CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 dicembre 2008
103.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 3 dicembre 2008.

L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.15 alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 3 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.20.

Sui lavori della Commissione.

Edmondo CIRIELLI, presidente, osserva che, nella seduta del 26 novembre scorso, il Governo sulla base delle osservazioni dei relatori, ha rilevato la presenza di alcune discrasie tra la pianificazione finanziaria evidenziata nei programmi pluriennali di armamento trasmessi per il parere, iscritti all'ordine del giorno della seduta odierna, e il quadro finanziario risultante dalla Nota aggiuntiva allo stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno 2009. In particolare, il rappresentante del Governo ha correttamente osservato che la programmazione finanziaria da assumere come punto di riferimento ai fini dell'esame dei citati programmi è quella risultante dalla Nota aggiuntiva 2009, in quanto quest'ultima tiene conto delle rimodulazioni degli stanziamenti effettuate alla luce delle recenti misure di contenimento della spesa.
Riguardo a questo profilo, sottolinea come tali discrasie siano state determinate anche dal fatto che i citati programmi di armamento sono stati trasmessi per il parere parlamentare durante la sessione di bilancio, ossia durante un periodo che, a suo avviso, non appare opportuno, in quanto, da un lato, il vigente quadro finanziario risulta affievolito dalla presentazione da parte del Governo dei documenti di bilancio relativi al nuovo triennio, dall'altro, il nuovo quadro finanziario, per il triennio successivo, essendo suscettibile di modifiche in sede parlamentare, non risulta ancora definitivo.
Auspica quindi per il futuro che i programmi pluriennali di armamento non siano trasmessi alle Commissioni competenti durante l'esame parlamentare dei documenti di bilancio, in modo da evitare che l'espressione del parere intervenga nel periodo in cui il nuovo quadro finanziario di riferimento, relativo al successivo triennio, risulta ancora in corso di definizione, fermo restando che tale specifico aspetto dovrebbe essere oggetto di un opportuno approfondimento nell'ambito dell'indagine conoscitiva avviata dalla Commissione sull'acquisizione dei sistemi d'arma. Formula quindi l'auspicio che i relatori tengano conto di questo particolare profilo nella formulazione dei pareri concernenti i programmi di armamento dinanzi citati.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel concordare con i rilievi del presidente Cirielli, si impegna a provvedere affinché i programmi di armamento, in futuro, siano trasmessi alle Camere in tempi tali da escludere che si verifichi una sovrapposizione tra l'esame parlamentare dei programmi stessi e la sessione di bilancio.

Pier Fausto RECCHIA (PD), nel concordare con le valutazioni del presidente Cirielli, sottolinea come la trasmissione dei programmi di armamento durante la sessione di bilancio aggiunga un ulteriore elemento di incertezza ad un esame parlamentare già di per sé non esaustivo, in quanto non legato ad un preciso quadro strategico di riferimento approvato dalle Camere. Ritiene pertanto che, nel corso

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dell'indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma avviata dalla Commissione Difesa, debba essere svolta una riflessione approfondita sul ruolo del Parlamento e su quello del Governo in merito alla definizione dei programmi stessi.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nel sottolineare come l'indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma sia stata deliberata dalla Commissione proprio allo scopo di valorizzare il ruolo del Parlamento, evidenzia altresì come le valutazioni da lui espresse poc'anzi in merito ai profili finanziari dei programmi di armamento fossero motivate dall'intendimento di rimarcare che la spesa della Difesa, poiché presenta un impatto a medio e lungo termine, deve essere veicolata all'esame del Parlamento attraverso una procedura coerente con la programmazione finanziaria pluriennale prevista nel bilancio dello Stato.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2008, relativo all'acquisizione di quattro sistemi Tactical unmanned vehicles (TUAV) per esigenze dell'Esercito.
Atto n. 41.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 26 novembre 2008.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo, che illustra (vedi allegato 1).

Pier Fausto RECCHIA (PD) chiede al Governo un chiarimento in merito al fatto che, come emerge dalla stessa proposta di parere del relatore, le risorse destinate al programma in oggetto sono state rimodulate con decorrenza dal 2010.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, ricordando quanto già esposto nella precedente seduta, ribadisce che la Nota aggiuntiva 2009 non prevede risorse da destinare per l'anno 2009 al programma in esame, in quanto i relativi stanziamenti di bilancio sono stati rimodulati con decorrenza dal 2010.

Edmondo CIRIELLI, presidente, chiede al Governo assicurazioni circa l'assenza di effetti sulla operatività dello strumento militare in relazione al differimento del citato programma.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA assicura che il differimento del programma in oggetto non incide sull'operatività dello strumento militare.

Francesco BOSI (UdC), nel concordare con il presidente Cirielli e nel prendere atto favorevolmente delle assicurazioni date dal rappresentante del Governo, ritiene tuttavia che la proposta di parere presentata dal relatore non chiarisca a sufficienza che l'avvio del programma avrà luogo nel 2010.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2008, relativo all'acquisizione di sedici elicotteri da trasporto medio dell'Esercito (con l'opzione per ulteriori quattro aeromobili) e del relativo supporto logistico.
Atto n. 42.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 26 novembre 2008.

Edmondo CIRIELLI, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Pirovano, nell'illustrare una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo (vedi allegato 2), chiede al rappresentante del Governo di rendere assicurazioni

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in merito al fatto che le rimodulazioni degli stanziamenti e i tempi previsti per la realizzazione del predetto programma non compromettono la sicurezza del personale militare.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA sottolinea come le rimodulazioni degli stanziamenti non possano avere alcun effetto sulla sicurezza del personale militare, posto che il programma è stato avviato, non per sopperire ad esigenze di sicurezza, ma per far fronte all'obsolescenza dei mezzi e al conseguente aggravio di oneri che questa comporta, ferma restando la salvaguardia dei livelli di sicurezza del personale stesso.

Francesco BOSI (UdC), nell'associarsi alle osservazioni del presidente Cirielli, sottolinea l'esigenza di avere certezze sui piani di investimento connessi al programma in oggetto che ritiene particolarmente rilevanti anche ai fini della sicurezza del personale, in quanto concernente il trasporto tattico.

Pier Fausto RECCHIA (PD), in considerazione delle assicurazioni rese dal rappresentante del Governo, preannuncia a nome del suo gruppo il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2008, relativo all'acquisizione di small diameter bomb (armamento di caduta leggero) e alla relativa integrazione sul velivolo Tornado.
Atto n. 43.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 26 novembre 2008.

Gianfranco PAGLIA (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo, che illustra (vedi allegato 3).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2008, relativo all'acquisizione di dodici elicotteri, più tre in opzione, nel ruolo CSAR (Combat search and rescue) e di supporto alle operazioni speciali, destinati alla sostituzione degli elicotteri HH3F dell'Aeronautica militare al termine della loro vita operativa.
Atto n. 44.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 26 novembre 2008.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, nell'illustrare una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo (vedi allegato 4) e nel ricordare come recentemente si sia verificato un incidente mortale che ha visto il coinvolgimento di un elicottero appartenente alla stessa categoria di quelli sostituiti dal presente programma, chiede alcuni chiarimenti al Governo, anche in considerazione del fatto che, come emerso dalle audizioni informali di esperti del Ministero della difesa svolte dalla Commissione lo scorso 27 novembre, il programma in esame avrebbe dovuto essere avviato fin dal 2000. In particolare, chiede di sapere quanto tempo durerà il fermo degli elicotteri HH3F disposto subito dopo il citato incidente e se tale fermo possa compromettere la funzionalità dello strumento militare.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ritiene opportuno precisare che gli stanziamenti destinati al programma in esame, a differenza di quanto visto per i programmi precedenti, pur in presenza delle misure di

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contenimento della spesa, non sono stati rimodulati dal Governo.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA fa presente che il fermo degli elicotteri HH3F è stato disposto per ragioni precauzionali e potrà cessare soltanto quando la commissione appositamente costituita avrà fatto luce sulle cause del predetto incidente. Segnala, inoltre, che attualmente le funzioni svolte dagli elicotteri HH3F sono state affidate agli AB212 che, tuttavia, presentano caratteristiche diverse dai citati elicotteri. In conclusione, intende ribadire il concetto che l'obsolescenza dei mezzi comporta un aggravio dei costi di manutenzione, ma non influisce sulla sicurezza del personale.

Pier Fausto RECCHIA (PD), nell'auspicare che l'indagine disposta dal Ministero della difesa sulle cause del citato incidente possa concludersi al più presto, preannuncia a nome del suo gruppo il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2008, relativo all'acquisizione di velivoli per il pattugliamento marittimo (soluzione interinale) e del relativo supporto tecnico-logistico.
Atto n. 45.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 26 novembre 2008.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole sul programma pluriennale in titolo, che illustra (vedi allegato 5).

Franco GIDONI (LNP), nell'osservare come dalla stima degli oneri concernenti il programma in esame emerga un costo per ciascun velivolo, comprensivo del relativo supporto logistico, pari a 90 milioni di euro, chiede al Governo di chiarire se verosimilmente potranno essere ottenute riduzioni di prezzo dalle imprese assegnatarie del programma, anche in considerazione del fatto che, a suo avviso, velivoli analoghi a quelli oggetto del programma potrebbero essere acquistati sul mercato a prezzi sensibilmente inferiori.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA precisa che i velivoli oggetto del presente programma rispondono a specifici requisiti tecnici che li rendono non comparabili con altri velivoli presenti sul mercato e che il prezzo di acquisizione risulta congruo, ove si consideri che esso include anche gli oneri relativi al supporto logistico.

Pier Fausto RECCHIA (PD), nel ricordare che il pattugliamento marittimo è un tema di grande attualità, osserva come le funzioni che i velivoli oggetto del programma in esame sono chiamati a svolgere potrebbero essere effettuate anche attraverso il programma Cosmo-Skymed in corso di attuazione, fermo restando che dovrebbe essere comunque chiarito come interagiscono tra loro i diversi programmi pluriennali di armamento che, a vario titolo, si occupano del pattugliamento marittimo.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel replicare alle osservazioni del deputato Recchia, fa presente che i velivoli oggetto nel programma in esame saranno chiamati a svolgere funzioni del tutto peculiari di intercettazione e di allerta che non possono essere effettuate da un semplice sistema di controllo satellitare.

Ettore ROSATO (PD) ritiene che il Governo dovrebbe fornire in futuro un quadro esplicativo da cui risulti dello stato di integrazione tra i diversi programmi di armamento e tra i relativi sistemi di manutenzione, anche al fine di verificare

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la possibilità di realizzare economie di spesa in un settore, come quello della manutenzione, che è stato penalizzato da pesanti tagli di bilancio.

Francesco BOSI (UdC), nell'associarsi alle osservazioni del deputato Rosato e nel preannunciare il proprio voto favorevole. sulla proposta di parere del relatore, ritiene necessario per il futuro acquisire informazioni sullo stato di manutenzione dei sistemi di armamento, anche al fine di verificare quali siano le ragioni sottese all'avvio dei nuovi programmi di armamento che vengono presentati alla Camere per il parere.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 15.05.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 3 dicembre 2008. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 15.05.

Disposizioni per l'ammissione dei soggetti fabici nelle Forze armate e di polizia.
C. 141 Ascierto e C. 1444 Oppi.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in titolo.

Salvatore CICU (PdL), relatore, osserva che le due proposte di legge in esame, n. 141 e n. 1441, composte entrambe da un unico articolo, sono finalizzate a consentire il reclutamento e l'impiego, rispettivamente, nelle Forze armate (n. 141 Ascierto), e nelle Forze armate e nelle Forze di polizia (n. 1444 Oppi) di soggetti affetti da carenza, totale o parziale, dell'enzima G6PDH, nota comunemente come favismo.
Sottolinea come tale enzimopenia non sia un handicap né, ancor meno, un'imperfezione o un'infermità - tanto che essa non compromette, nella stragrande maggioranza dei casi, l'efficienza fisica o psichica degli individui - ma è una condizione genetica che riguarda 400 milioni persone nel mondo e ben 400.000 cittadini del nostro Paese.
Il rischio sanitario in cui possono incorrere tali soggetti consiste nella cosiddetta crisi emolitica acuta, che tuttavia si manifesta in un numero limitatissimo di casi solo a seguito d'ingestione di fave e, ancora più eccezionalmente, a causa dell'assunzione di alcuni farmaci il cui elenco è assolutamente conosciuto dagli interessati, anche perché lo screening neonatale prevede ormai l'accertamento di questa condizione per tutti i nuovi nati e in tutti i punti nascita presenti nel nostro Paese.
Prima di passare all'esame delle due proposte di legge in oggetto, ritiene opportuno svolgere una sintetica ricostruzione della disciplina vigente in materia di inidoneità al servizio militare, con particolare riferimento alla carenza del citato enzima.
In particolare, ricorda che la legge n. 380 del 1999, recante delega al Governo per l'istituzione del servizio militare volontario femminile, all'articolo 1, comma 5, prevede che il Ministro della difesa e il Ministro delle finanze, per il personale del Corpo della guardia di finanza, con propri decreti, adottino regolamenti recanti norme per l'accertamento dell'idoneità al servizio militare.
Per quanto riguarda le competenze del Ministro della difesa, rammenta che quest'ultimo, in attuazione della citata disposizione, ha emanato il regolamento 4 aprile 2000, n. 114, recante norme in materia di accertamento dell'idoneità al servizio militare.
Secondo l'articolo 2, comma 3, primo periodo, del citato regolamento non sono comunque idonei al servizio militare i soggetti affetti dalle imperfezioni ed infermità previste dall'elenco allegato al regolamento

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medesimo. Tale elenco include, al punto 2, lettera d), tra le imperfezioni ed infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare i difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi. Inoltre, l'articolo 3, comma 4, del medesimo regolamento, prevede che con decreto del direttore generale della sanità militare, sono emanate le direttive tecniche riguardanti l'accertamento delle citate imperfezioni ed infermità ed i criteri per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare.
La direttiva recante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermità, che è stata emanata il 5 dicembre 2005, al punto 2, lettera d), includeva tra i difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi che sono causa di inidoneità, il deficit, anche parziale, di G6PDH, ossia il cosiddetto «favismo».
Per quanto riguarda, invece, le competenze del Ministro dell'economia e delle finanze, ricorda che, analogamente a quanto visto in precedenza per la Difesa, il Ministro delle finanze, in attuazione dell'articolo 1, comma 5, della legge n. 380 del 1999, ha emanato il regolamento 17 maggio 2000, n. 155, recante norme per l'accertamento dell'idoneità al servizio nella Guardia di finanza.
L'articolo 2, comma 3, del citato regolamento prevede che non sono comunque idonei al servizio nel Corpo della Guardia di finanza i soggetti affetti da imperfezioni ed infermità previste dall'elenco allegato al regolamento medesimo. Analogamente a quanto visto in precedenza per la Difesa, anche il citato regolamento include nell'elenco delle imperfezioni ed infermità che sono causa di non idoneità al servizio, al punto 2, lettera d), i difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi e, anche in tal caso, esso prevede l'emanazione di direttive tecniche, da adottare con decreto dirigenziale del Comandante generale della Guardia di finanza.
Tali direttive tecniche, da ultimo adottate con decreto dirigenziale del 15 dicembre 2003, hanno stabilito che rientra tra i difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi anche il favismo, specificando che anche deficit parziali di G6PDH sono causa di inabilità.
Per quanto riguarda il Ministero della difesa, nella scorsa legislatura, l'8 marzo 2007, ricorda che il Ministro della difesa costituì una Commissione scientifica con il compito di studiare, sotto il profilo medico-scientifico e giuridico, la compatibilità dell'enzimopatia da «deficit di G6PDH, anche parziale» con lo svolgimento, da parte dei soggetti affetti da tale carenza, delle attività connesse con l'espletamento del servizio militare professionale.
Sulla base delle conclusioni della Commissione, il direttore generale della sanità militare ha emanato il decreto 30 agosto 2007, che modifica la direttiva tecnica sopraccitata, sostituendo la voce «deficit di G6PDH, anche se parziale» con «deficit di G6PD, che abbia dato luogo a comprovate manifestazioni emolitiche».
Conseguentemente, il Direttore generale della sanità militare ha altresì adottato il decreto 20 settembre 2007, che modifica il decreto dirigenziale 5 dicembre 2005, recante direttiva tecnica per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare.
Successivamente, lo stesso Direttore generale della sanità militare ha emanato l'ulteriore direttiva dell' 11 gennaio 2008, applicativa del citato decreto 30 agosto 2007 e del decreto 20 settembre 2007, per la selezione, l'arruolamento, il reclutamento e l'impiego dei volontari in ferma prefissata e del personale in servizio permanente nelle Forze armate dei soggetti affetti da «deficit di G6PD».
La direttiva intende fornire le indicazioni tecniche necessarie ai fini della selezione, dell'arruolamento e dell'impiego nelle Forze armate dei soggetti fabici. Richiamando la relazione conclusiva della sopraccitata Commissione scientifica, la direttiva ribadisce due principi essenziali:
che il deficit di G6PD non può essere di per sé fattore di discriminazione nella valutazione medico-legale della idoneità al servizio militare;

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che in alcuni casi e per singoli soggetti giudicati idonei al servizio militare affetti da deficit di G6PD possono sussistere limitazioni motivate a particolari attività d'impiego operativo e ha individuato due classi distinte di soggetti fabici.

In particolare, le due classi sono costituite, rispettivamente:
dai soggetti con attività di G6PD maggiore o uguale al 30 per cento, se maschi, e maggiore o uguale 70 per cento, se femmine, idonei al «servizio militare incondizionato»; che viene considerata una condizione di assenza di patologia ovvero di presenza di situazioni compatibili con l'espletamento del «servizio militare incondizionato» (cioè, per le Forze armate, idonei al servizio in qualità di VFP1, VFP4, VSP, sottufficiali e ufficiali). Per tali soggetti, idonei incondizionatamente, dovranno essere comunque sempre adottate speciali precauzioni quando impiegati in teatri operativi in zone malariche, seguendo uno specifico protocollo compatibile con la carenza dell'enzima, in via di definizione da parte della direzione generale della Sanità militare;
dai soggetti con attività di G6PD inferiore al 30 per cento, se maschi, e inferiore al 70 per cento, se femmine, idonei al «servizio militare» - inteso in senso generico, cioè non riferito a tutte le categorie di personale - con prescrizioni aggiuntive per quanto riguarda attività e condizioni di rischio elettivo. Tale condizione esprime la presenza di situazioni che, per la loro modesta rilevanza, consentono potenzialmente di assolvere il «servizio militare» (con esclusione quindi delle categorie per le quali è richiesta l'idoneità «incondizionata» al servizio) con le limitazioni sopra delineate e con esclusione, in ogni caso, dall'impiego fuori area nelle zone a rischio malarico. Ciò risulta quindi applicabile esclusivamente per i VFP1.

Tornando alle due proposte di legge in esame, osserva che proposta di legge n. 141 Ascierto prevede, al comma 1, che la carenza accertata, parziale o totale, dell'enzima G6PDH non può costituire motivo di esclusione dall'arruolamento e dall'impiego operativo nelle Forze armate.
Per quanto riguarda, invece, la proposta di legge n. 1444 Oppi, l'articolo 1 stabilisce il medesimo principio generale contenuto nella proposta di legge n. 141 Ascierto in base al quale la carenza accertata, parziale o totale, dell'enzima G6PDH non consente il reclutamento e l'impiego nelle Forze armate, ma tale principio viene esteso anche all'arruolamento e all'impiego operativo nelle Forze di polizia.
Riguardo alla platea dei soggetti potenzialmente interessati dalla disposizione, ricorda, per altro, che il Governo, nel corso della precedente legislatura, nel rispondere all'interpellanza urgente n. 2-00386 ha rilevato che per l'accesso alla Polizia di Stato «il giudizio di idoneità non contempla l'accertamento circa la carenza del G6PDH» ed ha aggiunto che tale differente trattamento trova la propria «ratio nelle diverse tipologie di impiego del personale militare, cui è richiesta un'idoneità incondizionata che permetta di fronteggiare ogni tipo di servizio, ivi comprese le missioni all'estero». Il personale della Polizia di Stato, ha osservato il Governo, «è impiegato, di norma in attività di servizio sul territorio nazionale e, comunque, quando emerge l'esigenza di svolgere particolari servizi all'estero, esso è sottoposto ad accertamenti sanitari di secondo livello».
Allo stesso tempo, il Governo ha rilevato che per quanto riguarda, invece, il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, il disposto di cui all'articolo 2, comma 1, lettera r), del decreto ministeriale 3 maggio 1993 n. 228, recante il «Regolamento concernente i requisiti fisici ed attitudinali, per l'accesso nelle qualifiche dell'area operativa tecnica del Corpo nazionale dei vigili fuoco» prevede che le enzimopatie eritrocitarie costituiscano, tra l'altro, cause di non idoneità ai concorsi di accesso nei profili di vigile del fuoco e di assistente tecnico antincendi dell'area operativa tecnica.

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Sulla base di queste informazioni, ritiene quindi che dovrebbe essere valutata l'opportunità di definire più puntualmente nelle proposte di legge in esame l'ambito di applicazione delle citate disposizioni.
Inoltre, l'articolo 1 della proposta di legge n. 141 Ascierto, al comma 2 prevede altresì, che conseguentemente a quanto stabilito dal comma 1 riguardo all'eliminazione del favismo dalle cause di esclusione dall'arruolamento e dall'impiego operativo, entro un mese dalla data di entrata in vigore del presente provvedimento, si provveda, con decreto del Ministro della difesa, a conformare l'ordinamento della sanità militare al citato principio, attraverso l'adozione di un decreto che modifichi il decreto ministeriale 114 del 4 aprile 2000 e corregga la direttiva tecnica, di cui al decreto del direttore generale della sanità militare adottato in materia il 5 dicembre 2005.
In proposito, segnala che il contenuto di tale proposta di legge non appare completamente esaustivo. In primo luogo, infatti, il provvedimento non considera gli effetti che esso determinerebbe anche sul Corpo della Guardia di finanza. In particolare, come risulta dalla ricostruzione normativa dianzi effettuata, la prescrizione dell'esclusione del favismo dalle cause di inidoneità dovrebbe includere la Guardia di Finanza e, quindi, dovrebbe essere accompagnata dalla conseguente previsione di una modifica - da attuare con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze - sia del decreto del citato Ministro del 17 maggio 2000, n. 155, sia del decreto dirigenziale del Comandante generale della Guardia di finanza del 15 dicembre 2003. Inoltre, ritiene che dovrebbe essere altresì valutata l'opportunità di prevedere che i decreti del Ministro della difesa e del Ministro dell'economia e delle finanze siano emanati ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge n. 380 del 1999, ossia sentiti, per quanto concerne il personale femminile, il Ministro per le pari opportunità e la Commissione nazionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna.
In secondo luogo, poiché sono vigenti due decreti del direttore generale della sanità militare pubblicati sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 300 del 5 dicembre 2005 - uno relativo al profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare, l'altro concernente le direttive tecniche per l'applicazione dell'elenco delle imperfezioni e delle infermità che sono causa di inidoneità al servizio militare - ritiene opportuno precisare che le modifiche riguardano entrambi i decreti come risultanti dalle modificazioni recentemente introdotte, a cui si è fatto cenno in precedenza.
Sottolinea altresì che la disciplina puntuale dell'attività amministrativa conseguente alla novità legislativa introdotta dalla proposta di legge n. 141 Ascierto, non solo rischia di essere non esaustiva, ma non appare neppure necessaria. Infatti, in mancanza di tale disciplina, l'Amministrazione sarebbe comunque tenuta ad emanare gli atti necessari ad adeguare le norme di rango secondario alla nuova disciplina legislativa.
In conclusione, intende esprimere l'auspicio che la Commissione Difesa, con il contributo di tutte le forze politiche, giunga ad una positiva e rapida conclusione dell'iter legislativo delle proposte di legge in esame, anche in considerazione del fatto che i provvedimenti in esame sono fortemente attesi da migliaia di persone che si ritengono ingiustamente penalizzate nelle selezioni per l'arruolamento nelle Forze armate e di polizia.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel concordare con le valutazioni del relatore e nell'assicurare la massima collaborazione da parte del Governo affinché si possa giungere ad una rapida conclusione dell'iter legislativo delle proposte di legge in esame, si dichiara disponibile fin d'ora ad un eventuale trasferimento dell'esame alla sede legislativa.

Giorgio OPPI (UdC), nel ringraziare il relatore che ha puntualmente illustrato tutte le tematiche che riguardano l'ammissione dei soggetti fabici nelle Forze armate

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e nelle Forze di polizia, sottolinea come vi sia una fortissima aspettativa in merito al positivo esito dell'iter legislativo delle proposte di legge in oggetto da parte di migliaia di giovani, posto che nel prossimo mese di febbraio vi sarà un nuovo bando di concorso per l'assunzione di personale militare nelle Forze armate che, in mancanza di un intervento legislativo, potrebbe nuovamente penalizzarli.
In particolare osserva come la proposta di legge n. 1444 a sua firma consentirà di eliminare una ingiusta discriminazione che impedisce ad oltre 400 mila fabici, soprattutto sardi ma anche calabresi, siciliani e veneti, di poter accedere ai concorsi per entrare nelle Forze armate e nelle Forze di polizia, per l'erronea concezione che il favismo sia una malattia invalidante. In realtà il favismo non è una malattia, ma una condizione genetica assolutamente compatibile con un normale stato di salute, che in alcun modo risulta pregiudizievole alla piena idoneità psichica e fisica dei soggetti, come è stato accertato, oramai da tempo, dagli studiosi della materia. In particolare, i più illustri ematologi italiani e internazionali hanno dimostrato che tale situazione genetica, non solo non è svantaggiosa, ma è un fattore protettivo verso alcune patologie infettive che hanno decimato la popolazione mondiale durante i secoli, come, ad esempio, la malaria. Il favismo, inoltre, ha avuto una funzione positiva persino sulla durata della vita umana, come dimostrato da un recente e significativo studio della Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Sassari che ha evidenziato come tra gli ultracentenari che risiedono in Sardegna si registri un'alta presenza di fabici.
Ciò nonostante gli organi tecnici del Ministero della difesa, in difformità con i generali orientamenti della comunità scientifica e con i dati epidemiologici avevano fino al gennaio scorso ostinatamente continuato ad equiparare la condizione genetica di favismo con uno stato di malattia invalidante, tanto che numerose ragazze e ragazzi, per la maggior parte sardi, sono stati ingiustamente scartati durante le selezioni per l'arruolamento alle Forze armate perché fabici. Ricorda come questo tipo di discriminazione esista soltanto in Italia e in Turchia, mentre, ad esempio, negli Stati Uniti, in Grecia e in Francia, il favismo non è causa di esclusione dal servizio di leva. Infatti, la crisi emolitica acuta si manifesta soltanto in un numero limitatissimo di soggetti con carenza enzimatica a seguito di ingestione di fave o, più eccezionalmente a seguito dell'assunzione di alcuni farmaci il cui elenco è assolutamente conosciuto dai fabici adulti. Ritiene quindi doveroso per tutte le forze politiche eliminare una disparità di trattamento, fondata su una condizione genetica non invalidante, che impedisce ingiustamente la possibilità di impiego nelle Forze armate e di polizia a migliaia di giovani in tutta Italia.
Tornando all'esame della proposta di legge a sua firma fa presente come essa riprenda il testo elaborato dalla Commissione Difesa dalla scorsa legislatura a conclusione di un esame in sede referente che vide l'attuale sottosegretario Cossiga nella veste di relatore.
In conclusione, esprime l'auspicio che la Commissione, con il contributo delle forze politiche possa concludere rapidamente l'esame dei provvedimenti in oggetto.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nell'assicurare la massima celerità da parte della Commissione nell'esame delle proposte di legge in oggetto, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

COMITATO RISTRETTO

Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
C. 607 Caparini e C. 1897 Cirielli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.