CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 maggio 2010
326.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 19 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Giovanni FAVA. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.30.

5-02466 Schirru: Sul rischio ambientale derivante dall'attività del poligono di Salto di Quirra in Sardegna

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA preannuncia che fornirà nella seduta odierna dati oggettivi sulla situazione del poligono di Salto di Quirra, situazione che spesse volte viene rappresentata in maniera non corretta dai mezzi di informazione. Nel rispondere, quindi, all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), ritiene sorprendente che, nonostante le numerose e complesse iniziative assunte dal Governo in relazione al citato poligono, vi sia ancora chi continui a dubitare dell'impegno e della trasparenza del Ministero della difesa.

Amalia SCHIRRU (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per l'analisi puntuale e per le dettagliate informazioni fornite nella seduta odierna. Segnala tuttavia come, nonostante le verifiche e le campagne condotte dal Ministero della difesa, continuino a giungere segnalazioni da parte di medici e di sindaci della zona che ripropongono il tema dell'inquinamento da uranio e da «nano particelle». Ritiene, quindi, che rappresenti un dovere istituzionale affrontare con decisione l'argomento in questione, fermo restando che

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dalle indagini svolte si potrebbe anche ritenere che i casi di tumore verificatisi nell'area non siano addebitabili all'attività militare. In proposito, ritiene tuttavia opportuno che i Ministeri della difesa e dell'ambiente amplino il raggio delle analisi finora effettuate per accertare la presenza di inquinamento derivante da pregresse attività minerarie e per procedere, ove necessario, alla bonifica dell'area. Tutto ciò considerato, si dichiara, quindi, parzialmente soddisfatta della risposta del Governo.

Giovanni FAVA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 19 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Giovanni FAVA. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.45.

Proposta di nomina dell'ammiraglio di squadra Cristiano Bettini a Presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate.
Nomina n. 65.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 12 maggio 2010.

Giovanni FAVA, presidente, ricorda che, nella precedente seduta, il relatore si era riservato di formulare una proposta di parere, sulla base dei chiarimenti che il Governo dovrebbe fornire nella seduta odierna, in merito ad alcuni profili problematici evidenziati nel corso dell'esame della proposta di nomina in oggetto.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, in primo luogo, fa presente che il decreto di nomina del Consiglio di amministrazione della Cassa di previdenza delle Forze armate è stato verificato positivamente dalla Ragioneria dello Stato lo scorso 4 maggio. Inoltre, segnala che, ai fini della formazione del Consiglio di amministrazione, i componenti appartenenti al personale militare in servizio attivo - dai quali è stato tratto il designato alla presidenza dell'ente - sono stati individuati, in ragione di due per ciascuna Forza armata, compresa l'Arma dei carabinieri, nell'ambito di una terna di candidati segnalata al Ministro della difesa dal Capo di stato maggiore della Difesa, su proposta dei Capi di stato maggiore di Forza armata e del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, ai sensi dell'articolo 4, comma 2, lettera a) del decreto del Presidente della Repubblica n. 211 del 2009.

Filippo ASCIERTO (PdL), nel rallegrarsi per il fatto che la Commissione si appresti a dare il proprio parere sulla proposta di nomina in oggetto, ritiene tuttavia che sia giunto il momento per il Parlamento di esprimersi anche in merito alla nomina dei vertici delle Forze armate. Al riguardo, ricorda come tale esigenza sia stata più volte manifestata da questa Commissione anche nel corso delle passate legislature.

Augusto DI STANISLAO (IdV), nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Ascierto, ritiene che la Commissione debba poter svolgere un ruolo più incisivo nei rapporti con il Governo, anche attraverso l'espressione del proprio parere sui vertici delle Forze armate.

Giovanni FAVA, presidente, invita i componenti della Commissione ad attenersi al merito della proposta di nomina in esame, posto che il contenuto degli interventi precedenti esulava dal tema all'ordine del giorno, riguardando il tema dei rapporti Governo-Parlamento.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, nel prendere atto dei chiarimenti forniti dal

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Governo, formula una proposta di parere favorevole.

Giovanni FAVA (LNP), presidente, dà atto delle sostituzioni e dei deputati in missione. Quindi, prima di procedere all'appello nominale, mediante il sistema delle palline bianche e nere, avverte che la votazione avrà luogo a scrutinio segreto.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Giovanni FAVA, presidente, comunica il risultato della votazione:

Presenti 26
Votanti 26
Maggioranza 14
Hanno votato 25
Hanno votato no 1
(La Commissione approva).

Giovanni FAVA, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Ascierto, Barba, Bosi, Chiappori, Terranova (in sostituzione di Cicu), Stasi (in sostituzione di De Angelis), Di Stanislao, Fallica, Fava, Schirru (in sostituzione di Fioroni), Gregorio Fontana, Garofani, Gidoni, Holzmann, La Forgia, Giulio Marini, Mazzoni, Moles, Paglia, Petrenga, Recchia, Luciano Rossi, Rugghia, Simeoni (in sostituzione di Sammarco), Speciale e Villecco Calipari.

Sui lavori della Commissione.

Gregorio FONTANA (PdL), nel giudicare interessanti i rilievi poc'anzi formulati dal deputato Ascierto, sottolinea, tuttavia, come la Commissione esprima il proprio parere su proposte di nomina in virtù di precise prescrizioni legislative. È quindi del tutto evidente che si potrebbe procedere ad un'estensione del parere parlamentare anche sulle nomine concernenti i vertici delle Forze armate solo in presenza di una modifica della legislazione vigente. Ritiene, pertanto, che un dibattito su questo tema possa svolgersi più opportunamente in sede di esame di eventuali proposte di legge che si prefiggano di modificare la legislazione vigente nel senso testé indicato.

Augusto DI STANISLAO (IdV), nel replicare alle osservazioni del deputato Fontana, ritiene che la Commissione, in occasione della discussione della proposta di nomina di cui si è testé concluso l'esame, avrebbe potuto approfondire le implicazioni gestionali e finanziarie relative alla Cassa di previdenza delle Forze armate - peraltro non risultanti dalla documentazione trasmessa dal Governo - in vista dell'espressione del parere sulla nomina stessa. Sottolinea altresì come, nella dinamica dei rapporti Governo-Parlamento, i singoli deputati possano intervenire non soltanto attraverso l'iniziativa legislativa, ma anche mediante la presentazione di atti di sindacato ispettivo o di atti di indirizzo volti ad orientare l'attività del Governo.

Giovanni FAVA, presidente, associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Fontana, nel ribadire che la Commissione è chiamata a pronunciarsi sulle proposte di nomina ai sensi della vigente disciplina legislativa, ritiene che per poter modificare tale procedura sia necessario cambiare la legislazione stessa mediante un'apposita iniziativa legislativa.

Roberto SPECIALE (PdL) esprime forti perplessità sull'opportunità di prevedere il parere parlamentare anche sulle nomine dei vertici militari, in quanto in tal modo si finirebbe per invadere una delle tipiche attività che rientra nell'ambito della responsabilità di Governo.

Francesco BOSI (UdC) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Speciale.

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Riccardo MAZZONI (PdL), nel ricordare di avere evidenziato, in qualità di relatore, nel corso della discussione della proposta di nomina di cui si è poc'anzi concluso l'esame, alcuni profili problematici della procedura seguita dal Governo per la richiesta del parere, ritiene che gli interventi riferiti a tale procedura avrebbero potuto essere più opportunamente svolti in quella sede.

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonio abitativo della Difesa per l'anno 2009.
Atto n. 210.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 18 maggio 2010.

Giovanni FAVA, presidente, ricorda che nella precedente seduta il relatore si era riservato di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti che il Governo dovrebbe fornire nell'odierna seduta.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA evidenzia, in primo luogo, che la diminuzione delle unità immobiliari costituenti il patrimonio abitativo è attribuibile alle dismissioni, previste nel precedente decreto, di alloggi di servizio non più ritenuti utili nel quadro delle esigenze dell'amministrazione, ai sensi dell'articolo 9, comma 7, delle legge n. 537 del 1993, e non più funzionali alle esigenze istituzionali, ai sensi dell'articolo 2, comma 628, lettera b), della legge n. 244 del 2007. Nel segnalare come la differenza di 26 alloggi in più rispetto alle dismissioni previste, pari a 3.131, sia dovuta a nuove acquisizioni immobiliari, sottolinea che tali immobili identificati non sono stati venduti, in quanto il decreto ministeriale recante il regolamento che prevede procedure e tempi per le alienazioni è stato adottato il 18 maggio 2010, registrato dalla Corte dei conti nella stessa data, ed è di imminente pubblicazione. Nel segnalare pertanto come non vi siano stati introiti a favore dell'amministrazione, evidenzia, infine, che per quanto riguarda la riduzione del numero programmato degli immobili da dismettere, il programma di dismissioni degli anni successivi al primo trova fondamento nelle esigenze funzionali della Difesa.
Con riguardo al regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione degli alloggi di servizio per il personale militare sopra citato, l'amministrazione, in relazione agli approfondimenti condotti circa le osservazioni formulate dall'Ufficio di controllo della Corte dei conti, ha ritirato il decreto già emanato il 9 marzo scorso e ha ritenuto di dover aderire alle osservazioni formulate, in data 18 maggio 2010 dalla Corte stessa, adottando un nuovo provvedimento, sostitutivo del precedente, registrato dall'Organo di controllo lo stesso 18 maggio 2010.

Antonio RUGGHIA (PD), nel prendere atto del fatto che il Governo ha recepito le osservazioni della Corte dei conti, che peraltro coincidevano in buona parte con le condizioni formulate a suo tempo dalla Commissione nel parere espresso sul citato schema di regolamento, chiede al sottosegretario Cossiga se il Governo abbia ottemperato ad una delle condizioni fondamentali contenute nel predetto parere concernenti la tutela dei conduttori a basso reddito, secondo cui tali conduttori avrebbero dovuto beneficiare dell'alloggio, compatibilmente con le loro condizioni economiche, per tutta la durata della loro vita.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel ribadire quanto in precedenza evidenziato riguardo alle modifiche introdotte nel testo del regolamento, deposita agli atti della Commissione lo schema di regolamento registrato dalla Corte dei conti in data 18 maggio 2010. Sottolinea, peraltro,

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come la discussione sulle modifiche introdotte dal Governo al citato schema di regolamento prescinda dall'esame dello schema di decreto in oggetto, fermo restando che il Ministero della difesa ha dato la propria disponibilità a fornire le informazioni richieste sullo schema di regolamento nella precedente seduta, al solo fine di rendere più agevole il dibattito in Commissione.

Augusto DI STANISLAO (IdV), replicando alle osservazioni del sottosegretario Cossiga, ritiene che il Governo in questa sede sia tenuto a rispondere in merito al recepimento di condizioni poste in un precedente parere approvato dalla Commissione all'unanimità.

Antonio RUGGHIA (PD), nel replicare alle osservazioni del rappresentante del Governo, sottolinea come vi sia un preciso collegamento tra lo schema di decreto in oggetto e lo schema di regolamento recentemente registrato dalla Corte dei conti, posto che il citato schema di decreto, come già segnalato nella precedente seduta, reca nelle sue premesse un esplicito richiamo proprio allo schema di regolamento. Ciò premesso, nell'evidenziare come il tema relativo al recepimento dei pareri resi dalle Commissioni parlamentari attenga più in generale ai rapporti Governo-Parlamento, ritiene che tale tema possa essere legittimamente posto in questa sede.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, considerato che sia le osservazioni della Corte dei conti sia le condizioni poste dalla Commissione Difesa nel suo parere sono state recepite nel citato schema di regolamento, ritiene che siano state pienamente rispettate le prerogative parlamentari.

Giovanni FAVA, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni, che illustra (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire, con l'astensione dei gruppi del Partito democratico, dell'Italia dei valori e dell'Unione di centro, nonché del deputato Chiappori, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.