CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 dicembre 2009
265.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 17 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 9.45.

5-00948 Misiti: Crisi dell'autotrasporto nel triveneto a causa del cabotaggio stradale sul territorio italiano da parte di vettori di altri Stati membri dell'Unione europea.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Carlo MONAI (IdV), replicando in qualità di cofirmatario, ringrazia il sottosegretario per la risposta ampia e articolata, che ha fornito numerosi elementi, anche di carattere giuridico inerenti il settore dell'autotrasporto. Ritiene apprezzabile la disposizione che prevede il fermo del mezzo in caso di viaggi effettuati irregolarmente, che rappresenta un'efficace misura di contrasto all'abusivismo. Osserva che il comparto dell'autotrasporto, in conseguenza all'ingresso nell'Unione europea dei Paesi dell'est, soffre di una concorrenza anomala dovuta al basso costo del lavoro e alla disponibilità delle imprese di quei territori a praticare prezzi più competitivi rispetto a quelli praticati dagli autotrasportatori nazionali, più elevati in

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ragione dell'alto costo del lavoro. Esprime perplessità, invece, sull'incremento numerico delle imprese di autotrasporto aventi sede nella regione Friuli Venezia-Giulia e iscritte nell'albo nazionale, in quanto non ritiene che esso sia dovuto ad un reale sviluppo del settore, bensì alla frammentazione delle grandi imprese e costituisca pertanto un ulteriore segnale di crisi. Ricorda che la categoria degli autotrasportatori è stata costretta a manifestazioni di protesta importanti e che questo testimonia della crisi in cui versa il settore. Invita quindi il rappresentante del Governo a fare una riflessione complessiva sulle criticità che affliggono il comparto dell'autotrasporto, anche al fine di individuare soluzioni che permettano di superare l'attuale situazioni di crisi. In particolare sottolinea le ricadute positive che potrebbe avere l'introduzione di misure fiscali, e segnatamente la domiciliazione fiscale delle imprese nel territorio italiano, che potrebbe rappresentare un ulteriore elemento di trasparenza. Ritiene, in conclusione, che dovrebbe essere avviata una riflessione più ampia sul settore, che tenga conto anche della necessità di neutralizzare il più possibile le ricadute negative che si sono determinate a causa dell'ingresso dei vettori stranieri, in particolare nelle regioni del Nord-est.

5-02145 Misiti: Cessazione dell'attività da parte della società ferroviaria Cisalpino e conseguente soppressione dei collegamenti ferroviari diretti tra Italia e Svizzera.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Aurelio Salvatore MISITI (Misto), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta resa, ma sottolinea la preoccupazione propria e di altri rappresentanti istituzionali, tra cui ricorda in particolare le considerazioni allarmate sullo stato dei collegamenti tra Italia e Svizzera espresse dall'ambasciatore italiano in Svizzera alla delegazione della Commissione durante la missione a Zurigo del 19 e 20 ottobre. Fa presente che, a seguito della chiusura della società Cisalpino, che effettuava collegamenti diretti tra i due Stati, adesso un viaggiatore che desiderasse recarsi in Svizzera dovrebbe percorrere un primo tratto ferroviario fino al confine italiano e quindi servirsi del collegamento operato dalle società ferroviarie svizzere per raggiungere la località svizzera. Pur avendo appreso dalla risposta resa dal sottosegretario che si è pervenuti ad un miglioramento del servizio sia sotto l'aspetto della qualità che del comfort del viaggio, ritiene che l'integrazione del servizio ferroviario, che fa venir meno la necessità di cambiare treno, costituisca il più importante parametro di efficacia e di qualità del trasporto. Rileva inoltre che l'Italia e la Svizzera non hanno i medesimi parametri di riferimento in ordine all'accettazione dei ritardi, che in Italia è pari a quindici minuti e in Svizzera è pari a cinque minuti, il che fa sì che in presenza di un ritardo superiore a cinque minuti i passeggeri che arrivano al confine svizzero perdano la coincidenza con il treno delle ferrovie svizzere. Osserva che le decisioni relative ad un servizio di trasporto ferroviario di tale importanza, che pone in collegamento due Stati, dovrebbe essere assunte dagli organi istituzionali e non semplicemente demandato alle società che gestiscono il servizio e che definiscono le loro strategie essenzialmente sulla base di valutazioni economico-finanziarie. Ritiene, in conclusione, che i Governi dei due Paesi dovrebbero assumere la responsabilità di individuare forme adeguate di integrazione del servizio e chiede pertanto al Governo italiano di adottare le opportune iniziative in tale direzione.

5-02045 Tommaso Foti: Trasferimento all'ANAS della gestione della strada «tangenziale», di collegamento al polo logistico di Pontenure, in provincia di Piacenza.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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Tommaso FOTI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, dalla quale si evince che il comune di Pontenure ha realizzato la strada tangenziale a proprie spese senza prendere i necessari accordi preliminari con l'ANAS.

5-02151 Lovelli: Riduzione dei servizi ferroviari da e per il Piemonte in conseguenza dell'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Mario LOVELLI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta resa, che fotografa la situazione dei collegamenti ferroviari con il Piemonte conseguente all'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario. Si dichiara, tuttavia, parzialmente soddisfatto della risposta poiché il rappresentante del Governo ha esposto le valutazioni di Trenitalia in merito alla riorganizzazione del servizio ferroviario dopo l'entrata in vigore del sistema ad alta velocità, mentre sarebbe importante avviare una riflessione in ordine al servizio universale ferroviario. Ritiene che l'entrata in vigore del sistema ad alta velocità presupponga una rivisitazione complessiva sia dei collegamenti sulle medie e lunghe percorrenze, sia dei collegamenti regionali e locali. Giudica completamente insoddisfacente la qualità del servizio ferroviario offerto, in particolar modo riguardo ai collegamenti regionali utilizzati per lo più dai pendolari e dagli studenti. Al di là delle rassicurazioni rese dal rappresentante del Governo in merito al collegamento di Torino con le altre città d'Italia, rileva che la scarsa qualità del servizio e i disagi che si creano agli utenti sono evidenziati quotidianamente da articoli di stampa che lamentano la mancanza di efficienza nel trasporto ferroviario. Ricorda che ieri a Piacenza si sono avuti ritardi fino a settanta minuti e fa presente di aver ricevuto proprio oggi una comunicazione dal comitato pendolari piemontesi riguardo ad un ritardo avutosi sulla linea Aqui-Asti di ottanta minuti. Ribadisce che l'entrata in vigore dell'alta velocità deve presupporre un cambio di logica complessivo del sistema ferroviario, anche in ragione dell'aumento delle tariffe conseguente all'utilizzo di un servizio di categoria superiore. Rileva, a tale proposito, che l'abbonamento per i treni ad alta velocità non è utilizzabile su treni di categoria inferiore. Ritiene che l'insieme delle considerazioni espresse evidenzi l'assoluta rilevanza del problema, e ponga l'urgenza di verificare i contenuti del contratto di servizio, anche al fine di dare una risposta puntuale alle problematiche rappresentate quotidianamente dai pendolari.

5-02168 Fiano: Mancanza di dati relativi alla puntualità nel sistema ferroviario italiano.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Emanuele FIANO (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta resa. Rileva di aver ascoltato spesso esponenti delle Ferrovie dello Stato operare confronti con realtà di altri Paesi in ordine al ritardo dei servizi ferroviari, ma che spesso tali confronti risentono del fatto che vengono messi a paragone dati non omogenei. Ritiene infine non corretta la pratica del cosiddetto «allungamento dell'orario dei treni» secondo la quale, nell'orario ferroviario di un anno successivo a quello in cui su una certa tratta si è avuto un ritardo consolidato, questo sia computato all'interno del normale orario di quel collegamento, al fine di assorbirlo.

5-02176: Graziano: Prevista soppressione del treno Eurostar nella tratta Caserta-Roma, in conseguenza dell'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

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Stefano GRAZIANO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta resa, perché ritiene che sia stato soppresso l'unico treno Eurostar city che consente di arrivare da Caserta nella capitale nella prima mattinata. Osserva che i collegamenti regionali citati nella risposta del rappresentante del Governo non sostituiscono il collegamento effettuato precedentemente e ora soppresso, in quanto non consentono di arrivare a Roma nella prima mattinata se non partendo in orari antelucani. Ritiene che una possibile soluzione sarebbe l'istituzione di un treno Intercity che parta da Caserta nelle prime ore mattutine per arrivare a Roma entro le dieci del mattino. Ricorda che Caserta comprende un territorio molto vasto, che il bacino di utenza è assai ampio e che la soppressione del collegamento diretto e veloce con la capitale danneggia i pendolari che abitano a Caserta e lavorano a Roma.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-02208 Barbareschi: Obsolescenza e inadeguatezza del sistema ferroviario della regione Sardegna.