CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2009
242.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO ALL'11 NOVEMBRE 2009

Pag. 122

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 4 novembre 2009. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa, Calderoli e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Brancher.

La seduta comincia alle 8.45.

Schema di decreto legislativo recante: «Disposizioni legislative statali anteriori al 1o gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore» (n. 118).
(Parere ai sensi dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246 e dell'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59. Seguito dell'esame e rinvio).

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 28 ottobre 2009.

Il presidente PASTORE (PdL), relatore, saluta il ministro Calderoli e gli dà la parola.

Il ministro CALDEROLI ringrazia la Commissione e gli uffici della Camera e del Senato per il cospicuo lavoro svolto sul provvedimento in titolo, che è testimonianza dell'ingente impegno richiesto da un'operazione di semplificazione normativa come quella in corso di realizzazione. Ripercorre quindi le principali fasi del processo di riduzione dello stock normativo, rammentando in primo luogo come gli esiti della preziosa ricognizione operata nel 2007 dalla cosiddetta «Commissione Pajno», oggetto della Relazione al Parlamento Doc. XXVII n. 7 della XV legislatura, siano stati successivamente integrati con l'individuazione di un rilevante numero di ulteriori atti primari per i quali si sarebbe potuta determinare un'abrogazione inconsapevole e che sono stati invece ora vagliati ai fini di un'eventuale salvaguardia. Rammenta poi i provvedimenti d'urgenza adottati nel 2008 che hanno avuto anche la funzione di imporre alle amministrazioni centrali una attenta e puntuale ponderazione in merito agli atti da mantenere in vigore, richiamando a titolo di esempio la questione dei provvedimenti istitutivi di Comuni.
Il percorso di semplificazione normativa, le cui prime tappe sono costituite dai decreti legge n. 112 e n. 200 del 2008 e di cui lo schema di decreto legislativo in titolo rappresenta la fase più avanzata, proseguirà con l'adozione - auspicabilmente entro pochi mesi - di ulteriori decreti legislativi volti ad abrogare espressamente provvedimenti non ritenuti indispensabili, tra cui in primo luogo un ampio numero di Regi Decreti.
Riferisce quindi sullo stato di avanzamento del progetto per la realizzazione della banca dati pubblica e gratuita della legislazione vigente, denominata Normattiva, che costituirà un essenziale strumento di conoscenza - anche in termini di multivigenza - e di certificazione della normativa; l'informatizzazione dei testi vigenti è inoltre funzionale alla successiva opera di codificazione, per la quale il contributo delle singole amministrazioni è insostituibile e nella quale alcuni Ministeri - come quello della Difesa e quello delle Politiche agricole - sono già in fase di avanzata elaborazione.
Segnala come sia stata avviata una ricognizione delle disposizioni nelle materie riconducibili ai settori esclusi, di cui all'articolo 14, comma 17, della legge n. 246 del 2005, come suggerito dal Consiglio di Stato nel parere sul provvedimento in titolo.
Conclude esprimendo un giudizio positivo sugli obiettivi conseguiti dall'inizio della legislatura, che si iscrivono in un progetto di semplificazione delineato da molto tempo ma prima di ora mai concretamente attuato.

Il presidente PASTORE (PdL), relatore, ringrazia il Ministro e comunica di avere formulato una nuova proposta di parere sullo schema di decreto legislativo in titolo, pubblicata in allegato al resoconto, che integra quella già pubblicata in allegato al resoconto del 28 ottobre, con il rilievo formulato dalla Commissione affari

Pag. 123

costituzionali della Camera dei deputati concernente l'opportunità di valutare le disposizioni concernenti l'istituzione di comuni e province, nonché con un invito al Governo a valutare l'opportunità di confermare la salvaguardia di alcune disposizioni che il decreto legge n. 200 del 2008 aveva sottratto all'abrogazione ad opera del precedente decreto legge n. 112 del 2008. In allegato al resoconto sono altresì riprodotti gli Allegati alla proposta stessa con alcune modificazioni, correzioni e aggiornamenti.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: «Regolamento di riordino dell'Opera nazionale dei figli degli aviatori (ONFA)» (n. 128).
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Seguito dell'esame e rinvio).

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 21 ottobre 2009.

Il PRESIDENTE segnala che il contributo con sovvenzione annuale del Ministero della Difesa all'Opera nazionale dei figli degli aviatori, attualmente previsto dall'articolo 6, alla lettera c), del vigente regolamento, non è più previsto dallo schema di regolamento in titolo, come già rilevato dal relatore, senatore Mazzatorta, nella seduta del 21 ottobre.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Sul procedimento «taglia-enti».

Il PRESIDENTE chiede al ministro Calderoli chiarimenti sui provvedimenti in itinere concernenti il procedimento denominato «taglia-enti».

Il ministro CALDEROLI, dopo aver ricordato l'origine del procedimento «taglia-enti» e le reiterate proroghe del suo termine finale, segnala con soddisfazione come il Consiglio dei ministri non abbia ritenuto di prevedere un ulteriore differimento del termine stesso, che avrebbe offerto, a suo giudizio, un'occasione per eventuali riconsiderazioni delle soppressioni di enti nel frattempo realizzate; conseguentemente, gli enti che non hanno presentato uno schema di regolamento di riordino sono soppressi dal 31 ottobre, ai sensi dell'articolo 26 del decreto legge n. 112 del 2008. Si tratta di un'importante e positiva inversione di tendenza, cui segue la riduzione delle relative risorse attribuite ai Ministeri vigilanti. Comunica inoltre che è stata avviata una ricognizione di tutti gli enti destinatari di contributi pubblici volta a considerare - alla luce della loro natura giuridica e della loro attività - l'opportunità di confermare o meno tale forma di finanziamento: egli ritiene infatti che l'eventuale revoca di contributi pubblici possa costituire uno strumento di razionalizzazione ancor più efficace della soppressione stessa.

Rispondendo a un quesito del PRESIDENTE, il ministro CALDEROLI ricorda che le funzioni esercitate dagli enti soppressi con il procedimento «taglia-enti» sono attribuite all'amministrazione vigilante ovvero, nel caso di pluralità di amministrazioni vigilanti, a quella titolare delle maggiori competenze nella materia che ne è oggetto. L'amministrazione succede inoltre - ai sensi dell'articolo 26 del decreto legge n. 112 - a titolo universale all'ente soppresso, in ogni rapporto, anche controverso, e ne acquisisce le risorse finanziarie, strumentali e di personale.

Rispondendo infine a un quesito dell'onorevole LOVELLI (PD), il ministro CALDEROLI precisa che gli enti parco sono esclusi dal procedimento «taglia-enti»: a tale scopo sarà emanata una circolare interpretativa ovvero, se necessario, un'apposita norma di interpretazione autentica.

Pag. 124

Sulla possibilità di incarichi extragiudiziari a magistrati negli enti oggetto di riordino.

Il senatore Gerardo D'AMBROSIO (PD) ritiene opportuno che la Commissione segnali, nei pareri sui provvedimenti di riorganizzazione e riordino di enti, l'esigenza di escludere la possibilità di conferire incarichi negli enti stessi a magistrati, considerando prioritario evitare ulteriori carenze di risorse, con inevitabili conseguenze negative sui procedimenti giudiziari.

Interviene l'onorevole Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL) ricordando come tale previsione confliggerebbe con quelle, recentemente approvate, che invece consentono l'attribuzione di incarichi extragiudiziari a magistrati.

La seduta termina alle 9.25.

Mercoledì 4 novembre 2009. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE. - Interviene l'onorevole Aldo Brancher, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega per le riforme.

La seduta comincia alle 14.40.

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: «Regolamento di riordino delle Casse militari» (n. 122).
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole).

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 21 ottobre.

Il PRESIDENTE ricorda che il relatore, senatore Mazzatorta, ha proposto di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in titolo.

Non essendovi richieste di intervento per dichiarazioni di voto e previa verifica del numero legale, la proposta del relatore è posta in votazione e risulta approvata.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: «Regolamento di riordino dell'Opera nazionale dei figli degli aviatori (ONFA)» (n. 128).
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni).

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta antimeridiana.

Il PRESIDENTE ricorda che il relatore, senatore Mazzatorta, ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in titolo, pubblicata in allegato al resoconto del 21 ottobre.

Non essendovi richieste di intervento per dichiarazioni di voto e previa verifica del numero legale, la proposta del relatore è posta in votazione e risulta approvata.

Schema di decreto legislativo recante: «Disposizioni legislative statali anteriori al 1o gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore» (n. 118).
(Parere ai sensi dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246 e dell'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni).

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta antimeridiana.

Il presidente PASTORE (PdL), relatore, ricorda di avere presentato una nuova proposta di parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto legislativo in titolo, pubblicata in allegato al resoconto della seduta antimeridiana.

Pag. 125

L'onorevole LOVELLI (PD) interviene per dichiarare il voto di astensione del suo Gruppo: dopo aver ringraziato il Presidente relatore per il lavoro svolto e per avere accolto nella sua proposta di parere numerosi rilievi anche provenienti dalla sua parte politica, emersi nel dibattito, dichiara di condividere l'esigenza di favorire un rapido iter del procedimento di semplificazione normativa. Richiama quindi le considerazioni critiche già espresse in precedenti occasioni in merito all'utilizzo della decretazione di urgenza per la riduzione dello stock normativo: tale opzione infatti pone il Parlamento in una condizione di oggettiva difficoltà nel procedere a un'effettiva e ponderata valutazione dei numerosi provvedimenti così destinati all'abrogazione. Ribadisce anche le considerazioni critiche in merito al susseguirsi di interventi normativi che hanno modificato il procedimento «taglia-leggi», nel pieno della sua operatività. Richiama infine i rilievi formulati dalla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati nella seduta di ieri sullo schema in titolo, soffermandosi in particolare sulla criticità del comma 4 del suo articolo unico e sull'esigenza di coordinare nel miglior modo possibile il procedimento «taglia-leggi» con i precedenti provvedimenti d'urgenza, paventando altrimenti il rischio che possano rimanere inoperanti disposizioni di salvaguardia precedentemente adottate.

Il presidente PASTORE (PdL), sottolinea come i rilievi ora formulati dall'onorevole Lovelli trovino a suo avviso già espressione nella sua nuova proposta di parere.
Non essendovi ulteriori richieste di intervento per dichiarazione di voto e previa verifica del numero legale, la nuova proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore sullo schema di decreto legislativo in titolo, pubblicata in allegato al resoconto della seduta antimeridiana, è posta in votazione e risulta approvata.

Schema di decreto legislativo recante: «Riorganizzazione del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA)» (n. 114).
(Parere ai sensi dell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69, dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 nonché dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni).

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 28 ottobre.

Il PRESIDENTE ricorda che la relatrice ha presentato una nuova proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in titolo, pubblicata in allegato al resoconto del 28 ottobre.

L'onorevole LOVELLI (PD) interviene per dichiarare il voto contrario del suo Gruppo: la nuova proposta di parere della relatrice, pur riformulando gli articoli 16 e 18 dello schema in titolo secondo indicazioni emerse nel corso del dibattito e condivise dalla sua parte politica, manca infatti di assicurare la salvaguardia di professionalità, anche molto rilevanti, attualmente presenti presso il CNIPA e garantite da personale non dirigenziale in posizione di comando, per il quale occorrerebbe prevedere quindi una norma di salvaguardia, quanto meno nella fase transitoria. Ricorda inoltre l'esigenza di tener conto nelle procedure concorsuali dell'esperienza professionale già maturata presso il CNIPA, nonché l'opportunità di prevedere il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella definizione delle modalità per l'immissione nel ruolo di DigitPa del personale non dirigenziale in posizione di comando, distacco o fuori ruolo presso il CNIPA, di cui all'articolo 16, comma 2, dello schema in titolo. Ribadisce infine l'esigenza di differire l'entrata in vigore della tabella A allegata allo schema in titolo e la richiesta di integrare la proposta di parere con il rilievo, formulato dalla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati sull'Atto del Governo n. 117, con il quale si auspica la fusione in un unico organismo dei tre enti oggetto della delega, anche in attuazione

Pag. 126

del federalismo fiscale e nella prospettiva di realizzare in Italia una Scuola di alta formazione della dirigenza sul modello francese della Ecole Nationale d'Administration. Conclude censurando l'assenza un disegno organico di ridefinizione delle missioni e delle competenze del CNIPA, della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e del FORMEZ.

L'onorevole Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatrice, nel ringraziare l'onorevole Lovelli, la cui collaborazione all'elaborazione della proposta di parere ha particolarmente apprezzato, dichiara di non ritenere opportuno integrare la nuova proposta di parere, già formulata, con il rilievo concernente la valutazione dell'esperienza professionale maturata nell'ambito delle procedure concorsuali, considerando incongrua un'eventuale norma primaria in una materia che può essere più utilmente regolata nei bandi di concorso; quanto alla conferma del personale non dirigenziale in posizione di comando, ella ritiene che una tale previsione, ancorché limitata alla sola fase transitoria, non sia coerente con i principi e criteri direttivi di delega in materia di mobilità; ugualmente considererebbe non coerente ai principi di delega un'eventuale previsione che differisse l'entrata in vigore della tabella A allegata allo schema di decreto legislativo in titolo, che confliggerebbe a suo giudizio con le esigenze di realizzare la riorganizzazione dell'ente in tempi rapidi. Quanto infine alla previsione di un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella procedura delineata dal richiamato articolo 16, comma 2, dello schema in titolo, lo riterrebbe un eccessivo aggravamento procedurale.

Nessun altro chiedendo di intervenire per dichiarazione di voto, la nuova proposta di parere favorevole con osservazioni della relatrice sullo schema di decreto legislativo in titolo, pubblicata in allegato al resoconto del 28 ottobre, è posta in votazione e risulta approvata.

Schema di decreto legislativo recante: «Riorganizzazione della Scuola superiore della pubblica amministrazione (SSPA)» (n. 113).
(Parere ai sensi dell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69, dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 nonché dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni).

Il PRESIDENTE ricorda che il relatore ha presentato una nuova proposta di parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto legislativo in titolo, pubblicato in allegato al resoconto del 28 ottobre.

L'onorevole LOVELLI (PD) interviene per dichiarare il voto contrario del suo Gruppo sul provvedimento in titolo, in primo luogo per l'assenza di un quadro organico e coordinato che ispiri gli interventi di riorganizzazione delineati in attuazione della delega di cui all'articolo 24 della legge n. 69 del 2009, ribadendo la richiesta di integrare la proposta di parere con il rilievo ora formulato in relazione all'Atto del Governo n. 114 con il quale si auspica la fusione in un unico organismo dei tre enti oggetto della delega medesima. Ribadisce il giudizio negativo sul provvedimento in titolo e sulla nuova proposta di parere del relatore, per l'assenza di una specifica indicazione a favore del ricorso a procedure concorsuali per il reclutamento del personale docente della Scuola, paventando nuovamente il rischio di nomine ispirate a criteri di natura non meritocratica e quello di una ingerenza dell'Esecutivo sugli organi della Scuola superiore della pubblica amministrazione e sulla gestione della Scuola stessa.

La senatrice LEDDI (PD) interviene per dichiarare il proprio voto di astensione, in dissenso dal Gruppo: il provvedimento in titolo costituiva un'occasione per riorganizzare la Scuola superiore come struttura di altissima qualificazione che il Governo ha mancato di cogliere. La formazione del personale alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni rappresenta un elemento cruciale per superare i limiti di una pubblica

Pag. 127

amministrazione connotata da un'azione farraginosa e da criticità operative. La riorganizzazione della Scuola secondo un più ambizioso disegno avrebbe consentito il perseguimento di obiettivi suscettibili di incidere, attraverso il raggiungimento da parte delle pubbliche amministrazioni di standard europei di efficienza, sulla stessa economia del Paese. Stigmatizza in particolare l'assenza di un chiaro favore per le procedure concorsuali di selezione del personale docente della Scuola, che avrebbe confermato una scelta di trasparenza e di elevata selettività, presupposto fondamentale per garantire l'alta qualità della formazione realizzata dalla Scuola e conseguentemente il miglioramento delle prestazioni del personale in servizio presso le pubbliche amministrazioni; tale assenza non è peraltro coerente con le reiterate dichiarazioni del ministro Brunetta a favore di meccanismi meritocratici e in materia di efficienza della pubblica amministrazione.

Anche il senatore Gerardo D'AMBROSIO (PD) interviene per dichiarare il proprio voto di astensione, in dissenso dal Gruppo, concordando sulla necessità che lo schema in titolo e la proposta di parere del relatore operino una chiara scelta a favore delle procedure concorsuali per la selezione del personale docente della Scuola; dopo aver richiamato il principio di cui all'articolo 97 della Costituzione, paventa il rischio di nomine secondo logiche che prescindono dal merito.

Il relatore, senatore BOSCETTO (PdL), sottolinea come l'attuale ricorso alle procedure concorsuali per la selezione dei docenti della Scuola superiore non derivi da una disposizione di legge e che pertanto tale opzione non è impedita dalle nuove norme di riorganizzazione in esame, che non modificano - sul punto - la legislazione vigente.

Il presidente PASTORE interviene incidentalmente per registrare come nella Commissione vi sia una diffusa indicazione a favore della più ampia e profonda trasparenza delle procedure di reclutamento del personale docente della Scuola, con particolare favore per le procedure concorsuali; dal ricorso a tali procedure si devono a suo giudizio escludere peraltro gli incarichi intuitu personae con i quali si voglia garantire alla Scuola la collaborazione con personalità di altissimo rilievo.

Non essendovi ulteriori richieste di intervento per dichiarazione di voto, previa verifica del numero legale, la nuova proposta di parere favorevole con osservazioni del relatore sullo schema di decreto legislativo in titolo, pubblicata in allegato al resoconto del 28 ottobre è posta in votazione e risulta approvata.

La seduta termina alle 15.05.