CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 11 dicembre 2009
262.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Venerdì 11 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.15.

DL 152/2009: Disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3016 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2009.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella precedente seduta è stata svolta la relazione.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, alla luce di quanto esposto nella scorsa seduta, formula una proposta di parere favorevole.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

Venerdì 11 dicembre 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni sulle associazioni di tutela delle persone disabili.
C. 1732 Porcu.

(Seguito dell'esame e rinvio).

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La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 dicembre 2009.

Anna Margherita MIOTTO (PD) sottolinea l'opportunità di acquisire la documentazione eventualmente depositata nel corso delle audizioni svolte su questo argomento nella XIV legislatura, preliminarmente rispetto allo svolgimento di ulteriori audizioni.

Silvana MURA (IdV) ritiene che, al fine di garantire l'efficacia dell'intervento legislativo in esame, sia opportuno procedere, dopo aver acquisito la documentazione eventualmente depositata nel corso delle audizioni svolte nella XIV legislatura, allo svolgimento di nuove audizioni delle associazioni attive nel settore.

Carmelo PORCU (PdL) ricorda che, tra le associazioni di tutela delle persone disabili, è in corso un processo di aggregazione. Pertanto, sarebbe comunque opportuno procedere, dopo la conclusione dell'esame preliminare, allo svolgimento di nuove audizioni delle associazioni medesime.

Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, si associa alla richiesta dell'onorevole Miotto e concorda con i colleghi intervenuti sulla necessità di svolgere ulteriori audizioni, qualora la documentazione depositata nella XIV legislatura di rivelasse insufficiente o non aggiornata.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che sarà cura della presidenza mettere a disposizione dei colleghi la documentazione depositata nel corso delle audizioni svolte su questo argomento nella XIV legislatura. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per l'incremento dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili.
C. 1539 d'iniziativa popolare, C. 1612 Zazzera e C. 2119 Fugatti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 novembre 2009.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella precedente seduta è stata svolta la relazione.

Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD) rileva che, secondo quanto si legge nella relazione illustrativa della proposta di legge n. 2119, la ratio della proposta è quella di eliminare l'enorme discriminazione oggi esistente tra persone disabili che percepiscono la pensione di invalidità perché riconosciute invalidi civili totali e con età pari o inferiore a sessanta anni e le persone disabili riconosciute invalidi civili parziali, per lo più inabili al lavoro, che sono costrette a vivere con 246,73 euro al mese (circa 8 euro al giorno). Una condizione assolutamente inadeguata e insufficiente a garantire un'esistenza dignitosa. La modifica, poi, dell'articolo 38, comma 4, della legge n. 448 del 2001, contenuta nell'articolo 1 della proposta di legge n. 2119, impiega in modo confuso il termine inabilità, posto che tale termine andrebbe specificato come inabilità assoluta, che dà luogo ad una prestazione economica di natura prettamente assistenziale consistente in un somma fissa che ricade nella predetta ratio della proposta di legge, e inabilità acquisita durante il lavoro, dopo cinque anni di contribuzione, che dà luogo invece all'erogazione di un trattamento pensionistico vero e proprio, calcolata aggiungendo contributi figurativi per la maturazione del diritto alla pensione, definita dalla legge n. 222 del 1984 «pensione di inabilità», la quale pertanto esulerebbe dalla ratio della proposta di legge in questione. Dunque, detta proposta di legge confonde prestazioni economiche di natura prettamente assistenziale con prestazioni di natura pensionistica.
Ritiene, pertanto, che sarebbe opportuno, al fine di dare coerenza sistematica al tutto, modificare l'articolo 1 della proposta di legge n. 2119 nel senso di prevedere

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che: «I benefici incrementativi di cui al comma 1 sono altresì concessi ai soggetti che risultino invalidi civili totali o parziali o sordi o ciechi assoluti titolari di pensione o di assegno e che non siano titolari della pensione di inabilità di cui all'articolo 2 della legge 12 giugno 1984, n. 222. I benefici incrementativi di cui al comma 1 restano confermati per i soggetti con età pari o superiore a sessanta anni che risultino o sordomuti o ciechi civili assoluti titolari di pensione o che siano titolari di pensione di inabilità di cui all'articolo 2 della legge 12 giugno 1984, n. 222».
Rileva, poi, che la suddetta proposta di modifica recepirebbe quanto contenuto all'articolo 1, comma 1, lettera b), della proposta di legge n. 1612, mentre l'abbassamento a trentacinque anni del limite di età, di cui alla precedente lettera a), non ha senso dal punto di vista giuridico e, quindi, andrebbe soppresso. Invece, quanto previsto dall'articolo 2 della proposta di legge n. 1612 appare condivisibile.
Per quanto riguarda la proposta di legge n. 1539 di iniziativa popolare, valgono le osservazioni formulate sulla proposta di legge n. 2119 e, conseguentemente, la relativa proposta di modifica.
In conclusione, ritiene che la normativa sui disabili sia estremamente disorganica, per non dire caotica. Questa disorganicità comporta che l'indennità di accompagnamento (di cui la proposta di legge n. 1621 prospetta l'adeguamento a quella spettante ai non vedenti) non sia in alcun modo collegata a dei piani di assistenza autogestita per i disabili gravi, oggetto da ultimo della proposta di legge n. 1978 Mazzocchi, che, anche se approvata, rimarrà molto probabilmente sulla carta per la crisi in cui versa la finanza degli enti locali, a meno che non si ponga l'erogazione di questi piani nei livelli essenziali di assistenza. Pertanto, avverte la necessità di tentare di dare organicità e coerenza alle norme sulla disabilità, pensando ad un testo unico delle norme in materia, che, d'altronde, risulterebbe particolarmente opportuno alla luce dell'entrata in vigore della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

Carmine Santo PATARINO (PdL), relatore, ringrazia la collega Farina Coscioni per le puntuali osservazioni formulate. Osserva, peraltro, che di tali osservazioni si potrà tener conto in un momento successivo, all'atto di procedere all'adozione di un testo base ovvero all'elaborazione di un testo unificato, nel rispetto, ovviamente, dei vincoli di finanza pubblica.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche.
C. 2713 approvato, in un testo unificato, dalla 11a Commissione permanente del Senato.