CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 febbraio 2009
144.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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Mercoledì 25 febbraio 2009. - Presidenza del presidente Pierluigi CASTAGNETTI.

La seduta comincia alle 9.15.

Esame della domanda di autorizzazione a eseguire la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato Angelucci.
(doc. IV, n. 4).
(Seguito dell'esame e rinvio).

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame della domanda di autorizzazione all'esecuzione degli arresti domiciliari, avanzata dal Gip presso il tribunale di Velletri ai sensi dell'articolo 68, secondo comma, della Costituzione, nei confronti del deputato Angelucci. Rammenta altresì che della domanda, pervenuta in data 4 febbraio 2009, l'esame è iniziato nella seduta del 5 febbraio, con una prima esposizione della relatrice. Gli atti pervenuti in allegato sono poi rimasti a disposizione per la consultazione dei colleghi, risultando averli visionati la relatrice e diversi altri tra di essi, tra cui egli stesso. Avverte poi che il collega Angelucci ha depositato ieri pomeriggio una memoria messa sin da subito a disposizione della relatrice e che è oggi in distribuzione. Se non vi sono obiezioni, si procederà ad ascoltare il deputato Antonio Angelucci.

Marilena SAMPERI (PD) non ha obiezioni ma chiede di sapere se i coindagati abbiano impugnato la misura cautelare e se il tribunale competente si sia pronunciato.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, dà disposizioni affinché sia assunta tale informazione.
(Viene introdotto il deputato Angelucci).

Antonio ANGELUCCI (PdL) anzitutto, nel ringraziare i componenti la Giunta per l'attenzione che gli vorranno dedicare, osserva che la procura della Repubblica di Velletri ha avuto ed ha in essere nei suoi confronti numerosi procedimenti per le violazioni più varie e modeste, più frequentemente per asserite irregolarità edilizie. Sottolinea al riguardo che in primo grado o in sede d'appello ben quattro procedimenti tra il 1999 e il 2006 sono finiti con assoluzioni. Per quanto riguarda in particolare un ulteriore procedimento, relativo al comprensorio seicentesco Villa Sara, già di proprietà di Carlo Ponti e Sofia Loren, gli sono state addebitate violazioni urbanistiche peraltro smentite dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. Venendo invece al procedimento per cui la

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Giunta oggi è riunita, sottolinea l'assoluta povertà argomentativa inerente alla sua posizione. Gli elementi di accusa consistono solo in una lunga serie di intercettazioni telefoniche, cui però non sono mai seguiti atti investigativi di concreto riscontro di condotte eventualmente di rilievo penale. Spesso viene colto al telefono con i suoi figli e i suoi collaboratori senza che se ne possa evincere una reale trama probatoria. Di qui la generica accusa di associazione per delinquere, la quale - come è noto - è un reato a forma libera e quindi altrettanto liberamente ipotizzabile dall'autorità giudiziaria. In verità, non ha alcuna carica societaria nella clinica San Raffaele di Velletri. Né è credibile che in qualità di azionista di società del gruppo che porta il suo nome egli possa influenzare i contenuti di due testate giornalistiche, autorevolmente dirette dall'ex senatore Polito e dal dottor Feltri. Più in particolare a proposito dell'inchiesta, rinvia alla memoria scritta, per contestare gli addebiti, senza omettere di ricordare che il San Raffaele di Velletri opera in convenzione con l'ASL Roma H come centro per lungodegenze con 410 posti letto fin dal 1983.
Senza entrare ulteriormente in dettaglio e nel rinviare alle pagg. 12 e seguenti della sua memoria, conferma l'assoluta conformità dell'operato della clinica San Raffaele di Velletri a determinazioni regionali e al sistema di fatturazione delle relative prestazioni. In particolare, per quanto riguarda i requisiti della clinica può dire che il personale adibito alla riabilitazione in day-hospital era addirittura superiore a quello richiesto e che la decisione di effettuare ricoveri in day-hospital riabilitativo era presa dai preposti alla struttura secondo i criteri contenuti nelle linee guida del Ministero della sanità del 7 maggio 1998, contenute nel provvedimento coevo della Conferenza Stato-Regioni.
Puntualizza altresì che la fatturazione è sempre avvenuta sulla base di formali provvedimenti regionali, in particolare le determinazioni della Giunta regionale n. 434 del 2001, n. 143 del 2006 e 436 del 2007. Sottolinea altresì che da questo punto di vista è evidente che le prestazioni di lungodegenza ad alta intensità - una prestazione di particolare qualità, non confondibile con la riabilitazione speciale - hanno un costo elevato, giustificato però dalla selezione rigorosa di poche aziende che possono accedere al relativo accreditamento. Quanto ai software di fatturazione, sottolinea che si tratta di software fornito proprio dalla Regione Lazio previa validazione del Ministero della salute. Per questi motivi, si sente assolutamente sereno. Crede che si possa individuare quanto meno un fumus di persecuzione nei suoi confronti e confida in una decisione pacata e documentata da parte della Giunta, cui comunque si rimette, precisando ulteriormente che le sue vicende giudiziarie ormai durano da dieci anni.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatrice, domanda se egli abbia un potere d'influenza sulle testate Riformista e Libero.

Antonio ANGELUCCI (PdL) lo nega in modo netto, puntualizzando che la proprietà delle testate è sua, ma la gestione concreta dei quotidiani è affidata totalmente a delle cooperative giornalistiche che certo non prendono ordini da lui.

Maurizio TURCO (PD) osserva tuttavia che alle pagine 166 e 167 del provvedimento cautelare risulta che egli abbia sollecitato il vice-direttore di Libero a concedere un'intervista all'allora assessore Augusto Battaglia.

Antonio ANGELUCCI (PdL) non lo negherà ma osserva che a tanto fu sollecitato dallo stesso Battaglia che lo contattò in un momento in cui egli era all'estero.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, gli domanda quale sia la sua interessenza nelle società che gestiscono le cliniche.

Antonio ANGELUCCI (PdL) risponde di detenerne la partecipazione al 100 per cento.

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Pierluigi MANTINI (PD) gli domanda se si sia mai interessato della fase dei controlli esercitati dalla Regione sulle sue attività e se in particolare abbia mai contattato i soggetti preposti a tali controlli.

Antonio ANGELUCCI (PdL) precisa di aver parlato molte volte con il presidente della Giunta regionale Marrazzo per ragioni istituzionali e unitamente agli altri rappresentanti della sanità privata laziale. In tali interlocuzioni, l'associazione di categoria ha raggiunto l'obiettivo che la Giunta regionale ha assicurato piani di convenzione e accreditamento triennali anziché annuali, ciò che ha indubbiamente favorito la pianificazione aziendale.

Donatella FERRANTI (PD) fa presente che agli atti risultano frequenti contatti con il dottor Vallone, il Conenna e le signore Petucci e D'Alessio. Domanda per quale motivo oggi il collega Angelucci appaia volersi tirar fuori da un contesto di interessamento diretto alla gestione aziendale.

Antonio ANGELUCCI (PdL) deve sottolineare che egli è ovviamente responsabile delle holding del gruppo ma che la concreta gestione di un complesso di 5.000 dipendenti e 32 strutture ospedaliere non è cosa che possa seguire lui senza l'apporto di un amministratore delegato e di direttori operativi.

Marilena SAMPERI (PD) domanda se egli sapesse che la qualità delle prestazioni nelle sue cliniche talora non era conforme agli standard prescritti e chiede altresì se non gli sembra strano che in varie occasioni il Vallone sembrasse meglio informato sulla normativa regionale e sulle decisioni amministrative degli uffici della regione Lazio del dottor Casanatta.

Antonio ANGELUCCI (PdL), rispondendo alla prima domanda, sostiene non esser vero che le prestazioni sanitarie rese non fossero conformi alla normativa. Tale asserzione costituisce una mera ipotesi che gli inquirenti hanno evinto da estemporanee conversazioni telefoniche alla cui captazione tuttavia non sono seguiti concreti riscontri documentali. Precisato che egli non si reca alla clinica di Velletri da sei anni, espone che il Casanatta è in buona sostanza un esponente sindacale delle imprese sanitarie private, associate alla Confindustria. È chiaro però che, essendo le cliniche che fanno capo alla TOSINVEST numericamente preponderanti, il Vallone aveva interessi e conoscenze di fatti per lo meno equivalenti.

Francesco Paolo SISTO (PdL) chiede se egli si interessasse di controlli sul generale andamento delle imprese.

Antonio ANGELUCCI (PdL) risponde di no.

Maurizio TURCO (PD), nuovamente intervenendo, domanda se fosse personalmente imputato in qualcuno dei procedimenti penali citati all'inizio dell'audizione.

Antonio ANGELUCCI (PdL) risponde di no.

Matteo BRIGANDÌ (LNP) gli chiede di illustrare meglio alcune delle inchieste citate.

Antonio ANGELUCCI (PdL) fa presente che la procura della Repubblica di Velletri è sita vicino ad uno dei siti ospedalieri. I magistrati addetti alla procura, provenienti da Palmi, furono incuriositi dall'aver visto sul luogo una gru. Hanno pertanto disposto un'ispezione dalla quale, per il tramite dei vigili urbani, hanno appreso che si trattava della consegna di un tapis roulant di 5 quintali, per il cui recapito occorreva il braccio meccanico e le cui bolle erano in perfetto ordine. Nondimeno, nove mesi a Villa Sara dopo hanno disposto il sequestro di un muro di contenimento lungo 68 metri in virtù dell'eccedenza della relativa altezza di pochi centimetri. In altro luogo, la magistratura veliterna ha messo sotto sequestro un complesso di novantasei appartamenti a

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seguito della constatazione di irregolarità in un solo ascensore.

Matteo BRIGANDÌ (LNP) domanda se tali inchieste siano scaturite da denunce.

Antonio ANGELUCCI (PdL) risponde che gli risulta di no.
(Il deputato Angelucci si allontana dall'aula).

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatrice, ritiene che gli elementi a disposizione della Giunta siano sufficienti e crede la seduta già convocata per domani potrebbe rivelarsi superflua. Propone una sospensione della seduta odierna, la quale potrebbe riprendere alle ore 13.30.

Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, in via di principio non sarebbe contrario alla proposta della relatrice, salvo il fatto che la memoria dell'onorevole Angelucci probabilmente non è stata letta con la dovuta cura dai componenti e che l'aula della Giunta comunque sarà impegnata dalla Giunta delle elezioni a partire dalle 14.30.

Donatella FERRANTI (PD) non può rinunciare agli altri impegni parlamentari previsti per la giornata di oggi.

Lorenzo RIA (PD) crede opportuno lasciare non modificato il calendario dei lavori della Giunta già stabilito.

Conclusivamente concordando la Giunta, Pierluigi CASTAGNETTI, presidente, rinvia il seguito dell'esame della domanda in titolo e dell'ulteriore punto all'ordine del giorno alla seduta già convocata per domani, giovedì 26 febbraio 2009, alle ore 9.15.

La seduta termina alle 9.55.