CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 luglio 2010
349.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 7 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 9.35.

Disposizioni in materia di sicurezza stradale.
C. 44-419-471-649-772-844-965-1075-1101-1190-1469-1488-1717-1737-1766-1998-2177-2299-2322-2349-2406-2480-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione, iniziata nella seduta del 6 luglio 2010.

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Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Ricorda che nella seduta di ieri sera, in qualità di relatore, ha svolto la relazione introduttiva.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO si riserva di intervenire in sede di replica.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessun deputato chiedendo di intervenire, rinvia alle deliberazioni che saranno assunte nella riunione dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentati dei gruppi già prevista al termine della seduta la definizione delle modalità e dei tempi di esame del provvedimento.
Rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 7 luglio 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.40 alle 10.15.

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 7 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.35.

Disposizioni in materia di sicurezza stradale.
C. 44-419-471-649-772-844-965-1075-1101-1190-1469-1488-1717-1737-1766-1998-2177-2299-2322-2349-2406-2480-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione riprende la discussione del provvedimento in oggetto.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, avverte che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Mario LOVELLI (PD) auspica che il provvedimento possa trovare una rapida conclusione da parte di entrambi i rami del Parlamento e che possa quindi diventare legge prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari. Giudica le soluzioni individuate sui molti temi affrontati dal provvedimento complessivamente soddisfacenti. Osserva che il tema della sicurezza stradale è un tema centrale per la Commissione, come dimostra l'ampio lavoro svolto sin dalla scorsa legislatura. Rileva che nella scorsa legislatura c'è stata una forte attenzione del Governo che si è manifestata attraverso l'adozione di uno specifico decreto-legge e che anche in questa legislatura il Governo si è impegnato sul tema. Ritiene tuttavia che il provvedimento costituisca una soluzione parziale rispetto alle questioni che andrebbero affrontate in tema di sicurezza stradale e giudica opportuno che si pervenga ad un riordino della materia attraverso la revisione organica della strada da parte del Governo, che possa costituire un ausilio per i cittadini, le forze dell'ordine e gli enti che a vario titolo operano nel campo della sicurezza. Osserva infatti che numerosi temi non sono stati oggetto del provvedimento in esame e tra questi ricorda la necessità di tutelare la mobilità sostenibile - tema sul quale la Commissione ha svolto un esame approfondito attraverso una serie di audizioni - e in

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particolare la mobilità ciclistica. Ricorda, al riguardo, che sono state già presentate numerose proposte di legge di cui auspica che possa essere avviato tempestivamente l'esame, al fine di promuovere forme di mobilità in sicurezza per i mezzi non inquinanti. Ritiene che, comunque, nel campo della sicurezza stradale le istituzioni abbiano avviato un percorso positivo, come testimoniato anche dai dati statistici sulla incidentalità degli ultimi anni, e in particolare tra il 2008 e il 2009. Ritiene importante che la Commissione si sia soffermata su temi di grande rilevanza come la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, poiché, anche se il numero di incidenti provocati è in percentuale assai basso e pari a circa il 3 per cento, le conseguenze per le persone sono assai gravi. Ritiene invece fondamentale che si attui una programmazione in materia di educazione scolastica, oggetto di un articolo specifico del provvedimento, le cui modalità attuative faranno tuttavia slittare l'applicazione delle disposizioni all'anno scolastico successivo al prossimo. Infine ribadisce l'importanza dei controlli sulle strade e della presenza delle forze di polizia stradale sia statali che locali. Ritiene che la questione debba essere affrontata anche in termini di risorse e auspica che nella manovra economica attualmente all'esame dell'altro ramo del Parlamento non vengano approvate norme che prevedano diminuzioni negli stanziamenti destinate alle forze dell'ordine, perché questo inciderebbe negativamente anche sulla sicurezza stradale. In ultimo osserva che con l'anno 2010 si chiude il decennio di programmazione europea in cui ci si era prefissati l'obiettivo di ridurre l'incidentalità del 50 per cento; al riguardo rileva che l'Italia è lontana dall'obiettivo posto in sede europea e in questo senso sottolinea la necessità di moltiplicare gli sforzi affinché venga raggiunto questo importante risultato. Auspica in conclusione che l'applicazione delle disposizioni contenute nel provvedimento possano dare dei risultati in termini di miglioramento della sicurezza stradale, ma ribadisce la necessità che siano intensificati i controlli e posta una specifica attenzione sull'educazione stradale, anche in ragione del fatto che una grande quantità di incidenti coinvolgono la popolazione giovanile.

Vincenzo GAROFALO (PdL) sottolinea che il provvedimento in esame è di grande rilievo e darà un ulteriore contributo al Paese volto ad accrescere la sicurezza sulle strade e a diminuire l'incidentalità stradale. Ricorda al riguardo gli obiettivi raggiunti attraverso l'introduzione dell'istituto della patente a punti e ritiene che questo provvedimento si inserisca nella direttrice seguita dalle istituzioni, volta a migliorare la sicurezza stradale. Osserva che, rispetto al testo licenziato dal Senato, le modifiche apportate dalla Camera sono state di portata assai limitata. Sottolinea che tali modifiche sono state finalizzate a migliorare il testo, e al riguardo ricorda l'introduzione, a partire dal 19 gennaio 2011, della prova pratica per il conseguimento del certificato di abilitazione alla guida del ciclomotore, che inciderà anche sulla guida delle minicar. Ritiene gli interventi operati dalla Commissione responsabili e rispettosi delle modifiche apportate dall'altro ramo del Parlamento. Concorda con il collega Lovelli sulla necessità di fare una riflessione complessiva sulla mobilità ciclopedonale, soprattutto nei centri abitati, affinché questa possa diventare un nuovo modello di trasporto. Riguardo all'aumento generalizzato delle sanzioni contenute nel provvedimento in esame, osserva che si tratta di uno strumento volto ad ottenere maggiori risultati in termini di sicurezza e sottolinea che il previsto monitoraggio degli effetti delle disposizioni contenute nel provvedimento potrà costituire un utile strumento per individuare la direzione nella quale muoversi in futuro. Reputa anch'egli importante l'educazione stradale sia per i giovani che per gli altri utenti della strada, e a tal fine ritiene opportuno che venga fatta una buona campagna informativa anche da parte delle istituzioni. In ultimo osserva che l'autorizzazione all'esame in sede legislativa del provvedimento, frutto dell'ampio

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lavoro svolto e dell'intensa attività della Commissione, testimonia anche della forte condivisione sui contenuti del provvedimento, rispetto al quale auspica una tempestiva approvazione.

Marco DESIDERATI (LNP) condivide quanto detto dai colleghi Lovelli e Garofalo riguardo alla importanza del provvedimento che la Commissione si accinge ad approvare. Ritiene che sia stato fatto dalla Commissione uno sforzo importante per la promozione della sicurezza sulle strade e osserva che la Commissione è intervenuta anche su ambiti non strettamente connessi alle materie di propria competenza, come la somministrazione di bevande alcoliche, proprio in ragione delle conseguenze che anche tali questioni possono produrre sull'obiettivo prioritario di rafforzare la sicurezza stradale. Ritiene che l'aumento delle sanzioni possa costituire uno strumento utile, anche se giudica necessario che queste siano mantenute in un ambito di proporzionalità. Esprime in conclusione la condivisione del proprio gruppo sul provvedimento in esame e ritiene opportuno, una volta approvato il provvedimento, che la Commissione possa prendere in considerazione anche interventi innovativi finalizzati al potenziamento della sicurezza stradale, in particolare mediante il ricorso alle nuove tecnologie.

Michele Pompeo META (PD) osserva che la Commissione si accinge ad approvare un provvedimento di grande rilievo per le questioni in esso contenute. Fa presente che il lavoro svolto dal Parlamento è stato assai lungo e auspica che il testo possa essere approvato prima dell'estate, auspicando che le modalità di esame da parte del Senato siano compatibili con tale obiettivo. Pur ritenendo il provvedimento di grandissimo rilievo, osserva che le dichiarazioni del Ministro, e da ultimo quelle pubblicate oggi, non fanno riferimento a questo importante lavoro svolto in Parlamento. Esprime preoccupazione anche per i contenuti di alcune agenzie di stampa in cui sindaci assai autorevoli hanno proposto l'abbassamento del limite di età per la guida di alcune autovetture, in contrasto con lo spirito che ha animato il lavoro di questa Commissione fin dalla scorsa legislatura. Ritiene opportuno che il Governo possa operare un riordino complessivo della materia attraverso la revisione organica del codice della strada e sottolinea la necessità che questo avvenga in tempi brevi. Al riguardo invita il Governo a manifestare con chiarezza i propri intendimenti, anche al fine di permettere al Parlamento di lavorare su questo tema. Evidenzia la difficoltà di avere dei dati ufficiali sulla sicurezza stradale; osserva infatti che vengono pubblicati dati assai difformi tra di loro e che questo diminuisce l'attenzione sulla questione della sicurezza stradale, i cui costi rappresentano più di un punto percentuale del PIL. Sottolinea l'importanza del tema dei controlli, che ad oggi si aggirano a circa un milione l'anno. Osserva al riguardo che un tale numero di controlli sulle strade è assai inadeguato e che occorrerebbe investire maggiori risorse. Esprime in proposito preoccupazione per la diffusione di notizie che prospettano, in situazioni di emergenza, l'impiego nelle scorte di agenti attualmente destinati ai controllo autostradali. In ultimo osserva che poteva essere affrontata con maggiore coraggio la disposizione che prevede la destinazione dei proventi delle sanzioni e in particolare avrebbe ritenuto opportuno che parte di tali proventi potessero confluire in un fondo da destinare alle forze dell'ordine. In conclusione ringrazia i colleghi per il lavoro unitario svolto su questo tema, ed esprime un particolare ringraziamento al Presidente per l'attenzione e la disponibilità manifestata durante l'esame.

Antonio MEREU (UdC) osserva che il proprio gruppo avrebbe ritenuto preferibile che la discussione del provvedimento fosse svolta dall'Assemblea. Ritiene che il testo elaborato presenti un'impostazione criticabile, nella misura in cui incrementa eccessivamente l'importo delle sanzioni per violazioni di norme del codice della strada. Osserva invece che l'unica strada

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efficace da perseguire per il miglioramento della sicurezza stradale sia quella di una maggiore educazione alla guida dei veicoli e a tal fine giudica di fondamentale importanza che si faccia un serio investimento sui programmi di educazione scolastica. Condivide quanto detto dai colleghi che l'hanno preceduto sulla necessità di implementare i controlli sulle strade. Nel preannunciare la presentazione da parte del proprio gruppo di alcuni emendamenti, auspica in ogni caso che il provvedimento venga tempestivamente approvato dalla Commissione e possa essere approvato definitivamente dall'altro ramo del Parlamento prima della sospensione estiva dei lavori parlamentari.

Carlo MONAI (IdV) esprime soddisfazione per essere vicini all'approvazione di un provvedimento che è all'esame del Parlamento da lungo tempo. Riguardo ai programmi di educazione scolastica, di cui condivide la necessità, esprime preoccupazione per le nuove funzioni didattiche che sono attribuite agli istituti scolastici in assenza di specifiche risorse; ritiene opportuno al riguardo che l'educazione sulla sicurezza stradale possa essere contemplata nell'ambito dei programmi ministeriali. Osserva che l'attività di educazione scolastica dovrebbe essere svolta in modo adeguato e ritiene opportuno che venga coordinata a livello nazionale; in ogni caso la Commissione dovrebbero riflettere sulla possibilità di istituire un fondo alimentato dai proventi delle sanzioni che venga destinato a tale finalità. In ultimo ricorda l'intervento della Corte costituzionale riguardo all'istituto della confisca e chiede al Presidente con quali modalità la Commissione potrà intervenire per dare corso a quanto disposto dalla Corte e superare gli elementi di incoerenza, con specifico riferimento al patteggiamento, che si determinerebbero se non si modificassero anche le norme attualmente contenute nel codice della strada che prevedono la confisca anche in tale ipotesi.

Giacomo TERRANOVA (PdL) rileva che il provvedimento in esame contiene soltanto alcune delle disposizioni necessarie per un riordino del codice della strada, osservando che la scelta di limitare l'intervento era stata fatta in ragione della volontà di approvarlo tempestivamente. Sottolinea tuttavia che questo non è successo, per cui alla fine il testo non contiene interventi che si sarebbero dimostrati assai rilevanti per migliorare la sicurezza. Segnala in particolare la questione delle autoscuole, che, originariamente destinatarie dell'educazione in materia di sicurezza stradale, per effetto della liberalizzazione, sono state degradate a semplici attività commerciali. Preannuncia la presentazione di un proprio ordine del giorno sulla questione. Ritiene in ogni caso che debba esserci un impegno del Governo ad attuare una revisione organica del codice della strada, che possa affrontare le numerose tematiche che non è stato possibile affrontare attraverso questo provvedimento.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, rispondendo al deputato Monai, fa presente che quanto disposto attraverso la recente sentenza della Corte costituzionale sarà recepito con un emendamento a propria firma.

Il sottosegretario di Stato Bartolomeo GIACHINO ritiene che questo provvedimento, giunto all'approvazione della Commissione, qualifichi il ruolo del Parlamento, del Governo e della politica in generale. Osserva che quando la politica affronta un tema come quello della sicurezza assolve al principale compito che le è proprio, ossia quello di svolgere un servizio per la comunità. Ritiene il lavoro svolto dalla Commissione assai importante, e sottolinea che è stato recuperato interamente il lavoro svolto nella precedente legislatura. A suo giudizio l'entrata in vigore del provvedimento ridisegnerà il quadro di riferimento in materia di sicurezza stradale e farà compiere un notevole passo in avanti in questa direzione. Concorda con il deputato Garofalo sull'importanza dell'introduzione dell'istituto della patente a punti e giudica un segnale positivo

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che Parlamento e Governo siano in grado di intervenire nuovamente sulla materia, anche in ragione dei cambiamenti che nel corso del tempo si registrano relativamente alle cause dell'incidentalità. Ringrazia quindi i deputati per l'ampio lavoro svolto ed esprime un particolare ringraziamento per gli uffici del Ministero, per il rilevante supporto che gli hanno offerto. Auspica infine che il provvedimento possa pervenire in tempi rapidi all'approvazione definitiva.

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
Pone quindi in votazione la proposta di adottare, come testo base per l'esame in sede legislativa, il testo unificato risultante dalla modifiche approvate nel corso dell'esame in sede referente.

La Commissione delibera di adottare, come testo base per l'esame in sede legislativa, il testo unificato risultante dalla modifiche approvate nel corso dell'esame in sede referente (vedi allegato 1).

Mario VALDUCCI, presidente e relatore, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 7 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.25.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2010 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese COM (2010) 135 definitivo - 17696/09.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Relazione favorevole).

La Commissione prosegue l'esame degli atti in titolo, rinviato nella seduta del 6 luglio 2010.

Jonny CROSIO (LNP), relatore, formula la seguente proposta di relazione:
«La IX Commissione (Trasporti, Poste e telecomunicazioni),
esaminato il programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2010 (COM(2010)135) e il programma dei 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese (17696/09);
premesso che i quattro temi prioritari indicati nel primo documento appaiono estremamente generali limitandosi a segnalare obiettivi di lungo termine, riferiti in particolare alla strategia UE 2020 per la crescita e l'occupazione;
rilevato, peraltro, come la trasmissione integrale in italiano dei due documenti da parte della Commissione europea sia avvenuta solo alla fine del maggio scorso, ben oltre l'inizio dell'anno cui essi fanno riferimento, riducendo pertanto di molto la significatività dei documenti stessi, che risultano, di fatto, in parte già superati;
sottolineata l'importanza della politica dei trasporti e delle telecomunicazioni al fine di favorire il completamento del mercato unico europeo e la necessità di rispondere alla nuove sfide del settore, al fine di addivenire ad un sistema di trasporto sostenibile ed efficiente, che garantisca il giusto equilibrio tra gli imperativi della crescita economica, il benessere sociale e la qualità dell'ambiente;

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considerata la crescente attenzione dedicata ai temi della sicurezza stradale e della mobilità urbana, in relazione all'impatto sulla qualità della vita e tenuto conto delle ricadute economiche, sociali e ambientali;
ricordato che nella risoluzione Gottardo 6/00017, approvata dall'Assemblea della Camera il 20 aprile 2009, a conclusione dell'esame del programma legislativo della Commissione per il 2009, con riguardo alle infrastrutture si impegnava, tra l'altro, il Governo a promuovere iniziative utili a favorire la realizzazione e lo sviluppo nei singoli Stati membri delle reti a banda larga, con particolare riferimento ai territori nei quali si presentano in misura marcata situazioni di divario digitale; rilevato in proposito che nel programma dei 18 mesi delle presidenze del Consiglio dell'Unione europea spagnola, belga e ungherese si manifesta l'intendimento di avviare i lavori sul nuovo campo di applicazione del servizio universale in termini di comunicazioni elettroniche e sull'inserimento della banda larga nel campo di applicazione del servizio universale;
delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

invitando la Commissione XIV (Politiche dell'Unione europea) a evidenziare nei confronti del Governo i seguenti aspetti:
a) in materia di sicurezza stradale, si consideri l'opportunità di accelerare i tempi di definizione della proposta di direttiva per l'applicazione transfrontaliera delle norme sulle violazioni del codice della strada (COM(2008)151);
b) in tema di politiche aeroportuali, si sottolinei l'effettiva opportunità ed urgenza di una revisione del regolamento (CE) n. 1995/93 sugli slot aeroportuali e della direttiva 96/67/CE sui servizi di assistenza a terra negli aeroporti, in relazione alle crescenti esigenze di razionalizzazione e coordinamento del traffico aereo;
c) in materia di telecomunicazioni, si consideri l'opportunità di individuare concrete iniziative volte a dare attuazione agli obiettivi indicati nella comunicazione (COM(2010)245) presentata dalla Commissione il 19 maggio 2010 «Un'agenda europea del digitale», con la quale si intende stabilire il ruolo chiave delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) per raggiungere gli obiettivi dell'Unione europea per il 2020; si valuti altresì, in tale contesto, la opportunità di assumere specifiche iniziative a sostegno della diffusione e dello sviluppo della banda larga, in coerenza con l'intenzione delle presidenze del Consiglio dell'Unione europea di prevederne l'inserimento nel campo di applicazione del servizio universale in materia di comunicazioni elettroniche;
d) nell'ambito della revisione delle Linee-guida per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto, si sottolinei la necessità di dare continuità alle azioni intraprese per il periodo 2007-2013 e di dedicare particolare attenzione al riequilibrio del sistema di trasporto merci e passeggeri al'interno dell'Unione europea, in vista dell'obiettivo di superare le criticità esistenti, valorizzando le possibilità di integrazione delle reti di trasporto che collegano i diversi Paesi e accelerando il completamento delle infrastrutture che consentono l'utilizzo di modalità alternative al trasporto su strada;
e) si consideri l'esigenza di assicurare tempi certi per l'attuazione ed il successivo riesame delle iniziative indicate nell'ambito delle 20 azioni prioritarie enunciate nel Piano d'azione per la mobilità urbana(COM(2009)490), tenendo conto della necessità di affrontare tale tematica secondo un approccio integrato che consenta di conciliare le iniziative da assumere in materia di politica dei trasporti con le altre politiche dell'Unione, quali la politica industriale, la politica ambientale e di gestione del territorio, il turismo, le politiche sociali».

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Carlo MONAI (IdV) condivide i contenuti evidenziati dal relatore nella proposta di relazione. Giudica tuttavia generica la formulazione di cui alla lettera b) della proposta di relazione e ritiene che potrebbero essere specificati meglio gli obiettivi che la Commissione riterrebbe opportuno perseguire sulla materia.

Mario VALDUCCI, presidente, ritiene che tali obiettivi possano essere sintetizzati attraverso un riferimento al rafforzamento della concorrenza nel settore.

Mario LOVELLI (PD) ritiene che la proposta di relazione, della quale condivide in linea di massima i contenuti, necessiti di qualche precisazione. In particolare osserva che la lettera d), nella quale si fa riferimento alle reti transeuropee di trasporto, reca una formulazione di indirizzo del tutto generale, senza fare alcun riferimento al tema delle risorse, che costituisce il reale grave impedimento alla realizzazione di tali reti in tempi certi. Ricorda che le reti transeuropee sono state all'attenzione dei recenti vertici europei, nei quali il Ministro dell'economia ha sottolineato l'importanza del reperimento delle risorse, al fine della realizzazione delle reti, anche attraverso forme di finanziamento innovative, come gli «eurobond». Rileva che in assenza di risorse si amplierà il divario tra il livello della progettualità delle reti e la loro effettiva realizzazione. In ultimo riterrebbe opportuno che venisse fatto all'interno del documento un riferimento anche alla necessità di una maggiore concorrenza nel trasporto ferroviario.

Vincenzo GAROFALO (PdL) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, che nella proposta di reazione ha tentato di trovare una formulazione equilibrata, che evidenziasse i temi di maggiore attenzione per la Commissione. Ritiene gli aspetti sottolineati dal relatore siao sicuramente condivisibili. Quanto alla necessità di assicurare adeguate risorse per la realizzazione delle erti TEN-T osserva che la situazione economico finanziaria al momento registra una forte crisi, che deve essere affrontata anche dall'Unione europea nel suo complesso.

Antonio MEREU (UdC) dà atto al relatore del lavoro svolto per individuare i temi di maggiore interesse per la Commissione ed esprime la condivisione del proprio gruppo sulla proposta del relatore.

Jonny CROSIO (LNP), relatore, ringrazia i colleghi per il loro contributo. Evidenzia di aver privilegiato l'aspetto della programmazione anche per rispettare la natura dei documenti all'esame della Commissione; concorda tuttavia con il collega Lovelli sulla necessità di assicurare adeguati finanziamenti per la realizzazione delle reti TEN-T.

Mario VALDUCCI, presidente, propone che il documento venga modificato conformemente a quanto emerso dal dibattito. In particolare propone di inserire alla fine della lettera b), il riferimento all'obiettivo di rafforzare la concorrenza nel settore e alla lettera d) il riferimento all'esigenza di individuare forme di finanziamento innovative, quali l'emissione di bond europei.

Jonny CROSIO (LNP), relatore, accetta la riformulazione proposta dal presidente (vedi allegato 2).

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime l'assenso del Governo sulla proposta di relazione, come riformulata.

La Commissione approva la proposta di relazione, come riformulata (vedi allegato 2). Delibera quindi di nominare il deputato Jonny Crosio relatore presso la XIV Commissione.

La seduta termina alle 15.45.

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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 7 luglio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 15.45.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante riordino dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo - ANSV.
Atto n. 216.
(Rilievi alla Commissione parlamentare per la semplificazione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e conclusione - Rilievi).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 30 giugno 2010.

Marco DESIDERATI (LNP), relatore, presenta una riformulazione della proposta di rilievi (vedi allegato 3). Rispetto alla proposta di rilievi presentata nella seduta di mercoledì 30 giugno fa presente di aver introdotto alcune limitate modifiche. In primo luogo, considerato il numero ristretto di dirigenti dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo e il loro ruolo prevalentemente gestionale, fa presente di aver ritenuto opportuno eliminare la segnalazione alla Commissione per la semplificazione di valutare l'opportunità di estendere ai dirigenti dell'Agenzia la previsione di un periodo, successivo a quello di servizio presso l'Agenzia in cui non potrebbe assumere incarichi presso imprese che operano nel settore dell'aviazione civile e dell'industria aereonautica. Rileva di aver ritenuto altresì opportuno riformulare i rilievi relativi alla determinazione del trattamento economico del direttore generale, evitando di fissare un limite precisamente individuato e segnalando piuttosto alla Commissione per la semplificazione l'opportunità di tener conto della finalità di riduzione delle spese di funzionamento alla quale devono rispondere gli atti di riordino, nonché delle misure in materia di contenimento della spesa relativa al pubblico impiego previste nell'ambito del decreto-legge n. 78 del 2010, recante la cosiddetta manovra finanziaria. Infine, riprendendo alcune sollecitazioni pervenutemi anche da colleghi membri della Commissione, sottolinea di aver segnalato nella premessa della proposta di rilievi l'esigenza generale di pervenire a una definizione tendenzialmente uniforme della disciplina relativa agli organi degli enti pubblici non economici, in particolare per quanto concerne profili quali, per indicarne solo alcuni a titolo esemplificativo, le modalità di nomina, la durata del mandato e i limiti di rinnovabilità, le incompatibilità.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO si rimette alla Commissione sulla richiesta di soppressione del comma 2 dell'articolo 6, recata dalla lettera b) della proposta ed esprime il parere favorevole del Governo sui restanti punti della proposta di rilievi, come riformulata.

Marco DESIDERATI (LNP), relatore, con riferimento alle disposizioni del comma 2 dell'articolo 6, fa presente che tale disposizione, sulla base di indicazioni da lui raccolte, sarebbe stata inserita al fine di evitare che siano computati nell'applicazione del limite di rinnovabilità del mandato eventuali mandati svolti precedentemente all'entrata in vigore del regolamento di riordino. Rileva che, sotto questo profilo, la formulazione della disposizione non sembra corrispondere alla finalità indicata. A tale scopo sarebbe stata piuttosto opportuna una previsione che escludesse espressamente dall'applicazione dei limiti alla rinnovabilità i mandati svolti in precedenza o anche al momento dell'entrata in vigore del regolamento. Anche una simile disposizione, peraltro, risulta a suo avviso non necessaria, in quanto ciò che è previsto dal regolamento

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non potrà che applicarsi dalla data di entrata in vigore del medesimo, conformemente ai principi generali che escludono la retroattività delle norme, salvo ove sia espressamente prevista.

Vincenzo GAROFALO (PdL) ringrazia il relatore per la disponibilità al confronto manifestata nel corso dell'esame e per l'accoglimento delle indicazioni emerse dal dibattito. Sottolinea l'opportunità delle modifiche apportate alla proposta di rilievi e in particolare quella relativa all'esigenza di pervenire a una definizione tendenzialmente uniforme della disciplina relativa agli organi degli enti pubblici non economici, evitando di prevedere disposizioni diverse per gli enti di volta in volta oggetto di riordino. Concorda con al necessità di sopprimere la disposizione recata al comma 2 dell'articolo 6 dello schema di regolamento e condivide altresì il rilievo di cui alla lettera f), in quanto richiama un principio di responsabilità economica, necessario soprattutto in un momento di grave crisi, come quello attuale, con pesanti ripercussioni sulle finanze pubbliche.

Carlo MONAI (IdV) rileva l'opportunità di sottolineare, al di là del limite alla rinnovabilità dei mandati sul quale concorda, anche l'esigenza che la selezione dei soggetti chiamati a rivestire il ruolo di organi dell'Agenzia e a svolgere incarichi dirigenziali risponda a anche a requisiti di carattere etico ed escluda persone che hanno precedenti penali, anche al fine di dare un opportuno segnale rispetto al degrado etico che è protagonista di tanta parte della vita pubblica contemporanea. Al riguardo ricorda le indagini in corso sugli appalti ferroviari.

Marco DESIDERATI (LNP), relatore, ritiene che le considerazioni del collega Monai rispondano a principi sicuramente condivisibili e di grande rilevanza. Tuttavia ritiene che la questione, proprio per il suo carattere generale, debba essere affrontata in una sede appropriata e non possa essere sollevata sul regole manto di riordino di un ente specifico.

Mario LOVELLI (PD) condivide la proposta di rilievi del relatore, che ringrazia per il lavoro svolto. Chiede peraltro chiarimenti sull'applicabilità all'Agenzia delle disposizioni contenute nel decreto-legge n. 78 del 2010, con particolare riferimento alla previsione che sopprime i compensi per gli organi di enti sovvenzionati dallo Stato. Condivide le considerazioni del collega Monai; tuttavia ritiene che la scelta delle persone chiamate a dirigere gli enti pubblici dovrebbe in goni caso rispondere ai requisiti evidenziati e in proposito segnala l'opportunità di una più attenta valutazione delle nomine proposte, in particolare di quelle sulle quali è richiesto il parere ella Commissione.

Antonio MEREU (UdC) condivide al proposta di rilievi del relatore.

Mario VALDUCCI, presidente, con riferimento alla richiesta del deputato Lovelli, fa presente che le disposizioni recate dal decreto-legge n. 78 da lui richiamate non dovrebbero applicarsi all'Agenzia , ma solo a fondazioni ed associazioni. Osserva inoltre che in ogni caso tali disposizioni potrebbero essere oggetto di ulteriori modifiche e precisazioni nel corso dell'esame ai fini della conversione del decreto.

Carlo MONAI (IdV) dichiara l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di rilievi del relatore.

La Commissione approva la proposta di rilievi nel testo riformulato (vedi allegato 3).

La seduta termina alle 16.