CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 giugno 2009
185.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 9 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 12.35.

DL 39/2009: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.
C. 2468 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

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Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, osserva che il presente decreto-legge reca interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile. È composto da 19 articoli, suddivisi in 6 Capi.
Il Capo I (articoli 1-8) riguarda gli interventi immediati per il superamento dell'emergenza.
Il Capo II (articoli 9 e 9-bis) detta misure urgenti per la ricostruzione (stoccaggio, trasporto e smaltimento dei materiali provenienti da demolizioni, scarichi urbani, industriali e assimilati ai domestici, eccetera).
Il Capo III (articolo 10) reca una serie di disposizioni in materia di interventi per lo sviluppo socio-economico delle zone terremotate.
Il Capo IV (articolo 11) contiene, invece, misure volte alla prevenzione del rischio sismico.
Il Capo V (articoli 12-14) reca disposizioni di carattere fiscale e di copertura finanziaria. In particolare sono dettate norme in materia di giochi, in materia di spesa sanitaria e di spesa farmaceutica, nonché ulteriori disposizioni finanziarie.
Il Capo VI (articoli 15-19) reca infine disposizioni finali: erogazioni liberali e tutela della fede pubblica; prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli interventi per l'emergenza e la ricostruzione nella regione Abruzzo; svolgimento del G8 nella regione Abruzzo; copertura finanziaria ed entrata in vigore del decreto-legge.
Per quanto riguarda le competenze della Commissione Difesa, si segnalano rispettivamente, al Capo I, gli articoli 4, comma 1, e 7, comma 1 e, al Capo III, l'articolo 10, comma 5-bis.
In particolare, l'articolo 4, comma 1, prevede che con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri siano stabiliti i criteri e le modalità per il trasferimento, alla regione Abruzzo, ovvero ai comuni interessati dal sisma del 6 aprile 2009, degli immobili siti nel suo territorio appartenenti allo Stato, tra cui quelli gestiti dal Ministero della Difesa, che non siano più utilizzabili o che siano dismissibili perché non più rispondenti alle esigenze delle amministrazioni statali e che non risultino interessati da piani di dismissione o alienazione del patrimonio immobiliare volti alla riduzione del debito pubblico, secondo quanto disposto dall'articolo 1, comma 5, della legge finanziaria 2006.
L'articolo 7, comma 1, prevede che per gli interventi di assistenza già realizzati in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici, nonché per la loro prosecuzione fino al 31 dicembre 2009, in aggiunta alle somme già trasferite al fondo della Protezione civile, sia autorizzata la spesa di euro 580 milioni, fermo restando lo stanziamento di euro 80 milioni a decorrere dal 1o giugno 2009 destinato alla prosecuzione degli interventi e delle attività delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco nonché alla corresponsione al citato personale delle prestazioni di lavoro straordinario nel limite massimo di 75 ore mensili pro-capite da ripartire con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Con l'emendamento 7.1900 del relatore, approvato dal Senato nel corso dell'esame in Assemblea, è stato precisato che la spesa di euro 580 milioni deve intendersi comprensiva degli oneri per il trattamento economico, analogo a quello attribuito al personale delle Forze di polizia, da corrispondere al personale delle Forze armate con le modalità previste dal citato comma 2.
Infine, il comma 5-bis dell'articolo 10, introdotto dal Senato, ha disposto che le risorse finanziarie di pertinenza del Ministero della finalizzate allo svolgimento di attività correlate principalmente alle celebrazioni della festa della Repubblica 2009 siano ridotte di 1 milione di euro e il relativo importo, corrispondente ai risparmi realizzati, venga trasferito ad apposito capitolo di spesa dello stato di previsione del Ministero della Difesa, per essere destinato al finanziamento di appositi interventi a favore delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009, individuati con decreto del Ministro della Difesa.

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Per ultimo segnala una questione di particolare rilevanza che riguarda la situazione in cui versano i reparti del Genio militare chiamati a concorrere alle attività svolte dalla Protezione civile nelle zone colpite dal terremoto. I predetti reparti per poter corrispondere in modo efficace alle richieste della Protezione civile, penalizzando il meno possibile le attività d'istituto in corso, dovrebbero poter continuare ad avvalersi, almeno fino al 31 dicembre 2009, della manodopera occasionale di provata efficacia e affidabilità il cui contratto di lavoro risulti in scadenza nell'anno 2009. Tale possibilità, tuttavia, al momento risulta parzialmente preclusa dall'articolo 49, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, che ha esteso ai contratti stipulati dalle pubbliche amministrazioni il limite di durata - pari a 36 mesi nell'ultimo quinquennio - previsto, per i contratti stipulati nel settore privato, dall'articolo 5, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 368 del 2001, e successive modificazioni e integrazioni. Al fine di derogare al citato limite si dovrebbe inserire nel presente decreto una disposizione che consenta, nell'ambito delle risorse già destinate per l'anno 2009 all'esecuzione dei lavori in amministrazione diretta da parte del Genio militare e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la proroga o il rinnovo, fino al 31 dicembre 2009 - in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 49, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008 - dei contratti di lavoro a tempo determinato in scadenza nel medesimo anno, relativi ai lavoratori assunti dallo stesso Genio militare.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sulle parti di competenza del provvedimento in esame, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento stesso, con un'osservazione volta ad introdurre la citata disposizione, all'articolo 7, dopo il comma 4-bis (vedi allegato).

Augusto DI STANISLAO (IdV) chiede un chiarimento in merito alla copertura finanziaria degli oneri concernenti il trattamento economico, analogo a quello attribuito alle Forze di polizia, da corrispondere al personale delle Forze armate. In particolare, sottolinea come le risorse da destinare a copertura dei predetti oneri siano state individuate durante l'esame del decreto-legge in oggetto da parte del Senato, non attraverso uno stanziamento aggiuntivo, ma nell'ambito di quelle già destinate, ai sensi dell'articolo 7, comma 1, del decreto stesso, agli interventi di assistenza già realizzati in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici. Paventa pertanto il rischio che lo stanziamento di spesa previsto all'articolo 7, comma 1, pari a 580 milioni di euro, possa risultare insufficiente a far fronte ad entrambe le finalità.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, fa presente che la citata disposizione è stata introdotta dal Senato durante l'esame del decreto-legge per correggere un originario errore tecnico commesso nella stesura dell'articolo 7 che menzionava unicamente il trattamento economico delle Forze di polizia e del Corpo dei vigili del fuoco senza fare alcun riferimento al personale delle Forze armate, pur impegnato nelle attività di assistenza nei luoghi colpiti dagli eventi sismici. Peraltro segnala come la disposizione aggiunta dal Senato non dovrebbe inficiare la congruità delle risorse stanziate posto che nessun rilievo è stato formulato in proposito dalla Commissione bilancio del Senato.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel concordare con le osservazioni formulate dal relatore, dichiara che l'ammontare dell'autorizzazione di spesa, pari a 580 milioni di euro, di cui all'articolo 7, comma 1, era stato predisposto fin dall'origine tenendo conto degli oneri relativi al trattamento economico delle Forze armate. Pertanto la disposizione introdotta dal Senato non inficia in alcun modo gli interventi di assistenza previsti per le popolazioni colpite dagli eventi sismici.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, osserva come il chiarimento fornito dal Governo sgombri il campo da qualsiasi

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equivoco in ordine alla capienza delle risorse indicate all'articolo 7, comma 1, del decreto-legge in esame.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nel segnalare come il relatore abbia evidenziato, tra l'altro, che la proroga o il rinnovo dei contratti dei lavoratori del Genio campale sia soltanto «parzialmente» preclusa dalle disposizioni di cui all'articolo 49, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008, sottolinea come, a suo avviso, invece, il rinnovo o la proroga stesse siano totalmente precluse. Prova ne è il fatto che a causa del vincolo posto dal citato articolo 49, comma 3, a diversi lavoratori del Genio campale sia già stata negata la prosecuzione del contratto fino al 31 dicembre 2009.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, rispondendo alla richiesta di chiarimenti della deputata Villecco Calipari, fa presente che la proroga o il rinnovo fino al 31 dicembre 2009 debbano considerarsi precluse solo limitatamente a quei lavoratori il cui contratto di lavoro a tempo determinato abbia superato la durata complessiva di 36 mesi negli ultimi 5 anni, mentre invece tale preclusione non sussiste per quei lavoratori che, per effetto della proroga o del rinnovo, non superino tale limite.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel concordare con le osservazioni del relatore, ribadisce come a legislazione vigente vi sia un vincolo di legge che, come chiarito in precedenza, impedisce in alcuni casi il rinnovo o la proroga dei citati contratti. Al tempo stesso evidenzia come il Ministero della Difesa si sia attivato, fin dall'esame del decreto-legge in oggetto presso il Senato, ad introdurre una norma che consenta di derogare al limite imposto dall'articolo 49, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008. Valuta quindi con soddisfazione il fatto che la questione dei lavoratori del genio campale sia stata posta dal relatore all'attenzione della Commissione.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nel riepilogare l'attuale disciplina normativa che ha condotto all'assunzione dei lavoratori del Genio campale, sottolinea come quest'ultimi siano stati selezionati anche in base a criteri di sicurezza e siano stati impegnati nei più importati teatri in cui operano le Forze armate sia in Italia che all'estero. Pertanto, nel ritenere particolarmente significativo per il Ministero della Difesa e per i lavoratori stessi il rinnovo o la proroga dei predetti contratti, evidenzia la necessità che l'osservazione risultante dalla proposta di parere favorevole del relatore sia trasformata in condizione, in modo da attribuire maggiore forza al parere che la Commissione si appresta ad esprimere, evitando che, come avvenuto al Senato, le iniziali buone intenzioni del Governo siano poi vanificate.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, fa presente di non poter aderire alla richiesta della deputata Villecco Calipari in quanto ritiene che l'importanza e l'urgenza del decreto-legge in esame siano tali da non consentire che il parere favorevole della Commissione sia «condizionato» da una problematica specifica per quanto rilevante. Ciò peraltro non sminuisce il suo interesse a ché le questioni relative ai lavoratori del Genio campale trovino soluzione nell'ambito del decreto stesso. Infatti segnala di aver presentato, insieme al presidente Cirielli, un emendamento, presso la Commissione Ambiente, di tenore identico all'osservazione contenuta nel parere.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nell'osservare come l'importanza della questione dei lavoratori del Genio campale sia riconosciuta da tutte le parti politiche, e nel ricordare che anche il gruppo del PD ha presentato uno specifico emendamento al riguardo presso la Commissione Ambiente, sottolinea come vi sarebbero i presupposti per deliberare un parere favorevole con condizione. Ciò premesso preannuncia, anche a nome del suo gruppo, l'astensione sulla proposta di parere del relatore.

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Augusto DI STANISLAO (IdV), nel preannunciare la propria astensione sulla proposta di parere del relatore, ritiene necessario che una delegazione della Commissione Difesa si rechi al più presto in missione in Abruzzo nelle zone colpite dal sisma, affinché si possa appurare sul campo quali siano gli immobili della Difesa liberi e disponibili che possono essere effettivamente trasferiti alla Regione Abruzzo ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera a), del decreto-legge in esame.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA manifesta soddisfazione, a nome del Governo, per la proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 13.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 9 giugno 2009. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 13.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 04/2009, relativo all'acquisizione di sistemi controcarro di terza generazione con munizionamento e relativi supporti addestrativi e logistici.
Atto n. 84.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Salvatore CICU (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame è finalizzato all'acquisto, per l'Esercito e per la Marina, di taluni Sistemi di controcarro di terza generazione destinati a sostituire gli attuali sistemi a media e lunga gittata MILAN e TOW, attualmente in dotazione delle citate Forze armate.
Come precisato nella relazione illustrativa che accompagna il programma in esame, l'acquisizione dei nuovi sistemi si inquadra nel più generale programma di adeguamento e rinnovamento tecnologico delle Componenti terrestri ed anfibia. I sistemi da acquisire, infatti, sono impiegabili alle medie e lunghe distanze, sia da terra che da bordo dei veicoli operativi in dotazione e sono caratterizzati da elevata precisione ed efficacia.
In particolare, sempre secondo la citata relazione illustrativa, il sistema è realizzato in una duplice versione: terrestre e su piattaforma mobile ossia montata a bordo di mezzi terrestri in dotazione dell'Esercito. In entrambe le versioni il sistema è costituito essenzialmente da un missile, una camera termica, un'unità di comando e un supporto, tipo tripode, nella configurazione terrestre, o interfaccia, nella configurazione su piattaforma mobile.
Il sistema dovrà assicurare una distanza utile di impiego a partire da 250 metri fino a non meno di 4.000 metri e dovrà consentire di colpire il bersaglio con una probabilità pari al 90 per cento, impiegando differenti munizioni con modalità «fire and forget» e «fire and observer and update».
La modalità «fire and forget» (lancia e dimentica) consentirà di dirigere autonomamente il missile verso il bersaglio, assicurando una bassa esposizione degli operatori alla reazione avversaria dopo il lancio, anche durante le fasi di avvicinamento del missile al bersaglio; la modalità fire and observer and update» (lancia, osserva e aggiorna), invece, consentirà al lanciatore di controllare e aggiornare la mira sul bersaglio successivamente al lancio o cambiare bersaglio in prossimità dell'impatto.
Il sistema, inoltre, dovrà essere caratterizzato da una bassa segnatura termica, in modo da renderne difficoltoso il rilevamento sia al momento del lancio sia durante lo sviluppo della traiettoria (capacità «stealth»).

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Per quanto attiene all'addestramento, secondo la relazione illustrativa, il programma di approvvigionamento dovrà comprendere simulatori di tiro del tipo «indoor» (in ambiente chiuso) e «outdoor» (in ambiente esterno). Il primo tipo di simulatori consentirà l'addestramento del personale all'effettuazione di tutte le operazioni necessarie per il lancio del missile e per la verifica costante dell'attività addestrativa, tramite una consolle per istruttore; il secondo tipo di simulatori consentirà, invece, l'espletamento dell'attività didattica anche in ambiente operativo, quale un teatro di operazioni.
Nel dettaglio, il programma in oggetto, per quanto riguarda l'Esercito, prevede l'acquisizione di: 64 sistemi controcarro in versione terrestre; 20 sistemi controcarro in versione integrata veicolo corazzato da combattimento «DARDO»; 26 sistemi addestrativi «indoor»; 37 sistemi addestrativi «outdoor»; 870 missili «long Range»; per quanto concerne la Marina, prevede, invece, l'acquisizione di: 6 sistemi controcarro in versione terrestre; 2 sistemi addestrativi «indoor»; 2 sistemi addestrativi «outdoor»; 120 missili «long Range».
Per quanto riguarda i missili oggetto di acquisizione, la relazione illustrativa sembra riferirsi ai missili Spike long Range, che appartengono alla famiglia dei missili anticarro leggeri prodotti dall'impresa israeliana Rafael in quattro varianti (Spike-SR, Spike-MR, Spike-LR e Spike-ER). Tali missili differiscono, per la gittata, che varia da 800 a 8000 metri, e, in parte, anche per il sistema di guida e la dimensione della testata.
Il programma ha una durata di sei anni, con presumibile avvio già nel 2009, e un costo stimato in 121 milioni di euro. A questo proposito, la nota aggiuntiva allo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per il 2009, prevede, invece, una spesa complessiva di 120 milioni di euro di cui 1,6 per l'anno finanziario 2009. Riguardo a questo disallineamento nella stima degli oneri, appare pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo.
Per quanto concerne gli aspetti industriali del programma, la relazione illustrativa esclude il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale. Il programma dovrebbe essere realizzato attraverso la collaborazione della società RAFAEL e la Società MBDA.
In proposito, sempre la relazione illustrativa riferisce che, nell'aprile del 2008, le citate aziende hanno convenuto in merito alla produzione, all'assemblaggio e al supporto logistico integrato del sistema in esame, riconoscendo alla società MBDA-Italia il ruolo di co-fornitrice del sistema con una percentuale di contributo operativo pari al 47 per cento della commessa.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base degli eventuali chiarimenti del Governo, degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito e delle audizioni informali di esperti del Ministero della difesa che la Commissione svolgerà nella seduta di domani.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, premesso che il missile Spike risulta già in dotazione delle Forze armate, osserva come il sistema d'arma in oggetto rappresenti sostanzialmente una fase di un più ampio sistema di armamento già avviato. Riguardo alle richieste di chiarimento formulate dal relatore, fa presente che i dati risultanti dalla nota aggiuntiva devono essere considerati come dati programmatici e, in quanto tali, soggetti ad evoluzione nel corso del tempo in funzione delle novità sopravvenute, quali ad esempio i vincoli di bilancio, le esigenze legate alla produzione e così via. Ritiene pertanto fisiologico che possano verificarsi disallineamenti tra i dati contenuti nella nota aggiuntiva e quelli contenuti nelle relazioni illustrative che accompagnano i programmi presentati per il parere parlamentare, proprio a causa del lasso di tempo che intercorre tra la presentazione della predetta nota e la trasmissione dei citati programmi.

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Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), nel prendere atto delle dichiarazioni del sottosegretario Cossiga, evidenzia come il programma di armamento, dianzi richiamato dal rappresentante del Governo, sia stato avviato fin dal 2007 ed abbia comportato un impegno di spesa via via crescente fino ad arrivare all'attuale fase oggetto del parere parlamentare. Ciò posto, chiede pertanto al rappresentante del Governo chiarimenti in merito alla durata complessiva del programma considerato nella sua interezza e al relativo costo, includendovi anche gli oneri pregressi che, peraltro, non figurano nella relazione illustrativa che accompagna il programma in oggetto.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel far presente di avere al momento a disposizione i soli dati relativi alla fase del programma oggetto del parere parlamentare, ma non anche quelli concernenti la serie storica degli oneri legati al più ampio programma di armamento, in cui tale fase si inserisce, si riserva di fornire i chiarimenti richiesti nel prosieguo dell'esame.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2009, relativo alla fase di sviluppo e industrializzazione della munizione guidata LR (Long Range) per l'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali e terrestri - VULCANO.
Atto n. 85.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva che il Programma Vulcano, finalizzato all'incremento della gittata e della precisione delle artiglierie sulle unità navali e terrestri, è stato avviato nel 2002, preceduto quattro studi di prefattibilità, ed è articolato, in quattro step. Il Programma pluriennale su cui la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere rappresenta il terzo step del più ampio programma Vulcano, per la precisione lo step Sviluppo, industrializzazione delle munizioni Long Range. Tale step presenta una durata stimata di cinque anni ed è articolato in due fasi: Sviluppo munizione guidata (2009-2012) e Industrializzazione munizione guidata (2012-2014).
L'acquisizione del nuovo sistema d'arma è finalizzata:
alla necessità che le Forze navali siano dotate di maggiori capacità di supporto e protezione in profondità in ambiente costiero di Forze ed obiettivi ubicati a terra;
all'esigenza di dotare l'artiglieria terrestre di un munizionamento guidato che consenta il raggiungimento di una gittata di 140 Km.

Al fine di assicurare la massima protezione alle truppe impiegate nelle diverse operazioni, è apparso necessario potenziare «l'attuale capacità di Supporto di Fuoco» delle Unità navali della Marina militare italiana così come le capacità d'intervento delle unità di artiglieria terrestre.
L'esigenza di dotarsi del munizionamento VULCANO viene, inoltre, ricondotta alle priorità indicate dalla NATO.
Secondo la relazione illustrativa, l'esigenza media operativa rende necessario disporre di munizioni di tipo non guidato a media gittata (Extended range) entro il 2009 e di munizioni guidate a lunga gittata (Long range) entro il 2012.
Per quanto riguarda le artiglierie navali, il loro supporto è considerato complementare a quello operato dai velivoli e viene ritenuto un elemento indispensabile per assicurare una ottimale protezione e per conferire contestualmente efficacia alle azioni delle truppe di terra.
L'azione di protezione delle forze terrestri o anfibie comporta infatti l'esigenza di disporre di sistemi d'arma caratterizzati da agevole e rapida ridislocabilità, elevata

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precisione (attraverso l'impiego di munizionamento guidato), prontezza di intervento e capacità di agire alla massima distanza possibile dalle difese avversarie. In proposito la relazione illustrativa sottolinea l'esigenza di poter effettuare gittate superiori ai 100 Km. per mantenere una distanza di sicurezza dal fuoco avversario durante la neutralizzazione dei bersagli.
Per quanto concerne l'artiglieria terrestre, il programma prevede la realizzazione di un munizionamento (guidato e non) il cui margine di errore deve essere contenuto nell'ordine di pochi metri e deve assicurare una gittata che può giungere, nel caso di impiego guidato con artiglieria terrestre, fino a 140 Km.
Il costo programma in esame è valutato in 118,5 milioni di euro (comprensivi delle quote a carico delle altre nazioni partecipanti: attualmente Olanda e Spagna), suddivisi in cinque esercizi finanziari a partire dal 2009. Tuttavia la relazione illustrativa non specifica, né l'articolazione della spesa nei diversi esercizi finanziari, né l'entità del contributo dei Paesi partecipanti, ma si limita a precisare che gli oneri sono a carico dei capitoli relativi ad Ammodernamento e Rinnovamento del bilancio ordinario del Ministero della difesa. Al riguardo appare pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo. L'industria responsabile del programma è la OTO-Melara S.p.A. di La Spezia, che è anche l'impresa produttrice degli impianti sui quali il nuovo munizionamento verrà impiegato.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in oggetto, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, in merito alle richieste di chiarimento formulate dal relatore, nel richiamare quanto già evidenziato nell'odierna seduta circa il disallineamento tra oneri risultanti dalla nota aggiuntiva e oneri indicati nella relazione che accompagna il programma oggetto del parere parlamentare, sottolinea altresì che permangono ancora margini di incertezza sia nella dinamica temporale della spesa, sia nel livello di coinvolgimento della Spagna quale partner del programma, che impediscono, al momento, una valutazione precisa dell'onere complessivo e della sua ripartizione annuale.

Augusto DI STANISLAO (IdV) sottolinea, con rammarico, come dalle dichiarazioni rese dal rappresentante del Governo emerga in modo palese che le informazioni fornite al Parlamento dall'esecutivo presentano margini di incertezza molto ampi che non consentono di cogliere pienamente la portata finanziaria dei programmi di armamento e la loro dinamica temporale. Ritiene pertanto necessario che la Commissione individui sedi appropriate per approfondire, nel corso dei suoi lavori, questa particolare tematica che, travalicando il singolo programma di armamento, coinvolge in maniera più generale i rapporti tra Governo e Parlamento.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nel concordare con le osservazioni del deputato Di Stanislao e nel ricordare che la Commissione sta svolgendo un'apposita indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma da parte del Ministero della Difesa, ritiene che già nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, che si terrà questa settimana, si potrà definire la sede più appropriata nell'ambito della quale svolgere l'approfondimento richiesto. Sottolinea come tale approfondimento risulti particolarmente importante, dal momento che, allo stato attuale, il parere che la Commissione è chiamata ad esprimere sui diversi programmi d'arma, in mancanza di interventi correttivi, rischia di essere sostanzialmente irrilevante.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA dichiara la propria disponibilità a svolgere l'approfondimento richiesto nella sede che la Commissione riterrà più opportuna.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2009, relativo alla realizzazione di tre stazioni «Anchor» fisse, con funzioni integrative e alternative al Centro di gestione e di controllo di Vigna di Valle (Roma) del sistema satellitare per le telecomunicazioni denominato «SICRAL».
Atto n. 86.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Roberto SPECIALE (PdL), relatore, osserva che il SICRAL, il primo sistema satellitare militare italiano di comunicazioni, consente di garantire l'interoperabilità tra reti che richiedono un elevato grado di sicurezza e riservatezza delle informazioni (reti della Difesa, della sicurezza pubblica, dell'emergenza civile e della gestione e controllo delle infrastrutture strategiche). Esso è stato concepito per garantire le operazioni connesse con l'attività di gestione delle crisi in aree dove le comunicazioni sono difficili da realizzare con i sistemi convenzionali.
Il sistema, frutto di un progetto avviato nel 1995 grazie al consorzio SITAB, costituito da Alenia Spazio, azienda capocommessa, FiatAvio e Telespazio, è composto da due sottoinsiemi: il segmento spaziale e il segmento terrestre.
Il segmento spaziale è attualmente costituito dai satelliti SICRAL-1 - che sarà sostituito al termine della sua vita operativa, intorno al 2011, dal SICRAL-2 - e SICRAL-1B.
Il segmento terrestre è composto dal Centro di gestione e controllo di Vigna di Valle (Roma), dai «terminali utenti» sia fissi che trasportabili e da un supporto logistico integrato preposto all'assistenza tecnico-logistica del sistema. Vi è inoltre una infrastruttura secondaria di gestione e controllo, ospitata presso il Centro operativo del Fucino della società Telespazio, che viene attivata, all'occorrenza, per garantire la continuità del servizio in caso di problemi tecnici insorti alla stazione primaria.
Venendo al programma in esame, sottolineo che il suo scopo è quello di assicurare nel tempo le prestazioni operative offerte dal citato sistema satellitare, attraverso la realizzazione di tre stazioni «Anchor» integrative e alternative al Centro di gestione e controllo di Vigna di Valle (Roma). Tali stazioni dovranno essere installate in punti diversi del territorio nazionale, così da decongestionare il traffico satellitare del citato Centro che dovrebbe contestualmente risultare potenziato.
La relazione illustrativa precisa, inoltre, che le nuove stazioni saranno gestite dal citato Centro di gestione e controllo di Vigna di Valle e dovranno essere in grado, in caso di «totale avaria» dello stesso Centro, di svolgere funzioni di monitoraggio e controllo della rete essendo integrate nella rete Monitoring and Control del sistema satellitare.
Il programma ha una durata di tre anni, dal 2009 al 2011, con un costo stimato di circa 15 milioni di euro, e dovrebbe essere finanziato attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della Difesa. In relazione al Programma pluriennale in esame, tuttavia, si segnala che la nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della Difesa per il 2009 prevede un onere complessivo di circa 25 milioni (di cui 4,4 relativi all'anno finanziario 2009) e la conclusione dei lavori nel 2013. In proposito, appare pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo.
Per quanto riguarda gli aspetti industriali del programma, la relazione illustrativa esclude il ricorso ad iniziative di cooperazione internazionale. Il programma dovrebbe pertanto essere realizzato dall'industria nazionale operativa prevalentemente nel settore elettronico, spaziale e delle telecomunicazioni.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in oggetto, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

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Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, con riguardo alle richieste di chiarimento formulate dal relatore, rinvia alle osservazioni già effettuate con riferimento ai programmi esaminati in precedenza.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2009, relativo allo sviluppo e all'integrazione di un sistema di autoprotezione infrarosso (Directed infra-Red counter-Measures - DIRCM) di ultima generazione basato su tecnologia laser, per la protezione degli assetti aerei dell'Aeronautica militare.
Atto n. 87.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame concerne l'acquisizione di un sistema di autoprotezione infrarosso di ultima generazione, basato su tecnologia laser, per la protezione degli aerei dell'Aeronautica militare contro minacce missilistiche a guida infrarossa, con particolare riferimento agli attacchi recati da armamenti di tipo MANPADS, ossia recati da sistemi missilistici antiaerei a corto raggio trasportabili a spalla.
I predetti sistemi missilistici, infatti, pur essendo sistemi d'arma complessi e tecnologicamente sofisticati, possono essere considerati, per le loro caratteristiche fisiche, delle armi leggere e, grazie a questa particolarità, non sono inseriti in alcuna convenzione internazionale concernente il controllo delle armi.
La relazione illustrativa evidenzia che i sistemi missilistici portatili sono ampiamente presenti (nell'ordine delle 100.000 unità) nel mercato «non controllato» degli armamenti e che di tali sistemi risultano dotate anche organizzazioni terroristiche. In particolare, la minaccia recata da questo tipo di armamento è particolarmente significativa, sia nelle attuali situazioni di crisi in cui sono chiamate ad operare le Forze armate nelle operazioni fuori area, sia nei contesti nei quali non è possibile mantenere il completo controllo dei dintorni delle aree di decollo/atterraggio.
Al fronte di tali evolute minacce, la citata nota considera necessario, allo stato, predisporre strumenti di autoprotezione di ultima generazione, basati sulla generazione di un raggio laser in grado di abbattere il missile che si dirige verso il velivolo, accecandone in sensore.
Il programma ha una durata prevista di quattro anni, dal 2009 al 2012, e un costo stimato complessivamente in 65 milioni di euro, il cui finanziamento, di cui non viene evidenziata la ripartizione annuale, risulta a carico dei capitoli relativi alle spese di ammodernamento e rinnovamento del bilancio ordinario del Ministero della Difesa. In merito a tale ripartizione appare pertanto opportuno un chiarimento da parte del Governo.
Per quanto riguarda gli aspetti industriali, la relazione illustrativa esclude il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale e riferisce che il programma dovrebbe essere realizzato prevalentemente dall'industria aeronautica nazionale e dalle industrie statunitensi del settore elettronico e avionico.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in oggetto, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, in merito alle richieste formulate dal relatore, rinvia alle osservazioni svolte con riferimento ai programmi esaminati in precedenza.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Programma pluriennale di A/R n. SMD 08/2009, relativo all'acquisizione di sedici veicoli protetti ambulanza VTMM (veicolo da trasporto medio multiruolo) e quattro veicoli protetti ambulanza VBM (veicolo blindato medio) per le esigenze di operazioni fuori dai confini nazionali.
Atto n. 88.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Franco GIDONI (LNP), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame concerne l'acquisizione di 16 VTMM, Veicoli da trasporto medio multiruolo adibiti ad ambulanze protette, e di 4 VBM, Veicoli blindati medi configurati per la medesima missione.
Come precisato nella relazione illustrativa che accompagna il programma in oggetto, l'acquisizione dei citati veicoli ambulanza è necessaria per soddisfare talune importanti esigenze di carattere sanitario connesse allo svolgimento di operazioni compiute fuori dai confini nazionali. Sembra evidente il riferimento all'Afghanistan, teatro sul quale le cosiddette MEDEVAC, termine che indica le evacuazioni sanitarie sotto il fuoco avversario, sono state effettuate finora quasi esclusivamente da elicotteri esposti a gravissimi rischi.
La capacità operativa che si intende acquisire è quella d'intervento medico urgente, Ciò che occorre per soccorrere il personale ferito, in un'area il più possibile prossima a quella dello scontro, stabilizzarlo e trasportarlo in condizioni di ragionevole sicurezza verso le più attrezzate strutture sanitarie da campo. Un'attività critica, che può fare la differenza tra la morte e la sopravvivenza dei militari traumatizzati ed altresì tra la conservazione o la perdita degli arti eventualmente colpiti.
Per quanto concerne le caratteristiche dei «veicoli ambulanza protetti», si ricorda che tali mezzi, opportunamente allestiti con gli equipaggiamenti sanitari standard, consentirebbero al personale sanitario di trattare efficacemente a bordo tutti quei casi che richiedono interventi immediati in loco e di trasportare due assistiti, assieme al personale sanitario necessario per mantenere stabili le loro condizioni fino all'arrivo alla struttura sanitaria di provvisoria destinazione.
Il programma ha una durata prevista di cinque anni: dal 2009 al 2013, con un costo stimato complessivamente in 33,2 milioni di euro, di cui 19,2 milioni di euro per le ambulanze protette su piattaforma VTMM e 14 milioni di euro per le ambulanze protette su piattaforma VBM, e dovrebbe essere finanziato attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della Difesa.
L'urgenza di potenziare rapidamente le capacità nazionali nel settore consiglierebbe forse un'accelerazione dei tempi rispetto a quelli previsti, tenuto conto di quanto sta accadendo adesso in zone come la Provincia di Baghdis, dove anche recentemente è stato necessario assistere e sgomberare rapidamente alcuni paracadutisti rimasti feriti in scontri a fuoco sostenuti contro i ribelli talebani.
Sembra opportuno anche un secondo rilievo. La nota aggiuntiva allo stato di previsione del Ministero della Difesa per il 2009 non indica esplicitamente il programma in esame nell'elenco di quelli finanziati. In proposito, si ritiene che spetti al Governo il compito di chiarire al Parlamento se tale programma relativo ai VTMM e VTB da adibire ad ambulanze protette risulti o meno compreso tra i «Programmi minori» relativi alla «sostenibilità logistica» della componente terrestre, rispetto ai quali la citata nota aggiuntiva prevede uno stanziamento di 39,1 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli aspetti industriali del programma, infine, la relazione illustrativa inviata dal Governo al Parlamento esclude il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale. Di conseguenza, è probabile che la realizzazione del programma sia assicurata prevalentemente da imprese nazionali ed in particolare dal Consorzio Iveco-Otomelara, peraltro già distintosi per aver prodotto numerosi mezzi all'avanguardia utilizzati dai nostri contingenti inviati all'estero.

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In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in oggetto, si riserva di formulare una proposta di parere a conclusione dell'esame.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA fa presente che il programma in oggetto è incluso nell'ambito dei programmi minori ed è stato trasmesso per il parere parlamentare, in quanto determina, comunque, un potenziamento della capacità operativa delle Forze armate. Assicura, infine, che il citato programma sarà realizzato nel previsto termine di cinque anni.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) chiede al rappresentante del Governo di chiarire se l'onere del programma in esame sia da includere oppure da aggiungere a quello indicato per i programmi minori dalla nota aggiuntiva.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA dichiara che l'onere del programma in oggetto è compreso all'interno dello stanziamento complessivo destinato ai programmi minori.

Augusto DI STANISLAO (IdV) esorta il Governo a non avere timore di fornire al Parlamento una informazione esaustiva sui programmi d'arma, posto che dalla dialettica maggioranza-opposizione possono scaturire contributi costruttivi per l'attività del Governo.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel sottolineare che da parte del Governo non esiste nessun timore a fornire tutte le informazioni che il Parlamento ritenga opportune, ribadisce la propria disponibilità a svolgere i necessari approfondimenti sul tema in discussione.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.40.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00147 Rosato: sull'attribuzione del «premio di congedamento» al personale militare.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 172 del 5 maggio 2009, a pagina 16, seconda colonna, prima riga, sostituire le parole: «direttore della direzione centrale della contabilità nazionale dell'ISTAT» con le seguenti: «dirigente del servizio finanza pubblica della contabilità nazionale dell'ISTAT»; alla medesima pagina 16, seconda colonna, nona riga, sostituire le parole: «direttore della direzione centrale della contabilità nazionale dell'ISTAT» con le seguenti: «dirigente del servizio finanza pubblica della contabilità nazionale dell'ISTAT».