CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 27 luglio 2009
210.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 29 LUGLIO 2009

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SEDE CONSULTIVA

Lunedì 27 luglio 2009 - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 15.35.

Documento di programmazione economico-finanziaria relativo alla manovra di finanza pubblica per gli anni 2010-2013.
Doc. LVII, n. 2.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 23 luglio 2009.

Mario PESCANTE, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, onorevole Centemero, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1).

Gianluca PINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata, che tiene conto delle osservazioni emerse nel corso del dibattito in ordine alla necessità di un rifinanziamento del Fondo di solidarietà in agricoltura

Sandro GOZI (PD) ritiene che il parere rifletta il dibattito svoltosi in Commissione e preannuncia il voto di astensione del gruppo del PD.

Nicola FORMICHELLA (PdL) evidenzia come il parere recepisca tutte le istanze avanzate dai gruppi in Commissione e costituisca pertanto un punto di mediazione positivo.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra, con Allegati, Protocolli e Atto finale con dichiarazioni allegate, fatto a Lussemburgo il 15 ottobre 2007.
C. 2539 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 luglio 2009.

Massimo NICOLUCCI (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

Sandro GOZI (PD) sottolinea l'importanza dell'Accordo in oggetto, che rappresenta un ulteriore tassello nel lavoro di avvicinamento dei Balcani occidentali all'Unione europea. Formula quindi l'auspicio che il Governo italiano sostenga le iniziative che la presidenza svedese dell'Unione europea vorrà adottare, al fine di accelerare tale processo. Segnala infatti che in base a quanto riportato dalla stampa estera risulta la volontà del ministro degli esteri svedese Carl Bildt, già alto rappresentante in Bosnia ed Erzegovina, di impegnarsi particolarmente su questo fronte. Preannuncia pertanto il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata.

Nunziante CONSIGLIO (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione ONU contro la corruzione del 31 ottobre 2003 nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno. Pag. 76
C. 2551 Governo, approvato, in un testo unificato, dal Senato.
(Parere alle Commissioni II e III).
(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 luglio 2009.

Laura GARAVINI (PD) valuta positivamente la ratifica del Trattato in titolo; ritiene tuttavia utile un ulteriore approfondimento sul tema.

Mario PESCANTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.

ATTI DEL GOVERNO

Lunedì 27 luglio 2009 - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 16.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 229, di attuazione della direttiva 2004/25/CE concernente le offerte pubbliche di acquisto.
Atto n. 100

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 23 luglio 2009.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

Gianluca PINI (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Sandro GOZI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere.

Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, di attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione.
Atto n. 101

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 23 luglio 2009.

Gianluca PINI (LNP), relatore, ritiene opportuno rinviare alla seduta di domani l'approvazione di un parere, tenuto conto - come già segnalato nelle precedenti sedute - dell'opportunità di attendere il perfezionamento degli accordi bilaterali in materia economico finanziaria con diversi paesi.

Laura GARAVINI (PD) giudica positivo nel suo complesso lo schema di decreto in esame, sul quale ritiene tuttavia, anche ai fini della formulazione di una proposta di parere da parte del relatore, evidenziare alcuni aspetti problematici.
Si sofferma innanzitutto sulle disposizioni recate dall'articolo 5, che riformulano l'articolo 11 del decreto legislativo n. 231 del 2007, recante la definizione di «intermediari finanziari» rilevante per le norme antiriciclaggio. Riterrebbe innanzitutto opportuno ripristinare in tale ambito la lettera d) del comma 2 dell'articolo 11, che risulta soppressa e che faceva riferimento alle succursali italiane che hanno sede in uno stato estero. Occorre inoltre

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togliere, con riferimento alle succursali insediate in Italia di intermediari con sede legale all'estero, la specifica di «legale», che appare un criterio formale e restrittivo: o si lascia la dizione generica di sedi che è atta a ricomprendere tutte le ipotesi (sede legale, amministrativa, oggetto principale dell'attività, come previsto nella formulazione dell'attuale testo...) oppure si fa riferimento alla sede amministrativa principale. Infine, in tema di obblighi informativi degli intermediari, là dove si propone che succursali e filiazioni site in Stati extracomunitari degli intermediari soggetti alla disciplina antiriciclaggio applichino misure equivalenti a quelle stabilite dalla direttiva in materia di verifica e conservazione dei dati, sarebbe opportuno sostituire le parole «misure equivalenti» con «obblighi equivalenti», dizione che appare maggiormente conforme alle previsioni della direttiva che, anche laddove contempla ipotesi di esenzione e deroga con riferimento a paesi terzi, si riferisce sempre a «imposizione di obblighi equivalenti».
Circa le misure recate dall'articolo 6 dello schema di decreto, che riformula l'articolo 12 del decreto legislativo n. 231 del 2007, osserva che sarebbe opportuno ripristinare la limitazione dell'esonero dagli obblighi di verifica e registrazione ivi previsto per gli adempimenti svolti da consulenti del lavoro ai soli adempimenti in materia di amministrazione del personale di cui all'attuale comma 3 dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 231 del 2007.
Si sofferma quindi sulle disposizioni di cui all'articolo 7, rilevando che le disposizioni riguardanti le case da gioco dovrebbero essere particolarmente rigorose, tenuto conto del fatto che queste rappresentano un luogo particolarmente soggetto a rischi di riciclaggio.
Con riferimento poi all'articolo 19 dello schema di decreto legislativo, che riformula l'articolo 38 del decreto legislativo n. 231 del 2007, osserva come la modifica proposta contenga le modalità di registrazione per i professionisti (commercialisti, notai e revisori contabili) per i quali è attualmente previsto l'istituzione obbligatoria di un archivio a mezzo informatico ai fini dell'antiriciclaggio. L'indicazione degli atti e dei documenti da archiviare è alquanto ambigua: non si parla infatti solo della conservazione di atti pubblici e autenticati e loro copie autentiche, ma anche di «informazioni a qualunque titolo da essi derivanti o ad essi relative affinché possano essere utilizzati per qualsiasi indagine su operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo». Sarebbe a suo avviso preferibile fare riferimento all'archiviazione di atti pubblici ed autenticati, dai quali sia possibile estrapolare anche informazioni parziali che possono essere utilizzate per qualsiasi indagine su operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Rileva infine come il cosiddetto scudo fiscale rischi di favorire forme di riciclaggio, mediante il rimpatrio di capitali dall'estero; si tratta peraltro di una preoccupazione manifestata dallo stesso Governatore della Banca d'Italia nel corso di un'audizione svoltasi dinnanzi alla Commissione parlamentare Antimafia.

Gianluca PINI (LNP) ritiene in primo luogo necessario accantonare il tema dello scudo fiscale, la cui opportunità o meno è oggetto di valutazione politica e che, in ogni caso nulla ha a che vedere con il provvedimento in esame, volto a rafforzare le misure antiriciclaggio già esistenti. Con riferimento all'articolo 7, osserva come questo ricalchi esattamente la richiesta della Banca centrale europea, mentre l'articolo 19, ove riformulato nel senso indicato dalla collega Garavini, con la soppressione della dizione «a qualunque titolo», rischia di rivelarsi assai poco efficace. Circa la sostituzione, all'articolo 5, delle parole «misure equivalenti» con «obblighi equivalenti», rileva che laddove si fa riferimento ad obblighi informativi di succursali e filiazioni site in Stati extracomunitari non si possa fare riferimento ad alcun obbligo, ma solo all'adozione di misure. Si riserva infine un approfondimento sulle ulteriori osservazioni formulate dalla collega Garavini in ordine all'articolo 5, come anche a quelle esposte relativamente all'articolo 6.

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Mario PESCANTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenir, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.10.

ATTI COMUNITARI

Lunedì 27 luglio 2009. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 16.10.

Libro verde sui mezzi di ricorso collettivo dei consumatori.
COM(2008)794 def.

(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 luglio 2009.

Benedetto Francesco FUCCI (PdL), relatore, ricorda di aver formulato, nella seduta dello scorso 21 luglio, una proposta di parere favorevole con osservazioni.

Sandro GOZI (PD) concorda con le osservazioni formulate dal relatore; ritiene tuttavia preferibile, sia dal punto di vista metodologico che sotto il profilo del merito, indicare, nella formulazione dei propri pareri, una posizione netta da parte della XIV Commissione. Per tale motivo, anche tenuto conto delle indicazioni in proposito fornite dal Ministro Gaiani, coordinatore del CIACE, nel corso della Sua audizione informale dello scorso 15 luglio, riterrebbe opportuno sopprimere l'osservazione di cui alla lettera d), che invita la Commissione di merito a valutare, in subordine rispetto all'opzione n. 4 del Libro verde, ritenuta preferibile nell'osservazione di cui alla lettera c), l'opzione n. 3.
Riterrebbe inoltre opportuno, sopprimere il riferimento alla nozione di consumatore richiamata nell'osservazione di cui alla lettera b), poiché se si estendesse tale concetto anche alle imprese si potrebbe assistere alla situazione paradossale di una grande associazione di categoria che fa uso dei mezzi di ricorso collettivo, travalicando in tal modo il senso dell'istituto.

Gianluca PINI (LNP) concorda con le osservazioni formulate dall'onorevole Gozi; osserva tuttavia che, sebbene la nozione di consumatore non possa essere propriamente riferita alle aziende, non si possono, d'altro canto, disattendere le aspettative di quelle imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, che necessitano di incisive forme di tutela dinnanzi a truffe e comportamenti scorretti. Propone quindi di mantenere l'inciso di cui all'osservazione b) e di inserire invece, nell'ultima osservazione, una precisazione, volta a chiarire che la normativa comunitaria deve costituire un quadro di riferimento certo sia per i consumatori sia per le piccole e medie imprese, fatta salva l'esclusione delle associazioni di categoria.

Nicola FORMICHELLA (PdL) condivide la proposta testé avanzata dal collega Pini.

Benedetto Francesco FUCCI (PdL) condivide le osservazioni formulate dall'onorevole Gozi, come anche la successiva proposta del collega Pini. Formula pertanto, alla luce di tali indicazioni, una nuova proposta di parere con osservazioni (vedi allegato 3).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova proposta di parere formulata dal relatore.

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Libro verde «Verso una migliore integrazione della rete transeuropea di trasporto al servizio della politica comune dei trasporti».
COM(2009)44 def.

(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 23 luglio 2009.

Antonio RAZZI (IdV) chiede che la proposta di parere formulata dal relatore nella seduta dello scorso 23 luglio possa essere integrata con un richiamo alla rete di trasporto della Svizzera.

Sandro GOZI (PD) esprime apprezzamento per la proposta di parere formulata dal relatore, che ritiene tuttavia debba essere integrata con appositi richiami alla necessità di assumere iniziative che siano coerenti con gli obiettivi stabiliti in materia di lotta ai cambiamenti climatici, alla opportunità di un rafforzamento delle azioni di coordinamento nella individuazione delle opere da privilegiare a livello transeuropeo, nonché alla necessità di assumere le iniziative idonee per un incremento del budget comunitario, valutando altresì la possibilità di ricorrere a strumenti innovativi per il reperimento di ulteriori disponibilità, quali l'emissione di bond europei.

Enrico FARINONE (PD) chiede chiarimenti in ordine all'osservazione di cui alla lettera c), ossia se si faccia riferimento al corridoio 8.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, precisa che il riferimento di cui alla lettera c) è al corridoio 5 e al corridoio 8.
Ritiene pienamente condivisibili le richieste di integrazione dei colleghi Razzi e Gozi, precisando di non aver inserito nel parere un richiamo all'opportunità di un incremento del budget comunitario, poiché era già stato fatto in occasione dell'approvazione di altri pareri su atti comunitari.
Formula quindi una nuova proposta di parere con osservazioni (vedi allegato 4).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 16.30.