CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 ottobre 2009
228.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Martedì 6 ottobre 2009. - Presidenza del vicepresidente Silvia VELO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.10.

5-01706 Lovelli: Mancato rinnovo del contratto di servizio ferroviario regionale in Piemonte.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Mario LOVELLI (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta puntuale e per la ricostruzione delle norme che disciplinano il trasporto pubblico locale, a partire dal decreto legislativo n. 422 del 1997, fino alle recenti norme approvate dal Parlamento. Ritiene tuttavia che il rappresentante del Governo non abbia dato risposta alle richieste formulate nell'interrogazione e che non abbia formulato alcun giudizio di merito sulla questione oggetto dell'interrogazione. Rileva che sarebbe stato interessante conoscere quali conseguenze siano derivate dall'indizione, da parte della regione Piemonte,

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della gara per l'attribuzione del servizio di trasporto pubblico locale ferroviario. Sottolinea che la società Trenitalia ha usufruito di un indiscusso vantaggio monopolistico ed esprime preoccupazione per il periodo di transizione tra l'espletamento delle gare e l'entrata a regime del nuovo sistema, nel quale i servizi di trasporto ferroviario dovranno essere forniti da Trenitalia. Ricorda che gli stanziamenti citati dal rappresentante del Governo, e in particolare il decreto-legge n. 185 del 2008, convertito dalla legge n. 2 del 2009, finanziano i contratti di servizio ferroviario e costituiscono un fondo per lo sviluppo del trasporto ferroviario. Ritiene che queste risorse debbano essere comunque trasferite alle Regioni, a prescindere dal soggetto che espleta il servizio di trasporto. Invita il Governo a monitorare la situazione del trasporto ferroviario regionale, in particolare nella regione Piemonte, e a garantire la necessaria funzionalità della rete ferroviaria e del servizio di trasporto, soprattutto nella fase di espletamento delle gare per l'affidamento del servizio. Ricorda che il trasporto pubblico locale è oggetto anche del recente decreto-legge n. 135 del 2009, in corso di conversione presso il Senato, e che la Commissione sarà quindi chiamata a riflettere nuovamente su questo tema.

5-00674 Tullo: Soppressione di voli tra Genova e Roma.
5-01396 Tullo: Soppressione del volo Genova-Roma del 5 maggio 2009 della compagnia aerea Alitalia-CAI.
5-01405 Tullo: Disagi derivanti all'aeroporto di Genova a seguito dell'avvio della nuova gestione di Alitalia.

Silvia VELO, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Mario TULLO (PD), replicando, ringrazia per la risposta puntuale data dal rappresentante del Governo. Rileva tuttavia che nessuna informazione è stata fornita in merito al tema della liberalizzazione degli slot e fa presente che diverse compagnie aeree, pur interessate ad effettuare il volo sulla tratta Genova-Roma, non riescono ad acquisire i necessari slot per operare. Riguardo alla cancellazione del volo del 5 maggio 2009, decisa a seguito dell'ispezione effettuata dall'Enac sull'aeromobile, che ha rilevato un insoddisfacente stato degli pneumatici, chiede al Governo che vengano effettuati maggiori controlli, al fine di non creare situazioni di rischio per i passeggeri come quella che si sarebbe potenzialmente potuta verificare in quella circostanza se non ci fossero stati i necessari controlli.

Silvia VELO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.35.

ATTI COMUNITARI

Martedì 6 ottobre 2009. - Presidenza del vicepresidente Silvia VELO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.35.

Libro verde «Verso una migliore integrazione della rete transeuropea di trasporto al servizio della politica comune dei trasporti».
(COM(2009) 44 def.)

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 23 giugno 2009.

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Alessandro MONTAGNOLI (LNP), relatore, nell'illustrare la proposta di documento finale predisposta, sottolinea in particolare la rilevanza degli interporti di Verona e di Novara, inseriti nel piano del Governo come nodi fondamentali di sviluppo nella rete infrastrutturale del Paese, e della tratta ferroviaria Verona-Trieste, inaugurata recentemente dal Ministro Matteoli. Evidenzia inoltre l'opportunità di potenziare e valorizzare il trasporto marittimo, con particolare riguardo allo sviluppo delle autostrade del mare e di includere nelle reti TEN il corridoio 8 (Bari-Varna) prevedendone il prolungamento fino a Napoli. Al riguardo ricorda l'ampia discussione in corso presso le Commissioni IX e X. Rileva che sarebbe opportuna una verifica del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) e un utilizzo delle risorse secondo i criteri prioritari di effettiva cantierabilità delle opere e di tutela della sicurezza stradale. In conclusione invita il Governo a mettere in campo gli strumenti necessari affinché l'Unione europea stanzi nuove e maggiori risorse per i progetti inseriti nelle reti TEN. Formula quindi la seguente proposta di documento finale:

«La IX Commissione,
esaminato, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, il Libro verde «Verso una migliore integrazione delle reti transeuropee di trasporto, al servizio della politica comune dei trasporti» (COM (2009) 44 def.), adottato dalla Commissione europea il 4 febbraio 2009;
preso atto delle conclusioni sul medesimo approvate dal Consiglio trasporti, comunicazioni ed energia del 12 giugno 2009, nonché dei risultati della consultazione pubblica, aperta dalla DG trasporti della Commissione europea il 30 aprile 2009;
preso atto, altresì, degli elementi acquisiti nel corso dell'audizione del vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per i trasporti, Antonio Tajani, nel corso dell'audizione svoltasi il 16 luglio 2009;
in particolare, preso atto, con soddisfazione, della decisione della Commissione europea di finanziare immediatamente, attraverso il recovery plan - il piano di azione anticrisi - entro la fine del 2009 progetti cantierabili tra la fine dell'anno e l'inizio del 2010 all'interno delle reti TEN-T, nonché dell'attenzione riservata al trasporto intermodale ed alle necessità di riequilibrare il sistema di trasporto merci e passeggeri all'interno dell'Unione europea;
tenuto conto delle scadenze fissate dalla Commissione nel processo che nei prossimi anni condurrà all'adozione di proposte legislative in tale ambito, e, in particolare, in vista:
1. della futura revisione delle Linee-guida per lo sviluppo di una rete transeuropea di trasporto, delle quali si auspica la pubblicazione per la fine del 2010 e che saranno precedute da una comunicazione della Commissione sulla politica futura delle reti TEN-T, presumibilmente nel primo quadrimestre del 2010;
2. delle ulteriori proposte legislative sui fondi comunitari;
considerato, altresì, che l'intervento comunitario appare conforme all'obiettivo di aggiornare la politica europea dei trasporti in termini tali da valorizzare le possibilità di integrazione e raccordo interstatuale con il superamento delle criticità esistenti, tenendo conto della coesione territoriale, economica e sociale, delle esigenze di interoperatività e innovazione tecnologica, di sviluppo dei corridoi di trasporto ferroviario, di interconnessione intermodale con porti e aeroporti, di riduzione significativa delle emissioni di CO2;
preso atto del parere espresso dalla XIV Commissione, il cui contenuto appare pienamente condivisibile;
tenuto conto che i problemi riscontrati fino ad oggi ed evidenziati nel Libro verde riguardano, principalmente, il rispetto delle previsioni dei tempi di realizzazione dei progetti, il livello insufficiente

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delle risorse finanziarie disponibili rispetto alle esigenze e l'insufficiente coordinamento;
considerato che la realizzazione delle reti transeuropee di trasporto situate sul territorio italiano rappresenta una condizione indispensabile per elevare i livelli di competitività del Paese e per prevenire il fenomeno di marginalizzazione economica;
esprime una valutazione positiva,
sottolineando, in relazione alla posizione del Governo per la definizione di proposte legislative e relativamente alle deliberazioni delle competenti istituzioni comunitarie, le seguenti esigenze:
quanto all'organizzazione della politica delle reti TEN-T, pur condividendo la volontà di creare nel futuro una rete prioritaria transeuropea, si ritiene opportuno:
mantenere per il prossimo periodo di programmazione la struttura attuale che comprende la rete transeuropea globale e l'elenco dei progetti prioritari e contestualmente procedere ad una revisione di tali progetti, valutando l'opportunità di una loro integrazione con interventi che si rivelino essenziali per implementare la rete prioritaria transeuropea. A tale riguardo dovrebbero essere privilegiati i collegamenti verso Paesi terzi, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo e ai Paesi dell'Est non appartenenti all'Unione europea, in coerenza con la recente comunicazione della Commissione europea, riguardante le interconnessioni tra le reti transeuropee e le reti transafricane, nonché con i Paesi dell'Est non appartenenti all'Unione europea, e con l'iniziativa di convocare, a Napoli, il 21 e il 22 ottobre 2009 una Conferenza dei ministri dei trasporti dell'Unione europea e dei suddetti Paesi sullo sviluppo futuro delle reti transeuropee;
nell'ambito della revisione delle reti TEN-T, privilegiare le infrastrutture che consentono l'utilizzo di modalità alternative al trasporto su strada, per pervenire sia ad un decongestionamento della rete di trasporto stradale, sia ad una rilevante riduzione delle emissioni inquinanti, prevedendo adeguati finanziamenti per la realizzazione di collegamenti ferroviari ad alta velocità/alta capacità e il potenziamento dei raccordi con i maggiori porti;
in particolare, nell'ambito della revisione delle reti TEN-T:
1) assicurare il completamento nei tempi programmati del corridoio 1 (Berlino-Palermo), e del corridoio 5; in particolare accelerare la realizzazione delle opere strategiche per i collegamenti tra l'Italia settentrionale e l'Europa nell'ambito dei suddetti corridoi, individuando gli interporti di Verona e di Novara quali nodi centrali nelle tratte definite dai corridoi 1 e 5e reperendo i fondi necessari per la realizzazione della linea Verona-Trieste;
2) valorizzare adeguatamente il trasporto marittimo, con particolare riguardo allo sviluppo delle autostrade del mare; in relazione a tale finalità promuovere, nell'ambito della realizzazione rispettivamente dei corridoi 5, 24 (cosiddetto «corridoio dei due mari») e 1, le opere connesse al potenziamento degli hub portuali di Trieste e di Genova e dei porti della Sicilia;
3) privilegiare i progetti che prevedono la realizzazione di opere infrastrutturali che permettano all'Italia di diventare la piattaforma logistica del mar Mediterraneo, in relazione ai futuri scambi commerciali con i Paesi del nord Africa;
4) considerare prioritaria l'inclusione del corridoio 8 (Bari-Varna), data la sua rilevanza strategica in relazione all'ingresso della Bulgaria nell'Unione europea e alle ulteriori prospettive di ampliamento dell'Unione nell'area balcanica e prevedere l'ampliamento di tale corridoio fino a Napoli, in modo da coinvolgere pienamente l'Italia meridionale; a tal fine assicurare

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il finanziamento delle opere necessarie a potenziare il collegamento ferroviario Bari-Napoli;
sostenere a livello comunitario le opportune iniziative per incrementare le risorse finanziarie destinate alla realizzazione delle reti TEN-T;
concentrare le risorse del budget TEN-T sui progetti di maggiore rilevanza e di più rapida realizzazione; contestualmente, rendere disponibili i relativi finanziamenti comunitari per più di un periodo di programmazione, assicurando adeguate risorse finanziarie all'interno dei successivi programmi-quadro;
sostenere le opportune iniziative per permettere che le spese relative alla realizzazione delle opere infrastrutturali comprese nelle reti TEN-T non siano computate al fine del rispetto dei vincoli del Patto di stabilità e crescita;
assicurare la tempestiva attuazione dei progetti già finanziati a livello comunitario e a livello nazionale, al fine di fornire un concreto contributo al superamento del ritardo infrastrutturale che penalizza alcune aree dell'Unione europea, tra cui in particolare il nostro Paese; prevedere altresì un monitoraggio delle successive fasi di sviluppo dei progetti da realizzarsi in ciascuno degli Stati membri, in modo da verificarne i progressi ed intervenire sulle eventuali criticità;
favorire un'azione politica volta ad incrementare le fonti di finanziamento indirette e individuare strumenti di finanziamento alternativi e differenziati in funzione della diversa natura dei progetti, prendendo in considerazione l'autofinanziamento dei progetti stessi, quando ciò risulti possibile sul piano economico, attraverso la tariffazione per l'uso dell'infrastruttura (eurovignette) e un maggiore ricorso al partenariato pubblico-privato, e non escludendo la possibilità di reperire risorse per la realizzazione delle infrastrutture attraverso l'emissione di «eurobond»;
aumentare l'uso efficiente delle risorse, concentrandole sui lavori piuttosto che sugli studi e, in relazione agli esiti di un costante monitoraggio dell'avanzamento dei lavori, individuare le misure più appropriate per assicurare una gestione più flessibile dei contributi che miri a privilegiare i progetti prossimi al completamento;
riguardo alla pianificazione, ravvisata l'esigenza primaria di garantire uno sviluppo equilibrato ed integrato, attraverso l'attivo coinvolgimento di tutti i soggetti competenti e la cooperazione interistituzionale, risulta necessario:
favorire il più efficiente utilizzo delle infrastrutture esistenti, anche mediante una loro riconversione a favore del trasporto locale, quando non risultino più strumentali ai collegamenti tra le reti locali e quella principale e ponendo specifica attenzione ai collegamenti delle aree marginali con le grandi reti europee TEN-T;
integrare nella rete prioritaria i nodi che talvolta costituiscono «strozzature» a danno della fluidità dei collegamenti. A tale proposito, bisognerebbe tenere in particolare considerazione i complessi sistemi di mobilità delle aree metropolitane;
ribadire la volontà di ridurre l'impatto ambientale dei trasporti, in coerenza con gli obiettivi stabiliti in materia di lotta ai cambiamenti climatici, con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni di CO2;
mirare alla valorizzazione dei punti di collegamento tra sezioni delle TEN-T, tenendo conto di tutti i sistemi di trasporto in una dimensione intermodale, privilegiando in particolare le autostrade del mare;
valorizzare i sistemi di trasporto intelligenti (ITS), ai quali dovrebbe essere affidato un ruolo strategico in relazione all'obiettivo di convogliare il traffico sulle modalità di trasporto meno congestionate, atteso che sistemi innovativi e tecnologicamente avanzati possono concorrere ad

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una migliore accessibilità e sostenibilità, nonché ad un più efficace sfruttamento delle infrastrutture esistenti, con positive ricadute anche sui consumi;
con riferimento al coordinamento, proseguire l'esperienza dei coordinatori europei, alla luce dei risultati positivi finora emersi, estendendola, oltre che ai «corridoi» e ai «progetti», anche a specifici ambiti tematici e favorendone un'evoluzione idonea a permettere un collegamento multilivello, con riferimento ai vari progetti e alle diverse modalità di trasporto, tra la scala territoriale locale, nazionale ed europea;
per quanto concerne gli interventi in ambito nazionale e locale:
anche in relazione alle interconnessioni con le tratte delle reti TEN-T, procedere alla tempestiva realizzazione di opere viarie nelle zone a più alta congestione di traffico, quali, in particolare, le pedemontane venete e lombarde, l'autostrada Tirreno-Brennero e l'autostrada Nogara-Mare Adriatico;
con riferimento all'attuazione delle piccole opere, predisporre una cabina di regia che ne definisca la programmazione e i tempi di attuazione e provvedere al finanziamento di tali opere per l'intero territorio nazionale, tenendo conto dei criteri di cantierabilità e di sicurezza stradale e procedendo ad una puntuale verifica delle risorse disponibili nel fondo FAS.»

Mario LOVELLI (PD), riservandosi di intervenire più puntualmente dopo aver letto con maggiore attenzione la proposta di documento finale formulata dal relatore, rileva preliminarmente l'opportunità di includere il corridoio 24 tra le opere di cui si chiede il completamento nei tempi programmati e di inserire, all'interno del documento finale, il tema delle società di corridoio.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ringraziando il relatore per il lavoro svolto, si riserva di intervenire dopo un esame più approfondito della proposta di documento finale.

Silvia VELO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 ottobre 2009. - Presidenza del vicepresidente Silvia VELO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Bartolomeo Giachino.

La seduta comincia alle 14.45.

Disciplina delle attività subacquee e iperbariche.
Testo unificato C. 344 Bellotti e abb.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Jonny CROSIO (LNP), relatore, avverte che la IX Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere alla XI Commissione sul testo unificato delle proposte di legge C. 344, C. 2369 e C. 2509, in materia di disciplina delle attività subacquee.
Fa presente che le proposte sono finalizzate a disciplinare organicamente lo svolgimento delle attività subacquee ed iperbariche, dettando la relativa normativa di principio ed individuando gli obblighi posti in capo agli operatori e alle imprese. Ricorda che nel nostro ordinamento non esiste infatti una disciplina professionale che identifichi e tuteli la categoria degli operatori subacquei e iperbarici e che l'opportunità di una regolamentazione del settore si configura anche in relazione al fatto che analoghe proposte di legge, già presentate nel corso delle ultime tre legislature, pur superando l'esame delle competenti

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Commissioni della Camera, non hanno terminato il loro iter per la scadenza delle legislature stesse.
Sottolinea che la normativa dettata dalle proposte in esame intende garantire la professionalità e la qualificazione degli operatori, e permette agli operatori stessi di esercitare la propria professione in tutti i Paesi membri dell'Unione europea, mettendoli in condizioni di piena concorrenza con gli operatori stranieri.
Ricorda che il settore delle attività subacquee risulta in Italia regolamentato solo relativamente ad alcuni specifici profili professionali, quali i pescatori subacquei professionisti, i palombari e i sommozzatori in servizio locale nei porti e che gli operatori di altri profili professionali - tra cui si segnalano alcune professioni emergenti, quale la guida turistica subacquea e i ricercatori scientifici e archeologici subacquei - sono privi di una specifica regolamentazione, e non possono quindi svolgere la propria attività nei Paesi dell'Unione in cui essa è regolamentata.
Evidenzia che il testo si compone di 26 articoli, suddivisi in tre Capi. Il Capo I definisce l'oggetto e la finalità del provvedimento e l'ambito di applicazione, delimitando il concetto di «attività subacquee» distinte in due differenti settori, e specificamente lavori subacquei ed iperbarici e servizi subacquei di carattere turistico-ricreativo; il Capo II, con riferimento ai lavori subacquei ed iperbarici, disciplina l'attività degli operatori subacquei ed iperbarici e delle imprese subacquee ed iperbariche; il Capo III disciplina i servizi subacquei turistico-ricreativi.
Segnala, tra le disposizioni più rilevanti: l'istituzione, presso ciascun dipartimento marittimo, del registro degli operatori subacquei ed iperbarici professionali e del registro delle imprese di lavoro subacqueo; l'introduzione del libretto personale degli operatori subacquei e iperbarici, dove devono essere annotati l'idoneità medica, eventuali infortuni e le immersioni effettuate; la previsione di norme per la sicurezza degli operatori nello svolgimento di attività subacquee ed iperbariche; la previsione di una specifica autorizzazione, da parte del compartimento marittimo competente, per l'effettuazione di qualunque tipo di lavoro subacqueo.
Rileva che l'articolo 16 demanda ad un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti l'istituzione di un Comitato tecnico-scientifico, con il compito di proporre le norme tecniche relative alle procedure operative e di emergenza per il lavoro subacqueo, alla formazione professionale, alle attrezzature, alla medicina subacquea.
Con riguardo all'attività subacquea con finalità turistico-ricreative, fa presente che il testo reca un'apposita disciplina per l'ottenimento del brevetto di istruttore subacqueo e dell'attività dei centri di immersione e di addestramento subacqueo. Sottolinea che viene inoltre prevista l'istituzione, presso il Ministero dello sviluppo economico, dell'elenco nazionale delle organizzazioni didattiche che si dedicano all'addestramento delle attività subacquee a scopo turistico-ricreativo. Infine evidenzia che si prevede che la denominazione «centro di immersione e di addestramento subacqueo» sia riservata alle imprese iscritte nell'elenco e specificamente autorizzate all'esercizio della predetta attività.
In conclusione, ritiene utile formulare alcune osservazioni che, se condivise dalla Commissione, potrebbero essere inserite nel parere da rendere alla XI Commissione.
In primo luogo, rileva che sarebbe utile precisare meglio le funzioni e i compiti attribuiti, in relazione alle attività subacquee, al corpo delle Capitanerie di porto.
Inoltre, con riferimento alla previsione di sanzioni penali per la violazione delle norme relative al libretto personale, ritiene utile valutare l'opportunità di sostituirle con sanzioni di carattere amministrativo, considerata la limitata pericolosità sociale delle violazioni stesse.
Infine, considerato che la proposta intende costituire un complesso normativo omogeneo, e sostituire le norme vigenti, segnala che occorre valutare la possibilità di introdurre una normativa transitoria e di coordinamento, ed eventualmente predisporre

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l'abrogazione delle norme destinate ad essere sostituite con l'entrata in vigore della nuova normativa.

Il sottosegretario Bartolomeo GIACHINO ringrazia il relatore per l'esauriente relazione svolta e consegna alla Commissione un documento che contiene una serie di osservazioni sul provvedimento oggetto di esame in sede consultiva da parte della Commissione (vedi allegato 3).

Silvia VELO (PD), presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-01647 Pili: Difficoltà e carenze nell'attuazione della continuità territoriale con la Sardegna.
5-01838 Pili: Tariffe aeree per i collegamenti tra Sardegna e continente, con particolare riferimento ai passeggeri ammalati o temporaneamente inabili.