CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 febbraio 2009
135.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
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Mercoledì 11 febbraio 2009. - Presidenza del vicepresidente Tommaso FOTI. - Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento del Senato, il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi.

La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori

Il presidente FOTI comunica che è stata avanzata richiesta, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, di attivazione dell'impianto audiovisivo, in modo da consentire tale forma di pubblicità per la procedura informativa all'ordine del giorno ed informa che, ove la Commissione convenga, il Presidente del Senato ha già preannunciato il proprio assenso.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione normativa e amministrativa.
Audizione del Ministro per le politiche europee.

Riprende l'indagine conoscitiva in titolo, sospesa nella seduta del 4 febbraio 2009.

Il presidente FOTI ringrazia il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, per la disponibilità dimostrata nei confronti della Commissione e introduce i temi oggetto dell'audizione.

Il ministro RONCHI sottolinea come la qualità della regolazione rappresenti un fattore chiave per la competitività e lo sviluppo economico e una condizione essenziale per agevolare l'esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza.
A livello comunitario, la better regulation è uno dei pilastri della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione. Nell'ambito dell'obiettivo del completamento del mercato interno, l'Europa ha adottato il programma «Legiferare meglio» che intende promuovere l'elaborazione e l'applicazione di migliori strumenti di regolazione a livello comunitario.
L'ultimo esame strategico di tale programma, pubblicato nel gennaio 2009, illustra i progressi ottenuti e presenta i prossimi passi dell'attività di semplificazione legislativa e amministrativa. Con riferimento alla semplificazione normativa, l'esame strategico riporta che su 132

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proposte di semplificazione avanzate, 75 sono già state adottate dalle istituzioni europee e 50 sono in corso di approvazione. In tal modo si dovrebbe conseguire una riduzione dello stock normativo comunitario del 10 per cento, vale a dire circa 1300 atti legislativi in meno.
Per quanto riguarda la semplificazione amministrativa, nelle stime della Commissione europea i costi amministrativi che ricadono sulle imprese in Europa ammontano al 3-5 per cento del PIL dell'Unione europea, con un valore più alto in Italia rispetto alla media europea (4,6 per cento del PIL). Nell'ambito del Consiglio europeo del 2007 è stato condiviso un obiettivo di riduzione, entro il 2012, del 25 per cento degli oneri amministrativi di fonte comunitaria che ricadono sulle imprese. Al momento, la Commissione europea sta completando la misurazione degli oneri amministrativi in tredici aree di regolazione e sta elaborando proposte di riduzioni specifiche orientate, in particolare a rendere il sistema più adeguato alle esigenze delle piccole e medie imprese. Sono già in stato avanzato le proposte di riduzione in materia di diritto societario e di riduzione della direttiva IVA: in particolare si intende proporre la possibilità per gli Stati membri di escludere le microimprese dagli adempimenti amministrativi legati alle direttive comunitarie sulla contabilità. Il totale dei risparmi conseguenti alle misure di riduzione dovrebbe superare i 30 miliardi di euro, di cui 8 miliardi di euro a seguito dell'adozione della contabilità separata per le piccole e medie imprese e 18 miliardi dalla rimozione degli ostacoli alla fatturazione elettronica.
Anche a livello nazionale il tema della semplificazione ha assunto un ruolo di primo piano. Il Governo sta verificando la possibilità di estendere gli effetti del meccanismo cosiddetto «taglia-leggi» anche a tutti gli atti normativi di recepimento di direttive comunitarie, così modificando l'articolo 14 della legge n. 246 del 2005.
Il Dipartimento per le politiche comunitarie ha avviato una ricognizione della legislazione di derivazione comunitaria vigente e sta verificando la possibilità di un consolidamento in un apposito testo unico di tutte le leggi comunitarie annuali, individuando le disposizioni non più attuali.
Una volta portata a termine tale ricognizione sarà possibile coordinare il lavoro delle amministrazioni nell'individuare le regole aggiuntive, rispetto a quelle contenute nelle direttive, inserite in sede di recepimento (cosiddetto gold plating) che non solo creano differenze nell'impatto della legislazione europea nei diversi Paesi, ma determinano appesantimenti burocratici ed oneri aggiuntivi per i destinatari delle norme.
In collaborazione con il ministro Calderoli si sta inoltre valutando la possibilità di una riforma del meccanismo della legge comunitaria nel senso di una sua maggiore semplificazione.
I temi della qualità della regolazione coinvolgono gli Stati membri anche a causa della revisione e semplificazione regolatoria e amministrativa cui essi sono chiamati, in sede di recepimento della direttiva comunitaria sulla libera prestazione dei servizi nel mercato interno (direttiva 2006/123/CE) recepimento che, in Italia, è previsto dal disegno di legge comunitaria 2008, attualmente all'esame del Senato.
Gli Stati membri dell'Unione europea, infatti, oltre a dover valutare la compatibilità dei regimi di autorizzazione riguardanti l'accesso alle attività di servizio con i criteri indicati dalla direttiva, hanno l'obbligo di esaminare le procedure e le formalità previste dal proprio ordinamento per semplificarle. Il suo Dipartimento ha avviato un'operazione di verifica normativa ad ampio raggio al termine della quale saranno elaborate proposte di modifica dell'ordinamento dirette a renderlo conforme alle prescrizioni contenute nella direttiva.
In conclusione, sottolinea come l'Europa abbia da tempo indicato che la semplificazione non costituisce un inutile esercizio di stile, ma una condizione indispensabile per il rilancio della crescita dell'economia, dell'occupazione e della competitività.

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Il deputato DELLA VEDOVA ringrazia il ministro Ronchi per l'ampia relazione e rileva l'importanza di lavorare insieme, Governo e Parlamento, per limitare al massimo gli oneri aggiuntivi che vengono inseriti in sede di recepimento delle direttive comunitarie in ambito nazionale. Sottolinea altresì la rilevanza di una semplificazione amministrativa che consenta di ridurre i costi a carico delle aziende, soprattutto quelle medio-piccole, che rappresentano in Italia la stragrande maggioranza delle imprese.

Il ministro RONCHI assicura che il Governo sta lavorando per ridurre questi oneri amministrativi e, in tal modo, ridimensionare il gap di partenza che penalizza le imprese italiane rispetto a quelle di altri Paesi europei.

Dopo che il deputato LOVELLI ha espresso il suo ringraziamento al Ministro per la relazione svolta, il presidente FOTI sottolinea come le riforme indicate nella relazione consentirebbero, a costo zero, di dare un importante slancio all'impresa italiana in una fase così delicata dell'economia. Auspica che, nella formulazione della prossima legge comunitaria, il Governo sappia mettere a frutto i buoni propositi esposti dal Ministro, evitando di inserire ulteriori oneri e adempimenti rispetto a quelli stabiliti in sede europea.
Dichiara quindi conclusa l'audizione e rinvia il seguito dell'indagine conoscitiva ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.