CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 maggio 2010
328.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Martedì 25 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 13.50.

5-02705 Brandolini: Agevolazioni contributive per lavoratori agricoli nelle zone svantaggiate.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Sandro BRANDOLINI (PD), nel replicare, ritiene che il rappresentante del Governo, nella sua risposta, si sia limitato a prendere atto degli esiti del tavolo tecnico tra INPS e INAIL, che appaiono, peraltro, quantomeno paradossali: in quella sede, infatti, non si sarebbe fatto altro che registrare passivamente l'esistenza di una difforme interpretazione della normativa da parte dei due istituti in oggetto, in materia di riconoscimento delle agevolazioni contributive per i lavoratori in questione, senza individuare alcuna soluzione per uscire dallo stallo. Si tratta, a suo avviso, di risolvere con buon senso un problema di applicazione delle norme di

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legge, che ha condotto l'INAIL, a differenza dell'INPS, a negare alcune forme di agevolazioni per talune tipologie di lavoratori non rientranti direttamente nelle zone svantaggiate.
Auspica, in conclusione, un intervento urgente del Governo per porre fine a tale forma di discriminazione nei confronti di talune categorie di lavoratori agricoli ed evitare l'instaurarsi di un contenzioso giudiziario inutile e dispendioso.

5-02882 Bossa: Iniziative per contrastare il fenomeno del lavoro nero minorile.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Luisa BOSSA (PD), pur ringraziando il rappresentante del Governo per la risposta, si dichiara completamente insoddisfatta, dal momento che, a fronte di dati allarmanti sullo sfruttamento del lavoro minorile, non si intravede un'azione decisa di contrasto da parte del Governo. Sottolinea, piuttosto, la gravità dei tagli operati dall'Esecutivo in carica in materia di politiche sociali - in particolare, in danno dello specifico Fondo nazionale - che hanno messo a repentaglio, soprattutto nell'ambito delle zone del Mezzogiorno, il finanziamento di importanti progetti predisposti a livello locale in favore dei soggetti più deboli del mercato del lavoro.

5-02885 Di Biagio: Riconoscimento assicurativo di talune fattispecie di infortuni sul lavoro.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Aldo DI BIAGIO (PdL), nel replicare, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, ribadendo peraltro la necessità di non far mancare un'azione di sostegno e solidarietà nei confronti di quei lavoratori rimasti vittime di determinati infortuni e, dunque, ormai gravemente menomati.

5-02891 Codurelli: Procedure per l'erogazione dei trattamenti di sostegno al reddito.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Lucia CODURELLI (PD), nel replicare, fa presente di non potersi dichiarare soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, che giudica elusiva rispetto alle questioni poste nella sua interrogazione: l'atto di sindacato ispettivo si riferiva, in particolare, all'esigenza di accelerare le procedure per l'erogazione dei trattamenti di integrazione salariale nei confronti dei lavoratori in difficoltà, considerato il costante aumento del ricorso alla CIG, sollecitando un forte intervento del Governo su tale terreno.
Su un piano più generale, ribadita la necessità di contare su tempi certi per l'erogazione degli strumenti di sostegno del reddito, giudica opportuno tornare ad affrontare il tema della riforma degli ammortizzatori sociali, portando a compimento quel percorso normativo già avviato dal precedente Governo e offrendo una tutela più estesa a tutti i lavoratori coinvolti nell'attuale stato di crisi economica.

Giuliano CAZZOLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.10.

RISOLUZIONI

Martedì 25 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.10.

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7-00274 Codurelli: Sulle politiche a sostegno delle donne e dell'occupazione femminile.
7-00285 Pelino: Sulle politiche a sostegno delle donne e dell'occupazione femminile.
7-00306 Paladini: Sulle politiche a sostegno delle donne e dell'occupazione femminile.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata da ultimo nella seduta del 6 maggio 2010.

Paola PELINO (PdL), dopo avere ripercorso il lungo e articolato lavoro istruttorio svolto in questi mesi dalla Commissione per approfondire le tematiche oggetto delle risoluzioni in titolo, fa presente che i rappresentanti dei gruppi promotori degli atti di indirizzo in discussione hanno avviato un utile confronto informale, diretto a verificare la possibile elaborazione di un testo unificato. Ritiene, quindi, opportuno disporre di un ulteriore margine temporale per approfondire talune questioni rimaste aperte, in vista dell'auspicabile convergenza su un testo che sia in grado di sintetizzare le posizioni emerse dal dibattito.
Giudica fondamentale, in conclusione, che su una materia delicata come quella del sostegno alle pari opportunità e all'occupazione femminile si possa giungere ad una piena condivisione in ordine ai forti impegni - anche nel quadro degli attuali vincoli di natura finanziaria - che si intende prospettare al Governo, affinché la sua azione continui a muoversi nella direzione della tutela delle donne lavoratrici.

Lucia CODURELLI (PD) conviene sull'opportunità di svolgere ulteriori approfondimenti sul tema oggetto delle risoluzioni in discussione, nella prospettiva del raggiungimento dell'obiettivo comune dell'innalzamento del grado di tutela del lavoro femminile, in relazione sia all'ingresso nel mercato sia al mantenimento del posto di lavoro, versanti sui quali le donne risultano al momento gravemente svantaggiate. Ritiene che, pur nell'attuale situazione economica, il sostegno alle politiche di genere possa rappresentare un'occasione di uscita dalla crisi, atteso il significativo valore aggiunto portato dalle donne nel mondo professionale.
Auspica, in conclusione, che il confronto informale nel frattempo avviato possa condurre ad un testo condiviso, che sappia orientare con efficacia le scelte del Governo su tale materia; in caso contrario, resta ferma la facoltà per i diversi gruppi di esprimersi sugli atti di indirizzo originariamente presentati.

Giuliano CAZZOLA, presidente, alla luce dell'odierno dibattito, ritiene opportuno rinviare alla prossima settimana il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni all'ordine del giorno, al fine di concedere ai gruppi il tempo necessario per confrontarsi sulle questioni in discussione e di giungere ad un eventuale testo unificato, che sappia dare impulso alle politiche del Governo nel campo delle pari opportunità.
Rinvia, quindi, il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 25 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA.

La seduta comincia alle 14.20.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
C. 3402 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite II e III).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

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La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Aldo DI BIAGIO (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere alle Commissioni riunite II e III sul disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, recante altresì norme di adeguamento dell'ordinamento interno: la ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa, dunque, costituisce un'iniziativa di grande rilievo nell'ambito dei progetti a sostegno dei diritti umani e per il contrasto alla criminalità sul fronte internazionale, in ordine ai quali ritiene doverosa una riflessione da parte della Commissione, garantendo un pieno sostegno all'atto convenzionale in questione.
Con riferimento alle tematiche trattate dal provvedimento, giudica importante non dimenticare che la pratica abominevole nota come tratta di esseri umani si configura come una moderna forma di schiavitù, nonché come una non trascurabile fonte di profitto per le organizzazioni criminali internazionali. Si tratta, a suo avviso, di un problema che si è fatto più cogente a seguito dei mutamenti e dei riposizionamenti geo-politici internazionali, che hanno sollecitato nuovi flussi migratori, creando gli inesorabili presupposti di pratiche di sfruttamento dei profili più deboli e disagiati. Invita, pertanto, a non trascurare il fatto che ci si trova dinanzi ad un fenomeno vasto, tentacolare ed articolato, che coinvolge soprattutto donne e minori ed è ad appannaggio delle grosse reti criminali transnazionali.
Fa presente che proprio in questo scenario si colloca la Convenzione in esame, che ha l'ambizione di strutturare un reale e fattivo contrasto del traffico di esseri umani, garantendo piena tutela dei diritti delle vittime, ponendo attenzione alla prospettiva di genere e tutelando segnatamente i minori; si tratta di un provvedimento già approvato dal Senato avente ad oggetto una Convenzione che si caratterizza per l'ampia portata degli obiettivi cui si ispira: da un lato, infatti, essa disciplina il fenomeno della tratta di esseri umani nel suo complesso - considerata una violazione dei diritti dell'uomo e un «affronto alla dignità e all'integrità delle persone» - individuando misure finalizzate a prevenire e contrastare il fenomeno; dall'altro, garantisce alle vittime standard di tutela ispirati al principio del riconoscimento dei diritti fondamentali dell'individuo (nel provvedimento è anche contemplata la possibilità di rilasciare dei permessi di soggiorno alle vittime della tratta, o per ragioni umanitarie, oppure nel quadro della loro cooperazione con le autorità giudiziarie). Osserva, peraltro, che l'accordo non si riferisce unicamente alla tratta a fini di sfruttamento sessuale, ma anche al lavoro forzato e ad altre pratiche di traffico illecito delle persone.
Entrando più nel dettaglio delle finalità della Convenzione, fa notare che essa ha l'obiettivo di: prevenire e combattere la tratta di esseri umani, garantendo la parità tra le donne e gli uomini; proteggere i diritti umani delle vittime della tratta; delineare un quadro completo per la protezione e l'assistenza alle vittime e ai testimoni, garantendo la parità tra le donne e gli uomini, in modo da assicurare indagini e procedimenti giudiziari efficaci; promuovere la cooperazione internazionale nel campo della lotta alla tratta di esseri umani. Precisa, altresì, che la richiamata Convenzione si compone di 47 articoli riuniti in dieci capitoli preceduti da un Preambolo nel quale sono richiamati i principali strumenti internazionali pertinenti la lotta alla tratta di esseri umani: particolare interesse, in relazione agli ambiti di competenza della Commissione, sembra rivestire l'articolo 12, in materia di assistenza alle vittime, laddove si prevede che ciascuna Parte adotta le norme che autorizzano le vittime che risiedono legalmente sul proprio territorio ad accedere al mercato del lavoro, alla formazione professionale e all'istruzione. Ribadisce che si tratta di una tematica di assoluta attualità, che si ricollega a questioni connesse alla regolamentazione dei processi migratori e alla necessità di assicurare

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un efficace incontro tra domanda ed offerta di manodopera straniera nell'ambito di un mercato del lavoro caratterizzato dalla libera circolazione delle persone e da un quadro di competizione allargata tra imprese: in tale contesto, si pone infatti l'esigenza di arginare e prevenire quei fenomeni di sfruttamento della manodopera, sia attraverso la costruzione di un efficace sistema di controllo e di repressione, sia prestando attenzione alla predisposizione di misure di integrazione sociale, che richiamino la messa in atto di azioni tese alla semplificazione delle procedure per il rilascio del permesso di soggiorno nonché lo svolgimento di idonee politiche di formazione scolastica, professionale e linguistica.
Per le ragioni esposte, preso atto del contenuto delle norme di interesse della Commissione e vista l'importanza strategica di tale ratifica, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

Elisabetta RAMPI (PD), associandosi alle considerazioni testé svolte dal relatore, dichiara il convinto sostegno del suo gruppo all'impianto complessivo del provvedimento in esame, che mira alla creazione di una base giuridica condivisa a livello europeo in vista del contrasto all'odioso fenomeno della tratta degli esseri umani. Fa notare che in diversi Paesi del mondo - tra cui l'Italia - risultano tuttora esistenti gravi forme di schiavitù, che producono profitti elevati in violazione dei più elementari diritti umani e in offesa alla dignità e all'integrità delle persone, in particolare dei minori. Su tale versante - oltre all'opportuno inasprimento delle sanzioni previsto dal testo in esame - ritiene tuttavia che occorra un forte impegno dei soggetti istituzionali (centrali e locali) e degli organismi non governativi, affinché possa svolgersi un'azione integrata sul territorio, capace di incidere sia a livello culturale sia sul piano del rafforzamento dei servizi alla persona, per un pieno recupero delle vittime di tali efferati reati.

Amalia SCHIRRU (PD), pur giudicando importante la Convenzione, manifesta innanzitutto perplessità circa l'applicazione concreta degli impegni assunti con il provvedimento di ratifica in esame, paventando il rischio che tale ratifica si riduca ad un semplice atto burocratico, considerato che si prevede che dall'attuazione della legge non debbano derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. Ritiene altresì opportuna una riflessione in ordine ad un possibile ampliamento del contenuto della ratifica in oggetto, che contempli, oltre al già previsto inasprimento delle sanzioni, un potenziamento dei servizi dedicati al recupero delle vittime di tali reati, nonché alla rieducazione di coloro che li hanno commessi, attesa la particolare delicatezza del compito a cui è chiamato il personale specializzato demandato a tali tipologie di incarichi. Giudica, inoltre, essenziale procedere all'implementazione dei corpi di polizia specializzati, al fine di addivenire ad una stima più attendibile del fenomeno, soprattutto per quanto concerne il censimento dei minori non identificati, in quanto non registrati all'anagrafe.
In conclusione, auspica che dal dibattito parlamentare possa derivare un arricchimento significativo del testo, al fine di renderlo ancora più efficace nell'azione di contrasto alla tratta degli esseri umani.

Maria Grazia GATTI (PD), dopo aver evidenziato l'importanza di talune iniziative di recupero e integrazione sociale sperimentate in alcune zone del territorio italiano (grazie al contributo degli enti locali, delle organizzazioni di volontariato e delle forze dell'ordine) giudica essenziale prestare attenzione al tema delle risorse necessarie per attuare tali tipologie di interventi, attesa la particolare complessità, onerosità e delicatezza che misure di questa portata richiedono.

Giuliano CAZZOLA, presidente, in relazione alle questioni emerse dal dibattito, fa notare che, di norma, la clausola di invarianza finanziaria viene posta nel testo che autorizza la ratifica di un atto internazionale, anche in virtù del fatto che tali tipologie di atti non possono essere modificate

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o integrate con interventi di carattere normativo. Per tale ragione, ferma restando la validità delle considerazioni svolte, invita i deputati interessati a farsi promotori della presentazione di specifici ordini del giorno in Assemblea sull'argomento.

Aldo DI BIAGIO (PdL), relatore, preso atto degli interventi svolti, ritiene che il provvedimento in esame rappresenti comunque un importante passo in avanti nella direzione del contrasto di fenomeni inaccettabili e abominevoli di disprezzo dei diritti umani, segnalando come le questioni di natura finanziaria possano anche trovare una soluzione nell'ambito dei «meccanismi di rete» promossi dagli stessi organismi internazionali competenti. In ogni caso, giudica opportuno l'invito formulato dalla presidenza nel senso di valutare la possibile presentazione di ordini del giorno in Assemblea, nella successiva fase di discussione del provvedimento, auspicando che oggi si registri una convergenza unitaria sulla ratifica in titolo da parte dei gruppi presenti in Commissione, che ringrazia per avere consentito un dibattito approfondito e concreto.

La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.40.