CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 ottobre 2009
229.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 7 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni in materia di reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
Testo unificato C. 1658 Concia e C. 1882 Di Pietro.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e rinvio).

Isabella BERTOLINI, presidente e relatore, illustra il provvedimento in esame. In proposito fa presente che il testo unificato novella l'articolo 61 del codice penale, relativo alle aggravanti comuni del reato. Il testo introduce quindi una nuova aggravante, applicabile ai delitti non colposi contro la vita e l'incolumità individuale, contro la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale. La nuova aggravante consiste nell'avere commesso il fatto «per finalità inerenti all'orientamento o alla discriminazione sessuale della persona offesa dal reato».
Fa presente che sotto il profilo del riparto delle competenze legislative tra lo Stato e le regioni, il contenuto del provvedimento è riconducibile essenzialmente alla materia di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione (»giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale»), la quale è riservata alla potestà legislativa esclusiva dello Stato.
Per quanto riguarda la conformità con gli altri principi costituzionali, ricorda che le proposte di legge originarie erano volte, in particolare attraverso l'ampliamento delle fattispecie penali di discriminazione previste dalla cosiddetta legge Reale (legge n. 654 del 1975) e attraverso l'intervento sulle aggravanti previste dal cosiddetto decreto Mancino (decreto-legge n. 122 del 1993), a fornire una tutela della persona contro ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
Ricorda che tale ultima nozione era stata oggetto di dibattito, in occasione dell'esame di un progetto di legge analogo nel corso della XV legislatura, per la mancanza di una definizione giuridica della nozione di identità di genere. Il problema si era posto in particolare in relazione alle fattispecie penali che a tale concetto fanno riferimento, in quanto esse risulterebbero non sufficientemente determinate, in contrasto con il secondo comma dell'articolo 25 della Costituzione che stabilisce una riserva assoluta di legge in materia penale.
Rileva che il testo unificato, al fine dell'operatività dell'aggravante, sostituisce alla nozione di orientamento sessuale del singolo e di identità di genere quella di «orientamento e discriminazione sessuale della persona offesa dal reato», facendo quindi riferimento alle forme di discriminazione fondate sull'orientamento sessuale del singolo, ma anche sull'appartenenza della persona ad un determinato sesso.
Fa presente che la tutela contro tali forme di discriminazione può trovare fondamento da un lato nell'articolo 3 della Costituzione, che sancisce il principio di uguaglianza, dall'altro in rilevanti atti di natura comunitaria e internazionale. Si richiama, in primo luogo, l'articolo 13, n. 1, della versione consolidata del Trattato CE. Tale disposizione - frutto di una modifica introdotta dal Trattato di Amsterdam - prevede che il Consiglio, deliberando all'unanimità su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, possa prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali.
Il Trattato di Lisbona, in corso di ratifica da parte degli Stati membri, prevede, tra l'altro, la sostituzione dell'espressione «tendenze sessuali» con l'espressione «orientamento sessuale».

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Richiama inoltre il paragrafo 1 dell'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali, che vieta «qualsiasi forma di discriminazione fondata sul sesso, la razza, il colore della pelle, l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali».
Segnala anche la direttiva 2000/78/CE, con riferimento alla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, che stabilisce un quadro generale per la lotta ad ogni forma di discriminazione legata a religione, convinzioni personali, handicap, età, orientamento sessuale, nonché la risoluzione del 18 gennaio 2006 del Parlamento europeo sull'omofobia in Europa, con la quale si condanna ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale e si chiede agli Stati membri di contrastare tali fenomeni.
Si sofferma, infine, sulla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che, all'articolo 14, contempla il divieto di discriminazioni, in particolare fondate sul sesso e «su ogni altra condizione».
Dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, relativa a fattispecie in cui venivano in rilievo gli orientamenti o l'identità sessuale dei ricorrenti, emerge tuttavia la tendenza a ricondurre eventuali violazioni della Convenzione - più che all'articolo 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, relativo al divieto di discriminazioni - all'articolo 8 della Convenzione stessa, relativo al diritto al rispetto della vita privata e familiare. Secondo la Corte, la protezione della sfera personale - alla quale si ascrive l'orientamento sessuale in quanto manifestazione essenzialmente privata della personalità - comprende il diritto di ciascuno di stabilire i dettagli della propria identità come essere umano. Inoltre, nella misura in cui propensioni negative di uno Stato corrispondono a pregiudizi di una maggioranza eterosessuale verso una minoranza omosessuale, la Corte ritiene di non poter giustificare ingerenze nel diritto dell'individuo, allo stesso modo in cui riterrebbe ingiustificabili ingerenze nei confronti di persone di razza, origine o colore differente.
Si riserva, quindi, di presentare una proposta di parere nella seduta già prevista per domani, tenendo conto anche di quanto emergerà dal dibattito.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

La seduta termina alle 14.15.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 7 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta.

La seduta comincia alle 14.30.

Indagine conoscitiva sull'informatizzazione delle pubbliche amministrazioni.
Audizione del ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta.
(Svolgimento e conclusione).

Donato BRUNO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

Il ministro Renato BRUNETTA svolge una relazione sul tema oggetto dell'audizione.

Interviene, per porre quesiti e formulare osservazioni, il deputato Linda LANZILLOTTA (PD).

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Il ministro Renato BRUNETTA risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

Donato BRUNO, presidente, ringrazia il ministro per il suo intervento e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 7 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 15.15.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

Donato BRUNO, presidente, comunica che a seguito della riunione del 6 ottobre 2009 dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato predisposto, ai sensi degli articoli 23, comma 3, e 25, comma 2, del regolamento, il seguente programma dei lavori per il trimestre ottobre-dicembre 2009:

Sede Referente:
C. 18 cost. Zeller: Distacco dei comuni di Cortina d'Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia dalla regione Veneto e loro aggregazione alla regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione;
C. 23 Zeller: Norme per il riconoscimento della riserva di posti nel consiglio provinciale di Belluno e nel consiglio regionale del Veneto in favore della minoranza linguistica ladina della regione Veneto presente nei territori dei comuni di Cortina d'Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia;
C. 24 Zeller: Norme per la tutela della minoranza linguistica ladina della regione Veneto;
C. 25 Zeller ed altri: «Modifiche agli statuti delle regioni ad autonomia speciale, concernenti la procedura per la modificazione degli statuti medesimi»;
C. 103 Angeli ed abb.: Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza;
C. 137 Ascierto ed abb.: Delega al Governo per il riordino delle carriere e altre disposizioni concernenti il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate (RIUNITE I E IV);
C. 199 cost. Cirielli ed altri: Modifica all'articolo 111 della Costituzione in materia di tutela delle vittime di reati e delle persone danneggiate da reati;
C. 447 Zaccaria ed altri: Disciplina del diritto di asilo e della protezione sussidiaria;
C. 465 Anna Teresa Formisano: Introduzione dell'articolo 114-bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di reati elettorali;
C. 588 Tassone: Modifica all'articolo 52 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di mozione di sfiducia nei confronti degli organi di governo del comune e della provincia;
C. 610 Caparini ed altri: Modifica all'articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482, in materia di tutela delle lingue storiche regionali;
C. 736 Mogherini Rebesani: «Riordino della disciplina in materia di autonomie locali»;
C. 895 Consolo: «Disposizioni per migliorare la redazione e la comprensibilità dei testi normativi»;

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C. 974 Bertolini: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione della donna di origine extracomunitaria presente in Italia»;
C. 1019 Naccarato: Disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile a carico dei possessori o detentori di armi;
C. 1052 Santelli: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione delle donne e dei minori nelle comunità rom presenti in Italia;
C. 1087 Romano e Tassone: Modifica dell'articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di scioglimento dei consigli comunali e provinciali e di altri organismi associativi degli enti locali per fenomeni di infiltrazione mafiosa;
C. 1221 cost. Lanzillotta: Modifica all'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, in materia di distacco e di aggregazione di comuni e province;
C. 1246 Gibelli: Disposizioni concernenti la realizzazione di nuovi edifici destinati all'esercizio dei culti ammessi;
C. 1314 Goisis e Grimoldi: «Disposizioni concernenti il trattamento economico dei professori universitari incaricati stabilizzati esterni;
C. 1343 Bressa ed altri: Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di diritto di elettorato attivo e passivo degli stranieri legalmente residenti in Italia nelle elezioni provinciali, comunali e circoscrizionali;
C. 1409 Calabria ed altri: Istituzione della Giornata nazionale della solidarietà sociale;
C. 1456 Paglia: Legge quadro sulla polizia locale;
C. 1523 Livia Turco: Modifica all'articolo 32 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di permesso di soggiorno per i minori stranieri affidati, al compimento della maggiore età;
C. 1527 Ascierto: «Delega al Governo per il riordino delle carriere e altre disposizioni concernenti il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate»; (RIUNITE I E IV);
C. 1571 Commercio ed altri: «Modifica all'articolo 41-ter dello Statuto speciale della Regione siciliana, concernente il procedimento per la modificazione dello Statuto medesimo»;
C. 1598 cost. Pecorella: Modifiche alla Costituzione per la piena attuazione del giusto processo;
C. 1745 cost. Pecorella: Modifica dell'articolo 112 della Costituzione, concernente le funzioni del pubblico ministero, l'organizzazione delle procure della Repubblica e l'esercizio dell'azione penale;
C. 1990 Donadi: Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione, in materia di soppressione delle province;
C. 2053 cost. Calderisi ed altri: Introduzione dell'articolo 107-bis della Costituzione, concernente l'istituzione del procuratore di giustizia;
C. 2062 Giovanelli: Delega al Governo in materia di funzioni fondamentali degli enti locali, di istituzione delle città metropolitane e di definizione della Carta delle autonomie locali;
C. 2230 Bertolini: Modifica all'articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale 1o marzo 1946, n. 48, concernente la denominazione della provincia di Massa-Carrara;
C. 2333 Consiglio regionale del Lazio: Modifica dell'articolo 32 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di soggiorno per i minori stranieri affidati, al compimento della maggiore età;

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C. 2422 Sbai: Modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 52, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab;
C. 2470 cost. Di Pietro ed altri: Modifiche agli articoli 56, 57, 114, 117, 118, 119, 120, 121, 132 e 133 della Costituzione. Diminuzione del numero dei parlamentari e dei componenti dei consigli e delle giunte regionali nonché soppressione delle province, per la riduzione dei costi della politica;
C. 2471 cost. Di Pietro ed altri: Disposizioni per la riduzione dei costi della politica e per il contenimento della spesa pubblica;
C. 2669 Calderisi: Modifiche alla disciplina in materia di elezioni dei consigli regionali e dei presidenti delle giunte regionali, nonché in materia di elezione dei consigli comunali e provinciali;

Indagini conoscitive
Indagine conoscitiva sull'informatizzazione delle pubbliche amministrazioni (Scadenza 31 ottobre 2009).

Atti del Governo
Richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante disposizioni relative all'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno e al personale dell'amministrazione civile dell'interno (Atto n. 119).
(Scadenza 22 ottobre 2009);
Schema di regolamento recante ulteriori modifiche e integrazioni al regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro degli affari esteri, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 2001, n. 233 (Atto n. 124).
(Scadenza 30 ottobre 2009).

La presidenza si riserva comunque di inserire all'ordine del giorno i progetti di legge assegnati alla Commissione in sede consultiva, gli atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere il parere, gli eventuali disegni di legge di conversione di decreti-legge e gli atti dovuti, nonché sedute per lo svolgimento di atti di sindacato ispettivo.

La seduta termina alle 15.20.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 7 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione della Scuola superiore della pubblica amministrazione.
Atto n. 113.

(Rilievi alla Commissione parlamentare per la semplificazione).
(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 ottobre.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione.
Atto n. 114.

(Rilievi alla Commissione parlamentare per la semplificazione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 ottobre.

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Linda LANZILLOTTA (PD), dopo aver ricordato come dall'indagine conoscitiva che la Commissione sta svolgendo sul tema dell'informatizzazione delle pubbliche amministrazioni sia emerso che uno dei problemi da risolvere è rappresentato dalla disorganica pluralità di soggetti pubblici operanti nel settore, con missioni spesso confuse, in concorrenza tra loro, con conseguenti inefficienze e costi, osserva che la delega per il riassetto del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA) costituiva una buona occasione per razionalizzare il settore. Il Governo ha invece scelto di lasciare immutata questa situazione e si è limitato ad intervenire sull'Istituto poligrafico dello Stato, per sostituirne i vertici.
Quanto al CNIPA, rileva che lo schema di decreto in esame lo trasforma in modo radicale. Da organismo di garanzia, terzo tra il mercato e la pubblica amministrazione in un settore delicato degli acquisti pubblici, quello di beni e servizi in tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nel quale si sono in passato verificate corruzioni, il CNIPA diventa organismo subordinato al Governo, mantenendo però, almeno in parte, la competenza alla valutazione dei contratti della pubblica amministrazione: in altre parole, conserva le funzioni di filtro tra la pubblica amministrazione e il mercato, ma diventa dipendente dal Governo, che è anche il vertice della pubblica amministrazione.
Rileva poi che viene elevata la soglia di valore dei contratti al di sotto della quale non è richiesta la valutazione di congruità del DigitPA, il che rischia di determinare un frazionamento della domanda pubblica, in quanto le amministrazioni potrebbero tendere ad aggirare la verifica sui propri schemi di contratti frazionando gli acquisti in più contratti di importo inferiore alla soglia.
Sottolinea, poi, come nel riformato CNIPA, che assume il nome di DigitPA, coesistano anche il ruolo, da una parte, di garante nei confronti del mercato e, dall'altra, di agenzia del Governo incaricata di progettare prototipi di servizi e di operatore di mercato. Il nuovo CNIPA può infatti progettare, realizzare e gestire specifici servizi nel settore dell'amministrazione digitale, entrando quindi in concorrenza con gli altri operatori del mercato, in contrasto con il principio di separazione sancito dall'articolo 13 del cosiddetto decreto Bersani (decreto-legge n. 223 del 2006), il quale prevede che le società in house non possano svolgere prestazioni a favore di altri soggetti pubblici o privati, né in affidamento diretto né con gara; e questo per evitare che soggetti i quali operano in un mercato loro riservato a seguito di affidamento diretto possano poi competere con gli operatori normali, che non godono dello stesso vantaggio.
Fa altresì presente che tale commistione di ruoli, oltre a turbare la concorrenza, determina un conflitto di interessi in capo a DigitPA, il quale ha il potere di esprimere il parere sugli schemi di contratti da stipularsi tra la pubblica amministrazione e gli operatori con i quali DigitPA stesso è in competizione.
Quanto, infine, all'organizzazione del nuovo organismo, osserva che, se da una parte lo schema di decreto in esame riconosce a DigitPA autonomia tecnica e funzionale, amministrativa, contabile, finanziaria e patrimoniale, dall'altra poi esclude ogni flessibilità organizzativa, stabilendo direttamente l'organico dell'ente per i diversi ruoli e qualifiche. Viene inoltre previsto che l'ente possa procedere a ben 30 assunzioni con contratti di lavoro flessibili: si tratta di un quarto dell'organico di DigitPA, che è di 120 unità, laddove il Consiglio di Stato ha chiarito che le assunzioni di lavoratori con questo tipo di contratto non devono superare, a meno che sussistano speciali ragioni, il 10 per cento dell'organico.
In conclusione, dichiara che, allo stato, la valutazione del suo gruppo sul provvedimento in esame non può che essere molto critica.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL) si riserva di intervenire nella seduta di domani sul provvedimento in titolo, così

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come sull'atto n. 113, riguardante la Scuola superiore della pubblica amministrazione.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

RISOLUZIONI

Mercoledì 7 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 15.30.

7-00162 Favia: Sull'apposizione del segreto di Stato in merito alla scomparsa, nel 1980 a Beirut, di due giornalisti italiani: Italo Toni e Graziella De Palo.
(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata nella seduta del 2 ottobre.

David FAVIA (IdV) rileva che, a quanto a lui risulta, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR) ha approvato all'unanimità un documento di contenuto similare rispetto alla risoluzione in titolo, differenziandosene nella parte in cui - anziché chiedere di revocare il segreto di stato sulla vicenda relativa alla scomparsa, nel 1980 a Beirut, dei due giornalisti italiani Italo Toni e Graziella De Palo - chiede di consentire ai familiari di accedere alle informazioni necessarie per chiarire la sorte dei loro congiunti.
Ritiene quindi opportuno, a questo punto, seguire un percorso procedurale differente, che consenta di arrivare ad un voto unanime dell'Assemblea su un atto di indirizzo presentato da tutti i gruppi in tale sede, che tenga conto anche di quanto evidenziato dal rappresentante del Governo nel corso della discussione.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.35.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 7 ottobre 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 15.35.

Modifiche alla disciplina in materia di elezioni dei consigli regionali e dei presidenti delle giunte regionali, nonché in materia di elezione dei consigli comunali e provinciali.
C. 2669 Calderisi.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 settembre 2009.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale 1o marzo 1946, n. 48, concernente la denominazione della provincia di Massa-Carrara.
C. 2230 Bertolini.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 ottobre.

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Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab.
C. 2422 Sbai.

(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 ottobre.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante disposizioni relative all'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno e al personale dell'amministrazione civile dell'interno.
Atto n. 119.

COMITATO RISTRETTO

Norme in materia di cittadinanza.
C. 103 Angeli, C. 104 Angeli, C. 457 Bressa, C. 566 De Corato, C. 718 Fedi, C. 995 Ricardo Antonio Merlo, C. 1048 Santelli, C. 1592 Cota, C. 2006 Paroli, C. 2035 Sbai, C. 2431 Di Biagio, C. 2670 Sarubbi e C. 2684 Mantini.