CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 gennaio 2010
268.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 13 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.20.

Variazione nella composizione della Commissione.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che il deputato Giuseppe Drago, appartenente al gruppo Unione di Centro, ha cessato di far parte della Commissione e che è entrato a farne parte il deputato Antonio Mereu, appartenente al medesimo gruppo, che assume altresì le funzioni di rappresentante del gruppo medesimo.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione di Lanzarote, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
Nuovo testo C. 2326 Governo.
(Parere alle Commissioni II e III).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Luca Giorgio BARBARESCHI (PdL), relatore, fa presente che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alle Commissioni II e III sul disegno di legge C. 2722, di ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, come modificato a seguito dell'approvazione di emendamenti da parte delle citate Commissioni.
La Convenzione in esame, fatta a Lanzarote il 25 ottobre 2007, e non ancora entrata in vigore, è il primo strumento internazionale con il quale si prevede che gli abusi sessuali contro i bambini siano considerati reati. Oltre alle fattispecie di reato più diffuse in questo campo (abuso sessuale, prostituzione infantile, pedopornografia, partecipazione coatta di bambini a spettacoli pornografici) la Convenzione disciplina anche i casi di grooming (adescamento attraverso internet) e di turismo sessuale.
La Convenzione delinea misure preventive che comprendono lo screening, il reclutamento e l'addestramento di personale che possa lavorare con i bambini al fine di renderli consapevoli dei rischi che possono correre e di insegnare loro a proteggersi; stabilisce inoltre programmi di supporto alle vittime, incoraggia la denuncia di presunti abusi e di episodi di sfruttamento e prevede l'istituzione di centri di aiuto via telefono o via internet.
Il disegno di legge di ratifica è suddiviso in due Capi: il Capo I (articolo 1-3) reca la ratifica e l'ordine di esecuzione della Convenzione (articoli 1 e 2) e individua nel Ministero dell'interno l'autorità nazionale responsabile in relazione alla registrazione e conservazione dei dati nazionali sui condannati per reati sessuali (articolo 3), prevedendo esplicitamente a tal fine il rispetto del Trattato di Prum (ratificato dall'Italia con legge n. 85 del 2009); il Capo II (articoli 4-9) contiene invece disposizioni di adeguamento interno, che incidono sul diritto e sulla procedura penale.
Le norme di più specifico interesse per la IX Commissione sono contenute all'articolo 4, comma 1.
La lettera a-bis) introduce l'articolo 414-bis, che prevede il delitto di «Pedofilia e pedopornografia culturale», in base al quale chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, istiga pubblicamente a commettere i reati previsti dagli articolo 600-bis (prostituzione minorile), 600-ter (pornografia minorile) e 600-quater (detenzione di materiale pornografico), anche se relativi al materiale pornografico di cui all'articolo 600-quater.1 (pornografia virtuale), turismo sessuale (articolo 600-quinquies), violenza sessuale (articolo 609-bis), atti sessuali con minorenne (articolo 609-quater), corruzione di minorenne (articolo 609-quinquies), è punito con la reclusione

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da tre a cinque anni. La stessa pena si applica a chi faccia apologia di uno dei delitti sopra citati.
La lettera n) dello stesso articolo 1 introduce nel codice penale il nuovo delitto di «Adescamento di minorenni» (articolo 609-undecies). La norma prevede che chiunque allo scopo di commettere i reati di cui agli articoli 600 (riduzione in schiavitù), 600-bis (prostituzione minorile), 600-ter (pornografia minorile) e 600-quater (detenzione di materiale pornografico), adesca un minore di anni 16, è punito con la reclusione da uno a tre anni. La disposizione - nella nuova formulazione approvata dalle Commissioni II e III - specifica che per adescamento si intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione.
È opportuno segnalare che sul nuovo reato, ora illustrato, si è svolto un ampio dibattito presso le Commissioni II e III, nell'ambito del quale è emersa la necessità di un approfondimento in vista dell'esame in Assemblea, anche in relazione al fatto che, tanto nella legislazione quanto nella giurisprudenza, non risulta adeguatamente chiarita la nozione di «adescamento». (Secondo una recente pronuncia della Cassazione - n. 15927 del 2009 - tale comportamento potrebbe essere ricondotto nell'alveo del tentativo di sfruttamento o induzione alla prostituzione).
In conclusione, considerando la rilevanza delle norme in esame ai fini della tutela dei minori, propone che la Commissione esprima parere favorevole sul disegno di legge di ratifica della Convenzione di Lanzarote, auspicando che il provvedimento possa rapidamente giungere all'approvazione definitiva.

Jonny CROSIO (LNP) nel condividere le considerazioni del relatore, evidenzia l'opportunità di sollecitare il Governo a concludere accordi bilaterali con altri Stati per impedire o far cessare l'attività di internet provider che ospitano contenuti pericolosi, dal momento che, nei casi di operatori che hanno sede in altri paesi, le sanzioni previste dall'ordinamento interno non hanno efficacia.

Luca Giorgio BARBARESCHI (PdL), relatore, ricorda che sono da tempo allo studio strumenti di protezione che superino le difficoltà tecniche che si presentano nei casi indicati dal collega Crosio.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Mario VALDUCCI, presidente, evidenzia che la proposta di parere favorevole è stata approvata all'unanimità.

Istituzione di campi di ormeggio attrezzati per unità da diporto nelle aree marine protette, nelle aree marine di reperimento e nei tratti di costa sottoposti ad eccessiva pressione turistica ed antropica.
Nuovo testo C. 2722 sen. Ranucci, approvata dal Senato.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Gianluca BUONANNO (LNP), relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla VIII Commissione sulla proposta di legge C. 2722, già approvata dal Senato, e modificata dalla Commissione, in materia di campi di ormeggio attrezzati per unità da diporto nelle aree marine protette.
Le isole minori e alcune aree marine di maggior pregio subiscono, specie nel periodo estivo, una pressione turistica che rischia di comprometterne i valori ambientali. È quindi fortemente avvertita la necessità di promuovere un intervento in queste aree, attraverso la costruzione di campi ormeggio attrezzati ove risulta maggiore la pressione della nautica da diporto.
La proposta di legge, composta da 4 articoli, mira pertanto a promuovere un progetto di infrastrutturazione leggera delle aree marine protette e di reperimento,

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al fine di dotarle di campi di ormeggio attrezzati che siano idonei alla tutela delle esigenze connesse a tali aree.
L'articolo 1, comma 1, prevede che gli enti gestori delle aree marine protette possano istituire, in regime di esenzione concessoria, campi di ormeggio attrezzati, anche con l'impiego di tecnologie informatiche e telematiche, nelle zone di riserva generale (zone B) o di riserva parziale (zone C) per le unità da diporto autorizzate alla navigazione in tali zone ai sensi del regolamento di organizzazione dell'area marina protetta. I campi di ormeggio, detti anche campi boe, sono aree adibite alla sosta delle unità da diporto, disposti in file ordinate e segnalati per la sicurezza della navigazione. Sono già previsti nei regolamenti di esecuzione e di organizzazione di alcune aree marine protette italiane. I progetti di installazione dei campi di ormeggio sono, in tali casi, sottoposti al parere della locale Capitaneria di porto, la quale provvede con ordinanza per gli aspetti relativi alla sicurezza. Il comma 2 reca quindi le finalità dei campi di ormeggio: riduzione del fenomeno dell'aratura e danneggiamento dei fondali vulnerabili da parte di ancore delle unità da diporto; fruizione regolamentata dell'area; erogazione di un numero limitato di permessi di stazionamento; garanzia della trasparenza dei criteri di accesso attraverso forme di prenotazione non onerosa ed in via telematica. In tale contesto, gli enti gestori dei campi di ormeggio provvedono alla definizione di tariffe orarie e giornaliere di stazionamento e alla destinazione di una quota, pari al 15 per cento degli ormeggi, riservata alle imbarcazioni a propulsione velica.
Il numero degli ormeggi prenotabili non potrà comunque superare il 90 per cento di quelli disponibili, lasciando la quota restante a disposizione delle imbarcazioni in transito.
I proventi dovranno essere destinati, oltre che al recupero delle spese per l'allestimento e la manutenzione dei campi di ormeggio, ad interventi di tutela ambientale dell'area marina, in particolare per servizi di pulizia e raccolta differenziata dei rifiuti e per servizi di sorveglianza e prevenzione contro l'inquinamento marino.
Nell'allestimento dei campi di ormeggio gli enti gestori dovranno, altresì, individuare, per l'ancoraggio sul fondale delle boe, sistemi compatibili con le caratteristiche dei fondali, al fine di assicurare un minore impatto ambientale. Inoltre, potranno prevedere sistemi tecnologicamente avanzati per il monitoraggio remoto degli ormeggi, delle strutture a terra e dei sistemi di raccolta dei rifiuti, al fine di verificarne costantemente il corretto posizionamento e funzionamento.
I commi 9 e 10 danno la possibilità direttamente ai comuni di istituire campi di ormeggio per la tutela e la salvaguardia di particolari tratti di costa sottoposti ad eccessiva pressione turistica, anche non ricompresi nelle aree marine protette o in quelle di reperimento, ma a questi contigui; nei tratti di costa interessati non si prevede l'applicazione del regime di esenzione concessoria.
Entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della proposta di legge in esame, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dovrà emanare le linee guida per l'applicazione della legge stessa. I comuni dovranno a loro volta redigere mappe ecologiche e di vulnerabilità dei fondali, nonché anche studi di incidenza, ove necessario. Il comma 10 prevede che le disposizioni introdotte dalla proposta in esame rispettino la normativa in materia di difesa del mare e delle aree marine protette.
L'articolo 2 stabilisce che anche nelle aree marine di reperimento i comuni possano istituire campi di ormeggio per le finalità e secondo i criteri indicati nell'articolo 1, con la facoltà di affidamento dell'allestimento e della manutenzione a terzi. Spetterà, invece, alla locale Capitaneria di porto provvedere in merito agli aspetti relativi alla sicurezza della navigazione.
L'articolo 3 dispone che i campi di ormeggio vengano segnalati in base alle indicazioni che i comuni e gli enti gestori acquisiscono dall'Istituto idrografico della

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Marina. A tale istituto - oltre che al competente ufficio tecnico dei fari della Marina militare - gli enti gestori devono comunicare la posizione e le caratteristiche dei campi di ormeggio.
L'articolo 4, infine, reca la clausola di invarianza degli oneri finanziari.
In conclusione propone che la Commissione esprima parere favorevole sulla proposta di legge in esame.

Carlo MONAI (IdV) considera assolutamente condivisibili le finalità del provvedimento. Sottopone peraltro all'attenzione della Commissione l'opportunità di evidenziare l'esigenza di definire principi di tariffazione relativi allo stazionamento nei campi di ormeggio che siano omogenei a livello nazionale.

Vincenzo GAROFALO (PdL) in relazione ai temi affrontati dalla proposta di legge in esame, segnala che in numerosi casi sussistono difficoltà di accesso alle aree protette. Per quanto concerne il rilievo del collega Monai, pur comprendendo le ragioni a favore di un omogeneità dei criteri di tariffazione, ritiene che la soluzione individuata dalla proposta di legge, che affida la determinazione di tariffe agli enti gestori, vale a dire soggetti incaricati di istituire i campi di ormeggio attrezzati, risulti appropriata.

Gianluca BUONANNO (LNP), relatore, conferma la propria proposta di parere, ritenendo che la determinazione delle tariffe debba essere demandata a livello decentrato.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 15.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 13 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

La seduta comincia alle 14.40.

Indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano.
(Seguito dell'esame del documento conclusivo e rinvio)

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Vincenzo GAROFALO (PdL), nell'esprimere appezzamento per l'impostazione generale e la completezza del documento conclusivo, ritiene che con tale atto la Commissione debba fornire indirizzi per interventi che assicurino il potenziamento della rete aeroportuale italiana e permettano di garantire agli utenti condizioni di mobilità adeguate. Osserva in proposito che dall'indagine è emerso che in diversi casi il funzionamento degli aeroporti italiani non risulta soddisfacente, per cui l'obiettivo da perseguire è quello di un pieno utilizzo degli scali medesimi. Per altro verso la realizzazione degli aeroporti nelle diverse aree del Paese non si è verificata in modo omogeneo, per cui, mentre sono comprensibili le preoccupazioni per una parcellizzazione della rete aeroportuale nazionale, sulla base di spinte localistiche, occorre al tempo stesso evitare di adottare decisioni che significhino, per parti importanti del territorio del Paese, l'isolamento o l'esigenza di ripiegare su modalità di trasporto alternative rispetto al traffico aereo. Sotto questo profilo occorre a suo avviso non tanto soffermarsi sull'alternativa tra permettere o escludere la costruzione di nuovi aeroporti, quanto piuttosto ribadire il criterio, bene evidenziato nel documento conclusivo, per cui deve essere assicurata la sostenibilità economica degli aeroporti e, di conseguenza, la realizzazione di nuovi scali deve essere subordinata alla verifica della sussistenza di condizioni di mercato adeguato. Si tratta pertanto non di un problema territoriale, ma di condizioni di sostenibilità economiche e finanziarie. Per

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questa ragione dal documento finale non deve emergere l'indicazione categorica che non si devono realizzare nuovi aeroporti, quanto piuttosto quella che non bisogna creare nuovi aeroporti che non siano sostenibili, con la conseguenza di determinare la dispersione di rilevanti risorse pubbliche, e che provochino fenomeni di cannibalismo rispetto ad altri aeroporti esistenti. Osserva peraltro che il testo del documento è in linea con questa impostazione. Richiama in particolare i passaggi in cui si evidenzia l'esigenza di assicurare il diritto alla mobilità e la prestazione di servizi che hanno principalmente rilevanza sociale. Osserva altresì, con specifico riferimento alla condizione della Sicilia, che vi sono aree in cui la carenza delle infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie rende necessario poter disporre di un aeroporto vicino, anche tenuto conto del fatto che i costi di costruzione di un aeroporto risultano notevolmente inferiori a quelli necessari per la realizzazione di altre infrastrutture di trasporto. In conclusione ritiene pertanto che dal documento che la Commissione approverà dovrà emergere non il divieto alla realizzazione di nuovi aeroporti ma la possibilità di prevederla soltanto nei casi in cui le condizioni del territorio, in primo luogo sotto il profilo infrastrutturale, lo richiedano. Rileva quindi l'opportunità di integrare il testo del documento con considerazioni più dettagliate in materia di trasporto aereo di merci, riprendendo indicazioni emerse nel corso dell'indagine conoscitiva, tra cui in particolare l'opportunità di destinare in modo specifico alcuni aeroporti al traffico di merci e anche di realizzare un vero e proprio hub per il traffico di merci. Per quanto riguarda la parte del documento relativa ai servizi, segnala che uno degli elementi problematici più rilevanti va individuato nell'esiguità delle sanzioni attualmente previste a carico dei fornitori dei servizi medesimi, che dovrebbero pertanto essere incrementate.

Mario VALDUCCI, presidente, anche in relazione agli elementi evidenziati dal collega Garofalo, fornisce indicazioni in ordine alle modalità di svolgimento del dibattito, auspicando che la Commissione possa pervenire all'approvazione del documento conclusivo entro la fine di gennaio.

Marco DESIDERATI (LNP) pur ribadendo l'apprezzamento nel suo complesso della proposta di documento conclusivo presentata dal presidente Valducci, esprime a nome del proprio gruppo contrarietà rispetto alle affermazioni, contenute nel paragrafo relativo agli slot e agli accordi bilaterali, con le quali si valuta in modo favorevole la possibilità di una commercializzazione delle bande orarie. Ritiene innanzitutto non chiaro a quali slot faccia riferimento l'ipotesi di commercializzazione, dal momento che gli slot inutilizzati sono perduti dal vettore aereo ai quali erano stati assegnati. Ritiene inoltre del tutto inappropriato prospettare l'iscrizione nel bilancio delle compagnie aeree di un attivo corrispondente a slot che possono essere ceduti, dal momento che ciò significherebbe gonfiare i bilanci delle compagnie, che hanno ricevuto tali slot gratuitamente. L'ipotesi prospettata, inoltre, si tradurrebbe in un premio per le compagnie che, pur avendo a disposizione slot, non gli utilizzano. Al contrario ritiene che il documento in esame debba dare indirizzi per un miglioramento delle condizioni del traffico aereo nell'ottica degli utenti e, da questo punto di vista, occorre mirare ad assicurare che gli slot siano effettivamente e pienamente utilizzati, piuttosto che farne derivare un valore economico, ad esclusivo beneficio dei vettori. In conclusione pertanto richiede la soppressione del capoverso indicato.

Giacomo TERRANOVA (PdL) con riferimento all'intervento del collega Desiderati, puntualizza che i vettori non sono proprietari degli slot, che devono restituire al coordinatore. Pertanto le considerazioni del collega Desiderati si riferiscono ad un rischio soltanto ipotetico. Condivide peraltro l'esigenza di prestare adeguata attenzione, nel caso in cui fossero adottati

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provvedimenti che permettessero la commercializzazione degli slot utilizzati in scarsa misura e poco interessanti sotto un profilo gestionale. Sotto un profilo più generale, ribadisce che dal documento conclusivo devono provenire indicazioni utili a superare numerose situazione di competizione impropria, sia tra vettori, sia tra società di gestione aeroportuale, sia tra operatori che forniscono i servizi di handling. Per quanto riguarda infine la questione già da lui affrontata nella seduta di ieri e ripresa nella seduta odierna dal collega Garofalo, sottolinea che gli aeroporti italiani non sono stati realizzati sulla base di un programma, ma sono sorti in modo spontaneo, per cui la situazione attuale non risponde certamente a criteri di ottimale funzionamento della rete aeroportuale. Da questo punto di vista, quindi, l'obiettivo da perseguire non è tanto il divieto di costruire nuovi aeroporti, quanto piuttosto l'introduzione di misure idonee a razionalizzare la rete aeroportuale nel suo complesso, tenendo conto delle specifiche e differenziate esigenze dei singoli territori.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del documento conclusivo ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 13 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo GIACHINO.

La seduta comincia alle 15.10.

5-01821 Contento: Obbligatorietà della patente nautica e del requisito della maggiore età per la conduzione degli acquascooter.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Manlio CONTENTO (PdL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Osserva che la sperimentazione avrebbe dovuto costituire la base di riferimento per la formulazione della disciplina. Al contrario, le misure adottate, richiamate nella propria interrogazione, creano gravi difficoltà per le imprese, anche in considerazione delle decisioni di spesa da esse già assunte e sicuramente comportano effetti negativi in relazione al turismo. Osserva altresì che avrebbero potuto essere utilizzati altri strumenti per escludere l'uso improprio degli acquascooter, che possono essere indubbiamente pericolosi, piuttosto che prevedere requisiti e restrizioni che di fatto si traducono in una forte limitazione alla possibilità di svolgere le attività imprenditoriali connesse a questi mezzi e assai rilevanti sotto il profilo dello sviluppo del settore turistico.

5-01928 Delfino: Inefficienza nelle modalità di espletamento dei controlli aeroportuali nello scalo di Roma Fiumicino.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Teresio DELFINO (UdC), replicando, dichiara di prendere atto delle scuse offerte dal rappresentante del Governo; evidenzia peraltro che l'oggetto della propria interrogazione non è tanto un disagio personale, quanto l'esistenza negli aeroporti di gravi disfunzioni che ricadono a danno dei passeggeri. Sottolinea in particolare che nell'episodio evidenziato nella propria interrogazione, erano presenti diversi addetti al servizio che sono rimasti inoperativi per

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tutto il tempo in cui i passeggeri, che in numerosi casi dovevano in fretta raggiungere i cancelli per l'imbarco, sono rimasti in fila per effettuare le operazioni di controllo presso l'unica linea aperta. Altrettanto incomprensibile ritiene che sia l'impossibilità di poter parlare con il responsabile del servizio. In conclusione, ritiene che al di là dei proclami del ministro Brunetta, occorre effettivamente garantire che tutti i fornitori di servizi pubblici assicurino una prestazione dei servizi stessi che rispetti le esigenze fondamentali degli utenti.

5-02120 Laganà Fortugno: Progressivo ridimensionamento del trasporto merci su ferrovia.

Carlo MONAI (IdV), in accordo con i proponenti, chiede di sottoscrivere l'interrogazione n. 5-02120.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Carlo MONAI (IdV), replicando, sottolinea l'importanza dell'intermodalità, non soltanto portuale ma anche ferroviaria, mentre ribadisce, come è a tutti noto, che il trasposto su gomma risulta pericoloso e altamente inquinante. Nell'accettare di buon grado le precisazioni del rappresentante del Governo in merito ai livelli di incidentalità stradale, osserva peraltro che è indubitabile, che, come affermato nell'interrogazione, il trasporto di merci su ferrovia ha subito in Italia un fortissimo ridimensionamento. Ritiene che questa tendenza debba essere invertita e, a tal fine, reputa necessarie misure di incentivazione tempestive e appropriate. Osserva altresì che tali misure debbano essere concordate tra lo Stato e le regioni, per garantirne la piena efficacia.

5-02127 Laganà Fortugno: Riduzione dei servizi ferroviari in Calabria e per la Sicilia in conseguenza all'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario.

Carlo MONAI (IdV), in accordo con i proponenti, chiede di sottoscrivere l'interrogazione n. 5-02127.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4). Ricorda altresì che l'Italia ha subito negli ultimi quindici anni una perdita di numerosi punti di PIL e della rilevante ricchezza ad essi corrispondente a causa di politiche inadeguate o decisamente errate nel settore delle infrastrutture e in quello energetico.

Carlo MONAI (IdV) replicando, osserva che, nonostante molti progetti di potenziamento dei collegamenti richiamati nella risposta del rappresentante del Governo, dalla risposta stessa emerge che la loro attuazione di fatto risulta assai difficile per l'assenza di risorse. In proposito richiama l'enorme risorse di finanziamento che il Governo intende concentrare sulla realizzazione del ponte sullo Stretto. In ogni caso si riserva di riportare ai colleghi Laganà Fortugno e Misiti, che hanno predisposto l'interrogazione e che conoscono molto bene le condizioni dei territori ivi presi in considerazione, le informazioni fornite nella risposta del rappresentante del Governo.

5-02198 Bergamini: Difficoltà per i viaggiatori relative allo spostamento dei propri bagagli nelle stazioni ferroviarie.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Deborah BERGAMINI (PdL), replicando, dichiara di apprezzare l'opera di riqualificazione di numerose stazioni ferroviarie. Ribadisce pertanto che, nonostante l'ampia diffusione dei trolley, molti passeggeri e, in particolare, le persone anziane, si trovano in una situazione di effettivo e forte disagio per l'assenza di adeguati servizi di spostamento dei bagagli. Auspica pertanto l'adozione da parte del Governo e del gruppo Ferrovie dello Stato di misure idonee a superare tali disagi.

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5-02208 Barbareschi: Obsolescenza e inadeguatezza del sistema ferroviario della regione Sardegna.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6). In conclusione dichiara la propria disponibilità a rendere possibile un incontro tra le parti interessate alle questioni sollevate nell'interrogazione e, in particolare, tra RFI e i responsabili della regione Sardegna.

Luca Giorgio BARBARESCHI (PdL), replicando, sottolinea l'importanza dei temi evidenziati nella propria interrogazione e rileva che le regioni, pur avendo la competenza sulla programmazione dei servizio ferroviari regionali, in numerosi casi non sono in condizione di garantire un livello dei servizi adeguato. Per questo ritiene assai importanti le indicazioni programmatiche contenute negli allegati alla risposta fornita dal rappresentate del Governo, nonché l'impegno di quest'ultimo ad attivarsi per favorire il confronto tra il Gruppo Ferrovie dello Stato e la regione Sardegna.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.40.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI

5-01859 Nastri: Esclusione dei rappresentanti degli enti locali piemontesi dalla commissione aeroportuale di Malpensa.

5-02186 Nastri: Mancata osservanza, nei tratti autostradali, della disposizione del codice della strada che obbliga i conducenti di veicoli a percorrere la corsia di destra.