CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 giugno 2010
338.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 17 GIUGNO 2010

Pag. 91

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 16 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli.

La seduta comincia alle 8.40.

Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali.
C. 3118 e abb.-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame emendamenti e conclusione - Parere).

Pag. 92

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

Remigio CERONI (PdL), relatore, fa preliminarmente presente che, nel parere reso dalla Commissione sul provvedimento in esame nella seduta del 15 giugno 2010, nella prima condizione espressa al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, si fa riferimento alle funzioni fondamentali dei comuni e delle province individuate dall'articolo 21 della legge n. 42 del 2009. Segnalo, tuttavia, che, per un errore materiale, anziché ai commi 3 e 4, si rinvia ai commi 2 e 3 di tale articolo.
Comunica quindi che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 2 degli emendamenti che contiene ulteriori proposte emendative rispetto a quelle già esaminate dalla Commissione.
Con riferimento all'articolo aggiuntivo Donadi 13-bis.08, rileva che esso è volto alla soppressione delle prefetture quali uffici periferici dell'amministrazione dell'interno. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire una conferma da parte del Governo in ordine alla possibilità che da tale proposta emendativa derivino esclusivamente effetti finanziari positivi.
Riguardo ai subemendamenti Favia 0.13-bis.07.2, Donadi 0.13-bis.07.3, 0.13-bis.07.4 e 0.13-bis.07.5, osserva che essi sono riferiti all'articolo aggiuntivo Giovanelli 13-bis.07, sul quale la Commissione ha espresso un nulla osta. Rileva peraltro che dai subemendamenti in questione sembrerebbero derivare comunque effetti finanziari positivi. Anche sul punto ritengo utile acquisire l'avviso del Governo.
Comunica, inoltre, che la I Commissione ha trasmesso tre nuovi emendamenti, l'emendamento 1.101 riproduce in larga parte la prima condizione, formulata al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, contenuta nel parere reso dalla Commissione nella seduta di ieri sul testo del provvedimento. Rileva che l'emendamento si differenzia dalla condizione in quanto precisa che la fase di prima applicazione della legge n. 42 del 2009 si estende non «sino al termine del periodo» ma «per il periodo» di cui all'articolo 21, comma 1, lettera e), di tale legge. Osserva che, in tal modo, la Commissione intende chiarire come il termine di cui alla predetta lettera e) possa essere inteso come un termine massimo e non vada necessariamente considerato un termine di natura tassativa. Ritiene che tale emendamento possa essere valutato favorevolmente, in quanto non modifica la portata della condizione contenuta nel parere della Commissione. Sotto un altro profilo, osserva come sembri in ogni caso spettare al legislatore delegato chiarire la portata della predetta lettera e), anche con riferimento alla durata del periodo ivi disciplinato.
Fa inoltre presente che l'emendamento 5.105 della Commissione, sostitutivo del terzo e del quarto periodo del comma 1 dell'articolo 5, uniforma la disciplina relativa alla decorrenza dell'esercizio delle funzioni disciplinate da tale articolo alle analoghe clausole contenute nel parere espresso dalla Commissione nella giornata di ieri riferite ad altri articoli del provvedimento. Rileva infine che l'emendamento 29.105 è volto ad apportare una modifica di carattere formale.

Il ministro Roberto CALDEROLI sottolinea che l'emendamento 1.101 della Commissione è volto a chiarire meglio la portata del termine già previsto dalla condizione formulata dalla Commissione al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, specificando che esso sia da intendersi come un termine massimo. Esprime quindi un parere non ostativo sulle restanti proposte emendative.

Amedeo CICCANTI (UdC) pur ritenendo più chiara la formulazione proposta dalla I Commissione rispetto a quella contenuta nella condizione formulata al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, esprime tuttavia forti perplessità rispetto alla necessità

Pag. 93

di richiamare nel modo proposto la legge n. 42 del 2009. In particolare, ritiene singolare che la necessità di individuare una copertura si ponga oggi per il provvedimento in esame, mentre analoga esigenza non è stata posta in riferimento all'articolo 21 della richiamata legge n. 42 del 2009, pur essendo una norma di delega. In proposito, rileva che, se, come afferma il Ministro Calderoli, dall'attuazione del federalismo fiscale, e, in particolare, dal passaggio al principio del costo standard, deriveranno risparmi per la finanza pubblica, occorrerebbe procedere allo stesso modo anche per le disposizioni relative alle funzioni fondamentali contenute nel provvedimento in esame. In ogni caso, ritiene ingiustificato il richiamo al rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione.

Remigio CERONI (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminate le proposte emendative contenute nel fascicolo n. 2, riferite al disegno di legge C. 3118 e abb.-A, recante semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie, nonché gli emendamenti 1.101, 5.105 e 29.105;
preso atto dei chiarimenti del Governo;

esprime

NULLA OSTA

sulle proposte emendative contenute nel fascicolo n. 2, non comprese nel fascicolo n. 1 e sugli emendamenti 1.101, 5.105 e 29.105 della Commissione».

Il ministro Roberto CALDEROLI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

Massimo VANNUCCI (PD), richiamando le considerazioni già formulate nella seduta di ieri, dichiara di non condividere la proposta di parere formulata dal relatore, che sostanzialmente non dà alcun accoglimento alla richiesta della I Commissione di riconsiderare il parere espresso nella seduta di ieri. In proposito, sottolinea come il parere espresso dalla Commissione sia andato ben oltre i rilievi formulati dal Ministero dell'economia e delle finanze, che si era limitato a rappresentare l'esigenza di coordinare le disposizioni del Capo II con quelle dell'articolo 21 della legge n. 42 del 2009, evidenziando che, qualora il presente disegno di legge entrasse in vigore prima dei decreti attuativi della legge sul federalismo fiscale, verrebbe meno la disciplina transitoria sul periodo transitorio che costituisce una delle principali materie oggetto di esame della legge n. 42 del 2009. Osserva, in proposito, come tale considerazione non sia stata tradotta dalla Commissione in senso costruttivo, in quanto il provvedimento in esame potrebbe legittimamente modificare una legge ordinaria, come la legge n. 42 del 2009. In questo stato di cose, il provvedimento in esame rischia di essere completamente svuotato dei propri contenuti, dal momento che viene rinviata ad un futuro lontano ed incerto la definizione delle funzioni fondamentali degli enti locali. Nel ritenere, pertanto, che non ci siano le condizioni per esprimere una valutazione positiva sulla proposta di parere, alla luce delle considerazioni di merito già svolte e delle evidenti lacune dell'istruttoria sugli effetti finanziari del provvedimento, annuncia che il proprio gruppo non prenderà parte alla votazione della proposta di parere del relatore.

Antonio BORGHESI (IdV) nel confermare il voto contrario già espresso nella seduta di ieri, osserva che, invece di una semplificazione, si produrrà una ulteriore complicazione. Ritiene, comunque, che il provvedimento appare svuotato e dovrebbe pertanto anche cambiare titolo.

Pag. 94

Amedeo CICCANTI (UdC) ritiene ingiustificabile la sordità dimostrata dal relatore e dal rappresentante del Governo rispetto alla sua richiesta di voler chiarire le ragioni dell'espressione di condizioni formulate ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione volte ad assicurare il coordinamento del provvedimento in esame con la legge n. 42 del 2009, che - secondo quanto più volte assicurato - non dovrebbe determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. In ogni caso, ritiene censurabile l'atteggiamento di totale chiusura dimostrato rispetto alle osservazioni formulate dal gruppo UdC, improntate a puro spirito collaborativo, sottolineando come sempre più si stiano manifestando criticità rilevanti nell'attuazione della riforma dello Stato in senso federalistico, che rappresenta una delle ragioni della stessa esistenza della Lega Nord. Rileva, infatti, come con il parere espresso dalla Commissione bilancio si rinvii a tempo indeterminato il finanziamento delle funzioni fondamentali sulla base dei costi standard, mentre il decreto-legge n. 78 del 2010, ora all'esame del Senato, attraverso pesantissimi tagli ai trasferimenti agli enti territoriali, sposta ulteriormente in avanti il traguardo dell'attuazione del federalismo fiscale. Annuncia, pertanto, il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 9.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 16 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas e il sottosegretario di Stato per il medesimo dicastero Sonia Viale.

La seduta comincia alle 14.05.

Sui lavori della Commissione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, comunica che si svolgerà oggi, al termine dei lavori della Commissione, l'ultima riunione del Comitato tecnico costituito per studiare la riforma del regolamento, in seguito all'approvazione della legge di contabilità e di finanza pubblica. Nel corso dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, convocato per domani, giovedì 17 giugno, verrà presentato il testo predisposto dal Comitato, che sarà quindi trasmesso al Presidente della Camera.

Semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie locali.
C. 3118 e abb.-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Riesame dell'articolo 1 e conclusione - Parere favorevole con condizione, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione).

La Commissione inizia il riesame dell'articolo 1.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, fa presente che, al fine di agevolare l'esame degli emendamenti in Assemblea, è opportuno che la Commissione, in seguito al parere favorevole espresso nella seduta antimeridiana in merito all'emendamento 1.101 della Commissione che ha carattere alternativo, pur avendo effetti identici sul piano finanziario, alla condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, relativa all'articolo 1, contenuta nel parere reso nella seduta di ieri dalla Commissione sul provvedimento, provveda a revocare espressamente tale condizione, subordinando tuttavia

Pag. 95

tale revoca all'approvazione dell'emendamento 1.101. All'uopo formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
riesaminato l'articolo 1 del disegno di legge C. 3118 e abb.-A, recante semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative e Carta delle autonomie;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
approvare l'emendamento 1.101

Conseguentemente, si intende revocata la condizione formulata con riferimento all'articolo 1 nel parere espresso in data 15 giugno 2010.».

Maino MARCHI (PD), confermando l'orientamento del proprio gruppo sul provvedimento in esame, annuncia che il proprio gruppo non prenderà parte al voto sulla proposta di parere.

Antonio BORGHESI (IdV), ribadendo la propria valutazione negativa sull'orientamento assunto dalla Commissione, annuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere.

DL 72/2010: Misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di quote di emissione di CO2.
Nuovo testo C. 3496 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del nuovo testo del provvedimento in oggetto.

Giuseppe FALLICA (PdL), relatore, ricorda che il disegno di legge dispone la conversione del decreto-legge 20 maggio 2010, n. 72, recante misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di quote di emissione di CO2. Avverte che il testo originario del provvedimento è corredato di relazione tecnica e che la Commissione ambiente ha apportato talune modifiche al testo, con particolare riferimento all'articolo 1, comma 2.
Con riferimento all'articolo 1, comma 2, relativo al versamento di premi assicurativi da parte delle imprese di autotrasporto, osserva che, sebbene il differimento avvenga nell'ambito dello stesso anno 2010, andrebbe chiarito se la norma possa determinare oneri conseguenti al costo di provvista per il periodo in cui si verificano le minori entrate. Inoltre, riguardo alla mancata applicazione di sanzioni per il pagamento di somme inferiori a quelle dovute, ritiene necessaria una conferma circa la persistenza dell'obbligo in capo alle imprese di regolarizzare il versamento dei premi assicurativi e previdenziali per l'intero ammontare. Con riferimento all'articolo 2, recante misure urgenti in materia di emissioni di CO2, rileva in via preliminare la necessità di acquisire elementi di valutazione, volti a suffragare l'ipotesi di assenza di effetti negativi sui principali saldi di finanza pubblica nonché sul debito pubblico. In particolare, per quanto attiene all'impatto sull'indebitamento netto, osserva che gli interessi computati dalla relazione tecnica maturano con riferimento ad un arco pluriennale e trovano compensazione nei proventi delle aste, conseguibili entro il 2014. Rileva che andrebbe quindi verificata, in base ai criteri di contabilizzazione europei, la compensatività dei due flussi su base annua per gli esercizi che precedono quello in cui saranno conseguiti i proventi delle aste e rimborsati gli interessi maturati. Quanto agli effetti sul debito pubblico, suscettibili di riflettersi anche sul

Pag. 96

fabbisogno della pubblica amministrazione, rileva che le norme configurano un disallineamento tra il momento della determinazione del credito, fissato al 31 marzo di ciascun anno, a partire dal 2010, e quello della sua liquidazione, previsto entro 90 giorni dal versamento dei proventi della vendita all'asta delle quote di CO2. Osserva che andrebbero pertanto acquisiti elementi di valutazione volti ad escludere l'eventualità che, nell'intervallo tra il momento della determinazione dei crediti e quello della loro liquidazione, possa comunque determinarsi, in base alle convenzioni contabili europee, l'imputazione allo Stato di partite debitorie, suscettibili di incrementare lo stock complessivo di debito pubblico per gli anni compresi nel predetto intervallo. In merito alla quantificazione dei proventi delle vendite all'asta, pur rilevando il carattere largamente eccedentario della stima di incasso rispetto all'ammontare dei crediti da rimborsare e dei relativi interessi, evidenzia alcuni fattori suscettibili di incidere sulle stime recate dalla relazione tecnica. Osserva in primo luogo che tali stime si fondano sull'ipotesi di vendita all'asta dell'intero ammontare annuale delle quote, già a partire dal 2013. Ritiene che, qualora invece la percentuale da porre in vendita dovesse risultare inferiore, per effetto di una maggiore gradualità nel passaggio dal regime di gratuità a quello di onerosità delle quote, gli introiti ricavabili dalle aste realizzabili nel 2013 potrebbero risultare significativamente inferiori a quelli indicati dalla relazione tecnica.
Sempre ai fini di una verifica delle stime operate dalla relazione tecnica, osserva che quelle riferite ai crediti e ai proventi delle aste si basano essenzialmente su due elementi: il prezzo di mercato delle quote di CO2 e il quantitativo di quote da mettere all'asta per il periodo 2013-2020.
Con riferimento al prezzo di mercato delle quote di CO2, fa presente che la stessa relazione tecnica evidenzia come negli ultimi anni la quotazione del CO2 abbia mostrato un trend decrescente, oscillando tra i 15 e i 18 euro per tonnellata di CO2, accentuato dalla crisi economica e dalla conseguente contrazione delle produzioni.
Rileva, tuttavia, che le relazione tecnica utilizza criteri prudenziali in merito alla quantificazione dei crediti da attribuire alle imprese produttrici, prendendo come riferimento il prezzo di asta più elevato, pari a 18 euro per tonnellata. Non ritiene tuttavia ispirata ad analoghi criteri di prudenzialità la determinazione degli effetti relativi ai proventi derivanti dalle aste, dal momento che la relazione tecnica utilizza il medesimo parametro rapportato al prezzo più elevato (18 euro per tonnellata), in luogo del prezzo più basso.

Il viceministro Giuseppe VEGAS ritiene che sia necessario un rinvio del seguito dell'esame del provvedimento al fine di un ulteriore approfondimento delle sue implicazioni finanziarie.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, facendo presente che il provvedimento risulta iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea per la prossima settimana, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, che potrebbe essere convocata già nella giornata di domani.

Disposizioni concernenti la definizione della funzione pubblica internazionale e la tutela dei funzionari italiani dipendenti da organizzazioni internazionali.
C. 3241.

(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2010.

Il viceministro Giuseppe VEGAS si richiama alle osservazioni già svolte nella seduta del 9 giugno 2010.

Pag. 97

Antonio BORGHESI (IdV) ricorda di aver formulato, nella seduta del 9 giugno 2010, precisi quesiti al Governo, al fine di acquisire chiarimenti in ordine all'esigenza di istituire l'elenco di cui all'articolo 2 e di introdurre una specifica disposizione volta ad attribuire ai funzionari iscritti in tale elenco titoli di merito nei concorsi pubblici, dal momento che analoghi benefici possono già essere disposti dai singoli bandi di concorso.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede che rapporti vi siano o vi possano essere tra l'articolo 5 del provvedimento in esame e le disposizioni della manovra relative ai dipendenti pubblici. Ritiene improbabile che, a fronte di un allargamento delle fattispecie per le quali si può concedere l'aspettativa, non vi siano ulteriori oneri a carico della finanza pubblica. Attesa peraltro l'attuale fase economica, sottolinea che, nel momento in cui si intende concedere comunque un privilegio a taluni lavoratori, occorre procedere con estrema attenzione.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, ritiene che le problematiche poste dall'onorevole Borghesi, pur meritevoli di attenzione, attengano al merito del provvedimento e non ai suoi profili finanziari. In ogni caso, anche a tale riguardo ritiene che la proposta in esame intenda assicurare ai funzionari italiani dipendenti da organizzazioni internazionali un riconoscimento eminentemente morale per il delicato lavoro svolto, con l'obiettivo di incentivare l'impiego in tali organizzazioni, che rivestono un ruolo strategico per il nostro Paese. Fa presente, comunque, che nella proposta di parere è prevista una specifica condizione riferita all'articolo 2, la quale, precisando che la costituzione dell'elenco ivi previsto rileva ai soli fini di cui alla presente legge, potrebbe superare talune delle perplessità espresse dal collega Borghesi. Illustra, pertanto, la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 3241 recante disposizioni concernenti la definizione della funzione pubblica internazionale e la tutela dei funzionari italiani dipendenti da organizzazioni internazionali;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
all'istituzione e alla tenuta dell'elenco di cui all'articolo 2, comma 1, può provvedersi utilizzando infrastrutture informatiche esistenti e personale in servizio presso il Ministero degli affari esteri;
l'articolo 3 non prevede direttamente l'attivazione di specifici interventi di formazione, ma intende piuttosto indirizzare e orientare l'offerta formativa esistente verso le competenze teoriche e professionali richieste nell'ambito delle organizzazioni internazionali e, pertanto, potrà essere attuato senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, anche attraverso il sito istituzionale del Ministero degli affari esteri ed il portale OIDB del medesimo ministero, con il quale si promuove la presenza di funzionari italiani presso le organizzazioni internazionali;
è necessario specificare che il periodo di aspettativa di cui al comma 1 dell'articolo 5 non è utile ai fini del trattamento economico, di previdenza e di quiescenza del dipendente di amministrazioni pubbliche;
al fine di evitare che l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 4 della legge n. 26 del 1980, richiamate dall'articolo 5 del provvedimento in esame, concernenti la facoltà per le amministrazioni dello Stato di utilizzare il posto lasciato vacante per oltre un anno - per motivi di aspettativa - ai fini delle assunzioni, possa comportare la riduzione delle economie di spesa previste dall'articolo 64, comma 6, del decreto-legge n. 112 del 2008, in relazione al personale scolastico, appare opportuno escludere l'applicazione di tale facoltà con riferimento ai destinatari del provvedimento in esame;

Pag. 98

è opportuno inserire nel testo una clausola di invarianza finanziaria che stabilisca anche che le amministrazioni competenti provvedono all'attuazione del provvedimento in esame nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
All'articolo 2, comma 1, premettere le seguenti parole: Ai soli fini di cui alla presente legge;
All'articolo 2, comma 5, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Ai componenti della commissione interministeriale non è corrisposto alcun compenso, indennità o rimborso spese.
All'articolo 5 apportare le seguenti modifiche:
al comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il periodo trascorso in aspettativa non è computato ai fini della progressione di carriera, dell'attribuzione degli aumenti periodici di stipendio e del trattamento di quiescenza e previdenza;
al comma 5, sostituire le parole: dal presente articolo con le seguenti: dai commi 1 e 2 e dopo le parole: le disposizioni aggiungere le seguenti: degli articoli 1, 2 e 3;

Dopo l'articolo 5, aggiungere il seguente:

«5-bis
(Clausola di invarianza finanziaria).

1. Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
2. Le amministrazioni interessate provvedono all'attuazione del presente provvedimento con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.».

Il viceministro Giuseppe VEGAS, pur ritenendo apprezzabile la proposta di parere elaborata dal relatore, ritiene che dovrebbero essere approfondite le implicazioni finanziarie dell'articolo 5, con particolare riferimento ai commi 3 e 4, che prevedono l'obbligo per i datori di lavoro privati di collocare in aspettativa i coniugi dei lavoratori che prestano servizio all'estero in qualità di funzionari internazionali.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene che le preoccupazioni manifestate dal vice ministro Vegas siano condivisibili.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, alla luce delle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo, ritiene che si potrebbe chiedere una modifica all'articolo 5, comma 3, al fine di chiarire la portata di tale disposizione per le imprese.

Pier Paolo BARETTA (PD) rileva che, comunque, vi sarebbe una deroga ai contratti collettivi di lavoro. Ritiene, in ogni caso, necessario un ulteriore approfondimento al fine di valutare anche la coerenza delle introducente disposizioni con taluni vigenti regimi di maggior favore in materia di aspettativa.

Il viceministro Giuseppe VEGAS integrando le considerazioni già svolte, aggiunge che occorre riflettere ulteriormente anche sulle implicazioni che deriverebbero dall'applicazione dei commi 1 e 2 dell'articolo 5, atteso che la concessione di aspettative potrebbe comportare malfunzionamenti nelle amministrazioni interessate.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, sottolinea che la propria proposta di parere intende garantire che il provvedimento in esame non si traduca nella concessione di ingiustificati privilegi, ma assicuri una adeguata valorizzazione della funzione

Pag. 99

pubblica internazionale. In ogni caso, si dichiara disponibile ad un rinvio del seguito del suo esame al fine di approfondire le questioni evidenziate con riferimento all'articolo 5.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, alla luce del dibattito, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta che potrà essere convocata nella giornata di domani.

La seduta termina alle 14.30.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 16 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas e il sottosegretario di Stato per il medesimo dicastero Sonia Viale.

La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante istituzione e gestione del registro pubblico degli abbonati che si oppongono all'utilizzo del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali.
Atto n. 215.

(Rilievi alle Commissioni IX e X).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione - Rilievi).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica in oggetto, rinviato nella seduta del 10 giugno 2010.

Il viceministro Giuseppe VEGAS, con riferimento agli elementi di chiarimento richiesti dal relatore nella seduta del 10 giugno 2010, fa presente che l'articolo 4 del decreto, nel prevedere l'affidamento del servizio a terzi mediante procedure di evidenza pubblica, precisa che gli stessi assumono interamente gli oneri finanziari e organizzativi per la gestione e realizzazione del registro. Osserva inoltre, che, nel contratto di servizio che disciplina gli adempimenti delle parti, sono previsti parametri per il calcolo dei corrispettivi basati sugli effettivi costi di funzionamento e manutenzione del registro; tali previsioni escludono l'insorgenza di oneri per la finanza pubblica.
Nel premettere che l'articolo 130 del decreto legislativo n. 196 del 2003, che istituisce il registro pubblico delle opposizioni, al comma 3-ter, lettera b), prevede che l'ente o l'organismo deputato all'istituzione vi provveda con le risorse umane e strumentali di cui dispone, rinvia agli elementi informativi che potrà fornire il Ministero dello sviluppo economico, Dicastero proponente del provvedimento in esame. Infine comunica che il capitolo 1650 del Ministero dello sviluppo economico sul quale gravano gli oneri per la realizzazione della campagna informatica di cui all'articolo 11 presenta sufficienti disponibilità per l'anno 2010.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto del Presidente della Repubblica in oggetto,
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, per cui:
nel caso di gestione del registro mediante affidamento del servizio a terzi non si determinano oneri per la finanza pubblica in quanto gli stessi assumono interamente gli oneri finanziari e organizzativi derivanti dalla gestione e realizzazione del registro;
il contratto di servizio che, ai sensi del comma 1 dell'articolo 4 disciplina gli adempimenti delle parti, prevede dei parametri per il calcolo dei corrispettivi

Pag. 100

tariffari basati sugli effettivi costi di funzionamento e manutenzione del registro;
considerato che, al fine di garantire che dalla gestione diretta del registro da parte del Ministero dello sviluppo economico non derivino nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, appare necessario che le risorse derivanti dal pagamento delle tariffe che affluiscono all'entrata del bilancio, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, siano riassegnate ai pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico,
considerato, inoltre, che il capitolo 1650 dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico reca le necessarie disponibilità,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di decreto del Presidente della Repubblica e formula i seguenti rilievi sulle sue conseguenze di carattere finanziario:
all'articolo 6, comma 2, dopo le parole: del bilancio dello Stato inserire le seguenti: per essere riassegnate ai corrispondenti capitoli della spesa del Ministero dello sviluppo economico».

La Commissione approva la proposta formulata dal presidente, in sostituzione del relatore.

La seduta termina alle 14.35.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 16 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas e il sottosegretario di Stato per il medesimo dicastero Sonia Viale.

La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 222.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

Roberto SIMONETTI (LNP), relatore, ricorda che l'articolo 32 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, ha stabilito che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, indicati alla tabella 1 allegata alla legge stessa, devono essere iscritti in un'unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato e che la dotazione delle unità previsionali di base in cui confluiscono gli importi dei contributi statali è quantificata annualmente dalla Tabella C allegata alla legge finanziaria. La norma richiamata prevede che il riparto dei contributi statali stanziati in Tabella C deve essere annualmente effettuato entro il 31 gennaio con decreto del Ministro competente, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sul cui schema di decreto di ripartizione è prevista l'acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari. Rileva, poi, che lo schema in esame provvede al riparto per il 2010 delle disponibilità relative a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, iscritti sul capitolo 1613, della unità previsionale di base 1.2.2 dello stato di previsione del medesimo ministero. Al riguardo, ricorda che nella tabella 1 allegata alla legge finanziaria per il 2002 gli enti e istituti interessati dalla ripartizione

Pag. 101

dei contributi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze erano individuati nell'Istituto nazionale per la fauna selvatica e nell'Opera campana dei caduti di Rovereto e che, successivamente, l'articolo 80, comma 53, della legge finanziaria per il 2003 ha inserito, a decorrere dall'anno 2003, l'Istituto per la contabilità nazionale (IS.CO.NA) nell'elenco degli enti indicati nella tabella 1 allegata alla legge n. 448 del 2001 che partecipano al riparto del fondo finanziato in Tabella C.
Peraltro, poiché l'Istituto nazionale per la fauna selvatica è stato soppresso dall'articolo 28 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, che ha previsto l'istituzione, sotto la vigilanza del Ministro dell'ambiente, dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), come già lo scorso anno, anche per il 2010 gli enti beneficiari dei contributi di competenza del Ministero dell'economia e finanze sono la Fondazione opera campana dei caduti di Rovereto e l'Istituto di contabilità nazionale. Ricorda che, per l'anno 2010, la Tabella C della legge n. 191 del 2009 ha determinato in 34.000 euro l'importo della dotazione complessiva relativa a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, con l'assegnazione di 29.580 euro, pari all'87 per cento del contributo totale, alla Fondazione opera campana dei caduti di Rovereto: 29.580 euro e di 4.420 euro, pari al 13 per cento del contributo totale, all'Istituto di contabilità nazionale. Segnala che, come precisato nello schema di decreto, il riparto delle risorse complessive tra gli enti è effettuato in misura proporzionale rispetto al contributo originario, secondo le medesime percentuali utilizzate gli anni precedenti. Segnala, tuttavia, che lo stanziamento di competenza iscritto nel bilancio per il 2010 non risulta interamente disponibile, in quanto in base ad una interrogazione effettuata presso la banca dati della Ragioneria generale dello Stato sul capitolo di bilancio 1613 risulta, alla data attuale, una disponibilità di competenza di importo inferiore rispetto a quella messa a riparto, pari a 20.500 euro, in quanto sul capitolo di bilancio risultano accantonamenti per 13.500 euro. Fa presente che tali accantonamenti sono conseguenti alle disposizioni introdotte dall'articolo 7, comma 24, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competenza economica, che dispongono, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, la riduzione degli stanziamenti di bilancio relativi al contributo dello Stato a enti, istituti, fondazioni e altri organismi nella misura del 50 per cento rispetto al 2009. Ritiene, pertanto, opportuno un chiarimento in merito alle effettive disponibilità finanziarie del capitolo di bilancio a valere sulle quali si provvede alla ripartizione in esame.

Il viceministro Giuseppe VEGAS conferma la riduzione delle disponibilità del capitolo 1613 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, operata ai sensi dell'articolo 7, comma 24, del decreto-legge, ritenendo, pertanto, opportuno modificare gli importi riportati nel provvedimento in esame.

Antonio BORGHESI (IdV), rilevando come con lo schema in esame si provveda alla ripartizione di un ammontare di risorse di trascurabile entità, si dichiara allibito per la mancanza di rispetto dimostrata dal Governo nei confronti dei cittadini, nel momento in cui si sta esaminando una manovra che impone dolorosi tagli alla cittadinanza.

Roberto SIMONETTI (LNP), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e

Pag. 102

delle finanze per l'anno 2010, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (atto n. 222),
rilevato che, ai sensi dell'articolo 7, comma 24, del decreto-legge 31 maggio 2010 n. 78, lo stanziamento iscritto nel capitolo 1613 del Ministero dell'economia e delle finanze non ammonta più ad 34.000 euro, ma a 20.500 euro, appare necessario modificare in riduzione gli importi delle somme assegnate alla Fondazione Opera campana dei caduti di Rovereto e all'Istituto per la contabilità nazionale

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
sostituire la parte dispositiva con la seguente: Ai sensi e per gli effetti dell'articolo 32, commi 2 e 3, della legge 28 dicembre 200, n. 448, la somma di euro 20.500 (ventimilacinquecento/00), iscritta al capitolo 1613, piano di gestione n. 1, dello Stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010, è così ripartita:
Fondazione opera
campana dei caduti
di Rovereto euro 17.826,00
Istituto per la contabilità nazionale euro2.674,00
Totale euro 20.500,00

Antonio BORGHESI (IdV) annuncia il proprio voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.45.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 337 del 15 giugno 2010, a pagina 49, seconda colonna, trentesima riga, le parole: «commi 2 e 3» sono sostituite dalle seguenti «commi 3 e 4».