CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 luglio 2010
348.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 13.10.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che, a seguito della riunione del 30 giugno 2010 dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato predisposto il seguente programma dei lavori

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della Commissione per il periodo luglio-settembre 2010:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO LUGLIO-SETTEMBRE 2010

LUGLIO 2010

Sede referente:
Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro. C. 1441-quater-D Governo, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica (ove modificato dal Senato e trasmesso in tempi utili alla Camera).
Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia. C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga.
Disposizioni concernenti la definizione della funzione pubblica internazionale e la tutela dei funzionari italiani dipendenti da organizzazioni internazionali. C. 3241 Pianetta.
Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito. C. 2424 Antonino Foti e C. 3089 Jannone.
Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago. C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.
Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale. C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.
Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate. C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.
Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio. C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 3534 Donadi.
Disposizioni concernenti la sospensione e la revoca del trattamento pensionistico per i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale o condannati per reati di terrorismo o di criminalità organizzata. C. 3541 Fedriga (subordinatamente all'effettiva assegnazione).
Norme in favore del personale a contratto in servizio presso le rappresentanze italiane all'estero. C. 111 Angeli, C. 719 Fedi, C. 1632 Di Biagio, C. 1963 Lenzi.
Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio (subordinatamente all'effettiva assegnazione).
Modifica all'articolo 9 della legge 12 marzo 1999, n. 68, in materia di richieste di avviamento dei disabili al lavoro. C. 473 Anna Teresa Formisano.
Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici. (Commissioni riunite XI e XII). C. 3222 Moffa e C. 3481 Farina Coscioni.

Sede consultiva:
DL 78/10: Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica. S. 2228 (se trasmesso dal Senato e subordinatamente all'effettiva assegnazione).

Atti dell'Unione europea:
Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2010 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea, presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese. COM(2010)135 def. - 17696/09.

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AGOSTO 2010

Eventuale seguito dei provvedimenti inseriti nel calendario di luglio.

SETTEMBRE 2010

Sede referente:
Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito. C. 2424 Antonino Foti e C. 3089 Jannone.
Disciplina delle attività subacquee e iperbariche. Testo unificato C. 344 Bellotti, C. 2369 Lo Presti, C. 2509 Carlucci.
Disposizioni concernenti la sospensione e la revoca del trattamento pensionistico per i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale o condannati per reati di terrorismo o di criminalità organizzata. C. 3541 Fedriga (subordinatamente all'effettiva assegnazione).
Disposizioni per l'adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra. C. 637 Polledri, C. 638 Polledri, C. 959 Tenaglia, C. 987 Schirru, C. 1347 Rigoni, C. 1457 Paglia, C. 1719 Rosato, C. 1793 Pelino, C. 1953 Iannarilli.
Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago. C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.
Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate. C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.
Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale. C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.
Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia. C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga.
Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio. C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 3534 Donadi.
Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti. C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D'Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.
Modifica all'articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381, in materia di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. C. 3056 Murer.
Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza. C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio (subordinatamente all'effettiva assegnazione).
Norme in favore del personale a contratto in servizio presso le rappresentanze italiane all'estero. C. 111 Angeli, C. 719 Fedi, C. 1632 Di Biagio, C. 1963 Lenzi.
Modifica all'articolo 9 della legge 12 marzo 1999, n. 68, in materia di richieste di avviamento dei disabili al lavoro. C. 473 Anna Teresa Formisano.
Disposizioni in materia di rivalutazione dei trattamenti pensionistici e per la disciplina della separazione contabile delle gestioni previdenziali e assistenziali. C. 1427 Anna Teresa Formisano e C. 1728 Briguglio.
Norme concernenti i ruoli e le carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria. C. 1022 Carlucci, C. 1137 Samperi, C. 1542 Tassone, C. 1768 Cassinelli, C. 2486 Catanoso, C. 2961 Vitali.
Estensione del diritto all'assegno supplementare in favore delle vedove dei grandi invalidi per servizio. Testo unificato C. 1421 Paglia, C. 1827 Pelino, C. 2571 Volontè.

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Disposizioni per il passaggio di personale civile dell'Amministrazione della difesa dall'area professionale A all'area professionale B. C. 102 Vico.
Istituzione dell'Ente sociale italiano della navigazione. C. 2863 Moffa.
Disposizioni in materia di oneri previdenziali degli amministratori locali. C. 2875 Gnecchi.

Fa presente, altresì, che la presidenza si riserva di verificare, previa intesa con la presidenza della VII Commissione, l'eventuale ripresa dell'esame della proposta di legge n. 1286 Di Centa, recante «Disposizioni per il sostegno dello sport femminile e per la tutela della maternità delle atlete che praticano attività sportiva agonistica dilettantistica», nonché l'eventuale inizio dell'esame della proposta di legge n. 1949 Fedriga, in materia di formazione universitaria degli studenti lavoratori e di diritto degli studenti stranieri allo studio universitario.
Avverte, inoltre, che la presidenza si riserva di assumere le opportune intese con la presidenza della XII Commissione, ai fini dell'inizio della discussione della risoluzione Caparini 7-00198 (revisione di sanzioni poste a carico di talune figure contemplate dal decreto legislativo n. 81 del 2008), assegnata alle Commissioni riunite XI e XII.
Segnala, quindi, che le modalità di attuazione del programma (e, in particolare, l'inserimento all'ordine del giorno della Commissione dei provvedimenti già iscritti nel programma medesimo) saranno stabilite mediante i calendari dei lavori della Commissione, aggiornati - con cadenza settimanale - dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi; il programma potrà, inoltre, essere integrato e aggiornato con l'esame di ulteriori provvedimenti, in relazione alla valutazione della loro urgenza e conformemente alle determinazioni che l'ufficio di presidenza assumerà nel corso dei mesi di riferimento del programma medesimo.
Comunica che saranno iscritti all'ordine del giorno: i disegni di legge di conversione di decreti-legge; gli ulteriori atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere; lo svolgimento di interrogazioni in Commissione e di eventuali risoluzioni nel frattempo segnalate; lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata; gli ulteriori progetti di legge assegnati in sede consultiva, sollecitati dalle Commissioni di merito.
Passando, infine, ai lavori della Commissione per la corrente settimana, comunica che potrebbe essere a breve assegnato il disegno di legge di conversione del decreto-legge recante disposizioni per la proroga della partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali di pace. Considerato che il provvedimento è inserito nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal prossimo lunedì 12 luglio, avverte che la presidenza - secondo quanto già convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 30 giugno scorso - si riserva di convocare nella corrente settimana la Commissione, per l'esame in sede consultiva del provvedimento, in modo da esprimere il parere in tempi compatibili con l'inizio della discussione in Assemblea, fermo restando che - ove emergessero novità nel predetto calendario dei lavori - l'esame in sede consultiva da parte della Commissione stessa sarà rimodulato di conseguenza.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 13.15.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 13.15.

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Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2010 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea, presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese.
COM(2010) 135 def. - 17696/09.

(Relazione alla XIV Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in titolo.

Silvano MOFFA, presidente, avverte preliminarmente che il programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2010 ed il programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea sono esaminati dalla Commissione sulla base della procedura di cui all'articolo 126-ter del Regolamento; l'esame terminerà, pertanto, con la trasmissione di una relazione alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) e con la nomina di un relatore incaricato di riferire alla medesima Commissione. Ricorda, altresì, che il programma legislativo della Commissione e il programma del Consiglio rappresentano importanti strumenti di indirizzo per l'attività delle istituzioni dell'Unione europea: il loro esame da parte del Parlamento può, dunque, consentire di individuare, oltre che le linee guida dell'azione comunitaria nei settori di interesse, anche gli elementi di collegamento con l'attività, svolta o in corso di svolgimento, da parte delle singole Commissioni di settore.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, osserva anzitutto che il programma della Commissione europea indica alcuni obiettivi a lungo termine, riconducibili soprattutto alla strategia UE 2020 per la crescita e l'occupazione ed enuncia 34 iniziative strategiche per il 2010 (elencate nell'allegato I «Iniziative strategiche») e le eventuali iniziative strategiche e prioritarie per il 2010 e per gli anni successivi (281 in tutto, di cui 130 iniziative legislative; allegato II «Altre iniziative strategiche e prioritarie»). Fa presente che il programma indica quattro temi prioritari generali per l'azione della Commissione nel 2010, alla cui attuazione sono rivolte le iniziative strategiche: affrontare la crisi e sostenere l'economia sociale di mercato europea; definire un'agenda dei cittadini che metta la persona al centro delle priorità; definire un programma di azione esterna ambizioso e coerente, che abbia portata mondiale; modernizzare gli strumenti e i metodi di lavoro dell'UE. Esso riserva, infine, una specifica attenzione alla riforma del bilancio dell'UE.
Per quanto concerne l'occupazione, segnala che tra le iniziative strategiche che perseguono l'obiettivo di affrontare la crisi e sostenere l'economia sociale di mercato europea, sia il programma della Commissione europea sia quello delle Presidenze spagnola, belga e ungherese, considerano prioritario l'avvio della nuova strategia per la crescita e l'occupazione «UE 2020», già approvata nelle sue linee generali dal Consiglio europeo del 25-26 marzo 2010. Per il conseguimento degli obiettivi descritti, la Commissione propone sette «iniziative faro» ciascuna delle quali include numerose misure da realizzare sia a livello UE sia a livello dei Paesi membri. In base al programma di lavoro, la Commissione presenterà le proprie proposte per mezzo di comunicazioni (atti non legislativi).
In particolare, fa notare che, nel settore dell'occupazione, è prevista la presentazione di «Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro» (iniziativa strategica 14, prevista per settembre), un'iniziativa che definirà priorità volte a modernizzare i mercati occupazionali onde favorire la mobilità della manodopera e l'acquisizione di competenze lungo tutto l'arco della vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l'offerta e la domanda. I programmi nazionali per l'attuazione della Strategia UE 2020 verranno elaborati anche sulla base degli indirizzi di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell'Unione, e degli orientamenti per l'occupazione, che la Commissione europea ha presentato il 27 aprile 2010, e che dovrebbero essere approvati dal Consiglio

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dell'UE, previo parere del Parlamento europeo, dopo la pausa estiva.
Rileva, inoltre, che il Consiglio europeo del 17-18 giugno scorsi ha confermato i cinque obiettivi principali della strategia UE 2020 già concordati a marzo: portare al 75 per cento il tasso di occupazione per la popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni, anche mediante una maggiore partecipazione dei giovani, dei lavoratori più anziani e di quelli poco qualificati e una migliore integrazione dei migranti nella popolazione attiva; migliorare le condizioni per la ricerca e lo sviluppo, in particolare allo scopo di portare al 3 per cento del PIL la spesa per investimenti pubblici e privati combinati in tale settore; ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 20 per cento - rispetto ai livelli del 1990 - o del 30 per cento, se sussistono le necessarie condizioni, ovvero nel quadro di un accordo globale e completo per il periodo successivo al 2012, a condizione che altri Paesi si impegnino ad analoghe riduzioni delle emissioni; contestualmente, si intende portare al 20 per cento la quota delle fonti di energia rinnovabile e migliorare del 20 per cento l'efficienza energetica (obiettivo già previsto nel pacchetto clima-energia approvato nel 2009); migliorare i livelli d'istruzione, in particolare riducendo i tassi di dispersione scolastica al di sotto del 10 per cento e aumentando la percentuale delle persone tra i 30 e i 34 anni che hanno completato l'istruzione terziaria o equivalente almeno al 40 per cento. Il Consiglio europeo ha ribadito la competenza degli Stati membri a definire e attuare obiettivi quantitativi nel settore dell'istruzione, nonché promuovere l'inclusione sociale, in particolare attraverso la riduzione della povertà, mirando a liberare almeno 20 milioni di persone dal rischio di povertà e di esclusione. Il Consiglio europeo ha inoltre dato il suo avallo politico agli orientamenti integrati per le politiche economiche e occupazionali, che saranno adottati formalmente (presumibilmente in autunno) in seguito al parere del Parlamento europeo. Gli orientamenti continueranno ad essere la base per eventuali raccomandazioni specifiche per Paese che il Consiglio volesse rivolgere agli Stati membri. Questi ultimi dovrebbero, in stretto dialogo con la Commissione, mettere a punto rapidamente i rispettivi obiettivi nazionali, conformemente alle rispettive procedure decisionali e indicare, nei rispettivi programmi nazionali di riforma, in che modo intendono ovviare alle principali strozzature che ostacolano la crescita. I progressi verso il conseguimento degli obiettivi principali saranno regolarmente riesaminati.
Osserva poi che, per quanto attiene alla politica sociale, la Commissione europea, sulla base di un processo di consultazione delle parti sociali, intende presentare, quale iniziativa strategica nell'ambito dell'Agenda sociale europea, una proposta di revisione della direttiva sull'orario di lavoro, volta a modificare la legislazione vigente. Il programma di 18 mesi del Consiglio UE, presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese, indica la volontà di riaprire l'esame sulle politiche definite nella Agenda sociale europea del luglio 2008, indicando che i futuri interventi nella sfera sociale dovranno riguardare in particolare gli impegni assunti nel quadro del Patto europeo per la gioventù, del Patto europeo per la parità di genere e del Patto europeo per la famiglia. Inoltre, si indica l'obiettivo d'integrare pienamente l'agenda sociale nella strategia di Lisbona per il periodo successivo al 2010.
In particolare, segnala che il programma di 18 mesi del Consiglio UE indica le seguenti priorità: la revisione intermedia della strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro (2007-2012); revisione delle direttive concernenti il trasferimento delle imprese, l'informazione e la consultazione dei lavoratori e i licenziamenti collettivi, nonché la modifica della direttiva sull'orario di lavoro; l'attuazione del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale; particolare attenzione verrà, inoltre, dedicata anche al rafforzamento della dimensione sociale nelle relazioni esterne multilaterali e bilaterali promuovendo l'agenda per il lavoro dignitoso dell'OIL.

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Nell'ambito delle politiche a favore degli anziani, sottolinea che, tra le iniziative strategiche, la Commissione europea intende avviare una discussione, tramite la presentazione di un Libro verde sulle pensioni sulle varie opzioni con le quali garantire la sostenibilità dei regimi pensionistici in Europa alla luce dell'invecchiamento della popolazione, dei modelli di mobilità in Europa e del funzionamento dei mercati finanziari. Inoltre, il programma di 18 mesi del Consiglio UE, presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese, si impegna a sostenere le diverse iniziative che s'iscrivono nel quadro dell'invecchiamento della società, e quindi sui preparativi dell'Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale 2012; in tale contesto, sono giudicati di importanza fondamentale l'ammodernamento, la sostenibilità e l'adeguatezza dei regimi pensionistici.
Ricorda, altresì, che la risoluzione Gottardo ed altri (6-00017), del 22 aprile 2009, sul programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2009 ed il programma dei 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese, impegnava il Governo a promuovere politiche per l'occupazione che combinino flessibilità lavorativa, protezione sociale e sicurezza occupazionale, una maggiore equità sociale, lotta alle disparità territoriali e tutela delle fasce deboli, in aderenza agli obiettivi della Strategia di Lisbona. Ricorda, infine, che l'11 marzo 2010 le Commissioni riunite V e XIV hanno approvato un documento finale sulla strategia UE 2020, nel quale esprimono una valutazione positiva, con una serie di osservazioni.
Con riferimento, quindi, alle politiche per l'occupazione, osserva che sarebbe opportuno: includere in un unico programma la Strategia per la crescita e l'occupazione, la Strategia per lo sviluppo sostenibile ed il Patto di stabilità e crescita; riconoscere il ruolo centrale delle PMI, e in particolare alle microimprese, che sono il motore dell'economia europea e costituiscono da sempre anche il tessuto connettivo dell'economia nazionale, creano un numero elevato di posti di lavoro e possono svolgere un ruolo determinante nel favorire la ripresa economica, rafforzando un'economia sociale e di mercato sostenibile e promuovendo nel contempo la creatività e l'innovazione; promuovere l'individuazione di strumenti di riconversione economica delle aree industriali più duramente colpite dalla crisi; promuovere le misure previste dall'iniziativa faro «Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro», con particolare riferimento a quelle intese ad agevolare e promuovere la mobilità della manodopera nell'UE, a garantire maggiore equilibrio tra offerta e domanda di lavoro, a rafforzare la capacità delle parti sociali per la risoluzione dei problemi del dialogo sociale a tutti i livelli (UE, nazionale/regionale, settoriale, aziendale), nonché allo sviluppo di un quadro europeo per le capacità, le competenze e l'occupazione (European Skills, Competences and Occupations framework).
Nel ritenere che l'esame del programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 e del programma dei 18 mesi delle presidenze spagnola, belga e ungherese del Consiglio dell'Unione europea rappresenti un'occasione utile per la conoscenza della programmazione dell'UE e molto importante in quanto consente al Parlamento di esprimersi in modo organico sulle priorità politiche generali e sulle proposte di azione specifiche nei vari settori di attività dell'UE, nella fase di formazione delle politiche e delle decisioni, si riserva di presentare nella prossima seduta una proposta di relazione, che sottolinei i punti di maggiore interesse per la XI Commissione.

Maria Grazia GATTI (PD), pur ringraziando il relatore per il suo ampio ed articolato intervento introduttivo, sottolinea il ritardo con cui il Governo e il Parlamento giungono ad esaminare programmi di indirizzo già definiti da tempo in ambito europeo, sui quali sarebbe stata necessaria una riflessione più attenta, anche

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in vista della promozione del ruolo positivo del Paese a livello comunitario. Riservandosi di entrare nel dettaglio delle questioni di merito nella prossima seduta, intende da subito esprimere talune considerazioni di carattere generale riguardanti l'impostazione di fondo dei documenti in esame. Al riguardo, giudica il programma eccessivamente generico e poco rispondente alle necessità imposte dalla crisi economica in atto, soprattutto per quanto concerne le questioni del rilancio della crescita produttiva e del controllo effettivo dei mercati finanziari, in un'ottica di contrasto alla speculazione.
Per quanto concerne, inoltre, le più dirette competenze della XI Commissione, fa notare l'assenza di un piano europeo per il lavoro, da collegare ad un vasto programma nazionale di ristrutturazione imprenditoriale e infrastrutturale, nonché la mancanza di un'analisi puntuale sui rischi di dumping sociale e fiscale - messi puntualmente in evidenza, di recente, dal cosiddetto «rapporto Monti» - derivanti dalla creazione di un mercato unico che non tiene conto delle differenti discipline contrattuali e fiscali presenti nei diversi Stati: l'assenza di apposite clausole di salvaguardia, infatti, potrebbe favorire, a suo giudizio, il trasferimento di lavoratori e produzioni in territori in cui vigono regimi salariali e di protezione sociale più favorevoli per le imprese delocalizzate, a scapito dei lavoratori e della stessa libera concorrenza economica.
Nel prospettare l'esigenza che l'Unione europea, in totale autonomia, promuova l'attuazione concreta di adeguati standard ambientali e sociali in sede di WTO, in vista di un rilancio economico che sia pienamente sostenibile sotto tali profili, auspica conclusivamente che il relatore possa tenere in considerazione tali aspetti in sede di elaborazione della sua proposta di relazione alla XIV Commissione, al fine di rendere più concrete ed attuali le strategie di intervento richiamate dai provvedimenti in esame.

Alessia Maria MOSCA (PD), pur giudicando utile porre da subito talune questioni preliminari in ordine ai provvedimenti in titolo, riterrebbe preferibile svolgere un intervento più articolato nella seduta già fissata per domani. A tal fine, tuttavia, segnala l'esigenza che il relatore si impegni a presentare, nella seduta di domani, una proposta di relazione che tenga conto dei principali elementi di interesse del suo gruppo, solo dopo lo svolgimento del dibattito di carattere generale.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è convenuto di prevedere, per la seduta già fissata per domani, un dibattito sui provvedimenti in titolo e la deliberazione della Commissione sulla proposta di relazione, che il relatore si riserva di presentare. Auspica, pertanto, che lo stesso relatore possa portare avanti, in vista della predetta seduta, un lavoro di natura informale che consenta, al termine del dibattito, la presentazione di una proposta di relazione sufficientemente condivisa tra i gruppi.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, si riserva di acquisire dai gruppi, anche in via informale, eventuali elementi di interesse, con il fine di predisporre una proposta di relazione da sottoporre domani, al termine del dibattito, alla deliberazione della Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto che non vi sono obiezioni circa le prospettate modalità di prosecuzione dell'iter dei provvedimenti in titolo, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.40.

INTERROGAZIONI

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 13.40.

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5-02490 Delfino: Sullo stato di crisi della Brambati srl di Novara.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Teresio DELFINO (UdC) si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, atteso che essa, pur fornendo talune garanzie sotto il profilo della riqualificazione professionale dei lavoratori in oggetto, non sembra prospettare adeguate soluzioni a tutela della continuità produttiva dell'azienda e dei suoi livelli occupazionali. In proposito, dunque, fa notare che si sarebbe aspettato una maggiore capacità di azione da parte dell'Esecutivo.

5-02870 Cazzola: Sulle casse di previdenza di dottori commercialisti, ragionieri e periti commerciali.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Giuliano CAZZOLA (PdL), nel replicare, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, atteso che le problematiche in questione richiedono ancora una concreta soluzione. Nel far notare che la risposta non ha fatto alcun cenno all'ipotesi, prospettata nell'interrogazione, di assorbimento nell'INPS delle richiamate casse previdenziali, manifesta comunque un certo apprezzamento per la disponibilità del Governo a vigilare sulla vicenda e per la condivisione espressa sulle esigenze prospettate, in linea con quanto già dichiarato mesi fa in risposta ad un precedente atto di sindacato ispettivo di analogo contenuto. Auspica, in conclusione, un felice esito della vicenda, se non attraverso l'elaborazione di misure organiche, quantomeno mediante la predisposizione di adeguate soluzioni di compromesso, che tengano in debito conto le esigenze degli iscritti ad entrambi gli ordini.

5-03037 Codurelli: Mancato riconoscimento di infortuni sul lavoro da parte dell'INAIL.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Lucia CODURELLI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo, si dichiara soddisfatta per la parte della risposta che riferisce dell'esito positivo della vicenda descritta nell'interrogazione, stigmatizzando tuttavia il ritardo con cui la risposta medesima è giunta alla sua attenzione, che la induce, al contrario, ad esprimere una certa insoddisfazione. Ricorda, infatti, che, per ottenere un riscontro al quesito, è stata costretta a trasformare il suo precedente atto di sindacato ispettivo - che pendeva da più di un anno - da interrogazione a risposta scritta ad interrogazione a risposta in Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.55.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 13.55.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-03184 Delfino: Situazione relativa alla cassa integrazione guadagni per i dipendenti del Bottonificio Fossanese.

Teresio DELFINO (UdC) rinuncia ad illustrare la sua interrogazione.

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Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Teresio DELFINO (UdC), pur prendendo atto delle iniziavate assunte dalle istituzioni, anche a livello locale, e dalle parti sociali sul piano del sostegno al reddito dei lavoratori in questione, iniziative per le quali esprime una certa soddisfazione, auspica tuttavia un'azione più decisa del Governo sul versante del mantenimento delle unità produttive dell'azienda, il cui stato di crisi rischia di depauperare ulteriormente un territorio già in profonda difficoltà economica.

5-03183 Bellanova: Problematiche dei lavoratori addetti al servizio di pulizia degli istituti scolastici nella provincia di Lecce.

Teresa BELLANOVA (PD), nell'illustrare l'interrogazione in titolo, evidenzia la grave situazione dei lavoratori ex LSU addetti al servizio di pulizia degli istituti scolastici della provincia di Lecce.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Teresa BELLANOVA (PD), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la disponibilità offerta sul tema in discussione, rileva che nessuna concreta iniziativa è stata assunta per risolvere la problematica in oggetto. Auspica, quindi, che il Governo intervenga presso il MIUR per accelerare l'erogazione dei fondi in questione e consentire il pagamento delle mensilità arretrate in favore di lavoratori - componenti, per lo più, di famiglie monoreddito - già gravemente colpiti dalla crisi, i quali, pur non ricevendo lo stipendio da diversi mesi, hanno comunque continuato a garantire la puntuale erogazione di servizi di pubblica utilità.

Silvano MOFFA, presidente, intervenendo per una precisazione di carattere organizzativo in ordine alla questione oggetto dell'ultima interrogazione a risposta immediata svolta nella seduta odierna, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha già convenuto di promuovere una sede di confronto informale, da realizzare unitamente ai rappresentanti dei competenti dicasteri, per affrontare la questione dei rapporti di lavoro nell'ambito delle società di gestione dei servizi di pulizia presso gli istituti scolastici. Auspica, dunque, che sia possibile avviare al più presto una riflessione su tali argomenti con la collaborazione delle amministrazioni interessate.
Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.05.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.05.

Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia.
C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 30 giugno 2010.

Silvano MOFFA, presidente e relatore, ricorda che nella scorsa settimana si è convenuto di dedicare la seduta odierna al seguito del dibattito di carattere generale, anche al fine di acquisire l'orientamento del Governo, e di valutare successivamente le più opportune modalità di prosecuzione dell'esame dei progetti di legge in titolo.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI precisa che il Governo, in questa fase, non

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intende entrare nel dettaglio delle singole disposizioni recate dai progetti di legge in esame, bensì fornire una valutazione di massima sul contenuto di tali proposte normative, che si pongono l'obiettivo di un prolungamento volontario del lavoro oltre i limiti massimi di età per il pensionamento di vecchiaia. Osserva, infatti, che gli interventi proposti - puntando ad un aumento effettivo dell'età di pensionamento senza ricorrere all'elevazione dei requisiti anagrafici o contributivi previsti per legge - non sembrerebbero poter indurre, nell'attuale contesto socio-economico del Paese, i cambiamenti di comportamento attesi, potendo semmai concorrere alla produzione di fenomeni di «selezione avversa», consistenti nell'adesione al posticipo del pensionamento da parte di soggetti che, in ogni caso, avrebbero optato in tal senso.
Rileva, inoltre, che andrebbe accertato - eventualmente anche mediante apposite relazioni tecniche - se i provvedimenti in esame, sulla base di una realistica previsione, possano effettivamente produrre gli ipotizzati risparmi finanziari per il sistema previdenziale pubblico. In proposito, ritiene dunque necessario che la Commissione proceda ai dovuti approfondimenti tecnici, in assenza dei quali sarebbe impossibile comprendere l'effettiva utilità delle misure prospettate.
In conclusione, fa presente che il Governo ha voluto esprimere taluni elementi di perplessità e di contrarietà che allo stato emergono sui profili evidenziati, ferma restando, tuttavia, l'assoluta opportunità di proseguire in un confronto aperto in sede parlamentare, per l'approfondimento delle diverse questioni esistenti, su cui manifesta la più ampia disponibilità. In tale fase di confronto, peraltro, invita la Commissione a prestare attenzione anche a due ulteriori aspetti, legati all'esigenza di tenere chiaramente distinti i riferimenti alle date di maturazione dei requisiti alla pensione di vecchiaia e alle date di decorrenza del trattamento medesimo, nonché all'opportunità di prevedere esplicitamente che la quota di retribuzione derivante dall'inserimento in «busta paga» dei contributo non costituisca reddito ai fini IRPEF.

Silvano MOFFA, presidente e relatore, essendo stata acquisita la valutazione del Governo sulle proposte di legge in esame, ritiene utile una pausa di riflessione da parte dei gruppi, che consenta di chiarire le diverse questioni poste e di avviare un'istruttoria più selettiva sui profili di maggiore interesse. Avverte, quindi, che al termine di tale pausa di riflessione sarà possibile concludere il dibattito di carattere generale - anche in modo da attendere l'assegnazione alla Commissione della proposta di legge, già preannunciata nella precedente seduta, di iniziativa del gruppo dell'Italia dei Valori - per poi avviare un lavoro di approfondimento di natura conoscitiva.

Gaetano PORCINO (IdV), alla luce del percorso di lavoro prospettato dal presidente, che dichiara di condividere, si riserva di svolgere un proprio intervento di carattere generale in occasione della prossima seduta, non appena sarà stata assegnata alla Commissione la proposta di legge di iniziativa del suo gruppo.

Marialuisa GNECCHI (PD), nel far notare che in passato - in particolare con la legge finanziaria per il 1997 - sono già state adottate misure volte ad incentivare l'uscita dal lavoro dei lavoratori più anziani a favore dell'inserimento dei giovani, nel quadro di accordi di solidarietà intergenerazionale che sono rimasti tuttavia privi di attuazione pratica, pur in presenza di idonei stanziamenti finanziari, si interroga se tali iniziative possano essere riprese in considerazione in tale sede, al fine di offrire ulteriori spunti di conoscenza al dibattito in corso.
In proposito, chiede quindi al rappresentante del Governo di fornire, per il seguito dell'esame dei provvedimenti in titolo, eventuali indicazioni circa lo stato di attuazione delle indicate misure legislative.

Giuliano CAZZOLA (PdL), nel ritenere che l'orientamento di massima espresso

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dal Governo, pur partendo dal riconoscimento dell'esistenza di talune criticità (soprattutto per quanto attiene ai profili di natura finanziaria), non rappresenti in alcun modo un fattore di preclusione in ordine al seguito dell'esame delle proposte di legge in titolo, prospetta l'esigenza di completare il lavoro istruttorio in Commissione anche attraverso lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali, nonché valutando la possibile richiesta di apposite relazioni tecniche al Governo.
Fa notare, peraltro, che le misure contenute nella sua proposta di legge possiedono una valenza sperimentale, che giudica particolarmente idonea ad inserirsi con facilità e profitto nell'attuale quadro previdenziale, caratterizzato, per un verso, dall'adeguamento progressivo dell'età pensionabile alle aspettative di vita, previsto a decorrere dal 2015, come determinato anche dalle disposizioni contenute nella manovra economica in corso di esame parlamentare, e dall'esistenza, per altro verso, di una normativa che già obbliga il lavoratore a prolungare la propria permanenza in servizio oltre la data di maturazione del diritto previdenziale, attraverso le cosiddette «finestre di uscita» pensionistiche, così come modificate, peraltro, dalla stessa manovra economica. In tale contesto normativo in materia previdenziale, ritiene che, da oggi e sino al 2015, in un regime che si presume stabile, la sua proposta sperimentale possa consentire di verificare la propensione dei lavoratori più anziani a convergere volontariamente verso obiettivi che, a breve, diverranno obbligatori: auspica, quindi, che il Governo possa essere indotto a rivedere le proprie perplessità nel seguito dell'iter di esame dei progetti di legge.

Giulio SANTAGATA (PD) ritiene paradossale che il Governo, notoriamente contrario a provvedimenti onerosi, esprima perplessità anche in presenza di misure volte a conseguire risparmi di spesa, come quelle contenute nei provvedimenti in esame. Ritiene altresì intollerabile che il Governo giustifichi tale orientamento con argomentazioni capziose, basandosi sull'assunto che comunque i lavoratori interessati avrebbero proseguito la propria attività lavorativa; in proposito, fa notare ironicamente che, se proprio si volesse seguire tale logica, il legislatore sarebbe costretto a negare qualsiasi forma di incentivazione in favore delle imprese, nel presupposto che esse siano in ogni caso orientate ad investire.
Nel fare presente che la finalità dei provvedimenti in esame è quella di garantire maggiore flessibilità in ordine alla scelta se proseguire o meno l'attività lavorativa oltre i limiti di età pensionabile, si domanda, infine, se sia opportuno richiedere al Governo la predisposizione di distinte relazioni tecniche per ciascuno dei provvedimenti in esame ovvero di un'unica relazione tecnica, da formulare su un eventuale testo unificato, la cui definizione sembrerebbe, peraltro, costituire un obiettivo al quale mira lo stesso relatore.

Silvano MOFFA, presidente e relatore, dichiara anzitutto di avere apprezzato lo sforzo del rappresentante del Governo, che ha manifestato un'ampia disponibilità all'approfondimento delle diverse problematiche sul tappeto, pur a fronte di taluni elementi di criticità in precedenza esposti. Per tale ragione, si riserva - in risposta a varie questioni poste dai deputati intervenuti e anche alla luce degli orientamenti che sembrano emergere dal dibattito - di proporre alla Commissione, in occasione della prossima seduta, un metodo di lavoro che preveda lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali sul complesso delle proposte di legge in esame, al cui esito si potrà successivamente procedere alla definizione di un eventuale testo unificato, in ordine al quale richiedere al Governo la predisposizione di una relazione tecnica.
Ribadito, peraltro, che l'esame preliminare si concluderà solo dopo l'avvenuta assegnazione alla Commissione del preannunciato progetto di legge del gruppo dell'Italia dei Valori, del quale prospetterà - ove ne ricorrano le condizioni - l'abbinamento alle proposte di legge in titolo, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.