CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 dicembre 2008
103.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 3 dicembre 2008.

Audizione informale di rappresentanti di teatri pubblici e privati, autori ed agenti dello spettacolo, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 136 Carlucci, C. 459 Ciocchetti, C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi, C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco e C. 1610 Zazzera.

L'audizione informale è stata svolta dalle 9.10 alle 10.50.

Mercoledì 3 dicembre 2008 - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.40.

Sui lavori della Commissione.

Valentina APREA, presidente, esprime la propria solidarietà alla collega Goisis, che è stata oggetto di un grave atto intimidatorio nei giorni scorsi, con il recapito di un proiettile contenuto in una busta. Sottolinea che si tratta di un fatto gravissimo, ma auspica che l'episodio non intacchi

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comunque lo spirito positivo e propositivo che ha sempre contraddistinto costantemente l'attività politica e parlamentare della collega.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Sulla missione svolta il 7 novembre 2008 a Casal di Principe (Caserta).
(Svolgimento e conclusione).

Valentina APREA, presidente, rende le comunicazioni sulla missione in titolo (vedi allegato 1).

La Commissione prende atto delle comunicazioni rese.

La seduta termina alle 15.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 3 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il Ministro per i beni e le attività culturali, Sandro Bondi.

La seduta comincia alle 15.

Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2008.
Atto n. 49.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ricorda che il decreto legislativo n. 204 del 1998 stabilisce, all'articolo 1, che il Governo, nel documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF), determina gli indirizzi e le priorità strategiche per gli interventi a favore della ricerca scientifica e tecnologica, definendo il quadro delle risorse finanziarie da attivare. Sulla base degli indirizzi citati, nonché di altri elementi, è predisposto, approvato e aggiornato annualmente il Programma nazionale per la ricerca (PNR), di durata triennale, che definisce gli obiettivi generali e le modalità di realizzazione degli interventi. Le pubbliche amministrazioni, nell'adottare programmi di ricerca - con esclusione della ricerca libera nelle università e negli enti di ricerca - operano in coerenza con le finalità del PNR. Sottolinea che la competenza relativa all'approvazione e all'aggiornamento del PNR è attribuita al CIPE, le cui funzioni in materia sono coordinate dal Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica (ora, Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) (articolo 2). Presso il Ministero è istituito il comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (CIVR), composto da non più di 7 membri, anche stranieri, di comprovata qualificazione ed esperienza, scelti in una pluralità di ambiti metodologici e disciplinari. Il CIVR è chiamato a predisporre annualmente una relazione in materia di valutazione della ricerca, che trasmette al Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, ai Ministri interessati e al CIPE. Ricorda che l'articolo 7 prevede, quindi, che, a partire dal 1o gennaio 1999, gli stanziamenti da destinare, ai sensi di varie disposizioni legislative, al Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), all'Agenzia spaziale italiana (ASI), all'Osservatorio geofisico sperimentale (OGS), agli enti di ricerca (di minori dimensioni) che erano già confluiti in un unico capitolo ai sensi dell'articolo 1, c. 40-44, della l. n. 549 del 1995, e all'Istituto nazionale per la fisica della materia (INFM), sono determinati con unica autorizzazione di spesa e affluiscono ad un unico Fondo, denominato Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca finanziato dal Murst (ora, MIUR), istituito nello stato di previsione del medesimo Ministero. Sottolinea che al medesimo Fondo è previsto che affluiscano i contributi e le risorse finanziarie che saranno stabiliti in via legislativa in relazione alle

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attività dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN), dell'Istituto nazionale di fisica della materia (INFM) e dei relativi laboratori di Trieste e Grenoble, del Programma nazionale di ricerche in Antartide, dell'Istituto nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna.
Rileva che l'ammontare del Fondo è determinato in tabella C della legge finanziaria ed è ripartito annualmente fra gli enti interessati con uno o più decreti ministeriali, comprensivi di indicazioni per i due anni successivi, emanati previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia. Nelle more del perfezionamento dei decreti di riparto, il Ministero è comunque autorizzato ad erogare agli enti degli acconti, calcolati sulla base delle previsioni contenute negli schemi dei medesimi decreti e degli importi assegnati nell'anno precedente. Fa presente che la prima ripartizione del Fondo ordinario è stata quella relativa all'esercizio finanziario 1999. A partire dall'anno 2000 è stata prevista una voce autonoma per l'area della ricerca di Trieste, fino a quel momento ricompresa nel C.N.R., ed è stata disposta l'inclusione tra gli enti finanziati dell'Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna e del Museo storico della fisica. Le prime due variazioni derivano, rispettivamente, dagli articoli 9, c. 1, lettera g), e 10, c. 1 lettera g), del D.Lgs. 381/1999, la terza è stata disposta con la stessa legge istitutiva del museo (L. 62/1999). Dal 2002 sono confluiti nel fondo i contributi all'Istituto nazionale di fisica nucleare (I.N.F.N.) e all'Istituto nazionale di fisica della materia (I.N.F.M.) previsti dall'articolo 10 della legge 370/1999. L'importo complessivo del fondo è così significativamente aumentato rispetto all'anno precedente. A decorrere dal 2004, l'ammontare del fondo ordinario comprende anche le risorse del Fondo per il finanziamento ordinario degli osservatori (destinato all'Istituto nazionale di astrofisica - I.N.A.F. - e in misura minore all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - I.N.G.V.) precedentemente allocate in altra u.p.b. Tale spostamento era stato richiesto dalle competenti commissioni parlamentari, sia della Camera dei Deputati che del Senato, nei pareri relativi al riparto del 2003. Nel riparto del Fondo ordinario, sono inoltre stati inclusi negli anni scorsi - in mancanza, peraltro, di una esplicita previsione normativa -, il Centro studi per l'alto medioevo e l'Istituto italiano di studi germanici. Per completezza di ricostruzione normativa, ricorda che il settore degli enti di ricerca è stato oggetto di riordino in applicazione della legge n. 137 del 2002 che ha riaperto i termini per l'esercizio delle deleghe previste dalla legge n. 59 del 1997 (cosiddetta Bassanini 1) anche per il settore della ricerca scientifica.
Ricorda quindi che con i decreti legislativi emanati si è tra l'altro disposto: la confluenza dell'Istituto di diritto agrario internazionale e comparato (IDAIC), dell'Istituto nazionale di ottica applicata (INOA) e dell'Istituto nazionale di fisica della materia (INFM) nel CNR (articolo 23, D. Lgs. 127/2003); la trasformazione dell'Istituto papirologico «Girolamo Vitelli» in struttura scientifica dell'Università degli studi di Firenze (articolo 23, D. Lgs. 127/2003); la confluenza degli istituti di radioastronomia, astrofisica spaziale e di fisica dello spazio interplanetario del CNR nell'Istituto nazionale di astrofisica (I.N.A.F.) (articolo 2, D.Lgs. 138/2003); la creazione dell'Istituto nazionale di ricerca metrologica, attuata attraverso lo scorporo dal CNR dell'Istituto Colonnetti e la sua fusione con l'Istituto elettrotecnico nazionale «G. Ferraris» (D.Lgs. 38/2004). Sempre per completezza di ricostruzione, ricorda che con legge n. 165 del 2007 il Governo è stato delegato ad adottare, entro 18 mesi, uno o più decreti legislativi di riordino della disciplina degli enti pubblici nazionali di ricerca. Ciò, allo scopo di promuovere, sostenere, rilanciare e razionalizzare le attività nel settore della ricerca e di garantire autonomia, trasparenza ed efficienza nella gestione degli enti medesimi. Rileva altresì che tra i criteri direttivi indicati vi sono quelli relativi all'affidamento all'Agenzia nazionale di valutazione dell'università e della ricerca (ANVUR) del compito di valutare la qualità

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dei risultati della ricerca svolta dagli enti, nonché l'efficacia e l'efficienza delle loro attività istituzionali, e di attribuire le risorse finanziarie statali sulla base di criteri che tengano conto di tale valutazione. Tale previsione, peraltro, era già contenuta nell'articolo 2, c. 138-142, del d.l. n. 262 del 2006 , istitutivo dell'Agenzia. Lo schema di decreto per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e gli istituti di ricerca per l'anno 2008, iscritto sul capitolo 7236 (U.P.B. 3.3.6 - Investimenti) dello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, è stato trasmesso alle Camere il 14 novembre 2008. Allo schema sono allegati: il decreto di riparto relativo all'anno 2007; la Convenzione fra il Ministero dell'Università e della ricerca e la Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo per il biennio 2007-2008, del 15 maggio 2007; documentazione relativa ai programmi ITER e BROADER APPROACH; Il dettaglio delle assegnazioni straordinarie dovute al CNR per le attività internazionali (compreso ESFR); i piani triennali di attività degli enti destinatari del riparto.
Preliminarmente, ricorda che l'importo originariamente stanziato per l'anno 2008 sul capitolo 7236 ammontava a euro 1.813.955.000, comprensivi delle somme destinate alla Società Sincrotone di Trieste e alla Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM). Al netto degli accantonamenti successivamente disposti e del recente disaccantonamento, la somma complessivamente disponibile sul capitolo è pari a euro 1.679.571.791. L'articolo 1 dello schema di decreto reca la ripartizione del Fondo ordinario fra gli enti di ricerca. La somma effettivamente disponibile per il riparto è pari a euro 1.665.571.791, in considerazione della somma da corrispondere alla società Sincrotone di Trieste. Rispetto al 2007 (euro 1.632.776.490) si registra, quindi, un incremento di euro 32.795.301 (+1,9 per cento).
Secondo quanto specifica la relazione governativa, in applicazione dei criteri enunciati lo scorso anno, gli enti sono stati invitati a elaborare i propri bilanci di previsione per l'anno 2008 avendo come riferimento il 98 per cento delle assegnazioni accordate nel 2007 a titolo di contributo ordinario di funzionamento. Tuttavia, nell'elaborare la proposta di riparto per il 2008, ravvisa l'opportunità di confermare a tutti gli enti il 100 per cento dell'assegnazione ordinaria concessa nel 2007, sia in ragione dei tagli intervenuti in corso d'anno, sia in ragione del fatto che gli oneri per il personale conseguenti al rinnovo contrattuale saranno posti a carico degli stessi enti.
La relazione governativa evidenzia anche che, come già negli anni precedenti, si ritiene di non operare alcuna riduzione delle assegnazioni relativi a determinati enti di ricerca - tra i quali CNR, ASI, OGS - a favore del Fondo speciale per lo sviluppo della ricerca di interesse strategico , in considerazione degli altri strumenti a disposizione del Ministero per interventi di valenza strategica nel settore della ricerca. Pertanto, evidenzia che deliberato di attribuire agli enti, a titolo di contributo ordinario - ed escluso il contributo a Sincrotrone - euro 1.611.076.490 (100 per cento dei contributi ordinari attribuiti nel 2007 ), ed essendo disponibili nel 2008 - sempre escluso il contributo a Sincrotone - euro 1.665.571.791, sono disponibili per interventi di carattere straordinario o per eventuali integrazioni delle assegnazioni ordinarie euro 54.495.301. Quanto all'utilizzo di questi fondi, euro 35.216.575 vengono destinati a progetti specifici. Non sono, però, indicati i criteri in base ai quali si opera la distribuzione, a differenza di quanto avvenuto nel 2007. I restanti euro 19.278.726 si propone che siano utilizzati per integrare le assegnazioni ordinarie di alcuni enti che hanno manifestato criticità di carattere finanziario, ovvero che abbiano esposto nei piani triennali esigenze indifferibili. Anche in tal caso non sono presenti specifiche. In particolare, si prevedono le seguenti assegnazioni:CNR 5.000.000; Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) 2.500.000; Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRIM) 1.000.000; Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) 5.000.000; Istituto nazionale

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di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS) 1.500.000; Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste 500.000; Istituto nazionale di astrofisica (INAF) 2.000.000; Agenzia spaziale italiana (ASI) 1.778.726.
Evidenzia quindi che l'articolo 2 prevede che la residua somma di 14 milioni di euro è accantonata per le esigenze della società Sincrotrone di Trieste, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del d.l. n. 7 del 2005. L'articolo 3 stabilisce che l'assegnazione a favore del CNR comprende: le somme per il finanziamento di programmi specializzati già approvati dal CIPE e la somma di 2.582.284 a favore dell'Istituto di biologia cellulare per attività internazionale afferente all'area di Monterotondo, ai sensi della legge di bilancio per il 2008; l'importo di euro 5.000.000 per la partecipazione per il 2008 al programma internazionale ITER e di altrettanti per la partecipazione al programma internazionale BROADER APPROACH -Per tali programmi, lo schema di decreto presentato nel 2007 ricordava che era prevista una spesa complessiva di 60 milioni di euro nel quinquennio 2007-2011, da erogare tramite il CNR e l'INFN -; l'importo complessivo di euro 5.216.575 per la partecipazione a iniziative anche di carattere internazionale - vengono citati, come già lo scorso anno, l'Istituto Von Karman, l'Associazione AFIRIT e Human Frontier Science Program Organization - e per i maggiori oneri derivanti dalla partecipazione italiana al Laboratorio European Syncrotron Radiation Facility di Grenoble. La relazione illustrativa precisa, al riguardo, che il contributo al Laboratorio di Grenoble deve essere erogato tramite l'Istituto nazionale per la fisica della materia, ora accorpato al CNR ai sensi del d.lgs. n. 127 del 2003, e che fino al 2001 i costi del contributo italiano sono stati coperti con i fondi autorizzati dal d.l. n. 475 del 1996. Precisa, infine, che per il 2008 i maggiori oneri sono stati calcolati in circa 2.760.000 euro (a fronte di euro 1.700.000 nel 2007), cui si devono aggiungere 1.520.400 euro per la copertura di debiti pregressi dovuti dall'Italia. Gli articolo da 4 a 8 specificano che i contributi assegnati ad alcuni istituti includono stanziamenti destinati a progetti specifici. In particolare: l'assegnazione a favore dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) è comprensiva dell'importo di 6.000.000 euro, per la partecipazione nel 2008 ai programmi internazionali ITER e BROADER APPROACH, rispettivamente per euro 1.000.000 e per euro 5.000.000 (articolo 4); l'assegnazione a favore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è comprensiva dell'importo di euro 10.000.000 quale contributo straordinario per la gestione della risorse connesse al programma nazionale di ricerche in Antartide, affidate all'omonimo consorzio (articolo 5); l'assegnazione a favore dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale - OGS - è comprensiva dell'importo di euro 2.000.000 quale contributo straordinario per la manutenzione della nave oceanografica Explora (articolo 6) - la relazione illustrativa sottolinea la particolare valenza dell'attività della nave presso le isole Svalbard, nell'Anno Polare internazionale -; l'assegnazione a favore della Stazione zoologica «Anton Dohrn» è comprensiva dell'importo di euro 1.000.000 quale contributo straordinario per la partecipazione dell'ente al Consorzio Biogem (articolo 7) - la relazione governativa precisa - come già lo scorso anno -che lo scopo è quello di sostenere il processo di integrazione sul territorio tra l'unico ente di ricerca a carattere nazionale presente nel Mezzogiorno e i consorzi pubblici-privati di ricerca che operano sul territorio nell'ambito del settore disciplinare di competenza; l'assegnazione a favore dell'Istituto nazionale di astrofisica (INAF) è comprensiva di euro 1.000.000 quale contributo straordinario per le attività connesse all'Anno internazionale dell'Astronomia (articolo 8).
Aggiunge che l'articolo 9 detta disposizioni relative ai bilanci di previsione degli enti, stabilendo che per il 2009 e 2010 questi ultimi considerino come riferimento il 98 per cento dello stanziamento dell'anno in corso, con esclusione dei contributi per gli interventi previsti nelle lettere c) e d)

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dell'articolo 3 (progetti ITER e BROADER APPROACH e partecipazioni internazionali), nonché dei contributi straordinari di cui agli articoli da 4 a 8. Ai sensi dell'articolo 10, le disposizioni dell'articolo 9 non si applicano alla Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo. Per completezza di ricostruzione ricorda che, per il 2008, sono disponibili anche 30 milioni di euro per le assunzioni negli enti di ricerca, che risultano allocati sul capitolo 1714, relativo al Fondo occorrente per le assunzioni di ricercatori delle università e degli enti ed istituzioni di ricerca. Si riserva quindi di presentare una proposta di parere nel seguito dell'esame.
Riterrebbe inoltre opportuno procedere nella giornata di domani ad un'audizione di rappresentanti dell'Istituto nazionale della montagna, per capire le motivazioni dei continui rinvii relativamente alla definizione della situazione dell'ente in questione. Sottolinea infatti che esiste un gruppo parlamentare che difende la montagna e che tale gruppo ha fortemente lamentato che c'è un ritardo nella risoluzione della situazione dell'Istituto nazionale della montagna, rilevando che occorre urgentemente attribuire le risorse necessarie all'ente in questione.

Manuela DI CENTA (PdL) ringrazia il collega Barbieri, in quanto la mancata soluzione della situazione dell'Istituto nazionale della montagna è una questione molto grave atteso che tale Istituto ha competenze fondamentali a livello scientifico e per adempiere a convenzioni internazionali. Ricorda inoltre che l'importanza dell'Istituto è testimoniata anche dal fatto che il 54 per cento del territorio italiano è costituito da montagne.

Valentina APREA, presidente, concordando con la richiesta del collega Barbieri, propone che si proceda nella giornata di domani allo svolgimento dell'audizione in questione.

La Commissione concorda.

Giovanni Battista BACHELET (PD) riterrebbe opportuno procedere altresì all'audizione informale di rappresentanti del Sincrotrone europeo di Grenoble, al quale sono state sottratte una quantità rilevante di risorse.

Sui lavori della Commissione.

Rosa DE PASQUALE (PD) ricorda che vi è stata nei giorni scorsi una manifestazione a Firenze, nell'ambito della quale si è stigmatizzato il taglio ai fondi del FUS. Sottolinea che la cultura è molto importante per il Paese e che l'economia non può prevaricare le esigenze della cultura.

Il ministro Sandro BONDI rileva che il Ministero è impegnato in questi giorni nel tentativo di reperire nuove risorse per il FUS. Sottolinea che, come ha preannunciato alla stampa in mattinata, ha rilevato che già è stato ridotto il debito della gestione relativa a Cinecittà e che si arriverà ad azzerarlo entro fine anno. Sottolinea quindi che è fondamentale in questo momento di crisi economica risparmiare quanto più possibile, anche se non nasconde l'importanza di investire risorse in un settore importante come quello della cultura.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 3 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il ministro per i beni e le attività culturali, Sandro Bondi.

La seduta comincia alle 15.30.

5-00414 Di Cagno Abbrescia: Ristrutturazione del Teatro Petruzzelli di Bari.

Il ministro Sandro BONDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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Simeone DI CAGNO ABBRESCIA (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta ricevuta, rilevando peraltro che la questione dell'esproprio non è stata trattata e che non sussistevano in ogni caso i presupposti per l'esproprio. Esprime la propria soddisfazione per lo sviluppo della vicenda, auspicando che siano risolti definitivamente tutti i problemi giuridici e amministrativi e che quindi vi sia la possibilità per i fruitori di accedere al teatro in condizioni di sicurezza.

Valentina APREA, presidente, auspica quindi una conclusione rapida della vicenda relativa al teatro Petruzzelli. Ricorda che già da molto tempo si aspettava la risoluzione della vicenda e che le notizie fornite dal ministro rassicurano in tal senso.

5-00475 De Biasi: Tagli di risorse e riparto di competenze sui beni culturali.

Rosa DE PASQUALE (PD) sottoscrive l'interrogazione in titolo.

Il ministro Sandro BONDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Emilia Grazia DE BIASI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta, rilevando che passare in un anno dallo 0,4 allo 0,3 per cento per gli investimenti nella cultura è un punto d'allarme. Ringrazia il ministro per avere chiarito i dubbi che erano sorti sulle fondazioni bancarie, auspicando quindi che sia sempre un rapporto disteso tra maggioranza e opposizione. Auspica inoltre che nel percorso dell'attuazione del federalismo fiscale sia fornita costantemente elementi di informazione ai membri della Commissione, in particolare per quel che riguarda la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni per quel che riguarda la tutela dei beni culturali.

Valentina APREA, presidente, ringraziando il ministro per la sua presenza, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.50.