CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 giugno 2010
331.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 3 giugno 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.20.

Variazione nella composizione della Commissione.

Valentina APREA, presidente, comunica che i deputati Caldoro e Garagnani hanno cessato di far parte della Commissione. Al presidente Caldoro rinnova gli auguri di buon lavoro in qualità di presidente della Regione Campania. All'onorevole Garagnani, che ha assicurato il suo contributo alla Commissione cultura per lungo tempo, avendo ricoperto peraltro il ruolo di capogruppo del partito di appartenenza per due legislature consecutive, rivolge, altresì, i migliori auguri di buon lavoro presso la nuova Commissione di cui è componente, la V Commissione bilancio.
È certa che, in tale nuovo ruolo, saprà svolgere con la stessa passione e competenza la sua attività parlamentare, assicurando al contempo un sostegno concreto alle richieste che giungeranno da parte della Commissione cultura. Comunica quindi che, in sostituzione del deputato Fabio Garagnani, è entrato a far parte della Commissione il deputato Marino Zorzato il quale, tuttavia, ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di deputato a seguito della proclamazione a consigliere regionale del Veneto e della successiva nomina a vicepresidente della Giunta regionale del Veneto.
Comunica altresì che, in sostituzione del deputato Stefano Caldoro, è entrato a far parte della Commissione l'onorevole Renato Brunetta, il quale, essendo membro

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del Governo, è sostituito dal deputato Renato Farina, che rientra a far parte della Commissione. Esprime soddisfazione per tale ritorno, ritenendo che sia motivo di onore per la Commissione poter contare nuovamente sulla presenza e sull'intelligenza del collega Farina.
Al deputato Farina rivolge, pertanto, i migliori auguri di buon lavoro.

Nuova disciplina del prezzo dei libri.
C. 1257 Levi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 maggio 2010.

Valentina APREA, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti. Dà quindi la parola al relatore e al rappresentante del Governo per esprimere il loro parere al riguardo.

Ricardo Franco LEVI (PD), relatore, illustra l'articolo aggiuntivo 01.1, gli emendamenti 1.1, 1.2, 1.3, 1.4 e 2.1 e l'articolo aggiuntivo 2.01, raccomandandone l'approvazione (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO esprime parere conforme al relatore sugli emendamenti presentati.

La Commissione, con distinte votazioni, approva quindi l'articolo aggiuntivo 01.1, gli emendamenti 1.1, 1.2, 1.3, 1.4 e 2.1 e l'articolo aggiuntivo 2.01.

Valentina APREA, presidente, avverte che il testo del provvedimento, così come risultante dall'approvazione degli emendamenti esaminati, sarà trasferito alle Commissioni competenti per l'espressione del parere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Manuela GHIZZONI (PD) sollecita lo svolgimento di un'audizione del Ministro Bondi in Commissione. Rileva al riguardo che il Ministro stesso a seguito dell'approvazione della recente manovra finanziaria del Governo ha rilasciato delle dichiarazioni, che hanno poi portato alla modifica del decreto stesso. Ritiene fondamentale in ogni caso che non venga esautorato il ruolo del Parlamento sulle materie di competenza della Commissione, come già è stato fatto altre volte in passato e che proprio in tal senso è fondamentale che venga audito il Ministro. Teme inoltre che oltre allo scavalcamento delle responsabilità del Parlamento si possa addivenire ad un esautoramento delle responsabilità del dicastero della cultura, che svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Paese. Ritiene che tale audizione sarebbe quindi fondamentale al fine di permettere alla Commissione stessa di svolgere il proprio lavoro nel modo migliore possibile.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL) sottolinea l'importanza di svolgere un'audizione del Ministro Bondi in Commissione, rilevando che tale audizione, la cui necessità è avvertita da tutti i membri della Commissione, costituirebbe uno strumento importante per far sì che la politica del Ministro possa essere supportata dalla Commissione. Rileva inoltre che il settore della cultura è fondamentale per l'Italia, che è la più grande potenza culturale al mondo e che non si possono quindi operare tagli alle risorse a disposizione del Ministero dei beni e delle attività culturali, senza coinvolgere il Ministero in questione. Segnala, in conclusione, che è necessario che una percentuale adeguata del bilancio dello Stato sia messa a disposizione del settore della cultura.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) concorda con quanto precedentemente espresso dai colleghi, rilevando che l'esigenza di svolgere l'audizione in esame è strettamente correlata alla necessità di garantire che la

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politica del Governo venga fatta anche attraverso un coinvolgimento diretto da parte del Parlamento e in particolare della Commissione competente per la singola materia. Sottolineando l'importanza di evitare contrapposizioni nell'ambito del Governo stesso, come avvenuto nel caso di recenti provvedimenti relativi al settore del cinema, ritiene in ogni caso inaccettabile che alcuni temi come quelli dell'editoria e dell'emittenza televisiva non possono essere affrontati a causa del fatto che sono implicate sempre valutazioni di ordine economico, che riservano un potere assoluto al Ministero dell'economia. Rileva altresì che il Governo dovrebbe fornire chiarimenti in merito ad alcune nomine recentemente effettuate e in merito ad alcune scelte relative alla gestione dei beni culturali nella città di Venezia. Per tutti questi motivi ritiene quindi essenziale che il Ministro venga a riferire in Commissione.

Pierfelice ZAZZERA (IdV), rilevando che la tutela delle politiche in materia di cultura deve essere sganciata da qualsiasi ideologia politica, si associa alle considerazioni espresse dai colleghi in merito alla necessità di svolgere un'audizione del Ministro Bondi in Commissione. Ritiene inoltre che le vicende dell'ultima manovra finanziaria confermano che in materia di beni culturali si è molto vincolati sempre alle scelte del Ministero dell'economia e delle finanze. Rileva al riguardo che le scelte politiche non possono essere solo scelte legate alla necessità di operare tagli lineari alle risorse.

Paola GOISIS (LNP) chiede con forza che venga svolta l'audizione del Ministro Bondi al fine di essere edotti sulla situazione del Ministero, sui tagli previsti e sulla questione delle nomine. In particolare, per quel che riguarda le nomine, ritiene fondamentale che il Ministro riferisca in merito alle scelte fatte. Esprime infine la propria solidarietà alla collega De Biasi per gli insulti di cui è stata oggetto in una recente trasmissione televisiva.

Valentina APREA, presidente, si associa a nome della Commissione nell'esprimere la propria solidarietà alla collega De Biasi per gli insulti e gli attacchi televisivi subiti. Per quel che riguarda l'audizione del Ministro Bondi, fermo restando che formalizzerà una richiesta in tal senso, segnala che la richiesta di audizione riguarda due aspetti: il primo aspetto, è quello relativo ai finanziamenti, un secondo riguarda invece il tema delle nomine. Per quel che riguarda il primo aspetto, ritiene che il Ministro potrà venire a riferire in Commissione nell'ambito dell'esame della manovra finanziaria, considerato anche che la stessa arriverà in tempi brevi alla Camera. Nulla esclude peraltro che si possa comunque procedere ad un'audizione del Ministro prima di tale momento. Per quel che riguarda invece il secondo aspetto, sottolinea che ovviamente sulle nomine il Ministro ha piena discrezionalità e non è quindi possibile dedicare un'audizione specifica a ciò. Rileva peraltro che ciò non esclude che nell'ambito di un'audizione che affronti temi più ampi si possano anche sollevare questioni da parte dei singoli deputati relativamente alle nomine.

Emerenzio BARBIERI (PdL) sottolinea che sulla questione delle nomine vi è una richiesta esplicita da parte dei gruppi di maggioranza, volta a chiarire aspetti dell'operato del Governo al riguardo.

Valentina APREA, presidente, ribadisce che sulle nomine il Ministro ha discrezionalità piena e che quindi l'audizione non può avere ad oggetto direttamente le nomine. Sottolinea peraltro che sul tema in esame è sempre possibile un confronto tra il Ministro e le forze di maggioranza.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) rileva che vi sono altre tematiche che sono state già sollevate nei mesi scorsi, ad esempio quella relativa ad Arcus, che possono essere oggetto di audizione. L'audizione quindi riguarderà a suo giudizio varie tematiche, e quindi anche le nomine.

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Valentina APREA, presidente, ricorda che nell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi si potrà affrontare la questione relativa all'audizione del Ministro; che il sottosegretario Giro, presente alla seduta odierna, potrà riferire dell'esigenza evidenziatasi nell'ambito della seduta relativa allo svolgimento dell'audizione stessa, e che in ogni caso se ci sarà la disponibilità del Ministro ad intervenire subito, naturalmente sarà subito possibile nell'ambito di una audizione apposita trattare tutte le tematiche emerse; nel caso contrario sarà ovviamente possibile proporre tali questioni nel momento in cui il Governo si presenterà in Commissione nell'ambito dei provvedimenti che giungeranno presto all'esame della Camera, quale il decreto-legge sulle fondazioni lirico-sinfoniche o la manovra finanziaria.

Paola GOISIS (LNP) sottolinea che alla prima occasione in cui il Ministro verrà in Commissione potranno essere poste tutte le questioni di cui si è parlato.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL) ricorda che nell'ambito del disegno di legge di semplificazione del Ministro Brunetta è ancora presente una norma che di fatto spossessa le sovrintendenze delle loro competenze, demandandole alle conferenze dei servizi. Ritiene che occorre capire quale sarà l'atteggiamento del Ministro su tale tema, dato che in base alla norma richiamata in tutte le decisioni aventi a che fare con il vincolo paesaggistico sarà di fatto la Conferenza dei servizi a decidere e il sovrintendente perderà di fatto il suo ruolo. Ritiene in conclusione che il tema indicato costituisca un tema fondamentale in materia di rapporti tra Commissione e ministro e che per tali ragioni il Ministro dovrebbe chiarire la sua posizione al riguardo.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO ricorda che la norma citata non spossessa in realtà il sovrintendente del suo ruolo, in quanto sussiste un obbligo da parte dello stesso a partecipare alla conferenza dei servizi e che solo in assenza del sovrintendente o di un suo mancato pronunciamento si dà luogo al silenzio-assenso. Rileva in particolare che sul tema vi è un confronto in atto nell'ambito del Governo e che in ogni caso il problema sembra essere superato. Il punto vero della questione è infatti che le conferenze di servizi sono tantissime e che è quindi difficile assicurare la presenza fisica dei sovrintendenti che sono pochi e alcuni operano anche ad interim. Segnala peraltro che una soluzione del problema è quella della possibilità di delega per quel che riguarda la presenza alla conferenza dei servizi.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 3 giugno 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.55.

Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche.
Nuovo testo unificato C. 799 Angela Napoli e abbinate.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Paola GOISIS (LNP), relatore, ricorda che sul provvedimento in esame la Commissione si era già espressa il 12 maggio scorso con un parere favorevole con due condizioni, e che il nuovo testo inviato per il parere alla Commissione è stato modificato attraverso l'approvazione di ulteriori emendamenti del relatore.

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Sottolinea che una delle modifiche approvate dalla Commissione riguarda direttamente le competenze della Commissione e recepisce in particolare una delle due condizioni del parere.
In particolare, nel nuovo testo, all'articolo 8 comma 2, primo periodo (corrispondente all'articolo 9 del precedente testo») vengono soppresse le parole «o fuori ruolo» dopo le parole «collocamento a riposo».
Il nuovo articolo 8, comma 2, primo periodo, prevede quindi che i professori universitari di ruolo cessano dalle ordinarie attività assistenziali con il collocamento a riposo, fatto salvo quanto previsto dalla legge 4 novembre 2005, n. 230.
Evidenzia che non è stata invece recepita la seconda condizione del parere della Commissione, che richiedeva la soppressione del secondo periodo del comma 2 dell'articolo 9 (corrispondente al secondo periodo del comma 2 dell'articolo 8 del testo in esame).
In particolare, in base alla disposizione da ultimo citata, i professori universitari, pur cessando dalle ordinarie attività assistenziali, se impegnati in progetti di ricerca clinica di carattere nazionale o internazionale, possono continuare a svolgere l'attività di ricerca prevista nel progetto.
Propone pertanto l'espressione di un parere favorevole con una condizione riproducente esattamente il testo della condizione che non è stata recepita dalla Commissione di merito (vedi allegato 2).

Manuela GHIZZONI (PD) chiede di conoscere le ragioni per le quali non è stata accolta anche l'altra condizione contenuta nella proposta di parere.

Valentina APREA, presidente, rileva che la Commissione di merito ha approvato degli emendamenti di modifica del testo e ha scelto di non modificare quella parte che era oggetto di una delle condizioni della Commissione.

Giovanni Battista BACHELET (PD) ritiene che si potrebbe inserire una ulteriore condizione nella proposta di parere al fine di prevedere che le disposizioni nel comma 11 dell'articolo 72 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e successive modificazioni non si applichino anche a ricercatori universitari oltre che ai professori universitari.

Emerenzio BARBIERI (PdL) rileva che la condizione proposta si riferisce a una parte del testo non modificata e che in ogni caso sarebbe opportuno approvare nuovamente la condizione non recepita e non allargare ulteriormente i temi oggetto d'esame.

Giovanni Battista BACHELET (PD) ritiene che sia possibile inserire l'ulteriore condizione, in quanto si tratta di argomento comunque già previsto nel testo.

Manuela GHIZZONI (PD) concorda con quanto espresso dal collega Bachelet, ricordando che in ogni caso si tratta di un provvedimento che spazia tra vari argomenti ed è quindi possibile intervenire nel senso indicato dal collega.

Paola GOISIS (LNP), relatore, riformula quindi la proposta di parere, recependo la condizione proposta dal collega Bachelet (vedi allegato 3).

La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore così come riformulata.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.