CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 dicembre 2009
265.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 17 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 10.35.

Schema di decreto ministeriale recante regolamento per l'attuazione del programma pluriennale per la costruzione, l'acquisto e la ristrutturazione di alloggi di servizio per il personale militare.
Atto n. 138
(Rilievi alla IV Commissione).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione - Rilievi).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale, rinviato nella seduta del 26 novembre 2009.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, richiamandosi alla relazione svolta dal relatore,

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onorevole Commercio, nella seduta del 12 novembre 2009, nonché ai chiarimenti forniti dal Governo, ritiene di poter procedere, in sostituzione del relatore, alla formulazione della proposta di parere.

Massimo VANNUCCI (PD), richiamandosi all'intervento svolto nella seduta del 12 novembre 2009, ribadisce che lo schema di decreto amplia enormemente i requisiti necessari per ottenere un alloggio di servizio in base all'incarico (ASI). A tal proposito, rileva che l'articolo 2, comma 1, lettera a), nel definire i requisiti per l'assegnazione di tali alloggi richiede semplicemente «l' obbligo di abitare presso la località in cui si trova la sede di servizio», mentre l'articolo 2, comma 628, lettera a), della legge finanziaria 2008, prescrive, invece, la «costante presenza del titolare nella sede di servizio». Sottolinea che la legge afferma dunque chiaramente il diritto ad ottenere un alloggio ASI solo per i militari che sono tenuti ad assicurare la costante presenza nella sede dell'ente dove prestano servizio, cioè solo per alcune figure chiave quali il comandante dell'ente, il responsabile della Sala operativa, o dei nuclei antincendio o del pronto intervento. Ricorda che per tutte le altre figure, la stessa legge individua la possibilità di concedere alloggi di servizio temporanei (AST) per un periodo rinnovabile e sulla base di un canone, decisamente non vessatorio, mediamente pari a 450 euro al mese. Fa presente quindi che l'aumento esponenziale del numero di alloggi ASI, nel caso in cui rimanesse ferma l'attuale formulazione dello schema di regolamento in esame, comporterebbe un danno consistente per l'erario, senza un'apposita previsione di spesa a livello legislativo. Ribadisce quindi la richiesta, già avanzata nella seduta del 12 novembre 2009, che l'eventuale parere favorevole della Commissione sia condizionato alla riformulazione del requisito di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), in modo tale da renderlo conforme al dettato del citato articolo 2, comma 628, lettera a), della legge finanziaria 2008.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, chiedere di sospendere l'esame del provvedimento per consentire i necessari approfondimenti in merito alla proposta dell'onorevole Vannucci.

La seduta, sospesa alle 10.45, riprende alle 11.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto ministeriale in oggetto,
considerato che:
1) nel disegno di legge finanziaria 2010, all'esame dell'Aula della Camera dei Deputati, sono presenti disposizioni aventi ad oggetto sia la gestione del patrimonio immobiliare del Ministero della difesa sia la previsione di nuove procedure per l'alienazione degli immobili utilizzati dalle amministrazioni dello Stato, che in sede di attuazione occorrerà coordinare con l'esecuzione del programma pluriennale previsto dallo schema di decreto in esame. Si tratta in particolare:
delle disposizioni di cui all'articolo 2, commi 23, 28 e 32, relativi alla costituzione della società per azioni denominata «Difesa Servizi Spa», alla quale saranno affidate attività di valorizzazione e gestione degli immobili militari;
di quelle previste all'articolo 2, commi da 179 a 184, che, nella prospettiva di realizzare le risorse necessarie a soddisfare le esigenze infrastrutturali e alloggiative delle Forze armate attraverso la valorizzazione e l'alienazione degli immobili militari, autorizza il Ministero della difesa a promuovere la costituzione di uno o più fondi comuni di investimento immobiliare, che potranno essere oggetto di accordi di programma con i comuni presso i quali sono ubicati;
delle misure previste dall'articolo 2, commi 185 e 186, che, nei limiti del trasferimento o conferimento degli immobili ai predetti fondi comuni di investimento, prevedono l'attribuzione al comune di Roma di un complesso di beni per un

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valore pari a 600 milioni di euro, anche attraverso quote dei predetti fondi comuni di investimento immobiliare costituiti. Fino a concorrenza del suddetto importo, al comune Roma viene concessa un'anticipazione di tesoreria per l'anno 2010, di cui una quota pari a 200 milioni nel mese di gennaio e, per la parte residua, subordinatamente al conferimento degli immobili ai fondi immobiliari sopra citati;
dall'articolo 2, comma 213, che pone le procedure di alienazione degli immobili di proprietà dello Stato in capo all'Agenzia del demanio, attribuendo i diritti di opzione e di prelazione all'acquisto degli immobili stessi a favore delle regioni e degli enti locali territoriali sul cui territorio insistono gli immobili in vendita. Le predette disposizioni, finalizzate a snellire le procedure di vendita e a consentire una migliore collocazione degli immobili, sono destinate a garantire maggiori entrate per lo Stato, stimabili intorno ai 250 milioni di euro per l'anno 2010 e ai 350 milioni di euro l'anno 2011, all'esito della definizione delle procedure di valorizzazione in corso;
2) il coordinamento degli interventi previsti nel disegno di legge finanziaria 2010 con le misure di attuazione del programma pluriennale infrastrutturale in materia di alloggi di servizio delle Forze armate, previsto dall'articolo 2, commi da 627 a 631, della legge n. 244 del 2007, come disciplinato dal presente schema di regolamento, deve essere innanzitutto finalizzato a salvaguardare gli effetti finanziari riconducibili ai medesimi interventi. Tale esigenza di coordinamento si pone anche con riferimento ai provvedimenti legislativi che il Consiglio dei Ministri si accinge a varare e volti a dare attuazione alle disposizioni in materia di federalismo fiscale, con profili che potrebbero interessare le procedure concernenti il patrimonio immobiliare di cui al presente schema di regolamento;
3) la formulazione dell'articolo 2, comma 1, lettera a), non corrisponde a quella utilizzata dall'articolo 2, comma 628, della legge n. 244 del 2007 e appare suscettibile di determinare un significativo ampliamento del personale militare avente diritto ad ottenere un alloggio ASI determinando nuovi e maggiori oneri per il bilancio statale;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
il programma pluriennale infrastrutturale adottato dal Ministero della difesa in base all'articolo 2, commi 627-631, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 ha valenza meramente programmatica e potrà avere attuazione nei limiti delle risorse che si renderanno disponibili;
la definizione dei tendenziali pluriennali comprende gli effetti derivanti dagli interventi di spesa in conto capitale previsti nel predetto programma pluriennale;
alle spese relative alla stima degli immobili, alla vendita e alla realizzazione delle infrastrutture di cui all'indicato programma pluriennale, si provvede mediante gli ordinari stanziamenti di bilancio e con le somme che affluiscono al capitolo 4006 dello stato di previsione dell'entrata quali «Proventi derivanti dalle attività di valorizzazione e di dismissione effettuate dall'Agenzia del Demanio con riguardo alle infrastrutture militari, agli immobili e alle porzioni di più ampi compendi in uso al Ministero della Difesa», per essere riassegnate al medesimo Ministero, come previsto dall'articolo 2, comma 628, della legge n. 244 del 2007, così da assicurare la neutralità finanziaria dell'operazione;
le entrate attese dalle alienazioni di alloggi di servizio non più funzionali ai fini istituzionali delle Forze Armate sono state determinate sulla scorta delle prescrizioni legislative che prevedono l'applicazione di una serie di benefici, anche in termini di prezzo, a favore degli attuali conduttori;
degli oneri di urbanizzazione connessi alla realizzazione di nuove aree di insediamento immobiliare potrà tenersi conto nell'ambito degli accordi di programma,

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da stipulare con gli enti locali, nonché in sede di determinazione del prezzo di cessione degli alloggi;

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di decreto ministeriale e formula la seguente condizione:
all'articolo 2, comma 1, lettera a), sostituire le parole: «l'obbligo di abitare presso la località dove si trova la sede di servizio» con le seguenti: «la costante presenza del titolare nella sede di servizio»;
e la seguente osservazione:
il Governo, in sede di attuazione del programma pluriennale infrastrutturale di cui al presente schema di decreto, provveda a coordinare le misure del programma stesso, e in particolare quelle di cui al Capo II, recante le procedure per l'alienazione degli alloggi di servizio non più funzionali ai fini istituzionali delle forze armate, con le disposizioni in materia di gestione, valorizzazione e alienazione degli immobili della difesa e di quelli del patrimonio immobiliare dello Stato recate dal disegno di legge finanziaria 2010. Ciò al fine di armonizzare le procedure di alienazione previste con il provvedimento in esame con quelle disposte dal disegno di legge finanziaria 2010, assicurando, in particolare, che queste ultime esplichino i previsti effetti sui saldi di finanza pubblica.»

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 11.05.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 17 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 10.45.

DL 152/09: Disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3016-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole - Parere su emendamenti).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 dicembre 2009.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, richiamando le considerazioni già svolte nella seduta di ieri con riferimento al testo del provvedimento, avverte che l'Assemblea, in data 16 dicembre 2009, ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti.
Per quanto attiene alle proposte emendative, segnala che gli emendamenti Di Stanislao 1.8 e 1.9 prorogano fino al 30 giugno 2010 le missioni di stabilizzazione economica, sociale e umanitaria in Pakistan e Afghanistan, nonché il termine della partecipazione di personale non diplomatico presso le Ambasciate italiane in Iraq ed in Afghanistan e quello per l'invio in missione di un funzionario diplomatico con l'incarico di assistere la presenza italiana in Kurdistan, senza prevedere alcuna copertura finanziaria. Al riguardo, rileva che le risorse previste a legislazione vigente utilizzate a copertura dei commi 8 e 9 dell'articolo 1 del decreto-legge si esauriscono nell'anno 2009. Segnala, poi, che gli emendamenti Di Stanislao 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.7 e 1.10 prorogano al 30 giugno 2010 le disposizioni di cui ai commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 11 dell'articolo 1, prevedendo che al corrispondente onere si provveda attraverso l'incremento dell'imposta di consumo sui tabacchi lavorati. Al riguardo, premesso che la quantificazione degli oneri è formulata conformemente a quella relativa alla proroga prevista dal comma 12 dell'articolo 1 del decreto-legge, giudica opportuna una conferma in

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ordine all'idoneità della copertura finanziaria proposta. Rileva, poi, che l'emendamento Maurizio Turco 3.13 prevede, tra l'altro, l'avvio delle procedure per l'elezione degli organismi di cui al Capo VII della legge n. 121 del 1981 e, in relazione alle sue implicazioni finanziarie, ritiene opportuno un chiarimento in ordine ai possibili oneri per la finanza pubblica derivanti dal procedimento elettorale per il rinnovo del Consiglio nazionale di polizia. Segnala, altresì, che gli emendamenti Maurizio Turco 3.22 e 3.23 sono volti, rispettivamente, all'abrogazione della legge n. 42 del 2000, recante disposizioni per disincentivare l'esodo dei piloti militari e all'abrogazione della legge n. 365 del 2003, recante disposizioni per disincentivare l'esodo del personale militare addetto al controllo del traffico aereo. Al riguardo, chiede di chiarire se dall'abrogazione della richiamata legge possano derivare oneri a carico della finanza pubblica. Rileva, infine, che i restanti emendamenti trasmessi non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.
Il sottosegretario Luigi CASERO esprime l'avviso contrario del Governo sugli emendamenti Di Stanislao 1.8 e 1.9, in quanto prevedono proroghe prive di copertura finanziaria. Esprime altresì l'avviso contrario del Governo sugli emendamenti Di Stanislao 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.7 e 1.10, in quanto la copertura finanziaria prevista deve considerarsi inidonea, poiché l'incremento della tassazione sui tabacchi, che sono già sottoposti ad una elevata imposizione, determina, in un contesto di difficoltà economiche diffuse,sicuri effetti regressivi, dovuti alla diminuzione dei consumi e al conseguente aumento dei consumi illegali. Ritiene, inoltre, che l'emendamento Maurizio Turco 3.13 sia suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto dal procedimento elettorale per il rinnovo del Consiglio nazionale di polizia derivano oneri non quantificati né coperti per la finanza pubblica e che l'emendamento Maurizio Turco 3.20 determini oneri non compensati né coperti per le amministrazioni interessate, che dovranno dotarsi di sistemi di videoconferenza. Esprime, infine, l'avviso contrario del Governo sugli emendamenti Maurizio Turco 3.22 e 3.23, che prevedono l'abrogazione di disposizioni volte a disincentivare l'esodo, rispettivamente, dei piloti militari e del personale militare addetto al controllo del traffico aereo. Le leggi delle quali si prevede l'abrogazione, infatti, sono dirette ad evitare che personale di alta professionalità sul quale l'Amministrazione statale ha investito nel corso degli anni possa essere successivamente incentivato ad un impiego al di fuori delle Forze armate, con pregiudizio degli interessi delle medesime Forze armate.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 3016-A, di conversione del decreto-legge n. 152/09, recante Disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo cui:
l'articolo 3, comma 3-bis, pur ampliando l'ambito di applicazione delle disposizioni che prevedono il diritto del personale militare iscritto nel ruolo d'onore di essere richiamato o permanere in servizio,non determina nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in quanto il richiamo o la permanenza in servizio è disposto con decreto del ministro competente, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, nell'ambito della programmazione annuale dei reclutamenti, e al predetto personale è attribuito, a valere sulle risorse previste a legislazione vigente, il

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trattamento economico relativo al grado di appartenenza;
agli eventuali oneri derivanti dall'articolo 3, comma 6, che sarebbero comunque di importo esiguo, si potrà far fronte con le risorse disponibili a legislazione vigente;
nel presupposto che le dotazioni degli accantonamenti relativi al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell'interno del fondo speciale di parte corrente previsti dal disegno di legge finanziaria per il 2010 non vengano ulteriormente modificate nel corso dell'esame parlamentare e che il comma 7-quater dell'articolo 3 entri in vigore successivamente all'entrata in vigore della legge finanziaria per il 2010,
esprime
sul testo del provvedimento elaborato dalle Commissioni di merito:

PARERE FAVOREVOLE

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.7, 1.8, 1.9, 1.10 3.13, 3.20, 3.22 e 3.23, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti».

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 10.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

SEDE REFERENTE

Giovedì 17 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 15.25.

Seconda nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.
C. 2937-ter Governo.

(Esame e conclusione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), relatore per il disegno di legge di bilancio, osserva in primo luogo che il Governo ha trasmesso la Seconda nota di variazioni, che modifica le previsioni di entrata e le autorizzazioni di spesa del bilancio dello Stato in modo da tenere conto degli effetti delle variazioni al disegno di legge di bilancio approvato dal senato della Repubblica apportate nel corso dell'esame parlamentare, in seconda lettura, alla Camera. La Nota di variazioni reca il quadro riassuntivo generale del bilancio dello Stato, lo stato di previsione dell'entrata e gli stati di previsione della spesa. Il Governo ha, altresì, trasmesso le tabelle che evidenziano le modifiche in relazione non soltanto alle unità previsionali di base, ma anche ai capitoli. Risulta una aumento sia delle entrate tributarie, pari a 3.144 milioni di euro, sia delle entrate extratributarie pari a 3.100 milioni di euro. Nel complesso le entrate finali registrano un aumento di 6.494 milioni di euro. Le spese correnti registrano un aumento, pari a 5.518 milioni di euro, mentre le spese in conto capitale registrano un aumento di 976 milioni di euro. Conseguentemente, le spese finali registrano un incremento di 6.494 milioni di euro. Il saldo netto da finanziare rimane invariato, come anche il ricorso al mercato.

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Rileva inoltre che il prospetto di copertura degli oneri correnti allegato al disegno di legge finanziaria 2010, aggiornato alla luce delle modifiche introdotte nel corso dell'esame presso la Camera dei deputati, reca maggiori spese correnti per circa 17.364 milioni per il 2010, 9.046 milioni per il 2011 e 6.858 milioni per il 2012. La differenza rispetto al testo licenziato dal Senato ammonta quindi a 16.599 milioni per il 2010, 8.565 milioni per il 2011 e 4.572 milioni per il 2012. Tale differenza, dovuta alla registrazione contabile del complesso delle poste di entrata e di uscita determinate dall'articolato e dalle tabelle allegate, sconta l'incremento per 8.734 milioni nel 2010, 4.396, 2 milioni nel 2011 e 3.548,4 del Fondo per interventi urgenti e indifferibili di cui all'articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge n. 5 del 2009, la cui dotazione viene incrementata e poi ridotta, per cifre di analogo importo, al fine di finanziare un complesso di interventi previsti dall'articolato. Al netto di tale duplice movimento, in entrata ed in uscita dal Fondo, che ha valenza esclusivamente contabile, i maggiori oneri di parte corrente determinati dalle modifiche introdotte dalla Camera ammontano quindi a 7.865 milioni di euro per il 2010, 4.168,8 milioni di euro per il 2011 e 1.023,6 milioni di euro per il 2012. Ove si consideri il saldo complessivo tra il totale degli oneri correnti da coprire ed i mezzi di copertura apprestati, si rileva che tale saldo, già positivo nel testo trasmesso dal Senato, risulta ulteriormente incrementato per 724 milioni nel 2010, 62 milioni nel 2011, 2.441 milioni nel 2012.

Il viceministro Giuseppe VEGAS sottolinea come il miglioramento dei saldi si ponga nel solco di una tradizione consolidata.

La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

La seduta termina alle 15.35.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Giovedì 17 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il ministro dell'economia e delle finanze Giulio Tremonti.

La seduta comincia alle 17.55.

Sulla seconda nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 trasmessa dal Governo.
C. 2937-ter Governo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che, in seguito ad una verifica analitica della nota in oggetto effettuata dagli uffici, sono stati riscontrati due errori materiali, uno relativo al totale del quadro generale riassuntivo del bilancio di competenza ed uno al totale della ripartizione per Ministero delle spese del bilancio di competenza. Fa presente che è stato pertanto richiesto al Governo, che ha subito provveduto, di sostituire le due parti del documento trasmesso alle Camere. Rileva che tali errori materiali non avevano peraltro riflessi sul quadro di copertura della legge finanziaria e sui totali complessivi del quadro riassuntivo generale del bilancio dello Stato che sono stati in precedenza illustrati dal relatore. Osserva che è apparso tuttavia doveroso, prima della deliberazione definitiva dell'Assemblea, disporre di una versione corretta in tutti i suoi aspetti della nota di variazioni e darne conto alla Commissione.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle ore 18.