CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 dicembre 2008
107.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 dicembre 2008. - Presidenza del vicepresidente Roberto ROSSO. - Interviene il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia.

La seduta comincia alle 14.30.

Ratifica Convenzione sull'Istituto forestale europeo.
C. 1930 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 9 dicembre 2008.

Vincenzo TADDEI (PdL), relatore, propone di esprimere parere favorevole.

La Commissione approva la proposta del relatore.

Ratifica Accordo partenariato e cooperazione con Tagikistan.
C. 1931 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 9 dicembre 2008.

Vincenzo TADDEI (PdL), relatore, propone di esprimere parere favorevole.

La Commissione approva la proposta del relatore.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

Giovedì 11 dicembre 2008. - Presidenza del vicepresidente Roberto ROSSO. - Interviene il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia.

La seduta comincia alle 14.35.

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DL 171/08: Misure urgenti per il rilancio competitivo del settore agroalimentare.
C. 1961 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2008.

Roberto ROSSO, presidente, ricorda che nella precedente seduta si era convenuto di attendere i pareri delle altre Commissioni, e in particolare quello della Commissione Bilancio, prima di valutare le successive modalità di esame del provvedimento.
Avverte quindi che sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione, delle Commissioni I, V, VIII, IX, X, XII, XIV e della Commissione per le questioni regionali. Le Commissioni II e VI sono in questo momento convocate sull'argomento, mentre la XI Commissione non è convocata per la giornata di oggi e quindi non esprimerà il parere.
Ricorda inoltre gli emendamenti presentati sono in distribuzione (vedi allegato).

Carlo NOLA (PdL), relatore, ricorda che nella seduta di ieri era stata discussa l'opportunità di ritirare tutti gli emendamenti, al fine di ripresentarli in Assemblea, demandando al Comitato dei nove il compito di esaminarli e di individuare le possibili modifiche da apportare, dopo aver acquisito tutti i necessari elementi di valutazione.
Al riguardo, osserva che il parere della Commissione Bilancio contiene alcune condizioni volte a superare i problemi di copertura finanziaria del provvedimento; tale parere va sicuramente recepito, ma, per sua natura, non esclude che possano essere individuate soluzioni diverse agli stessi problemi, che consentano di pervenire anche a risultati preferibili nel merito. Rileva inoltre che i pareri espressi contengono anche ulteriori indicazioni che possono contribuire al miglioramento del testo. Vi sono poi i numerosi emendamenti presentati da tutti i gruppi, che meritano una più approfondita verifica dal punto di vista della formulazione e della copertura finanziaria, in quanto nel merito trattano di temi ampiamente condivisi.
Per questi motivi, confida che con un ulteriore approfondimento sia possibile trovare una soluzione al complesso delle questioni in gioco e pervenire a un risultato utile per la Commissione. Invita pertanto al ritiro di tutti gli emendamenti, sottolineando che in tal modo non verrà pregiudicata la possibilità di alcuna successiva decisione, ma si potrà definire con maggiore puntualità il quadro delle modifiche da apportare al provvedimento.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), rilevato come dall'intervento del relatore emerga l'esistenza di problemi anche non chiaramente esplicitati, sottolinea che finora l'iter del provvedimento è stato rivolto più ai mass media che alle aule parlamentari ed è infine arrivato alla Camera con evidenti problemi di copertura finanziaria, sanzionati dal parere della V Commissione. Invita pertanto il Ministro a indicare chiaramente come si possa agevolare il successivo esame del disegno di legge, che scade il prossimo 3 gennaio. Al riguardo, il suo gruppo ha concretamente dimostrato ampia disponibilità a portarlo avanti.

Il ministro Luca ZAIA conferma la propria volontà di portare avanti il provvedimento. Osserva che il Senato ha analizzato numerose proposte, anche perché il decreto-legge ha offerto l'occasione di affrontare questioni non risolte in sede di manovra finanziaria, come quelle relative al Fondo di solidarietà nazionale e alle agevolazioni previdenziali. Allo stato, esistono tuttavia i problemi di copertura finanziaria indicati dalla Commissione Bilancio, che possono essere risolti anche in modo diverso, per esempio con una riduzione di pochi giorni del termine relativo alle agevolazioni previdenziali.
Condivide pertanto la proposta del relatore, che consentirebbe di individuare le soluzioni più adeguate a tali problemi, e osserva che il ritiro degli emendamenti

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non costituisce una rinuncia agli stessi, ma consente semmai di pervenire a risultati più soddisfacenti su tutto un complesso di questioni che andrebbero risolte.
Per quanto riguarda l'esposizione mediatica che ha accompagnato l'iter del decreto-legge, precisa che essa è derivata dalla normale attività giornalistica e non da iniziative del Governo.

Viviana BECCALOSSI (PdL) rileva che in questi giorni sia la maggioranza sia l'opposizione hanno lavorato per cercare di migliorare il decreto-legge e arrivare alla sua tempestiva conversione. Nella seduta di ieri la Commissione ha convenuto sull'opportunità di attendere il parere della Commissione Bilancio: in effetti, tale parere fornisce una utile risposta ai problemi sollevati nella fase iniziale del dibattito presso quella Commissione. Osserva poi che, in base ad ulteriori informazioni acquisite, come la pronuncia in sede europea sugli interventi per l'influenza aviaria, si potrebbero rendere disponibili le risorse finanziarie necessarie per alcune proposte della maggioranza e dell'opposizione, che i gruppi hanno già valutato.
Ritiene pertanto percorribile l'invito del relatore e auspica che il Comitato dei nove possa riunirsi quanto prima per esaminare gli emendamenti che ad esso saranno rinviati.

Roberto ROSSO, presidente, precisa che gli emendamenti ritirati dovranno essere formalmente ripresentati all'Assemblea.

Giuseppina SERVODIO (PD), premesso che non vi è la concreta possibilità di esaminare oggi gli emendamenti, crede che spetti al senso di responsabilità di ciascun gruppo ritirarli per ripresentarli all'Assemblea, consentendo alla Commissione di riferire domani alla stessa Assemblea.
Sul piano politico, nel prendere atto con soddisfazione della presenza del Ministro, che sembra smentire un'impressione di rinuncia che pure era stata avvertita, sottolinea che si tratta ora di individuare alcuni emendamenti prioritari necessari per «irrobustire» il decreto-legge, inizialmente piuttosto debole, migliorando il lavoro del Senato. In proposito, invita il Ministro a dare indicazioni utili per il lavoro che, sulla base delle proposte presentate, dovrà compiere il Comitato dei nove.

Sebastiano FOGLIATO (LNP), nell'auspicio che continui a prevalere il senso di responsabilità e il dialogo tra le parti politiche, ritiene opportuno il ritiro degli emendamenti in questa fase, come proposto dal relatore, e invita la Commissione a concentrarsi sulle misure essenziali che potranno integrare quelle importanti già contenute nel provvedimento.

Luca BELLOTTI (PdL) osserva che la strada indicata dal relatore - di ritirare gli emendamenti e ripresentarli in Assemblea - deve implicare la disponibilità del Governo ad accettare le proposte emendative più sostenibili alla Camera e a ottenere la definitiva conversione del decreto-legge da parte del Senato entro i termini di decadenza. Ritiene peraltro preferibile procedere alla disamina delle proposte presentate, per individuare sin da questo momento quelle che potranno essere accolte. In caso contrario, vi potrebbe essere il rischio di «affossare» il provvedimento.

Viviana BECCALOSSI (PdL) sottolinea che già i gruppi hanno avuto numerosi incontri informali per individuare le modifiche da apportare.

Giuseppe RUVOLO (UdC) sottolinea che il decreto-legge è il primo provvedimento che rientra nella competenza primaria della Commissione, che finora ha potuto solo esprimere pareri su testi all'esame di altre Commissioni. Addirittura, poi, il decreto-legge «anticrisi» neppure contiene misure per l'agricoltura e quindi neppure verrà esaminato da questa Commissione. La circostanza è grave, se si pensa alla gravità della crisi che investe i settori dell'agricoltura e della pesca.
Il suo atteggiamento vuole essere in ogni caso - come sempre - costruttivo e non polemico. Deve però rilevare che il

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decreto-legge è nato scarno ed è stato profondamente modificato dal Senato, anche con interventi non tutti apprezzabili. Resta il fatto che, pur nello sforzo di collaborazione che si potrà compiere, si potrà pervenire ad un risultato comunque inadeguato per l'agricoltura. Infatti, non vi è alcuna certezza che si potranno affrontare positivamente le esigenze più importanti, come quelle relative al Fondo di solidarietà nazionale e alle aree svantaggiate. Anche per la situazione delle aziende vitivinicole danneggiate dalla peronospora, il taglio di 50 milioni di euro operato dalla manovra finanziaria, è stato recuperato solo per 10 milioni di euro.
Per questi motivi, invita il Ministro a chiarire quale sarà il suo impegno sul provvedimento e sulle questioni aperte, una volta che si passerà all'esame dell'Assemblea. Non potrebbe accettare infatti di ritirare i suoi emendamenti e di trovarsi poi, in Assemblea, soggetto alle decisioni della maggioranza. Occorre pertanto che ci sia chiarezza ora, se si vuole un percorso positivo del decreto-legge; in caso contrario, deve ritenere che il decreto finirà per decadere.

Ivan ROTA (IdV) osserva che la Commissione Agricoltura ha dimostrato anche in questa occasione senso di responsabilità, in uno sforzo unitario di mantenere vivo e produttivo il dialogo tra le parti politiche, al fine di trovare le migliori soluzioni ai problemi che, via via, si presentavano, al di là dei ruoli svolti e delle appartenenze politiche. Si è trattato di un'assunzione di responsabilità sostanziale dal momento che sostanziali sono state le questioni affrontate, al fine di contribuire al rilancio competitivo del settore agroalimentare. Deve però lamentare come gran parte di questo sforzo unitario della Commissione sia stato dedicato a sopperire a carenze di mera natura finanziaria.
All'assunzione di responsabilità della Commissione deve però corrispondere un'assunzione di responsabilità politica più generale. È infatti da tempo che si sta assistendo, come avvenuto durante l'esame al Senato, ad una campagna mediatica che crea difficoltà ad un lavoro serio. Il senso di responsabilità impone che si evitino inutili spot pubblicitari che non si traducono in interventi di contenuto concreto. Invita pertanto il Ministro, cui riconosce concretezza e sensibilità, a rappresentare al Governo tutto tale esigenza, per non vanificare quei risultati ai quali è possibile pervenire.

Susanna CENNI (PD) rileva che i gruppi hanno svolto un lavoro intenso per individuare le proposte prioritarie e pervenire ad una sintesi condivisa e non vorrebbe che la decadenza del decreto-legge possa essere usata come argomento per non discutere di temi seri, sui quali può realizzarsi un consenso trasversale. Ritiene perciò doveroso riflettere sul ruolo della Commissione e dei suoi componenti, visto che sinora non si è riusciti a compiere alcun atto significativo per l'agricoltura. I precedenti sono pesanti: finora in questa sede si è discusso solo di tagli alle risorse e di quanto mancava in provvedimenti come il Documento di programmazione economico-finanziaria, la manovra finanziaria e ora il decreto «anticrisi». Eppure l'agricoltura non è un comparto marginale e costituisce un motore per lo sviluppo.
Per questi motivi, se ancora una volta dovesse accadere che gli emendamenti condivisi vengono poi ritirati, occorrerebbe ragionare seriamente sullo scioglimento della Commissione.

Carlo NOLA (PdL), relatore, ritiene, anche per un senso di dignità personale, che occorra prestare attenzione al richiamo testé svolto dall'onorevole Cenni. In generale, occorre uno sforzo per rimettere nei canali giusti ed ordinari il lavoro della Commissione, chiamata a dare risposte alle esigenze del mondo rurale. In particolare, lo strumento del decreto-legge, al di là delle differenze tra le procedure seguite dalle due Camere, non consente di pervenire a buoni risultati e di riconoscere dignità e ruolo al lavoro parlamentare.
Auspica in ogni caso che con il fattivo apporto del Governo la Commissione possa portare a termine positivamente il

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lavoro emendativo del provvedimento nelle successiva fase di esame in Assemblea. Ribadisce pertanto il suo invito a ritirare tutti gli emendamenti in questa fase.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), preannuncia che i deputati appartenenti al suo gruppo, per senso di responsabilità, ritireranno gli emendamenti presentati, confidando nell'impegno ad un lavoro comune nel corso della discussione in Assemblea per l'individuazione delle priorità.
Osserva quindi che è giusto convertire il decreto in esame, ma deve essere riconosciuta all'opposizione la possibilità di intervenire anche nella definizione del successivo disegno di legge del Governo.

Il ministro Luca ZAIA, nel sottolineare la sua attenzione verso le esigenze rappresentate nel corso del dibattito, precisa la sua ferma volontà di non far decadere il decreto-legge. Precisa inoltre che esso, nel testo del Governo, conteneva misure essenziali per affrontare questioni reali da definire entro la fine dell'anno. Nel corso dell'esame al Senato, il Governo ha poi responsabilmente cercato di accogliere le proposte avanzate dai diversi gruppi e di portare avanti il provvedimento. Da questo punto di vista, non è vero che si è trattato di un provvedimento frettoloso e gestito male. Si tenga inoltre presente che egli, settimanalmente presente in Europa, può avvalersi dell'opera di un solo sottosegretario per far fronte alle innumerevoli richieste di incontro e di intervento che sono sottoposte alla sua attenzione. Nel riconoscere che molti provvedimenti di carattere generale non sono intervenuti sui temi agricoli, fa presente che, avuta notizia del cosiddetto decreto «anticrisi», ha convocato i rappresentanti delle filiere agroalimentari per conoscerne le esigenze e invitarli a fornire indicazioni.
Osserva poi che alcune emergenze non sono addebitabili al Governo: se il Fondo di solidarietà nazionale rappresenta oggi un problema, ciò dipende dalle inadeguate previsioni di spesa fatte in passato. Occorre poi ricordare i rilevanti tagli operati in maniera lineare alla spesa di tutti i Ministeri.
In ogni caso, occorre dare una risposta alle esigenze relative al Fondo di solidarietà nazionale e alle agevolazioni previdenziali. Per quanto riguarda il primo punto, si potrebbe ricorrere anche allo strumento del cosiddetto «articolo 68», che consente interventi finanziari per le assicurazioni; in ogni caso, lo stanziamento individuato dal decreto-legge, pur se insufficiente, consente di affrontare le esigenze per il 2008. Per quanto riguarda il secondo punto, saranno necessarie significative risorse finanziarie.
Invita pertanto la Commissione ad avere fiducia nell'attività del Ministro, che ha interesse a difendere l'agricoltura, pur nei limiti imposti dal bilancio.

Roberto ROSSO, presidente, prende atto del ritiro degli emendamenti presentati.

La Commissione delibera, quindi, di conferire al deputato Nola il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Roberto ROSSO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 15.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00080 Oliverio: Crisi del comparto olivicolo-oleario.

7-00093 Negro: Crisi del comparto olivicolo-oleario.

7-00094 D'Ippolito Vitale: Crisi del comparto olivicolo-oleario.