CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 gennaio 2010
272.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 21 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il viceministro per le infrastrutture e i trasporti, Roberto Castelli.

La seduta comincia alle 13.20.

Schemi di delibere del CIPE: n. 51/2009, concernente «Legge n. 443/2001. Interventi Fondo infrastrutture. Quadro di dettaglio delibera CIPE 6 marzo 2009»; n. 52/2009, concernente «Legge n. 443/2001. Allegato opere infrastrutturali al Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) 2010-2013».
Atti n. 180 e n. 181.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, ricorda che gli atti all'esame della Commissione recano due delibere del Cipe riguardanti la ripartizione del Fondo infrastrutture istituito dal decreto-legge n. 112 del 2008. Com'è noto, infatti, l'articolo 6-quinquies di tale decreto-legge ha previsto l'istituzione di un Fondo per il finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e le reti energetiche nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, a decorrere dall'anno 2009. In tale fondo avviene la concentrazione di tutte le risorse del fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) assegnate dal CIPE per l'attuazione del Quadro strategico nazionale (QSN) per il periodo 2007-2013 in favore di programmi di interesse strategico nazionale e progetti speciali. Lo stesso articolo ha demandato ad apposita delibera del CIPE, sentita la Conferenza unificata e le Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili di carattere finanziario, il riparto delle risorse del fondo, fermo restando il vincolo di concentrare nelle regioni del Mezzogiorno almeno l'85 per cento degli stanziamenti nazionali per l'attuazione del QSN 2007-2013. Per quanto riguarda l'atto n. 180, ricorda che con la delibera n. 51

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del 29 giugno 2009 in esame il CIPE ha approvato il quadro delle disponibilità del Fondo infrastrutture, riportato nell'allegato 1, per un totale di oltre sette miliardi di euro.
La delibera reca, quindi, il quadro di dettaglio degli interventi da finanziare, riportato nell'allegato 2, specificando che tale quadro ha natura puramente programmatica, ed evidenziando come le risorse del Fondo siano destinate agli interventi della legge obiettivo secondo quanto previsto dalla delibera CIPE 6 marzo 2009, n. 10, sullo stato di attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche. Tale allegato, come evidenziato nella relazione di accompagnamento sugli schemi in esame, riproduce la tabella 11 dell'Allegato Infrastrutture al DPEF 2010-2013 per quanto concerne l'articolazione delle voci di investimento considerate nel quadro di dettaglio, riportando alcune lievi variazioni rispetto all'ammontare complessivo delle risorse del Fondo infrastrutture.
Ciò comporta che, rispetto alla tabella 11 contenuta nel DPEF - che reca un Piano di interventi a valere sul fondo infrastrutture per un importo di 7.596 milioni di euro - il quadro di dettaglio riportato nello schema di delibera n. 51 risulta ridotto di 475 milioni di euro. Ricorda, peraltro, che il Parlamento si è già espresso sull'Allegato infrastrutture in sede di approvazione della risoluzione 6-00028 sul DPEF 2010-2013, nella seduta del 29 luglio 2009, condividendo i contenuti programmatori della delibera sulla quale siamo chiamati ad esprimere il parere. Desidera, tuttavia, segnalare che nel frattempo sono intervenute alcune modifiche al quadro degli stanziamento, soprattutto a seguito della legge finanziaria 2010 che, com'è noto, ha stanziato 900 milioni di euro per interventi di risanamento ambientale, a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture, attraverso la rimodulazione di precedenti assegnazioni.
La medesima legge finanziaria contiene ulteriori disposizioni che riducono le disponibilità del Fondo infrastrutture: si tratta, in particolare, di 100 milioni di euro per le necessità del settore agricolo e di 500 milioni di euro per la realizzazione delle nuove infrastrutture carcerarie o l'aumento della capienza di quelle esistenti. È evidente, pertanto, che lo schema di delibera in esame non può tener conto delle citate rimodulazioni, peraltro non ancora approvate dal Cipe. Analoghe considerazioni valgono per l'atto n. 181, recante la delibera n. 52 del 15 luglio 2009, con la quale il Cipe, oltre a esprimere il parere favorevole sull'Allegato Infrastrutture, ha approvato il quadro aggiornato degli interventi finanziati dal Fondo infrastrutture. Nel esprimersi quindi a favore dei provvedimenti in titolo, a conferma del parere già espresso nel luglio scorso, rappresenta al governo l'opportunità, richiamando l'impegno assunto in sede di approvazione del DPEF, di trasmettere quanto prima il nuovo quadro aggiornato del Programma, anche al fine di esporre in misura il più possibile esaustiva e completa il quadro di assegnazione delle risorse programmato dal CIPE e gli utilizzi in corso.

Raffaella MARIANI (PD), nel ricordare come più volte abbia lamentato l'inottemperanza del Governo all'obbligo di trasmissione alle Commissioni parlamentari competenti degli schemi di delibere CIPE relativi alla ripartizione del Fondo infrastrutture, sottolinea come i componenti della Commissione si siano trovati nella condizione di conoscere esclusivamente il titolo delle delibere, apprendendo solo dagli organi di stampa, e solo parzialmente, il contenuto delle stesse. Esprime quindi soddisfazione sul fatto che il Governo abbia provveduto finalmente a trasmette gli atti in esame. Sottolinea, però, che il contenuto degli stessi non risulta aggiornato alle modifiche nel frattempo intervenute con l'approvazione della legge finanziaria per il 2010; chiede, pertanto, che il Governo possa integrare gli atti trasmessi in modo da fornire alla Commissione un panorama aggiornato in ordine alla rimodulazione dei fondi. Conclude, quindi, rappresentando al Governo l'esigenza per il futuro di trasmettere alla Commissione le delibere subito dopo la loro approvazione

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da parte del Cipe per porre la Commissione nelle condizioni di conoscerne dettagliatamente il contenuto e per dare risposta alla esigenze che provengano dal territorio nel senso di conoscere con esattezza le priorità infrastrutturali e le risorse effettivamente disponibili per la loro realizzazione.

Il viceministro Roberto CASTELLI fa presente l'opportunità di chiarire due aspetti preliminari. In primo luogo, sottolinea che il Ministero per le infrastrutture ha originariamente ritenuto di adempiere all'obbligo di trasmissione degli schemi di delibere CIPE alle Commissioni competenti per materia attraverso la trasmissione dell'Allegato Infrastrutture al DPEF, il quale ingloba le due delibere del CIPE oggetto di esame. In secondo luogo, evidenzia come tali delibere non possano recare le rimodulazioni delle risorse del Fondo infrastrutture in quanto tali delibere non sono intervenute successivamente, a seguito dell'approvazione della legge finanziaria per 2010 e delle quali quindi non si può tener conto nelle delibere in questione.
Conclude precisando che le risorse per ciascun intervento da finanziarie indicate nelle delibere hanno natura programmatoria, non per scarsa trasparenza, ma in coerenza con l'obiettivo del Governo, che è quello di concentrare comunque le risorse finanziarie laddove si possano effettivamente avviare i cantieri, e quindi creare posti di lavoro, in un'ottica di politica anticiclica.

Tino IANNUZZI (PD) nell'esprimere condivisione per le osservazioni critiche formulate dal deputato Mariani in ordine alla tortuosità e opacità del percorso che ha portato alla pubblicazione delle delibere Cipe e alla tardiva e molto parziale messa a conoscenza della Commissione del contenuto dettagliato delle delibere stesse, chiede che il viceministro Castelli fornisca chiarimenti circa l'effettiva disponibilità delle risorse finanziarie necessarie al completamento di alcune opere essenziali per l'ammodernamento e lo sviluppo della rete infrastrutturale del Mezzogiorno, quali la rete ferroviaria meridionale e l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, che oggi viene messa in dubbio auto da autorevoli fonti d'informazione.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) nell'associarsi a quanto detto dal deputato Mariani, ricorda che già da qualche settimana ha chiesto di poter avere accesso agli atti relativi alle delibere Cipe, con particolare riferimento a quelle relative al finanziamento della Pedemontana lombarda.

Mario LOVELLI (PD) ricorda che proprio nella giornata di ieri, la Commissione ha avuto modo di interloquire con il commissario straordinario delegato alla realizzazione del terzo valico dei Giovi, apprendendo che il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione del secondo lotto costruttivo dell'opera, a tutt'oggi non disponibili, è la prima delle priorità che si trova ad affrontare per scongiurare il rischio di un blocco dei lavori e di un allungamento dei tempi di realizzazione dell'opera.

Il viceministro Roberto CASTELLI, con riferimento alle sollecitazioni relative alla effettiva disponibilità delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione di talune infrastrutture strategiche, osserva che ci si trova in una situazione rappresentabile con l'espressione di Adam Smith sulle «esigenze illimitate e risorse limitate». Nel ricordare, al riguardo, che, a fronte di un piano decennale delle grandi opere che prevede finanziamenti per 150 miliardi di euro, il Cipe ha approvato delibere per 112 miliardi di euro, mentre le risorse effettivamente utilizzabili ammontano a poco meno di 70 miliardi di euro, ritiene che questo sia la conseguenza inevitabile della difficile congiuntura economica che il Paese sta attraversando e dello sforzo che da anni si sta compiendo di rispettare i vincoli nazionali ed internazionali in tema di finanza pubblica e di bilancio dello Stato. Aggiunge, poi, con specifico riferi- mento

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alle fonti di finanziamento e allo stato dei lavori di completamento della Salerno-Reggio Calabria, che sia giunto il tempo di avviare una «operazione verità» cominciando a dire, ad esempio, che - solo nel 2009 - si sono registrati nelle zone interessate dai lavori circa 80 attentati che rappresentano un fattore molto negativo, anche in termini di rallentamento dei lavori e di difficoltà di rapporti con le imprese.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.40.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 271 del 20 gennaio 2010, a pagina 160, dopo la non riga, sopprimere il seguente titoletto: «5-00746 Madia: sulle condizioni del porto canale di Fiumicino»
successivamente, a pagina 161, seconda colonna, dopo la settima riga, sopprimere il seguente titoletto: «5-00746 Madia: sulle condizioni del porto canale di Fiumicino»
successivamente a pagina 167, dopo la seconda riga, sopprimere il seguente titoletto: «5-00746 Madia: sulle condizioni del porto canale di Fiumicino».