CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 maggio 2009
174.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 16

SEDE REFERENTE

Giovedì 7 maggio 2009. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia CRAXI.

La seduta comincia alle 9.05.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo Italia-Federazione russa sulla cooperazione nella lotta alla criminalità, fatto a Roma il 5 novembre 2003.
C. 2226 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 aprile 2009.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II e V. Richiama quindi gli approfondimenti istruttori svolti sulla situazione dei diritti umani in Russia, richiesti dai gruppi di maggioranza e di opposizione.

Claudio D'AMICO (LNP), a nome del suo gruppo, preannuncia l'orientamento favorevole sul provvedimento in esame.

Paolo CORSINI (PD), prospettando il sostegno del gruppo del Partito Democratico

Pag. 17

al disegno di legge in titolo, ritiene necessario, anche alla luce degli elementi emersi nel corso delle audizioni svolte, evidenziare la problematicità della situazione dei diritti umani e civili in Russia. Comprendendo la necessità di ratificare l'accordo concluso, sottolinea come la tutela incondizionata dei diritti umani rappresenti una scelta fondamentale della politica estera dell'Italia e dell'intera Unione europea. Invita pertanto il Governo a far sentire la sua voce in proposito nelle sedi appropriate.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI rassicura l'onorevole Corsini in merito alla costante attenzione del Governo su tali temi. Ritiene peraltro significativo che i gruppi di opposizione sollevino la questione dei diritti umani rispetto ad un Paese che in passato ha costituito il principale punto di riferimento per una parte della sinistra italiana.

Enrico PIANETTA (PdL) preannuncia l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, ricorda che nel corso della recente missione a Mosca la delegazione della Commissione ha tra l'altro avuto un incontro con il difensore civico che sta procedendo alla stesura di un rapporto sulla situazione dei diritti umani in Russia. Al riguardo segnala che dai colloqui avuti si è ricavata l'impressione di un grande impegno per il miglioramento della situazione, impegno confermato anche dalle informazioni fornite dall'ambasciatore italiano a Mosca.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera all'unanimità di conferire il mandato al relatore, presidente Stefani, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Belarus per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Minsk l'11 agosto 2005.
C. 2294 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 aprile 2009.

Stefano STEFANI, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II, V, VI, VII, IV, X e XI.

Paolo CORSINI (PD), preannunciando l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento in titolo, motivato dalla necessità di uniformare la normativa in tema di doppie imposizioni, sollecita il Governo, anche in considerazione della recente visita in Italia del Presidente Lukashenko, ad un maggiore impegno a favore della tutela dei diritti umani in Bielorussia e di una evoluzione politica che assicuri la separazione dei poteri ed una rappresentanza democraticamente eletta in quel Paese.

Fiamma NIRENSTEIN (PdL), pur preannunciando il voto favorevole del suo gruppo in occasione della deliberazione sul mandato al relatore a riferire presso l'Assemblea, sottolinea la particolare gravità della situazione politica bielorussa, caratterizzata dalla presenza di un regime dittatoriale segnato da ripetute violazioni dei diritti umani e dall'assenza di ogni controllo sul sistema giudiziario. Considera quindi necessario un impegno esplicito per favorire un percorso di riforme.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI assicura il costante impegno del nostro Paese e dell'Unione europea

Pag. 18

sulle questioni sollevate dai commissari intervenuti.

Claudio D'AMICO (LNP), richiamando il contenuto di colloqui tenuti con esponenti dell'opposizione bielorussa e di organizzazioni non governative locali nel corso di una recente missione svolta in qualità di componente della delegazione parlamentare presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE, ritiene che, in parziale difformità con quanto riferiscono gli organi di informazione, il quadro politico bielorusso si stia caratterizzando per una maggiore apertura, evidenziata anche dall'attuale assenza di detenuti politici nel Paese. Preannuncia pertanto l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera all'unanimità di conferire il mandato al relatore, onorevole Picchi, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Croazia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatto a Roma il 29 ottobre 1999 e Scambio di Note correttivo effettuato a Zagabria il 28 febbraio, il 7 e il 10 marzo 2003.
C. 2363 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 aprile 2009.

Stefano STEFANI, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II, V, VI, VII, IV, X e XI.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI, in risposta alle richieste di chiarimento formulate nel corso della precedete seduta dal relatore, segnala che l'accesso al mercato immobiliare in Croazia in condizioni di non discriminazione su base della nazionalità trova fondamento nell'articolo 60 dell'Accordo di associazione e di stabilizzazione firmato dalla Croazia con l'Unione europea. Le autorità croate hanno garantito l'accesso al mercato immobiliare a cittadini italiani non residenti già dall'ottobre 2006 su base di reciprocità. A partire dal 1 febbraio 2009 il mercato immobiliare in Croazia è stato definitivamente liberalizzato per le persone fisiche e giuridiche dell'Unione europea. Secondo i dati presentati dalle Autorità croate alla Commissione europea, dal 1991 al febbraio 2009 sono state ricevute dal Ministero della giustizia croato 1.016 richieste di acquisto di immobili da parte di cittadini italiani. Nel periodo ottobre 2006-febbraio 2009 sono stati risolti positivamente 723 casi di acquisti di immobili da parte di cittadini italiani. Dalla seconda metà del 2008 le domande di acquisto di immobili da parte degli stranieri sono diminuite drasticamente a causa della crisi economico-finanziaria internazionale.
Circa la vicenda dei beni degli esuli ricorda che occorre innanzitutto tener presente che la Croazia si è riconosciuta quale Stato successore agli Accordi di Osimo del 1975 e di Roma del 1983 che regolarono la questione con l'allora Repubblica Federale di Jugoslavia. La legge di denazionalizzazione in vigore in Croazia dal 1996, prevede la possibilità di riacquisire un bene immobile nazionalizzato anche da parte di stranieri solo per casi che non rientrano in precedenti accordi internazionali qualora esista un accordo bilaterale tra la Croazia e lo Stato del richiedente. Al momento nessun accordo è stato stipulato dalla Repubblica di Croazia. Nondimeno, rileva la recente decisione di un tribunale amministrativo

Pag. 19

croato che ha riconosciuto il diritto di un cittadino straniero alla restituzione del bene nazionalizzato anche in assenza di un accordo bilaterale. Sul caso si è in attesa della pronuncia della Corte Suprema.
Sottolinea che il Governo segue con grande attenzione le tematiche inerenti agli esuli istriani, fiumani e dalmati. Il tavolo di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio, presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, si è riunito da ultimo il 5 febbraio 2009. In tale ambito il Ministero degli affari esteri coordina il tavolo ad hoc sulle restituzioni dei beni che si è riunito presso la Farnesina il 21 aprile, presieduto del sottosegretario Mantica.
Rammenta infine che, allo scopo di rafforzare ulteriormente la collaborazione con le autorità croate, l'Italia e la Croazia hanno firmato il 12 gennaio 2009 un memorandum di cooperazione bilaterale che consente di affrontare temi di interesse reciproco - ivi incluse le tematiche precedentemente illustrate - in uno spirito costruttivo ed in un'ottica europea. Il memorandum in parola ha costituito un Comitato di coordinamento dei ministri, presieduto dai ministri degli esteri, che si riunirà prossimamente a Roma.

Enrico PIANETTA (PdL), preannunciando il voto favorevole del suo gruppo in occasione della deliberazione sul conferimento del mandato al relatore, ringrazia il Governo per l'attenzione dimostrata verso le problematiche connesse all'esodo di popolazioni italiane dall'Istria e dalla Dalmazia, che ha rappresentato un'immane e nefanda tragedia. Nel ritenere soddisfacenti gli elementi informativi forniti dal sottosegretario Craxi alla Commissione, sottolinea l'importanza di monitorare in modo costante la condizione delle famiglie coinvolte in quella triste vicenda storica.

Claudio D'AMICO (LNP), a nome del suo gruppo, preannuncia l'orientamento favorevole sul provvedimento in esame.

Paolo CORSINI (PD), precisando che la situazione politica croata non presenta problemi sotto il profilo della tutela dei diritti umani e della democraticità delle istituzioni, si associa alle osservazioni del collega Pianetta sulla drammaticità della vicenda degli esuli istriano-dalmati. Auspica quindi uno sforzo comune per giungere a sanare definitivamente le ferite allora aperte, in analogia con quanto fatto recentemente per le vicende relative sia agli esuli italiani dalla Libia che alla politica coloniale italiana in quel Paese.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI, nel concordare con i commissari intervenuti, sottolinea che l'Italia ha definito il proprio contenzioso con la Croazia e che i rapporti tra i due Paesi sono da tempo amichevoli. Nel segnalare l'opportunità di tenere distinte vicende tra loro disomogenee come quelle dei rapporti tra l'Italia e la Croazia da un lato e tra l'Italia e la Libia dall'altro, esprime il pieno impegno del Governo a mantenere l'attenzione sulla condizione degli esuli istriano-dalmati.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera all'unanimità di conferire il mandato al relatore, onorevole Biancofiore, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Slovenia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Lubiana l'11 settembre 2001.
C. 2362 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 aprile 2009.

Pag. 20

Stefano STEFANI, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I, II, V, VI, VII, IV, X e XI.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI in risposta alle richieste di chiarimento formulate nel corso della precedete seduta dal relatore, segnala che secondo i dati dell'ultimo censimento del 2002 la minoranza autoctona italiana in Slovenia consta di circa 2.250 unità. Si riscontra, in generale, un quadro normativo sostanzialmente adeguato garantito dalla stessa Costituzione slovena, a partire dal bilinguismo, in linea con quanto realizzato nei confronti della minoranza slovena in Italia. La minoranza italiana è rappresentata in Parlamento con un seggio ad hoc, attualmente ricoperto dall'onorevole Roberto Battelli. Oltre agli obblighi derivanti dai trattati internazionali in tema di bilinguismo, la Slovenia si è a suo tempo impegnata ad applicare il Memorandum d'intesa sulla tutela della minoranza italiana in Croazia e Slovenia del 15 gennaio 1992. Il monitoraggio dell'applicazione del bilinguismo costituisce una priorità tra le attività svolte dalla Ambasciata italiana a Lubiana e dal Consolato generale a Capodistria (che ha competenza territoriale sui comuni di Capodistria, Isola, Pirano, comuni che hanno adottato nei propri statuti comunali il bilinguismo integrale) ed in tale ambito la nostra rete diplomatico-consolare opera in costante collaborazione con le associazioni della minoranza italiana.
Ricorda che nel 2008 il Governo sloveno ha approvato un incremento dei fondi a favore della minoranza italiana pari a 381.000 euro (+35 per cento) per un totale di 1,47 milioni di euro. L'impegno a favore della nostra minoranza è stato confermato anche per il 2009, nonostante le gravi conseguenze della crisi economica mondiale in Slovenia, con un finanziamento pari a 1,21 milioni di euro, a cui si aggiungono fondi ad hoc da parte del Ministero della cultura sloveno. A tali finanziamenti sloveni si aggiunge il sostegno del Governo italiano che nel 2009 ha stanziato per la minoranza italiana in Slovenia e Croazia 5,11 milioni di euro.
Circa la TV Capodistria, riporta che le Autorità slovene hanno fornito assicurazioni sull'attenzione dedicata alla programmazione in lingua italiana al fine di preservarne l'integrità. Lo stesso Governo sloveno ha adeguato gli stanziamenti a favore dell'emittente nel 2008. Il nuovo Governo, guidato dal Primo Ministro Pahor, in carica dal novembre 2008, ha recentemente fornito assicurazioni affinché anche per il 2009 non vi siano decurtazioni ai finanziamenti per l'emittente. Nel prossimo futuro è prevista la ripresa delle trasmissioni via satellite di TV Capodistria in lingua italiana con un rilevante contributo anche da parte italiana.
Per quanto concerne l'adeguamento della normativa slovena alle norme e ai principi dell'ordinamento giuridico comunitario con particolare riferimento alla non-discriminazione sulla base della nazionalità, non si rilevano criticità specifiche, né risultano particolari rilievi avanzati da parte della Commissione Europea.
Ricorda infine che il Governo italiano è costantemente impegnato a sostenere le attività della nostra minoranza in Slovenia. Al fine di rafforzare ulteriormente la collaborazione con le autorità slovene, Italia e Slovenia hanno firmato nel 2007 un memorandum di cooperazione bilaterale che consente di affrontare anche i temi di interesse delle rispettive minoranze in uno spirito costruttivo e in un'ottica europea. Il memorandum in parola ha costituito un Comitato di Coordinamento dei Ministri, presieduto dai ministri degli esteri, che si è riunito per la prima volta nel settembre 2008. La prossima riunione del Comitato è prevista il 9 settembre a Lubiana.

Enrico PIANETTA (PdL), preannunciando il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in titolo, ringrazia il rappresentante del Governo per gli elementi informativi forniti alla Commissione.

Paolo CORSINI (PD), condividendo le considerazioni svolte dal sottosegretario

Pag. 21

Craxi sulla complessa condizione della minoranza italiana in Slovenia, ne sottolinea la portata simbolica e politica nei rapporti tra i due Paesi. Ritiene peraltro che le risposte fornite documentano l'attenzione che tale questione riceve dal Governo.

Claudio D'AMICO (LNP), a nome del suo gruppo, preannuncia l'orientamento favorevole sul provvedimento in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera all'unanimità di conferire il mandato al relatore, onorevole Biancofiore, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 9.30.