento e di ricostruzione dell'Afghanistan, contribuendo ad assicurare il necessario quadro di sicurezza agli aiuti civili apprestati dall'Unione europea e dagli organismi internazionali di sostegno. Il contingente militare italiano, schierato in maggioranza a Herat, nella regione ovest, e per la restante parte a Kabul, svolge attività che si sviluppano nei settori della sicurezza, della ricostruzione e della governabilità, tra le quali si evidenziano quelle di formazione, addestramento e sostegno logistico alle Forze armate afgane. Quanto alla missione EUPOL fa presente che essa persegue, attraverso lo svolgimento di funzioni di controllo, guida, consulenza e formazione, l'obiettivo di contribuire all'istituzione, sotto direzione afgana, di un dispositivo di polizia civile sostenibile ed efficace, che garantirà un'adeguata interazione con il sistema giudiziario penale, e di sostenere il processo di riforma che dovrebbe portare a un servizio di polizia affidabile ed efficiente. Nell'ambito di tale missione, il personale dell'Arma dei carabinieri è impiegato in attività di addestramento delle forze di polizia afgane. Sottolinea che la consistenza del personale presente in teatro nel secondo semestre 2010 sarà in media pari a 3.790 unità e si attesterà a 3.970 unità dal 1o novembre 2010.
Il capo III reca le disposizioni finali e le norme di copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'attuazione del decreto.
Propone in conclusione che la Commissione esprima parere favorevole sul decreto-legge in esame.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.20.

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.20.

Disposizioni in materia di sicurezza stradale.
C. 44-419-471-649-772-844-965-1075-1101-1190-1469-1488-1717-1737-1766-1998-2177-2299-2322-2349-2406-2480-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.

(Seguito della discussione e conclusione).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 13 luglio 2010.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Avverte inoltre che le Commissioni competenti in sede consultiva hanno espresso il parere sugli emendamenti approvati in linea di principio di propria competenza e dà conto dei pareri espressi.
Fa presente di aver pertanto predisposto nuove formulazioni di alcuni degli emendamenti approvati in linea di principio, finalizzate a recepire i pareri espressi dalle altre Commissioni. In particolare le nuove formulazioni degli emendamenti Montagnoli 16.1 e Toto 16.2 recepiscono le condizioni contenute nel parere della V Commissione (Bilancio). La nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 25.1 recepisce la condizione contenuta nel parere della I Commissione (Affari costituzionali). La nuova formulazione dell'emendamento Pini 55.3 recepisce il parere della X Commissione

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(Attività produttive). Segnala che la II Commissione (Giustizia) ha espresso parere favorevole su tutti gli emendamenti ad essa trasmessi.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere favorevole sulle nuove formulazioni degli emendamenti Montagnoli 16.1, Toto 16.2, Montagnoli 25.1 e Pini 55.3.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, propone di procedere alla votazione dei singoli articoli e delle proposte emendative ad essi riferite. Avverte che, deliberando la Commissione su un testo già approvato in prima lettura dalla Camera e successivamente modificato dal Senato, a norma del comma 2 dell'articolo 70 del regolamento, la Commissione delibererà soltanto sulle parti modificate dal Senato.
Nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 1.

La Commissione approva l'articolo 1.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 2.

La Commissione approva l'articolo 2.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 3.

La Commissione approva l'articolo 3.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 4.

La Commissione approva l'articolo 4.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione gli identici emendamenti Velo 5.1 e Garofalo 5.2, approvati in linea di principio.

La Commissione approva gli identici emendamenti Velo 5.1 e Garofalo 5.2 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 5, nel testo risultante dagli emendamenti approvati.

La Commissione approva l'articolo 5.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 6.

La Commissione approva l'articolo 6.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 7.

La Commissione approva l'articolo 7.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 8.

La Commissione approva l'articolo 8.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 9.

La Commissione approva l'articolo 9.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 10. Nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 11.

La Commissione approva l'articolo 11.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento Velo 12.2, approvato in linea di principio.

La Commissione approva l'emendamento Velo 12.2 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'articolo 12, nel testo risultante dagli emendamenti approvati.

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La Commissione approva l'articolo 12.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 13.

La Commissione approva l'articolo 13.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 14.1 del relatore, approvato in linea di principio.

La Commissione approva l'emendamento 14.1 del relatore (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 14, nel testo risultante dagli emendamenti approvati.

La Commissione approva l'articolo 14.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 15.
Passando alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 16, chiede al presentatore se intende accettare l'emendamento Montagnoli 16.1 (terza nuova formulazione), volta a recepire una condizione contenuta nel parere della V Commissione.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) accetta la riformulazione del proprio emendamento 16.1 proposta dal relatore.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento Montagnoli 16.1 (terza nuova formulazione).

La Commissione approva l'emendamento Montagnoli 16.1 (terza nuova formulazione) (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, chiede al presentatore se intende accettare la nuova formulazione dell'emendamento Toto 16.2, volta a recepire una condizione contenuta nel parere della V Commissione.

Daniele TOTO (PdL) accetta la nuova formulazione dell'emendamento a propria firma 16.2.proposta dal relatore.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone quindi in votazione la nuova formulazione dell'emendamento Toto 16.2.

La Commissione approva la nuova formulazione dell'emendamento Toto 16.2 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 16, nel testo risultante dagli emendamenti approvati.

La Commissione approva l'articolo 16.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 17.

La Commissione approva l'articolo 17.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 18.
Passando alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 19, pone in votazione l'emendamento Garofalo 19.1, approvato in linea di principio.

La Commissione approva l'emendamento Garofalo 19.1 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 19, nel testo risultante dall'emendamento approvato.

La Commissione approva l'articolo 19.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 20.

La Commissione approva l'articolo 20.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato

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l'articolo 21. Passando alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 22, pone in votazione l'emendamento 22.1 del relatore, approvato in linea di principio.

La Commissione approva l'emendamento 22.1. del relatore (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 22, nel testo risultante dall'emendamento approvato.

La Commissione approva l'articolo 22.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone quindi in votazionel'articolo 23.

La Commissione approva l'articolo 23.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 24. Passando alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 25, chiede al presentatore se intende accettare la nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 25.1, volta a recepire la condizione contenuta nel parere della I Commissione.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) accetta la nuova formulazione del proprio emendamento 25.1, proposta dal relatore.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione la nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 25.1.

La Commissione approva la nuova formulazione dell'emendamento Montagnoli 25.1 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 25.2 del relatore, approvato in linea di principio.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 25, nel testo risultante dagli emendamenti approvati.

La Commissione approva l'articolo 25.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 26.

La Commissione approva l'articolo 26.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 27.

La Commissione approva l'articolo 27.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 28.

La Commissione approva l'articolo 28.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 29.

La Commissione approva l'articolo 29.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 30.

La Commissione approva l'articolo 30.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 31.

La Commissione approva l'articolo 31.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 32.

La Commissione approva l'articolo 32.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 33.

La Commissione approva l'articolo 33.

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Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 34.2 del relatore, approvato in linea di principio.

La Commissione approva l'emendamento 34.2 del relatore (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento 34.3 del relatore, approvato in linea di principio.

La Commissione approva l'emendamento 34.3 del relatore (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 34, nel testo risultante dagli emendamenti approvati.

La Commissione approva l'articolo 34.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 35.

La Commissione approva l'articolo 35.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che la Commissione ha approvato in linea di principio l'emendamento Compagnon 36.1, interamente soppressivo dell'articolo 36. Pone quindi in votazione l'articolo 36.

La Commissione respinge l'articolo 36.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 37.

La Commissione approva l'articolo 37.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione gli identici emendamenti Montagnoli 38.1 e Toto 38.2, approvati in linea di principio.

La Commissione approva gli identici emendamenti Montagnoli 38.1 e Toto 38.2 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 38, nel testo risultante dagli emendamenti approvati.

La Commissione approva l'articolo 38.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 39. Passando alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 40, pone in votazione l'emendamento Terranova 40.1, approvato in linea di principio.

La Commissione approva l'emendamento Terranova 40.1 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 40, nel testo risultante dall'emendamento approvato.

La Commissione approva l'articolo 40.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 41, nel testo risultante dall'emendamento approvato.

La Commissione approva l'articolo 41.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'emendamento Terranova 42.4, approvato in linea di principio.

La Commissione approva l'emendamento Terranova 42.4 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 42, nel testo risultante dall'emendamento approvato.

La Commissione approva l'articolo 42.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 43.
Nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 44.

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La Commissione approva l'articolo 44.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 45.

La Commissione approva l'articolo 45.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 46. Nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 46-bis, introdotto dalla Commissione nel corso dell'esame in seconda lettura.

La Commissione approva l'articolo 46-bis.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 47.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 48.

La Commissione approva l'articolo 48.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 49.

La Commissione approva l'articolo 49.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 50.

La Commissione approva l'articolo 50.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 51.

La Commissione approva l'articolo 51.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 52.

La Commissione approva l'articolo 52.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 53. Nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 54.

La Commissione approva l'articolo 54.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, chiede al presentatore se intende accettare l'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento Pini 55.3, volta a recepire la condizione contenuta nel parere della X Commissione.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) accetta l'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento Pini 55.3, proposta dal relatore.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, pone in votazione l'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento Pini 55.3.

La Commissione approva (l'ulteriore nuova formulazione) dell'emendamento Pini 55.3 (vedi allegato 3).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 55, nel testo risultante dall'emendamento approvato.

La Commissione approva l'articolo 55.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazionel'articolo 56.

La Commissione approva l'articolo 56.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 57. Nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 58.

La Commissione approva l'articolo 58.
Avverto che il Senato non ha modificato l'articolo 59.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che il Senato non ha modificato l'articolo 60. Nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 61.

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La Commissione approva l'articolo 61.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 62.

La Commissione approva l'articolo 62.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione l'articolo 63.

La Commissione approva l'articolo 63.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, essendo esaurito l'esame degli articoli, propone di passare all'esame degli ordini del giorno presentanti (vedi allegato 4). Nessuno chiedendo di intervenire per l'illustrazione degli ordini del giorno, invita il rappresentante del Governo a esprimere il proprio parere sugli ordini del giorno.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO accoglie l'ordine del giorno Bergamini 0/44 e abb.-B/IX/1, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Crosio 0/44 e abb.-B/IX/2, accoglie l'ordine del giorno Nizzi 0/44 e abb.-B/IX/3, accoglie con riformulazione l'ordine del giorno Montagnoli 0/44 e abb.-B/IX/4, accoglie gli ordini del giorno Velo 0/44 e abb.-B/IX/5 e Terranova 0/44 e abb.-B/IX/19, accoglie con riformulazione l'ordine del giorno Toto 0/44 e abb.-B/IX/17, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Zeller 0/44 e abb.-B/IX/6, accoglie con riformulazione l'ordine del giorno Desiderati 0/44 e abb.-B/IX/7, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Monai 0/44 e abb.-B/IX/8, accoglie gli ordini del giorno Iapicca 0/44 e abb.-B/IX/18, Antonino Foti 0/44 e abb.-B/IX/9, Meta 0/44 e abb.-B/IX/10, Tullo 0/44 e abb.-B/IX/11, Garofalo 0/44 e abb.-B/IX/12, accoglie con riformulazione gli ordini del giorno Buonanno 0/44 e abb.-B/IX/13, Torazzi 0/44 e abb.-B/IX/14, Motta 0/44 e abb.-B/IX/15 e Lovelli 0/44 e abb.-B/IX/16.

Jonny CROSIO (LNP) non insiste per la votazione dell'ordine del giorno a propria firma 0/44 e abb.-B/IX/2.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO riguardo all'ordine del giorno Montagnoli 0/44 e abb.-B/IX/4 fa presente che la riformulazione sostituisce il dispositivo dell'ordine del giorno con il seguente se la possibilità di inserire il simbolo della regione e la sigla della provincia di residenza del proprietario del veicolo nella targa o in prossimità di essa.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) accetta la riformulazione del proprio ordine del giorno 0/44 e abb.-B/IX/4.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO riguardo all'ordine del giorno Toto 0/44 e abb.-B/IX/17, fa presente che al riformulazione è volta impegnare il Governo a valutare la possibilità di evitare che il superamento del limite di velocità da parte di un medesimo veicolo rilevato più volte consecutivamente sul medesimo tratto di strada implichi l'applicazione ripetuta della sanzione prevista.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, sottolinea l'esigenza che il Governo comunque intervenga nel senso indicato dall'ordine del giorno.

Daniele TOTO (PdL) accetta la riformulazione del proprio ordine del giorno 0/44 e abb.-B/IX/17.

Roberto Rolando NICCO (Misto-Min.ling.) in qualità di cofirmatario dell'ordine del giorno Zeller 0/44 e abb.-B/IX/6, non insiste per la votazione.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO riguardo all'ordine del giorno Desiderati 0/44 e abb.-B/IX/7, fa presente che la riformulazione è volta ad impegnare il Governo a valutare la possibilità di prevedere un'apposita patente di servizio anche per i conducenti di veicoli adibiti al soccorso da parte delle organizzazioni di volontariato riconosciute ai

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sensi della legge n. 266 del 1991, da impiegarsi nell'espletamento dei compiti di istituto.

Marco DESIDERATI (LNP) accetta la riformulazione del proprio ordine del giorno 0/44 e abb.-B/IX/7.

Vincenzo GAROFALO (PdL) in accordo con il proponente sottoscrive l'ordine del giorno Antonino Foti 0/44 e abb.-B/IX/9.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO riguardo all'ordine del giorno Buonanno giorno 0/44 e abb.-B/IX/13, fa presente che la riformulazione è volta a sopprimere le parole «in tempi rapidi».

Gianluca BUONANNO (LNP) accetta la riformulazione del proprio ordine del giorno 0/44 e abb.-B/IX/13.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO riguardo all'ordine del giorno Torazzi 0/44 e abb.-B/IX/14, fa presente che la riformulazione è volta a prevedere l'impegno del Governo di valutare la possibilità di modificare l'articolo 62 con cui si ammette la circolazione gli autosnodati e i filosnodati per una lunghezza massima di 25 m così da permetterne la loro circolazione.

Marco DESIDERATI (LNP), in qualità di cofirmatario dell'ordine del giorno Torazzi Torazzi 0/44 e abb.-B/IX/14, accetta la riformulazione.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO riguardo all'ordine del giorno Motta 0/44 e abb.-B/IX/15, fa presente che la riformulazione è volta ad impegnare il Governo a valutare la possibilità di assumere le iniziative indicate nell'ordine del giorno medesimo.

Mario LOVELLI (PD), in accordo con i proponenti, dichiara di sottoscrivere l'ordine del giorno Motta 0/44 e abb.-B/IX/15. In qualità di cofirmatario ne accetta la riformulazione.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO riguardo all'ordine del giorno Lovelli 0/44 e abb.-B/IX/16, fa presente che la riformulazione è volta ad impegnare il Governo a istituire, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, l'Agenzia nazionale per la sicurezza stradale.

Mario LOVELLI (PD) accetta la riformulazione del proprio ordine del giorno 0/44 e abb.-B/IX/16.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che si è così concluso l'esame degli ordini del giorno e propone di procedere alle dichiarazioni di voto finale.

Michele Pompeo META (PD) fa presente che la Commissione si accinge a licenziare un provvedimento assai rilevante, che auspica possa diventare legge prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari. Osserva che si tratta di un provvedimento che ha avuto un iter molto complesso ma che finalmente è giunto a conclusione, con il quale, attraverso una serie di disposizioni che modificano il codice della strada, sono state date risposte importanti alle problematiche più urgenti relative alla circolazione stradale. Ritiene che sarebbe preferibile che il Governo provvedesse ad una revisione organica del codice della strada, sulla base di una delega conferita dal Parlamento, secondo una procedura rispettosa dei ruoli di entrambe le istituzioni. Sottolinea che l'Italia non è riuscita a rispettare l'obiettivo del dimezzamento dei numeri di morti dovuti all'incidentalità stradale, posto in sede europea nell'anno 2001, e auspica che le norme contenute nel provvedimento in esame possano dare un rilevante contributo al tempestivo raggiungimento di questo obiettivo. Rileva che non è stato approfondito il tema dei controlli sulle strade, il cui numero è in Italia di gran lunga inferiore a quello degli altri Paesi e osserva che a suo giudizio dovrebbero essere stanziate adeguate risorse a favore dei soggetti ad essi deputati. Fa presente

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che, invece, da colloqui informali avuti con i rappresentanti delle forze dell'ordine è emersa la necessità di distrarre agenti dalle strade durante il periodo estivo per impiegarli nelle scorte. In conclusione giudica molto positivo il lavoro svolto dalla Commissione e largamente condiviso da tutti i gruppi, come dimostra anche il trasferimento in sede legislativa e preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo.

Roberto Rolando NICCO (Misto-Min.ling.) fa presente che il provvedimento è stato seguito in ogni sua fase dal collega Zeller, che ha proposto emendamenti che, a suo giudizio, hanno consentito di migliorare il testo. Ritiene utile fare due osservazioni, una di metodo e una di merito. Quanto al metodo, osserva che il percorso parlamentare seguito dal provvedimento è stato assai lungo e non ha risposto all'esigenza di provvedere con la dovuta urgenza alle modifiche al codice della strada ritenute necessarie. Osserva al riguardo che l'iter ha avuto inizio il 17 aprile del 2007 e che già allora le modifiche erano ritenute urgenti. Auspica che al Senato non ci siano ulteriori modificazioni che comporterebbero ritardi nell'approvazione del provvedimento, e giudica opportuna una riflessione più generale sul sistema del bicameralismo perfetto. Quanto al merito, osserva che nel provvedimento sono contenute una serie di disposizioni che costituiscono un aggravio per i cittadini e fortemente lesive del rapporto tra lo Stato e il cittadino. Al riguardo osserva che a suo giudizio sarebbe preferibile un modello di Stato che sollecitasse il più possibile la responsabilità personale del cittadino, mentre rileva che attraverso il provvedimento in esame, come anche attraverso altre norme proposte dal Governo, si delinea un modello di Stato assai invadente rispetto a cittadino. Cita, come esempio, le disposizioni volute dal sottosegretario Bertolaso volte a disciplinare lo sci fuoripista e il provvedimento recentemente discusso dall'Assemblea sulle comunità giovanili. Anche in ordine al provvedimento in esame non concorda con la filosofia sottostante l'inasprimento delle sanzioni previste in caso di guida stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti per i neopatentati e per gli autotrasportatori o la regolamentazione della vendita di alcol da parte dei locali notturni. Prende atto in ogni caso del rilevante lavoro svolto dalla Commissione, del consenso generale che ha caratterizzato l'iter del provvedimento e preannuncia quindi il voto favorevole del proprio gruppo.

Angelo COMPAGNON (UdC) ricorda che la precedente approvazione del provvedimento in sede legislativa, come anche il trasferimento in sede legislativa del provvedimento in seconda lettura alla Camera non è avvenuto all'unanimità, bensì con il voto contrario del proprio gruppo. Ribadisce che avrebbe ritenuto opportuno che un provvedimento di tale rilevanza fosse esaminato dall'Assemblea, per permettere un dibattito di ampio respiro su temi di grande interesse per la collettività, volti all'abbattimento dell'incidentalità e della mortalità stradale. Ricorda che sul testo licenziato in prima lettura dalla Camera il Senato ha apportato numerose modifiche e auspica che si possa pervenire in tempi assai rapidi all'approvazione definitiva del provvedimento, e in tal senso sollecita l opportune intese con il Senato. Entrando nel merito del provvedimento, osserva che si sarebbe dovuta fare una riflessione più approfondita sulla prevenzione, che giudica prioritaria e più efficace rispetto all'inasprimento generalizzato delle sanzioni. Rileva che è stata data molta enfasi, durante il dibattito, alla questione della guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e che è stata dedicata poca attenzione a molte altre fattispecie che causano un numero assai maggiore di incidenti, come ad esempio la manutenzione delle strade. Auspica che questo provvedimento possa contribuire in maniera decisiva all'obiettivo dell'abbattimento delle morti sulle strade. Osserva che dalla Commissione,

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come dimostra il consenso sul provvedimento in esame e su numerosi altri atti, come ad esempio la risoluzione votata nella seduta antimeridiana e la mozione unificata sul trasporto ferroviario approvata dall'Assemblea nella seduta odierna, emerge un forte senso di responsabilità e la volontà di discutere le questioni più generali nell'interesse dei cittadini. Preannuncia quindi il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento.

Sandro BIASOTTI (PdL) al pari dei colleghi che l'hanno preceduto nel dibattito, ritiene molto positivo il lavoro svolto dalla Commissione sul tema della sicurezza stradale. Ricorda le rilevanti e positive conseguenze in termini di diminuzione dell'incidentalità stradale che si sono registrate per effetto dell'introduzione dell'istituto della patente a punti e auspica che l'approvazione di questo provvedimento porti anch'esso ad un ulteriore significativo abbattimento della mortalità sulle strade. Ringrazia il Presidente per il ruolo di stimolo avuto durante l'esame del provvedimento e il sottosegretario Giachino che ha seguito interamente l'iter con un atteggiamento costruttivo e disponibile. Giudica utile che, a seguito dell'approvazione del provvedimento, venga data una corretta informazione sulle modifiche apportate, tra le quali cita ad esempio l'obbligo della prova pratica per il conseguimento del certificato di idoneità del ciclomotore. Auspica che anche l'altro ramo del Parlamento possa pervenire ad una rapida approvazione del provvedimento e preannuncia infine il voto favorevole del proprio gruppo.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) esprime apprezzamento per la decisione del gruppo dell'UdC di votare a favore del provvedimento in esame, che giudica un segnale significativo di condivisione degli importanti obiettivi che il provvedimento si propone. Ritiene che siano stati affrontati temi di grande rilievo, come ad esempio la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, la tutela degli autotrasportatori, l'educazione stradale nelle scuole, il decoro delle strade, l'introduzione in via sperimentale della scatola nera e del casco elettronico e il divieto di somministrazione di alcolici nei locali pubblici. Giudica il testo approvato assai equilibrato e suscettibile di far conseguire importanti obiettivi in materia di sicurezza della circolazione stradale. Ritiene opportuno che venga effettuato un monitoraggio dell'incidentalità stradale successivamente all'entrata in vigore del provvedimento in esame e ritiene necessario che venga data una corretta e precisa informazione sulle modifiche apportate al codice della strada, anche attraverso apposite campagne di stampa. Ringrazia il Presidente, il Governo e i colleghi per il contributo apportato e preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte di aver predisposto una proposta di correzioni di forma. Pone pertanto in votazione la proposta di correzioni di forma (vedi allegato 5)

La Commissione approva la proposta di correzioni di forma del relatore (vedi allegato 5).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo.
Così rimane stabilito.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, dà conto delle sostituzioni avvertendo che il deputato Tortoli sostituisce il deputato Cesaro.
Indìce quindi la votazione nominale sul testo unificato di cui si è concluso l'esame.

La Commissione approva, con votazione nominale finale, il testo unificato delle proposte di legge C. 44 Zeller e Brugger, C. 419 Contento, C. 471 Anna Teresa Formisano, C. 649 Meta, C. 772 Carlucci, C. 844 Lulli, C. 965 Conte, C. 1075 Velo, C. 1101 Boffa, C. 1190 Velo,

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C. 1469 Vannucci, C. 1488 Lorenzin, C. 1717 Moffa, C. 1737 Minasso, C. 1766 Giammanco, C. 1998 Guido Dussin, C. 2177 Cosenza, C. 2299 Barbieri, C. 2322 Consiglio regionale del Veneto, C. 2349 Consiglio regionale del Veneto, C. 2406 Stasi e C. 2480 Bratti e Motta-B, come modificato dalle proposte emendative approvate.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, esprime soddisfazione per l'approvazione all'unanimità del testo. Ringrazia gli uffici per il supporto fornito ai lavori della Commissione. Ringrazia quindi tutti i membri della Commissione e il sottosegretario di Stato Giachino.

La seduta termina alle 16.35

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.35 alle 16.45.