CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 ottobre 2009
236.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 22 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI indi del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 8.30.

5-01037 Lenzi: Misure per affrontare la situazione di difficoltà della finanza locale.

Il viceministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Donata LENZI (PD), pur apprezzando l'ampiezza della risposta fornita dal rappresentante del Governo, si dichiara insoddisfatta,

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in quanto gli interventi adottati dal Governo hanno fortemente ridotto i trasferimenti agli enti locali, privandoli di risorse essenziali anche in relazione all'attuale situazione di crisi economica e finanziaria.

5-01424 Lenzi: Costi dell'operazione social card.

Il viceministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Donata LENZI (PD), intervenendo in sede di replica, nel dichiararsi insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, rileva come in questa sede il vice ministro abbia fatto emergere una discrasia rispetto alle risposte precedentemente fornite con riferimento ad atti di sindacato ispettivo, fornendo nuovi dati che non sembrano coincidere con quelli riportati nelle precedenti risposte. In particolare, con riferimento ai dati relativi al costo unitario della carta, rileva che in base alla risposta oggi fornita dovrebbero risultare attivate circa 400 mila carte, mentre nelle risposte precedentemente fornite si faceva riferimento a un numero di carte emerse ed attivate sensibilmente più elevato.

5-01962 Bitonci: Accertamento convenzionale dei trasferimenti erariali e di contributi dello Stato ai fini dell'applicazione della normativa sul patto di stabilità interno per gli anni 2009-2011.

Il viceministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Massimo BITONCI (LNP), nel rilevare che la risposta fornita dal rappresentante del Governo si è limitata ad una ricostruzione della normativa vigente in materia, sottolinea come sia ormai indifferibile un intervento sulla disciplina del patto di stabilità interno, che sempre più rappresenta uno dei più rilevanti problemi nella gestione economica e finanziaria degli enti locali. In particolare, rileva, sulla base della propria esperienza come amministratore locale e come coordinatore di altri amministratori locali della provincia di Padova, che gli enti locali stanno affrontando gravi problemi per far fronte alle loro esigenze di funzionamento e, pertanto, gran parte di essi non riusciranno a rispettare i vincoli posti dal patto di stabilità interno. Ritiene, pertanto, opportuna una riflessione in ordine all'attenuazione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto e alla revisione degli obiettivi di saldo finanziario previsti dalla legislazione vigente.

5-01619 Ghizzoni: Perenzione di somme del Fondo per gli investimenti per la ricerca di base e del Fondo agevolazioni alla ricerca.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, avverte che l'interrogazione è stata sottoscritta dal deputato Vannucci.

Il viceministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Massimo VANNUCCI (PD), replicando, in qualità di cofirmatario dell'interrogazione, si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta fornita dal vice ministro Vegas, in quanto sulla materia della riassegnazione dei residui perenti per il prosieguo di programmi di spesa già avviati si assiste ad un continuo rimpallo di responsabilità tra i ministeri di settori e il Ministro dell'economia e delle finanze. Le disposizioni contenute nei commi da 37 a 39 dell'articolo 3 della legge finanziaria per il 2008 hanno, infatti, prodotto nell'ambito della legge di assestamento per il 2009 una riduzione dei residui in conto capitale pari a 4.131 milioni di euro, ma rischiano di porre a repentaglio, contrariamente a quanto previsto dalle disposizioni richiamate, anche pagamenti riferiti a residui per i quali si sia verificata l'esistenza di un'obbligazione giuridicamente perfezionata. In particolare, segnala,

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con riferimento ai fondi relativi al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che sono stati consistentemente ridotti i finanziamenti del centro di ricerca sul cervello fondato dal premio Nobel Rita Levi Montalcini, del CNR e dell'Università di Milano. In ogni caso, rileva che la mancata riassegnazione dei fondi in presenza di un'obbligazione giuridicamente perfezionata rischia di determinare l'insorgenza di contenziosi in sede giurisdizionali con conseguenti effetti finanziari negativi per la finanza pubblica.

5-01444 Vannucci: Perenzione di somme relative ad interventi per l'imprenditoria femminile.

Il viceministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), osservando che il Governo ha ripristinato, sia pure in maniera parziale, i fondi disinvoltamente tagliati dal precedente Esecutivo con la finanziaria per il 2008. In ogni caso, ritiene che l'interrogazione dovrebbe essere rivolta al Ministero dello sviluppo economico, competente per il merito delle agevolazioni richiamante dall'interrogazione.

Massimo VANNUCCI (PD), si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta del vice ministro Vegas, rilevando che le norme contenute nella finanziaria per il 2008, già illustrate in sede di replica alla precedente interrogazione, non rappresentano un «disinvolto taglio» in quanto consentivano comunque al Ministero dell'economia e delle finanze di iscrivere in appositi fondi le risorse riferibili a obbligazioni giuridicamente perfezionate. Nel caso di specie, nel ricordare di aver già rivolto analoga interrogazione al Ministro dello sviluppo economico, osserva come il Ministero dell'economia non abbia ripristinato i fondi relativi alle azioni positive per l'imprenditoria femminile di cui alla legge n. 215 del 1992, che rappresentano un intervento fondamentale per promuovere una effettiva parità tra i sessi anche nel settore imprenditoriale. Nel richiamare il meccanismo di funzionamento della legge n. 215, osserva che nella propria regione, anche a causa della mancata corresponsione dei contributi previsti, molte delle imprese beneficiarie delle provvidenze sono state costrette alla chiusura. Ritiene, pertanto, necessario che il Governo chiarisca se intende assicurare l'effettiva applicazione delle misure promozionali dell'imprenditoria femminile, ritenendo che tale delicata materia meriti maggiori attenzione.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 8.55.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 22 ottobre 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 8.55.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2009.
Atto n. 121.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 21 ottobre 2009.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, avverte che la seduta odierna rappresenta l'ultima seduta utile per l'espressione del parere sullo schema di decreto in esame, rilevando, tuttavia, che, anche in considerazione dell'assenza del relatore, potrebbe ipotizzarsi, analogamente

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a quanto avvenuto in numerosi casi precedenti, di rinviare l'emissione del parere alla seduta di martedì, richiedendo contestualmente al Governo di non adottare il provvedimento in via definitiva prima che la Commissione abbia espresso detto parere.

Il viceministro Giuseppe VEGAS manifesta la disponibilità del Governo a non adottare il provvedimento in via definitiva prima che la Commissione abbia espresso detto parere.

Massimo VANNUCCI (PD) ritiene che non vi sia l'esigenza di un ulteriore rinvio del termine per l'espressione del parere, in quanto il dibattito fini qui svolto è stato ampio ed approfondito e ha consentito di delineare in maniera sufficientemente chiara le posizioni delle diverse forze politiche.

Massimo BITONCI (LNP) ritiene che una proroga del termine per l'espressione del parere abbia senso solo qualora il Governo intenda rivedere lo schema alla luce dei criteri che saranno indicati dal parere che sarà emesso.

Lino DUILIO (PD), rileva, in via preliminare, che nei lavori della Commissione bilancio si colgono chiari segnali che denotano uno scarso rispetto del ruolo del Parlamento, osservando come la seduta odierna sia stata anticipata alle ore 8.30, nonostante nel corso della giornata non siano previste votazioni in Assemblea, per l'esame di un provvedimento, il cui relatore non è peraltro presente alla seduta. A quest'ultimo riguardo, sottolinea come sempre più spesso la maggioranza partecipi con scarsa assiduità ai lavori della Commissione, sia quando siano esaminati provvedimenti di grande rilievo sistematico, come la riforma della legge di contabilità pubblica, sia in occasione dell'esame di provvedimenti in sede consultiva e nello svolgimento di attività conoscitive. Si tratta di un comportamento che giudica assai grave e che meriterebbe di essere portato all'attenzione della cittadinanza.
Quanto al merito del provvedimento, ritiene opportuno che il rappresentante del Governo fornisca una serie storica degli importi della quota dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche devoluta alla diretta gestione statale effettivamente ripartita, osservando come quest'anno vengano ripartiti 43 milioni di euro, mentre l'anno scorso furono ripartiti solo 3,5 milioni di euro. Osserva, peraltro, che ormai da alcuni anni le forze di maggioranza e di opposizione che si sono avvicendate condividono le proprie valutazioni in ordine alla necessità di rivedere il meccanismo di riparto dei fondi in questione, che, al termine di una procedura lunga e onerosa, vengono assegnati a circa il dieci per cento dei soggetti che hanno presentato richieste che abbiano ottenuto un parere favorevole. Si tratta, come più volte evidenziato, di una procedura di selezione connotata da rilevantissimi margini di discrezionalità e rispetto alle quali la Commissione bilancio si è spesso trovata in una situazione di profondo disagio, testimoniata, ad esempio, dalla decisione assunta lo scorso anno di non esprimere un parere sullo schema. Rileva, tuttavia, come, nonostante gli ampi dibattiti svolti in sede di esame dei diversi schemi di riparto, non sia stata finora adottata nessuna iniziativa per superare le criticità evidenziate e si interroga, quindi, sull'utilità del parere in discussione, che rischia di rappresentare un inutile rito, dal momento che il Governo non è vincolato a rispettare le indicazioni formulate in sede parlamentare.
In ogni caso, con riferimento allo schema in esame, pur condividendo la scelta di attribuire adeguate risorse agli interventi connessi al sisma che ha colpito l'Abruzzo lo scorso mese di aprile, ritiene opportuna una riflessione sull'opportunità di finanziare, nell'ambito degli interventi a tutela dei beni culturali, progetti presentati da enti ecclesiastici, dal momento che la Chiesa cattolica già beneficia della quota dell'otto per mille di propria spettanza. Ritiene, comunque, assolutamente

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necessario che il decreto preveda il finanziamento di tutti gli interventi connessi al contrasto della fame nel mondo che hanno ricevuto una valutazione favorevole, che ammontano a poco più di 4,7 milioni di euro, attraverso una proporzionale riduzione dei finanziamenti riconosciuti agli altri settori di intervento. Sottolinea, infatti, l'inadeguatezza delle risorse stanziate degli interventi per la cooperazione allo sviluppo, ricordando come, spesso, anche modesti contributi possano contribuire a migliorare le condizioni di vita di moltissimi esseri umani nei Paesi in via di sviluppo.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, nel ricordare gli esiti del dibattito fin qui svoltosi, rileva come sia stato evidenziata l'esigenza di fissare precisi criteri per la ripartizione delle risorse derivanti dalla quota dell'otto per mille devoluta alla diretta gestione statale, valorizzando in tale contesto anche il ruolo che la Commissione bilancio è chiamata a svolgere.
Preso atto della disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo di non adottare il provvedimento in via definitiva prima che la Commissione abbia espresso il proprio parere sullo schema in esame, propone di porre ai voti la decisione di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento, al fine di definire un parere che tenga conto del dibattito svoltosi.

Pier Paolo BARETTA (PD) annuncia che il proprio gruppo voterà contro la proposta di rinvio del seguito dell'esame del provvedimento, evidenziando come l'esame svolto dalla Commissione è stato particolarmente ampio e sussistono, quindi, le condizioni per l'espressione di un parere nella seduta odierna, che dovrebbe, in particolare, raccogliere le indicazioni formulate dai colleghi Vannucci e Duilio nei propri interventi. Ritiene, infatti, che un ulteriore rinvio dell'espressione del parere rischia di indebolire sensibilmente la sua forza cogente nei confronti dell'Esecutivo.

Renato CAMBURSANO (IdV), a nome del proprio gruppo, si dichiara contrario ad un ulteriore rinvio dell'espressione del parere, rilevando come una decisione in tal senso appare funzionale al raggiungimento di un accordo spartitorio all'interno delle forze di maggioranza.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, propone, e la Commissione consente, di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento ad una seduta da convocare nella giornata di martedì prossimo.

La seduta termina alle 9.20.

SEDE REFERENTE

Giovedì 22 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 9.20.

Legge di contabilità e finanza pubblica.
C. 2555 Azzollini, approvato dal Senato, e C. 659 D'Antona.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 ottobre 2009.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricordando che alle ore 12 di ieri è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti al provvedimento in esame, fa presente che sono state presentate 284 proposte emendative (vedi allegato 6).

Pier Paolo BARETTA (PD), anche in considerazione del numero delle proposte emendative presentate, a nome del proprio gruppo, chiede alla Presidenza di voler verificare la possibilità di consentire l'esame di tali proposte nell'arco di tutta la prossima settimana, rinviando conseguentemente

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l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea alla prima settimana di novembre.

Renato CAMBURSANO (IdV), a nome del proprio gruppo, si associa alla richiesta formulata dal collega Baretta, sottolineando come anche il relatore ed il Governo abbiano presentato un consistente numero di proposte emendative, che si riserva di esaminare, ma che potrebbero contribuire ad un miglioramento del testo approvato dal Senato.

Antonio LEONE (PdL), relatore, ritiene che la quantità e la qualità delle proposte emendative presentate meriti un approfondito esame da parte della Commissione. Pertanto, pur dichiarando la propria disponibilità ad avviare l'esame delle proposte presentate sin dalla seduta odierna, ritiene che, qualora la Conferenza dei Presidenti di gruppo, convocata per la giornata odierna, su richiesta dell'opposizione, disponga un rinvio del termine di avvio dell'esame del provvedimento da parte dell'Assemblea, la richiesta del deputato Baretta potrà senz'altro essere accolta a beneficio dell'attività dell'intera Commissione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel concordare con il relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.35 alle 9.45.