CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 settembre 2009
224.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 29 settembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 12.40.

Indagine conoscitiva su taluni fenomeni distorsivi del mercato del lavoro (lavoro nero, caporalato e sfruttamento della manodopera straniera).
Audizione di rappresentanti del CNEL.
(Svolgimento e conclusione).

Silvano MOFFA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso il resoconto stenografico della seduta, anche mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

Antonio MARZANO, presidente del CNEL, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.

Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Giuliano CAZZOLA (PdL), Massimiliano FEDRIGA (LNP), Luigi BOBBA (PD), Alessia Maria MOSCA (PD), Maria Grazia GATTI (PD) e Silvano MOFFA, presidente.

Antonio MARZANO, presidente del CNEL, fornisce ulteriori precisazioni in ordine ai quesiti posti.

Silvano MOFFA, presidente, ringrazia gli intervenuti per il contributo fornito e dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 13.35.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 29 settembre 2009. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 13.35.

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Proposta di nomina del dottor Giulio Boscagli a presidente dell'Istituto per gli affari sociali (IAS).
Nomina n. 44.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 23 settembre 2009.

Giuliano CAZZOLA (PdL) ritiene che, nel dibattito sulla proposta di nomina in esame, sia stata fornita dai gruppi di opposizione una rappresentazione di stampo «maschilista» rispetto ai comportamenti assunti dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali in materia di pari opportunità, che tuttavia giudica non rispondente alla realtà dei fatti. Fa notare, in proposito, che per una più compiuta valutazione dell'indirizzo politico del dicastero in tale campo sarebbe opportuno prendere in considerazione anche le nomine non sottoposte al parere parlamentare, in relazione alle quali osserva che, dall'inizio della corrente legislatura, ben quattro figure femminili sono state scelte dal Ministro Sacconi per succedere a figure maschili in importanti incarichi apicali; cita, al riguardo i casi del direttore generale dello stesso Istituto degli affari sociali (IAS), del direttore generale del settore volontariato, associazionismo e formazioni sociali del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, del direttore generale dell'ISFOL, nonché del direttore generale della Croce rossa italiana. Ritiene che tali dati forniscano una visione più completa ed equilibrata dell'operato del Governo e dimostrino quanto l'azione del Ministro Sacconi sia stata attenta al rispetto dei criteri di rappresentanza di genere, a dispetto di quanto sinora dichiarato dagli esponenti dell'opposizione.

Silvano MOFFA, presidente e relatore, in relazione alle richieste formulate dai rappresentanti del gruppo del Partito Democratico nell'ambito dell'ultima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, fa presente che il Ministro per le pari opportunità ha preannunciato la disponibilità ad essere presente alla seduta della Commissione - già fissata per giovedì 1o ottobre, in occasione dell'avvio dell'esame dello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2006/54/CE in tema di pari opportunità - anche al fine di fare il punto sulle questioni sinora emerse dal dibattito parlamentare. Ritiene, conseguentemente, utile prospettare l'opportunità di un rinvio alla prossima settimana della deliberazione della Commissione stessa sulla proposta di nomina in esame.

Maria Grazia GATTI (PD), pur manifestando soddisfazione per l'annunciata disponibilità del Ministro per le pari opportunità a discutere delle problematiche più specifiche in Commissione, fa notare che l'opportunità di un confronto con lo stesso Ministro prescinde, in qualche modo, dalle vicende legate all'esame della proposta di nomina in titolo, proprio perché appare rivestire un carattere ben più generale, afferente - peraltro - anche alle complesse tematiche dell'attuazione della normativa comunitaria in materia. Con riferimento alle osservazioni testé svolte dal deputato Cazzola, inoltre, osserva che l'attenzione della Commissione sul tema della pari opportunità nelle nomine governative non può che concentrarsi sulle proposte di nomina sottoposte all'esame del Parlamento, sulle quali esso è chiamato ad esprimere un parere per legge. Rileva, pertanto, che le osservazioni dei gruppi di opposizione non potevano che essere rivolte a tale specifico oggetto, non essendo possibile, peraltro, occuparsi in Commissione di questioni di dimensione più ampia, che non vengono ufficialmente portate a conoscenza del Parlamento stesso.

Elisabetta RAMPI (PD) ritiene che in materia di pari opportunità le istituzioni debbano fornire un esempio al Paese in termini di maggior rispetto dei criteri di rappresentanza di genere, anche alla luce di taluni recenti accadimenti, che dimostrano inequivocabilmente quanto sia svilito

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il ruolo delle donne nella società odierna, in particolare nel settore della vita politica. Richiamato, a tal fine, l'esempio del recente scioglimento della giunta comunale di Taranto, auspica pertanto un forte intervento del Ministro per le pari opportunità a garanzia della parità tra uomini e donne in tutti i campi della vita quotidiana, in particolare in quello professionale, in assolvimento di quel compito pedagogico nei confronti della collettività, che dovrebbero svolgere tutte le classi dirigenti politiche.

Silvano MOFFA, presidente, in considerazione degli elementi emersi dal dibattito, preannuncia che sarà proposta, nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, la richiesta di una proroga del termine per l'espressione del parere parlamentare sul provvedimento in titolo, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.50.