CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 novembre 2009
252.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Giovedì 26 novembre 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI.

La seduta comincia alle 10.35.

7-00148 Benamati: Iniziative a favore del settore cartario.
7-00161 Fava: Iniziative a favore del settore cartario.
(Discussione congiunta e rinvio).

La Commissione inizia l'esame congiunto delle risoluzioni in titolo.

Gianluca BENAMATI (PD) illustra la sua risoluzione n. 7-00148. Sottolinea, in particolare, che l'industria cartaria nazionale nel 2007 ha prodotto oltre 10 milioni di tonnellate di carte e cartoni, realizzando un fatturato di oltre 7,6 miliardi di euro con 23 mila addetti diretti e almeno altrettanti nell'indotto. Il settore cartario è il primo anello di un'importante filiera produttiva che impiega complessivamente 254 mila addetti con un indotto di 578 mila unità, pari a oltre il 5 per cento dell'occupazione manifatturiera complessiva. Con un fatturato complessivo nel 2007 superiore ai 42 miliardi di euro e un saldo positivo della bilancia commerciale di circa 2,7 miliardi di euro, la filiera rappresenta inoltre il 3 per cento del prodotto interno lordo e il 6,5 per cento della bilancia commerciale italiana. Nel 2008 i livelli produttivi del settore sono scesi del 6,4 (la produzione ha registrato un calo di circa 700 mila tonnellate passando dai 10,1 milioni del 2007 ai 9,4 del 2008) per

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cento rispetto all'anno precedente secondo le risultanze ufficiali ISTAT.
Osserva che i principali problemi tecnici che investono il settore cartario sono il costo delle materie prime e dell'energia. La cellulosa impiegata in Italia è in prevalenza d'importazione (da Nord America e Paesi scandinavi) in quanto la produzione nazionale è in grado di coprire solo il 13 per cento del consumo. Al riguardo, sottolinea che fatto 100 il consumo globale del legno, solo il 15 per cento è destinato alla produzione di carta. Tuttavia, l'aspetto maggiormente penalizzante rispetto ai concorrenti stranieri è quello della spesa energetica sia per il maggior costo del gas che con 2,5 miliardi di metri cubi all'anno costituisce la principale voce della bolletta energetica del settore, sia per il costo dell'energia elettrica di acquisto (circa 3,8 miliardi di kWh/anno). L'industria cartaria inoltre, rispetto ad altri settori energy intensive nazionali che usufruiscono di un'opportuna esenzione prevista dalla direttiva UE sulla fiscalità energetica deve far fronte a un pesante carico fiscale sul gas utilizzato a fini industriali risultante dalla somma dell'accisa nazionale e di quella regionale. Ricorda quindi che, tra le azioni poste in atto dall'industria cartaria italiana per migliorare la compatibilità ambientale delle proprie produzioni vi sono l'utilizzo del macero e incisivi interventi sull'efficienza energetica: gli investimenti nelle migliori tecniche disponibili hanno portato negli ultimi 12 mesi a ridurre l'esigenza di energia per unità di prodotto del 20 per cento. Il settore ha investito notevolmente anche in impianti di cogenerazione che, allo stato attuale consentono un risparmio di circa 1,2 milioni di tonnellate di CO2 rispetto agli acquisti dalla rete elettrica nazionale. Nonostante ciò, l'industria cartaria nazionale deve fronteggiare un pesantissimo svantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti esteri per i costi dell'energia, che è materia prima fondamentale di un settore in cui i costi delle materie prime pesano da settore dal 55 al 60 per cento.
Sottolinea che, allo scopo di far fronte alla fase acuta della crisi del settore cartario, si potrebbero valutare specifici interventi finalizzati ad introdurre in forma stabile la riduzione complessiva dell'accisa del gas ad uso industriale al livello minimo previsto dalla direttiva UE n. 2003/96/CE sulla fiscalità energetica; attuare misure idonee a consentire una più razionale gestione degli scarti di produzione che, oltre al recupero energetico della biomasse in esso contenuta, permetterebbe di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di contenere le emissioni di gas responsabili dell'effetto serra; riattivare le iniziative di credito agevolato e di credito di imposta per gli investimenti in innovazione tecnologica, semplificando ed accelerando l'iter burocratico di ottenimento al fine di agevola l'inserimento delle imprese italiane nello scenario competitivo globale; promuovere un efficace recupero dei rifiuti derivanti dal processo di produzione cartario; reintrodurre il credito d'imposta sugli acquisti di carta a favore di editori e stampatori, creando in tal modo benefici a cascata per tutte le componenti della filiera. Sollecita pertanto un'azione di supporto del settore che è stato notevolmente danneggiato dall'attuale crisi economica.
Chiede infine alla presidenza che la Commissione possa procedere ad un breve ciclo di audizioni informali con le associazioni di settore e le rappresentanze sindacali e dei lavoratori, al fine di acquisire ulteriori elementi conoscitivi sulla situazione attuale dell'industria cartaria italiana.

Laura FRONER (PD) chiede di sottoscrivere la risoluzione Benamati n. 7-00148.

Andrea GIBELLI, presidente, assicura che riferirà la richiesta del deputato Benamati nel prossimo ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.55.

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INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI

Giovedì 26 novembre 2009.

Incontro con una delegazione della Commissione per la politica economica del Consiglio nazionale della Repubblica slovacca.

L'incontro informale si è svolto dalle 11 alle 12.15.

SEDE REFERENTE

Giovedì 26 novembre 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI.

La seduta comincia alle 12.20.

Disposizioni per la tutela e la commercializzazione di prodotti italiani.
Nuovo testo C. 2624 Reguzzoni, C. 219 Mazzocchi, C. 340 Bellotti, C. 426 Contento, C. 477 Anna Teresa Formisano, C. 896 Lulli, C. 1593 Cota, C. 2760 Cosenza - Rel. Raisi).

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 novembre 2009.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri della I, della II, della III, della V, della VI, dell'VIII, dell'XI, della XII e della XIV Commissione, mentre la XIII Commissione e la Commissione per le questioni regionali hanno comunicato di non ritenere di esprimere il proprio parere. In relazione ai pareri pervenuti il relatore ha predisposto alcuni emendamenti, che sono in distribuzione (v. allegato).

Enzo RAISI, relatore, rileva che, in relazione ai pareri intervenuti, è stato necessario predisporre alcuni emendamenti, il più rilevante dei quali è quello derivante dal parere espresso dalla Commissione Giustizia, che ha in pratica condotto ad una riscrittura complessiva dell'articolo 3 relativo alle sanzioni. Infatti, il parere della Commissione Giustizia è articolato in due parti: in una prima parte sono espressi i rilievi giuridici sulle disposizioni dell'articolo in questione ed illustrati i problemi che esse sollevavano, mentre nella seconda parte c'è l'indicazione, di carattere più strettamente politico, relativa ad una supposta non necessità di prevedere una disciplina sanzionatoria sulla materia, in considerazione del fatto che una disciplina sanzionatoria esiste già. Tale seconda parte conduce alla condizione indicata di sopprimere l'articolo 3. Il relatore ha ritenuto opportuno e necessario riscrivere l'articolo recependo i rilievi della Commissione Giustizia, nella convinzione che sia invece necessario mantenere un articolo dedicato all'impianto sanzionatorio nel testo che andiamo ad approvare. Rilievi sul comma 4 dell'articolo 3 sono stati sollevati anche dalla I Commissione, e la riformulazione proposta soddisfa anche la condizione da essa posta.
È stato inoltre predisposto un emendamento soppressivo dell'articolo 4 che, come aveva già rilevato anche il Viceministro Urso, appare privo di contenuto normativo e che andrebbe quindi più opportunamente trasformato in un ordine del giorno, cosa che il relatore si impegna a fare in Aula.
Infine, gli ultimi due emendamenti, che sono i primi due in ordine di votazione, derivano da condizioni poste dalla Commissione bilancio che hanno la chiara finalità di definire meglio alcune disposizioni per non creare oneri a carico della finanza pubblica.
La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti del relatore 2.30, 2.31, 3.30 e 4.30. La Commissione delibera quindi di conferire il mandato al

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relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame, come risultante dagli ulteriori emendamenti approvati. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Andrea GIBELLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 12.40.