CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 giugno 2009
194.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 25 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 9.20.

Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
C. 1441-ter-C Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

La Commissione esamina le proposte emendative riferite al provvedimento.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, avverte che l'Assemblea in data odierna ha trasmesso due ulteriori emendamenti al

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disegno di legge C. 1441-ter-B. In particolare è stata trasmessa una nuova formulazione dell'emendamento 18.100 della Commissione già esaminato dalla Commissione bilancio e sul quale era state formulate due condizioni, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, volte, la prima a specificare al comma 2-bis che le Autorità competenti sono quelle previste a legislazione vigente e la seconda ad inserire al comma 2-ter la previsione che il sistema specifico di marcatura e etichettatura è a cura dei soggetti esercenti la pesca. In proposito, osserva che la nuova formulazione dell'emendamento recepisce la condizione espressa con riferimento al comma 2-ter, mentre, con riferimento al comma 2-bis, il nuovo testo fa riferimento all'Autorità competente di cui ai commi 4-bis e 4-ter dell'articolo 4 del decreto-legge n. 2 del 2006. Al riguardo ritiene opportuno che il Governo confermi che la nuova formulazione nell'individuare l'Autorità competente esclusivamente in quella di cui ai citati commi 4-bis e 4-ter dell'articolo 4 della legge n. 81 del 2006 non sia suscettibile di determinare effetti finanziari negativi. Segnala ancora l'emendamento 27.100 della Commissione che prevede che il Ministero della difesa, ai fini di quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 39, può usufruire per l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili del servizio di scambio sul posto dell'energia elettrica prodotta secondo le modalità di cui al comma 4 dell'articolo 27 anche per impianti di potenza superiore a 200 Kw. Al riguardo ritiene opportuno acquisire un chiarimento da parte del Governo in merito alle conseguenze finanziarie derivanti dalla proposta emendativa.

Il sottosegretario Luigi CASERO, con riferimento ai profili finanziari, ritiene che la nuova formulazione dell'emendamento 18.100, in considerazione della presenza della clausola di invarianza, non ponga profili problematici. Insieme rileva l'assenza di profili problematici di carattere finanziario derivanti dall'emendamento 27.100.

Massimo VANNUCCI (PD) rileva che la nuova formulazione dell'emendamento 18.100 va valutata alla luce della condizione resa dalla Commissione bilancio sulla precedente formulazione dell'emendamento. In proposito osserva che la nuova formulazione dell'emendamento risulta probabilmente migliore nel merito ma, allo stesso tempo, si pone il problema delle coerenza con la condizione contenuta nel parere reso ieri.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, osserva, con riferimento all'emendamento 18.100, che la nuova formulazione sembra in realtà recepire il contenuto della condizione in termini tecnicamente più precisi di quanto le conoscenze specifiche in possesso del Comitato dei nove non avessero consentito.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminate le proposte emendative in oggetto, riferite al disegno di legge recante disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia (C. 1441-ter-C);
esprime

NULLA OSTA

sugli emendamenti 18.100 (Nuova formulazione) e 27.100».

La Commissione approva la proposta di parere.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), presidente, rileva quindi che, in base alle informazioni pervenute, il Comitato dei nove sta per presentare nuove proposte emendative. Sospende quindi la seduta, che riprenderà non appena trasmesse le nuove proposte emendative,

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al fine di esprimere il parere all'Assemblea.

La seduta, sospesa alle 9.35, è ripresa alle 10.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, avverte che l'Assemblea ha trasmesso gli emendamenti 27.101 e 30.100, entrambi della Commissione. Segnala che, in particolare, l'emendamento 27.101, novellando il comma 18 dell'articolo 81 del decreto-legge n. 112 del 2008, prevede che l'Autorità per l'energia elettrica ed il gas disponga meccanismi di semplificazione degli adempimenti per le imprese con fatturato inferiore a quello previsto dall'articolo 16, comma 1, prima ipotesi, della legge n. 287 del 1990, relativo alle operazioni di concentrazione che devono essere comunicate all'Autorità per la tutela della concorrenza e del mercato. Ricorda poi che il novellato comma 18 riguarda il divieto per gli operatori economici che operano nel settore energetico di traslare l'onere della maggiorazione di imposta sui prezzi di consumo e i relativi poteri di controllo dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Rileva che l'emendamento in esame sembra pertanto attribuire a quest'ultima Autorità una nuova e diversa competenza che, è da presumere, deve innanzitutto intendersi limitata alle imprese operanti nel settore energetico. Segnala inoltre che dal tenore dell'emendamento, peraltro, non si comprende quali siano gli adempimenti che devono essere oggetti di semplificazione al fine di rimuovere «ostacoli all'operatività» non meglio specificati. Più in generale, rileva il rischio che le semplificazioni degli adempimenti si traducano in una riduzione dei controlli che l'Autorità deve porre in essere per evitare una traslazione dei costi per le imprese energetiche della «Robin Hood tax» sui consumatori, con, conseguentemente, maggiori costi per i consumatori, per l'economia e, sia pure indirettamente, per la finanza pubblica. Osserva poi che l'emendamento 30.100, il quale inserisce un ulteriore periodo nel comma 26 dell'articolo 30, al fine di precisare che nella determinazione degli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, il Ministero dello sviluppo economico, sentiti la Conferenza unificata, il Ministro per i rapporti con le regioni e l'Autorità per l'energia elettrica ed il gas, tenga conto anche delle interconnessioni degli impianti di distribuzione, delle specificità territoriali e del numero dei clienti finali, fermo restando comunque l'ambito minimo comunale. In proposito, rileva come la proposta, che affronta tra l'altro un problema posto da una condizione contenuta nel parere della Commissione sul testo del provvedimento, non sembra presentare profili problematici di carattere finanziario. Sul punto, ritiene comunque opportuno acquisire l'avviso del Governo.

Il sottosegretario Luigi CASERO ritiene che le proposte emendative non presentino profili problematici di carattere finanziario, sottolineando, comunque, l'opportunità che nel parere sia espressamente richiamato il divieto di traslazione sugli utenti finali della maggiorazione di imposta prevista dal comma 16 dell'articolo 81 del decreto-legge n. 112 del 2008.

Pietro FRANZOSO (PdL) chiede se l'emendamento 27.100 intervenga anche sulla disposizione del decreto-legge n. 185 del 2008 che prevedeva la divisione dell'Italia in tre macroaree di distribuzione della rete elettrica.

Massimo POLLEDRI (LNP) rileva che l'emendamento attiene ad altra materia, quella delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Renato CAMBURSANO (IdV) ritiene condivisibili le osservazioni sull'emendamento 27.101, sottolineando i rischi di diminuzione dei controlli da parte dell'Autorità, e quindi, potenzialmente, di aumenti degli oneri per i consumatori. Rileva invece che l'emendamento 30.100 è un

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compromesso non felice tra posizione «minimaliste» e «massimaliste» in materia di definizione delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e quindi in materia di liberalizzazione del settore.

Massimo VANNUCCI (PD) rileva che l'emendamento 27.101 è formulato in termini adeguati più ad un atto di indirizzo che a una disposizione di legge, in quanto si limita a richiamare in modo generico meccanismi di semplificazione degli adempimenti per le imprese di minori dimensioni. Pur giudicando probabile che i costi derivanti dall'addizionale IRES saranno traslati sui consumatori, ritiene che la proposta emendativa non presenti profili problematici tali da consentire l'espressione di un parere contrario da parte della Commissione bilancio. Con riferimento all'emendamento 30.100, nel rilevare che la proposta rappresenta il frutto di una lunga opera di mediazione, sottolinea come il risultato raggiunto non appaia pienamente soddisfacente, in quanto la formulazione individuata determinerà rilevanti difficoltà applicative, non consentendo una univoca identificazione dell'ambito territoriale di svolgimento delle gare. Anche in questo caso, tuttavia, ritiene che la proposta non presenti profili finanziari tali da giustificare l'espressione di un parere contrario ed annuncia pertanto che il suo gruppo si orienta per un'astensione.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminate le proposte emendative in oggetto, riferite al disegno di legge recante disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia (C. 1441-ter-C);
esprime

NULLA OSTA

sull'emendamento 27.101, nel presupposto che la proposta emendativa non determini una violazione del divieto per gli operatori economici che operano nel settore energetico di traslare l'onere della maggiorazione di imposta sui prezzi al consumo di cui al comma 18 dell'articolo 81 del decreto-legge n. 112 del 2008;

NULLA OSTA

sull'emendamento 30.100».

Renato CAMBURSANO (IdV) intervenendo per dichiarazione di voto, preannuncia l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 10.30.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 25 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il viceministro per l'economia e le finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449 Governo.

Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nel 2008.
Doc. LXXXVII, n. 2.

(Parere alla XIV Commissione).
(Rinvio dell'esame).

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, avverte che la Commissione è convocata per l'esame congiunto del disegno di legge comunitaria per l'anno 2009 e della Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea nel 2008. Segnala tuttavia, in considerazione

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dell'assenza del relatore, l'opportunità di un rinvio dell'esame alla seduta di martedì. Ricorda infatti che, pur venendo a scadenza il termine per l'espressione del parere sulla Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea nel 2008 nonché per l'approvazione della relazione sul disegno di legge comunitaria nella giornata odierna, è stata già verificata la possibilità di un rinvio dell'espressione del parere e dell'approvazione della relazione a martedì 30 giugno.
Con riferimento poi in particolare al disegno di legge comunitaria, ricorda che per lo stesso esiste una specifica procedura di esame parlamentare disciplinata dall'articolo 126-ter del Regolamento. In base a tale procedura, alle commissioni in sede consultiva è riconosciuta la capacità di approvare emendamenti che vengono trasmessi alla Commissione Politiche dell'Unione Europea competente in sede referente, la quale li può respingere unitamente per motivi di compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale. Tuttavia, in base alla prassi consolidata, nel corso dell'esame del disegno di legge comunitaria da parte della Commissione bilancio non si procede alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti e alla votazione degli stessi, in quanto si ritiene preferibile esprimere le valutazioni della Commissione in ordine ad eventuali modifiche al testo del provvedimento attraverso l'inserimento di condizioni nel parere che, come previsto con riferimento a tutti i pareri espressi dalla Commissione, assumono una particolare valenza procedurale. Ricorda peraltro che nel prosieguo dell'esame del disegno di legge comunitaria la Commissione bilancio sarà poi chiamata ad esprimersi sugli emendamenti presentati presso la Commissione XIV (ivi compresi quelli approvati dalle Commissioni di settore) aventi profili finanziari e trasmessi dalla stessa alla Commissione bilancio. Alla luce di tali considerazioni, avverte che, come negli scorsi anni, la Commissione non procederà alla fissazione di un termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge comunitaria. Rinvia quindi l'esame alla seduta di martedì 30 giugno.

DL 61/2009: Disposizioni urgenti in materia di contrasto alla pirateria.
C. 2511 Governo.

(Parere alle Commissioni II e III).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, in sostituzione del relatore, illustra il contenuto del provvedimento, il quale reca la conversione in legge del decreto-legge n. 61 del 2009, recante disposizioni urgenti in materia di contrasto alla pirateria in mare. In particolare, viene modificato l'articolo 5, comma 4, del decreto-legge n. 209 del 2008, allo scopo di limitare la giurisdizione italiana ai soli reati di pirateria commessi a danno dello Stato o di cittadini e beni italiani, in alto mare o in acque territoriali altrui, e accertati nelle aree di svolgimento della missione Atalanta. Inoltre, si dispone che, al di fuori dell'ipotesi di giurisdizione italiana, si applicano le norme contenute negli accordi internazionali di cui è parte l'Italia, autorizzando, altresì, l'arresto, il fermo e la detenzione a bordo della nave militare italiana - per il tempo strettamente necessario al trasferimento nel Paese titolare della giurisdizione - delle persone che hanno commesso o sono sospettate di aver commesso atti di pirateria, nonché il sequestro delle loro navi e delle navi catturate e la requisizione dei beni rinvenuti a bordo. Il testo e la relazione illustrativa precisano che con il rinvio ad accordi internazionali si intende fare riferimento, in particolare, all'Azione comune 2008/851/PESC (Istituzione dell'operazione Atalanta) e alla successiva Azione comune 2009/293/PESC (Scambio di lettere UE-Kenya). Infine si prevede che dall'attuazione delle disposizioni del decreto in esame non devono derivare nuovi o maggiori a carico del bilancio dello Stato. Al riguardo, rileva che il provvedimento non presenta profili problematici di

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carattere finanziario, nel presupposto che le misure introdotte dal provvedimento abbiano natura essenzialmente procedurale e non incidano quindi sul fabbisogno di mezzi e di personale necessari per l'attuazione della missione internazionale di contrasto alla pirateria. Sul punto, al fine di confermare l'effettività della previsione di invarianza finanziaria contenuta nel testo, ritiene comunque opportuno acquisire l'avviso del Governo.

Il viceministro Giuseppe VEGAS conferma che il provvedimento non presenta profili problematici di carattere finanziario e non determina nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in coerenza con la clausola di invarianza finanziaria contenuta nel testo.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 61/2009, recante disposizioni urgenti in materia di contrasto alla pirateria (C. 2511);
esprime

PARERE FAVOREVOLE».

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 25 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il viceministro per l'economia e le finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 192, di attuazione della direttiva 2004/36/CE sulla sicurezza degli aeromobili di Paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari.
Atto n. 83.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, in sostituzione del relatore, illustra il contenuto dello schema di decreto legislativo, il quale reca modifiche al decreto legislativo 192 del 2007, di attuazione della direttiva 2004/36/CE sulla sicurezza degli aeromobili di Paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari. In particolare, le norme, sostituendo l'articolo 4, comma 5, del decreto legislativo 192 del 2007, dispongono che le ispezioni a terra siano effettuate conformemente al «Manuale delle procedure SAFA comunitarie per le ispezioni a terra - Elementi fondamentali», che viene riportato in allegato. Inoltre si prevede che le le procedure nazionali specifiche in materia di ispezioni a terra e le future modifiche al Manuale delle procedure SAFA siano adottate con regolamentazione tecnica dell'ENAC. Viene infine disposto all'articolo 2 un obbligo di invarianza finanziaria riferito all'intero testo, inclusi i compiti di pertinenza dell'ENAC ad esso connessi. In proposito segnala che la relazione tecnico-finanziaria afferma che, ai sensi della normativa vigente, l'ENAC - in quanto soggetto istituzionalmente responsabile della vigilanza sul trasporto aereo - è preposto alle attività di ispezione a terra, che già svolge secondo le procedure SAFA. Tale attività ispettiva rientra nell'ambito delle funzioni previste dal decreto istitutivo dell'Ente. Poiché le modifiche introdotte riguardano regole tecniche attualmente già applicate dall'ENAC, non emergono profili problematici del testo di interesse della Commissione. Tali modifiche

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sono inoltre rese necessarie dall'apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea.

Il viceministro Giuseppe VEGAS conferma che il provvedimento non presenta profili problematici di carattere finanziario.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 192, di attuazione della direttiva 2004/36/CE sulla sicurezza degli aeromobili di Paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari (atto n. 83),
esprime

NULLA OSTA».

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 14.30.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 25 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il viceministro per l'economia e le finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 14.30.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01500 Vannucci: Sospensione adempimenti tributari e previdenziali per le popolazioni colpite dal sisma in Umbria e Marche del 1997.

Massimo VANNUCCI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando che essa era stata elaborata per una seduta di interrogazioni a risposta immediata in Commissione prevista per l'inizio del mese di giugno successivamente non svolta e che, pertanto, i quesiti posti sono in gran parte superati, in quanto si riferivano ad adempimenti destinati ad avere attuazione a partire dal 16 giugno del 2009. Sottolinea, infatti, come le disposizioni recate dall'articolo 2, comma 109, della legge finanziaria per il 2008 presentino rilevanti difficoltà applicative e, pertanto, rischino di creare gravi disagi alle popolazioni residenti nei territori delle regioni Marche e Umbria interessati dal sisma del 1997. Evidenzia che, nonostante la ritardata calendarizzazione, l'atto di sindacato mantiene comunque una propria utilità, in quanto consente di invitare il Governo a tradurre in atti normativi le decisioni adottate dall'Agenzia delle entrate, al fine di disciplinare l'attuazione delle disposizioni che ha prima ricordato attenuandone l'impatto sui contribuenti.

Il viceministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), precisando che l'Agenzia delle entrate ha adottato apposite misure per consentire ai contribuenti di definire le proprie posizioni in tempo utile e per garantire che eventuali ritardi derivanti dall'eccezionale afflusso di contribuenti non determinino l'applicazione di sanzioni. Nel sottolineare che il Governo sta seguendo con particolare attenzione la situazione anche al fine di valutare possibili interventi, osserva che a suo giudizio probabilmente non si renderà necessario uno specifico provvedimento normativo che confermi le decisioni già assunte dall'Agenzia delle entrate, rilevando altresì che ben difficilmente si potrà intervenire con una nuova proroga dei termini previsti a legislazione vigente per il versamento dei contributi.

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Massimo VANNUCCI (PD), replicando, segnala che non può dichiararsi né soddisfatto né insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, in quanto la definizione delle problematiche evidenziate nella propria interrogazione è ancora in evoluzione. Apprezza, comunque, la disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo a intervenire a fronte dei disagi che si sono manifestati nel pagamento dei contributi nelle regioni interessate dal sisma del 1997.

5-01551 Toccafondi: Risorse destinate all'istruzione non statale nel bilancio per l'anno 2010.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) ricorda che l'interrogazione riguarda la dotazione di bilancio in materia di istruzione non statale, che è stata sensibilmente ridotta nel 2009 rispetto al 2008. In proposito, richiama anche gli atti di indirizzo parlamentare che impegnano il Governo al ripristino dei fondi per l'istruzione non statale al livello del 2008.

Il viceministro Giuseppe VEGAS, nel rispondere all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), rileva che il bilancio di previsione per il 2010 è ancora in corso di predisposizione, segnala comunque che la questione è all'attenzione del Governo e che si compierà ogni sforzo per ripristinare la dotazione di bilancio per l'istruzione non statale.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) nell'esprimere soddisfazione per l'interessamento del Governo, ricorda che la questione è all'attenzione di numerosi parlamentari e si riserva di tornare sull'argomento nel mese di settembre.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposte immediata.

La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.