CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 marzo 2010
291.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 2 marzo 2010. - Presidenza del vicepresidente della I Commissione Jole SANTELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 13.15.

DL 4/2010: Istituzione dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
C. 3175 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 febbraio 2010.

Jole SANTELLI, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che sono stati presentati emendamenti al provvedimento in esame (vedi allegato), che saranno esaminati nella seduta odierna, così da poter trasmettere in tempo utile il testo alle Commissioni competenti in sede consultiva. Ricorda, infatti, che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 8 marzo prossimo. Le Commissioni saranno conseguentemente chiamate a votare il mandato ai relatori a riferire all'Assemblea nella seduta già convocata per giovedì 4 marzo. Avverte, inoltre, che tutti gli emendamenti presentati dal gruppo del Partito democratico devono intendersi sottoscritti anche dai deputati Samperi, Touadi, Rossomando e Tidei.

Manlio CONTENTO (PdL), relatore per la II Commissione, alla luce degli emendamenti presentati, intende formulare, anche a nome della relatrice per la I Commissione, una proposta alle Commissioni. Considerato infatti che le proposte emendative individuano correttamente una serie di questioni prioritarie su cui soffermarsi, alla luce anche di quanto emerso nel corso delle audizioni svolte, e che le stesse necessitano di ulteriori approfondimenti da svolgere con il Governo, l'intenzione è quella di invitare i presentatori a ritirare tali proposte in questa fase, esprimendo altrimenti parere contrario, così da poter individuare soluzioni il più possibile condivise ai fini della discussione in Assemblea.

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Ricorda che la principale delle questioni emerse riguarda le modalità di disciplina della fase iniziale dell'aggressione dei beni nell'ambito del procedimento penale o di quello per l'adozione di misure patrimoniali. Occorre infatti prevedere modalità congrue per il coinvolgimento della magistratura in tale prima fase, individuando forme di coordinamento tra il magistrato responsabile e l'Agenzia. L'intenzione sarebbe, quindi, quella di prevedere adeguate modalità di coinvolgimento della magistratura nella prima fase, in cui è più evidente il rapporto tra magistrato ed Agenzia, trasferendo in capo a quest'ultima in una seconda fase - che potrebbe essere individuata nel momento successivo alla decisione di primo grado - tutte le funzioni di gestione dei beni.
Sottolineato pertanto che anche la maggioranza condivide le questioni emerse, ribadisce l'esigenza di individuare con l'Esecutivo una soluzione adeguata, che auspica possa essere condivisa da tutti i gruppi considerato che il tema della lotta alla mafia sta a cuore a tutti.

Gianclaudio BRESSA (PD) chiede conferma dell'intenzione dei relatori di approvare in Commissione il testo del decreto-legge n. 4 del 2010, rinviando la decisione in ordine alle modifiche da apportare alla successiva fase della discussione in Assemblea.

Manlio CONTENTO (PdL), relatore per la II Commissione, conferma che, vista la ristrettezza dei tempi a disposizione delle Commissioni per l'esame del provvedimento, la strada che ritiene più opportuna è quella di un esame approfondito degli emendamenti da svolgere nell'ambito del Comitato dei nove. Comprende che i gruppi possono avere interesse a porre comunque in votazione i propri emendamenti in questa fase ma ribadisce l'invito a trovare soluzioni quanto più possibile condivise.

Jole SANTELLI, presidente e relatore per la I Commissione, concorda con il collega Contento sull'esigenza di procedere in tale modo, considerato che la discussione del provvedimento in Assemblea avrà luogo già a partire da lunedì 8 marzo prossimo e che le Commissioni sono quindi chiamate a deliberare il conferimento del mandato ai relatori entro giovedì 4 marzo. Diversamente, sarebbe difficile individuare soluzioni approfondite e condivise anche con il Governo visto il poco tempo a disposizione.

Donatella FERRANTI (PD), premesso che l'essenziale non è tanto votare gli emendamenti quanto addivenire a un testo condiviso, quantomeno nelle grandi linee, dichiara l'adesione del suo gruppo al percorso delineato dai relatori. Chiarisce quindi che gli emendamenti presentati dalla sua parte politica tendono nella sostanza, anche alla luce di quanto emerso nelle audizioni informali svolte la settimana scorsa, a scongiurare il rischio che l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata finisca con l'essere un «carrozzone» burocratico e che si disperda il patrimonio di professionalità ed esperienza accumulate negli anni in questo campo. L'obiettivo deve essere invece quello di mettere in piedi un sistema il più possibile efficace nella gestione e destinazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata, privilegiando nel contempo la destinazione sociale dei beni stessi. Invita quindi fin d'ora i relatori a prestare particolare attenzione agli emendamenti del suo gruppo che - fermo restando che il riutilizzo per finalità sociali dei beni confiscati deve essere considerato un principio cardine nella lotta alla mafia - tentano di coordinare il provvedimento in esame con la disposizione introdotta dall'articolo 2, comma 52, della legge finanziaria per il 2010, la quale ha previsto la vendita dei beni confiscati alla criminalità organizzata dei quali non sia possibile effettuare la destinazione o il trasferimento per finalità di pubblico interesse entro il termine di novanta giorni, prorogabile in determinati casi di altri novanta giorni. Segnala inoltre gli emendamenti che prevedono che il bene non sia

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posto all'asta ma venduto al prezzo di mercato e che siano svolti accertamenti sulla provenienza del denaro impiegato per l'acquisto, onde evitare che il bene stesso torni in possesso della mafia.

Gianclaudio BRESSA (PD), alla luce di quanto evidenziato dai relatori, ritiene opportuno non accedere all'invito a ritirare tutti gli emendamenti presentati, ritenendo preferibile considerarli comunque respinti. In tale modo, la discussione in Assemblea avrà inizio con il medesimo testo e con le stesse proposte emendative finora presentate, ferma restando la possibilità di tenere conto degli emendamenti che saranno definiti nell'ambito del Comitato dei nove.

Pierluigi MANTINI (UdC) dichiara che il suo gruppo condivide il percorso proposto dai relatori, considerata la ristrettezza dei tempi a disposizione delle Commissioni, che non consentono forse di procedere diversamente. Auspica, in ogni caso, che ancor prima della riunione del comitato dei nove i relatori possano valutare con attenzione gli emendamenti presentati. Segnala, in particolare, la proposta del suo gruppo di istituire l'Agenzia, in ragione della varietà delle professionalità coinvolte, tra cui anche quella del magistrato, non presso il Ministero dell'interno, bensì presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Federico PALOMBA (IdV) si dichiara disponibile ad «un'apertura di credito» nei confronti dei relatori nel presupposto che ci si trova di fronte ad un provvedimento che interessa tutti in eguale misura e con l'auspicio di poter giungere a soluzioni condivise.
Rileva che il timore del suo gruppo riguarda piuttosto il rischio che il Comitato dei nove si riunisca frettolosamente come spesso avviene. Invita quindi le presidenze a prevedere tempi congrui per consentire un esame approfondito delle questioni evitando decisioni sbrigative nell'ambito del Comitato dei nove.
Concorda, infine, con il collega Bressa sull'opportunità di considerare comunque respinte le proposte emendative, senza accedere alla richiesta di ritiro delle stesse.

Jole SANTELLI, presidente e relatore per la I Commissione, assicura che nella giornata di martedì 9 saranno dedicati tempi congrui per la riunione del Comitato dei nove.

Raffaele VOLPI (LNP) dichiara che anche il suo gruppo condivide la proposta dei relatori. Il suo gruppo parteciperà attivamente alla fase emendativa nell'ambito del comitato dei nove, in vista del miglioramento del testo, prestando attenzione, in particolare, alle indicazioni del Governo.

Mario TASSONE (UdC) fa presente che non manca da parte del suo gruppo la disponibilità a considerare respinti tutti gli emendamenti presentati. Rileva peraltro la necessità di svolgere un attento confronto sulle questioni poste, come testé evidenziato anche dal collega Volpi, che oltretutto è componente di un gruppo che fa parte della maggioranza.
Ritiene quindi preliminare conoscere dai relatori se vi è già, da parte loro, un orientamento favorevole ad una o ad un'altra filosofia alla base degli emendamenti presentati.
Rileva che i tempi a disposizione delle Commissioni sono certamente ristretti ma questo dipende soprattutto dalla scelta del Governo di intervenire con uno strumento legislativo di urgenza qual è quello del decreto-legge, in tal modo affrontando frettolosamente le questioni, anche rispetto alle proposte che aveva formulato la Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

Manlio CONTENTO (PdL), relatore per la II Commissione, sottolinea, affinché non vi siano ambiguità, che l'apertura dei relatori riguarda le specifiche questioni di grande rilievo poste in evidenza dai soggetti

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auditi la scorsa settimana, e in particolare quella della divisione di compiti e del rapporto tra i soggetti coinvolti nelle fasi del sequestro, prima, e della confisca, dopo: come relatore lavorerà alla soluzione di questo problema, lasciando al Governo di dire se altre proposte di modifica siano meritevoli di considerazione. In ogni caso, non c'è dubbio, a suo parere, che le questioni portanti siano quelle emerse nel corso delle audizioni.

Jole SANTELLI, presidente e relatore per la I Commissione, rileva che, come evidenziato anche dal collega Contento, i relatori hanno già svolto una prima valutazione con il Governo, che - come potrà confermare anche il Sottosegretario Caliendo - è disponibile a modificare il provvedimento in esame in senso migliorativo, tenendo conto delle esperienze precedenti ed evitando appesantimenti burocratici.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO conferma quanto testé evidenziato dalla collega Santelli e fa presente che nei prossimi giorni avrà modo di approfondire con i relatori le questioni poste.

Federico PALOMBA (IdV) segnala ai relatori altre due questioni rilevanti, quella dell'integrazione della composizione dell'Agenzia e quella dei criteri di preferenza nella destinazione dei beni confiscati, nel senso che deve essere preferita la destinazione sociale dei beni, mentre la vendita deve essere l'extrema ratio, e deve in ogni caso essere effettuata con la garanzia che ad acquistare non siano gli stessi mafiosi.

Lorenzo RIA (UdC) sottopone all'attenzione del relatori i problemi segnalati dagli emendamenti del suo gruppo, e in particolare quello della suddivisione dei compiti e quello dell'organo presso il quale incardinare l'Agenzia. Segnala poi la necessità di chiarire il rapporto tra l'Agenzia e gli enti territoriali, nonché di sostenere i soggetti assegnatari dei beni confiscati mediante due fondi, uno per l'accesso al credito e uno per la riparazione dei danni subiti dai beni assegnati nel periodo tra il sequestro e l'assegnazione finale.

Annagrazia CALABRIA (PdL) sottoscrive e ritira l'emendamento Lorenzin 5.18.

Jole SANTELLI, presidente e relatore per la I Commissione, preso atto degli esiti della discussione, propone di considerare respinte tutte le proposte emendative presentate.

Le Commissioni concordano.

Jole SANTELLI, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che sul testo del disegno di legge di conversione del decreto-legge saranno invitate ad esprimersi le Commissioni competenti in sede consultiva. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.40.