CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 ottobre 2009
232.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
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Mercoledì 14 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE. - Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento del Senato il consigliere Francesco Frettoni, del Gabinetto del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione; il dottor Gianluca Mauro Pellegrini magistrato addetto all'ufficio legislativo del Ministero della Giustizia; il consigliere Carmine Volpe, capo Ufficio Legislativo del Dipartimento per i rapporti con le Regioni.

La seduta comincia alle 9.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il PRESIDENTE comunica che sarà redatto il resoconto stenografico della procedura che sta per iniziare.

La Commissione prende atto.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione normativa e amministrativa.
Audizione di esperti.

Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta di ieri, 13 ottobre.

Il PRESIDENTE introduce i temi dell'audizione, con particolare riferimento all'attuazione dell'articolo 14 della legge n. 246 del 2005, sollecitando la presentazione di documenti o note integrative dell'audizione che sta per avere inizio, possibilmente entro la settimana successiva.

Prende la parola il consigliere Francesco FRETTONI, referente per il procedimento «taglia-leggi» presso il Dipartimento per la pubblica amministrazione e

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l'innovazione, che riferisce sulle modalità seguite nell'individuazione delle disposizioni precedenti il 1970 da mantenere in vigore in attuazione del richiamato articolo 14, tutte riconducibili alle competenze in materia di funzione pubblica. Tale opera, svolta contemporaneamente all'ingente ricognizione imposta dai decreti legge nel frattempo adottati dal Governo per l'abrogazione di un elevatissimo numero di provvedimenti legislativi, ha avuto ad oggetto la legislazione recante disposizioni generali in materia di organizzazione e funzionamento delle pubbliche amministrazioni e in materia di pubblico impiego ed è stata particolarmente agevolata dalla redazione periodica - per questi settori - di testi unici, con i quali si è realizzato un corpo normativo organico e non eccessivamente frammentario. Solo 20 atti legislativi precedenti al 1970 di competenza del Dipartimento sono stati inseriti nell'Allegato 1 in quanto considerati da mantenere in vigore, mentre nell'Allegato 2 sono indicati 5 provvedimenti da sottrarre all'abrogazione disposta dal decreto legge n. 200 del 2008. Segnala come sia stato utilizzato - tra gli altri - un «criterio di vitalità» delle norme, consistente nella riscontrata loro applicazione in sede contenziosa.
Quanto alle prospettive di riordino, ricorda il decreto legislativo di attuazione della legge n. 15 del 2009, ormai di prossima pubblicazione, nonché la delega per la riforma del Codice dell'amministrazione digitale; riferisce poi di una possibile iniziativa per la definizione della Carta dei doveri della pubblica amministrazione. Concorda infine sull'opportunità di redigere elenchi di disposizioni riconducibili ai cosiddetti settori esclusi.

Il PRESIDENTE ringrazia il consigliere Francesco Frettoni e lo congeda.

Il dottor Gianluca MAURO PELLEGRINI, dell'ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, si dichiara convinto dell'opportunità di redigere elenchi contenenti provvedimenti riconducibili ai settori esclusi, e condivide in larga parte i rilievi formulati nel dossier predisposto dagli Uffici di documentazione del Senato e della Camera dei deputati, pressoché coincidenti con quelli a suo tempo elaborati dal Ministero della Giustizia e trasmessi al Dipartimento per la semplificazione normativa, che sono stati però disattesi.
Segnala l'esigenza di espungere dall'Allegato 1 la legge n. 1719 del 1962, in quanto nessuna sua disposizione risulta vigente. Si sofferma quindi sulla presenza, nell'Allegato 1, di due provvedimenti già abrogati ad opera del decreto legge n. 112 del 2008 - come quello appena richiamato - per i quali è opportuno prevedere la salvaguardia.
A tale obiettivo si potrebbe a suo avviso pervenire mediante un'interpretazione sistematica dell'articolo 14, comma 14 della legge n. 246 del 2005, ovvero mediante una novella all'articolo 15 delle disposizioni preliminari al codice civile volto a salvaguardare la norma oggetto di modificazione o abrogazione anche in caso di successiva abrogazione della disposizione che su di essa aveva inciso; un'ulteriore soluzione potrebbe essere offerta dall'espunzione dei due provvedimenti in questione dall'allegato al decreto legge n. 112.
Conclude depositando un documento che illustra l'attività svolta dal suo Dicastero e preannunciando l'invio di una nota nella quale saranno evidenziate le specifiche ragioni che hanno condotto all'individuazione delle singole norme da mantenere in vigore.
Rispondendo a un quesito del PRESIDENTE, il consigliere FRETTONI osserva come alla presenza nell'Allegato 1 di provvedimenti parzialmente abrogati potrà porsi rimedio nella successiva fase dei decreti correttivi, cui potrebbe essere affidata l'indicazione delle sole norme da mantenere in vigore.

Ha quindi la parola il consigliere Carmine VOLPE, capo dell'ufficio legislativo del Dipartimento per i rapporti con le Regioni, il quale riferisce come il Dipartimento abbia incentrato la propria attività nell'ambito del procedimento «taglia-leggi»

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sull'individuazione puntuale delle norme di attuazione degli Statuti delle Regioni ad autonomia differenziata; si tratta di atti sottratti alla «ghigliottina» in quanto fonti atipiche, in merito alle quali è stata inserita un'apposita disposizione nello schema di decreto legislativo all'esame della Commissione. Conclude depositando una nota che riporta le considerazioni svolte.

Interviene quindi brevemente il dottor MAURO PELLEGRINI sostenendo l'utilità - a suo giudizio - di affiancare agli elenchi concernenti disposizioni nelle materie riconducibili ai settori esclusi, e dunque sottratte alla «ghigliottina», interventi di abrogazione espressa di disposizioni che abbiano esaurito la loro funzione, obsolete o implicitamente abrogate in quelle stesse materie.

Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Mauro Pellegrini e il consigliere Carmine Volpe e li congeda, dichiarando conclusa l'audizione.

Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

La seduta termina alle 10.05.

Mercoledì 14 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Andrea PASTORE. - Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento del Senato, l'avvocato Giacomo Aiello, consigliere giuridico dell'ufficio legislativo del Dipartimento della Protezione civile, accompagnato dalla dottoressa Paola Aiello; il dottor Paolo Catallozzi, consigliere dell'ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo economico, accompagnato dall'avvocato Jenny Madeo; il consigliere Marco Lipari, capo ufficio legislativo del Ministero degli Affari Esteri, accompagnato dalle dottoresse Anna Palmieri e Teresa Castaldo, e il dottor Vincenzo Callea, Vice prefetto - dirigente dell'Ufficio legislativo e AIR del Ministero dell'Interno

La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

Il PRESIDENTE comunica che sarà redatto il resoconto stenografico della procedura che sta per iniziare.

La Commissione prende atto.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione normativa e amministrativa.
Audizione di esperti.

Prosegue l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta antimeridiana.

Il PRESIDENTE introduce i temi dell'audizione, con particolare riferimento all'attuazione dell'articolo 14 della legge n. 246 del 2005, sollecitando la presentazione di documenti o note integrative dell'audizione che sta per avere inizio, possibilmente entro la settimana successiva.

Prende la parola il dottor CATALLOZZI, consigliere dell'ufficio legislativo del Ministero dello sviluppo economico, il quale riferisce sulle modalità con le quali il Ministero dello sviluppo economico ha proceduto alla complessa opera di individuazione delle disposizioni antecedenti il 1o gennaio 1970 da mantenere in vigore nell'ambito del procedimento «taglia leggi». Ricorda peraltro come alcuni settori di competenza del Ministero siano stati recentemente oggetto di riordino e codificazione, citando a titolo di esempio il codice delle assicurazioni private, il codice della proprietà industriale, il codice del consumo. Concorda con l'opportunità di individuare in appositi elenchi le disposizioni concernenti le materie riconducibili ai settori esclusi, ai sensi dell'articolo 14, comma 17, della legge n. 246 del 2005: tale opzione risponde a esigenze di maggiore certezza del diritto ed è già in corso di realizzazione. Conclude riservandosi di

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inviare una nota scritta concernente i rilievi formulati nella documentazione predisposta dai Servizi Studi della Camera dei deputati e del Senato, concordando sin d'ora con le segnalazioni per la correzione di errori materiali e con l'opportunità di integrare l'Allegato 1 riportando sia i provvedimenti d'urgenza, sia le relative leggi di conversione.

Il PRESIDENTE segnala al dottor Catallozzi le osservazioni formulate dalla Commissione industria del Senato sull'Atto del Governo n. 118, delle quali potrà tener conto ai fini della redazione della preannunciata nota.

Ha quindi la parola l'avvocato AIELLO, consigliere giuridico dell'ufficio legislativo del Dipartimento della Protezione civile, il quale rileva preliminarmente come il Dipartimento della protezione civile operi sulla base di una legislazione successiva al 1970 e non abbia un proprio ambito materiale di competenza legislativa, bensì intervenga con provvedimenti di natura trasversale: la legislazione del settore, adottata per fronteggiare singole situazioni d'emergenza, manca di organicità. Considera quindi con favore un riordino e una codificazione del diritto d'emergenza - segnalando l'istituzione a tale scopo di un'apposita Commissione di studio - rammentando come molte norme sancite con provvedimenti d'urgenza incidano su materia di natura non sostanziale, bensì procedurale o strumentale, come le norme di contabilità. La raccolta in appositi elenchi di disposizioni riconducibili ai settori esclusi è a suo giudizio molto opportuna, poiché ciò consentirebbe di affiancare alla riduzione dello stock normativo uno strumento di certezza del diritto suscettibile di favorire il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino.

Il presidente PASTORE, nel ricordare come le ordinanze di protezione civile si siano rilevate strumenti dotati di particolare efficacia, ritiene necessario il conferimento di una delega apposita per la redazione del codice dell'emergenza; ringrazia quindi il dottor Catallozzi e l'avvocato Aiello e li congeda.

Il dottor CALLEA, vice prefetto dirigente dell'Ufficio legislativo e AIR del Ministero dell'interno, illustra l'attività svolta dal Ministero in attuazione del procedimento «taglia leggi», richiamando i contenuti della relazione a suo tempo presentata alla Commissione. L'individuazione delle norme da mantenere in vigore ha richiesto successive verifiche volte a ridurre al massimo grado il margine di errore e, contestualmente, a contenere il numero di provvedimenti da mantenere in vigore, individuando solo quelli ritenuti effettivamente indispensabili; tale attività ha intersecato quella imposta dai provvedimenti d'urgenza adottati dal Governo con i decreti leggi n. 112 e 200 del 2008.
Condivide l'opportunità di un'elencazione ricognitiva delle disposizioni concernenti i settori esclusi, al fine di garantire una maggiore certezza del diritto e segnala che la sua Amministrazione ha già provveduto a individuare alcuni provvedimenti di quel tipo. Quanto al riassetto delle norme vigenti, è in corso una riflessione che coinvolge tutte le articolazioni del Ministero; ricorda peraltro come da tempo molti settori di competenza del Dicastero siano stati oggetto di riordino e di codificazione, citando il Testo unico sull'immigrazione, il recente riassetto delle disposizioni relative alle funzioni e ai compiti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, la riforma della carriera prefettizia, il Testo unico degli enti locali. Conclude riservandosi di inviare un documento che esprima le valutazioni del Ministero circa i rilievi formulati nel dossier del Servizio Studi.

Il consigliere LIPARI, capo ufficio legislativo del Ministero degli Affari esteri, osserva come il Ministero degli affari esteri sia connotato da una competenza assai ampia; peraltro la nuova formulazione dell'articolo 14, comma 17, esclude espressamente dall'operatività della cosiddetta «ghigliottina» le leggi di esecuzione e di autorizzazione alla ratifica di trattati

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internazionali. Ritiene particolarmente importante la fase, successiva a quella attuale, di riordino e riassetto: in quell'ambito il Ministero degli affari esteri intende realizzare un profondo riassetto delle norme recate dal decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967, recante l'Ordinamento dell'Amministrazione degli affari esteri e del decreto del Presidente della Repubblica n. 200 del 1967, concernente le funzioni e i poteri consolari, preannunciando la definizione di uno schema di decreto legislativo per i prossimi mesi. Il Ministero intende inoltre realizzare una banca dati che consenta un'agevole consultazione dei trattati per materia e per territorio di riferimento; una più ambiziosa operazione di riordino della complessiva legislazione di competenza del Ministero è invece ancora in fase di valutazione.
Rispondendo a un quesito del PRESIDENTE, il consigliere LIPARI assicura che l'accordo internazionale concernente Palazzo Farnese in Roma rientra tra le disposizioni che rimangono in vigore, in quanto riconducibile a un settore escluso: sarà infatti inserito in uno degli elenchi in corso di predisposizione concernenti l'articolo 14, comma 17.

Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Callea e il consigliere Lipari e li congeda, dichiarando conclusa l'audizione.

Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

Sull'espressione del parere sugli atti del Governo nn. 113, 114 e 117.

Il PRESIDENTE comunica di avere informato il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, il Ministro per i rapporti con il Parlamento e i Presidenti delle Camere che la Commissione è orientata a esprimere i pareri al Governo sullo schema di decreto legislativo recante Riorganizzazione della Scuola superiore della pubblica amministrazione (SSPA) (atto del Governo n. 113) e sullo schema di decreto legislativo recante Riorganizzazione del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA) (atto del Governo n. 114) entro la fine del mese di ottobre, pur essendo consapevole che il termine di legge per la sua espressione scade il 16 ottobre. Considerato tuttavia che il termine per l'esercizio della delega conferita al Governo dall'articolo 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69, scade a luglio 2010, il parere sarà comunque reso in tempo utile. Egli ha inoltre comunicato come sia prevedibile che analoga cadenza temporale possa avere il parere sull'altro schema di decreto legislativo adottato dal Governo nell'esercizio della medesima delega, recante Riorganizzazione del Centro di formazione studi (FORMEZ) (atto del Governo n. 117), in relazione al quale il termine di legge per l'espressione del parere scade il 22 ottobre e che peraltro risulta al momento ancora assegnato con riserva, in attesa del parere della Conferenza Unificata.

La Commissione prende atto.

Sul termine per l'espressione del parere al Governo sull'atto del Governo n. 118.

Il PRESIDENTE ricorda che il termine per l'espressione del parere al Governo sullo schema di decreto legislativo recante Disposizioni legislative statali anteriori al 1o gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore (atto del Governo n. 118) scade, ai sensi dell'articolo 14, comma 22, primo periodo, della legge 28 novembre 2005, n. 246, il giorno 22 ottobre; avverte che, come già convenuto con i rappresentanti dei Gruppi parlamentari, chiederà a nome della Commissione la proroga di venti giorni per l'adozione del parere stesso, ai sensi del comma 23 del già citato articolo 14.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 15.