CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 ottobre 2009
239.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
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IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 28 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE.

La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante: «Disposizioni legislative statali anteriori al 1o gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore» (n. 118).
(Parere ai sensi dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246 e dell'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59. Seguito dell'esame e rinvio).

Prosegue l'esame sospeso nella seduta del 30 settembre.

Il presidente PASTORE (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in titolo, pubblicata in allegato al resoconto, e la illustra, soffermandosi in particolare sull'osservazione con la quale si invita il Governo a compilare elenchi di disposizioni nelle materie riconducibili ai settori esclusi di cui all'articolo 14, comma 17 della legge n. 246.
Riferisce inoltre circa la presenza, nell'Allegato 1 allo schema di decreto in titolo, di alcuni provvedimenti che risultano attualmente abrogati dal decreto legge n. 112 del 2008; vi sono poi casi, segnalati dalle amministrazioni, di disposizioni abrogate sempre ad opera del decreto legge n. 112 del 2008, non contenute

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negli Allegati, che sono invece ritenute indispensabili. Ritiene che la rapida successione di provvedimenti - anche con carattere d'urgenza - a fini di semplificazione e sfoltimento dello stock normativo possa avere indotto a non considerare nella loro completezza gli effetti derivanti da talune abrogazioni, comportando quindi la necessità di intervenire, restituendo vigenza a norme che - a una più attenta valutazione - siano da considerarsi indispensabili. A tale riguardo la proposta di parere suggerisce - tra l'altro - una interpretazione estensiva dell'articolo 24 del decreto legge n. 112 del 2008, laddove si dispone che le abrogazioni ivi previste sono disposte «salva l'applicazione dei commi 14 e 15 dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246». Nella consapevolezza delle perplessità che la soluzione così avanzata può suscitare, egli ricorda come interventi volti a recuperare disposizioni già abrogate con precedenti provvedimenti d'urgenza siano già stati posti in essere; ritiene comunque opportuno segnalare al Governo la questione, invitandolo a valutare la possibilità di prevedere il recupero di tali norme.
La proposta di parere è corredata da alcuni Allegati, nei quali sono confluite le osservazioni e i rilievi finora formulati dalle Commissioni permanenti che si sono espresse in sede consultiva sul provvedimento in titolo, i contributi e le segnalazioni delle amministrazioni, nonché le osservazioni formulate dagli uffici di documentazione del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, ai quali esprime, in qualità di relatore, un vivo apprezzamento per il lavoro svolto. Nell'Allegato A è riportato il complesso delle osservazioni, riferite o connesse ad atti presenti nell'Allegato 1 allo schema in titolo. Nell'Allegato B sono riportate le disposizioni, nelle materie riconducibili a settori esclusi, segnalate dalle amministrazioni, quando non risulti alcuna connessione con atti inseriti nell'Allegato 1: nei casi in cui tale connessione risulti, le relative segnalazioni di riconducibilità a settori esclusi sono invece contenute nell'Allegato A. Analogamente, l'Allegato C riporta l'indicazione degli atti o delle disposizioni abrogate dal decreto legge n. 112 del 2008 che le amministrazioni segnalano come indispensabili, non contenute né connesse ad altro atto inserito nell'Allegato 1; anche in questo caso, le segnalazioni sono invece contenute nell'Allegato A quando riguardino atti inseriti o connessi ad altro atto presente nell'Allegato 1. Rammenta infine che nella proposta di parere si invita il Governo a vagliare il complesso delle osservazioni così raccolte, valutando l'opportunità di modificare o integrare gli Allegati allo schema di decreto legislativo in titolo alla luce di tali osservazioni.

L'onorevole LOVELLI (PD) segnala l'esigenza di inserire, tra le norme di cui assicurare la vigenza, la legge 24 luglio 1961, n. 729, recante «Piano di nuove costruzioni stradali ed autostradali», abrogata dal decreto legge n. 112 del 2008, il cui articolo 9 garantiva la possibilità di costruzioni in deroga alle distanze di rispetto dalle autostrade.

Il PRESIDENTE, relatore, nell'accogliere tale segnalazione, integra l'Allegato C alla proposta di parere con tale indicazione.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto legislativo recante: «Riorganizzazione del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA)» (n. 114).
(Parere ai sensi dell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69, dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 nonché dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito dell'esame e rinvio).

Prosegue l'esame sospeso nella seduta del 21 ottobre.

L'onorevole LOVELLI (PD) osserva come il Governo, scegliendo di esercitare in tempi così ridotti la delega conferita dall'articolo 24 della legge n. 69 del 2009, abbia rinunciato a realizzare un disegno organico di ridefinizione delle missioni e

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delle competenze del CNIPA, della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e del FORMEZ, con il quale avrebbe invece potuto contestualmente ridisegnarne gli organi e realizzare un sistema coordinato e coerente nel settore della formazione e della reingegnerizzazione dei processi produttivi della pubblica amministrazione, come previsto dalla delega. Gli schemi di decreto legislativo all'esame della Commissione rappresentano, a suo giudizio, un'occasione perduta, mancando di realizzare una più coraggiosa operazione di trasformazione, fusione o soppressione degli enti in questione; censura inoltre la volontà dell'esecutivo di rafforzare il proprio ruolo nella gestione degli enti, con particolare riferimento a DigitPa e alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Egli propone di integrare la proposta di parere sullo schema di decreto in titolo con il rilievo, formulato dalla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati con il quale si auspica la fusione in un unico organismo dei tre enti oggetto della delega, anche in attuazione del federalismo fiscale e nella prospettiva di realizzare in Italia una Scuola di alta formazione della dirigenza sul modello francese della École Nationale d'Administration; preannuncia l'intendimento di formulare analoga proposta anche per gli altri due schemi di decreti legislativi di riorganizzazione all'ordine del giorno della Commissione. Segnala inoltre l'opportunità di prevedere una norma transitoria, riguardante il personale dirigenziale attualmente in servizio presso il CNIPA, al fine di garantire la continuità del funzionamento dell'ente stesso, segnalando la prossima scadenza dei contratti di lavoro dei 17 dirigenti sui 20 attualmente in servizio, senza che sia prevista alcuna possibilità di rinnovo o proroga; sollecita pertanto la relatrice a integrare la proposta di parere inserendo nella premessa un riferimento all'introduzione di misure che garantiscano la funzionalità dell'ente nella fase transitoria. Segnala quindi l'esigenza di riformulare l'articolo 16, comma 3, dello schema in titolo, nel seguente testo: «Al fine si assicurare il buon funzionamento dell'Ente, i contratti a tempo determinato del personale dirigenziale in servizio alla data di entrata in vigore del presente decreto possono essere prorogati fino alla conclusione delle procedure selettive per il reclutamento dei dirigenti previsti dalla dotazione organica, le quali possono tenere conto del servizio già prestato presso il CNIPA; il personale in posizione di comando, distacco e fuori ruolo in servizio presso l'Ente alla data di entrata in vigore del presente decreto rimane in servizio fino alla stipula del primo contratto collettivo nazionale di lavoro di DigitPA e mantiene il trattamento giuridico ed economico in godimento. Continua ad applicarsi l'articolo 6 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 aprile 1994, n. 609.». Segnala inoltre l'esigenza di riformulare il comma 2 del medesimo articolo 16 inserendo, dopo le parole: «direttore generale», le seguenti: «sentite le organizzazioni sindacali», e di prevedere che la tabella A allegata allo schema di decreto in titolo entri in vigore dal 1o gennaio 2012.

Il presidente PASTORE, ricorda le specificità del FORMEZ, cui competono anche attività diverse da quella di formazione, come quelle di servizio a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni; rammenta inoltre la molteplicità delle attività svolte dal CNIPA, tra le quali quella di consulenza in materia contrattuale a favore delle pubbliche amministrazioni. Ritiene che l'esigenza di un maggior coordinamento nell'ambito della formazione possa essere riferita soprattutto alla coesistenza di molteplici scuole di formazione di settore, come la Scuola Superiore della pubblica amministrazione locale, la Scuola superiore dell'amministrazione dell'Interno, la Scuola superiore di economia e finanza, e altre ancora.

L'onorevole BERNINI BOVICELLI (PdL), relatrice, osserva come il rilievo della Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati richiamato dall'on. Lovelli, sia stato formulato nel corso dell'esame in sede consultiva dello schema

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di riorganizzazione del FORMEZ; non ritiene appropriato integrare in tal senso la proposta di parere sullo schema di riorganizzazione del CNIPA. Presenta quindi una nuova proposta di parere sullo schema di decreto legislativo in titolo, pubblicata in allegato al resoconto, in cui trovano risposta alcuni profili problematici emersi dalle audizioni informali, dalla documentazione inviata dalle organizzazioni sindacali e dalle segnalazioni provenienti dallo stesso Governo, e la illustra, riservandosi di valutare se integrarla con i rilievi formulati dall'onorevole Lovelli.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Schema di decreto legislativo recante: «Riorganizzazione della Scuola superiore della pubblica amministrazione (SSPA)» (n. 113).
(Parere ai sensi dell'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69, dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 nonché dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito esame e rinvio).

Prosegue l'esame, sospeso nella seduta del 21 ottobre 2009.

L'onorevole LOVELLI (PD) interviene riprendendo le argomentazioni già svolte con riferimento allo schema di decreto legislativo di riorganizzazione del CNIPA; ribadisce come anche per la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione il Governo abbia perso l'occasione di una ridefinizione organica delle competenze e censura la scelta dell'esecutivo di rafforzare il proprio ruolo nella gestione della Scuola, nonché quella di non confermare il ricorso a procedure concorsuali - introdotte nel 2008 - per la scelta dei docenti della Scuola: tale mutamento segna a suo avviso il superamento di criteri meritocratici per l'individuazione di professionalità elevate, a favore di meccanismi di nomina che egli ritiene potranno essere improntati a logiche di carattere politico. Ribadisce la richiesta, già formulata con riferimento allo schema di decreto legislativo di riorganizzazione del CNIPA, di integrare la proposta di parere con il rilievo, formulato dalla Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati sullo schema di decreto di riorganizzazione del FORMEZ con il quale si auspica la fusione in un unico organismo dei tre enti oggetto della delega, anche in attuazione del federalismo fiscale e nella prospettiva di realizzare in Italia una Scuola di alta formazione della dirigenza sul modello francese della École Nationale d'Administration.

Il PRESIDENTE ricorda che il ricorso alle procedure concorsuali per la selezione dei docenti della Scuola superiore non deriva da una disposizione di legge e che pertanto tale opzione non è impedita dalle nuove norme di riorganizzazione in esame; comunica inoltre che il relatore, senatore Boscetto, ha presentato una nuova proposta di parere sullo schema di decreto legislativo in titolo, pubblicata in allegato al resoconto.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Sul procedimento «taglia-enti».

L'onorevole LOVELLI (PD) riferisce come all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri odierno risulti essere l'approvazione di un provvedimento destinato a prorogare il termine del 31 ottobre 2009 indicato dalla normativa vigente come termine finale per il procedimento cosiddetto «taglia-enti»; peraltro risulterebbero all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri anche molti regolamenti di riordino di enti coinvolti in tale procedimento, mentre altri schemi di regolamento sarebbero ancora in fase di elaborazione. Censura i protratti e reiterati differimenti nell'attuazione di un meccanismo delineato dalla legge finanziaria 2008 e portato all'attenzione dell'opinione pubblica con intenti a suo giudizio propagandistici, ma rivelatosi finora inefficace nell'individuare gli enti da mantenere in essere.

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Osserva come la filosofia dei tagli degli enti inutili abbia ceduto il passo a quella della riorganizzazione, il cui solo effetto risulta essere la riduzione degli organici, anziché interventi di riordino, fusione e trasformazione. Conclude stigmatizzando l'azione del Governo in materia, ritenendo paradossale l'attuale situazione nella quale non è ancora definito l'elenco degli enti soggetti al taglia-enti ed è ignoto persino il loro numero complessivo, paventando il rischio che l'eventuale elevato numero di provvedimenti di riordino possa impedire alla Commissione e al Governo stesso un esame serio e approfondito dei provvedimenti stessi ovvero il rischio di interventi di riordino fittizio, ipotesi sulla quale il Consiglio di Stato ha espresso un giudizio critico.

Sui lavori della Commissione.

Il PRESIDENTE avverte che l'esame per il parere al Governo degli atti all'ordine del giorno della Commissione (atti del Governo nn. 113, 114, 117, 118, 122 e 128) proseguirà la prossima settimana, nelle sedute che saranno convocate mercoledì 4 novembre in orario antimeridiano e pomeridiano, nelle quali si concluderà il dibattito sulle proposte di parere e si procederà alla votazione delle stesse, ricorrendone i presupposti procedurali.

Non essendovi obiezioni, così resta stabilito.

La seduta termina alle 15.