CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2009
251.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali Francesca Martini.

La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2010).
C. 2936 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.
C. 2937 Governo, approvato dal Senato e relativa nota di variazione (C. 2937-bis).
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione)
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevole e favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviati, da ultimo, nella seduta del 24 novembre 2009.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi al solo disegno di legge finanziaria (vedi allegato 1). In proposito, considerate le regole che disciplinano l'emendabilità dei documenti di bilancio, rileva preliminarmente che, ad eccezione dell'emendamento De Luca 2936/XII/2.41, che presenta profili di indubbia inammissibilità in quanto volto ad introdurre nel testo deleghe legislative, altri emendamenti, in particolare quelli che sembrano recare norme di carattere ordinamentale come gli emendamenti Fucci 2936/XII/2.1, De Luca 2936/XII/2.35, 2936/XII/2.36, 2936/XII/2.37 e Antonione 2936/XII/2.43, o che non risultano corredati di una clausola di compensazione come l'emendamento Miotto 2936/XII/2.31 (che peraltro incide su materia di competenza della VI Commissione) potrebbero presentare profili problematici in ordine ai vigenti criteri di ammissibilità. In tal senso, anche per evitare di dichiarare in questa sede l'inammissibilità di tali emendamenti, propone ai presentatori di non insistere per la votazione degli emendamenti medesimi e di valutarne, quindi, il ritiro, ai fini della loro eventuale ripresentazione presso la V Commissione, per una valutazione più compiuta sotto il profilo dei criteri di ammissibilità. Fa presente, infine, che gli emendamenti Miotto 2936/XII/2.32 e Pedoto 2936/XII/2.24 incidono su materie di competenza, rispettivamente, delle Commissioni VI e XI, presso le quali risulta già scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti. Anche per tali emendamenti, pertanto, propone ai presentatori di ritirarli per presentarli direttamente alla V Commissione.

Benedetto Francesco FUCCI (PdL), Francesco DE LUCA (PdL), Anna Margherita MIOTTO (PD) e Luciana PEDOTO (PD), accogliendo l'invito del presidente, ritirano i propri emendamenti Fucci 2936/XII/2.1, De Luca 2936/XII/2.35, 2936/XII/2.36 e 2936/XII/2.37, Miotto 2936/XII/2.31 e 2936/XII/2.32 e Pedoto 2936/XII/2.24, riservandosi di presentarli presso la V Commissione.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), accogliendo l'invito del presidente, ritira l'emendamento Antonione 2936/XII/2.43, di cui è cofirmatario, riservandosi di presentarlo presso la V Commissione.

Lucio BARANI (PdL), relatore, invita i presentatori a ritirare gli emendamenti Bobba 2936/XII/2.25, Miotto 2936/XII/2.29 e 2936/XII/2.30. Auspica, quindi, l'approvazione del suo emendamento 2936/XII/

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2.33. Esprime, altresì, parere contrario sugli emendamenti Murer 2936/XII/2.26, Burtone 2936/XII/2.46, Bossa 2936/XII/2.4 e Palagiano 2936/XII/2.34, mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Palumbo 2936/XII/2.38 e Pedoto 2936/XII/2.23, auspicando, inoltre, l'approvazione del suo emendamento 2936/XII/2.39 ed esprimendo parere favorevole sull'emendamento Mussolini 2936/XII/2.40. Invita quindi i presentatori a ritirare l'emendamento Livia Turco 2936/XII/2.3, essendo le esigenze sottese a tale emendamento parzialmente soddisfatte dall'eventuale approvazione dell'emendamento Mussolini 2936/XII/2.40. Esprime, quindi, parere contrario sugli emendamenti Murer 2936/XII/2.2 e Livia Turco 2936/XII/2.5, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Sbrollini 2936/XII/2.6. Esprime, inoltre, parere contrario sull'emendamento Sbrollini 2936/XII/2.7, parere favorevole sull'emendamento Livia Turco 2936/XII/2.8 e parere contrario sull'emendamento D'Incecco 2936/XII/2.9. Invita, quindi, i presentatori a ritirare l'emendamento Murer 2936/XII/2.10, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Livia Turco 2936/XII/2.11 e parere contrario sugli emendamenti Livia Turco 2936/XII/2.19, Binetti 2936/XII/2.20 e 2936/XII/2.21 e Miotto 2936/XII/2.27. Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Miotto 2936/XII/2.28, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Burtone 2936/XII/2.47, Palagiano 2936/XII/2.42, Binetti 2936/XII/2.12, Miotto 2936/XII/2.13, Binetti 2936/XII/2.14, D'Incecco 2936/XII/2.15, Lenzi 2936/XII/2.16, Miotto 2936/XII/2.17 e Lenzi 2936/XII/2.18. Invita quindi il presentatore a ritirare l'emendamento Pedoto 2936/XII/2.22, in quanto l'esigenza cui tale emendamento intende dare risposta verrebbe soddisfatta dall'eventuale approvazione dell'emendamento Palumbo 2936/XII/2.45, su cui esprime parere favorevole. Esprime, infine, parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Di Virgilio 2936/XII/2.01.

Il sottosegretario Francesca MARTINI esprime parere conforme a quello del relatore.

Paola BINETTI (PD) insiste perché sia posto in votazione l'emendamento Bobba 2936/XII/2.25, di cui è cofirmataria.

La Commissione respinge l'emendamento Bobba 2936/XII/2.25.

Anna Margherita MIOTTO (PD) illustra il suo emendamento 2936/XII/2.29, volto a mantenere inalterata la platea degli esenti dal ticket sulle prestazioni sanitarie tenendo conto della diminuzione del potere d'acquisto dei redditi.

Giuseppe PALUMBO, presidente, osserva che l'emendamento Miotto 2936/XII/2.29 sembra essere particolarmente oneroso, essendo la relativa spesa quantificata dallo stesso presentatore in 800 milioni di euro annui.

Anna Margherita MIOTTO (PD) ritira il suo emendamento 2936/XII/2.29, riservandosi di verificare la quantificazione degli oneri e di presentarlo presso la V Commissione. Accogliendo l'invito del relatore, ritira altresì il suo emendamento 2936/XII/2.30.

La Commissione approva l'emendamento 2936/XII/2.33 del relatore (vedi allegato 1). Respinge quindi l'emendamento Murer 2936/XII/2.26.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) annuncia voto favorevole sull'emendamento Burtone 2936/XII/2.46, ricordando come esso sia volto ad aumentare l'autorizzazione di spesa per l'acquisto di defibrillatori, essenziali al fine di salvare vite umane in caso di fibrillazione ventricolare.

Giuseppe PALUMBO, presidente, invita il presentatore a valutare l'opportunità di presentare l'emendamento in esame direttamente presso la V Commissione, al fine di consentire una più attenta verifica della compatibilità finanziaria dello stesso.

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Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) insiste perché il suo emendamento 2936/XII/2.46 sia posto in votazione.

La Commissione approva l'emendamento Burtone 2936/XII/2.46 (vedi allegato 1). Respinge quindi l'emendamento Bossa 2936/XII/2.4.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palagiano 2936/XII/2.34: s'intende vi abbiano rinunciato.

La Commissione approva gli identici emendamenti Palumbo 2936/XII/2.38 e Pedoto 2936/XII/2.23, nonché, con distinte votazioni, gli emendamenti 2936/XII/2.39 del relatore e Mussolini 2936/XII/2.40 (vedi allegato 1).

Livia TURCO (PD), accogliendo l'invito del relatore, ritira, in seguito dell'approvazione dell'emendamento Mussolini 2936/XII/2.40, il suo emendamento 2936/XII/2.3.

Anna Margherita MIOTTO (PD) illustra l'emendamento 2936/XII/2.2, di cui è cofirmataria, chiedendo al rappresentante del Governo di chiarire se e come si intenda autorizzare la spesa per il finanziamento del Fondo per le non autosufficienze.

Il sottosegretario Francesca MARTINI ribadisce che, secondo quanto ricordato nella seduta di ieri, il Governo si è impegnato, nel Patto per la salute, a stanziare 400 milioni di euro per il finanziamento del Fondo per le non autosufficienze. Sarà pertanto cura del Governo individuare al più presto il provvedimento in cui inserire la relativa autorizzazione di spesa.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), ricordata l'importanza del Fondo per le non autosufficienze, prende atto con favore dell'impegno ribadito dal rappresentante del Governo, che invita, peraltro, a valutare l'opportunità di riconsiderare il proprio parere sull'emendamento in esame, proprio alla luce della coerenza tra questo e gli impegni già assunti dal Governo.

Il sottosegretario Francesca MARTINI, modificando il parere precedentemente espresso, si rimette alla Commissione sull'emendamento Murer 2936/XII/2.2, sottolineando in tal modo, la serietà dell'impegno già assunto dal Governo.

Lucio BARANI (PdL), relatore, condividendo l'orientamento del Governo, modifica la posizione precedentemente assunta ed esprime parere favorevole sull'emendamento Murer 2936/XII/2.2.

La Commissione approva l'emendamento Murer 2936/XII/2.2 (vedi allegato 1).

Livia TURCO (PD) illustra il suo emendamento 2936/XII/2.5, ricordando come proprio oggi si celebri la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e auspicando che, in particolare, le colleghe della maggioranza vogliano sostenere tale emendamento.

Alessandra MUSSOLINI (PdL) osserva che sarebbe forse preferibile riformulare l'emendamento Livia Turco 2936/XII/2.5, destinando alle finalità di tale emendamento una parte delle risorse già disponibili per il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Livia TURCO (PD) ritiene che sarebbe semmai preferibile finalizzare in modo più puntuale una ulteriore autorizzazione di spesa di 20 milioni di euro annui. Ritira comunque il suo emendamento 2936/XII/2.5, riservandosi di verificare la possibilità di una riformulazione in vista dell'eventuale presentazione presso la V Commissione.

La Commissione approva l'emendamento Sbrollini 2936/XII/2.6 (vedi allegato 1). Respinge quindi l'emendamento Sbrollini 2936/XII/2.7.

Livia TURCO (PD) esprime soddisfazione per il parere favorevole del relatore e del Governo sul suo emendamento 2936/XII/2.8.

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Massimo POLLEDRI (LNP) invita il relatore ed il Governo a valutare attentamente la sostenibilità finanziaria dell'emendamento in esame, ritenendo che l'onere pari a 100 milioni di euro annui, cui si fa fronte mediante riduzione lineare degli stanziamenti di cui alla Tabella C, potrebbe rivelarsi eccessivo all'atto dell'esame presso la V Commissione.

Giuseppe PALUMBO, presidente, osserva che la Commissione è, certamente, ben consapevole della rilevanza dell'onere recato dall'emendamento in esame. Tuttavia, la valutazione della compatibilità finanziaria complessiva degli emendamenti approvati potrà essere più opportunamente compiuta dalla V Commissione.

Il sottosegretario Francesca MARTINI sottolinea che il parere favorevole del Governo sull'emendamento in questione rientra in una visione complessiva della manovra di finanza pubblica, che guarda con particolare attenzione al problema della disabilità.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) esprime soddisfazione per il parere favorevole del relatore e del Governo sull'emendamento in esame.

Laura MOLTENI (LNP) ricorda che il tema su cui verte l'emendamento in esame è da sempre al centro dell'attenzione del suo gruppo e, in particolare, delle battaglie condotte dal sottosegretario Martini. Annuncia, pertanto, voto favorevole su tale emendamento, preannunciando altresì la presentazione di un emendamento analogo presso la V Commissione.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) esprime soddisfazione per il parere favorevole del relatore e del Governo sull'emendamento in esame e invita il relatore a difendere con forza tale emendamento nel corso dell'esame presso la V Commissione.

La Commissione approva l'emendamento Livia Turco 2936/XII/2.8 (vedi allegato 1). Respinge quindi l'emendamento D'Incecco 2936/XII/2.9.

Livia TURCO (PD) insiste perché sia posto in votazione l'emendamento Murer 2936/XII/2.10 di cui è cofirmataria.

La Commissione respinge l'emendamento Murer 2936/XII/2.10.

Livia TURCO (PD) esprime soddisfazione per il parere favorevole del relatore e del Governo sul suo emendamento 2936/XII/2.11, ricordando come la disabilità grave sia una delle grandi emergenze silenziose del Paese.

La Commissione approva l'emendamento Livia Turco 2936/XII/2.11 (vedi allegato 1).

Livia TURCO (PD) auspica che il suo emendamento 2936/XII/2.19, in materia di persone che versano in situazioni di povertà estrema, riceva la stessa considerazione degli emendamenti a favore dei disabili e auspica, pertanto, che il relatore e il Governo vogliano riconsiderare la loro posizione al riguardo.

Lucio BARANI (PdL), relatore, invita i presentatori a ritirare l'emendamento in questione, su cui aveva precedentemente espresso parere contrario, perché solo selezionando attentamente i temi su cui concentrare le risorse disponibili si può sperare di difendere efficacemente gli emendamenti della Commissione nel corso dell'esame presso la V Commissione.

Livia TURCO (PD), accogliendo l'invito del relatore, ritira il suo emendamento 2936/XII/2.19.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Binetti 2936/XII/2.20.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) dichiara di far suo l'emendamento Binetti 2936/XII/2.20, ricordando come in molte aree del Paese le unità di terapia

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intensiva neonatale siano del tutto insufficienti rispetto alle esigenze delle popolazione.

Giuseppe PALUMBO, presidente, osserva che l'emendamento in questione è certamente condivisibile in linea di principio, ma ritiene che lo stanziamento di nuove risorse dovrebbe essere preceduto da una rilevazione delle unità già finanziate, ma non ancora realizzate. A tal fine, si potrebbe valutare l'opportunità di impegnare il Governo mediante un ordine del giorno.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), alla luce delle considerazioni svolte dal presidente, ritira l'emendamento Binetti 2936/XII/2.20.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Binetti 2936/XII/2.21.

Luciana PEDOTO (PD) dichiara di far suo l'emendamento Binetti 2936/XII/2.21.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) annuncia voto favorevole sull'emendamento in esame, ricordando come il potenziamento delle unità di risveglio dal coma sia un tema che, da molti anni, si cerca di risolvere e che più volte è stato affrontato dalla Commissione.

Lucio BARANI (PdL), relatore, invita l'onorevole Pedoto a valutare l'opportunità di trasformare l'emendamento in questione in un ordine del giorno e auspica che tutti i colleghi, compreso l'onorevole Di Virgilio, convengano che non sarebbe serio, da parte della Commissione, approvare emendamenti che certamente verrebbero respinti dalla V Commissione, per ragioni di compatibilità finanziaria complessiva.

Massimo POLLEDRI (LNP) ricorda che, recentemente, la Conferenza Stato-regioni ha approvato un incremento delle risorse per la realizzazione degli interventi di cui all'articolo 20 della legge n. 67 del 1988. Ricorda, altresì, che, secondo una consolidata giurisprudenza costituzionale, lo Stato non può vincolare le risorse trasferite alle regioni.

Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD) sottolinea l'assenza di dati certi sulle unità di risveglio dal coma attualmente esistenti, ritenendo che tale assenza sia anche la ragione dell'interruzione dell'iter della proposta di legge n. 412 Di Virgilio. Ritiene, altresì, che lo stesso onorevole Di Virgilio, in qualità di relatore del progetto di legge in materia di dichiarazione anticipata di trattamento, avrebbe dovuto opporsi, per la medesima ragione, all'inserimento di un riferimento ai soggetti in stato vegetativo in tale progetto di legge.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) ritiene che l'intervento della collega Farina Coscioni denoti una scarsa conoscenza della normativa in materia, dei dati scientifici disponibili e del rapporto approvato dalla commissione costituita nel corso della XIV legislatura proprio al fine di approfondire questa problematica.

Luciana PEDOTO (PD), anche alla luce del dibattito svoltosi, ritira l'emendamento Binetti 2936/XII/2.21, precedentemente fatto proprio, e annuncia la presentazione di un ordine del giorno sul medesimo oggetto (vedi allegato 2).

La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Miotto 2936/XII/2.27 e approva l'emendamento Miotto 2936/XII/2.28 (vedi allegato 1).

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) illustra il suo emendamento 2936/XII/2.47, ricordando come la Commissione abbia più volte cercato di eliminare la discriminazione esistente, in materia contrattuale, nei confronti dei dipendenti dei cosiddetti ospedali «classificati».

Domenico DI VIRGILIO (PdL) annuncia voto favorevole sull'emendamento Burtone 2936/XII/2.47, ricordando come esso sia volto a superare la condizione di sfavore in cui, sotto il profilo contrattuale, si trovano i dipendenti di importanti strutture

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sanitarie, quali, ad esempio, il Policlinico «Agostino Gemelli».

Luciana PEDOTO (PD) aggiunge la propria firma all'emendamento Burtone 2936/XII/2.47.

Lucio BARANI (PdL) invita il presentatore a valutare l'opportunità di ritirare l'emendamento in esame, ritenendo che il problema possa trovare soluzione nell'ambito del progetto di legge in materia di governo delle attività cliniche.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) insiste perché il suo emendamento 2936/XII/2.47 sia posto in votazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Burtone 2936/XII/2.47, Palagiano 2936/XII/2.42, Binetti 2936/XII/2.12, Miotto 2936/XII/2.13, Binetti 2936/XII/2.14, D'Incecco 2936/XII/2.15, Lenzi 2936/XII/2.16, Miotto 2936/XII/2.17 e Lenzi 2936/XII/2.18.

Luciana PEDOTO (PD), accogliendo l'invito del relatore, ritira il suo emendamento 2936/XII/2.22.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Palumbo 2936/XII/2.45 e l'articolo aggiuntivo Di Virgilio 2936/XII/2.01 (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Francesca MARTINI dichiara di accogliere l'ordine del giorno Pedoto 0/2936/XII/1 (vedi allegato 2).

Luciana PEDOTO (PD) dichiara di non insistere perché sia posto in votazione il suo ordine del giorno 0/2936/XII/1.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che sono state presentate proposte di relazione favorevole e di relazione favorevole con osservazione del relatore, nonché una proposta di relazione alternativa dell'onorevole Livia Turco e una proposta di relazione alternativa degli onorevoli Palagiano e Mura. Tali proposte di relazione alternativa saranno poste in votazione solo qualora fossero respinte le proposte del relatore. Avverte, infine, che gli emendamenti, gli articoli aggiuntivi e gli ordini del giorno approvati verranno trasmessi alla V Commissione unitamente alle relazioni.

Laura MOLTENI (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, ringrazia il Governo e, in particolare, il sottosegretario Martini per l'impegno sin qui profuso nella predisposizione di interventi di politica economica volti a contrastare la crisi in atto.

Livia TURCO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, richiama l'attenzione dei colleghi e del Governo sullo sciopero della fame che, ormai da diciotto giorni, la collega Farina Coscioni ha intrapreso per sostenere la battaglia delle associazioni dei malati di sclerosi laterale amiotrofica per il rispetto degli impegni assunti dal Governo e annuncia che, a partire da domani, i deputati del suo gruppo daranno vita a una «staffetta» di adesione allo sciopero della fame della collega Farina Coscioni.

Il sottosegretario Francesca MARTINI dichiara, in risposta alle considerazioni dell'onorevole Livia Turco, di aver ricevuto dal viceministro Fazio ampie rassicurazioni sui contatti in corso tra il Governo e le associazioni di malati di sclerosi laterale amiotrofica. Inoltre, desidera assicurare alla collega Farina Coscioni il suo personale impegno al riguardo e le rivolge un accorato appello affinché sospenda lo sciopero della fame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di relazione favorevole del relatore relativamente alla tabella n. 2, limitatamente alle parti di competenza, e connesse parti del disegno di legge finanziaria (vedi allegato 3), e la proposta di relazione favorevole con osservazione del relatore relativamente alla tabella n. 4, limitatamente alle parti di competenza, e connesse parti del disegno di legge finanziaria (vedi allegato 4).

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Livia TURCO (PD) fa presente che la sua proposta alternativa di relazione, preclusa a seguito dell'approvazione delle proposte di relazione del relatore, deve intendersi presentata come relazione di minoranza per la V Commissione.

La Commissione delibera, infine, di nominare ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, il deputato Barani quale relatore presso la V Commissione.

La seduta termina alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.05 alle 16.10.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 16.

Disposizioni per la tutela e la commercializzazione di prodotti italiani.
Nuovo testo C. 2624 Reguzzoni ed abb.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Marco RONDINI (LNP), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla X Commissione il prescritto parere sulle parti di competenza del nuovo testo della proposta di legge n. 2624 e abbinate, recante disposizioni per la tutela e la commercializzazione di prodotti italiani, quale risultante dagli emendamenti approvati. Per quanto di competenza della Commissione, rileva che l'articolo 1, comma 3, prevede che nell'etichetta dei prodotti finiti e intermedi destinati alla vendita al dettaglio nei settori tessile, della pelletteria e calzaturiero, l'impresa produttrice deve fornire in modo chiaro e sintetico informazioni specifiche sulla conformità dei processi di lavorazione alle norme vigenti in materia di lavoro, sulla certificazione di igiene e di sicurezza dei prodotti, sull'esclusione dell'impiego di minori nella produzione, sul rispetto della normativa europea e sul rispetto degli accordi internazionali in materia ambientale. Fa presente, inoltre, che l'articolo 2, comma 2, stabilisce che il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, adotta, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, un regolamento recante disposizioni volte a garantire elevati livelli di qualità dei prodotti e dei tessuti in commercio, anche al fine di tutelare la salute umana e l'ambiente, con cui provvede, in particolare, all'adozione di un capillare sistema di controllo sulla qualità dei prodotti e dei tessuti in commercio, al fine di individuare la presenza negli stessi di sostanze vietate dalla normativa vigente e ritenute dannose per la salute umana (lettera a)); al riconoscimento, attraverso l'introduzione di disposizioni specifiche, delle peculiari esigenze di tutela della qualità e dell'affidabilità per i consumatori, anche al fine della tutela della produzione nazionale, nei settori tessile, della pelletteria e calzaturiero (lettera b)); all'individuazione dei soggetti preposti all'esecuzione dei controlli e delle relative modalità di esecuzione (lettera c)). In base al comma 3, il regolamento di cui al citato comma 2 è aggiornato annualmente sulla base delle indicazioni fornite dall'Istituto superiore di sanità. Alla luce di quanto esposto, condividendo le finalità del provvedimento in esame e, in particolare, le disposizioni rientranti nello specifico ambito di competenza della Commissione, formula una proposta di parere favorevole.

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Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
Nuovo testo C. 2364, approvata dal Senato, e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Carla CASTELLANI (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla II Commissione il prescritto parere sulle parti di competenza della proposta di legge n. 2364, approvata dal Senato, adottata come testo base nel corso dell'esame in sede referente, quale risultante dagli emendamenti approvati. In generale, osserva che l'intero provvedimento ha una spiccata valenza sociale, specie in una fase di crisi economica, in quanto è volto a sostenere le vittime di usura o e di estorsione, nonché quanti versino in condizioni di sovraindebitamento. Più in particolare, l'unico profilo per il quale la proposta di legge in esame rientra nello specifico ambito di competenza della Commissione risulta essere la disposizione contenuta all'articolo 1, comma 2, che novella l'articolo 15, comma 8, della legge 7 marzo 1996, n. 108. Il citato articolo 15, comma 8, stabilisce, attualmente, che per la gestione del Fondo per la prevenzione del fenomeno dell'usura e l'assegnazione dei contributi, il Governo provvede all'istituzione di una commissione costituita da rappresentanti dei Ministeri del tesoro e dell'industria, del commercio e dell'artigianato e del Dipartimento per gli affari sociali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché all'adozione del relativo regolamento di gestione. La novella in esame modifica la composizione di detta commissione, prevedendo che essa sia costituita da due rappresentanti del Ministero dell'economia e delle finanze, di cui uno con funzioni di presidente, da due rappresentanti del Ministero dell'interno, di cui uno nella persona del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative anti-racket ed antiusura, da due rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico e da due rappresentanti del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. È previsto, altresì, un supplente per ciascuno dei rappresentanti. I componenti effettivi e supplenti della commissione sono scelti tra i funzionari con qualifica non inferiore a dirigente di seconda fascia o equiparata. La partecipazione alla commissione rimane a titolo gratuito, come già previsto dalla normativa vigente. Si stabilisce, inoltre, che le riunioni della commissione sono valide quando intervengono almeno cinque componenti, rappresentanti, comunque, le quattro amministrazioni interessate. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti e in caso di parità di voti prevale quello del presidente.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno al reddito.
Nuovo testo C. 2424 Foti.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Marco RONDINI (LNP), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla XI Commissione il prescritto parere sulle parti di competenza della proposta di legge n. 2424 Foti, recante «Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito», quale risultante dagli emendamenti approvati. In proposito, per quanto rientrante nello specifico ambito di competenza della Commissione, si segnala che la proposta di legge in esame reca disposizioni

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volte ad agevolare l'avvio dell'attività di impresa da parte dei lavoratori che versino in una delle situazioni indicate all'articolo 1, comma 2 (percettori di indennità ordinaria di disoccupazione non agricola con requisiti normali o ridotti, di trattamenti di cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria, di mobilità e di disoccupazione o di contratti di solidarietà). Il medesimo articolo 1 fa salvo, nell'ambito di tale attività imprenditoriale, l'obbligo di iscrizione all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (comma 5), nonché l'obbligo per i datori di lavoro di iscrivere a tale assicurazione i lavoratori dipendenti eventualmente impiegati (comma 8).
Inoltre, l'articolo 4 (Disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro) prevede che i titolari e i soci delle imprese costituite ai sensi della legge in esame, nonché i loro familiari, come definiti dal terzo comma dell'articolo 230-bis del codice civile, fino al 31 dicembre 2010, sono tenuti al rispetto delle disposizioni dell'articolo 21 (Disposizioni relative ai componenti dell'impresa familiare di cui all'articolo 230-bis del codice civile e ai lavoratori autonomi) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, e sono soggetti alle corrispondenti sanzioni (comma 1). Ai soggetti di cui al comma 1 che esercitano la propria attività nei cantieri si applica, altresì, l'articolo 94 (Obblighi dei lavoratori autonomi) del medesimo decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (comma 2). La tutela dei lavoratori dipendenti delle imprese costituite ai sensi della legge in esame è assicurata tramite l'applicazione delle misure generali di tutela di cui all'articolo 15 (Misure generali di tutela) del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. I datori di lavoro assicurano l'applicazione, a tali lavoratori, delle disposizioni dei commi 1 e 2 del citato articolo 21 del decreto legislativo n. 81 del 2008.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.20.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 25 novembre 2009. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 16.20.

Disposizioni sulle associazioni di tutela delle persone disabili.
C. 1732 Porcu.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Carlo CICCIOLI (PdL) (PdL), relatore, ricorda che la proposta di legge n. 1732 Porcu, composta da un unico articolo, estende alle organizzazioni, federazioni e associazioni a carattere nazionale di persone disabili e dei loro familiari che, senza fini di lucro, operano per la tutela dei diritti delle persone disabili, le prerogative garantite dagli articoli 7 (Funzioni), 8 (Attività di consulenza, di assistenza e di tutela), 9 (Attività di assistenza in sede giudiziaria), 10 (Attività diverse) e 13 (Finanziamento) della legge 30 marzo 2001, n. 152, che disciplina gli istituti di patronato e di assistenza sociale. Viene poi disposta l'applicazione, alle medesime organizzazioni, federazioni e associazioni, degli articoli 14, 15, 16 e 17, concernenti, rispettivamente, gli adempimenti, la vigilanza, il commissariamento, lo scioglimento e i divieti e le sanzioni, nonché, limitatamente ai contributi che concorrono al finanziamento degli istituti (articolo 13), l'articolo 18, comma 1, della legge n. 152 del 2001, che prevede per questi un regime fiscale più favorevole.
In proposito, ricorda che, nel corso della XIV legislatura, sono state esaminate

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alcune proposte di legge contenenti disposizioni analoghe a quelle recate dal progetto di legge in esame. L'iter di tali provvedimenti, approvati in un testo unificato dal Senato, si è poi arrestato presso le Commissioni riunite XI e XII della Camera, nelle quali era iniziato l'esame in sede referente e si era svolto un ciclo di audizioni informali.
Osserva, inoltre, che - come evidenziato nella relazione illustrativa - in anni recenti è andata aumentando la costituzione di organismi di tipo associativo, tra i quali le organizzazioni di volontariato operanti nei campi della solidarietà, della promozione e della integrazione sociale delle persone disabili. Questi organismi si sono posti come autorevoli interlocutori delle istituzioni per confrontare le iniziative da intraprendere a livello nazionale nel settore della disabilità, nel quale le rappresentanze associative sono chiamate da normative nazionali e comunitarie ad esercitare un ruolo particolarmente significativo. Inoltre, esse collaborano quotidianamente con organi della pubblica amministrazione. Pertanto, il patrimonio di esperienza e di conoscenza di queste organizzazioni induce ad attribuire loro un particolare ruolo nei confronti delle istanze di integrazione sociale dei soggetti svantaggiati che esse rappresentano, estendendo ad esse una serie di norme applicabili agli istituti di patronato ed assistenza sociale.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per l'incremento dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili.
C. 1539 d'iniziativa popolare, C. 1612 Zazzera e C. 2119 Fugatti.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Carmine Santo PATARINO (PdL), relatore, ricorda che, sull'argomento del trattamento economico a favore degli invalidi civili sono state presentate tre proposte di legge che puntano a modificare e, nelle intenzioni, a migliorare le normative vigenti. La prima, presentata il 24 luglio 2008, è la n. 1539 di iniziativa popolare, recante «Disposizioni per l'incremento dei trattamenti economici a favore degli invalidi civili», che si compone di tre articoli.
L'articolo 1, richiamandosi agi art 3 e 38 della Costituzione, enuncia le finalità del provvedimento, diretto a riconoscere a tutti i soggetti invalidi civili, totali o parziali, o sordi o ciechi assoluti, titolari di pensione o assegno, o di pensione di inabilità, il diritto ad un incremento dei trattamenti economici assegnati, in attuazione dei predetti articoli 3 e 38 della Costituzione.
L'articolo 2 sostituisce il comma 4 dell'articolo 38 della legge n. 448 del 2001, estendendo i benefici incrementativi ai soggetti invalidi civili parziali titolari di pensione ed eliminando il limite dell'età. Al riguardo, si ricorda che, a decorrere dal 1 gennaio 2002, è stato previsto che i titolari di pensioni di importo modesto, che non abbiano altri redditi oppure che abbiano redditi inferiori ai limiti di legge, possono avere diritto a un aumento dell'assegno pensionistico, definito come maggiorazione sociale. In tal senso, nei commi 1 e 2 dell'articolo 38 (Incremento delle pensioni in favore dei soggetti disagiati) della legge n. 448 del 2001 è stato disposto, a favore dei soli soggetti di età pari o superiore a settanta anni con determinati requisiti di reddito, una maggiorazione, per un importo complessivo di 516,46 euro mensili per tredici mensilità, delle seguenti prestazioni: pensioni minime, assegni sociali e pensioni sociali; pensioni e assegni sociali di invalidità civile, per sordomuti, dei ciechi civili.
Successivamente, dal 1o gennaio 2008, l'articolo 5 del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, ha stabilito l'incremento delle suddette pensioni a favore dei soggetti disagiati previsti dall'articolo 38 della legge n. 448 del 2001, per garantire un reddito pari a 580 euro al mese per tredici mensilità. In particolare, il comma 4 dell'articolo

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38 della legge n. 448 del 2001 ha previsto altresì che i benefìci economici del citato comma 1 fossero concessi ai soggetti con età pari o superiore a sessanta anni, che risultino invalidi civili totali o sordomuti o ciechi civili assoluti titolari di pensione o che siano titolari di pensione di inabilità.
L'articolo 3 reca la copertura finanziaria del provvedimento, disponendo che all'onere da esso recato si provveda, per gli anni 2008 e 2009 (che diventerebbero 2009 e 2010), mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Fondo per le non autosufficienze), e, per l'anno 2010, mediante corrispondente riduzione della proiezione per il medesimo anno dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2008-2010, nell'ambito del fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2008, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro della salute e delle politiche sociali.
La seconda proposta di legge in esame, presentata in data 5 agosto 2009, è la proposta n. 1612 Zazzera, recante «Modifiche all'articolo 1 della legge 11 febbraio 1980, n. 18, e all'articolo 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, in materia di pensioni e indennità di accompagnamento in favore degli invalidi civili totalmente inabili», che si compone di due articoli.
L'articolo 1 reca due modifiche al citato comma 4 dell'articolo 38 della legge n. 448 del 2001, disponendo che i benefici incrementativi siano concessi ai soggetti con età pari o superiore a trentacinque anni, che risultino invalidi civili totali, lasciando inalterate le condizioni dell'età previste per i soggetti che risultino sordomuti o ciechi civili assoluti titolari di pensione o che sono titolari di pensione di inabilità.
L'articolo 2, al fine di incrementare la prestazione economica dell'indennità di accompagnamento per gli invalidi civili totalmente inabili, la fissa nella stessa misura prevista per i ciechi assoluti. Attualmente, per il 2009 gli importi della due indennità di accompagnamento sono pari per dodici mensilità a 472 euro per gli invalidi civili totalmente inabili e a 755,71 euro per i ciechi assoluti. Si segnala che la proposta di legge in commento non contiene la norma di copertura finanziaria.
La terza proposta di legge, presentata in data 28 gennaio 2009, è la proposta n. 2119 Fugatti, recante «Modifica all'articolo 38 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, concernente l'estensione del novero dei beneficiari dell'incremento pensionistico ivi previsto in favore degli invalidi civili», si compone di due articoli.
L'articolo 1, presenta un contenuto identico all'articolo 2 della proposta di legge n. 1539, estendendo i benefici incrementativi ai soggetti invalidi civili parziali titolari di pensione ed eliminando il limite dell'età.
L'articolo 2 dispone sulla copertura finanziaria del provvedimento, prevedendo che all'onere da esso derivante si provveda mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2009-2011, nell'ambito del Fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Si tratta di tre progetti accomunati da un intento indubbiamente positivo e meritevole di attenzione, interessando, sia pur con diversi approcci e prospettive (in particolare tra la proposte di legge n. 1539 e n. 2119, da un lato, e la proposta n. 1612, dall'altro, una platea di soggetti reputati dal nostro sistema, per la loro condizione di invalidità, degni di particolare tutela, con specifico riferimento al trattamento previdenziale.
Tali interventi potrebbero essere contemperati con un rigoroso riesame dei requisiti reali di invalidità in capo ai soggetti di cui sopra, al fine di garantire l'utilizzo ottimale delle risorse, evitando che i diritti di persone in reale stato di difficoltà vengano compressi e rallentati da sperperi ed abusi a favore di situazioni meno limpide.

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Non si può peraltro non segnalare la necessità di definire meglio -anche a seguito di una doverosa considerazione di priorità - una copertura finanziaria che, nel caso della proposta n. 1612 Zazzera, risulta addirittura assente, e senza la quale il percorso reale di questi provvedimenti, pur opportunamente unificati, sarebbe comunque vano.
La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, invece, oltre a prevedere che gli Stati Parti si impegnino ad «assicurare la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali per tutte le persone con disabilità» (articolo 4), stabilisce che gli Stati Parti «riconoscano il diritto delle persone con disabilità ad un livello di vita adeguato per sé e per le proprie famiglie, incluse adeguate condizioni di alimentazione, vestiario e alloggio, ed il continuo miglioramento di vita» (articolo 28).
L'argomento, pertanto, merita di essere approfondito ed integrato, anche affinché non si risolva in una mera petizione di principio, e cioè in una immeritata beffa per una componente della nostra società che ha, al contrario, diritto alla leale e concreta solidarietà delle istituzioni, e per verificare che, così come si lamenta per precedenti provvedimenti, anche in questo caso non vi siano potenziali discriminazioni da sventare.

Giuseppe PALUMBO, presidente, dopo aver ringraziato l'onorevole Patarino per l'esauriente relazione, desidera sottolineare il valore e la rilevanza delle proposte di legge in esame, ricordando come le misure in esse contenute siano oggetto, nel Paese, di grande attesa e attenzione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento.
C. 2350, testo base, approvata in un testo unificato dal Senato, C. 625 Binetti, C. 784 Rossa, C. 1280 Farina Coscioni, C. 1597 Binetti, C. 1606 Pollastrini, C. 1764-bis, C. 1840 Della Vedova, C. 1876 Aniello Formisano, C. 1968-bis Saltamartini, C. 2038 Buttiglione, C. 2124 Di Virgilio e C. 2595 Palagiano.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 ottobre 2009.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi alla proposta di legge n. 2350, approvata in un testo unificato dal Senato e adottata come testo base nella seduta del 28 ottobre 2009 (vedi allegato 7). Avverte, altresì, che risultano inammissibili, perché palesemente incongrui rispetto al contesto logico e normativo, i seguenti emendamenti: Farina Coscioni 7.58, che individua nominalmente il titolare di una funzione di Governo; Farina Coscioni 7.154, che disciplina le funzioni del Capo di uno Stato estero; Farina Coscioni 9.16, che prevede l'adozione di una legge, entro un termine prefissato, da parte del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.40.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche.
Testo unificato C. 799 Angela Napoli, C. 1552 Di Virgilio e Palumbo, C. 977-ter Livia Turco, C. 278 Farina Coscioni, C. 1942 Mura, C. 2146 Minardo, C. 2355 Di Pietro, C. 2529 Scandroglio e C. 2693 Zazzera.