CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 aprile 2010
315.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
COMUNICATO
Pag. 329

AUDIZIONI

Martedì 27 aprile 2010. Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA, indi del vicepresidente Marco CAUSI, indi del presidente Enrico LA LOGGIA. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 10.10.

Audizione del Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, in ordine all'attuazione della legge n. 42 del 2009 in materia di federalismo fiscale.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e rinvio).

Enrico LA LOGGIA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Introduce quindi l'audizione.

Il ministro Roberto CALDEROLI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni il senatore Carlo VIZZINI (PdL) e i deputati Enrico LA LOGGIA, presidente, Rolando NANNICINI (PD), Marco CAUSI (PD), Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI).

Enrico LA LOGGIA, presidente, in ragione delle esigenze del Governo, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11.30, è ripresa alle 11.40.

Intervengono quindi per formulare quesiti ed osservazioni i senatori

Pag. 330

Paolo FRANCO (LNP) e Giampiero D'ALIA (UDC-SVP-IS-Aut)

Enrico LA LOGGIA, presidente, ringrazia il ministro per l'esauriente relazione svolta e rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI

Martedì 27 aprile 2010. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA.

La seduta comincia alle 11.55.

Audizione del presidente della Commissione paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale (COPAFF), Luca Antonini, in ordine alle attività della Commissione medesima.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 5 del regolamento della Commissione, e rinvio).

Enrico LA LOGGIA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
Introduce quindi l'audizione.

Luca ANTONINI, presidente, della Commissione paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale (COPAFF) svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione, con particolare riferimento alla questione dei trasferimenti statali.

Ernesto LONGOBARDI, componente della Commissione paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale (COPAFF) svolge ulteriori considerazioni sui temi oggetto dell'audizione.

Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni il senatore Lucio Alessio D'UBALDO (PD) e il deputato Marco CAUSI (PD).

Enrico LA LOGGIA, presidente, ringrazia il presidente della Commissione paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale per l'esauriente relazione svolta e rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 27 aprile 2010. - Presidenza del presidente Enrico LA LOGGIA.

La seduta comincia alle 12.45.

Schema di decreto legislativo recante recante attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio.
Atto n. 196.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Il deputato Massimo Enrico CORSARO (PdL) relatore, avverte che è stato avviato un confronto con il collega Causi, con l'intento di pervenire ad una relazione che, evitando di soffermarsi sulle tematiche di carattere generale, che potranno poi essere approfondite nel corso del dibattito, mirerà a focalizzare gli aspetti dello schema di decreto sui quali potrebbe rendersi necessario proporre modifiche o integrazioni, anche alla luce dei chiarimenti che verranno in proposito forniti dal Governo.

Pag. 331

Anticipa quindi alcuni degli argomenti che verranno poi ulteriormente trattati nel corso dell'esame.
In primo luogo, ricorda la questione della contestualità tra il trasferimento dei beni e la riduzione dei trasferimenti statali. A tal fine, segnala che risulterebbe utile poter disporre di una individuazione - anche nella forma di inventario - il più possibile completa dei beni che potranno essere oggetto di trasferimento. In secondo luogo, relativamente ai fondi di investimento immobiliare previsti dall'articolo 6 del provvedimento, ferma restando la necessità di valutare se la relativa disciplina possa essere ridefinita esclusivamente sulla base di norme previste dalla normativa delegata, segnala che potrebbero evidenziarsi problemi in ordine all'utilizzo delle plusvalenze realizzate: va infatti considerato che benché tali plusvalenze derivino dall'utilizzo di immobili che, in quanto facenti parte del patrimonio dello Stato, assolvono anche ad una funzione di garanzia del debito, le stesse, per altro verso, verranno prodotte da fondi in cui sono presenti non solo soggetti pubblici ma anche soggetti privati.
Con riferimento alla procedura di assegnazione dei beni, evidenzia la necessità di definire le modalità operative delle assegnazioni stesse nelle situazioni in cui vi siano una pluralità di domande da parte degli enti interessati ovvero, al contrario, quando non ve ne siano affatto. In tali casi, infatti, potrebbe risultare complesso effettuare le assegnazioni rispetto ai vari livelli di governo, dovendosi anche tenere conto delle funzioni cui possono essere destinati gli immobili. Ricorda, infine, anche le possibili criticità che potrebbero concernere la gestione dei beni trasferiti e il tema delle connesse varianti urbanistiche, ai fini del controllo della destinazione dell'uso dei beni che vengono trasferiti o in relazione alla valorizzazione degli stessi.

Il deputato Marco CAUSI (PD), relatore, nel concordare con le questioni segnalate dal collega Corsaro, che verranno più esaustivamente esaminate nel seguito dell'esame dello schema di decreto, aggiunge ulteriori questioni sulle quali dovrà incentrarsi il lavoro istruttorio. Si tratta, in particolare, della questione del demanio idrico e del demanio portuale, nonché di quella relativa ai beni della difesa. Per questi ultimi, in particolare, riterrebbe opportuno trovare un miglior punto di equilibrio nel testo del provvedimento al fine di consentirne l'effettivo utilizzo. Con riferimento, infine, ai beni culturali, segnala che la procedura prevista dallo schema di decreto non sembra del tutto aderente a quella prevista dall'articolo 19 della legge n. 42 del 2009, che prevede l'individuazione dei beni di rilevanza nazionale che non possono essere trasferiti, lasciando agli enti territoriali la possibilità di richiedere l'assegnazione dei beni che non sono indicati nell'elenco.

Enrico LA LOGGIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.55.