CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 novembre 2008
99.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 26 novembre 2008.

L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 26 novembre 2008. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.45.

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DL 172/08: Misure straordinarie per l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania.
Nuovo testo C. 1875 Governo.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione inizia l'esame del nuovo testo del provvedimento in titolo.

Filippo ASCIERTO (PdL), relatore, osserva che, come precisato nella relazione illustrativa, il provvedimento d'urgenza è stato adottato in considerazione del perdurare della situazione di crisi ambientale nella regione Campania. In particolare, come si legge nella relazione di accompagnamento, il decreto-legge si prefigge lo scopo di garantire la definizione di misure specifiche per la soluzione dell'emergenza in atto, mediante l'individuazione di forme di vigilanza nei confronti degli enti locali finalizzate a garantire l'osservanza della normativa ambientale nei propri ambiti di pertinenza, prevedendo anche la possibile adozione di atti sanzionatori nei confronti delle amministrazioni inadempienti.
Si segnala che il testo del decreto-legge è stato modificato dalla Commissione Ambiente nel corso dell'esame in sede referente. Tali modifiche, tuttavia, non incidono sulle disposizioni di competenza della Commissione Difesa.
Per quanto concerne i profili di competenza della IV Commissione, segnala che l'articolo 5 reca disposizioni concernenti il lavoro straordinario del personale militare.
Nello specifico, il comma 1 dell'articolo in esame autorizza la corresponsione al personale militare operante presso la struttura commissariale di uno speciale compenso a fronte dell'elevato numero di ore di straordinario effettuate, come indica la relazione tecnica, in aggiunta alla speciale indennità operativa prevista dall'ordinanza del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti nella regione Campania del 26 febbraio 2008, n. 92.
La relazione di accompagnamento al decreto sottolinea come la disposizione costituisca norma di interpretazione autentica e quindi dotata di efficacia retroattiva.
L'efficacia della disposizione riguarda, infatti, il periodo dal 16 gennaio 2008 al 9 giugno 2008 e comporta una spesa complessiva pari a 660.000 euro.
La relazione tecnica al decreto-legge precisa, poi, che il personale militare (Ufficiali e Sottoufficiali) assegnato alla struttura commissariale che beneficerà dello speciale compenso, è pari a 52 unità.
Il medesimo comma 1, precisa, altresì, che tale compenso è da considerarsi remunerativo anche del compenso forfetario di impiego, del compenso forfetario di guardia e dell'indennità di marcia riferiti al medesimo periodo.
Il comma 2 dispone in merito alla copertura dell'onere valutato in 660.000 euro, prevedendo che vi si faccia fronte a valere sui fondi di cui all'articolo 17 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, ovverosia sul Fondo per l'emergenza rifiuti Campania ed eventualmente anche sul Fondo per la protezione civile.
Al riguardo, ricorda, infatti, che l'articolo 17 del decreto-legge n. 90 del 2008 ha istituito, al comma 1, il Fondo per l'emergenza rifiuti Campania con una dotazione per l'anno 2008 pari a 150 milioni di euro, di cui un importo pari al 10 per cento (15 milioni di euro) è destinato alle spese di parte corrente finalizzate alla risoluzione dell'emergenza. Inoltre, il comma 3-bis ha disposto che, per le eventuali eccedenze di spesa rispetto alla dotazione del Fondo di cui al comma 1, si provvederà a valere sul Fondo per la protezione civile di cui alla legge 24 febbraio 1992, n. 225.
Con il comma 3, attraverso una novella all'articolo 2, comma 7-bis, del decreto-legge n. 90 del 2008 vengono ampliate le competenze del personale militare delle Forze armate impiegato nello svolgimento di compiti di sorveglianza e vigilanza del territorio.
In particolare, alle già previste attività di vigilanza e protezione, il comma in esame aggiunge, altresì, la competenza in merito al controllo sulla corretta gestione del ciclo dei rifiuti, al fine di assicurare,

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come sottolinea la relazione al decreto, il tempestivo recapito dei rifiuti urbani nelle discariche autorizzate.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul provvedimento in esame per le parti di competenza della Commissione Difesa, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA si riserva di intervenire nel corso del dibattito.

Pier Fausto RECCHIA (PD) ricorda come il suo gruppo, in occasione dell'esame del decreto-legge n. 90 del 2008, pur esprimendo perplessità sull'impiego delle Forze armate in relazione all'emergenza rifiuti, votò comunque a favore del citato provvedimento, in considerazione della gravità della situazione. Con il provvedimento in esame, invece, poiché si assiste ad una ulteriore estensione dei compiti delle Forze armate, manifesta la preoccupazione che si attribuiscano al personale militare ulteriori funzioni al di fuori dei loro compiti tipici. In particolare, nel sottolineare come il testo del provvedimento, nell'attribuire gli ulteriori compiti, utilizzi una formula assai generica, ossia il «controllo della corretta gestione del ciclo dei rifiuti», sottolinea l'esigenza di esplicitare nel testo del provvedimento il contenuto dei citati compiti, in modo da non lasciare spazio ad incertezze interpretative. Inoltre, ritiene necessario che il Governo chiarisca se l'attribuzione dei compiti alle Forze armate nel quadro dell'emergenza rifiuti debba ritenersi a carattere temporaneo e straordinario e se comunque sia da escludere un cambiamento dello stato giuridico del personale militare. Auspica pertanto che la Commissione esprima un parere favorevole con l'osservazione che l'impiego dei militari rimanga circoscritto alle attribuzioni derivanti dal loro stato giuridico e che il ricorso all'operato del personale militare rimanga a carattere eccezionale.

Americo PORFIDIA (IdV), nel concordare con le osservazioni del deputato Recchia, esprime perplessità sull'estensione dei compiti attribuiti alle Forze armate, rilevando come il provvedimento si preoccupi soltanto marginalmente di alcuni problemi più urgenti come quelli connessi alla bonifica del territorio. Ciò dimostra, a suo avviso, come non si sia ancora usciti dalla situazione di emergenza e che non vi sia un'attività di programmazione ben strutturata.

Roberto SPECIALE (PdL), intervenendo a titolo personale, ritiene opportuno che il Governo chiarisca quali siano le nuove attività che dovranno svolgere le Forze armate nell'ambito della gestione dei rifiuti.

Francesco BOSI (UdC) si associa alla richiesta del deputato Speciale.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, nel fornire chiarimenti, conferma che l'impiego del personale delle Forze armate deve ritenersi a carattere temporaneo e straordinario e che i compiti assegnati al personale medesimo, poiché strumentali al citato impiego, non alterano lo stato giuridico dei militari.

Pier Fausto RECCHIA (PD) osserva come le precisazioni fornite dal rappresentante del Governo lascino ancora aperta la questione relativa all'individuazione delle attività che concretamente saranno chiamate a svolgere i militari.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA ritiene che la sede più opportuna affinché il Governo fornisca tutte le puntualizzazioni richieste sia la Commissione di merito.

Roberto SPECIALE (PdL) ritiene opportuno che vi sia un chiarimento da parte del Governo tale da escludere che i militari siano chiamati a svolgere funzioni che spettano ad altri, in modo da potersi conseguentemente escludere, che si verifichi

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un cambiamento del loro stato giuridico.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nel replicare alle osservazioni del deputato Speciale, ritiene che, poiché nel corso dell'esame del decreto-legge n. 90 del 2008, si chiarì che i compiti affidati alle Forze armate sono di supporto a quelli svolti dalle Forze di polizia, si deve ritenere che anche i nuovi compiti attribuiti alle Forze armate seguano la medesima logica, posto che la norma introdotta dall'articolo 5, comma 3, del presente provvedimento si limita a novellare l'articolo 7-bis del decreto-legge n. 90 del 2008, lasciandone inalterato il quadro di riferimento.

Roberto SPECIALE (PdL) ritiene che le osservazioni testé svolte dal presidente siano in grado di fugare eventuali ulteriori preoccupazioni in ordine allo svolgimento da parte delle Forze armate di compiti non attinenti al loro stato giuridico.

Francesco BOSI (UdC) al fine di evitare che vi siano fraintendimenti sulle attività che concretamente possono svolgere i militari, ritiene comunque necessario esplicitare tali attività o quantomeno limitare i compiti assegnati al personale militare ad un ambito di riferimento meno ampio della gestione dell'intero ciclo dei rifiuti.

Filippo ASCIERTO (PdL), relatore, sulla base degli elementi emersi nel corso del dibattito, nel formulare una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1), auspica che il compenso attribuito al personale impiegato nella struttura commissariale non comporti sperequazioni rispetto ai compensi attribuiti al personale militare impiegato nell'operazione «città sicure».

Marcello DE ANGELIS (PdL) riguardo al tema dei compensi attribuiti al personale militare assegnato alla struttura commissariale, ritiene che se i calcoli risultati dalla relazione tecnica allegata al provvedimento sono stati correttamente eseguiti non possa sussistere un problema di sperequazione rispetto ai compensi attribuiti al personale militare assegnato ad altre mansioni.

Francesco BOSI (UdC), con riferimento alla proposta di parere del relatore, ribadisce la necessità di puntualizzare le attività assegnate alle Forze armate ovvero di delimitarne compiutamente l'ambito di riferimento, evitando di riferirlo indistintamente al controllo della corretta gestione dell'intero ciclo dei rifiuti.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che il personale assegnato alla struttura commissariale svolge impegnative attività di supporto al lavoro del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti, nel quadro di una collaborazione sorta ancor prima dell'emanazione del decreto-legge n. 90 del 2008, tanto che il compenso attribuito al personale militare che opera in tale struttura, decorre da un periodo precedente all'entrata in vigore del citato decreto-legge. Inoltre, poiché il compenso si riferisce al lavoro straordinario svolto, non può ravvisarsi alcuna sperequazione rispetto ai trattamenti attribuiti ad altro personale militare.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA sottolinea come le competenze affidate alle Forze armate per il controllo della corretta gestione del ciclo dei rifiuti siano finalizzate ad assicurare che i rifiuti urbani vengano recapitati nelle discariche autorizzate, fermo restando che, ai sensi dell'articolo 2, comma 7-bis, del decreto-legge n. 90 del 2008 al personale militare non sono attribuite le funzioni di polizia giudiziaria, ma di agente di pubblica sicurezza.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ritiene che nella proposta di parere favorevole del relatore potrebbe essere inserita una osservazione che rinvii alla Commissione di merito l'opportunità di specificare più puntualmente i compiti affidati al personale militare ai sensi dell'articolo 5, comma 3.

Filippo ASCIERTO (PdL), nel concordare con il suggerimento del presidente

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Cirielli, formula una nuova proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato 2).

Americo PORFIDIA (IdV), nel preannunciare il suo voto contrario sulla nuova proposta di parere presentata dal relatore, ritiene che, in considerazione dei rilevanti poteri attribuiti al Commissario delegato per l'emergenza rifiuti, risulti imprescindibile disciplinare con esattezza le attività che il personale militare è chiamato a svolgere proprio nel quadro dell'esercizio dei citati poteri.

Roberto SPECIALE (PdL), nel concordare con la proposta di parere del relatore, osserva che non vi è alcuna sperequazione riguardo alla misura del compenso attribuito al personale militare assegnato alla struttura commissariale, in quanto tale compenso viene attribuito a titolo di remunerazione del lavoro straordinario effettivamente svolto.

I deputati Francesco Saverio GAROFANI (PD), Pier Fausto RECCHIA (PD), Marco BELTRANDI (PD) e Francesco BOSI (UdC), preannunciano la propria astensione sulla nuova proposta di parere presentata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.25.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 26 novembre 2008. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI, indi del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 15.25.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2008, relativo all'acquisizione di quattro sistemi Tactical unmanned vehicles (TUAV) per esigenze dell'Esercito.
Atto n. 41.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame, relativo all'acquisto, da parte dell'Esercito, di 4 sistemi Tactical unmanned vehicles (TUAV), come precisato nella relativa relazione illustrativa, nasce dall'esigenza di assicurare ai Comandanti dei Reparti dislocati nei diversi teatri operativi il reperimento, in tempi rapidi, di informazioni utili per le loro attività. A tal fine l'uso dei sistemi TUAV garantisce la realizzazione delle citate finalità attraverso la raccolta di dati informativi in tempo reale, minimizzando i rischi per il personale ed ottimizzando le prestazioni attraverso una visualizzazione completa e continuativa dell'area interessata.
Il sistema è composto essenzialmente da un segmento aereo (composto generalmente da 4 velivoli con relativi sensori) e da un segmento terrestre (una stazione di controllo per il pilotaggio remoto ed un sistema di trasmissione e ricezione dati da e verso il TUAV).
I velivoli che costituiscono il segmento aereo sono concepiti per operare a stretto contatto con le truppe impegnate nel teatro operativo, volando a bassa quota fino ad un massimo di 15.000 piedi e nel range di 75-100 miglia marine e come risulta dalla scheda illustrativa allegata al Programma in esame, assicurano, la raccolta di informazioni anche in condizioni meteo avverse ed in aree particolarmente impegnative.
In particolare, il segmento aereo dovrà disporre, tra l'altro di un'adeguata potenza propulsiva per il compimento delle missioni assegnate, di un sistema per il recupero di emergenza e di una capacità di galleggiamento anche parziale.

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Il segmento terrestre dovrà, invece, possedere capacità di interazione con il sistema di Comando e Controllo dell'esercito italiano e sarà costituito, tra l'altro, da una stazione di controllo a pilotaggio remoto e da un sistema di comunicazione/connessione per l'aggiornamento della missione e la ricezione dei dati.
Per quanto riguarda la durata, il programma si svolgerà in 4 anni, con decorrenza dal 2008.
La scheda illustrativa riferisce che il costo del programma è stimato complessivamente in 80 milioni di euro, che graveranno sui capitoli di Ammodernamento e Rinnovamento dello Stato di previsione del Ministero della difesa. In particolare, per il primo triennio, sono imputati 20 milioni di euro a ciascuno degli anni 2008-2009 e 2010.
In relazione al Programma in esame, segnala che la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2008 prevede espressamente, nell'elenco dei Programmi terrestri, un finanziamento pari a 20,6 milioni di euro riservati all'acquisto di velivoli UAV (tactical e micro).
Per quanto riguarda, invece, la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione della difesa per il 2009, fa presente che non risultano stanziamenti destinati al programma in esame, né a tipologie di strumenti assimilati. In proposito, ritiene pertanto necessario un chiarimento da parte del Governo.
Per quanto riguarda gli aspetti industriali del programma, la scheda illustrativa, allegata al programma stesso, esclude il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale. Il programma dovrebbe essere quindi realizzato prevalentemente dall'industria elettrica meccanica e aeronautica nazionale.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo, degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito e delle audizioni informali di esperti del Ministero della difesa che la Commissione svolgerà domani.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, in merito alle richieste di chiarimento formulate dal relatore, fa presente che il programma in esame non figura nell'ambito della Nota aggiuntiva allo stato di previsione del Ministero della difesa per il 2009, in quanto, anche a causa delle misure di contenimento della spesa adottate recentemente, gli stanziamenti relativi all'attuazione del programma stesso sono stati rimodulati con decorrenza dal 2010.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2008, relativo all'acquisizione di sedici elicotteri da trasporto medio dell'Esercito (con l'opzione per ulteriori quattro aeromobili) e del relativo supporto logistico.
Atto n. 42.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Ettore PIROVANO (LNP), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame è finalizzato all'acquisto, da parte dell'Esercito, di 16 elicotteri da trasporto medio, con l'opzione per la successiva acquisizione di ulteriori 4 velivoli, e del relativo supporto logistico.
Come precisato nella relativa relazione illustrativa, il predetto programma, nasce dall'esigenza di sostituire gli elicotteri Chinook CH-47C attualmente in servizio e di difficile supportabilità logistica, con nuovi elicotteri da trasporto medio in possesso di maggiori capacità operative ed in linea con i moderni scenari operativi.
Si ricorda che il Boeing CH-47 Chinook è un elicottero medio da trasporto - acquistato

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dall'esercito italiano negli anni '70 - caratterizzato principalmente da una configurazione a 2 rotori: uno sopra la cabina di pilotaggio, il secondo nella sezione di coda.
Come risulta dalla scheda illustrativa allegata al Programma in esame, la sostituzione dei vecchi CH-47C appare opportuna in considerazione dell'importanza sempre maggiore che assume lo spazio aereo e della necessità di garantire migliori standard di sicurezza, garanzie di interoperabilità con gli assetti NATO, maggiore supportabilità del velivolo e riduzione dei costi di gestione.
In particolare, le esigenze a cui fa fronte il presente programma consistono nella necessità di sostituire i vecchi elicotteri che richiedono frequenti e lunghi periodi di manutenzione e la cui obsolescenza causa numerosi fermi tecnici, complicati dalla difficoltà di reperire le parti di ricambio, nel superamento delle limitazioni di impiego dei CH-47C in determinati contesti e condizioni ambientali (polvere, sabbia, neve) che possono essere causa di disorientamento spaziale degli equipaggi, nella possibilità di interfacciarsi con i più moderni sistemi di Comando e Controllo in dotazione alle Forze armate e nella necessità di assicurare all'Aviazione dell'Esercito capacità operative di supporto ai sistemi di Comando e Controllo e alle operazioni di trasporto tattico logistico e di sgombero del personale combattente e non combattente in qualsiasi tipo di ambiente operativo.
Tra i principali missioni che il nuovo elicottero deve essere in grado di realizzare figurano l'elitrasporto tattico di unità nei diversi contesti operativi, la costituzione di un posto di rifornimento avanzato di armi, munizioni e carburante, lo svolgimento di operazioni di ricerca, soccorso (SAR) recupero di aeromobili, armamenti e veicoli, di acquisizione di informazioni di intelligence e di protezione civile.
Per quanto riguarda i requisiti tecnici del nuovo elicottero, il Programma stabilisce, tra l'altro, una velocità massima superiore ai 300 chilometri orari, la possibilità di ammaraggio, flottaggio, permanenza in acqua (almeno venti minuti), di imbarco e sbarco natanti, una capienza di 55 militari equipaggiati o 24 feriti e 2 assistenti.
La durata del programma di acquisizione dei 16 nuovi elicotteri, come riferisce la relazione illustrativa, è prevista in dieci anni: dal 2008 al 2017.
Il costo del programma è stimato complessivamente in 850 milioni di euro, ripartiti nei dieci esercizi finanziari di riferimento. In particolare, per il primo triennio, sono imputati 8 milioni di euro al 2008, 68 milioni di euro al 2009 e 136 milioni al 2010.
Riguardo a tale ripartizione, segnala una discrasia rispetto ai dati riportati dalla Nota aggiuntiva allo stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno 2009 che, in relazione al programma in esame, prevede per il prossimo anno uno stanziamento di 6 milioni di euro, anziché di 68 milioni di euro. In proposito, ritiene pertanto necessario un chiarimento da parte del Governo.
Per quanto riguarda gli aspetti industriali del programma, la relativa relazione illustrativa, esclude il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale. Il programma dovrebbe essere quindi realizzato prevalentemente dall'industria aeronautica nazionale.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo, degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito e delle audizioni informali di esperti del Ministero della difesa che la Commissione svolgerà domani.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA osserva che gli stanziamenti destinati al programma in esame devono intendersi rimodulati per il 2009 nel senso indicato dalla Nota aggiuntiva per il 2009, in quanto essa espone i dati aggiornati sulla base delle misure di contenimento della spesa adottata con il decreto-legge n. 112 del 2008, mentre quelli esposti nella

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scheda tecnica annessa al programma in esame risalgono all'aprile 2008.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2008, relativo all'acquisizione di small diameter bomb (armamento di caduta leggero) e alla relativa integrazione sul velivolo Tornado.
Atto n. 43.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Gianfranco PAGLIA (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame si inserisce nell'ambito di una campagna di ammodernamento degli armamenti in dotazione della Difesa ed è finalizzato all'acquisizione di 500 small diameter bomb e alla relativa integrazione sul velivolo Tornado.
La relazione illustrativa al programma in esame sottolinea come l'acquisizione di tale sistema d'arma sia finalizzata alla possibilità di condurre attacchi contro le difese aeree nemiche, riducendo al minimo i danni collaterali «grazie alle limitate dimensioni, al limitato carico bellico di cui ciascuna bomba è dotata e all'elevato livello di precisione del sistema di guida».
Le Small Diameter Bomb, secondo quanto precisato nel programma in esame e nella relativa relazione illustrativa, sono destinate a «sostituire definitivamente armamenti di tipo cluster di cui l'Italia ha deciso di disfarsi».
Ricorda che le cluster bombs sono armi costituite da un contenitore, lanciato da mezzi aerei o da sistemi di artiglieria, che si apre a mezz'aria spargendo submunizioni più piccole (da 200 a 250) su aree che possono anche raggiungere un chilometro quadrato di ampiezza. Le submunizioni sono progettate in modo da esplodere al momento dell'impatto al suolo, ma il meccanismo non è tra i più affidabili, al punto che le case produttrici garantiscono un tasso di mancata esplosione intorno al 5 per cento. Molte organizzazioni non governative, inoltre, sostengono che la percentuale di ordigni inesplosi sia molto più elevata, dovendosi collocare addirittura tra il 10 e il 40 per cento.
In proposito, ricorda altresì che il 30 maggio 2008 è stata adottata la Convenzione internazionale per la messa al bando delle bombe a grappolo dall'assemblea dei rappresentanti di 109 paesi, fra cui l'Italia, riuniti a Dublino. La Convenzione, dopo aver dato una definizione molto dettagliata di «bombe a grappolo», vieta alle Parti in qualunque circostanza la possibilità di usare, produrre, acquistare, stoccare o trasferire ad altri Paesi questo tipo di armi, in tutte le loro varianti. Viene poi prevista la distruzione dell'arsenale eventualmente detenuto in un tempo massimo di 8 anni e l'obbligo di bonifica dell'area minata a carico del Paese responsabile della disseminazione delle bombe in quell'area. La Convenzione di Dublino verrà aperta alla firma il 3 dicembre prossimo a Oslo ed entrerà in vigore 6 mesi dopo la ratifica di 30 Paesi. Infine, rammento che nella scorsa legislatura la Commissione Difesa della Camera approvò la risoluzione Pinotti 8-00027 che, tra l'altro, impegnava il Governo ad inibire l'uso delle cluster bombs da parte dell'Italia nell'ambito delle missioni internazionali
Tornando al programma in esame, le Small Diameter Bomb (SDB) sono ordigni militari di piccole dimensioni contenenti una carica esplosiva avvolta in fibra di carbonio, più economica e leggera del tradizionale acciaio in grado di perforare strutture in cemento armato e pertanto di neutralizzare obiettivi protetti. Esse vengono caricate mediante l'utilizzo di un sistema che si interfaccia direttamente con il velivolo, ciascuno dei quali può contenere fino a quattro small diameter bomb. Il carico è guidato da un dispositivo GPS che garantisce un elevata precisione di tiro. Come evidenziato nella scheda allegata alla richiesta di parere, il sistema

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d'arma è dotato di ali che si dispiegano subito dopo il rilascio. Questa caratteristica permette al carico di planare per lunghe gittate, fino ad una distanza di 74 chilometri, permettendo così di condurre attacchi in sicurezza con bersagli protetti da sistemi anti-aerei.
La medesima scheda illustrativa precisa, altresì, che le bombe SDB verranno integrate sul velivolo Tornado e in futuro rappresenteranno l'armamento principale del velivolo Joint stright fighter (JSF) e verranno integrate anche sul velivolo Eurofighter. In proposito, si ricorda che i velivoli Joint stright fighter e Eurofighter costituiranno la spina dorsale della dotazione dell'Aeronautica militare del futuro e che, stando ai dati forniti dalla rivista «The Military Balance 2008» dell'Istituto Internazionale di Studi Strategici, sono attualmente operativi 84 Tornado.
La durata del programma è stimata in tre anni, con previsione d'inizio nel 2008, mentre il costo del programma è considerato complessivamente pari a 84 milioni di euro, suddiviso in tre esercizi finanziari a partire dal 2008, secondo le seguenti modalità: 5 milioni di euro nel 2008, 37 milioni di euro nel 2009 e 42 milioni di euro nel 2010.
In proposito, segnala una discrasia rispetto ai dati riportati dalla nota aggiuntiva allo stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno 2009 che, in relazione al programma in esame, prevede per il prossimo anno uno stanziamento di 1,6 milioni di euro, anziché di 37 milioni di euro. In proposito, ritiene pertanto necessario un chiarimento da parte del Governo. Ritiene altresì opportuno che il Governo chiarisca a partire da quale anno il munizionamento potrà essere effettivamente operativo sui primi velivoli.
Per quanto concerne, invece, il ruolo delle aziende interessate al Programma, il documento in esame indica nel dettaglio le ditte coinvolte, distinguendo, in particolare, la partecipazione alle attività di integrazione delle small diameter bomb sul velivolo Tornado e la partecipazione alle altre attività. Nello specifico, le citate operazioni di integrazioni vedranno coinvolte l'Alenia e il consorzio Panavia, le restanti attività, saranno affidate alle ditte italiane Otomelara e SEI e alla statunitense Boeing, quest'ultima proprietaria esclusiva del progetto Small Diameter bomb.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo, degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito e delle audizioni informali di esperti del Ministero della difesa che la Commissione svolgerà domani.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, anche per il programma in esame, così come il precedente, osserva che gli stanziamenti devono intendersi rimodulati per il 2009 nel senso indicato dalla Nota aggiuntiva per il 2009, in quanto essa espone i dati aggiornati sulla base delle misure di contenimento della spesa recentemente adottate, mentre quelli esposti nella scheda tecnica annessa al programma in esame risalgono all'aprile 2008.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 05/2008, relativo all'acquisizione di dodici elicotteri, più tre in opzione, nel ruolo CSAR (Combat search and rescue) e di supporto alle operazioni speciali, destinati alla sostituzione degli elicotteri HH3F dell'Aeronautica militare al termine della loro vita operativa.
Atto n. 44.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame è finalizzato all'acquisto, da parte dell'Aeronautica Militare di 12 elicotteri

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nel ruolo CSAR (Ricerca e Soccorso anche in aree sotto minaccia) e di supporto alle operazioni speciali, con un'opzione per la successiva acquisizione di ulteriori 3 velivoli.
Come precisato nella relazione illustrativa allegata alla richiesta di parere, l'acquisizione di un nuovo Elicottero Pesante per l'Aeronautica Militare nasce dall'esigenza di sostituire gli elicotteri Sikorsky-Agusta HH3F, attualmente in servizio, ma prossimi alla conclusione della loro attività operativa.
In proposito ricorda che l'Aeronautica militare ha acquistato 35 elicotteri HH3F (prodotti dalla Agusta su licenza della Sikorsky), di cui i primi 20 sono stati consegnati a partire dal 1977 e di cui 15 sono entrati in linea nel 1991. Una parte della flotta è stata sottoposta ad un programma di aggiornamento della configurazione ed adeguamento delle capacità operative dal 2006, con un costo complessivo di 44 milioni di euro. Tale aggiornamento dovrebbe concludersi nel 2009. Secondo la rivista «The Military Balance 2008» dell'Istituto Internazionale di Studi Strategici, all'inizio del 2008 erano operativi 28 velivoli.
Il 27 ottobre 2008, l'Aeronautica Militare ha fermato, a titolo precauzionale, l'attività di volo degli elicotteri HH-3F, in seguito all'incidente avvenuto il 23 ottobre nel dipartimento della Mosa, nella regione della Lorena, in Francia, dove un HH-3F italiano è precipitato, causando la morte degli 8 militari che erano a bordo. Le prime conclusioni dell'inchiesta avviata dall'Aeronautica militare, hanno individuato la causa dell'incidente nella rottura di una pala del rotore principale.
Il nuovo elicottero di cui il programma in esame prevede l'acquisizione, dovrà essere in grado di assolvere ai propri compiti a ridosso delle linee nemiche o in spazi aerei ostili o ad alto margine di rischio grazie alla disponibilità di sistemi di autoprotezione più sofisticati e di armamenti di autodifesa. Oltre alle missioni caratteristiche svolte dai velivoli predisposti per operazioni CSAR (attività di ricerca e soccorso, trasporto logistico, ricognizione, ecc.), tra i principali tipi di missione che il nuovo elicottero deve essere in grado di realizzare si evidenziano il supporto alle operazioni speciali nei diversi scenari e in presenza di fattori di rischio; il recupero del personale civile e militare in zone nemiche; la ricerca e il recupero di personale amico in aree di difficile accesso, con possibilità di dotazione di equipaggiamento medico idoneo alla evacuazione di feriti, anche con assistenza medica; l'intercettazione di velivoli lenti (minacce provenienti da aeromobili leggeri, ultraleggeri o non pilotati); la difesa di aree urbane e di protezione di contingenti rischierati in operazioni fuori area; il trasporto di mezzi e materiali e il concorso ad operazioni di soccorso in caso di pubblica calamità.
Gli elicotteri dovranno essere in grado di realizzare le missioni in qualsiasi condizione atmosferica e ambientale (neve, ghiaccio, polvere, sull'acqua, ecc.), sia in ore diurne che notturne.
La durata prevista del programma di acquisizione dei 12 nuovi elicotteri, come riferisce la relazione illustrativa, è di sette anni: dal 2008 al 2014. La consegna del primo elicottero dovrebbe avvenire nella prima metà del 2012; il conseguimento della sua capacità di impiego operativo a fine 2013 e la consegna dell'ultimo velivolo nel 2015.
Il costo del programma, che comprende lo sviluppo, la produzione ed il supporto logistico, è stimato in 630 milioni di euro e dovrebbe essere finanziato, come riferisce la relazione illustrativa, attraverso stanziamenti tratti dal bilancio ordinario del Ministero della difesa e dal bilancio del Ministero dello sviluppo economico sulla base degli stanziamenti previsti dall'articolo 2, comma 179, della legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria 2008). La relazione illustrativa informa che il sostegno finanziario e la correlata ripartizione temporale da parte del Ministero dello sviluppo economico è in corso di definizione. Ciò nonostante, la relazione stessa reca una ripartizione anno per anno, dal 2008 al 2014, dell'onere di 630 milioni.
In proposito, ritiene pertanto opportuno che il Governo chiarisca se il sostegno

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finanziario del Ministero dello sviluppo economico debba intendersi aggiuntivo rispetto all'onere di 630 milioni o se invece debba intendersi incluso in esso. In quest'ultimo caso, andrebbe altresì chiarito sulla base di quali parametri sia stata effettuata la ripartizione temporale dell'onere, in mancanza dell'indicazione del sostegno finanziario annuale da parte del Ministero dello sviluppo economico.
Per quanto riguarda gli aspetti industriali del programma, la relazione illustrativa esclude il ricorso a iniziative di cooperazione internazionale. Il programma dovrebbe essere realizzato prevalentemente dall'industria aeronautica nazionale.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo, degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito e delle audizioni informali di esperti del Ministero della difesa che la Commissione svolgerà domani.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, osserva che l'ammontare complessivo dello stanziamento è di 630 milioni di euro e risulta allocato anche nello stato di previsione del Ministero per lo sviluppo economico.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2008, relativo all'acquisizione di velivoli per il pattugliamento marittimo (soluzione interinale) e del relativo supporto tecnico-logistico.
Atto n. 45.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, osserva che il programma pluriennale in esame è finalizzato all'acquisto di quattro velivoli della famiglia ATR e al relativo supporto logistico con una opzione per un eventuale quinto velivolo da esercitare in tempi successivi.
Come precisato nel citato Programma e nella relativa scheda illustrativa, l'operazione in esame, definita «soluzione interinale», si rende necessaria in considerazione del fatto che a partire dal 2012 la funzione di pattugliamento marittimo di lungo raggio, attualmente svolta dalla flotta Breguet BR Atlantic, non potrà più essere assicurata a causa della «conclusione della vita tecnica dell'aeromobile», operativo nel nostro Paese da alcuni decenni anni.
In proposito, ricorda che il Breguet BR 1150 Atlantic è un aereo di costruzione francese impiegato per il pattugliamento marittimo a lungo raggio di costruzione francese, usato a partire dagli anni '60 da alcuni paesi NATO, tra cui l'Italia, la Francia, l'Olanda e la Germania. L'Aeronautica Militare Italiana ne ha acquistati 18, tutti ancora in servizio nel 41o Stormo di base a Sigonella, parte dei quali distaccati a Cagliari Elmas.
Pertanto, in attesa del consolidarsi di una alternativa di lungo termine, si è reso necessario individuare una soluzione transitoria (fino al 2020) che garantisca, nel medio periodo, lo svolgimento delle attività di pattugliamento marittimo di lungo raggio, con particolare riferimento all'area del Mediterraneo, anche in supporto ad operazioni condotte in ambito NATO o multinazionale.
Nello specifico, la relazione illustrativa allegata al Programma fa presente che i nuovi velivoli saranno impiegati, per operazioni di ricerca e soccorso, pattugliamento marittimo, lotta al traffico illegale di beni e persone, ricerca e soccorso, protezione dell'ambiente marino e rilevazione di inquinamento, controllo delle zone economiche e, più in generale, sorveglianza di tutte le attività che si svolgono in mare e lungo le coste.

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Per quanto riguarda le caratteristiche generali del velivolo la citata relazione illustrativa, fa presente che il sistema d'arma in corso di acquisizione dovrà essere in grado, tra l'altro, di operare per lungo tempo anche a bassa quota sul mare e possedere, comunque, nello svolgimento dei compiti di missione una autonomia di cinque ore; acquisire informazioni di carattere generale (situazione geografica e metereologica) e specifico (singoli obiettivi) attraverso l'osservazione diretta (visual) e l'impiego di sistemi idonei alla ricerca di tali dati e alla loro trasmissione in tempo reale ai centri operativi e alle unità di superficie; assicurare un periodo di impiego superiore a dieci anni con un rateo di ore di volo non inferiore a 800 ore anno per velivolo; coordinare le attività di altri «assetti aeromarittimi» coinvolti nello svolgimento della missione ed operare con altri analoghi sistemi in servizio presso le Nazioni alleate e di coalizione.
Il velivolo in esame dovrà, inoltre, disporre, di un sistema di navigazione Gps, di un radar di sorveglianza marittima e meteo. I velivoli saranno rischierati presso l'aeroporto di Sigonella dove il nuovo gruppo da pattugliamento utilizzerà le strutture operative e tecniche già esistenti presso la base.
La durata del programma è stimata in sette anni, con previsione d'inizio nel 2008, mentre il costo del Programma è considerato complessivamente pari a 360 milioni di euro, suddiviso in sette esercizi finanziari a partire dal 2008.
In relazione al Programma in esame segnala che la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione del Ministero della difesa per il 2008 prevede espressamente, nell'elenco dei programmi d'arma relativi ai mezzi aerei, il programma MMPA (Velivoli da pattugliamento marittimo) volto alla sostituzione della linea dei velivoli per il pattugliamento marittimo Atlantic. Gli oneri globali indicati nella Nota aggiuntiva per l'anno 2008, sono pari a circa 400 milioni di euro ed il completamento del programma è previsto per il 2016. Lo stanziamento riportato nella citata Nota aggiuntiva, per l'esercizio finanziario 2008, è pari a 10 milioni di euro e corrisponde a quello indicato nella ripartizione annua dal programma in esame. Per quanto riguarda, invece, la Nota aggiuntiva allo Stato di previsione della difesa per il 2009, si osserva che tale documento reca per tale anno uno stanziamento di 35 milioni di euro, mentre l'onere indicato nel programma in esame, relativamente al medesimo anno, è di 50 milioni di euro. Gli oneri globali indicati nella citata nota aggiuntiva sono, altresì, pari a 400 milioni di euro - anziché 360 milioni come indicato nella relazione illustrativa - ed il completamento del Programma è previsto per il 2015, anziché 2014, come indicato nella relazione stessa. In proposito, appare pertanto necessario un chiarimento da parte del Governo.
Il Programma non prevede una cooperazione internazionale. Per quanto concerne, invece, il ruolo delle aziende interessate, viene fatto presente che i settori industriali coinvolti sono principalmente quelli che operano nel campo delle costruzioni aeronautiche, dei sistemi elettronici e delle telecomunicazioni.
In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul programma in esame, si riserva di formulare una proposta di parere, anche sulla base dei chiarimenti del Governo, degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito e delle audizioni informali di esperti del Ministero della difesa che la Commissione svolgerà domani.

Il sottosegretario Giuseppe COSSIGA, fa presente che l'onere globale del programma è stato indicato nella Nota aggiuntiva per l'anno 2009 per mero errore materiale in 400 milioni di euro, mentre in realtà, come correttamente riportato nella scheda tecnica allegata al programma medesimo, risulta pari a 360 milioni di euro.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 novembre 2008. - Presidenza del vicepresidente Francesco Saverio GAROFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 15.55.

Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
C. 607 Caparini e C. 1897 Cirielli.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 1897 - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 5 novembre 2008.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 1897 a firma Cirielli che, vertendo su materia identica a quella oggetto della proposta di legge C. 607 Caparini, è stata ad essa abbinata.

Giovanni FAVA (LNP), relatore, nell'illustrare il contenuto della proposta di legge C. 1897 Cirielli, evidenzia come anche essa conformemente alla proposta di legge C. 607 Caparini, preveda incentivi per favorire il reclutamento di personale volontario nelle zone tipiche di reclutamento alpino. Osserva come il principale elemento che differenzia la proposta di legge C. 1897 dalla proposta di legge C. 607 consista nel fatto che la prima prevede che la competenza sull'attribuzione degli incentivi spetti alle regioni e agli enti locali - che conseguentemente dovranno farsene carico - anziché allo Stato. Ciò premesso, ai fini dell'elaborazione di un testo unificato delle due proposte di legge in esame, propone la costituzione di un Comitato ristretto.

La Commissione delibera di costituire un Comitato ristretto.

Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 55 del 17 settembre 2008, a pagina 110, prima colonna, quarantunesima riga, la parola: «diplomatici» è sostituita dalla seguente: «diplomati»; a pagina 119, seconda riga, la parola: «diplomatici» è sostituita dalla seguente: «diplomati».