CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 giugno 2010
333.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Martedì 8 giugno 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.

Variazione nella composizione della Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, comunica preliminarmente che il deputato Donato Mosella è entrato a far parte della XI Commissione e che ha cessato di farne parte il deputato Marco Calgaro.

La Commissione prende atto.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda, quindi, che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-03002 Schirru: Sulle vicende occupazionali della azienda Vol 2.0 di Cagliari.

Amalia SCHIRRU (PD) illustra l'interrogazione in titolo, manifestando grande preoccupazione per le sorti occupazionali dei lavoratori impiegati nell'ambito dei servizi del settore delle comunicazioni, in particolare nel territorio della Sardegna.

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Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (allegato 1).

Amalia SCHIRRU (PD), pur prendendo atto positivamente degli impegni assunti dal Governo nella sua risposta, ritiene comunque necessario che l'Esecutivo si adoperi non solo per garantire le retribuzioni dei lavoratori in questione, ma anche per svolgere un'attenta attività di monitoraggio circa l'affidabilità delle società che operano nel settore informatico e delle comunicazioni, eventualmente anche adottando misure che scoraggino l'esternalizzazione dei servizi in oggetto e puniscano severamente quelle imprese che si rivelino inadempienti, anche a fronte di commesse regolarmente pagate.

5-03003 Di Biagio: Sulla riorganizzazione della previdenza nel settore marittimo.

Aldo DI BIAGIO (PdL) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (allegato 2).

Aldo DI BIAGIO (PdL), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta fornita, rileva tuttavia di potersi dichiarare solo parzialmente soddisfatto, facendo notare che dalla riorganizzazione della previdenza nel settore marittimo, come definita dall'articolo 7 del decreto-legge n. 78 del 2010, non deriverebbero (diversamente da quanto dichiarato nella relazione tecnica che accompagna la manovra) quelle significative economie di gestione alle quali sembrano mirare, al contrario, altre iniziative legislative, volte ad istituire, ad esempio, l'ESIN, ossia un soggetto che assorbirebbe tutti gli enti del settore marittimo e comporterebbe risparmi di spesa quantificabili, nel breve-medio periodo, in circa 15 milioni di euro annui.
Auspica, pertanto, lo stralcio dell'articolo 7 dal decreto-legge contenente la manovra economica del Governo, conformemente all'avviso comune espresso da tutte le organizzazioni rappresentative del mondo imprenditoriale e sindacale del comparto marittimo.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.15.

RISOLUZIONI

Martedì 8 giugno 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.15.

7-00274 Codurelli: Sulle politiche a sostegno delle donne e dell'occupazione femminile.
7-00285 Pelino: Sulle politiche a sostegno delle donne e dell'occupazione femminile.
7-00306 Paladini: Sulle politiche a sostegno delle donne e dell'occupazione femminile.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00070).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata da ultimo nella seduta del 3 giugno 2010.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che, rispetto al testo presentato nella precedente seduta, è stata predisposta una nuova versione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo (vedi allegato 3), che contiene soltanto una circoscritta modifica al punto 4 del dispositivo.

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Paola PELINO (PdL) fa presente che la modifica del punto 4 del dispositivo, di cui alla nuova versione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo, testé presentata, è diretta ad espungere un riferimento alla legge finanziaria per il 2008, che - ad una attenta valutazione tecnico-politica - non risulta più necessario.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI fa presente che il Governo esprime parere favorevole sulla nuova versione della proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo.

Cesare DAMIANO (PD), pur esprimendo apprezzamento per il lavoro comune svolto sul testo unificato delle risoluzioni in titolo, che dichiara di sostenere in pieno, ritiene di individuare una contraddizione tra le dichiarazioni di principio contenute nel presente atto d'indirizzo e l'azione concreta svolta dal Governo in materia di pari opportunità. Si riferisce, in particolare, all'esigenza di promuovere il principio di parità nelle nomine governative degli enti, che è stato completamente disatteso dal Governo nel corso di questa legislatura, nonché alla questione della parità salariale, professionale e previdenziale tra uomo e donna, posta a livello europeo e interpretata dall'Esecutivo in carica in modo riduttivo e semplicistico, attraverso il mero innalzamento graduale a 65 anni dell'età pensionabile delle donne (soluzione, peraltro, non ritenuta in grado di soddisfare le richieste della stessa Unione europea). Manifesta poi preoccupazione circa il fatto che il Governo persista in una scorretta modalità di esecuzione dei richiami dell'Unione europea in materia previdenziale, elaborando una misura che, eliminato persino ogni elemento di gradualità, finisca per colpire ancor più le donne lavoratrici.
Auspica, in conclusione, che le corrette affermazioni di principio contenute nel testo in esame possano finalmente trovare una felice attuazione nell'operato del Governo.

Gaetano PORCINO (IdV) ritiene che l'attuale formulazione del punto 6 del dispositivo del testo unificato delle risoluzioni in titolo sia poco chiara e suscettibile di generare interpretazioni divergenti, con il rischio di evocare principi meritocratici esclusivamente connessi al genere e non alle specifiche capacità della persona candidata.

Paola PELINO (PdL) fa notare al deputato Porcino che, per come è formulato, il testo non desta particolari preoccupazioni, atteso che l'aspetto meritocratico appare prioritario rispetto a qualsiasi criterio di genere: le misure di favore per le donne, pertanto, sarebbero riconosciute solo a parità di merito.

Gaetano PORCINO (IdV), a seguito delle precisazione testé fornita, ritiene che il testo in esame possa essere ritenuto condivisibile.

Teresio DELFINO (UdC), nel preannunciare pieno sostegno al testo in esame, che dichiara di sottoscrivere, auspica che a tale atto d'indirizzo possano seguire azioni concrete dell'Esecutivo. Preannuncia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione della proposta di testo unificato.

Lucia CODURELLI (PD), pur esprimendo soddisfazione per il presente atto d'indirizzo, ritiene necessario far seguire ad esso provvedimenti concreti, che rendano finalmente giustizia alle donne lavoratrici. In proposito, fa notare che nella materia delle pari opportunità il Governo è stato finora contraddittorio e inadempiente, come dimostrano le misure recenti adottate nell'ambito della manovra di finanza pubblica e in materia di innalzamento dell'età pensionabile delle donne, laddove si è inteso dare seguito ai richiami dell'Unione europea in modo incongruo e semplicistico, non preoccupandosi della vera questione della parità salariale tra uomini e donne.
Si augura, in conclusione, che la problematica delle pari opportunità possa

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essere inserita in una riflessione sullo Stato sociale più ampia, che consideri le politiche di genere indispensabili per il rilancio dell'intero Paese.

Giovanni PALADINI (IdV) esprime apprezzamento per il lavoro condiviso svolto dalla Commissione, in particolare dagli esponenti femminili dei diversi gruppi, attendendosi che dalle linee d'indirizzo tratteggiate dall'atto in esame derivino concreti atti di attuazione da parte dell'Esecutivo. Per tali ragioni, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione del testo unificato delle risoluzioni in titolo.

Barbara SALTAMARTINI (PdL) ritiene che, con il presente atto d'indirizzo, si tracci una linea d'azione precisa che consenta di uscire da una mera logica di antagonismo tra uomini e donne, ponendo la questione delle pari opportunità e delle politiche di conciliazione su un piano più generale, che richiede l'impegno dell'intera società italiana. Nel far notare che tale requisito culturale di partenza non sembra essere stato esattamente percepito dalla Commissione europea, che, nei suoi richiami all'Italia sulla questione della parità di genere, tende ad ignorare la specifica condizione professionale e previdenziale delle donne italiane, fa presente che il testo in esame rappresenta l'ennesima dimostrazione dell'impegno assunto dalla Commissione sul terreno delle pari opportunità, dal momento che, dall'inizio della legislatura, diversi atti d'indirizzo aventi ad oggetto tale delicata materia sono stati approvati all'unanimità.
Preannuncia, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sulla nuova versione del testo unificato delle risoluzioni in titolo.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), pur esprimendo soddisfazione per il lavoro comune intrapreso sull'argomento in discussione e rilevata la necessità di dare impulso alle politiche di genere al fine di promuovere l'occupazione femminile nel Paese, che valuta gravemente in ritardo rispetto agli altri Paesi europei, ritiene anche che vadano sottolineati quegli aspetti del testo unificato che fanno riferimento al principio di meritocrazia, a prescindere dagli elementi di genere. Giudica essenziale, infatti, salvaguardare la libertà del datore di lavoro di scegliere la persona più indicata al ruolo che intende attribuirle, rimuovendo tutti quegli inaccettabili ostacoli che, allo stato, rendono conveniente all'imprenditore assumere un uomo in luogo di una donna.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che la nuova versione del testo unificato rispecchi fedelmente gli esiti del lungo ed articolato dibattito svolto in Commissione e dia conto, in modo esauriente, dell'ampia convergenza tra i gruppi registratasi sull'argomento. Nell'esprimere apprezzamento, quindi, per tale sforzo comune intrapreso dalla Commissione, che ritiene porti a compimento un percorso di collaborazione già avviato su altri versanti, auspica che il presente atto d'indirizzo dia slancio all'azione del Governo in materia di pari opportunità, affinché la questione della parità uomo-donna possa in futuro essere affrontata con sempre maggiore determinazione ed efficacia.

La Commissione approva, quindi, la nuova versione della proposta di testo unificato delle risoluzioni nn. 7-00274, 7-00285 e 7-00306, che assume il numero 8-00070.

7-00341 Antonino Foti: Iniziative destinate allo sviluppo dei fondi pensione.
(Discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00072).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Silvano MOFFA, presidente, considerato che il presentatore non intende illustrarne il contenuto, chiede al rappresentante del Governo di esprimersi sulla risoluzione in titolo, in modo da acquisirne in via preliminare

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l'orientamento e valutare, quindi, la possibilità di porla in votazione.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI avverte che il Governo è in grado di esprimere un orientamento favorevole sul testo in esame, a condizione che nel dispositivo venga rimodulato il riferimento alla possibile creazione di un apposito organismo ad hoc.

Antonino FOTI (PdL) si dichiara disponibile a riformulare il testo in esame, per andare incontro alle richieste del rappresentante del Governo: in tal senso, fa presente che - in luogo del riferimento alla creazione di un apposito organismo - potrebbe essere inserito, nel dispositivo della risoluzione in discussione, il principio dell'adozione di apposite iniziative comuni di natura organizzativa e di promozione del sistema dei fondi pensione.

Marialuisa GNECCHI (PD) ritiene che nel testo in esame occorra dare maggiore risalto a taluni aspetti emersi nel corso delle audizioni informali svolte dalla Commissione sull'argomento. Si riferisce, in particolare, alla necessità di promuovere una maggiore informazione sulla convenienza di tale secondo pilastro previdenziale, nonché all'esigenza di riflettere sull'opportunità di introdurre una fiscalità di favore che ne favorisca la diffusione, attesa la scarsa adesione dei lavoratori a tali forme di trattamento previdenziale.
Pur facendo presente che su tale argomento il suo gruppo sarebbe pronto a presentare un proprio atto d'indirizzo, in grado di tenere conto di tali aspetti, si riserva, a fronte della disponibilità annunciata - anche in via informale - dal relatore, di valutare eventuali riformulazioni del testo in discussione, in vista di una possibile convergenza tra i gruppi.

Cesare DAMIANO (PD) fa notare che il Governo in carica, a differenza dell'Esecutivo precedente, non si è preoccupato minimamente di promuovere lo sviluppo della previdenza complementare, né con le opportune forme di comunicazione ed informazione, né con l'adozione di adeguate misure di agevolazione fiscale, nonostante le richieste formulate al riguardo dai soggetti interessati. Ritiene, pertanto, che l'eventuale adesione del suo gruppo ad un atto di indirizzo in materia possa avvenire solo nell'ottica di incoraggiare un ravvedimento del Governo sui predetti argomenti.

Giuliano CAZZOLA (PdL) chiede al presentatore se sia in grado di fornire chiarimenti sulla parte della risoluzione che fa riferimento alle società per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione, interrogandosi sulla natura di tali organismi.

Antonino FOTI (PdL) fa notare che il testo in discussione fa riferimento a quegli organismi che, allo stato, svolgono funzioni di coordinamento e di rappresentanza associata nel mercato dei fondi pensione. In ogni caso, dichiara che - su questo punto come sulle altre questioni in precedenza sollevate - vi è la piena disponibilità a riformulare la propria risoluzione, eventualmente inserendo anche uno specifico riferimento ad iniziative di informazione.

Giulio SANTAGATA (PD) individua una contraddizione nel testo della risoluzione in titolo, laddove nelle premesse si prospettano iniziative di cooperazione e di gestione condivisa dei fondi, mentre nel dispositivo si parla di una loro «messa a sistema»: osserva che operazioni di tale portata, soprattutto nel secondo caso, richiederebbero un processo di unificazione tra diversi fondi, che giudica di difficile attuazione.

Silvano MOFFA, presidente, in relazione alla questione testé prospettata, fa notare che il testo sembra evocare la semplice eventualità di avviare processi di condivisione nell'adozione di iniziative comuni e non certo lo stravolgimento strutturale dei fondi esistenti.

Cesare DAMIANO (PD), nel condividere le perplessità del deputato Santagata

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sulla parte della risoluzione che fa riferimento alla «messa a sistema» dei fondi pensioni, considerata la loro natura autonoma, ritiene opportuno introdurre nel testo anche ulteriori modifiche, che richiamino maggiormente la necessità di accrescere l'adesione dei lavoratori alla previdenza complementare e che chiariscano che la gestione dei fondi stessi deve restare separata.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che le perplessità testé espresse possano essere risolte, più che con la modifica del dispositivo della risoluzione, che non appare problematico, con la soppressione del riferimento alle iniziative di cooperazione e di gestione condivisa, contenuto in premessa.

Antonino FOTI (PdL), alla luce del dibattito svolto, presenta una nuova versione della risoluzione in titolo (vedi allegato 4), facendo notare che mettere a sistema i fondi pensione non significa procedere alla loro fusione o gestione condivisa, bensì progettare - su impulso del Parlamento e degli enti interessati - eventuali iniziative comuni, che possano riguardare anche il settore della promozione e dell'informazione al pubblico.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI fa presente che il Governo esprime parere favorevole sulla nuova versione della risoluzione in titolo.

La Commissione approva, quindi, la nuova versione della risoluzione in titolo, che assume il numero 8-00072.

La seduta termina alle 14.55.