CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 novembre 2009
246.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 12 novembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 8.50.

DL 135/09: Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee.
C. 2897 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'11 novembre.

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Daniele TOTO (PdL), relatore, fa presente che nel corso della seduta di ieri i colleghi Lovelli e Montagnoli hanno espresso alcuni rilievi importanti, in conseguenza dei quali ritiene opportuno integrare la propria proposta di parere (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO esprime parere conforme del Governo sulla nuova formulazione della proposta di parere del relatore.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ringrazia il relatore per aver inserito, nell'ambito della proposta di parere, un riferimento alla necessità che venga valutata, ai fini del mantenimento dell'affidamento in house, l'efficacia e l'efficienza delle società che gestiscono come affidatarie dirette i servizi di trasporto pubblico.

Costantino BOFFA (PD) preannuncia, a nome del proprio gruppo, il voto contrario sulla nuova formulazione della proposta di parere del relatore, ribadendo le ragioni espresse nella seduta di ieri dal collega Lovelli.

La Commissione approva la nuova formulazione della proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 9.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 12 novembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI indi del Vicepresidente Silvia VELO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 13.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 settembre 2008, relativa al trasporto interno di merci pericolose.
Atto n. 141
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

Marco DESIDERATI (LNP), relatore, desidera preliminarmente esprimere rammarico per la propria assenza nella seduta di ieri, nella quale sono state rese le comunicazioni del presidente in ordine alla missione a Zurigo, cui anche lui ha preso parte. Fa presente che tale assenza è stata dovuta all'esigenza di sostituire un collega del gruppo in un'altra Commissione.
Avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al trasporto interno di merci pericolose. Fa presente che la direttiva intende unificare la normativa applicabile al trasporto di merci pericolose su strada, per ferrovia, e mediante vie navigabili interne, sostituendo le previgenti direttive 1994/55/CE (trasporto di merci pericolose su strada) e 1996/49/CE (trasporto di merci pericolose per ferrovia). Osserva che la direttiva estende al trasporto interno la normativa vigente per il trasporto internazionale derivante dagli accordi europei relativi ai diversi sistemi di trasporto: ADR (Accordo europeo per il trasporto di merci pericolose su strada), RID (Regolamento per il trasporto di merci pericolose per ferrovia) e ADN (Accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose per vie navigabili interne). Pertanto, rileva che le norme sostanziali che regolano il trasporto di merci pericolose sono contenute nei citati accordi, mentre nella direttiva 2008/68/CE sono contenute le delimitazione dell'ambito di applicazione, le disposizioni che prevedono deroghe o restrizioni della normativa internazione, nonché la disciplina transitoria.

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Fa presente che lo schema di decreto in esame si compone di 15 articoli e 3 allegati, ognuno concernente una delle modalità di trasporto considerate nella direttiva. Passando ad una breve illustrazione degli articoli, sottolinea che l'articolo 1 riguarda il campo di applicazione, e riproduce il testo dell'articolo 1 della direttiva. L'articolo 2 reca le definizioni, che coincidono sostanzialmente con quelle contenute nella direttiva. L'articolo 3, nel riprodurre quanto previsto dall'articolo 3 della direttiva, fa rinvio al sistema di divieti e di autorizzazioni previste dagli accordi ADR, RID e ADN. L'articolo 4 prevede che il trasporto di merci pericolose verso Paesi terzi è consentito solo a condizione che vengano rispettate le prescrizioni dettate dagli accordi ADR, RID e ADN. L'articolo 5 dispone che gli aggiornamenti al progresso tecnico dei citati accordi vengono recepiti con decreto dell'Amministrazione, salvo che contengano anche disposizioni nuove o diverse rispetto alle norme tecniche, nel qual caso è richiesto che il provvedimento dell'Amministrazione venga adottato di concerto con le altre amministrazioni interessate. Gli articoli 6, 7 e 8 recano specifiche disposizioni in tema di deroghe e di sanzioni, con riferimento ai tre settori di trasporto (terrestre, ferroviario e marittimo). L'articolo 6 interviene sull'articolo 168 del codice della strada (decreto legislativo n. 285 del 1992), recante la disciplina del trasporto su strada dei materiali pericolosi: le modifiche principali riguardano i commi 2 e 4, che vengono integralmente sostituiti, e l'introduzione del comma 4-bis. Rileva che il nuovo comma 2 prevede, in materia di circolazione di veicoli che trasportano merci pericolose, un rinvio automatico agli allegati dell'accordo ADR recepite nell'ordinamento; il nuovo comma 4 autorizza il Ministero delle infrastrutture e trasporti a prescrivere con propri decreti, da notificare alla Commissione europea, norme più rigorose per il trasporto nazionale di merci pericolose; il comma 4-bis prevede che, in casi eccezionali, e purché non sia compromessa la sicurezza, possano essere rilasciate per periodi di tempo limitati autorizzazioni individuali per effettuare trasporti di merci pericolose che non sono ammesse, o consentite in condizioni diverse da quelle previste nell'accordo ADR. Fa presente che tali autorizzazioni sono consentite solo quando vi siano particolari esigenze di ordine tecnico e di tutela della sicurezza pubblica. Sottolinea che un'altra deroga al rispetto delle norme generali è prevista dal nuovo comma 6 dell'articolo 168, secondo il quale il Ministero delle infrastrutture e trasporti può consentire, a condizione che non sia pregiudicata la sicurezza, il trasporto di piccole quantità di merce pericolosa, con esclusione del materiale a media o alta radioattività, o di merci pericolose destinate al trasporto locale, in deroga alle norme dettate dal comma 2 dello stesso articolo 168.
Osserva che le deroghe in esame sono consentite dall'articolo 6 della direttiva, il quale tuttavia prevede una specifica richiesta che a tal fine gli Stati membri devono trasmettere alla Commissione. Ritiene quindi opportuno valutare se le norme inserite nello schema di decreto, ora illustrate, risultino conformi al disposto della direttiva.
Fa presente che l'articolo 7 modifica l'articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica n. 753 del 1980 (Nuove norme in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell'esercizio delle ferrovie e di altri servizi di trasporto), il quale si limita attualmente a prevedere che le merci pericolose e nocive, definite tali dalle norme in vigore, devono essere presentate al trasporto nell'osservanza e con i limiti di quanto stabilito dalle disposizioni emanate per le singole merci, e a prevedere le sanzioni connesse a inesatta o incompleta dichiarazione di tali merci. Evidenzia che Il nuovo testo dell'articolo 35 riproduce sostanzialmente le previsioni di cui al nuovo articolo 168 del codice della strada, con i necessari adattamenti: viene pertanto previsto che la circolazione dei veicoli ferroviari che trasportano merci pericolose sia regolata dagli allegati dell'accordo RID, recepiti nell'ordinamento interno, e che il Ministero delle infrastrutture e trasporti possa adottare misure più rigorose

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per tale tipologia di trasporti. Osserva che anche le deroghe sono consentite secondo i criteri indicati per il trasporto su strada. Segnala che, per il trasporto di materie fissili o radioattive, il comma 6 del nuovo articolo 35 fa rinvio all'articolo 5 della legge n. 1860 del 1962 recante norme in materia di impiego pacifico dell'energia nucleare. Sottolinea, inoltre, che il nuovo testo dell'articolo 35 predispone anche il quadro delle sanzioni da applicarsi per la violazione delle prescrizioni relative al trasporto ferroviario di merci pericolose; il comma 8, in particolare, prevede sanzioni penali (arresto fino a sei mesi e ammenda fino a 15.000 euro) per chi trasporti merci pericolose senza autorizzazione o in difformità dalla stessa, mentre i commi successivi prevedono sanzioni amministrative per altre violazioni di minore rilevanza. Rileva che l'articolo 8, che reca la nuova disciplina del trasporto di merci pericolose mediante vie navigabili interne, ha struttura e contenuti analoghi a quelli dell'articolo 7; l'accordo europeo di riferimento in questo caso è l'ADN. L'articolo 9, secondo la previsione di cui all'articolo 5 della direttiva, prevede che le autorità competenti possano disporre limitazioni ulteriori alle condizioni di trasporto, ove si siano verificati incidenti dai quali emerga l'insufficienza delle disposizioni vigenti. L'articolo 10 riguarda le norme transitorie contenute negli allegati, che vengono adottate con provvedimento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. L'articolo 11 reca norme in merito al consulente per il trasporto di merci pericolose, figura prevista dai tre accordi internazionali, ed attualmente regolamentata nel nostro ordinamento dal decreto legislativo n. 40 del 2000. Osserva che il comma 1 dell'articolo 11 dispone in via generale che le norme concernenti il consulente sono quelle indicate dagli accordi ADR, RID e ADN, che è previsto l'obbligo di nomina del consulente per tutte le imprese esercenti trasporto di merci pericolose e che il consulente, in caso di incidente, rediga una relazione che viene inviata ai Ministeri dei trasporti e dell'interno. Sottolinea che l'articolo 12 prevede le sanzioni per la violazione degli obblighi gravanti sui consulenti e sui rappresentanti legali delle imprese. L'articolo 13, comma 1, reca attuazione di norme contenute negli accordi ADR, RID e ADN, relativamente a figure professionali finora non disciplinate nel nostro ordinamento. Fa presente che si tratta di esperti per l'esecuzione delle prove sulle cisterne, il cui riconoscimento dovrà essere effettuato da una commissione nominata con decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti, di concerto con il Dipartimento dei vigili del fuoco del Ministero dell'interno. Evidenzia che il comma 2 prevede che la classificazione delle merci pericolose debba essere effettuata da una commissione nominata dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, di concerto con il Dipartimento dei vigili del fuoco del Ministero dell'interno; con le stesse modalità dovrà essere nominata, ai sensi del comma 3, una commissione per le attività di monitoraggio degli organismi di controllo, previste dagli accordi internazionali. Segnala che il comma 4 prevede che le tariffe per l'espletamento delle suddette attività sono stabilite con decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti, di concerto con il Ministero dell'economia. Infine fa presente che l'articolo 14 prevede le disposizioni abrogative, mentre l'articolo 15 reca la clausola di invarianza finanziaria.

Mario VALDUCCI, presidente, nessun deputato chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.25.

INTERROGAZIONI

Giovedì 12 novembre 2009. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI, indi del vicepresidente Silvia VELO. - Interviene il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 13.25.

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5-01199 Siragusa: Voli aerei a tratta sociale che collegano le isole di Lampedusa e Pantelleria.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando, si dichiara soddisfatta per il contenuto della risposta resa dal rappresentante del Governo, ma giudica eccessivo il ritardo con il quale è stata resa la risposta alla propria interrogazione, che è stata presentata nel mese di marzo. Sottolinea l'importanza dei collegamenti tra le isole minori della Sicilia e la Sicilia medesima e il continente, che assicurano un diritto essenziale dei cittadini delle isole, non solo in termini di mobilità, ma di equiparazione ai restanti cittadini italiani, che non soffrono dello svantaggio insulare. Ricorda di essersi occupata più volte della tutela della continuità territoriale delle isole minori della Sicilia sia attraverso il mezzo aereo, come in questo caso, sia per quanto riguarda i collegamenti marittimi, in ragione dell'importanza che tale questione riveste per i cittadini di quelle isole. Chiede pertanto al Governo un impegno a mettere in atto tutte le iniziative necessarie ad assicurare tali collegamenti in modo efficiente, al fine di garantire ai cittadini delle isole minori della Sicilia il rispetto del diritto fondamentale alla mobilità.

5-01509 Codurelli: Disagi nel trasporto ferroviario lombardo, in particolare sulla tratta Sondrio-Lecco-Milano.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Lucia CODURELLI (PD), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatta. Ritiene che la risposta resa dal rappresentante del Governo non sia rispondente alla reale situazione dei servizi ferroviari sulla tratta Milano-Lecco-Sondrio, sulla quale continuano a permanere rilevanti disservizi. Fa presente che tali disservizi sulla linea oggetto dell'interrogazione creano delle condizioni di grave disagio soprattutto per i pendolari. Sottolinea che proprio nella giornata di ieri un ennesimo comunicato di tutti i comitati dei pendolari ha riportato la notizia relativa ai ritardi sulla linea ferroviaria interessata, che riguardano più del 30 per cento dei servizi. Osserva che la società Trenitalia non sta provvedendo al rinnovo del materiale rotabile, che risulta obsoleto. Evidenzia che il contratto di servizio tra Trenitalia e regione Lombardia contiene clausole che favoriscono la società di trasporto ferroviario e non i pendolari, le cui esigenze, a suo giudizio, non vengono considerate. A tale proposito sottolinea la grave carenza di informazioni di cui risentono i pendolari, che spesso si trovano, in caso di ritardi, a non conoscerne le motivazioni per ore. Ritiene inoltre che all'importante investimento sul treno Freccia rossa debba conseguire una riorganizzazione dell'intero sistema ferroviario per far sì che anche sulle altre linee siano assicurati collegamenti idonei a permettere ai passeggeri di raggiungere le satizioni servite dall'alta velocità. Da ultimo pone all'attenzione del Governo la mancanza di un piano volto all'eliminazione delle barriere architettoniche. Invita quindi il Governo a sollecitare sia la società Trenitalia sia la regine Lombardia per far sì che vengano prese le opportune iniziative volte a risolvere rapidamente un problema che danneggia gravemente l'immagine delle ferrovie nel nostro Paese.

5-01547 Lanzarin: Disservizi nel servizio ferroviario sulla linea Venezia-Bassano del Grappa.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Manuela LANZARIN (LNP), ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta resa all'interrogazione, che si riferiva ad

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uno specifico evento rispetto al quale sono state fornite ampie spiegazioni. Fa presente, tuttavia, che la linea Venezia-Bassano del Grappa è spesso oggetto di disservizi e ritardi e, pur ritenendo positivi i dati forniti dal sottosegretario nella risposta, dai quali emerge un miglioramento complessivo dei servizi sulla linea, ritiene importante che venga posta una specifica attenzione su questa tratta, anche in ragione dell'importanza turistica che la linea medesima riveste. A tal fine chiede al Governo un impegno volto sia ad incrementare la flotta sia a prevedere specifici investimenti per il potenziamento delle infrastrutture.

5-01635 Iannuzzi: Interruzione del servizio ferroviario lungo la linea Sicignano degli Alburni-Lagonegro.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Tino IANNUZZI (PD), prende atto della risposta del sottosegretario, della quale, tuttavia, si dichiara insoddisfatto. La tratta ferroviaria Sicignano degli Alburni - Lagonegro, la cui estensione è di circa 78 km con un bacino territoriale di 22 comuni ed una considerevole popolazione, riveste un ruolo importante nel trasporto su ferro e nel sistema dei collegamenti e delle infrastrutture nell'intero comprensorio del Vallo di Diano. Fa presente che l'interruzione della linea da più di vent'anni ha recato un forte pregiudizio alle comunità interessate del salernitano e della provincia di Potenza. Osserva che la risposta resa oggi dal rappresentante del Governo evidenzia che tale tratta è da ritenersi ancora interrotta, in attesa di una decisione definitiva sulla sua utilizzazione, benché tale situazione perduri dal 1987. Sottolinea, poi, che ad oggi non sono stati impiegati i 15 milioni di euro - stanziati dalla legge n. 376 del 2003 - per finanziare lo studio di fattibilità relativo al ripristino del collegamento ferroviario sulla linea Sicignano-Lagonegro, d'intesa con gli enti locali interessati ed in particolare con l'amministrazione provinciale di Salerno. A tal fine invita il Governo ad attivarsi prontamente, in un quadro di leale collaborazione istituzionale con le amministrazioni locali, per addivenire con sollecitudine alla predisposizione, ad opera della provincia di Salerno, dello specifico studio di fattibilità con l'obiettivo prioritario di verificare il rapporto costi-benefici per la riapertura della predetta linea ferroviaria. A tal fine ritiene necessario che vada vagliata ogni ipotesi tecnica ed amministrativa che consenta di ripristinare tale linea con l'impiego delle soluzioni e delle tecnologie atte a ridurre i costi di gestione della tratta in oggetto. Auspica quindi che il Governo assuma tempestivamente iniziative appropriate e specifiche per porre fine, dopo numerosi anni, a questa situazione di stallo e per acquisire le analisi economiche indispensabili per assumere le conseguenti decisioni al fine di risolvere tale questione. Preannuncia che continuerà a seguire con impegno la questione, sia in sede istituzionale che parlamentare.

5-01982 Lovelli: Incarico di consulenza deliberato dall'ENAC a favore dell'ex direttore generale dell'Ente.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Mario LOVELLI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto. Rileva che il rappresentante del Governo ha provveduto, nella risposta, a ricostruire la vicenda dell'attribuzione dell'incarico al comandante Manera, senza però chiarire quali motivi abbiano indotto il ministero e l'Enac a istituire tale incarico. Rileva, poi, che dalla risposta si evince che il ministero, nell'istituire questo incarico, abbia già suggerito all'Enac il nominativo del comandante Manera, il che, a suo giudizio, ha reso inutile la successiva istruttoria volta ad individuare un possibile altro candidato. Giudica indiscutibile il fatto

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che l'Enac possa avvalersi, per rispondere a richieste particolari del Ministero, di soggetti esterni all'Amministrazione di provata qualificazione e professionalità, ma fa presente che l'Enac ha 56 dirigenti e circa 1200 dipendenti e giudica singolare che non siano presenti al suo interno, o all'interno dello stesso Ministero, le professionalità necessarie a far fronte alle richieste del Ministero medesimo. Osserva che dalla risposta emerge che la procedura messa in atto dal Ministero risponde ad un'esigenza di tipo personalistico e giudica la scelta di istituire questo incarico fortemente discutibile, stanti anche le esigue motivazioni riportate nella risposta. Fa presente che l'attribuzione di questo incarico viola la disposizione prevista dall'articolo 46 del decreto-legge n. 112 del 2008, che prevede la riduzione degli incarichi di consulenza nella pubblica amministrazione. A tale proposito segnala che il Ministro Brunetta ha enumerato proprio ieri durante una trasmissione televisiva numerose situazioni, tra le quali giudica possa essere inclusa anche quella oggetto dell'interrogazione, nelle quali il denaro pubblico viene utilizzato per finalità che possono essere soddisfatte attraverso l'impiego di risorse interne alla pubblica amministrazione.

5-01985 Lovelli: Modalità di realizzazione della linea AV/AC Milano-Genova (cosiddetto «Terzo valico dei Giovi»).

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Mario LOVELLI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, che ritiene elusiva rispetto ai quesiti posti nell'interrogazione. Ricorda che il ministro Matteoli ha affermato in recenti dichiarazioni e confermato anche nell'audizione svoltasi in data 4 novembre presso la Commissione che l'apertura del cantiere avrebbe avuto luogo il prossimo 12 dicembre, senza però precisare dove il cantiere sarebbe stato aperto. Ritiene inopportuna la valutazione data dal sottosegretario della revoca disposta dal precedente Governo delle concessioni a TAV e del successivo ripristino delle convenzioni operato dal Governo in carica. Giudica necessario che la dichiarata volontà del Governo di portare a compimento l'opera debba essere accompagnata dal progetto esecutivo e necessiti di un'adeguata informazione agli enti locali interessati. Sottolinea che andrebbe data esecuzione anche agli accordi procedimentali sottoscritti con gli enti locali. Osserva che l'opera è stata deliberata con un impegno complessivo di circa 4 miliardi di euro e che attualmente i costi complessivi sono arrivati a 5,2 miliardi di euro, rispetto ai quali la disponibilità finanziaria è di soli 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012. Riferisce di aver letto nella delibera CIPE che è stato approvato un primo lotto costruttivo non funzionale della linea AV/AC Genova - Milano, e, a tale proposito, avrebbe auspicato che nella risposta all'interrogazione fossero contenute le necessarie informazioni al riguardo, anche perché non appare in alcun modo chiara l'espressione «lotto costruttivo non funzionale». Invita il Governo a rapportarsi con il territorio in modo più efficace, e auspica che l'inaugurazione del cantiere il prossimo 12 dicembre non rimanga soltanto un evento mediatico. Preannuncia la propria intenzione di vigilare su questa infrastruttura che ritiene fondamentale per lo sviluppo del Paese, se necessario anche attraverso la presentazione in Assemblea di nuovi atti di sindacato ispettivo.

Silvia VELO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.15.