INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 8 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 11.15.

5-03199 Lovelli: Mancata apertura alla concorrenza del mercato ferroviario.

Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Mario LOVELLI (PD) illustra l'interrogazione in titolo. Evidenzia di aver presentato l'interrogazione a seguito della decisione della Commissione europea di deferire l'Italia, insieme ad altri Paesi, davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea per la mancata applicazione della legislazione comunitaria sull'apertura alla concorrenza del mercato ferroviario, con particolare riguardo all'indipendenza del gestore dell'infrastruttura dal gestore dei servizi di trasporto. Sottolinea inoltre l'esigenza di istituire un'autorità indipendente di regolazione nel settore dei trasporti.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

Mario LOVELLI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta resa della quale si dichiara tuttavia insoddisfatto. Osserva che la risposta reca una descrizione dettagliata degli sviluppi che ci sono stati sulla materia, che potrà costituire un'ottima base informativa per i successivi interventi parlamentari al riguardo. Dalla risposta si evince comunque che il Governo, anche attraverso le soluzioni normative adottate attraverso l'emanazione del decreto-legge n. 135 del 2009, ritiene di aver rispettato le prescrizioni imposte a livello europeo sull'indipendenza tra gestore dell'infrastruttura e gestore del servizio di trasporto ferroviario, mentre invece la Commissione europea, con la recente decisione del 24 giugno scorso, ha deciso di deferire l'Italia davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea per non aver applicato correttamente la legislazione comunitaria in ordine

alla liberalizzazione del mercato ferroviario, in particolare facendo riferimento alla mancata indipendenza tra gestore della rete e gestore del servizio. Dalla risposta si evince inoltre che l'organismo che dovrà essere istituito per l'irrogazione delle sanzioni amministrative alle imprese in caso di violazione delle disposizioni del Regolamento (CE) n. 1371 del 2007 sarà individuato, per ragioni di contenimento della spesa, nel Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, determinando, ancora una volta la mancata indipendenza di tale organismo dalle imprese che effettuano il servizio di trasporto. Fa presente inoltre che il Governo non ritiene, allo stato percorribile l'istituzione di un'autorità di regolazione indipendente nel settore dei trasporti ed esprime la propria insoddisfazione per la mancanza di un'elaborazione da parte del Governo al riguardo, malgrado il presidente dell'autorità garante della concorrenza e del mercato, nell'audizione tenutasi il 2 marzo scorso nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle autorità indipendenti, abbia ipotizzato la possibilità che fosse l'Autorità medesima a svolgere le funzioni di regolazioni nel settore del trasporto. Preannuncia in ogni caso la presentazione di emendamenti alla manovra finanziaria aventi ad oggetto la questione sopra ricordata, auspicando che possa essere svolto da questo ramo del Parlamento un esame approfondito della manovra economica e che l'approvazione non sia soggetta, come già si preannuncia, ad un voto di fiducia.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 11.25.