CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 luglio 2009
211.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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Martedì 28 luglio 2009.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.15 alle 13.25.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 28 luglio 2009 - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 13.25.

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Schema di decreto ministeriale sul riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri per il 2009, relativo a contributi da erogare ad enti, istituti, associazioni fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 106.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazione).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno.

Paolo CORSINI (PD), relatore, ricorda, in primo luogo, che lo schema di decreto ministeriale è sottoposto all'esame della Commissione in base a quanto previsto dall'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002), che disciplina i finanziamenti ad alcuni degli enti e associazioni cui contribuisce il Ministero degli Affari esteri.
Il provvedimento che ripartisce i contributi destinati agli enti internazionalistici e ad altri enti o associazioni, costituisce l'ottava applicazione in ordine di tempo di questa normativa. Essa ha previsto che i contributi - a favore degli enti e associazioni di cui alla Tabella 1 allegata alla legge finanziaria per il 2002 - di interesse di ogni Ministero vengano raggruppati in un'unica previsionale di base (UPB) del relativo stato di previsione. La ripartizione dei contributi viene affidata a decreti ministeriali, da adottarsi di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e previo parere delle competenti Commissioni parlamentari. La quantificazione annuale delle risorse attribuite ad ogni Ministero per il finanziamento di enti e associazioni è determinata dalla Tabella C della legge finanziaria.
Rileva che la relazione illustrativa che accompagna il decreto opportunamente evidenzia ancora una volta l'eterogeneità, sia dal punto di vista giuridico che da quello delle finalità, degli enti destinatari dei finanziamenti. Gli enti a carattere internazionalistico agiscono infatti in regime di diritto privato, ovvero nella forma di O.N.L.U.S., e compiono studi e attività di formazione su temi di carattere internazionale. La Società «Dante Alighieri», sulla cui intensa attività il Comitato permanente sugli italiani all'estero si è soffermato il 16 giugno scorso grazie ad un'accurata relazione del vicepresidente Narducci, è invece un ente morale costituito allo scopo di diffondere in tutto il mondo la lingua e la cultura italiana, l'UNIDROIT (Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato) a sua volta è uno storico organismo internazionale che ha sede in Italia, mentre l'Is.I.A.O. (Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente) è un ente di diritto pubblico totalmente finanziato dallo Stato, che ha vissuto vicende amministrative e contabili piuttosto travagliate, evidenziate nella recente relazione trasmessa dal Ministro degli Affari esteri sull'attività svolta da tale ente nel 2008.
Ricorda inoltre che l'elenco degli enti internazionalistici da finanziare, nonché l'importo a favore di ciascun ente, sono determinati, ai sensi della legge n. 948/1982 da un decreto del Ministro degli Affari esteri che, ogni tre anni, opera la revisione della tabella prevista dall'articolo 1 della legge: l'ultima revisione riguardante il triennio 2007-2009 è stata effettuata con il Decreto del Ministro degli Affari esteri 18 settembre 2007. Destinatari dei contributi sono gli enti che svolgono attività di studio, ricerca e formazione nel campo della politica estera o di promozione e sviluppo dei rapporti internazionali, a condizione che operino sulla base di una programmazione triennale e dispongano delle attrezzature idonee per lo svolgimento delle attività programmate.
Segnala che tra questi enti figurano importantissimi organismi di studio e di ricerca specializzati nella ricerca storica ed internazionalistica, tra i quali l'ISPI di Milano, lo IAI ed il CESPI di Roma che hanno recentemente stabilito un'efficace collaborazione operativa con l'«Osservatorio di politica estera», promosso dalle Camere e dal Ministero degli Affari esteri.
Sottolinea che gli importi annuali assegnati sono suscettibili di variazioni in

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ragione di provvedimenti legislativi o amministrativi intervenuti durante ciascun esercizio finanziario.
Per il 2009 si presenta, tanto per gli enti a carattere internazionalistico quanto per gli altri, una notevole riduzione rispetto all'anno precedente: infatti, mentre la legge finanziaria per il 2008 indicava per l'anno di riferimento un importo delle risorse da ripartire pari a 5.873.000 euro, la tabella C della legge finanziaria per il 2009 (legge n. 203/2008) ha rideterminato in 4.512.000 euro l'importo della dotazione 2009, relativa a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi di competenza del Ministero degli Affari esteri. La riduzione, di 1.361.000 euro rispetto allo stanziamento previsto dalla legge finanziaria per il 2008, corrisponde ad una variazione negativa del 23,2 per cento.
Sul tale stanziamento, il Ministero dell'economia e delle finanze ha disposto in corso di esercizio ulteriori accantonamenti per un totale di circa 159.000 euro, così che la somma che fa oggetto di riparto si è ulteriormente ridotta a 4.352.000 (disponibile in competenza 2009).
Di questi 4.352.000 euro 1.197.500 sono destinati ai contributi ordinari per gli enti internazionalistici, 257.000 per i contributi straordinari «a progetto»; 1.258.000 per la Società Dante Alighieri; 197.000 per l'UNIDROIT e 1.700.000 per l'IsIAO.
Secondo quanto riportato nella relazione richiamata, la ripartizione dello stanziamento per il 2009 tra i vari enti beneficiari è stata effettuata nel rispetto dei criteri adottati nell'anno precedente, cosicché la riduzione è andata ad incidere in maniera quasi proporzionale sui bilanci dei singoli enti o associazioni. Nell'esercizio 2009, gli stanziamenti a favore degli enti a carattere internazionalistico hanno subito, rispetto all'esercizio precedente, una contrazione del 23,3 per cento sul lato dei contributi ordinari e del 25,7 per cento sul versante dei contributi straordinari; la Società Dante Alighieri del 23,4 per cento; l'UNIDROIT del 23,64 per cento; l'IsIAO del 24,66 per cento.
Nel caso degli enti a carattere internazionalistico, della Società Dante Alighieri e dell'UNIDROIT è stata rispettata la riduzione lineare prevista per quest'anno dalla legge finanziaria 2009.
Nel formulare una proposta favorevole, richiama, conclusivamente, le osservazioni emerse nel corso del dibattito svoltosi presso la III Commissione il 12 novembre scorso sullo schema di decreto per l'esercizio 2008. In particolare, si auspicava che fossero garantite, pur in un contesto di riduzione delle risorse pubbliche a favore della ricerca specialistica nel settore delle relazioni internazionali, condizioni minimali di funzionalità a tutti gli enti internazionalisti beneficiari di contributi pubblici, già individuati come idonei da un apposito decreto del Ministro degli Affari esteri.
In tale prospettiva ritiene opportuno che, in sede di emanazione del decreto, il Ministro degli affari esteri valuti l'ipotesi di elevare a 20.000 euro il contributo minimo riconosciuto, in via ordinaria, agli enti internazionalisti sottoposti alla vigilanza del Dicastero ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 948 del 1982, riducendo contestualmente la quota a favore di singole iniziative di particolare interesse o per l'esecuzione di programmi straordinari, ai sensi dell'articolo 2 della medesima legge.
Ritiene altresì opportuno che il Ministro degli Affari esteri provveda ad informare tempestivamente il Parlamento sulla determinazione e la destinazione dei contributi straordinari a favore di singole iniziative di particolare interesse o per l'esecuzione di programmi straordinari, di cui all'articolo 2 della legge n. 948 del 1982.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI presenta alla Commissione un'anticipazione dei contenuti della relazione ministeriale relativa ai contributi erogati nel 2008, ricordando la finalità dei contributi in oggetto, volti ad approfondire i temi che caratterizzano la politica estera italiana. Rileva l'esigenza, tuttavia, di una diversa articolazione della materia, che potrà essere affrontata il prossimo anno in occasione

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della revisione triennale della tabella degli enti beneficiari. Fa presente che il taglio lineare proposto è la conseguenza di una decurtazione complessiva del capitolo, osservando che il contributo ministeriale incide comunque di norma per il massimo di un quinto dei relativi bilanci. Si impegna comunque a riferire al Ministro le indicazioni della Commissione, segnalando che gli enti destinatari dei contributi più ridotti potrebbero comunque essere compensati in sede di erogazione straordinaria.

Franco NARDUCCI (PD) esprime apprezzamento per l'ampia relazione del collega Corsini e condivide la sua proposta di adeguamento dei contributi minimi. Ritiene tuttavia che prima o poi, stante il decrescere degli importi, occorrerà procedere ad uno screening degli enti in questione, rispettando però la diversità politico-culturale. A suo avviso, il Ministero dovrebbe comunque effettuare risparmi in altri capitoli di spesa. Si sofferma quindi sulla straordinaria mole di attività dispiegata dalla Società Dante Alighieri, a fronte della quale il decurtato contributo risulta assolutamente inadeguato. Ricorda in proposito gli elementi conoscitivi acquisiti dalla Commissione nel corso della missione in Messico dello scorso febbraio.

Gianpaolo DOZZO (LNP), pur consentendo con la relazione svolta dal collega Corsini, ritiene che il numero degli enti beneficiari sia troppo alto rispetto alla media europea e che forse i destinatari minori potrebbero essere espunti. Ritiene perciò indispensabile una revisione dei criteri. Manifesta infine sorpresa per l'inclusione dell'Aspen Institute.

Margherita BONIVER (PdL), pur preannunciando l'orientamento favorevole del suo gruppo, ricorda come la materia sia da troppo tempo mal regolata e malgestita, sicché sarebbe veramente necessario un cambiamento di rotta. Nel giudicare imbarazzante la contribuzione modesta riservata ad un'organizzazione internazionale come l'UNIDROIT, che l'Italia ospita, si dichiara a disagio per il fatto che la Commissione sia chiamata ad esaminare un provvedimento di fatto preconfezionato.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI, replicando al deputato Boniver, rende conto che il Governo si è già impegnato, nell'analoga discussione presso l'altro ramo del Parlamento, a predisporre una relazione esaustiva prima della prossima revisione.

Marco ZACCHERA (PdL) invita a prendere in considerazione il criterio dell'incidenza relativa del contributo ministeriale, al fine di evitare che vi siano addossati gli oneri di gestione amministrativa.

Paolo CORSINI (PD), relatore, trae argomento dagli interventi dei colleghi per ribadire come da molto tempo si protragga una situazione che andrebbe reimpostata da capo. Avanza l'ipotesi di costituire un gruppo di lavoro per la revisione dei criteri di finanziamento, privilegiando i progetti finalizzati. Formula quindi una proposta di parere favorevole con una condizione ed un'osservazione (vedi allegato).

Il sottosegretario Enzo SCOTTI si rimette alla Commissione circa la condizione proposta e fa presente di avere corrisposto sin d'ora all'osservazione con la documentazione presentata.

Roberto ANTONIONE (PdL) si associa, dichiarando il voto favorevole del suo gruppo, alle considerazioni svolte dai colleghi, con un particolare apprezzamento per il lavoro del relatore. Invita il Governo a mantenere, questa volta, la promessa di una revisione sostanziale della materia oggetto del provvedimento e segnala la necessità di un approccio complessivo che tenga conto di tutte le tipologie di risorse pubbliche che vengono erogate agli enti inseriti nella tabella ministeriale.

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Gianpaolo DOZZO (LNP), confermando il voto favorevole del suo gruppo, ringrazia il Governo per l'impegno che ha preso e ribadisce l'urgenza di una revisione approfondita l'anno prossimo, anche perché alcuni enti sembra che possano fare senz'altro a meno del contributo ministeriale.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizione e osservazione formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 28 luglio 2009 - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 14.05.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008.
C. 2632 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009.
C. 2633 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, e conclusione - Relazione favorevole sul disegno di legge C. 2632 e relazione favorevole sul disegno di legge C. 2633)

La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che la Commissione svolge, nella seduta odierna, l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, del disegno di legge recante il Rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2008 e del disegno di legge recante l' assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2009, per le parti di competenza. In proposito, ricorda che, concluso l'esame congiunto senza la fissazione di un termine per gli emendamenti, cui i gruppi hanno rinunciato in seno all'Ufficio di presidenza testé riunitosi, la Commissione procederà alla votazione di una relazione relativa a ciascun provvedimento ed alla nomina di un relatore per la III Commissione.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, ricorda che il disegno di legge in esame, la cui approvazione costituisce un adempimento della previsione posta dall'articolo 81, 1o comma della Costituzione, dispone all'articolo 1 l'approvazione del Rendiconto generale delle Amministrazioni dello Stato e dei rendiconti delle Amministrazioni e delle aziende autonome, che è stato oggetto del giudizio di parificazione da parte della Corte dei conti.
Gli articoli da 2 a 4 espongono i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l'esercizio finanziario 2008, con accertamenti di entrata pari a 720.236 milioni di euro (con una variazione del 5,5 per cento rispetto al 2007), mentre il totale degli impegni di spesa è stato pari a 720.544 milioni di euro (con una variazione del 10,1 per cento per cento rispetto all'anno precedente), con un disavanzo di circa 308 milioni di euro.
Rispetto al 2007, l'entità degli accertamenti di entrata, fa registrare un'evoluzione lievemente negativa (-0,4 per cento, 1.925 milioni in meno), riconducibile principalmente alla diminuzione della voce delle entrate per alienazioni, ammortamenti e riscossione crediti (-3.939 milioni) per effetto del pressoché totale azzeramento degli accertamenti connessi alla vendita di beni ed affrancazione di canoni.

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Tale diminuzione non è compensata dall'incremento delle entrate tributarie (+0,4 per cento, pari a circa 1.997 milioni), che ha mostrato una dinamica più moderata rispetto agli incrementi delle riscossioni nel 2007. Le entrate extratributarie si presentano sostanzialmente stabili. L'entità delle entrate finali a consuntivo nel 2008 è comunque risultata superiore sia alle previsioni iniziali, sia a quelle definitive.
La situazione finanziaria del conto del Tesoro alla fine dell'esercizio 2008 presenta un disavanzo di 302.578 milioni di euro. Esso deriva dalla somma tra il disavanzo della gestione di competenza dell'esercizio (differenza tra gli accertamenti di entrata e gli impegni di spesa nel 2008), pari a oltre 308 milioni, il precedente disavanzo del conto del Tesoro (290.533 milioni) e i saldi della gestione dei residui derivanti dall'esercizio 2007. Quest'ultimi vengono calcolati in base alla rideterminazione, nel corso della gestione 2008, dei residui attivi e dei residui passivi lasciati dall'esercizio 2007 e dai precedenti.
Con riferimento ai residui passivi di nuova formazione, la riduzione di oltre 1,7 miliardi è da ascrivere, da un lato, al volume raggiunto dagli impegni e, dall'altro all'incremento dei pagamenti in conto competenza. In rapporto al volume complessivo degli impegni, i residui di nuova formazione rappresentano il 7,9 per cento del totale, percentuale in diminuzione rispetto al precedente esercizio.
La relazione illustrativa sottolinea che il fenomeno dei residui rimane anche nel 2008 a livelli considerevoli, specialmente con riferimento a quelli passivi, per cause sia di natura legislativa che amministrativo-contabile.
L'articolo 6 reca l'approvazione dell'allegato previsto dall'articolo 9 della legge n. 468/1978, contenente l'elenco dei decreti del Ministro dell'economia e delle finanze (MEF), con i quali sono stati effettuati, nel corso dell'esercizio 2007, i prelevamenti dal «Fondo di riserva per le spese impreviste». Per ciascun decreto di prelevamento, l'allegato indica altresì le spese per le quali sono state utilizzate le somme prelevate, specificando l'amministrazione e l'UPB del prelievo. Una quota di circa 4,93 milioni di euro ha riguardato il Ministero degli affari esteri per spese amministrative e di funzionamento, con particolare riguardo alla promozione ed alla cooperazione culturale ed alla manutenzione di sedi e missioni all'estero.
L'articolo 8 espone la situazione, al 31 dicembre 2008, del patrimonio dello Stato, da cui risultano attività per un totale di circa 0,619 miliardi di euro e passività per un totale di 2.123 miliardi, da cui deriva un'eccedenza passiva pari a 1.504 miliardi (circa il 2 per cento in più rispetto al 2007).
Gli articoli da 9 a 18 espongono i dati relativi ai conti consuntivi delle aziende e amministrazioni autonome (Istituto agronomico per l'Oltremare, Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, Archivi notarili, Fondo edifici di culto), indicando per ciascuna il totale delle entrate e il totale delle spese.
Il giudizio della Corte dei conti sul rendiconto 2008 ha confermato la presenza di una serie di elementi problematici, in massima parte già rilevati negli anni passati, riassumibili nella categoria delle incongruenze contabili e nelle anomalie interne al rendiconto.
Passa quindi ad illustrare lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri, come emerge dal rendiconto per il 2008 in cui risultano, in termini di competenza, spese complessive pari a 2.773,3 milioni di euro.
Per quanto concerne le variazioni - negli stanziamenti di competenza - tra le previsioni di bilancio per il 2008 e quelle definitive in sede di rendiconto, queste ultime si discostano quindi dalle prime per un aumento complessivo di 231,2 milioni, pari al 9 per cento delle previsioni iniziali.
Rispetto alla nuova organizzazione dello stato di previsione del Ministero degli Affari esteri a partire dal 2008, le più importanti variazioni interessano la Missione più rilevante, ovvero la Missione n. 4

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(L'Italia in Europa e nel mondo), che ha registrato un incremento di 218,4 milioni di euro.
Tra i sette Programmi in cui si articola lo stanziamento della Missione n. 4, quello interessato dalla maggiore variazione è il Programma 4.2 (Cooperazione allo sviluppo e gestione delle sfide globali), con un aumento di 104,5 milioni.
Più in generale, per quanto riguarda i capitoli più propriamente attinenti alla cooperazione a dono - tra i quali figurano anche alcuni di quelli sopra menzionati -, quali esposti nella legge finanziaria, tabella C, nel corso dell'esercizio finanziario 2008 essi hanno registrato nell'insieme un aumento di 98 milioni di euro, pari al 13,3 per cento degli stanziamenti iniziali in bilancio, che su detti capitoli assommavano a 732,8 milioni.
Anche il Programma 4.6 (Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza internazionale) ha visto un incremento di 58,8 milioni.
Tra gli incrementi più sensibili, infine, ricorda che il Programma 4.8 (Italiani nel mondo e politiche migratorie e sociali) ha registrato un aumento di 21,7 milioni. Nell'ambito del medesimo Programma risultano invece riduzioni di stanziamento a carico del cap. 3031 (Acquisti di beni e servizi, -8,5 milioni) e del cap. 3155 (Museo dell'emigrazione italiana, -1,8 milioni).
Le economie realizzate in conto competenza, pari a 202,2 milioni, tutte di parte corrente, risultano dallo scarto tra le previsioni definitive a consuntivo e la quota di tali somme effettivamente impegnata, mentre per la cassa la differenza tra le autorizzazioni definitive e le somme pagate è pari a 436,3 milioni, di cui 413,2 milioni per la parte corrente e 23,1 milioni per il conto capitale.
Il volume dei residui accertati al 31 dicembre 2008 è pari a 542,5 milioni, di cui 516 milioni per la parte corrente e 26,5 milioni per il conto capitale: i residui accertati sono dati dall'addizione delle somme rimaste da pagare nel conto residui (149,1 milioni) con le somme rimaste da pagare nel conto della competenza (393,4 milioni).
Conclude la prima parte dell'esposizione sottolineando come i dati a consuntivo del bilancio dello Stato segnalino che la quota delle spese finali relative al Ministero degli Affari esteri sia pari, nel 2008, allo 0,5 per cento del totale del complesso degli stati di previsione dei Ministeri (nel 2007 era stata pari allo 0,6 per cento).
In relazione ai contenuti del disegno di legge di assestamento del bilancio per l'esercizio 2009, anch'esso già approvato dal Senato, avverte che l'articolo 1 dispone l'approvazione delle variazioni alle previsioni del bilancio dello Stato per il 2009 (approvato con la legge n. 204/2008), indicate nelle annesse tabelle. Le tabelle si riferiscono allo stato di previsione dell'entrata, agli stati di previsione della spesa dei Ministeri e ai bilanci delle Amministrazioni autonome.
Le previsioni assestate per il 2009, risultanti dalle variazioni apportate per atto amministrativo fino al 31 maggio scorso e da quelle proposte con il disegno di legge di assestamento in esame, evidenziano, rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, un aumento del saldo netto da finanziare, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, da 32.790 milioni di euro a 69.660 milioni di euro, con un peggioramento di 36.870 milioni di euro, per la gran parte imputabile alle variazioni proposte dal disegno di legge in esame.
Un peggioramento si registra altresì per il risparmio pubblico, che espone un valore negativo di oltre 19,6 miliardi di euro, e per ricorso al mercato, che denota un incremento da 255,1 a 292 miliardi di euro.
Analogo andamento negativo è riscontrabile per il saldo primario, che passa dai 48,5 miliardi di euro inizialmente previsti, a circa 8,5 miliardi di euro.
In particolare, le minori entrate in termini di competenza sono da ricondurre interamente alla diminuzione del gettito del comparto tributario per complessivi

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29.379 milioni, soltanto in piccola parte compensato dall'aumento delle entrate extratributarie (+2.952 milioni).
La relazione illustrativa al disegno di legge di assestamento evidenzia che le variazioni proposte per le entrate tributarie sono finalizzate ad allineare le previsioni di entrata per il 2009 all'andamento del quadro macroeconomico, come rivisto in sede di predisposizione del DPEF 2010-2013, presentato il 15 luglio scorso, il quale stima per l'anno in corso una contrazione del PIL pari al 5,2 per cento.
La proposta di aumento della dotazione di competenza della spesa finale è principalmente legata all'incremento di 1.454 milioni dei trasferimenti in favore dei comuni a compensazione del minor gettito derivante dall'ICI, per gli anni 2007 e 2008, dei fabbricati rurali, all'incremento delle spese per consumi intermedi per 603 milioni ed all'adeguamento dei fondi di riserva.
Passa quindi all'illustrazione dello stato di previsione del Ministero degli Affari esteri per il 2009, approvato con la legge di bilancio 22 dicembre 2008, n. 204, ricordando che esso reca spese in competenza per un totale di 2.045,1 milioni di euro, di cui 2.038,6 milioni di parte corrente e 6,4 milioni in conto capitale. Le spese correnti si ripartiscono essenzialmente in 968,1 milioni per il funzionamento dell'apparato amministrativo e in 1.044,2 milioni per gli interventi connessi ai compiti istituzionali di esso.
Le previsioni relative alle autorizzazioni di cassa, sia nel totale che nella ripartizione tra spese correnti e spese in conto capitale, coincidono esattamente con le previsioni iniziali di competenza.
La consistenza dei residui presunti risulta valutata, al 1o gennaio 2009, in 366,3 milioni, dei quali 358,9 milioni ricadono nella parte corrente, e 7,4 milioni nel conto capitale. La massa spendibile (competenza più residui) ammonta quindi a 2.411,4 milioni, con un coefficiente di realizzazione (rapporto tra autorizzazioni di cassa e massa spendibile) che si attesta all'84 per cento.
Sottolinea che il coefficiente di realizzazione esprime la capacità di spesa di un dato Ministero: quanto più la percentuale si avvicina al 100 per cento, tanto maggiore è la quota di fondi impegnati effettivamente spendibile.
Rispetto a tali previsioni iniziali, il disegno di legge di assestamento 2009 come presentato al Senato (A.S. 1646) reca talune modifiche dovute in parte all'adozione, nel periodo gennaio-maggio 2009, di atti amministrativi che hanno già comportato variazioni di bilancio, in parte alle variazioni proposte dallo stesso disegno di legge di assestamento.
Le variazioni complessivamente apportate al bilancio per atti amministrativi hanno determinato anzitutto un aumento di 44,5 milioni di euro delle sole dotazioni di cassa, dovuto a integrazioni di cassa a capitoli deficitari, mediante storno dall'apposito fondo di riserva del capitolo 3002/Economia e finanze.
Le variazioni hanno inoltre riguardato un aumento di 63,6 milioni sia per la competenza che per la cassa, dovuti a provvedimenti amministrativi intercorsi nel periodo gennaio-maggio 2009, in relazione a provvedimenti legislativi e a norme di carattere generale nel frattempo adottate.
In particolare segnala quanto segue: 63,212 milioni di euro sono stati prelevati dal fondo di riserva per le spese derivanti dalla proroga delle missioni internazionali di pace (cap. 3004/Economia e finanze); 1,55 milioni di euro sono stati rinvenuti mediante riduzione del fondo di riserva di parte corrente per i residui passivi perenti (cap. 2999/Economia e finanze); 11.000 euro provengono dal fondo di rotazione per le politiche comunitarie.
Il totale di 63,6 milioni è stato infine raggiunto grazie alla riduzione di autorizzazioni di spesa poste a copertura di provvedimenti legislativi, che è stata pari a 1,118 milioni.
Le principali variazioni di competenza proposte riguardano la Missione n. 33 (Fondi da ripartire), e più precisamente il Programma 33.1 (Fondi da assegnare), incrementato di 33,2 milioni. Anche la Missione n. 4 (L'Italia in Europa e nel

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mondo) ha visto un incremento pari a 21,9 milioni, quasi interamente a favore del Programma 4.8 (Italiani nel mondo e politiche migratorie e sociali).
Le variazioni sopra illustrate, proposte dal ddl di assestamento 2009, sono state oggetto di emendamenti nel corso dell'esame al Senato.
I principali incrementi sono relativi ai seguenti Programmi: Programma 4.6 - Cooperazione politica, promozione della pace e sicurezza internazionale - pari a circa 17,1 milioni di euro in termini di competenza e 17,2 milioni in termini cassa; Programma 4.8 - Italiani nel mondo e politiche migratorie e sociali - pari a circa 4,3 milioni di euro in termini di competenza e in termini di cassa; Programma 4.9 - Informazione, promozione culturale scientifica e dell'immagine del Paese all'estero - pari a circa 3,2 milioni di euro in termini di competenza e 3,1 in termini di cassa.
Gli emendamenti approvati hanno inoltre determinato un incremento della Missione 32 (Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche) per circa 3,3 milioni di euro di competenza e di cassa, quasi per l'intero relativo al Programma 32.3 - Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza.
Rispetto alle previsioni iniziali, le spese previste registrano un aumento complessivo di 118,8 milioni di euro per la competenza, e di 244,6 milioni delle autorizzazioni di cassa, con le previsioni per il 2009 che risultano assestate a 2.163,9 milioni per la competenza, 2.289,7 milioni per le autorizzazioni di cassa e 542,5 milioni di residui accertati.
Segnala anche in questo caso che l'incidenza percentuale dello stato di previsione del Ministero degli Affari esteri è pari, nelle previsioni assestate del 2009, allo 0,4 per cento del totale complessivo, proseguendo il trend negativo già da lui evidenziato criticamente nel corso dell'esame del DPEF.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI si rimette alle ampie considerazioni svolte dal relatore.

Marco FEDI (PD), ringraziando il relatore per l'ampia illustrazione, auspica che le proposte di parere richiamino le considerazioni critiche circa l'inadeguato livello percentuale delle risorse destinate al Ministero degli affari esteri. Alla luce degli sforzi compiuti in sede di assestamento sia per la cooperazione allo sviluppo che per gli italiani all'estero, pur sotto quest'ultimo profilo evidenziando minor soddisfazione per il dato disaggregato su cui incidono le spese elettorali, preannuncia il voto di astensione del suo gruppo.

Marco ZACCHERA (PDL) apprezza l'incremento delle risorse per gli italiani all'estero, condividendo le osservazioni del collega Fedi circa l'incidenza della spesa elettorale, che suggerirebbe di rivedere la procedura vigente a fini di risparmio e di migliore destinazione dei fondi.

Roberto ANTONIONE (PdL), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, prende atto con vivo apprezzamento della posizione assunta dal gruppo democratico, che conferma il clima di collaborazione costruttiva instauratosi in seno alla Commissione.

Enrico PIANETTA (PdL), relatore, formula per ciascuno dei disegni di legge una proposta di parere favorevole. Ricorda che la Commissione ha già fatto esplicito riferimento critico ai livelli percentuali degli stanziamenti di competenza del Ministero degli esteri nel di parere sul DPEF, che ritiene sede più appropriata perché rivolta al futuro.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole del relatore sui disegni di legge in titolo. Delibera altresì di nominare l'onorevole Pianetta relatore presso la V Commissione.

La seduta termina alle 14.30.

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SEDE REFERENTE

Martedì 28 luglio 2009 - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Vincenzo Scotti.

La seduta comincia alle 15.20.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra, con Allegati, Protocolli e Atto finale con dichiarazioni allegate, fatto a Lussemburgo il 15 ottobre 2007.
C. 2539 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 luglio scorso.

Stefano STEFANI presidente e relatore, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Stefani, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione relativo a un Sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) ad uso civile tra la Comunità europea e i suoi Stati membri e il Regno del Marocco, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2006.
C. 2541 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 luglio scorso.

Stefano STEFANI presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, IV, V, VII, IX, X e XIV.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Tempestini, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo Euromediterraneo sul trasporto aereo, fra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Regno del Marocco, dall'altro, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2006.
C. 2542 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 luglio scorso.

Stefano STEFANI presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, V, VI, VIII, IX, X, XI e XIV.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Tempestini, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei

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nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 15.30.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 199 di mercoledì 8 luglio 2009, pagina 30, sommario, ottava riga, e pagina 32, prima colonna, quart'ultima riga, sostituire le parole «C. 2552 « con «C. 2553».
Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 206 di martedì 21 luglio 2009, pagina 120, seconda colonna, ultima riga, sostituire le parole Stefani, Maran» con «Stefani, Antonione, Maran».