CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 novembre 2009
249.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 13.25.

Variazione nella composizione della Commissione.

Andrea GIBELLI, presidente, comunica che il deputato Carlo MONAI ha cessato di fare parte della Commissione e che il deputato Massimo CALEARO CIMAN ha aderito al gruppo Misto.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010) (C. 2936 Governo, approvato dal Senato).
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 (C. 2937 Governo, approvato dal Senato) e relativa nota di variazioni (C. 2937-bis).
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010.
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2010.
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che lunedì 16 novembre 2009 sono stati assegnati il disegno di legge C. 2936 (legge finanziaria 2010), e il disegno di legge C. 2937 (Bilancio dello Stato per il 2010 e Bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012) e la relativa nota di variazione C. 2937-bis, approvati dal Senato. Pertanto, secondo quanto previsto dall'articolo 119, comma 6, del Regolamento, la Commissione dovrà sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà espresso il parere di competenza sui predetti disegni di legge. La Commissione potrà peraltro procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i disegni di legge di ratifica e di recepimento di atti normativi comunitari, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica.
Ricorda che, ai sensi di quanto stabilito dall'ufficio di presidenza del 17 novembre 2009, il parere dovrà essere espresso entro il 24 novembre 2009; in relazione a ciò, il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato a lunedì 23 novembre 2009, alle ore 12.
Avverte inoltre che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, i citati disegni di legge finanziaria e di bilancio; l'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione bilancio di una relazione e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione. In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la Commissione esaminerà lo stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico (Tabella n. 3), nonché del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2) e del

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Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Tabella n. 7), tutti limitatamente alle parti di competenza.
La Commissione, oltre a trasmettere una relazione alla V Commissione su ciascuno stato di previsione, esaminerà anche gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di propria competenza del disegno di legge di bilancio. A tale proposito, ricorda che, ai sensi dell'articolo 121, comma 1, del Regolamento, gli emendamenti proponenti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione devono essere presentati presso le Commissioni in sede consultiva. Gli emendamenti approvati saranno inseriti nella relazione approvata dalla Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati, ai sensi dell'articolo 121, comma 4, del Regolamento, nel corso dell'esame in Assemblea.
Potranno inoltre essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione. Anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea. Analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge finanziaria per l'anno 2010. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno comunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge finanziaria di rispettiva competenza. Tali emendamenti, ove approvati, saranno inseriti nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti all'articolato della finanziaria direttamente in Commissione bilancio.
Per quanto concerne la formulazione e l'ammissibilità degli emendamenti al disegno di legge di bilancio e al disegno di legge finanziaria, i criteri applicabili sono quelli indicati dal Regolamento della Camera e dalla legislazione vigente.
La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata dai presidenti delle medesime Commissioni prima che gli stessi vengano esaminati e votati. Peraltro, in considerazione della necessità di valutare l'ammissibilità degli emendamenti sulla base di criteri omogenei, la valutazione puntuale di ammissibilità sarà comunque compiuta nel corso dell'esame presso la Commissione bilancio. Per questi motivi, sottolinea come il giudizio circa l'ammissibilità di un emendamento pronunciato nel corso dell'esame in sede consultiva non pregiudichi in alcun modo la successiva valutazione di ammissibilità.
Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge finanziaria. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea; gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea. In ordine ai criteri di ammissibilità, segnala altresì che non sono ammissibili gli ordini del giorno volti ad impegnare il Governo ad utilizzare accantonamenti dei Fondi speciali di parte corrente e di conto capitale per determinate finalità.
Ricorda ancora, infine, che la Commissione dovrà concludere il proprio esame dei documenti di bilancio entro la giornata di martedì 24 novembre 2009.

Raffaello VIGNALI, relatore, osserva che il disegno di legge finanziaria per il 2010 (C. 2936) si inserisce nell'ambito degli indirizzi indicati con le risoluzioni parlamentari di approvazione del DPEF

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2010-2013 dello scorso luglio, tenendo conto della revisione del quadro macroeconomico e di finanza pubblica effettuata con la Nota di aggiornamento al medesimo documento, presentata contestualmente ai disegni di legge finanziaria e di bilancio.
La Nota di aggiornamento al DPEF 2010-2013 ha rivisto le stime di crescita per l'anno in corso e per il 2010, in considerazione dei primi segnali di ripresa che si sono manifestati a livello internazionale, nei mesi estivi, dopo la grave crisi economica e finanziaria che si è manifestata a partire dal 2008.
In particolare, per il 2009 la variazione del PIL presenta un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto a quanto inizialmente previsto; la contrazione del PIL si attesterebbe infatti a -4,8 per cento, rispetto al -5,2 per cento stimato nel DPEF, in linea con i risultati, lievemente superiori alle attese, del secondo trimestre 2009.
Per il 2010, la Nota prevede una crescita più sostenuta dell'economia italiana, pari allo 0,7 per cento, di circa 0,2 punti percentuali superiore rispetto alle indicazioni fornite a luglio.
In tale quadro, la Nota di aggiornamento conferma la linea di intervento già delineata nel DPEF ed attuata con il decreto legge n. 78 del 2009, volta a consolidare i conti pubblici negli anni 2009 e 2010 e a disporre un'azione correttiva che esplica i suoi effetti a partire dal 2011, in concomitanza con il previsto miglioramento delle prospettive di crescita.
La manovra correttiva resta confermata nell'entità indicata dal DPEF, risultando pari all'1,2 per cento del PIL nel triennio 2011-2013, di cui lo 0,4 per cento nel 2011.
Per l'anno in corso e per il 2010 il quadro programmatico di finanza pubblica coincide pertanto con quello tendenziale, mentre un primo miglioramento dei saldi (e del debito pubblico) si registra a partire dal 2011.
Per quanto concerne il debito, dopo aver raggiunto un livello massimo pari al 117,3 per cento del PIL nel 2010, è previsto in progressiva diminuzione fino al 112,7 per cento nel 2013.
Analogamente a quanto avvenuto lo scorso anno, la manovra finanziaria per il triennio 2010-2012, nella sua articolazione complessiva, è stata anticipata dal Governo lo scorso luglio con il decreto legge n. 78 del 2009 - convertito con modificazioni dalla legge n. 102 del 2009 - recante una serie di misure volte a contrastare gli effetti avversi della crisi economica, salvaguardando nel contempo l'equilibrio dei conti pubblici.
Il disegno di legge finanziaria per il 2010 conferma l'impostazione già adottata nella manovra dello scorso anno, sia in quanto a contenuto normativo, sia in termini di effetti sui saldi di finanza pubblica. Anche per il 2010, il Governo ha, infatti, presentato in prima lettura al Senato una finanziaria «snella», articolata in soli tre articoli, che si limitano a fissare gli obiettivi dei saldi di bilancio (livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, e di ricorso al mercato finanziario), a introdurre un numero limitato di misure, tra le quali la quantificazione delle risorse da destinare ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego e la proroga di norme di carattere tributario recanti regimi agevolati, nonché a stabilire l'importo da iscrivere nelle tabelle allegate.
Occorre ricordare in proposito che tale limitazione del contenuto del disegno di legge finanziaria discende da quanto disposto inizialmente per il solo esercizio finanziario 2009 dall'articolo 1, comma 1-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008 e riproposto, per l'esercizio 2010, dall'articolo 23, comma 21-ter del decreto-legge n. 78 del 2009. Per effetto di tali disposizioni, in deroga alle disposizioni della legge di contabilità generale in materia di contenuto della legge finanziaria (articolo 11 della legge n. 468/1978), viene stabilito che in via sperimentale la legge finanziaria per l'anno 2009 e per l'anno 2010 possa contenere esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico, con l'esclusione di disposizioni finalizzate

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direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, nonché di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico.
A tale ridimensionamento del contenuto proprio della legge finanziaria corrisponde una valorizzazione del contenuto decisionale del bilancio dello Stato, stante la possibilità - prevista anch'essa in via sperimentale per il solo esercizio 2009 dall'articolo 60, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008 e riproposta per il 2010 dall'articolo 23, comma 21-quater, del decreto-legge n. 78 del 2009 - di rimodulare nella legge di bilancio tra i programmi le dotazioni finanziarie di ciascuna missione, ivi incluse le risorse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa.
Per quanto concerne gli effetti sui saldi di finanza pubblica, il disegno di legge finanziaria non comporta effetti correttivi di rilievo in termini di indebitamento netto del conto economico delle amministrazioni pubbliche, la cui incidenza sul PIL rimane pertanto fissata per il triennio 2010-2012 nei valori indicati dalla nota di aggiornamento al DPEF. Analogamente, gli interventi introdotti dal disegno di legge incidono marginalmente sul fabbisogno del settore statale, mentre variazioni in aumento nel triennio 2010-2012 sono previste in termini di saldo netto da finanziare.
Nel complesso, gli effetti derivanti dall'articolato e dalla tabelle del disegno di legge comportano un peggioramento del saldo netto da finanziare pari a circa 1,3 miliardi di euro nel 2010, 5,25 miliardi nel 2011 e 3,7 miliardi alla fine del triennio. Tale risultato è in linea con il livello massimo del saldo netto da finanziare, in termini di competenza, fissato per l'esercizio 2010 - ai sensi dell'articolo 1 del disegno di legge - in 63.000 milioni di euro, al netto di 4.684 milioni di euro per regolazioni debitorie.
Per quanto concerne la composizione della manovra lorda, il disegno di legge reca nuove o maggiori spese - quasi tutte di parte corrente - per un ammontare pari a circa 1,9 miliardi di euro per il 2010, 5,7 miliardi nel 2011 e 3,8 miliardi per il 2012, cui si aggiungono 0,4 miliardi di euro di minori entrate per il solo esercizio 2012.
A tali impieghi si fa parzialmente fronte mediante una riduzione delle spese pari a circa 0,48 miliardi di euro per ciascuno degli anni del triennio, cui si aggiungono circa 0,16 miliardi di euro di maggiori entrate per l'anno 2010.
Si ricorda, infine, che assieme agli interventi contenuti nel citato decreto legge n. 78 del 2009 e ai disegni di legge finanziaria e di bilancio, nonché al disegno di legge recante il bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012, concorrono alla composizione della manovra di finanza pubblica, i seguenti provvedimenti collegati elencati nella Nota di aggiornamento al DPEF e, in particolare, il disegno di legge S. 1167 «Delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali» già indicato lo scorso anno (approvato dalla Camera e in corso di esame presso il Senato); «Disposizioni in materia di organi e funzioni degli enti locali, semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento e carta delle autonomie locali» (approvato dal Consiglio dei Ministri in data 17 settembre 2009, non ancora trasmesso in Parlamento - in attesa della definizione dell'esame da parte della Conferenza unificata); «Disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della pubblica amministrazione con cittadini e imprese e delega al governo per l'emanazione della carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche» (approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 novembre 2009, ma non ancora presentato in Parlamento).
Passando all'analisi delle disposizioni dell'articolato del disegno di legge finanziaria, fa presente che in assenza di misure rientranti nella specifica competenza della Commissione, si ritiene comunque opportuno evidenziare le seguenti disposizioni, tutte contenute nell'articolo 2, recante

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disposizioni diverse, come modificato dalle novità introdotte nel corso dell'esame al Senato.
Il comma 6 dispone che anche per il triennio 2010-2012 la crescita del fabbisogno delle università e degli enti pubblici di ricerca non può essere superiore al fabbisogno finanziario determinato a consuntivo nell'anno precedente, incrementato di un tasso pari al 3 per cento per il sistema universitario e al 4 per cento per gli enti pubblici di ricerca. Tale fabbisogno è incrementato degli oneri contrattuali del personale riguardanti competenze arretrate. Il comma 7 proroga all'anno 2012 la detrazione IRPEF spettante per le spese di ristrutturazione edilizia (36 per cento dell'onere sostenuto per un importo non superiore a 48.000 euro). Sono interessate dalla proroga le spese relative a unità immobiliari a prevalente destinazione abitativa privata e quelle eseguite su interi fabbricati dalle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare nonché da cooperative edilizie purché provvedano all'alienazione o assegnazione dell'immobile entro il 30 giugno 2013. Il comma 8 introduce, a regime, l'aliquota IVA agevolata al 10 per cento per le prestazioni relative ad interventi di recupero e ristrutturazione edilizia appositamente individuati. L'applicazione definitiva dell'aliquota ridotta, normalmente oggetto di intervento di proroga annuale, è compatibile con la disciplina comunitaria in quanto, con la direttiva 2009/47/CE, i servizi ad alta intensità di lavoro (tra i quali le ristrutturazioni edilizie) sono stati inclusi nell'elenco dei beni e servizi che possono essere assoggettati ad aliquota agevolata. Il comma 9 dispone che agli esercenti attività di commercio al dettaglio ambulante (sia in forma itinerante sia a posto fisso) non si applicano le disposizioni concernenti il documento unico di regolarità contributiva (DURC), comprese le norme che subordinano l'attribuzione di agevolazioni contributive o di finanziamenti pubblici (ivi compresi quelli di fonte comunitaria) all'attestazione della regolarità della posizione contributiva. I commi da 10 a 17 stanziano risorse per i rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2012 relativi al personale delle pubbliche amministrazioni. Il comma 19 proroga per il triennio 2010-2012 le disposizioni previste all'articolo 3, commi da 116 a 118, della legge finanziaria 2008 in materia di assunzione di personale a tempo indeterminato da parte delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA) e dell'Unioncamere. Il comma 21 autorizza una spesa di 3 milioni per il 2010 per lo svolgimento di attività culturale da parte dei collegi universitari legalmente riconosciuti. I commi 23 e da 28 a 32 istituiscono la società Difesa Servizi Spa, ai fini dello svolgimento dell'attività negoziale diretta all'acquisizione di beni mobili, servizi e connesse prestazioni strettamente correlate allo svolgimento dei compiti istituzionali dell'Amministrazione della difesa. I commi da 24 a 27 recano disposizioni in materia di tutela dei marchi e segni distintivi delle Forze armate, disciplinandone l'utilizzo attraverso contratti di sponsorizzazione e stabilendo le sanzioni per il loro uso illegittimo. Le disposizioni riprendono l'articolo 1 del disegno di legge S. 1373. Il comma 33 destina, nell'ambito delle risorse del Fondo per la finanza d'impresa, una quota di 10 milioni agli interventi in favore dei consorzi dei confidi delle province con il più alto tasso di utilizzazione della cassa integrazione. Il comma 34 modifica la disciplina del Fondo speciale di garanzia per l'acquisto della prima casa (articolo 13, comma 3-bis, del decreto-legge n. 112 del 2008) concernenti la denominazione e la finalità del fondo - che da fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa diviene finalizzato ad agevolare l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa - e le modalità da seguire per l'emanazione del decreto volto a disciplinare il funzionamento del fondo medesimo. Il comma 35 proroga per il 2010 le disposizioni della legge finanziaria 2007 (articolo. 1, comma 153) con le quali è stata prevista l'assegnazione ad alcune province della riscossione diretta dell'addizionale sul consumo di energia elettrica. Il comma 39 autorizza la spesa di 15 milioni per il 2009, di

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altrettanti per il 2010, e di 20 milioni per il 2012 in favore del CNR e dell'ENEA, per consentire lo sviluppo del tessuto produttivo delle regioni e delle province indicate nel comma medesimo, attraverso l'incentivazione di progetti riguardanti l'efficienza energetica, la tutela ambientale, le metodologie innovative per il made in Italy agroalimentare e la produzione di farmaci biotecnologici. Il comma 40 modifica l'articolo 2, comma 188, della legge finanziaria 2008, estendendo la possibilità di rinegoziazione con l'Agenzia ex Sviluppo Italia anche per i mutui che sono stati accesi dopo il 31 dicembre 2004 e fino al 31 dicembre 2008, in base alle disposizioni in materia di autoimprenditorialità. Il comma 45 prevede che le risorse del Fondo di sostegno per l'occupazione e l'imprenditoria giovanile (articolo 1, comma 72, della legge n. 247 del 2007) possono essere utilizzate per consentire ai giovani di età inferiore a trentacinque anni di sopperire alle esigenze della loro attività lavorativa o per sviluppare attività innovative e imprenditoriali. Il comma 54 dispone una rilevante riduzione dello stanziamento destinato all'agevolazione per il bioetanolo, nonché un significativo ridimensionamento della quota di biodiesel ammessa ad accisa agevolata. In primo luogo, viene ridotta da 250.000 a 18.000 tonnellate la quantità di contingente di biodiesel che, nell'anno 2010, fruisce di una aliquota agevolata di accisa; in secondo luogo, viene ridotta l'autorizzazione di spesa destinata alla copertura delle minori entrate derivanti dall'applicazione di un'aliquota di accisa ridotta sul bioetanolo, sull'ETBE e sugli additivi e riformulanti prodotti da biomasse.
L'articolo 3 reca quindi le disposizioni relative alle Tabelle da A ad F allegate al disegno di legge finanziaria. Il comma 1 reca l'approvazione delle Tabelle A e B, che definiscono l'entità dei Fondi speciali di parte corrente e in conto capitale. Il disegno di legge finanziaria non aggiunge ulteriori risorse rispetto a quelle iscritte nel bilancio a legislazione vigente e non sono pertanto introdotte ulteriori nuove finalizzazioni. Il Ministero dello sviluppo economico reca un accantonamento di parte corrente pari a 10 milioni di euro per gli anni 2010 e 2011 (tabella A), mentre nella tabella B non sono previsti accantonamenti relativi al MISE per il triennio 2010-2012. Il comma 2 reca l'approvazione della Tabella C, relativa alla quantificazione annua (per il triennio finanziario di riferimento) delle leggi di spesa di carattere permanente; sono qui presenti taluni stanziamenti riferiti al MISE. Con riferimento alla missione Regolazione dei mercati, lo stanziamento complessivo ammonta a 15,4 meuro per il 2010 e 11,7 meuro per gli anni 2011 e 2012; fra le voci, quella di maggior rilievo è lo stanziamento dedicato al finanziamento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (14,6 meuro per il 2010 e circa 11 per il 2011 e il 2012). Con riferimento alla missione Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo, lo stanziamento complessivo è pari a 163 meuro circa per il 2010 e 141 meuro circa per gli anni 2011 e 2012, destinati al funzionamento dell'ICE (83 meuro per il 2010 e 81 meuro per gli anni 2011 e 2012), all'attività promozionale delle esportazioni italiane (55 meuro per il 2010 e 42 meuro circa per gli anni 2011 e 2012) e a contributi ad enti, organismi e associazioni (25 meuro per il 2010 e 19 meuro per gli anni 2011 e 2012). Con riferimento infine alla missione Ricerca e innovazione, segnala lo stanziamento di 197 meuro per il 2011 e 2011 e di 198 meuro per il 2012 destinato all'ENEA.
Per quanto riguarda le tabelle D ed E, ove sono indicati, rispettivamente, il rifinanziamento annuale delle leggi di spesa in conto capitale e le riduzioni di precedenti autorizzazioni legislative di spesa, non vi sono stanziamenti riferiti al Ministero dello sviluppo economico.
I commi 5 e 6 riguardano la Tabella F, che reca le rimodulazioni degli stanziamenti annuali delle leggi di spesa pluriennali in conto capitale.
Con riferimento alle autorizzazioni di spesa pluriennali esposte in tabella F riguardanti il Ministero dello sviluppo economico

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si segnalano: (legge n. 266/2005, articolo 1, comma 95) per il proseguimento del programma di sviluppo unità navali classe FREMM, si prevedono 75 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2010-2012, e 1.260 milioni complessivamente per gli anni dal 2013 al 2022; (legge n. 244/2007, articolo 2 comma 181) riguardo ai contributi per i programmi navali previsti dalla legge finanziaria per il 2008 la tabella F riporta le seguenti autorizzazioni annuali (cap. 7485/p - UPB 1.1.6): 375 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011; (legge n. 296/2006, articolo 1, comma 883-885): gli importi da iscrivere in bilancio in relazioni ad autorizzazioni di spesa a favore delle imprese nazionali del settore aeronautico relativamente al periodo 2010-2012, esposti in tabella F (cap. 7421/p - UPB 1.1.6) secondo gli importi ivi riportati; (legge n. 244/2007, articolo 2 comma 179 e 180): per il finanziamento dello sviluppo tecnologico del settore aeronautico in tabella F secondo la ripartizione annua ivi riportata; per il Fondo di garanzia per le PMI (di cui all'articolo 15 della legge n. 266/1997), la tabella F riporta 200 milioni di euro per il 2010, 300 milioni per il 2011 e 500 milioni per il 2012 (cap. 7450 - UPB 1.1.6). Per la ratifica e l'esecuzione del trattato di amicizia e partenariato Italia-Libia sono previsti in tabella F 61,2 meuro per il 2010 e 57,7 meuro per il 2011 (cap. 7331 - UPB 1.1.6). Con riferimento alla Missione Regolazione dei mercati si segnalano gli stanziamenti relativi al sistema fieristico nazionale previsti dalla legge n. 99/2009. In tabella F, la dotazione del cap. 7495 (UPB 3.1.6 - Investimenti) risulta di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.
Rispetto al bilancio a legislazione vigente, le rimodulazioni della Tabella F interessano soltanto le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, attraverso una anticipazione di 1 miliardo nel 2010 e di 4,5 miliardi nel 2011 a valere sulle risorse del 2012. Per effetto della rimodulazione disposta dalla tabella F, l'autorizzazione di spesa per il FAS viene determinata in circa 7 miliardi per il 2010, in 9 miliardi per il 2011, in 4,6 miliardi per il 2012. Considerando anche i 36,3 miliardi esposti nella tabella F relativi al 2013 e anni successivi, le risorse del FAS ammontano complessivamente a 56,9 milioni di euro.
Per quanto concerne gli effetti della legge finanziaria relativi alle parti di competenza della X Commissione, dello stato di previsione del ministero dell'economia e delle finanze, in relazione agli accantonamenti in tabella A e in tabella B del Ministero dell'economia e delle finanze, non si segnalano finalizzazioni di interesse per i profili di competenza della Commissione X.
Con riferimento alla missione Turismo, la tabella C prevede per il triennio 2009-2011 un finanziamento a favore dell'ENIT (legge n. 292/1990, Ordinamento dell'Ente nazionale italiano per il turismo) di 33,4 milioni di euro per il 2010, 24,6 milioni per il 2011 e 24,6 milioni per il 2012 (cap. 2194). Sempre relativamente al turismo, per il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (cap. 2107), la tabella C quantifica gli stanziamenti del triennio in circa 42 meuro per il 2010 e 31,1 meuro per ciascuno degli anni 2011 e 2012.
Per quanto concerne le autorizzazioni di spesa pluriennali esposte dalla citata tabella F, riguardo alla missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese», programma «Incentivi alle imprese» (settore di intervento 9 - Mediocredito centrale-SIMEST), si segnalano le seguenti somme in relazione alla legge finanziaria per il 2008 (legge n. 244/2007): riguardo all'articolo 2, comma 306 (contributo in conto interessi per il Fondo di cui alla legge n. 295/1973), la tabella F indica sul capitolo 7298 11,8 milioni di euro per l'anno 2010 (anno terminale); riguardo all'articolo 3, comma 33 (trasferimenti alle imprese) sono indicati in tabella F, per quanto riguarda il capitolo 7299, 15,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011 (anno terminale).
In relazione agli accantonamenti in tabella A e in tabella B del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ri

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cerca, non si segnalano finalizzazioni di interesse per i profili di competenza della X Commissione.
La tabella C del disegno di legge finanziaria per il 2009 reca stanziamenti sul capitolo 7236 (decreto legislativo n. 204/1998) di 1.867,8 milioni di euro per il 2010, e di 1.866,4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012. Gli stanziamenti relativi all'Agenzia spaziale italiana (ASI) saranno stabiliti con il decreto ministeriale di riparto del fondo.
Riguardo alle autorizzazioni pluriennali di spesa esposte dalla Tabella F, per quanto riguarda la missione 17 «Ricerca e innovazione», si segnala che per il settore di intervento 4 - Interventi nelle aree sottoutilizzate -, la tabella F riporta: per il programma «Ricerca scientifica e tecnologica applicata» (capitoli 7308 e 7320) uno stanziamento di 60 meuro per l'anno 2010, di 90 meuro per l'anno 2011 (anno terminale); per il programma «Ricerca scientifica e tecnologica di base» (capitolo 7245) uno stanziamento 40 meuro per l'anno 2010, di 41,1 meuro per l'anno 2011 (anno terminale). Il comma 7, infine, prevede che le risorse derivanti dal rimpatrio di attività finanziarie e patrimoniali (c.d. scudo fiscale) ed affluite alla contabilità speciale istituita ai sensi del comma 8 dell'articolo 13-bis del decreto-legge n. 78/2009, siano versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate al Fondo previsto dall'articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge n. 5 del 2009 (Fondo per finanziamento di interventi urgenti e indifferibili).
Passando all'illustrazione del contenuto del disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e per il triennio 2010-2012, ricorda che esso è impostato secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, introdotta con la legge di bilancio per il 2008. In particolare, la riorganizzazione operata si fonda su una classificazione delle risorse finanziarie secondo due livelli di aggregazione: 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, a loro volta articolate, nella legge di bilancio 2010, in 162 programmi, che rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all'interno di ogni singolo Ministero.
Con riferimento al citato meccanismo di flessibilità, ricordo che ai sensi del citato articolo 60, comma 3 del decreto-legge n. 112 del 2008, le rimodulazioni tra i programmi delle dotazioni finanziarie di ciascuna missione di spesa, riguardano anche le spese predeterminate per legge, con la sola eccezione delle spese di natura obbligatoria, in annualità e a pagamento differito. Le rimodulazioni che possono essere proposte nel disegno di legge di bilancio soggiacciono peraltro ad alcuni limiti, quali il rispetto dell'invarianza dei saldi di finanza pubblica; il limite massimo del 10 per cento delle risorse stanziate per il macroaggregato «Interventi» per le rimodulazioni tra queste ultime e le risorse del macroaggregato «funzionamento»; il divieto di utilizzo degli stanziamenti in conto capitale per finanziare spese correnti, in quanto intervento di dequalificazione della spesa.
Nel disegno di legge di bilancio per il 2010 (S. 1791), come già lo scorso anno, è presente, in allegato a ciascuno stato di previsione, un apposito prospetto, l'Allegato 2 «Prospetto delle autorizzazioni di spesa per programmi», che espone le autorizzazioni di spesa relative a ciascun Ministero rientranti nella componente rimodulabile del bilancio.
Lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno 2010, così come modificato con la I Nota di variazioni (C. 2937 - Tab. 3-bis), reca spese complessive di competenza per un totale di 10.590,8 milioni di euro che includono la somma di 36 meuro costituita dal rimborso di passività finanziarie con riferimento al Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione.
Le spese del Ministero dello sviluppo economico corrispondono a circa l'1,3 per cento del totale delle spese del bilancio dello Stato, che ammontano a 795.304 milioni di euro.

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Nel bilancio del dicastero prevalgono nettamente le spese in conto capitale, che assommano a 9.948 milioni (93,9 per cento del totale), a fronte dei 606,8 milioni destinati alle spese correnti. La rilevanza percentuale di queste ultime nelle previsioni per il 2010 risulta pari al 5,7 per cento delle spese complessive del Ministero. Rispetto alle previsioni assestate 2009 contenute nella legge 3 agosto 2009, le spese del Ministero registrano un incremento di 2.823,8 milioni di euro. Le spese di parte corrente risultano, tuttavia, ridotte di 69 milioni di euro, mentre gli stanziamenti in conto capitale aumentano di 2.892,8 milioni di euro.
Passando all'esame delle singole missioni di competenza del MISE, segnala che alla missione «Competitività e sviluppo delle imprese» sono assegnate risorse per 2.791,1 milioni di euro ripartite tra 3 programmi, con una riduzione di 232,3 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2009.
La missione «Sviluppo e riequilibrio territoriale», cui partecipa il solo Ministero dello sviluppo economico, gestita dal Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione e costituita da un solo programma, riceve risorse pari a 7.094,6 milioni di euro. La dotazione registra un incremento di 3.300,2 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2009.
La missione «Regolazione dei mercati» di pertinenza del solo MISE, riceve risorse pari a 29,7 milioni di euro (27,4 meuro di parte corrente e 2,3 di conto capitale) che risultano ridotte di 23 milioni di euro rispetto alle previsioni della legge di assestamento 2009.
Alla missione «Commercio internazionale ed internazionalizzazione delle imprese», gestita interamente dal Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione, sono assegnati 188,3 milioni di euro ripartiti tra 2 programmi. Prevalgono le spese di parte corrente, circa 175,5 milioni di euro. Rispetto alle previsioni assestate 2009 la dotazione si riduce di 22 milioni di euro.
La missione «Energia e diversificazione delle fonti energetiche», cui partecipa il solo MISE, è interamente gestita dal centro di responsabilità amministrativa Dipartimento per l'energia e riceve risorse pari a 7,8 milioni di euro che, rispetto alle previsioni assestate, risultano ridotte di 39,9 milioni. Le risorse sono ripartite tra due programmi.
La missione «Ricerca e Innovazione», che è interministeriale, riceve stanziamenti per un totale di 3481,1 milioni di euro ripartiti tra 13 programmi. Di questi 3 rientrano tra le competenze del Ministero dello sviluppo economico.
Le risorse assegnate al MISE, pari a 210,5 milioni di euro, che costituiscono in percentuale il 6 per cento circa dello stanziamento destinato all'intera Missione, registrano una riduzione di 78 milioni di euro rispetto all'assestato.
Alcuni stanziamenti a favore del sistema produttivo sono iscritti anche nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze. Si tratta, in particolare, di stanziamenti inseriti nel programma «Incentivi alle imprese», unico programma della missione Competitività e sviluppo delle imprese (missione 11) di competenza del MEF, nel programma Sviluppo e competitività del turismo, che costituisce l'unico programma della missione Turismo (missione 31), nel programma Ricerca di base ed applicata (17.15) e nel programma Sviluppo sostenibile (18.5).
La missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese» reca per il 2010 stanziamenti di competenza per 1.883,5 milioni di euro (1.777,8 nella legge di bilancio 2009 e 1.799 nell'assestamento 2009). Rispetto alle previsioni secondo la legge di bilancio 2009, si propongono dunque variazioni positive del 5,9 per cento.
All'interno del programma «Sviluppo sostenibile» (18.5), che reca stanziamenti in c/competenza per 64,2 milioni (rispetto ai 135,8 della legge di bilancio 2009 e ai 74,3 delle previsioni assestate 2009), si segnala il capitolo 7076 (Fondo per la promozione di nuova edilizia ad alta efficienza energetica), la cui dotazione di competenza per il 2010 viene azzerata, rispetto agli 11,6 milioni di euro del 2009.

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Per quanto riguarda lo Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, i capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, di competenza della X Commissione Attività produttive, corrispondono - secondo la nuova classificazione del bilancio per missioni e programmi - ai programmi Ricerca scientifica e tecnologica applicata (17.9) e Ricerca scientifica e tecnologica di base (17.10) della Missione Ricerca e Innovazione (missione 17). Essi sono gestiti dal Centro di responsabilità «Dipartimento per l'Università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica».
Segnale, in particolare, lo stanziamento allocato nel Capitolo 7320, relativo al Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), con 80 milioni di euro di competenza per il 2010, che registra una considerevole riduzione (148,9 milioni) rispetto ai 228,9 milioni della legge di bilancio 2009 e le previsioni assestate.
Evidenzia inoltre il Capitolo 7236, relativo al Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, la cui dotazione di competenza risulta di 1.867,8 milioni (+ 126,2 milioni circa rispetto alla legge di bilancio 2009 e all'assestamento). La nota esplicativa dimostra che lo stanziamento è determinato dalla tabella C della legge finanziaria 2009, tenuto anche conto dell'assunzione in deroga alle normative vigenti di nuovo personale nonché della stabilizzazione di quello già in servizio nei diversi enti, prevista da alcuni decreto del Presidente della Repubblica. Nel capitolo affluiscono gli stanziamenti a favore dell'Agenzia spaziale italiana.

Andrea GIBELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/45/CE, che reca disposizioni sulle quantità nominali dei prodotti preconfezionati.
Atto n. 140.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 17 novembre 2009.

Andrea GIBELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 17 novembre la collega Pelino ha svolto la relazione sull'atto del Governo n. 140, relativo allo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2007/45/CE concernente le quantità nominali dei prodotti preconfezionati. A tale proposito fa presente che è pervenuta da parte del Governo la segnalazione di una correzione formale da apportare ad un riferimento normativo contenuto nell'allegato allo schema di decreto legislativo, al punto 2, definizione del prodotto «vino aromatizzato» (il riferimento corretto deve essere «di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), del regolamento»).
Nessuno chiedendo di intervenire da la parola alla collega Pelino ai fini della formulazione della proposta di parere.

Paola PELINO (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

Andrea LULLI (PD), nel dichiarare l'astensione del proprio gruppo, evidenzia che la presenza dei deputati di maggioranza è decisamente esigua, nonostante la presenza al completo dei deputati del gruppo della Lega Nord Padania. Sottolinea che, ancora una volta, da parte dell'opposizione non verrà meno lo spirito costruttivo che tradizionalmente caratterizza

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i lavori della X Commissione, sollecitando tuttavia i colleghi di maggioranza ad una più assidua presenza ai lavori della Commissione anche per favorire un vero confronto, perlomeno per quanto concerne i temi di maggiore rilievo, quale ad esempio il dibattito sulla manovra finanziaria.

Raffaello VIGNALI (PdL) assicura che rappresenterà la richiesta del deputato Lulli al presidente del gruppo del PDL in Commissione.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA (PdL) esprime apprezzamento per l'atteggiamento responsabile dei deputati di opposizione che consentirà di approvare un parere favorevole sul provvedimento in esame.

Gabriele CIMADORO (IdV) dichiara l'astensione del proprio gruppo.

La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.10.

INTERROGAZIONI

Giovedì 19 novembre 2009. - Presidenza del presidente Andrea GIBELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.10.

5-01270 Marco Carra: Riorganizzazione della società Polimeri Europa Spa.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA (PdL) risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Marco CARRA (PD), replicando, prende atto della risposta che improntata ad un moderato ottimismo. Rileva tuttavia che, a fronte degli investimenti previsti da parte di ENI, le ricadute occupazionali sembrano essere molto esigue. Assicura che, insieme alle organizzazioni sindacali, continuerà a vigilare sull'attività della Polimeri Europa Spa per verificare che il percorso indicato nella risposta trovi concreta applicazione.

5-02024 Tommaso Foti: Continuità produttiva degli stabilimenti di Jano (Reggio Emilia) e di Sassuolo (Modena) del Gruppo Marazzi.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA (PdL) risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Tommaso FOTI (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto.

5-01658 Palomba: Iniziative del Governo in merito alle decisioni dell'ENI nel settore della chimica in Sardegna.
5-01957 Schirru: Interventi anticrisi a favore dei lavoratori sardi.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sul medesimo argomento, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA (PdL) risponde nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Federico PALOMBA (IdV), replicando, si dichiara soddisfatto e sollecita il Governo ad ottenere garanzie sull'effettivo interesse di ENI per la chimica italiana.

Amalia SCHIRRU (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta, in quanto la sua interrogazione ha per oggetto tutto il sistema produttivo sardo e non solo il rilevante comparto della chimica.

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Ricorda in proposito la drammatica situazione del territorio Sulcis che è stato, a suo avviso, abbandonato dal Governo che ha messo in campo solo provvedimenti emergenziali senza prevedere una strategia di sviluppo della realtà isolana. Sollecita pertanto il Governo ad un intervento complessivo sulla realtà produttiva sarda che potenzi le infrastrutture e proceda alle necessarie bonifiche del territorio.

5-01884 Togni: Strategie industriali dell'azienda CMA di Rocca Canavese.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA (PdL) risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Renato Walter TOGNI (LNP), replicando, si dichiara soddisfatto.

5-01499 Lolli: Sospensione delle attività dello stabilimento Transcom Worldwide Spa di L'Aquila.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Giovanni LOLLI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto, ringraziando il rappresentante del Governo per la risposta fornita. Considera infatti del tutto rispettabile lo strumento dell'accordo sindacale richiamato, ma ritiene che esso non sia idoneo a impedire conseguenze devastanti in termini occupazionali in una regione già duramente colpita dal terremoto del 6 aprile scorso. Evidenzia altresì come altre grandi aziende presenti sul territorio, quali la Menarini e l'Alenia, abbiano, nelle medesime circostanze, tenuto un comportamento esemplare allo scopo di non pregiudicare il futuro dei lavoratori, diversamente da quanto dimostrato dalla società Transcom Worldwide Spa, che sul territorio nazionale impiega circa 20 mila dipendenti, di cui 354 presso la sede di L'Aquila. Auspica pertanto che il Governo continui vigilare sulla vicenda, considerato anche che la Transcom ha ricevuto commesse importanti da parte della pubblica amministrazione.

5-01564 Tullo e Zunino: Continuità produttiva dell'azienda Bombardier Transportation Italy di Vado Ligure.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Massimo ZUNINO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo e sottolinea l'impegno comune profuso, in questa vicenda, da parte delle forze politiche e delle istituzioni locali coinvolte. Auspica quindi che possano proseguire, anche in futuro, i rapporti fra Trenitalia e la società Bombardier Transportation Italy data la riconosciuta alta affidabilità dei suoi prodotti, anche al fine di accrescere ulteriormente i livelli occupazionali di tutte le aziende dell'indotto.

5-01901 Codurelli e Lulli: Iniziative del Governo a favore della produzione motociclistica e, in particolare, degli impianti Guzzi di Mandello del Lario.

Raffaello VIGNALI (PdL) dichiara di aver sottoscritto l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Lucia CODURELLI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta. Pur apprezzando l'impegno del Governo, ritiene che il piano presentato dal gruppo Piaggio non sia assolutamente idoneo a garantire il rilancio di un settore strategico come quello della produzione motociclistica che vede massicci investimenti da parte degli altri paesi europei. Al riguardo, giudica sollecita l'apertura di un tavolo di confronto presso il Ministero dello sviluppo economico che condivida e accetti la sfida di investire in futuro in un settore produttivo di eccellenza del made in Italy.

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5-01980 Fava: Convocazione di un tavolo di crisi per lo stabilimento modenese della Nacco.

I deputati Andrea GIBELLI (LNP) e Renato Walter TOGNI (LNP) dichiarano di aver sottoscritto l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Andrea GIBELLI, presidente, replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Dichiara quindi concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.