CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 giugno 2009
188.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 16 giugno 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.35 alle 11.40.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 16 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 11.45.

Sull'ordine dei lavori.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, propone di modificare l'ordine dei lavori, nel senso di passare immediatamente ai programmi d'arma il cui esame sarà avviato nella seduta odierna (Atti n. 89, 90, 91, 92 e 93), partendo dall'Atto n. 90 per il quale il relatore Fallica ha chiesto un anticipo del relativo esame a causa di impegni concomitanti presso un'altra Commissione. Subito dopo dovrebbe invece aver luogo l'esame dei restanti programmi d'arma (Atti n. 84, 85, 86, 87 e 88).

La Commissione concorda.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 10/2009, relativo alla realizzazione del programma multinazionale denominato MUSIS-CSG correlato al futuro sistema satellitare europeo di osservazione della Terra.
Atto n. 90.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giuseppe FALLICA (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame concerne la partecipazione dell'Italia al progetto multinazionale denominato MUSIS (Multinational Space-based Imaging System) relativo al futuro sistema federato di satelliti europei di osservazione della terra nonché alla connessa realizzazione di due satelliti Cosmo SkyMed di seconda generazione (CSG).
Come precisato nella relazione illustrativa allegata al Programma, la finalità del progetto multinazionale è quella di garantire all'Italia l'acquisizione di immagini

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radar e ottiche da satellite per le esigenze della Difesa che consentano, in caso di operazioni militari, di disporre di informazioni aggiornate sul teatro operativo, sulla conduzione delle operazioni e la scelta delle forze e dei sistemi d'arma da utilizzare, nonché sugli effetti delle stesse operazioni.
Il programma MUSIS-CSC è costituito da una federazione di satelliti e si pone in una posizione di continuità rispetto agli attuali sistemi, sia del sistema militare HELIOS, sia del sistema duale nazionale COSMO SkyMed Prima generazione (CSK).
L'integrazione e l'interoperabilità della federazione di satelliti è realizzata proprio grazie al programma MUSIS, che è stato lanciato il 5 marzo 2009, dopo una prima fase di studio, da Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia e Spagna sotto il coordinamento dell'EDA (Agenzia europea per la difesa) per sviluppare la nuova generazione di satelliti militari per l'osservazione terrestre.
Come accennato in precedenza il citato programma MUSIS è collegato al programma nazionale COSMO-Sky-med di seconda generazione, che è un sistema di telerilevamento per l'osservazione della Terra per applicazioni ad uso duale (militare, civile, istituzionale e commerciale). Tale sistema prevede una costellazione di due satelliti con sensori radar che consentirà di raccogliere immagini, informazioni e dati giorno e notte e anche in condizioni di nuvolosità. I due nuovi satelliti si avvarranno di infrastrutture e di servizi di terra: un centro di controllo e pianificazione ubicato al Fucino; un Segmento utente civile a Matera ed un Segmento utente militare a Pratica di Mare. Il sistema è da considerarsi un'evoluzione del sistema COSMO-Skymed Prima generazione, che dovrebbe terminare la propria vita operativa nel 2015, e ne manterrà le caratteristiche duali.
La durata prevista del programma COSMO-CSG è di sei anni (2009-2014) e il suo costo è stimato complessivamente in 605 milioni di euro, ripartiti in otto anni (2009-2016). In base ad un accordo firmato tra il Ministero della difesa e l'Agenzia Spaziale italiana (ASI), tale costo dovrebbe gravare per 228,75 milioni di euro sui capitoli relativi alle spese di ammodernamento e rinnovamento dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, e per 376,25 milioni di euro sul bilancio dell'ASI. Non viene esclusa, peraltro, la possibilità di una successiva partecipazione al programma (e ai costi) di altri Ministeri interessati a specifici aspetti tecnologici contenuti nel programma.
Oltre al sopracitato coinvolgimento dell'EDA (Agenzia europea per la difesa), la nota illustrativa riferisce di un potenziale allargamento e promozione del programma MUSIS ad altri Paesi dell'Unione europea, alla Commissione europea ed al Centro Satellitare dell'Unione europea, nonché di un interessamento, nell'ambito del procurement, dell'OCCAR.
Il programma dovrebbe coinvolgere principalmente l'industria aerospaziale ed elettronica.
Pertanto, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in oggetto, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

Augusto DI STANISLAO (IdV), facendo seguito alle considerazioni già svolte nella seduta del 9 giugno scorso in merito all'esame di alcuni programmi d'arma, fa presente di aver presentato cinque interrogazioni, una per ciascuno dei predetti programmi d'arma, al fine di ottenere dal Governo risposte concrete rispetto a tutte le questioni rimaste aperte nel corso del dibattito. Sottolinea come, in mancanza di tali risposte, la funzione della Commissione in merito all'esame dei citati programmi rischi di trasformarsi in una funzione di mera ratifica priva di qualsiasi contenuto sostanziale.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Programma pluriennale di A/R n. SMD 11/2009, relativo all'ammodernamento della rete radar costiera con acquisizione della capacità di riconoscimento automatico con tecniche ISAR (Inverse Synthetic Aperture Radar).
Atto n. 91.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Gianfranco PAGLIA (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame è finalizzato all'ammodernamento ed al potenziamento della Rete radar costiera (RRC) della Marina Militare e della Centrale di Sorveglianza Marittima Associata attraverso l'acquisizione della capacità di riconoscimento automatico con tecniche ISAR (Inverse Synthetic Aperture Radar).
Come precisato nella relazione illustrativa che accompagna il programma in esame, l'ammodernamento e il potenziamento della Rete radar di sorveglianza costiera, attraverso l'acquisizione di sensori di nuova generazione, più performanti e dotati della suddetta capacità di riconoscimento automatico, è finalizzato ad incrementare la capacità di riconoscimento preventivo del traffico navale, anche al fine di contrastare un qualsiasi tipo di minaccia, nonché a fornire un efficace contributo alla prevenzione e al contrasto di eventuali attività marittime illecite.
In particolare, la medesima relazione elenca, tra le molteplici attività che vengono svolte sul mare territoriale italiano rispetto alle quali appare fondamentale l'acquisizione di una più funzionale Rete Radar Costiera, le seguenti: la protezione e la sorveglianza dei traffici mercantili, il controllo dei flussi migratori via mare, la lotta ai traffici illeciti, la vigilanza sulla pesca, la ricerca e il soccorso, il controllo dell'inquinamento marino.
Il programma pluriennale in esame mira specificamente all'acquisizione di sensori radar di superficie e all'incremento della capacità di Sorveglianza marittima, anche attraverso il potenziamento della Centrale di Sorveglianza marittima (CSM), in modo da renderla idonea a gestire e controllare i sensori di nuova generazione e a interagire con un'apposita Banca Nazionale Dati Radar. Tale centrale dovrà poi interfacciarsi con i sistemi di sorveglianza marittima di altre Nazioni e /o Organizzazioni internazionali. come ad esempio sta accadendo con il Project Team MARSUR, nell'ambito dell'European Defence Agency, grazie al quale 14 Marine Militari di altrettanti Paesi europei stanno progettando una soluzione per lo scambio di informazioni sulla Sorveglianza Marittima.
La presumibile durata del programma di ammodernamento della Rete radar costiera (RRC) è di quattro anni, con avvio previsto dal 2009. Il costo del programma è stimato complessivamente in 75 milioni di euro e risulta a carico dei capitoli relativi alle spese di ammodernamento e rinnovamento dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa. Nella relazione illustrativa si fa presente, tuttavia, che per la valenza delle capacità intrinseche del programma nel settore della Sorveglianza marittima, si potrebbe altresì ricorrere a linee di finanziamento esterne al bilancio della Difesa. È prevista altresì la possibilità di attivazione di un'opzione per ulteriori 8 milioni di euro per l'ammodernamento di un sito aggiuntivo, al fine di ottimizzare la copertura complessiva della Rete Radar Costiera (RRC).
Per quanto riguarda gli aspetti industriali del programma, viene escluso il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale. Il programma sarà infatti realizzato dall'industria aeronautica nazionale e interesserà prevalentemente il settore elettronico, quello informatico e quello della telematica.
Pertanto, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in oggetto, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire,

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rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 12/2009, relativo alla realizzazione di sistemi di simulazione «Constructive» e «Live» per l'addestramento terrestre.
Atto n. 92.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Roberto SPECIALE (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame è finalizzato all'acquisizione di un sistema di simulazione per l'addestramento terrestre di livello 2 (Live) e 3 (Constructive).
Prima di passare all'esame del citato programma, ricorda che i primi sistemi di simulazione utilizzati dall'Esercito consentivano essenzialmente di addestrare il singolo militare ed erano limitati all'utilizzo di alcuni mezzi come gli elicotteri o i carri armati. In anni più recenti i nuovi sistemi di simulazione sono stati applicati a realtà ben più complesse e hanno consentito di evitare l'usura dei mezzi, dei sistemi d'arma e dei materiali, incrementando e diversificando i momenti addestrativi. Nel contempo, rispetto alle esercitazioni tradizionali, sono stati limitati i costi e l'impatto ambientale.
Attualmente la simulazione nel campo militare avviene in due distinte aree: quella operativa e quella addestrativa. La simulazione operativa, si rivolge ai comandi più elevati e attiene ai processi decisionali che si svolgono all'interno dello Stato maggiore. Con la simulazione addestrativa si riproducono, invece, situazioni operative, allo scopo di esercitare il personale a fornire risposte o ad assumere comportamenti coerenti con la situazione-modello ipotizzata nello scenario di riferimento.
A seconda dei livelli esercitati, la simulazione addestrativa può essere classificata: in: Virtual, Live e Constructive.
La simulazione Virtual è finalizzata all'addestramento sui sistemi d'arma e sui mezzi e si rivolge al singolo o all'equipaggio di velivoli, mezzi corazzati e sistemi d'arma.
La simulazione Live comporta che le truppe siano schierate sul terreno e che vengano impiegate per parti contrapposte.
L'ultimo tipo di simulazione addestrativa, quella Constructive, è utilizzata per l'addestramento degli staff nell'esercizio della funzione del comando e controllo (C2). Con questo tipo di simulazione si confrontano le brigate e i reggimenti prima di essere schierati in importanti teatri operativi all'estero.
Come precisato nella relazione illustrativa allegata al programma in esame, i sistemi di simulazione previsti dal programma dovrebbero interessare circa 1000 militari, di cui 600 coinvolti nella simulazione di tipo Live e 400 in quella di tipo di tipo Constructive.
La medesima relazione pone poi in evidenza alcuni degli strumenti fondamentali utilizzati dai citati simulatori addestrativi, con particolare riferimento agli strumenti informatici hardware e software, al personale preposto alle esercitazioni, agli ausili per la pianificazione, al Supporto logistico integrato, al sistema di comunicazione e registrazione delle comunicazioni, alle strutture modulari anche rischiarabili per l'impiego nelle aree addestrative.
Il programma risponde all'esigenza che le Forze armate hanno avvertito negli ultimi anni di dotarsi, analogamente a quanto realizzato dalle omologhe Forze armate dei principali Paesi appartenenti alla NATO, di un sistema di simulazione tale da consentire l'addestramento e la valutazione del personale impiegato nei Posti Comando di livello reggimento e Brigata, nonché del personale posto alle dipendenze.
Per quanto riguarda l'aspetto logistico, la relazione illustrativa specifica che la simulazione di livello Constructive potrà avvenire adeguando e integrando il sistema operativo presso il Centro di Simulazione e Validazione dell'Esercito a Civitavecchia

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(Ce.Si.Va.), mentre la simulazione di livello Live richiederà la realizzazione di appositi Centri e moduli.
La durata prevista del programma in esame è di 6 anni dal 2009 al 2014 e il suo costo complessivo, secondo quanto riportato nella relazione allegata al programma in esame, è di 76, 1 milioni di euro, da ripartire negli anni finanziari 2009-2014, ed è a carico dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa.
Per quanto riguarda gli aspetti industriali del programma, la relazione illustrativa esclude il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale.
Nel ricordare infine l'importanza che ha assunto nel tempo il ricorso alla simulazione addestrativa per la preparazione delle truppe prima dell'impiego nei teatri operativi, sottolinea come i citati programmi, pur comportando un sensibile impegno finanziario, siano in grado di autofinanziarsi attraverso i notevoli risparmi di spesa da essi stessi generati grazie alla minore usura dei mezzi operativi delle Forze armate.
Pertanto, nell'esprimere una convinta valutazione positiva sul programma in oggetto, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel concordare pienamente con le osservazioni formulate dal relatore in merito alla valenza dei programmi di simulazione addestrativa, sottolinea come l'investimento nei citati programmi rappresenti per il Governo un investimento strategico da cui si attendono risultati molto positivi.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 13/2009, in cooperazione internazionale, denominato «NATO - Alliance Ground Surveillance Capability (NATO-AGS)», relativo al contributo italiano all'acquisizione, da parte dell'Alleanza Atlantica, di un sistema di sorveglianza aerea ad alta tecnologia basato su una flotta di otto velivoli a pilotaggio remoto «Global Hawk» e di un segmento terrestre di guida e controllo, da integrare nell'ambito del sistema C4ISTAR della NATO.
Atto n. 93.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giorgio HOLZMANN (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame, sviluppato in cooperazione internazionale, concerne il contributo italiano all'acquisizione, da parte della NATO, di otto piattaforme aeree a pilotaggio remoto (UAV) di ultima generazione, del tipo Global Hawk, e di un segmento terrestre di guida e controllo da integrare nell'ambito del sistema C4ISTAR, al fine di realizzare un sistema di sorveglianza aerea ad alta tecnologia.
Il programma in esame consentirà di supportare l'azione delle Forze alleate impegnate in operazioni militari, dotandole di capacità operative di ricognizione e sorveglianza dello spazio relativo all'area di operazione, attraverso strumenti moderni e tecnologicamente avanzati, in grado di raccogliere e trasmettere immagini e informazioni radar in tempo reale o quasi reale.
Il sistema è costituito da una piattaforma aerea e da un segmento terrestre.
La piattaforma aerea utilizzata sarà del tipo «Global Hawk» ossia sarà quella del velivolo a pilotaggio remoto già usato dalle Forze aeree degli Stati Uniti come aereo da ricognizione, dotato di un radar ad alta risoluzione, capace di penetrare attraverso le nuvole e le tempeste di sabbia e di fornire un'immagine elettro-ottica a infrarossi a lungo raggio.
Il segmento terrestre sarà costituito da stazioni di terra per il controllo dei velivoli a pilotaggio remoto, nonché per la ricezione dei dati e relativa processazione e sarà integrato nel sistema C4ISTAR della NATO.
Per quanto concerne gli aspetti addestrativi, poiché tale piattaforma aerea è già

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operativa negli Stati Uniti, potranno essere utilizzati i moduli addestrativi già esistenti e collaudati con un conseguente sensibile contenimento delle risorse necessarie. Saranno organizzati dei corsi di formazione, rivolti al personale navigante, a quello addetto alla manutenzione e a quello specializzato nella gestione dei sistemi di bordo, con particolare riguardo al personale analista dei dati radar.
La durata prevista del programma di acquisizione è di sette anni, con avvio pianificato nel 2009 e il suo costo - regolamentato da un apposito Protocollo d'Intesa, sottoscritto da diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti e l'Italia - è stimato complessivamente in 1.335 milioni di euro, di cui 177,23 milioni di euro, pari al 12,26 per cento, a carico dell'Italia. Tale contributo risulta imputato ai capitoli relativi alle spese di ammodernamento e rinnovamento dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per il periodo 2009-2016.
Per quanto concerne gli aspetti industriali, l'industria italiana è presente, in relazione alla realizzazione del segmento terrestre, con la Ditta Selex Galileo.
Pertanto, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 09/2009, relativo alla produzione e supporto del missile AGM-88E Advance anti-Radiation Guided Missile (AARGM).
Atto n. 89.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, sostituendo il relatore Luciano Rossi, impossibilitato a partecipare ai lavori della Commissione per motivi di salute, osserva che il programma pluriennale in esame è finalizzato alla produzione e al supporto del missile antiradar a medio raggio AGM-88E (Advanced anti-Radiation Guided Missile), che rappresenta un'evoluzione del missile AGM-88 HARM. Si tratta di un missile aria-suolo antiradiazione (High-speed Anti Radiation Missile «ARM») dotato di una velocità tale da non consentire, o rendere estremamente difficile, alle forze avversarie di spegnere per autodifesa i bersagli radar.
Le recenti operazioni condotte in ambito internazionale hanno messo sempre più in risalto l'importanza assunta da particolari azioni aeree sviluppate contro i sistemi nemici destinati alla difesa aerea, definite in sede Nato SEAD (Suppression of Enemy Air Defence).
Come precisato nella relazione illustrativa allegata al programma in esame, sebbene in passato i missili aria-suolo antiradiazione siano stati largamente utilizzati in importanti operazioni, in tempi più recenti si è avvertita la necessità di sviluppare versioni tecnologicamente sempre più avanzate di sistemi missilistici antiradar, allo scopo di superare le più moderne contromisure messe in campo dalle forze avversarie soprattutto durante l'impiego operativo del missile AGM-88 HARM.
In particolare, nella citata relazione si evidenzia come nel corso dell'operazione Allied Force in Kosovo (1999) «a fronte di un elevato numero di missili Harm lanciati, una percentuale modesta ha colpito l'obiettivo» e si sottolinea, altresì, la difficoltà di questo armamento di limitare l'impatto a specifici bersagli e di mantenere efficace il sistema d'arma anche quando i radar bersaglio vengono spenti per autodifesa.
Per contrastare tali criticità, l'industria statunitense, nell'ambito di un programma di cooperazione internazionale tra la marina miliare statunitense e l'aeronautica militare italiana, ha programmato una versione tecnologicamente più avanzata del sistema AGM-88 HARM in grado di colpire e distruggere con un'elevata precisione

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bersagli militari, minimizzando, allo stesso tempo il rischio di danni collaterali.
La relazione illustrativa allegata al programma in esame individua una serie di requisiti e di caratteristiche che tipizzano il nuovo sistema (AGM-88E), consistenti: nella capacità di limitare al massimo il rischio di danni collaterali conseguenti al lancio del missile; colpire, inseguendoli, bersagli in movimento, quali, ad esempio, unità di difesa aerea e sistemi di comunicazione su unità navali; trasmettere informazioni relative al previsto punto di impatto nella fase finale di volo (cosiddette capacità net-centriche); mantenere efficace il sistema d'arma anche quando i radar bersaglio vengono spenti per autodifesa.
Per quanto riguarda gli aspetti logistici e addestrativi del Programma in esame, la citata relazione illustrativa evidenzia la necessità di predisporre specifici corsi di formazione per equipaggi di volo e per il personale di terra preposto alla gestione tecnica del sistema.
Il missile è destinato ad equipaggiare i velivoli Tornado nella versione ECR (Electronic Combat Reconnaissance per la guerra elettronica).
La durata prevista del programma è di 12 anni: dal 2009 al 2020 e il suo costo è stimato complessivamente in 139 milioni di euro, e dovrebbe essere finanziato attraverso stanziamenti tratti dallo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa.
Per quanto concerne gli aspetti industriali, la relazione illustrativa evidenzia come il missile, prodotto in cooperazione con gli Stati Uniti, abbia destato l'interesse di altre nazioni quali Germania, Spagna, Grecia e Australia. Inoltre, il programma presenta ricadute significative per l'industria nazionale, interessando le ditte MBDA, Vitrociset, ATK USA Alenia e il consorzio Panavia.
Pertanto, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in oggetto, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nell'osservare preliminarmente come il Governo abbia presentato per il parere alla Commissione ben dieci programmi d'arma, chiede al rappresentante del Governo se tali programmi si collochino nell'ambito di un preciso modello di difesa, posto che è stata da tempo istituita, presso il Ministero della difesa, una Commissione di studio incaricata di svolgere approfondimenti sul modello di difesa vigente, in vista di una sua eventuale revisione.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel ricordare come la Commissione di studio sia stata istituita presso il Ministero della difesa con una funzione di mera consulenza nei confronti del Ministro per affrontare un tema di portata ben più ampia rispetto al tema dei programmi d'arma, sottolinea come le questioni legate al modello di difesa non possano essere affrontate in sede di esame dei singoli programmi d'arma, posto che la procedura di cui alla legge n. 436 del 1988 non lo prevede. Riguardo a tale procedura, a più di venti anni dalla sua entrata in vigore, sottolinea come essa mostri ormai tutti i segni del tempo, tanto che la stessa Commissione Difesa ha avviato da tempo una apposita indagine conoscitiva anche al fine di verificare la possibilità di introdurre, attraverso correttivi normativi, nuove modalità di controllo parlamentare. Ritiene si tratti di un percorso lineare che è servito da stimolo anche allo stesso Governo, che nella sede dell'indagine conoscitiva fornirà ogni utile contributo alla Commissione.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, in proposito ricorda come nella scorsa riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione si sia convenuto in ordine all'opportunità di procedere, nell'ambito della citata indagine conoscitiva, all'audizione del sottosegretario Cossiga, proprio al fine di approfondire i rapporti Governo-Parlamento sulla materia in esame.

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Salvatore CICU (PdL) sottolinea come in Commissione si sia registrato un orientamento unanime tra maggioranza e opposizione riguardo alla problematicità dei disallineamenti tra i dati indicati nella nota aggiuntiva e i dati risultanti dai programmi di armamento e, più in generale, in merito alla carenza delle informazioni che vengono trasmesse al Parlamento sui citati programmi. Ricorda peraltro come, nel tentativo di individuare un'adeguata sede di approfondimento di tale tema, su iniziativa della maggioranza, sia stata avviata un'indagine conoscitiva il cui fine è proprio quello di presentare nuove proposte che consentano di valorizzare il ruolo del Parlamento nell'esame dei programmi d'arma.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 04/2009, relativo all'acquisizione di sistemi controcarro di terza generazione con munizionamento e relativi supporti addestrativi e logistici.
Atto n. 84.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2009.

Salvatore CICU (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo, che illustra (vedi allegato 1).

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) evidenzia come il sottosegretario Cossiga, nella scorsa seduta, con grande onestà intellettuale, avesse messo in evidenza le lacune che presenta l'attuale procedura prevista per l'esame dei programmi d'arma, nonché la sostanziale irrilevanza del parere espresso dalla Commissione, posto che tali programmi, secondo le dichiarazioni dello stesso sottosegretario, possono subire sensibili modifiche dopo l'espressione del citato parere. Inoltre, nel replicare alle precedenti osservazioni del sottosegretario Cossiga, sottolinea come le determinazioni assunte riguardo al modello di difesa finiscano per avere inevitabili ripercussioni anche sui programmi di armamento, rispetto ai quali la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere.
Tutto ciò considerato, pur non esprimendo giudizi di merito ai singoli programmi sui quali la Commissione esprimerà il proprio parere nella seduta odierna, preannuncia che il gruppo del Partito Democratico non parteciperà alla votazione dei citati programmi. Sottolinea comunque la diversa valenza di tali programmi, posto che alcuni, essendo direttamente rivolti alla sicurezza del personale, appaiono effettivamente prioritari, mentre altri, cioè quelli relativi a sistemi missilistici, presentano un'urgenza della quale è lecito dubitare.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel rinviare alle osservazioni in precedenza svolte riguardo al rapporto Governo-Parlamento nel quadro della disciplina della legge n. 436 del 1988 e nel replicare alle considerazioni poc'anzi svolte dalla deputata Villecco Calipari riguardo alla diversa valenza dei programmi d'armamento, sottolinea come l'implicita qualificazione dei programmi missilistici come programmi non rivolti alla sicurezza del personale, non risulti condivisibile. Infatti, poiché la finalità offensiva di un programma missilistico dipende dall'intento che si intende perseguire attraverso la sua utilizzazione, anche tali programmi, essendo finalizzati ad assicurare la capacità operativa dello strumento militare, devono ritenersi volti alla salvaguardia dell'incolumità del personale.

Augusto DI STANISLAO (IdV), nel concordare con le osservazioni della deputata Villecco Calipari in merito alla stretta relazione tra programmi d'armamento e

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modello di difesa, ribadisce l'esigenza che il Parlamento riacquisti un ruolo più incisivo nell'esame dei programmi d'arma, anche al fine di ripristinare un rapporto dialettico con il Governo in vista di un miglioramento dei programmi stessi. Tutto ciò considerato, preannuncia, pertanto, che non parteciperà alla votazione dei pareri relativi ai programmi d'armamento di cui la Commissione concluderà l'esame nella seduta odierna.

Salvatore CICU (PdL), nell'osservare preliminarmente come la Commissione non disponga di altri strumenti oltre a quello dell'espressione di un parere sui programmi d'arma nei termini disciplinati dalla legge n. 436 del 1988, manifesta il proprio stupore per la posizione assunta dai gruppi di opposizione, che lamentano la mancanza di una sede di approfondimento dei temi sollevati nel corso del dibattito, nonostante tale sede sia stata da tempo individuata nell'indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, che la Commissione ha avviato proprio nel tentativo di dare una soluzione positiva alle numerose questioni rimaste aperte.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2009, relativo alla fase di sviluppo e industrializzazione della munizione guidata LR (Long Range) per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali e terrestri - VULCANO.
Atto n. 85.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2009.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Mazzoni, presenta una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo, che illustra (vedi allegato 2).

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) preannuncia che il gruppo del Partito Democratico non parteciperà alla votazione del parere sul programma d'armi in esame.

Augusto DI STANISLAO (IdV) dichiara che non parteciperà alla votazione del parere sul programma d'armi in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2009, relativo alla realizzazione di tre stazioni «Anchor» fisse, con funzioni integrative e alternative al Centro di gestione e di controllo di Vigna di Valle (Roma) del sistema satellitare per le telecomunicazioni denominato «SICRAL».
Atto n. 86.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2009.

Roberto SPECIALE (PdL), relatore, nel presentare una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo (vedi allegato 3), sottolinea come lo sviluppo delle comunicazioni rappresenti un elemento cruciale per le operazioni militari, come ebbe modo di constare personalmente nell'esperienza maturata nelle missioni in Albania, nel corso delle quali, essendosi avvertita una notevole carenza proprio sul fronte delle comunicazioni maturò l'orientamento di avviare l'innovativo programma SICRAL.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) preannuncia che il gruppo del Partito Democratico non parteciperà alla votazione

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del parere sul programma d'armi in esame.

Augusto DI STANISLAO (IdV) dichiara che non parteciperà alla votazione del parere sul programma d'armi in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2009, relativo allo sviluppo e all'integrazione di un sistema di autoprotezione infrarosso (Directed infra-Red counter-Measures - DIRCM) di ultima generazione basato su tecnologia laser, per la protezione degli assetti aerei dell'Aeronautica militare.
Atto n. 87.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2009.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, sostituendo il relatore, onorevole Luciano Rossi, presenta una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo, che illustra (vedi allegato 4).

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) preannuncia che il gruppo del Partito Democratico non parteciperà alla votazione del parere sul programma d'armi in esame.

Augusto DI STANISLAO (IdV) dichiara che non parteciperà alla votazione del parere sul programma d'armi in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 08/2009, relativo all'acquisizione di sedici veicoli protetti ambulanza VTMM (veicolo da trasporto medio multiruolo) e quattro veicoli protetti ambulanza VBM (veicolo blindato medio) per le esigenze di operazioni fuori dai confini nazionali.
Atto n. 88.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 giugno 2009.

Franco GIDONI (LNP), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con osservazione sul programma pluriennale in titolo, che illustra (vedi allegato 5).

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA si riserva di valutare la fattibilità tecnica di un'eventuale accelerazione del programma in oggetto.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) preannuncia che il gruppo del Partito Democratico non parteciperà alla votazione del parere sul programma d'armi in esame.

Augusto DI STANISLAO (IdV) dichiara che non parteciperà alla votazione del parere sul programma d'armi in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 12.30.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 16 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 12.30.

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Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia.
C. 1441-ter-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Salvatore CICU (PdL), relatore, osserva che la Commissione Difesa è chiamata ad esprimere il proprio parere alla Commissione Attività produttive in merito al disegno di legge, recante «Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia», approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
Prima di passare all'esame dell'articolato, segnala che, durante la prima lettura, il provvedimento non è stato sottoposto al parere della Commissione Difesa, in quanto il testo originario del disegno di legge non conteneva disposizioni di competenza della Commissione stessa.
Il provvedimento, nel testo trasmesso dal Senato, è composto da 64 articoli, di cui 35 aggiunti nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.
Per quanto riguarda le parti di competenza della Commissione Difesa, segnala gli articoli 39 e 57.
L'articolo 39 - già contenuto nel testo licenziato dalla Camera, per le parti che si riferiscono al Ministero della difesa - prevede, tra l'altro, che il citato dicastero, allo scopo di soddisfare le proprie esigenze energetiche nonché per conseguire significative misure di contenimento degli oneri connessi alla gestione delle aree interessate, possa utilizzare le infrastrutture militari ed i beni demaniali militari o in uso alle Forze armate, compresa l'Arma dei Carabinieri, per l'installazione di impianti energetici, ad eccezione degli immobili oggetto dei piani di dismissione di cui all'articolo 27, comma 13-ter, del decreto-legge n. 269 del 2003, e successive modificazioni. In particolare, la procedura prevista per provvedere alla predetta installazione contempla il coinvolgimento di diverse amministrazioni, tra le quali il Ministero della difesa, nella veste di amministrazione procedente incaricata di convocare un'apposita conferenza di servizi per l'acquisizione delle intese, dei concerti, dei nulla osta o degli assensi comunque denominati da parte delle altre amministrazioni.
L'articolo 57, introdotto durante l'esame al Senato, autorizza la spesa di 1 milione e 200 mila euro annui, dal 2009 al 2023, per la distruzione delle armi chimiche, in attuazione della Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, produzione, immagazzinaggio ed uso di armi chimiche e sulla loro distruzione, di cui alla legge n. 496 del 1995. Al relativo onere, si provvede, ai fini del bilancio triennale 2009-2011, mediante corrispondente riduzione degli accantonamenti del fondo speciale di parte corrente di competenza dei Ministeri dell'economia e delle finanze, degli affari esteri, dell'interno e della difesa. In particolare, la riduzione disposta a carico dell'accantonamento del Ministero della difesa ammonta a 715 mila euro per l'anno 2009, a 686 mila euro per l'anno 2010 e a 626 mila euro per l'anno 2011.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sulle disposizioni di competenza della Commissione Difesa, propone di esprimere parere favorevole sul testo del disegno di legge in oggetto.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA fornisce alcune precisazioni in merito al disegno di legge in esame per le parti di competenza della Commissione. In primo luogo, osserva che il finanziamento previsto dall'articolo 57 si rende oltremodo necessario ed urgente in quanto sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di armi risalenti alla seconda guerra mondiale che necessitano degli opportuni trattamenti per la messa in sicurezza. In secondo luogo, sottolinea che la possibilità di utilizzare le infrastrutture militari e beni demaniali militari o in uso alle Forze armate per l'installazione di impianti energetici, prevista dall'articolo 39, lascia del tutto inalterata la capacità di altri enti,

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istituzionalmente a ciò preposti, di produrre energia.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nel prendere atto di quanto precisato dal rappresentante del Governo, ritiene preliminarmente che il finanziamento disposto dall'articolo 57 per la distruzione delle armi chimiche risulti tardivo, dal momento che tale finanziamento era già stato richiesto in passato dall'opposizione, ma non aveva avuto riscontro in sede di definizione delle dotazioni di bilancio del Ministero della difesa. Manifesta altresì preoccupazione circa la possibilità che le disposizioni di cui all'articolo 39 possano essere utilizzate, anziché per la produzione di energie rinnovabili, come invece sarebbe auspicabile, per l'installazione di impianti nucleari, o comunque inquinanti, rispetto ai quali non vi sarebbe l'approntamento dei dispositivi antinquinamento previsti dalle leggi in vigore. Nel ricordare che il Partito Democratico ha presentato emendamenti al riguardo presso la Commissione di merito e nel preannunciare il voto contrario sulla proposta di parere favorevole del relatore, formula, anche a nome del proprio gruppo, una proposta alternativa di parere (vedi allegato 6).

Augusto DI STANISLAO (IdV), nel rammentare che anche il gruppo Italia dei Valori ha presentato presso la Commissione di merito propri emendamenti al disegno di legge in esame, al fine di migliorarne il testo, sottolinea come attualmente le leggi regionali già prevedano la predisposizione di opportuni piani energetici che andrebbero coordinati con quanto stabilito dalle disposizioni introdotte dal provvedimento in oggetto.

Salvatore CICU (PdL), relatore, nel replicare alle osservazioni formulate dalla deputata Villecco Calipari, sottolinea che l'eventuale installazione di impianti energetici privi di dispositivi antinquinamento si porrebbe in contrasto con le leggi vigenti. Ritiene inoltre che la disciplina prevista dall'articolo 39 contenga in sé tutte le garanzie per una corretta installazione e gestione degli impianti, posto che, nell'ambito della Conferenza dei servizi, il Ministero della difesa è chiamato a svolgere la funzione di capofila tra le varie amministrazioni ed enti interessati, al fine di acquisire tutti i pareri e i nulla osta previsti dalla normativa vigente. Quanto all'articolo 57, nel rilevare l'urgenza di procedere alla distruzione delle armi chimiche che sono state di recente rinvenute, chiede comunque un approfondimento su questo punto da parte del rappresentante del Governo, affinché sia fugato qualsiasi dubbio in proposito.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA precisa che, a fronte di una diminuita capacità di smaltimento delle armi chimiche registratasi negli ultimi tempi da parte delle strutture militari, i ritrovamenti di armi non distrutte siano viceversa cresciuti, come dimostra l'episodio recentemente avvenuto in Veneto. Tutto ciò ha imposto un finanziamento urgente per tale attività di smaltimento a cui il Governo ha provveduto con il primo veicolo normativo disponibile, inserendo un apposito emendamento nel provvedimento in oggetto durante l'esame al Senato.

Ettore ROSATO (PD), nel ribadire quanto già evidenziato dalla deputata Villecco Calipari, sottolinea come il tema della distruzione delle armi chimiche avrebbe dovuto trovare una più idonea collocazione in altro provvedimento.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore, risultando pertanto preclusa la votazione sulla proposta alternativa di parere presentata dalla deputata Villecco Calipari.

La seduta termina alle 12.50.