CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 aprile 2009
163.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO

Martedì 7 aprile 2009. - Presidenza del vicepresidente Raffaello VIGNALI.

La seduta comincia alle 14.35.

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 dicembre 2008 su «La strada verso il miglioramento dell'ambiente per le PMI in Europa - Atto sulle piccole imprese ("Small Business Act")».
Doc. XII, n. 194

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 125 del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 marzo 2009.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, illustra un'ulteriore formulazione della propria proposta di risoluzione (vedi allegato).

Federico TESTA (PD), nel manifestare una condivisione di massima dell'ulteriore proposta di risoluzione presentata dal relatore, che si riserva di approfondire, intende svolgere alcune considerazioni. In primo luogo, osserva che le realtà europee definite come small business rappresentano una categoria abbastanza diversa dalla piccola impresa italiana che nel contesto europeo dovrebbe essere più propriamente definita come microimpresa date le sue caratteristiche dimensionali. In secondo luogo, il concetto stesso della dimensione di impresa non si presta, a suo avviso, ad un'interpretazione univoca: da un lato, infatti, l'impresa può essere considerata come entità giuridica, dall'altro, come unità di business e in termini di attività economica. Vi sono imprese che rappresentano realtà molto piccole dal punto di vista giuridico, ma che riescono ad integrare le loro competenze all'interno di una rete di imprese di notevoli dimensioni che, in molti casi, ne consente l'internazionalizzazione; viceversa, vi sono imprese di grandi dimensioni, la cui attività non è inserita in una rete o in un distretto e risulta molto più limitata rispetto a quella di imprese decisamente inferiori dal punto di vista dimensionale. Ritiene altresì che le operazioni di fusione - che pure possono avere una valenza giuridica - e la crescita meramente dimensionale delle imprese non rappresentino l'unica soluzione alle problematiche delle imprese, che a suo avviso possono

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trarre notevoli vantaggi dall'incentivazione a consorziarsi in una rete.
In relazione ad uno dei punti maggiormente stressati dalla risoluzione del Parlamento Europeo sullo small business act, rileva che le recenti riforme attuate in Italia vanno a detrimento proprio di quegli indirizzi scolastici in cui le materie giuridico-economiche erano presenti, e che tale orientamento certo non favorisce la crescita della mentalità imprenditoriale nelle giovani generazioni.
Osserva che la richiesta di requisiti economici eccessivamente elevati per la partecipazione alle gare pubbliche favorisce le imprese di grandi dimensioni e non fornisce comunque garanzie sulla serietà delle stesse e condivide quindi il rilievo formulato dal documento. Ritiene, infine, che sull'export sarebbe opportuno favorire la nascita di consorzi che lavorino insieme all'estero consentendo indirettamente la crescita dimensionale delle attività imprenditoriali.

Alberto TORAZZI (LNP), esprime apprezzamento per il riferimento contenuto nella lettera h) del dispositivo in cui si impegna il Governo ad introdurre misure atte a garantire, attraverso l'introduzione di un criterio automatico, il recupero di crediti nei confronti della pubblica amministrazione. Chiede al relatore di inserire inoltre, nella proposta di risoluzione, un riferimento a modalità che possano consentire alle piccole e medie imprese italiane di difendersi dalla concorrenza sleale e dal dumping all'interno dell'Unione europea, eventualmente prevedendo a questo fine la creazione di un apposito fondo. Al riguardo, ricorda che anche la cosiddetta direttiva servizi (2006/123/CE), il cui termine di recepimento è fissato nel mese di dicembre 2009, potrebbe danneggiare la competitività delle imprese italiane nel quadro dell'attuale crisi economica.

Gianluca BENAMATI (PD), nel condividere l'impostazione generale della proposta di risoluzione, osserva a titolo personale che gli indirizzi al Governo in essa contenuti, sui quali si registra un ampio consenso di tutti i gruppi, dovrebbero essere coerentemente trasposti, per non limitarsi a rimanere esposizioni di buone intenzioni, anche negli interventi legislativi che la Commissione ha affrontato ed in quelli che saranno prossimamente all'esame del Parlamento in materia di economia e di imprese.

Raffaello VIGNALI, presidente, nel ringraziare gli intervenuti per gli interessanti contributi forniti, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.