CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 giugno 2009
188.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 16 giugno 2009. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 12.15.

DL 39/09: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.
C. 2468-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 giugno 2009.

Sabatino ARACU (PdL), relatore, ricorda che nella seduta precedente erano stati richiesti chiarimenti al Governo su numerosi profili problematici di carattere finanziario del provvedimento. Chiede pertanto al rappresentante del Governo se può fornire gli elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate.

Il sottosegretario Luigi CASERO deposita la documentazione predisposta al fine

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di fornire elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate nella precedente seduta (vedi allegato). Con riferimento in particolare alle osservazioni avanzate dal deputato Nannicini in quella occasione per quel che concerne le disposizioni in materia di giochi di cui all'articolo 12, rileva che la quantificazione delle maggior entrate per l'anno 2009 risulta congrua in quanto, se pure è vero, come rilevava il deputato Nannicini, che essendo già trascorsa metà dell'anno si potrebbe ipotizzare un'entrata inferiore e non pari, come invece previsto, a quelle degli anni successivi, nelle maggiori entrate di quest'anno si devono anche considerare quelle derivanti dall'attivazione delle nuove concessioni.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene necessario disporre di un tempo congruo per esaminare la documentazione depositata dal Governo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, alla luce dell'esigenza segnalata dal deputato Borghesi, rinvia l'esame del provvedimento, che riprenderà al termine dello svolgimento degli altri punti all'ordine del giorno della seduta odierna.

Modifiche allo statuto del Fondo monetario internazionale adottate con le risoluzioni del Consiglio dei Governatori n. 63-2 del 28 aprile e n. 63-3 del 5 maggio 2008, nonché aumento della quota di partecipazione dell'Italia.
C. 2072 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Chiara MORONI (PdL), relatore, fa presente che il disegno di legge in esame dispone modifiche allo statuto del Fondo monetario internazionale in conformità alle risoluzioni del Consiglio dei Governatori n. 63-2 del 28 aprile e n. 63-3 del 5 maggio 2008, nonché l'aumento della quota di partecipazione dell'Italia. Il provvedimento, che è corredato di relazione tecnica, reca due tipologie di disposizioni concernenti i rapporti tra l'Italia ed il Fondo. In particolare, alcune norme autorizzano il Presidente della Repubblica ad accettare gli emendamenti allo statuto del Fondo, deliberati dal Consiglio dei Governatori. Tali emendamenti hanno l'obiettivo di aumentare il potere di voto e di rafforzare la rappresentanza dei Paesi a basso reddito, nonché di rendere più flessibile l'attività di investimento del Fondo. Altre norme autorizzano, invece, il Governo a provvedere, in attuazione della risoluzione del Consiglio dei Governatori n. 63-2 del 28 aprile 2008, all'aumento della quota di partecipazione dell'Italia al Fondo, regolandone le relative modalità attuative, con particolare riguardo ai rapporti con la Banca d'Italia.
Per quanto di competenza della Commissione bilancio, rileva esclusivamente tale secondo ordine di disposizioni, in quanto suscettibili di determinare effetti diretti di natura finanziaria ed in quanto oggetto della relazione tecnica. In particolare, con riferimento agli articoli 3, 4 e 5 del disegno di legge, fa presente in primo luogo che l'articolo 3 autorizza il Governo a provvedere all'aumento della quota di partecipazione al Fondo da 7.055,5 milioni di diritti speciali di prelievo a 7.882,3 milioni di diritti speciali di prelievo, mentre l'articolo 4 dispone che per i versamenti relativi all'aumento della quota, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad avvalersi della Banca d'Italia, con la facoltà di concedere a tale istituto le garanzie per ogni eventuale rischio connesso ad i versamenti effettuati o che venissero effettuati dall'istituto medesimo, a valere sulle proprie disponibilità, in nome e per conto dello Stato. L'articolo 5 dispone, infine, che alla regolazione dei rapporti tra Ministero dell'economia e delle finanze e Banca d'Italia derivanti dall'attuazione delle norme in esame si provvede sulla base della vigente convenzione stipulata tra i due soggetti.
Con riferimento a tali disposizioni, la relazione tecnica afferma che l'operazione

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di incremento della quota non comporta aggravi di bilancio né di tesoreria in quanto il versamento operato dalla Banca d'Italia, in parte, viene a costituire un credito verso il Fondo monetario internazionale, - che potrebbe interessare il bilancio dello Stato, per il rimborso alla Banca d'Italia, solo nel caso di liquidazione del Fondo e di relative perdite - in parte, costituisce una linea di credito in favore del Fondo in un conto corrente appositamente istituito presso la Banca d'Italia e regolato dalla convenzione vigente tra il Ministero dell'economia e delle finanze e la Banca. Alla luce di tali considerazioni, la relazione tecnica afferma che la possibilità di un esborso relativa all'aumento della quota è da considerare ipotesi assai improbabile. Al riguardo, ritiene opportuno che il Governo fornisca elementi informativi atti a confermare che l'operazione di incremento della quota di partecipazione al capitale del Fondo sarà effettuata a valere sulle disponibilità valutarie della Banca d'Italia, che agisce in nome e per conto delle Stato, e che esborsi a carico del bilancio dello Stato possono determinarsi solo nell'ipotesi di liquidazione del Fondo che dia luogo a perdite da parte del Fondo stesso. Andrebbero, inoltre, forniti maggiori chiarimenti circa le modalità ed i termini di concessione della garanzia dello Stato sui rischi connessi ad un eventuale mancato rientro dei versamenti effettuati dalla Banca d'Italia in nome e per conto dello Stato. In proposito si segnala che la concessione della garanzia da parte dello Stato appare suscettibile di determinare un onere eventuale, commisurato alla probabilità di escussione della medesima ed all'importo oggetto di garanzia. Pertanto, andrebbe comunque valutato il potenziale impatto di tale escussione e confermata l'adeguatezza delle apposite risorse stanziate nel bilancio dello Stato.

Il sottosegretario Luigi CASERO evidenzia che eventuali oneri a carico del bilancio dello Stato derivanti dall'escussione della garanzia sui rischi connessi ad un mancato rientro del versamenti effettuati dalla Banca d'Italia in nome e per conto dello Stato potrebbero determinarsi solo nell'ipotesi, assai improbabile, di liquidazione del Fondo Monetario Internazionale che dia luogo a perdite da parte del Fondo stesso. Precisa, inoltre, che i versamenti effettuati dalla Banca d'Italia per conto dello Stato al fine di sottoscrivere la quota di adesione al Fondo sono finalizzati dal Fondo stesso per la concessione di prestiti agli Stati membri, i quali sono generalmente rimborsati in via prioritaria dagli Stati membri che, in caso contrario, perderebbero accesso ai mercati di capitali, con grave pregiudizio per le loro economie. Sottolinea, inoltre, che per tutelare le quote versate dai Paesi membri, che continuano a rappresentare risorse di questi Paesi, il Fondo gode dello status di creditore privilegiato. Rileva, peraltro, che l'unico eventuale esborso finanziario che potrebbe gravare sul bilancio dello Stato sono le eventuali differenze di cambio tra euro e diritti speciali di prelievo risultanti dai tassi di cambio utilizzati dal Fondo nelle operazioni di prelievo e versamento sulle disponibilità di cui all'articolo 1 della convenzione. A tale proposito, segnala, tuttavia, che da quando l'Italia ha aderito al Fondo, sono risultati a carico del bilancio dello Stato differenze di cambio solo negli anni dal 2003 al 2007, mentre per tutti gli altri esercizi finanziari le differenze di cambio sulle operazioni sono risultate a nostro credito e quindi versate nelle casse dello Stato.

Chiara MORONI (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge di C. 2072, recante «Modifiche allo statuto del Fondo monetario internazionale adottate con le risoluzioni del Consiglio dei Governatori n. 63-2 del 28 aprile e n. 63-3 del 5 maggio 2008, nonché aumento della quota di partecipazione dell'Italia»;

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preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
gli esborsi a carico del bilancio dello Stato in conseguenza del provvedimento potrebbero verificarsi solo nell'ipotesi, alquanto improbabile, di una liquidazione del Fondo monetario internazionale e il Fondo non avesse risorse sufficienti per il rimborso integrale della quota versata dall'Italia;
l'unico eventuale esborso a carico del bilancio dello Stato potrebbe derivare dalle eventuali differenze di cambio Euro-DSP risultanti dai tassi di cambio utilizzati dal Fondo nelle operazioni di prelievo e versamento sulle disponibilità di cui all'articolo 1 della convenzione. Tuttavia, da quando l'Italia ha aderito al Fondo, sono risultati a carico del bilancio dello Stato differenze di cambio solo negli anni dal 2003 al 2007, mentre per tutti gli altri esercizi finanziari le differenze di cambio sulle operazioni sono risultati a nostro credito e quindi versate nelle casse dello Stato,
esprime

PARERE FAVOREVOLE»

La Commissione approva la proposta di parere.

Estensione del diritto all'assegno supplementare in favore delle vedove dei grandi invalidi per servizio.
Testo unificato C. 1421 e C. 1827.

(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 19 marzo 2009.

Rocco GIRLANDA (PdL), relatore, ricorda che la Commissione, nella seduta dello scorso 19 marzo, ha avviato l'esame del testo unificato C. 1421 e C. 1827, il quale reca disposizioni per l'estensione in favore dei superstiti di grandi invalidi per servizio del diritto all'assegno supplementare attualmente corrisposto solo ai coniugi superstiti dei grandi invalidi di guerra. In quella occasione, aveva sottolineato l'esigenza di acquisire dal Governo elementi di quantificazione in ordine agli effetti delle disposizioni del testo, con particolare riferimento alle modifiche apportate nel corso dell'esame parlamentare. Su indicazione quindi del rappresentante del Governo, la Commissione aveva deliberato di richiedere la predisposizione di una relazione tecnica sul provvedimento, che, ad oggi, non risulta tuttavia pervenuta alla Commissione. Chiede pertanto al rappresentante del Governo di informare la Commissione sullo stato di predisposizione della relazione tecnica.

Il sottosegretario Luigi CASERO rileva che è ancora in corso l'acquisizione da parte delle amministrazioni competenti degli elementi necessari per la predisposizione della relazione tecnica.

Rocco GIRLANDA (PdL), relatore, nel sollecitare il Governo ad una rapida predisposizione della relazione tecnica, ritiene necessario un rinvio del seguito dell'esame.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel condividere la valutazione del deputato Girlanda, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, in materia di diritti e prerogative sindacali di particolari categorie di personale del Ministero degli affari esteri.
Nuovo testo C. 717.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, illustra il contenuto della proposta di legge, la quale reca disposizioni in materia di diritti e prerogative sindacali di particolari categorie

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di personale del Ministero degli affari esteri. Con riferimento ai profili di interesse della Commissione bilancio, segnala che gli articoli 1 e 2 del provvedimento garantiscono la partecipazione del personale in servizio presso le sedi diplomatiche e consolari, nonché presso gli istituti italiani di cultura all'estero, ancorché assunto con contratto regolato dalla legge locale, alle elezioni svolte per la costituzione dell'organismo di rappresentanza sindacale unitaria del personale. Inoltre, si applicano alle stesse categorie di personale le norme vigenti in materia di aspettative e permessi sindacali di cui all'articolo 50 del citato decreto legislativo n. 165 del 2001. In proposito, segnala che la norma non presenta profili problematici di carattere finanziario, nel presupposto che l'applicazione della stessa sia gestita nell'ambito di accordi raggiunti nel quadro della contrattazione collettiva nazionale e, quindi, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili. Sul punto chiede una conferma da parte del Governo. Per quanto concerne la partecipazione del medesimo personale alle elezioni svolte per la costituzione dell'organismo di rappresentanza sindacale unitaria, non ritiene che si configurino effetti finanziari negativi, considerata la ristretta platea degli interessati e nel presupposto che agli eventuali modesti oneri si provveda nell'ambito delle dotazioni finanziarie esistenti. Anche in merito a tali aspetti chiede una conferma da parte del Governo.

Il sottosegretario Luigi CASERO chiede un rinvio dell'esame al fine di predisporre i necessari elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, preso atto dell'esigenza segnalata dal rappresentante del Governo, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore.
Testo unificato C. 624 e abb.

(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 aprile 2009.

Chiara MORONI (PdL), relatore, ricorda che, nella seduta del 23 aprile 2009, la Commissione ha avviato l'esame del testo unificato C. 624 e abb., recante disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore. In quella occasione, erano emersi alcuni profili estremamente problematici di carattere finanziario e di impostazione generale del provvedimento, con particolare riferimento all'effettiva possibilità di dare attuazione alle relative disposizioni. Il rappresentante del Governo aveva, nella medesima seduta, depositato una documentazione che sottolineava i profili problematici del provvedimento. Conseguentemente si era convenuto di rinviare l'esame, affidando al relatore il compito di segnalare ai componenti della Commissione di merito quanto emerso ai fini di valutare l'introduzione delle opportune modifiche al testo. Nei contatti avviati, è stata confermata l'opportunità di introdurre significative modifiche al testo, in modo da rendere lo stesso coerente con le attuali disponibilità finanziarie, nonché con l'articolato sistema di finanziamento della spesa sanitaria, che, come è noto, è fondato sugli accordi fra Stato e regioni. Ai fini del prosieguo dell'esame, rileva come potrebbe pertanto risultare opportuno che la Commissione bilancio sottoponga alla Commissione affari sociali competente sul provvedimento, attraverso una lettera del Presidente Giorgetti al Presidente Palumbo, gli elementi emersi nel corso del dibattito, in modo che la Commissione di merito possa apportare le opportune modifiche al testo.

Massimo POLLEDRI (LNP), nel sottolineare di essere il primo firmatario di uno dei provvedimenti confluiti nel testo unificato elaborato dalla Commissione di merito, evidenzia come il provvedimento sia in quella sede stato oggetto di un ampio

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dibattito, nel quale sono state esaminate con particolare attenzione anche le implicazioni della proposta riferite al riparto di competenze normative tra lo Stato e le regioni. A suo giudizio, il testo che ne è risultato è assai equilibrato, in quanto le uniche norme aventi carattere di dettaglio sono quelle in materia di livelli essenziali di assistenza, che la Costituzione rimette alla competenze legislativa esclusiva dello Stato. Ritiene, pertanto, che l'applicazione del testo elaborato dalla Commissione di merito non presenterà particolari profili problematici e invita quindi a salvaguardare il lavoro svolto dalla Commissione Affari sociali, che è stato caratterizzato da un'ampia convergenza di opinioni tra maggioranza e opposizione.

Antonio BORGHESI (IdV), con riferimento ai profili attinenti al riparto di competenze normative tra lo Stato e le regioni, evidenzia l'opportunità che la Commissione di merito tenga conto delle valutazioni contenute al riguardo nel parere espresso sul provvedimento dalla Commissione Affari costituzionali.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rileva che, proprio al fine di non vanificare il lavoro bipartisan svolto nella Commissione di merito, è opportuno evitare in questa fase l'espressione di un parere contrario sul provvedimento. Pertanto, alla luce delle osservazioni del relatore, che ha puntualmente evidenziato i profili problematici di carattere finanziario del provvedimento, nonché delle valutazioni ancora più rigorose espresse al riguardo dal Governo, concorda con l'opportunità evidenziata dal relatore di sottoporre alla Commissione di merito, con una lettera al suo Presidente, tali profili problematici, affinché questa possa apportare al testo le necessarie modifiche.

La Commissione concorda.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 39/09: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.
C. 2468-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione - Parere su emendamenti).

La Commissione riprende l'esame del provvedimento, avviato all'inizio della presente seduta.

Sabatino ARACU (PdL), relatore, ritiene, sulla base degli elementi forniti dal Governo, di poter sottoporre alla Commissione la prima parte della proposta di parere, riferita al testo del provvedimento. La proposta tiene ovviamente conto dell'estrema complessità, dal punto di vista finanziario, del provvedimento, e, al tempo stesso, della sua indiscutibile urgenza per l'avvio della ricostruzione. In tal senso, come già rilevato nella precedente seduta, non si può non tenere conto del fatto che il provvedimento rappresenta il primo tassello degli interventi necessari per la ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto. Conseguentemente non risulta possibile, allo stato, disporre di un quadro completamente esaustivo dei costi della ricostruzione, per cui, nell'esprimere un parere favorevole si è inteso individuare alcuni elementi di presidio per garantire un monitoraggio in sede parlamentare dell'andamento delle spese per la ricostruzione. Presenta quindi la parte della proposta di parere sul testo del provvedimento, formulata nei seguenti termini:

«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 39/09, recante «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile» (C. 2468-A);

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sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
per quanto riguarda l'articolo 1, l'individuazione dell'ambito territoriale di applicazione delle misure del provvedimento è da ritenersi allo stato ormai definitivo;
l'inciso «nel limite massimo delle risorse di cui all'articolo 14, comma 1» di cui all'articolo 2, comma 11-bis, deve intendersi come limite massimo con riferimento a tutte le disposizioni che rimandano a tale forma di copertura;
agli oneri derivanti dall'articolo 2, commi 10 e 12, si provvederà con le risorse di cui all'articolo 7, comma 1, che costituiscono un limite di spesa;
la quantificazione degli oneri prevista dall'articolo 2, comma 13, appare coerente con l'andamento temporale degli stessi e l'assunzione delle obbligazioni giuridico-finanziarie da parte del competente Dipartimento della protezione civile sarà modulata in maniera conforme alla spesa autorizzata;
per quanto concerne l'articolo 3, comma 1, lettere a) ed e), l'importo di 150 mila euro utilizzato nella stima per gli interventi sull'abitazione principale è da intendere come valore medio di spesa rappresentativo di interventi più costosi, come la ricostruzione, e di interventi meno costosi, come gli interventi di recupero; la stima degli oneri contenuta nella relazione tecnica riferita al testo iniziale del provvedimento risulta ispirata a criteri prudenziali e la stessa può ritenersi pertanto idonea a ricomprendere gli oneri derivanti dalle modifiche introdotte dal Senato, anche in considerazione del fatto che, sulla base delle più recenti stime condotte dalla Protezione civile, risulta un numero inferiore di abitazioni principali da ricostruire;
nel valutare le deroghe al patto di stabilità per gli anni 2009 e 2010 prevista dall'articolo 3, comma 1-bis, e da altre successive disposizioni del provvedimento, deve ritenersi che le regioni e gli enti locali fronteggeranno gli eccezionali eventi sismici utilizzando esclusivamente le risorse messe a disposizione dal decreto-legge;
il fabbisogno complessivo quantificato nella relazione tecnica con riferimento agli interventi di cui all'articolo 4, comma 1, lettera b), appare congruo anche alla luce delle modifiche apportate dal Senato durante l'esame in prima lettura alla medesima disposizione;
le disposizioni in materia di edilizia ed attività scolastiche di cui all'articolo 4, commi 4 e 5, saranno attuate nei limiti delle risorse allo scopo autorizzate;
all'articolo 6, comma 1, lettere da a) ad m), 3-bis e 4, la sospensione dei canoni di locazione e concessione di immobili pubblici non comporta oneri, in quanto si è in presenza, in ogni caso, di una situazione di sopravvenuta impossibilità della prestazione;
gli oneri derivanti dall'articolo 7, comma 1, e dall'articolo 8, comma 1, lettere a), b), c), f), e comma 3 possono configurarsi entrambi in termini di limite massimo di spesa;
i risparmi attesi dalla riduzione dei membri della Commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche di cui all'articolo 9-bis, comma 7, appaiono congrui per far fronte agli interventi previsti dal Programma nazionale di cui al comma 6 del medesimo articolo;
l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) potrà provvedere all'attuazione delle attività di cui all'articolo 9-bis, nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente;
all'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 10, commi da 1-bis a 1-quinquies, che prevedono agevolazioni fiscali relative alle zone franche urbane, anche in considerazione degli stanziamenti già previsti a legislazione vigente, potrà provvedersi

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nel limite massimo di 45 milioni di euro a valere sulle risorse di cui all'articolo 14, comma 1;
le risorse già finalizzate alla festa della Repubblica delle quali è prevista la riduzione nella misura di 1 milione di euro per l'anno 2009 ai sensi dell'articolo 10, comma 5-bis, sono iscritte, quanto a 400.000 euro nel capitolo 1265 e, quanto a 600.000 euro, nel capitolo 1282 dello stato di previsione del Ministero della difesa;
le entrate erariali del quale è previsto, per quota parte, l'utilizzo ai sensi dell'articolo 18, comma 1, lettera d), derivano da fattispecie di giochi aggiuntive rispetto a quelle gia esistenti a legislazione vigente e le misure previste in merito, ai sensi dell'articolo 12, peraltro in parte già in fase di attivazione, possono verosimilmente assicurare, a partire dal 2009, un incremento delle suddette entrate idoneo a garantire anche la copertura degli oneri del provvedimento;
la destinazione della somma di 380 milioni di euro agli interventi di cui all'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri n. 3754 del 9 aprile 2009, prevista dall'articolo 13, comma 3, lettera a), deve intendersi finalizzata alla copertura di quota parte degli oneri di cui all'articolo 7, comma 1, e appare coerente con quanto previsto dall'articolo 18, comma 1, lettera c);
l'importo di 408,5 milioni di euro a valere sul Fondo infrastrutture previsto dall'articolo 14, comma 1, deve intendersi aggiuntivo rispetto alle risorse del Fondo economia reale, comprese tra 2 e 4 miliardi di euro, previste da tale disposizione; l'utilizzo di tali risorse non pregiudicherà gli interventi già previsti e le assegnazioni già disposte a legislazione vigente a valere sulle medesime risorse e il loro impiego, anche con riferimento alla tempistica di erogazione, è compatibile con il rispetto dei vincoli di finanza pubblica;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
il Governo in sede di informativa annuale di cui all'articolo 2-bis, fornisca, in particolare, elementi circa la idoneità delle risorse stanziate dal provvedimento a finanziarie il processo di ricostruzione post-sismica anche con riferimento all'eventuale adozione delle misure previste dall'articolo 11-ter, comma 7, della legge n. 468 del 1978.»
Rileva che l'osservazione tiene conto del fatto che con successivi interventi, anche attraverso ordinanze del commissario delegato, si potranno affrontare profili problematici del provvedimento ancora non definiti, come quello dei contributi per la costruzione delle seconde case. Ritiene infatti urgente affrontare tale questione anche in considerazione del fatto che le risorse necessarie a tal fine dovrebbero collocarsi tra i 600 e gli 800 milioni di euro e si tratta pertanto di somme tutto sommato limitate per cui si può individuare la necessaria copertura finanziaria.

Antonio BORGHESI (IdV) chiede al rappresentante del Governo di voler fornire maggiori chiarimenti con riferimento alle disposizioni dell'articolo 17 del decreto-legge relative allo svolgimento del G8 in Abruzzo. A tale riguardo, segnala, infatti, che la relazione tecnica allegata al provvedimento evidenzia come allo svolgimento del vertice G8 nel territorio della città di L'Aquila saranno destinate le risorse a suo tempo stanziate per lo svolgimento di tale vertice nella regione Sardegna, determinando anche un risparmio di spesa pari a 220 milioni di euro per il 2009. In proposito, sottolinea che, a quanto gli consta, che per lo svolgimento del G8 nella regione Sardegna erano destinati anche fondi europei per interventi in tale ultima regione, che, ovviamente, non potranno essere utilizzati per l'organizzazione del vertice nella regione Abruzzo. Ritiene, pertanto, necessario che il rappresentante del Governo chiarisca se le stime degli oneri per lo svolgimento del

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vertice in Abruzzo tengano conto dell'impossibilità di utilizzare tale quota di risorse.

Francesco BOCCIA (PD) rileva che la documentazione del Governo non chiarisce alcuni aspetti problematici connessi al ricorso a fini di copertura, all'articolo 14, al fondo per le aree sottoutilizzate. In primo luogo, ritiene che la disposizione possa pregiudicare l'utilizzo dei fondi europei in considerazione del fatto che il fondo per le aree sottoutilizzate è proprio destinato a fornire le risorse destinate a cofinanziare, in virtù del principio di addizionalità, gli interventi della politica di coesione regionale comunitaria. Osserva poi che, in assenza di specifici criteri, il riparto della sottrazione di risorse al FAS seguirà la proporzione generale prevista legislazione vigente per le risorse medesime, vale a dire l'85 per cento per il Mezzogiorno ed il 15 per cento per il Nord. Ritiene invece necessario che il ricorso al FAS avvenga in maniera paritaria tra le risorse destinate al Mezzogiorno e quelle destinate alle regioni settentrionali. Evidenzia inoltre che risulterebbe opportuno, come proposto da alcuni emendamenti del suo gruppo, prevedere in maniera trasparente, per finanziare la ricostruzione, l'istituzione di un'imposta una tantum di solidarietà sui redditi più alti anziché ricorrere, in modo eticamente discutibile e finanziariamente non ortodosso, a presunte maggiori entrate derivanti da modifiche alla disciplina in materia di giochi.

Maino MARCHI (PD), nel condividere le osservazioni del collega Boccia in ordine all'utilizzo delle risorse del fondo per le aree sottoutilizzate, ritiene che la documentazione predisposta dal Governo, pur essendo assai ampia, spesso non fornisca risposte soddisfacenti ai quesiti posti con riferimento alla quantificazione e alla copertura finanziaria degli oneri del provvedimento. In particolare, rileva che il rappresentante del Governo non ha fornito adeguati elementi di quantificazione con riferimento agli oneri derivanti dai commi 2 e 3 dell'articolo 7, che sono configurati quali tetti massimi di spesa. Con riferimento al comma 1 dell'articolo 7, che autorizza la spesa di 580 milioni di euro per gli interventi di assistenza della protezione civile in favore dei terremotati, rileva che la formulazione della disposizione, anch'essa configurata come tetto massimo di spesa, in assenza di precisi elementi di quantificazione, potrebbe mettere a rischio la prosecuzione fino al 31 dicembre di quest'anno degli interventi di assistenza alle popolazioni terremotate. Si tratta, peraltro, di un profilo problematico che caratterizza numerose disposizioni del provvedimento in esame e che comincia a destare preoccupazione anche nelle popolazioni che sono state vittime del terremoto.

Il sottosegretario Luigi CASERO, rileva che le osservazioni del deputato Boccia in ordine all'utilizzo del fondo per le aree sottoutilizzate correggono implicitamente alcune dichiarazioni rese nella precedente seduta, che ponevano in dubbio la copertura finanziaria del provvedimento, in quanto riconoscono che proprio a valere sulle risorse di tale fondo, confluite nel fondo per il sostegno all'economia reale e nel fondo per le infrastrutture, è realizzata in parte prevalente la copertura del provvedimento. Osserva che il fatto che le risorse originariamente del FAS siano ora confluite negli altri due fondi da lui richiamati fa sì che non necessariamente nell'attingere a tali risorse si seguirà la proporzione dell'85 per cento di risorse destinate al Mezzogiorno e del 15 per cento di risorse destinate al Settentrione richiamata dal deputato Boccia. Inoltre, riguardo alla critica sulla effettiva capacità di utilizzare fondi europei in conseguenza del principio di addizionalità, rileva che una simile osservazione si sarebbe dovuta fare in occasione dei decreti-legge n. 112 e n. 185 che hanno già destinato le risorse del fondo per le aree sottoutilizzate agli altri due «contenitori» costituiti dal fondo per le infrastrutture e al fondo per il sostegno all'economia reale. Conferma poi l'entità dei risparmi derivanti dal trasferimento

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del G8 dall'isola della Maddalena a L'Aquila. Osserva infine di non condividere i rilievi critici avanzati con riferimento all'utilizzo di maggiori entrate derivante dai giochi, in quanto si tratta di usare una tipologia di entrate piuttosto di altre, come ad esempio quella rappresentata da ipotesi di imposte una tantum richiamate dal deputato Boccia.

Lino DUILIO (PD), nell'esprimere forti perplessità sul ricorso, a fini di copertura, alle maggiori entrate che si presume deriveranno dalle modifiche introdotte alla disciplina in materia di giochi dall'articolo 12 del provvedimento, chiede al rappresentante del Governo di fornire circostanziati elementi di risposta alle giuste considerazioni avanzate nella precedente seduta dal collega Nannicini in ordine alla difficile realizzabilità nell'anno 2009 delle maggiori entrate previste, che risultano infatti di ammontare pari a quelle previste per gli anni successivi, nonostante sia oramai già trascorsa metà dell'anno.

Il sottosegretario Luigi CASERO ribadisce che tra le entrate previste per l'anno 2009 vanno considerate anche quelle derivanti dall'attivazione delle nuove concessioni.

Lino DUILIO osserva poi, con riferimento al merito delle misure dell'articolo 12, che si tratta di un'autentica istigazione al gioco in quanto, per non violare il dogma di non incrementare la tassazione, rifornisce l'immagine di uno Stato straccione che non esita a mettere i propri cittadini di fronte a un numero sempre maggiore di macchinette da gioco, senza preoccuparsi se questo ridurrà sul lastrico molte famiglie a causa delle dinamiche di dipendenza da gioco che si possono determinare. Avrebbe a riguardo ritenuto di gran lunga preferibile che, di fronte a una tragedia nazionale, si fosse proceduto a reperire le necessarie risorse attraverso un'imposta una tantum sui redditi più alti che avrebbe dato un segno tangibile di solidarietà nazionale.

Giulio CALVISI (PD) osserva che la relazione tecnica prevede un risparmio derivante dal trasferimento del G8 dall'isola della Maddalena a L'Aquila pari a 220 milioni di euro, nonostante lo stanziamento complessivo risulti pari a 233 milioni. Quindi, in considerazione dello stato già avanzato di realizzazione di molte delle opere previste in Sardegna, ritiene difficile conseguire i risparmi previsti. Rileva pertanto che, pur nella consapevolezza che l'emergenza in questo momento è rappresentata dalla situazione abruzzese e non dai problemi connessi con il previsto G8 in Sardegna, questo provvedimento toglie molto alla Sardegna senza dare nulla di concreto all'Abruzzo.

Il sottosegretario Luigi CASERO, rispondendo alle richieste di chiarimento del deputato Duilio in ordine alle maggiori entrate derivanti dai giochi, fa presente che il calo di entrate stimato nel 2011 riflette l'andamento tipico delle entrate derivanti dall'istituzione di nuovi giochi, le quali - dopo una prima fase di crescita, dovuta alla curiosità per la novità - registrano costantemente una flessione. In ogni caso, quanto all'eticità, delle misure proposte, sottolinea come le recenti disposizioni adottate in materia di giochi non intendano incrementare la propensione al gioco dei cittadini, ma recuperare alla legalità ampi settori di illegalità ancora presenti nel settore.

Massimo VANNUCCI (PD), intervenendo per dichiarazione di voto sulla parte della proposta di parere relativa al testo, rileva che gli elementi emersi nel corso del dibattito rendono molto difficile per il suo gruppo mantenere l'atteggiamento di collaborazione che, nella consapevolezza dell'emergenza nazionale provocata dal terremoto, lo stesso aveva assunto sul provvedimento. Infatti, nel merito rimane irrisolto il problema del finanziamento della ricostruzione delle seconde case, così come rimane l'ambizione azzardata di realizzare in tempi ristretti zone abitative provvisorie saltando la fase dei prefabbricati che almeno avrebbero consentito alla popolazione di evitare di passare la prossima stagione estiva nella situazione di estremo disagio rappresentata

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dalle tendopoli. Con riferimento ai profili di copertura, rileva che la documentazione depositata dal rappresentante del governo è alquanto vaga e ben lontana dall'essere esaustiva, mente le entrate previste sono del tutto aleatorie e si tratta di un dato che dovrebbe preoccupare, anche alla luce dei dati emersi nella giornata di ieri sul valore record di 1.750 miliardi di euro raggiunto dal debito pubblico italiano. Tuttavia, annuncia che in un estremo sforzo il suo gruppo confermerà l'atteggiamento di responsabile collaborazione assunto, esprimendo un voto di astensione.

Antonio BORGHESI (IdV) rileva come l'esame del decreto-legge evidenzi la sempre maggiore distanza tra i bisogni delle popolazioni vittime del terremoto e le rassicurazioni fornite pubblicamente dai rappresentanti del Governo, da un lato, e le precise disposizioni normative contenute nel provvedimento, dall'altro. Non è un caso, quindi, che già si annuncino nuovi interventi volti a consentire il finanziamento degli interventi di ricostruzione in Abruzzo. Esprime, quindi, dubbi sia sulla copertura del provvedimento, in particolare con riferimento all'estrema incertezza delle entrate utilizzate con finalità di copertura, sia sulla quantificazione degli oneri, che spesso sono configurati in termini di limite massimo di spesa e, pertanto, rischiano di dimostrarsi largamente insufficienti a far fronte alle esigenze della ricostruzione. Vi sarebbero, pertanto, a suo avviso, molte ragioni per esprimere una valutazione contraria sul provvedimento, tuttavia, per senso di responsabilità e al fine di tenere conto della situazione di estremo disagio delle popolazioni terremotate, annuncia che il proprio gruppo si asterrà dal voto.

Gian Luca GALLETTI (UdC), con riferimento ai profili finanziari del provvedimento, rileva che il ricorso non a coperture autentiche ma allo spostamento di poste di bilancio, come il ricorso al fondo per le aree sottoutilizzate o, in passato, al fondo dei conti dormienti, si dimostra via via sempre meno sostenibile e ritiene pertanto indispensabile avviare una riflessione sul punto. Osserva che altrettanto problematico si pone il ricorso a coperture a valere su modifiche della disciplina in materia di giochi; in proposito ritiene che in ogni caso parte dei provanti di queste modifiche dovrebbero essere destinate a campagne informative sui rischi derivanti dal gioco. In terzo luogo, rileva che la sottrazione di oltre il 10 per cento delle risorse destinate al bonus famiglia risulta alquanto discutibile in quanto tali risorse, se disponibili, avrebbero dovuto essere destinate alla medesima finalità, ad esempio attraverso un rifinanziamento del fondo sociale per l'affitto.

Rolando NANNICINI (PD), pur apprezzando l'ampiezza della documentazione predisposta dal Governo, ritiene che molti dei chiarimenti forniti siano insufficienti, in particolare in ordine al profilo temporale delle maggiori entrate in materia di giochi, che si realizzeranno solo nel prossimo esercizio e non potranno pertanto fornire copertura agli interventi previsti per il 2009. Pur essendo fortemente tentato di votare contro la parte della proposta di parere sul testo del provvedimento formulata dal relatore, in ragione della sostanziale assenza d elementi per valutare le conseguenze finanziarie del provvedimento, annuncia il proprio voto di astensione. Rileva, in ogni caso, che le modalità di esame del provvedimento non hanno consentito un serio approfondimento dei numerosi profili finanziari problematici del decreto-legge.

Massimo POLLEDRI (LNP), pur ricordando che simili coperture sono state adottate anche dai Governi di centrosinistra nella precedente legislatura, constata, a titolo personale, la necessità di compiere una riflessione sull'utilizzo di coperture a valere sui giochi. Ricorda che solo a Varese la dipendenza dal gioco riguarda 5.000 persone e che tale tipo di dipendenza risulta assimilabile a quella dalle droghe.

Massimo BITONCI (LNP), nell'annunciare il voto favorevole del proprio gruppo

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sulla parte della proposta di parere del relatore relativa al testo del provvedimento, ricorda come il Governo, e in particolare il Dipartimento per la protezione civile, abbia dato un'ottima prova nella gestione dell'emergenza conseguente al sisma, dando assistenza a oltre 66.000 persone, circa 28.000 delle quali hanno trovato alloggio negli alberghi sulla costa adriatica, e mettendo in campo circa 10.000 soccorritori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che sta per avere inizio la seduta dell'Assemblea. Propone pertanto che la Commissione proceda alla votazione della parte della proposta di parere relativa al testo del provvedimento.

La Commissione approva la parte della proposta di parere relativa al testo del provvedimento illustrata dal relatore e passa all'esame delle proposte emendative.

Sabatino ARACU (PdL), relatore, avverte che sono stati presentati 485 tra emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti al disegno di legge C 2468-A di conversione del decreto-legge n. 39 del 2009, recante interventi urgenti per la ricostruzione post-sisma in Abruzzo. Dopo aver osservato come quasi tutte le proposte emendative presentate rechino profili problematici di carattere finanziario, fa presente di aver potuto esaminare solo le proposte emendative relative ai primi dodici articoli del provvedimento, in merito alle quali svolge alcune considerazioni di carattere generale. Rileva, in primo luogo, che alcune proposte emendative che ampliano la portata degli interventi di ricostruzione previsti dal provvedimento pongono dei problemi di quantificazione degli oneri, anche in considerazione della difficoltà già sopra richiamata di determinare con assoluta precisione gli oneri della ricostruzione. In secondo luogo, segnala che si fa frequentemente ricorso a coperture standardizzate, prevedendosi, in particolare, l'incremento delle imposte sui tabacchi lavorati e su birra, prodotti alcolici intermedi e alcol etilico, nonché interventi su misure di carattere fiscale contenute nel decreto legge n. 112 del 2008 (incremento dell'addizionale IRES sulle imprese operanti nel settore energetico, c.d. Robin Hood Tax, riduzione della misura della deducibilità degli interessi passivi ai fini IRES ed IRAP per i soggetti che operano nei settori bancario, finanziario ed assicurativo, riduzione della misura della quota massima di svalutazioni dei crediti e degli accantonamenti per rischi su crediti deducibile dagli enti creditizi e finanziari), nonché interventi sui cosiddetti costi della politica, attraverso la riduzione del 10 per cento delle indennità spettanti ai parlamentari, ai membri del Parlamento europeo, dei trattamenti economici di Ministri, viceministro e sottosegretari non componenti del Parlamento e dei compensi degli amministratori delle società partecipate dal Ministero dell'economia e delle finanze. A tale riguardo, ritiene, in primo luogo, necessario acquisire in via generale un chiarimento in ordine all'idoneità e alla quantificazione delle coperture finanziarie proposte, che in molti casi intervengono su disposizioni di recente introduzione. In ogni caso, segnala che l'eventuale approvazione di emendamenti che utilizzino coperture standardizzate determinerebbe una revisione della valutazione su ulteriori proposte emendative che utilizzino le medesime forme di copertura. Rinvia, infine, per una compiuta analisi dei profili finanziari degli emendamenti e degli articoli aggiuntivi presentati relativi ai primi dodici articoli del provvedimento, alla documentazione predisposta dagli Uffici che è in distribuzione. Fa infine presente che, al fine di completare l'esame delle proposte emendative presentate, occorrerebbe sospendere la seduta per un tempo congruo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che, in apertura della seduta pomeridiana dell'Assemblea che sta per avere inizio,segnalerà alla Presidenza della Camera la necessità per la Commissione di disporredi tempi adeguati per l'esame dei numerosi emendamenti presentati al provvedimento e chiederà a tal fine una sospensione

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della seduta dell'Assemblea. Sospende quindi la seduta.

La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 14.40.

Sabatino ARACU (PdL) comunica di aver completato l'esame delle proposte emendative riferite al provvedimento in oggetto e rinvia per gli elementi di dettaglio all'ulteriore documentazione predisposta dagli Uffici. Esprime quindi una valutazione contraria, in quanto evidenti risultano i profili problematici per quel che attiene alla quantificazione ovvero alla copertura degli oneri, sulle proposte emendative 1.22, 2.61, 3.05, 4.15, 4.37, 4.36, 6.7 e 6.8, 6.9 e 6.10, 6.16, 6.24 e 6.25, 6.42 e 6.43, 6.46, 6.49, 6.61, 6.03, 6.05, 7.1, 7.2, 7.25 e 7.16, 7.9 e 7.10, 7.01, 8.4, 8.5, 10.100, 11.01, 11.0100, 12.50, 13.100, 13.104, 13.106, 14.100, 16.03, 17.19. Invita infine il rappresentante del Governo a fornire i chiarimenti richiesti dalla documentazione predisposta dagli Uffici sulle proposte emendative 1.7, 1.8, 1.10 e 1.101, 1.11, 1.9, 1.24, 1.25 e 1.26, 1.27, 1.12, 1.13, 1.14, 1.15, 1.17, 1.16, 1.19, 2.3, 2.2, 2.5, 2.13, 2.11, 2.12, 2.14, 2.27, 2.28, 2.31, 2.51, 2.56, 2.57, 2.58, 2.59, 2.63, 2.64, 2.65, 2.66 e 2.67, 2.68, 3.5, 3.3, 3.2 e 3.4, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.13, 3.14, 3.16, 3.17 e 3.100, 3.19, 3.20, 3.21, 3.23, 3.25, 3.28, 3.30, 3.31, 3.32, 3.33, 3.103 e 3.104 e 3.105, 3.35, 3.36, 3.37, 3.38, 3.39, 3.40, 3.41, 3.43 e 3.45, 3.46, 3.47, 3.48, 3.49, 3.50, 3.51, 3.52, 3.53, 3.54, 3.57, 3.101, 3.55, 3.59 e 3.60, 3.61, 3.62, 3.63, 3.64, 3.58 e 3.65, 3.66, 3.67, 3.69, 3.76, 3.77, 3.72, 3.75, 3.73, 3.79, 3.80, 3.81, 3.82, 3.83, 3.84, 3.86, 3.88, 3.87, 3.92, 3.93, 3.102, 3.04, 3.01, 3.02, 3.03, 4.1 e 4.2, 4.7, 4.8 e 4.9, 4.10, 4.13, 4.14, 4.16, 4.18 e 4.102, 4.19, 4.100, 4.23, 4.26, 4.25, 4.27, 4.28, 4.29, 4.30, 4.31, 4.33, 4.35, 4.41, 4.38, 4.39, 4.32, 4.34, 4.40, 4.43, 4.44, 4.45, 4.47, 4.04, 4.07, 4.01, 4.02, 4.03, 4.05, 4.0100, 5.3, 5.6, 5.9, 5.7 e 5.8, 5.100, 6.1, 6.2, 6.15, 6.14 e 6.21, 6.20, 6.12, 6.17, 6.13, 6.26, 6.27, 6.28 e 6.29, 6.30, 6.100, 6.33, 6.34, 6.35, 6.37, 6.36, 6.38, 6.40, 6.41, 6.44, 6.45 e 6.101, 6.47, 6.50, 6.61, 6.57, 6.58, 6.59, 6.64 e 6.66 e 6.67, 6.02, 6.04, 6.05, 7.3, 7.4, 7.80, 7.14, 7.15, 7.02, 7.03, 7.07, 7.011, 7.010 e 7.04 e 7.030, 7.012, 7.013, 8.104, 8.2 e 8.3, 8.6, 8.8, 8.10, 8.11, 8.12, 8.103, 8.100 e 8.101 e 8.102, 8.20, 8.22, 8.01, 9-bis.2, 9-bis.3, 10.2, 10.3, 10.103, 10.6, 10.7, 10.8, 10.102, 10.10, 10.12, 10.13 e 10.14, 10.18, 10.17, 10.20, 10.22, 10.23, 11.1, 11.2, 11.3, 11.6, 11.9, 11.8, 11.10, 12.5 e 12.6, 12.10 e 12.11, 12.12, 12.13, 12.02, 13.101, 13.150, 13.7, 13.02, 13.04, 13.03, 14.3, 14.2, 14.1, 14.16, 14.15, 14.20, 14.4, 14.101, 14.5, 14.8, 14.9, 14.105, 14.12, 15.8, 16.5, 16.4, 16.02, 17.1, 17.3, 17.4, 17.7, 17.5, 17.6, 17.8, 17.9, 17.12, 17.11, 17.13, 17.100, 17.14, 17.15, 17.16, 17.18, 17.17, 17.0100.

Il sottosegretario Luigi CASERO ritiene non idonee tutte le tipologie di copertura richiamate dal relatore, fatta eccezione per il ricorso al fondo infrastrutture che invece giudica finanziariamente sostenibile. Deposita quindi la nota predisposta al fine di fornire puntuali elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate con riferimento alle proposte emendative.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene inaccettabile la genericità con cui il rappresentante del Governo ha espresso il proprio parere sulle proposte emendative, rilevando che anche la nota consegnata in molti casi non fornisce alcuna motivazione dei pareri contrari su proposte emendative nella stessa contenuti.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede che sia espunto dal parere sulle proposte emendative il riferimento a quegli emendamenti ed articoli aggiuntivi che il suo gruppo ha da poco ritirato.

Sabatino ARACU (PdL), relatore, nell'accedere alla richiesta del collega Baretta, formula la parte della proposta di parere riferita alle proposte emendative presentate:

«La V Commissione,
esaminate le proposte emendative riferite al disegno di legge di conversione del

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decreto-legge n. 39/09, recante «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile» (C. 2468-A);
esprime

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.7, 1.8, 1.9, 1.10, 1.11, 1.12, 1.13, 1.14, 1.15, 1.16, 1.19, 1.22, 1.24, 1.25, 1.26, 1.27, 1.101, 2.5, 2.11, 2.28, 2.31, 2.51, 2.56, 2.57, 2.58, 2.59, 2.61, 2.63, 2.65, 2.66, 2.67, 2.68, 3.2, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.13, 3.14, 3.15, 3.16, 3.17, 3.19, 3.20, 3.23, 3.25, 3.28, 3.30, 3.31, 3.33, 3.35, 3.36, 3.37, 3.39, 3.40, 3.41, 3.43, 3.45, 3.46, 3.47, 3.48, 3.50, 3.51, 3.52, 3.53, 3.54, 3.55, 3.57, 3.58,3.59, 3.60, 3.61, 3.62, 3.63, 3.64, 3.65, 3.66, 3.67, 3.69, 3.75, 3.76, 3.77, 3.79, 3.80, 3.81, 3.82, 3.83, 3.84, 3.85, 3.86, 3.87, 3.88, 3.93, 3.100, 3.101, 3.103, 4.1, 4.9, 4.10, 4.12, 4.13, 4.14, 4.15, 4.16, 4.23, 4.25, 4.26, 4.27, 4.28, 4.30, 4.31, 4.32, 4.33, 4.34, 4.35, 4.36, 4.37, 4.38, 4.39, 4.40, 4.41, 4.43, 4.100, 5.7, 5.8, 5.9, 5.100, 6.8, 6.9, 6.10, 6.12, 6.13, 6.14, 6.15, 6.16, 6.17, 6.20, 6.21, 6.24, 6.28, 6.29, 6.30, 6.33, 6.34, 6.35, 6.40, 6.41, 6.42, 6.43, 6.47, 6.50, 6.57, 6.58, 6.59, 6.61, 6.67, 7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.6, 7.9, 7.10, 7.15, 7.16, 7.25, 7.80, 8.2, 8.3, 8.6, 8.8, 8.10, 8.12, 8.13, 8.14, 8.20, 8.22, 8.100, 8.102, 8.104, 9-bis.2, 9-bis.3, 10.2, 10.3, 10.6, 10.7, 10.8, 10.10, 10.11, 10.12, 10.17, 10.18, 10.22, 10.23, 10.100, 10.103, 11.1, 11.2, 11.6, 11.8, 11.10, 12.10, 12.50, 13.100, 13.106, 13.150, 14.1, 14.2, 14.3, 14.5, 14.8, 14.9, 14.12, 14.15, 14.16, 14.20, 14.100, 14.105, 16.5, 17.11, 17.13, 17.15, 17.16, 17.19 e sugli articoli aggiuntivi 3.02, 3.03, 3.04, 3.05, 4.01, 4.02, 4.04, 4.05, 4.07, 4.0100, 6.04, 6.05, 7.02, 7.03, 7.04, 7.07, 7.010, 7.011, 7.012, 7.013, 7.030, 8.01, 11.01, 12.02, 13.02, 13.03, 13.04 e 16.02 in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1.»

La Commissione approva la parte della proposta di parere relativa alle proposte emendative illustrata dal relatore.

La seduta termina alle 15.15.