CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 gennaio 2009
123.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 20 gennaio 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.15 alle 10.20.

SEDE REFERENTE

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Intervengono il ministro per la semplificazione normativa Roberto Calderoli e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Aldo Brancher.

La seduta comincia alle 10.20.

Variazioni nella composizione della Commissione.

Donato BRUNO, presidente, comunica che, per il gruppo del Popolo della libertà,

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è entrato a far parte della Commissione, ai sensi dell'articolo 19, comma 2, del Regolamento, il deputato Beatrice Lorenzin e che contemporaneamente ha cessato di farne parte il deputato Denis Verdini.

DL 200/08: Misure urgenti in materia di semplificazione normativa.
C. 2044 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 gennaio 2009.

Donato BRUNO, presidente e relatore, avverte che ritiene necessario integrare la sua relazione con alcune richieste di approfondimento al Governo.
Con riferimento all'allegato, ritiene infatti opportuno acquisire preliminarmente alcuni chiarimenti in ordine alla natura normativa degli atti in esso inseriti. Infatti, sia la relazione illustrativa che il preambolo del decreto fanno esclusivo riferimento a fonti primarie, mentre nell'allegato risultano inseriti atti di natura regolamentare e atti che potrebbero avere anche natura amministrativa (fra i quali le autorizzazioni all'accettazione di eredità o i riconoscimenti di personalità giuridica). Numerosi sono inoltre gli atti che risultano già abrogati espressamente dalla legislazione successiva, per i quali occorre acquisire chiarimenti in ordine all'opportunità del loro inserimento nell'allegato.
Da un punto di vista generale, occorre inoltre rilevare l'estrema eterogeneità degli atti inclusi nell'allegato, in cui si succedono, secondo un ordine meramente cronologico, atti sicuramente abrogati, sia pure implicitamente, in quanto in assoluto e palese contrasto con i principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale (si pensi alla legislazione razziale del periodo fascista); atti già implicitamente abrogati dalla legislazione successiva; atti non abrogati i cui effetti giuridici risultano comunque esauriti; atti di incerta o dubbia vigenza; atti tuttora vigenti, la cui abrogazione potrebbe discendere da una valutazione di carattere discrezionale.
Segnala inoltre categorie di provvedimenti ulteriori rispetto a quelle già indicate nella relazione introduttiva in ordine ai quali sarebbe opportuna l'acquisizione di ulteriori chiarimenti circa l'attuale sussistenza o l'avvenuto venir meno dei relativi effetti: provvedimenti che disciplinano l'uso del territorio; provvedimenti che costituiscono titolo per l'iscrizione di spese in bilancio; provvedimenti che costituiscono titolo per la proprietà o la titolarità di altri diritti reali o personali su un bene o che autorizzano o approvano atti per il trasferimento della proprietà o del godimento di un bene; provvedimenti che potrebbero costituire il presupposto per la titolarità di diritti reali dello Stato all'estero; provvedimenti che incidono sulla natura giuridica di beni (ad esempio, provvedimenti di demanializzazione, provvedimenti che dichiarano inalienabili beni dello Stato, provvedimenti sulla delimitazione di proprietà); provvedimenti che incidono sullo status delle persone (ad esempio, atti di concessione di cittadinanza, atti che accordano la naturalità italiana); provvedimenti che dichiarano monumenti nazionali; provvedimenti che costituiscono il presupposto di atti regolamentari tuttora in vigore; provvedimenti che comunque rivestono un particolare rilievo storico. Rileva, infine, l'inclusione nell'allegato di atti la cui abrogazione può essere giustificata da una scelta di carattere discrezionale, in ordine alla quale sarebbe quindi opportuno acquisire maggiori chiarimenti.
Comunica quindi che sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi (vedi allegato 1) e che, di questi, è da ritenersi inammissibile l'articolo aggiuntivo 2.01 Pisicchio, che reca una delega al Governo per l'adozione di decreti legislativi ai fini dell'individuazione delle disposizioni statali delle quali si ritiene necessaria la permanenza in vigore ed è pertanto in contrasto con la consolidata prassi che esclude la possibilità di inserire deleghe nell'ambito del procedimento di conversione di decreti-legge. Comunica inoltre di aver predisposto,

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in qualità di relatore, alcuni emendamenti (vedi allegato 2) i quali tengono in qualche modo conto di tutte le diverse questioni sollevate nel corso del dibattito.

Il ministro Roberto CALDEROLI, con riguardo agli emendamenti presentati dal relatore, che recepiscono diverse indicazioni provenienti dalle parti politiche, esprime soddisfazione per il lavoro fin qui svolto in collaborazione dalla Commissione e dal Governo: un lavoro che testimonia la comune volontà di addivenire all'approvazione di un provvedimento che serva allo scopo e nel quale, nel contempo, siano ridotti al minimo i margini di rischio di errore connessi all'operazione. Ribadisce quindi la sua convinzione che ricorrere a un decreto-legge per individuare con ampio anticipo e in positivo quali leggi saranno abrogate a partire dal 16 dicembre 2009 per effetto del meccanismo taglia-leggi sia stato utile e opportuno in quanto il decreto-legge ha spinto le pubbliche amministrazioni e i privati a muoversi per segnalare la perdurante utilità di norme che altrimenti sarebbero state indiscriminatamente eliminate dal predetto meccanismo. Per la precisione, le segnalazioni fin qui pervenute dalle diverse parti hanno permesso di accertare che, degli atti elencati nell'allegato 1, trecentoventitrè non hanno carattere di fonte normativa primaria, e devono pertanto esserne espunti, e novantaquattro sono leggi tuttora utili e applicate, che devono quindi parimenti essere espunte dall'elenco; ha permesso inoltre di individuare ulteriori settantasette leggi superate non comprese nell'elenco e che devono esservi incluse.
Precisa poi che, sulla base dell'indicazione formulata dal Comitato per la legislazione, il Governo ha provveduto a trasmettere, rispettivamente, al Ministero degli affari esteri e al Ministero dell'interno gli elenchi delle leggi di autorizzazione alla ratifica di trattati internazionali e di rilievo per gli enti locali, ai fini di un maggiore approfondimento in ordine alla loro rilevanza attuale.
Per quanto riguarda il procedimento, ritiene che posticipare al 16 dicembre 2009 - ossia alla data entro la quale deve essere esercitata la delega legislativa prevista dal taglia-leggi - il termine a partire dal quale decorrono le abrogazioni delle leggi elencate nell'allegato 1 sia una soluzione soddisfacente, in quanto offre un congruo margine di tempo per le verifiche sulle abrogazioni relative al complesso delle leggi entrate in vigore prima del 1948 e da consentire nel contempo al Governo di fare lo spoglio entro il 16 dicembre anche delle leggi superate successive al 1948. In quest'ottica, al fine di evitare l'abrogazione di leggi che sono ancora attuali, è utile prevedere una ricognizione, da effettuarsi entro il mese di giugno, nella forma della relazione del Governo al Parlamento, delle disposizioni anteriori al 1948 ritenute tuttora indispensabili e perciò destinate ad essere sottratte all'abrogazione.
Per quanto riguarda le singole leggi da espungere dall'elenco di quelle da abrogare, invita al ritiro di tutti gli emendamenti riferiti all'allegato 1, assumendo l'impegno a presentare, a nome del Governo, un emendamento che raccolga tutte le indicazioni che a questo riguardo perverranno in tempo utile dalle diverse parti.

Donato BRUNO, presidente e relatore, ritiene che la proposta del ministro di soprassedere agli emendamenti riferiti all'allegato 1 possa essere accolta, stante il suo impegno a presentare un emendamento del Governo che tenga conto di tutte le indicazioni che perverranno in ordine all'allegato 1.

Roberto ZACCARIA (PD) sottolinea che il suo gruppo, pur condividendo la finalità del ministro, non ne condivide il metodo, basato sul ricorso allo strumento del decreto-legge. Quanto al merito del provvedimento, ritiene, visti gli emendamenti del relatore, che un percorso condiviso sia possibile, purché al Parlamento sia riconosciuto un ruolo adeguato e quindi purché il Parlamento sia messo nelle condizioni di poter verificare che le leggi di cui si prevede l'abrogazione siano effettivamente superate. Quanto agli emendamenti riferiti all'allegato 1, preannuncia che il

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suo gruppo è disponibile a ritirarli, stante l'impegno del ministro a tenere conto di tutte le segnalazioni pervenute dai parlamentari in relazione alle leggi da salvare.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) chiarisce che gli emendamenti all'allegato 1 da lui presentati sono volti, tra l'altro, ad aggiungere all'elenco delle leggi da abrogare alcune leggi d'età fascista relative ai territori dell'Alto Adige di fatto superate a seguito dell'entrata in vigore dello statuto di autonomia del Trentino Alto Adige o comunque in contrasto con l'ordinamento repubblicano: cita in particolare le disposizioni intese a rimuovere gli italiani di lingua tedesca dalle amministrazioni del Regno.

Donato BRUNO, presidente, esprime il parere sugli emendamenti e sugli articoli aggiuntivi presentati. Al riguardo ribadisce che le proposte emendative da lui presentate tengono conto di numerosi aspetti problematici emersi nel corso dell'esame e che sono volte altresì a recepire la sostanza degli emendamenti 1.1, 1.5 e 2.1 Zaccaria, 2.2 e 2.02 Pisicchio, 3.1 Distaso e 3.2 Abrignani. Anche in considerazione delle assicurazioni fornite dal Ministro Calderoli in ordine al recepimento da parte del Governo degli emendamenti riferiti all'allegato 1, invita al ritiro di tutte le proposte emendative, ad eccezione dell'emendamento 1.7 Lanzillotta, sul quale esprime parere favorevole. Infine, invita la Commissione ad approvare gli emendamenti da lui presentati.

Il ministro Roberto CALDEROLI esprime parere conforme a quello del relatore.

Roberto ZACCARIA (PD) ritira i propri emendamenti 1.1, 1.5, 2.1 e 2.3.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira i propri emendamenti 2.4, 2.5, 2.9, 2.11 e 2.14, nonché l'emendamento Nicco 2.17, di cui è cofirmatario.

Manuela DAL LAGO (LNP) ritira i propri emendamenti 2.8 e 2.16.

Sesa AMICI (PD) sottoscrive gli emendamenti 1.2, 1.3, 1.4, 1.6, 2.12 e 2.18 del deputato Lanzillotta, 2.2, 2.10, l'articolo aggiuntivo 2.02 Pisicchio, nonché gli emendamenti 2.13 Berretta e 2.15 Concia e li ritira.

Giuseppe CALDERISI (PdL) sottoscrive gli emendamenti 2.6 e 3.2 Abrignani, 2.7 Rosso e 3.1 Distaso e li ritira.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 1.10, 1.11, 1.12, 1.13 del relatore, 1.7 Lanzillotta, nonché 2.20 e 3.10 del relatore.

Donato BRUNO, presidente, avverte che il testo del provvedimento, come risultante dall'esame degli emendamenti, sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del prescritto parere. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.45.

ATTI COMUNITARI

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 10.45.

Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2009 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze francese, ceca e svedese.
(COM(2008)712 def. - 11249/08).

(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti, rinviato nella seduta del 15 gennaio 2009.

Anna Maria BERNINI BOVICELLI (PdL), relatore, presenta una proposta di relazione favorevole con osservazioni (vedi allegato 3), che illustra brevemente, richiamandosi, per considerazioni più approfondite, alla relazione introduttiva da lei già svolta nella precedente seduta.

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Donato BRUNO, presidente, avverte che, come da accordi intercorsi tra i gruppi, la proposta di relazione della relatrice sarà posta in votazione nella seduta che sarà convocata per domani. Rinvia quindi il seguito dell'esame a tale seduta.

La seduta termina alle 10.55.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 13.

DL 209/2008: Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali.
Nuovo testo C. 2047 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Isabella BERTOLINI (PdL), relatore, illustra brevemente il provvedimento in esame, come risultante dall'esame degli emendamenti. In proposito osserva che le disposizioni da esso recate sono riconducibili alle materie «politica estera e rapporti internazionali dello Stato», «difesa e Forze armate», «ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato», «giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale» e «previdenza sociale», che le lettere a), d), g), l) e o) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione attribuiscono alla potestà legislativa esclusiva dello Stato. Pertanto, non rilevando motivi di rilievo sugli aspetti di legittimità costituzionale, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione Italia-Libia, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008.
Emendamenti C. 2041-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Isabella BERTOLINI (PdL), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 13.10.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 20 gennaio 2009. - Presidenza del vicepresidente Oriano GIOVANELLI.

La seduta comincia alle 18.

Ratifica Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione Italia-Libia, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008.
Emendamenti C. 2041-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Oriano GIOVANELLI, presidente, sostituendo il relatore, propone di esprimere parere di nulla osta sull'emendamento 3.7000 Governo.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 18.05.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Ratifica Convenzione Italia-USA per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi o le evasioni fiscali.
Emendamenti C. 1907.