CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 aprile 2010
316.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
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Mercoledì 28 aprile 2010. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE. - Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento del Senato, il Presidente dell'ENAC, dottor Vito Riggio, accompagnato dal direttore generale, dottor Alessio Quaranta e dal direttore delle comunicazioni istituzionali, dottor Sergio Bruno.

La seduta comincia alle 9.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il PRESIDENTE comunica che sarà redatto il resoconto stenografico della procedura che sta per iniziare.

La Commissione prende atto.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione normativa e amministrativa: audizione del Presidente dell'ENAC.

Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 21 aprile.

Il PRESIDENTE introduce i temi dell'audizione, incentrata sull'attuazione del procedimento cosiddetto «taglia-enti», di cui all'articolo 26 del decreto legge n. 112 del 2008, come successivamente modificato e integrato, con particolare riferimento allo schema di regolamento di riordino degli enti vigilati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (AG 203), all'ordine del giorno della Commissione.

Il presidente dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), dottor Vito RIGGIO,

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rileva come con lo schema di regolamento all'esame della Commissione non si realizzi un complessivo riordino dell'ente, pur auspicato da tempo dall'Enac stesso, bensì la riduzione del numero dei componenti degli organi collegiali richiesta dal procedimento «taglia-enti» e alcuni ulteriori limitati interventi. Dopo aver richiamato i contenuti dell'articolo 4 dell'atto del Governo n. 203, si sofferma sul divieto previsto dalla normativa vigente - per coloro che abbiano rivestito la carica di presidente, direttore generale o membro del consiglio di amministrazione dell'Enac - di assumere incarichi in imprese operanti nel settore del trasporto aereo nei quattro anni successivi alla conclusione del loro mandato: tale questione, a suo giudizio, comporta una valutazione in termini di opportunità, per la quale si rimette alle determinazioni della Commissione e del Governo.
Quanto alla possibilità di rinnovare senza limiti l'incarico di presidente o di direttore generale, richiama quanto affermato dal Governo circa l'esigenza di garantire il raggiungimento degli obiettivi dell'ente, con particolare riferimento a impegni o accordi di lungo periodo, quali la realizzazione del progetto «Cielo Unico Europeo» e l'approvazione del primo piano nazionale degli aeroporti. Conclude osservando che, per le funzioni svolte, tale esigenza non emerge, a suo avviso, per i componenti del Consiglio di amministrazione e depositando un documento che riporta le considerazioni svolte.

Ha quindi la parola il senatore CASOLI (PdL), relatore sull'atto del Governo n. 203, il quale considera opportuno non pregiudicare l'osmosi tra pubblico e privato, che potrebbe comportare la perdita di competenze maturate con evitabili danni in termini di competitività. Quanto alla rinnovabilità degli incarichi di presidente e di direttore generale, ritiene che non vi siano ragioni di impedirla quando vi siano esigenze di continuità e quando coloro che hanno ricoperto tali cariche abbiano operato bene.

L'onorevole LOVELLI (PD) ricorda il dibattito svolto nella Commissione Trasporti della Camera dei deputati e, dopo aver espresso un giudizio complessivamente favorevole sullo schema di regolamento di riordino, ribadisce le sue perplessità sulla possibilità che l'incarico di presidente e quello di direttore generale dell'Enac possano essere rinnovati indefinitamente: tale possibilità a suo avviso andrebbe esclusa, anche per gli altri casi consentiti dalla normativa vigente, in linea di principio per la generalità degli incarichi e a prescindere dal giudizio su coloro che hanno ricoperto tali funzioni. Dopo aver osservato come le considerazioni e le motivazioni del Governo sul punto non siano convincenti, conclude chiedendo se, in concreto, si siano verificate situazioni di potenziale conflitto di interessi o di difficoltà derivanti dall'assunzione di incarichi presso privati da parte di coloro che avevano precedentemente operato in Enac.

La senatrice LEDDI (PD) chiede se la normativa di settore richieda un'opera di riassetto e quali siano gli eventuali profili di maggiore criticità.

Il presidente PASTORE osserva come nell'individuare le soluzioni alle questioni evocate occorra definire norme coerenti al sistema e che al contempo garantiscano l'operatività dell'ente. Chiede poi se si ritenga auspicabile suggerire al Governo un intervento di riordino più ampio, sempre in attuazione del procedimento «taglia-enti», in attesa di una riorganizzazione complessiva.

Il presidente dell'Enac, dottor RIGGIO, rileva come il divieto di svolgere attività presso imprese di settore potrebbe venire in rilievo per i funzionari apicali: l'attuale continua osmosi non ha, a suo avviso, originato situazioni di conflitto, costituendo semmai un elemento per la migliore operatività delle società, nel rispetto

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della legge; considera inoltre incongrua l'applicabilità del divieto medesimo ai consiglieri di amministrazione, alla luce delle funzioni del Consiglio, ed eccessiva la sua durata, fissata in quattro anni. Manifesta quindi il proprio favore per un rafforzamento dell'autonomia dell'Enac e per una riduzione del numero dei componenti del Consiglio di amministrazione.
In conclusione, segnala due elementi di criticità: la procedura di approvazione dei contratti di programma che si ripercuote sulla tariffazione delle società aeroportuali, giudicata eccessivamente farraginosa e l'esigenza di escludere l'Enac dai vincoli fissati dalla legge finanziaria per gli enti pubblici in particolare in materia di assunzioni, consentendo soprattutto le procedure di reclutamento d'urgenza che riguardano profili professionali - come quello degli ispettori di volo piloti - necessari per garantire la sicurezza.

Il senatore CASOLI (PdL), relatore sull'atto del Governo n. 203, condivide i rilievi da ultimo formulati dal Presidente dell'Enac, riservandosi di richiamarli nella proposta di parere sullo schema di regolamento di riordino degli enti vigilati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti all'esame della Commissione.

L'onorevole LOVELLI (PD) si associa al senatore Casoli.

Il PRESIDENTE assicura che la documentazionepresentata sarà resa disponibile alla pubblica consultazione, ringrazia il presidente Riggio e i suoi accompagnatori e li congeda, dichiarando conclusa l'audizione.

Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

La seduta termina alle 9.35.

Mercoledì 28 aprile 2010. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE. - Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento del Senato, il Presidente dell'Aero Club d'Italia, senatore Giuseppe Leoni.

La seduta comincia alle 14.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il PRESIDENTE comunica che sarà redatto il resoconto stenografico della procedura che sta per iniziare.

La Commissione prende atto.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione normativa e amministrativa: audizione del Presidente dell'Aero Club d'Italia.

Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta antimeridiana.

Il PRESIDENTE introduce i temi dell'audizione, incentrata sull'attuazione del procedimento cosiddetto «taglia-enti», di cui all'articolo 26 del decreto legge n. 112 del 2008, come successivamente modificato e integrato, con particolare riferimento allo schema di regolamento di riordino degli enti vigilati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (AG 203) all'ordine del giorno della Commissione.

Il presidente dell'Aero Club d'Italia, senatore LEONI, ricorda la significativa riduzione delle spese e la riorganizzazione realizzata con l'approvazione del nuovo Statuto nel 2004, sottolineandone la coerenza con la natura sportiva dell'ente che non presuppone la percezione di emolumenti per lo svolgimento di incarichi. Rammenta inoltre come, dopo l'approvazione del nuovo Statuto, gli Aero Club siano diventati 180. Esprime quindi l'auspicio che possa essere prevista - nell'ambito dell'aviazione civile - l'unificazione in capo all'AeCi dell'aviazione generale, superando l'attuale separazione di competenze

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tra Aero Club d'Italia e - per una parte minore - Enac, talvolta foriera di aspetti problematici, ritenendo che ciò possa costituire anche un elemento determinante per favorire l'incremento del numero di aeromobili, assai ridotto rispetto ad altri Paesi europei. Dopo aver sottolineato l'importanza dell'aeronautica come disciplina sportiva altamente formativa, soprattutto per i giovani, e che valorizza il merito, ricorda la piena disponibilità dell'AeCI a prevedere una riduzione del numero di componenti del Consiglio federale nella misura di quattro membri e riferisce sulla prevista eliminazione della figura del revisore supplente; conclude richiamando le funzioni che lo Statuto attribuisce all'AeCi e depositando un documento che illustra le considerazioni svolte.

Il presidente PASTORE chiede chiarimenti circa le specialità sportive aeronautiche e la loro rappresentanza negli organi dell'AeCI.

Il presidente dell'AeCI, senatore LEONI, elenca le nove specialità sportive aeronautiche riconosciute dalla Federazione Aeronautica Internazionale (FAI), segnalando che ciascuna è rappresentata nel Consiglio Federale.

Il senatore CASOLI (PdL), relatore sull'atto del Governo n. 203, ringrazia il senatore Leoni per l'impegno profuso nella sua veste di presidente dell'Aero Club d'Italia, anche in occasione della riforma statutaria del 2004. Sollecita una sua valutazione circa le possibili ripercussioni della riduzione del numero dei componenti del Consiglio Federale sulla rappresentanza - in quella sede - di tutte le specialità, a fronte di un'esigua riduzione della spesa.

Il presidente dell'AeCI, senatore LEONI, assicura che la rappresentanza di tutte le specialità è comunque garantita dalla composizione della Commissione Centrale Sportiva Aeronautica (CSSA), manifestando il proprio favore alla riduzione del numero di membri del Consiglio federale; conclude invitando la Commissione a considerare la possibilità di suggerire una modifica dello Statuto che consenta la rinnovabilità consecutiva dell'incarico di Presidente fino a due volte, permettendo così fino a tre mandati consecutivi, secondo quanto previsto per il CONI, di cui l'AeCi è una federazione.

Il senatore CASOLI (PdL), relatore sull'atto del Governo n. 203, concorda con quanto osservato dal presidente dell'AeCi, preannunciando che la proposta di parere sullo schema di regolamento che sottoporrà alla Commissione terrà conto del dibattito; preannuncia inoltre una possibile osservazione in merito alla formulazione dell'articolo 1 del regolamento che, a suo giudizio, dovrebbe evitare di novellare direttamente lo Statuto.

Il presidente PASTORE assicura che la documentazionepresentata sarà resa disponibile alla pubblica consultazione, ringrazia il presidente Leoni e lo congeda, dichiarando conclusa l'audizione.
Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

Sul termine per l'espressione del parere sull'AG 203.

Il PRESIDENTE ricorda che il termine per l'espressione del parere al Governo sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di riordino degli enti vigilati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (n. 203) scade, ai sensi dell'articolo 14, comma 22, primo periodo, della legge 28 novembre 2005, n. 246, l'8 maggio 2010; avverte che, considerata la necessità di svolgere ulteriori approfondimenti, chiederà a nome della Commissione la proroga di venti giorni per l'espressione del parere stesso, ai sensi del comma 23 del già citato articolo 14.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 15.