CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 novembre 2008
95.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 18 novembre 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione l'università e la ricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 11.15.

Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico.
Atto n. 36.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 novembre 2008.

Valentina APREA, presidente e relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato) che tiene conto delle osservazioni emerse nel corso dell'esame del provvedimento.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preliminarmente esprime il proprio apprezzamento per lo sforzo effettuato dal relatore di elaborare una proposta di parere che cerca di raccogliere i suggerimenti provenienti dalle varie parti politiche. Rileva peraltro che la proposta di parere dovrebbe essere integrata con gli elementi contenuti nel parere della Conferenza unificata, che ancora non è stato formalizzato e trasmesso al Parlamento. Riterrebbe quindi opportuno attendere che il parere della Conferenza unificata sia portato a conoscenza della Commissione, prima di procedere con la discussione della proposta di parere.

Valentina APREA, presidente e relatore, sottolinea che il parere della Conferenza unificata Stato-Regioni riguarda il dimensionamento delle reti scolastiche. È possibile invece considerare i profili relativi agli altri «due pilastri» affrontati dalla proposta di parere. Ritiene pertanto che si possa iniziare la discussione della proposta di parere, senza procedere alla sua votazione, in attesa che venga portato a conoscenza della Commissione il parere della Conferenza unificata sul provvedimento in esame.

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Manuela GHIZZONI (PD) si associa alle considerazioni del collega Zazzera, rilevando peraltro che è possibile cominciare la discussione della proposta di parere. Segnala peraltro che vi possono essere dati importanti contenuti nel parere della Conferenze unificate, che occorrerà valutare attentamente nel seguito dell'esame. Giudica peraltro anomalo il fatto che il parere abbia un numero così elevato di condizioni e ritiene inoltre, che visto che alcune condizioni della proposta di parere comportano oneri, è necessario che il Governo esprima la sua opinione al riguardo.

Valentina APREA, presidente e relatore, sottolinea che il numero di condizioni inserite nella proposta di parere rispecchia l'importanza del provvedimento in esame e per questo si giustifica.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA esprime parere favorevole sulla proposta di parere presentata dal relatore, rilevando in particolare che le condizioni sono condivisibili.

Fiorella CECCACCI RUBINO (PdL) rileva che l'intenzione del Ministro Gelmini sulla promozione dell'educazione civica è da apprezzare, ma che sarebbe opportuno prevedere anche l'insegnamento dell'intelligenza emotiva, in quanto non è importante solo la capacità tecnica ma anche la capacità di interagire con gli altri. Auspica quindi che la proposta di parere contenga una condizione che sottolinei l'importanza di valorizzare adeguatamente durante le attività di sensibilizzazione e formazione alla «Cittadinanza e costituzione» le competenze relative alla intelligenza sociale ed emotiva degli studenti anche attraverso metodologie di apprendimento attivo come la pratica teatrale. Sarebbe inoltre opportuno inserire nella proposta di parere un riferimento all'esigenza di inserire l'insegnamento delle materie del cinema e del teatro, nell'ambito dei licei musicali e coreutici.

Emerenzio BARBIERI (PdL) giudica molto positivamente la proposta di parere presentata dalla relatrice, in quanto sintetizza le osservazioni svolte dalle varie parti politiche. Considera inoltre importante il parere favorevole espresso dal Governo sulla proposta di parere. Non ritiene invece altrettanto positive le manifestazioni di piazza svolte, alle quali peraltro la proposte di parere fornisce adeguate risposte. Auspica quindi che il gruppo del Partito democratico non esprima un voto contrario sulla proposta di parere in esame, poiché esso recepisce tutte le esigenze prospettate dall'opposizione. Ricorda anzi che il segretario del Partito democratico ha chiesto che vi fosse un atteggiamento di apertura da parte del Governo sui provvedimenti della scuola per consentire alla sua parte politica di aderirvi; tale atteggiamento è oggi confermato dalla proposta di parere presentata dal relatore e si aspetta che la minoranza vi aderisca.

Gabriella GIAMMANCO (PdL) si associa alle considerazioni del collega Barbieri, rilevando che la proposta di parere è molto dettagliata e approfondita. Rileva che le condizioni proposte riprendono le varie esigenze prospettate anche dall'opposizione. Esprime quindi il proprio voto favorevole sulla proposta di parere in esame, auspicando che vi sia una convergenza di tutte le parti politiche su tale formulazione.

Valentina APREA, presidente e relatore, sottolinea che la proposta di parere non modifica i saldi e va ad integrare la genericità del piano. Sottolinea che la invarianza dei saldi verrà sottolineata in premessa; anche la riforma del maestro unico non impatta sui saldi, così come era già previsto nel corso dell'esame della legge n. 133 del 2008.

Rosa DE PASQUALE (PD) rileva che le proteste del gruppo cui appartiene sono tutte motivate e non ideologiche; è importante difendere la scuola, che è un bene comune fondamentale. Sottolinea innanzitutto che occorre comprendere quale è l'intenzione del Governo con il piano programmatico: l'articolo 64, comma 3, del decreto-legge n. 112 del 2008 prevede infatti

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l'emanazione di un piano che deve essere recepito dai regolamenti di attuazione che, devono essere coerenti con la legge che li autorizza, così come il Piano. Non sembra infatti che vi sia corrispondenza tra il piano e l'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008. Rileva inoltre che la proposta di parere prevede che le istituzioni scolastiche devono avere autonomia e le famiglie allo stesso tempo devono essere ascoltate: ciò configura una contraddizione. Occorre inoltre chiarire se il tempo pieno verrà realizzato attraverso l'insegnante prevalente. Segnala infine che occorrerebbe definire quali sono i percorsi di istruzione tecnica e professionale da realizzare col contributo del mondo della scuola.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che i percorsi di istruzione tecnica e professionale sono già stati definiti.

Rosa DE PASQUALE (PD) sottolinea in ogni caso che la condizione di cui alla lettera a), punto 1, necessita di risorse per la sua attuazione; la condizione di cui alla successiva lettera c), non sembra poi compatibile con la previsione di un'attività scolastica nella fascia antimeridiana.

Valentina APREA, presidente e relatore, rileva che la proposta di parere mira a ottenere una modifica del Piano su molti punti. Si tratta di un indirizzo per rendere più chiaro il contenuto del provvedimento in esame, fermo restando che le indicazioni del Piano dovranno essere recepite dai successivi regolamenti adottai dal Governo.

Rosa DE PASQUALE (PD) ribadisce che il Piano non appare coerente con l'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008. Ricorda, inoltre, che i dirigenti devono raggiungere le economie di spesa previste; occorre quindi chiarire l'impatto delle normative che si approvano, al fine di evitare che le responsabilità ricadano sui dirigenti in modo ingiusto. Per quanto riguarda il tempo pieno, non comprende come si possa garantire l'insegnamento dell'inglese a fronte delle riduzioni di organico previste. Sul «tempo pieno» la proposta di parere recepisce d'altra parte emendamenti dell'opposizione; occorrerebbe chiarire meglio in ogni caso quale orario si applichi alle scuole medie. Ricorda, inoltre, che per i centri degli adulti occorre mantenere i corsi non finalizzati al conseguimento di un titolo di studio, mentre la condizione di cui alla lettera o) è a suo avviso difficilmente attuabile, visto che comporta spese. Aggiunge che il Piano dovrebbe essere coerente con l'articolo 64 che prevede economie di spese, mentre il parere prevede costi aggiuntivi. Evidenzia quindi che sul secondo settore le Regioni devono esprimersi, trattandosi di materia di loro competenza. Esprime, ancora, la propria contrarietà a tagli lineari sul personale ATA, in quanto occorre valutare le condizioni delle singole Regioni, ricordando che un suo ordine del giorno in Aula andava proprio in questa direzione. Sottolinea quindi che il rapporto del 21 per cento medio di alunni per classe era già stato tenuto in considerazione e raggiunto dal Governo Prodi, richiamando in particolare l'esperienza della Regione Toscana. Aggiunge infine che il rapporto alunni/docenti non è di 1 a 9, come indicato nel Piano, ma di 1 a 11,5 come risulta da una Tabella pubblicizzata dal Ministero.

Manuela GHIZZONI (PD) ricorda che il provvedimento è in discussione da settimane, nel corso delle quali sono state espresse numerose osservazioni da diversi colleghi che auspica siano considerate debitamente dal relatore e dal rappresentante del Governo. Rileva che a fronte dell'impegno di inserire in premessa l'invarianza dei saldi, vi sono sicuramente una serie di condizioni contenute nella proposta di parere che influiscono sui saldi. Chiede pertanto al rappresentante del Governo di fornire chiarimenti al riguardo.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che l'articolo 64 prevede economie di spese - 8 miliardi in tre anni - e la

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razionalizzazione della rete scolastica. Rileva che non è stato possibile fare ulteriori economie sul «secondo pilastro», materia che riguarda peraltro il Governo e le Regioni. Sottolinea d'altra parte che sugli altri due pilastri sono stati seguiti i suggerimenti del Governo, anche perché nella legge n. 133 del 2008 e nella finanziaria sono previsti tagli con i quali ci si deve inevitabilmente confrontare. È necessario in ogni caso definire il tempo pieno in modo coerente con le da monda delle famiglie. In questo senso, rinvia alla proposta di parere che ha presentato che indica con precisione al Governo la strada da perseguire, in modo deciso, con l'emanazione dei regolamenti successivi. Non nega quindi l'importanza delle economie di spesa, rilevando peraltro che le questioni economiche non rilevano rispetto alla richiesta della Commissione, che sono richieste di merito. Aggiunge che su scuola primaria e scuola dell'infanzia occorre mettere alcuni punti fermi, al di là delle economie di spesa, che devono essere comunque garantite. La proposta di parere fuga in ogni caso molte delle preoccupazioni emerse negli ultimi giorni su questi temi. Si riserva in ogni caso di inserire in premessa l'esigenza di rispettare i vincoli previsti dall'articolo 64, comma 3, del decreto-legge 112 del 2008, come convertito dalla legge n. 133 del 2008.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA ribadisce che la proposta di parere presentata dal relatore reca condizioni che verranno tenute presenti e valutate favorevolmente dal Governo, ferme restando le economie di spesa che devono essere comunque mantenute.

Giovanni Battista BACHELET (PD) osserva che, ai fini del mantenimento dei saldi, occorre che vi siano interventi di segno positivo che compensano quelli di segno negativo e che le condizioni della proposta di parere comportano sicuramente aumenti di spesa. Ricorda che per l'università sono stati cambiati i saldi con l'ultimo decreto-legge in coro di conversione e che la stessa cosa potrebbe essere realizzata per il settore della scuola. Evidenzia d'altra parte che le manifestazioni di piazza hanno consentito un ripensamento del Governo sui punti in questione anche in materia di università. Auspica pertanto che si possa procedere analogamente anche per il settore in discussione.

Emerenzio BARBIERI (PdL) rileva che sulla questione dell'invarianza dei saldi il relatore ha dato una risposta convincente. Rileva che anche il sottosegretario Pizza ha espresso una posizione chiara sulla questione dei saldi. Non comprende quindi l'ulteriore insistenza dei rappresentanti del gruppo del Partito democratico su tale aspetto, che riguarda d'altra parte profili finanziari non di competenza di questa Commissione.

Paola GOISIS (LNP) conferma che vengono diffuse notizie non vere che forse sono riconducibili alla malafede. Concorda con la proposta di parere presentata dal relatore, in specie con le condizioni di cui al punto 1 lettere c), f) ed e). Ricorda inoltre che la proposta di parere garantisce il tempo pieno, venendo incontro alle esigenze delle famiglie, considerando come fondamentale la salvaguardia del tempo pieno con due insegnanti. Aggiunge che il punto 1 lettera i) viene incontro ad esigenze reali; effettivamente il tempo prolungato non è sempre applicabile. Ritiene peraltro che la questione economica debba essere tenuta in debita considerazione dalla Commissione, pur rilevando la possibilità che le condizioni della proposta di parere possano comportare oneri aggiuntivi. Auspica inoltre che effettivamente sia garantito un docente ogni due alunni disabili, ritenendo peraltro non opportuno che in tutti i corsi scolastici superiori sia previsto l'insegnamento della musica, ma solo in quelli specifici di settore.

Maria Letizia DE TORRE (PD) sottolinea che la proposta di parere è ottima dal punto di vista della maggioranza, non risponde però alle esigenze dell'opposizione in quanto il Piano trasforma la scuola italiana e la proposta di parere

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introduce elementi di novità non riconducibili a un progetto unitario. Ricorda che gli studenti hanno compreso perfettamente il senso delle riforme che si vogliono introdurre, che stravolgono la scuola e che per tale motivo hanno giustamente protestato. La riforma della scuola non era prevista nel programma, è stata approvata senza coinvolgere il mondo della scuola e gli addetti ai lavori; la proposta di parere si configura adesso come «una marcia indietro» rispetto a quanto inizialmente pensato. Si dimostra così che il Governo non ha le idee chiare su cosa vuole fare. Sottolinea infine che sulla scuola dell'infanzia vi sono indicazioni contrastanti tra il Piano e la proposta di parere presentata dal relatore.

Valentina APREA, presidente e relatore, evidenzia che sulla scuola dell'infanzia si vuole fare chiarezza; se i regolamenti non aderiranno alle indicazioni della Commissione, se ne chiederà conto al Governo nelle sedi opportune.

Manuela GHIZZONI (PD) osserva che i pareri approvati dalla Commissione, recanti condizioni, ultimamente non sono mai stati recepiti dal Governo.

Maria Letizia DE TORRE (PD) ribadisce che andrebbe chiarita quale è la vera intenzione del Governo.

Maria COSCIA (PD) segnala che la proposta di parere in esame cerca di dare al Governo una «via d'uscita» e di rivedere le scelte effettuate, facendo seguito al ripensamento già avvenuto sull'università. Ricorda però che sull'università vi è sicuramente un maggior spazio di manovra, visto che i tagli sono previsti a partire dal 2010. Giudica onerose le condizioni della proposta di parere e quindi necessario reperire le risorse per la loro realizzazione, ricordando che i profili finanziari non investono solo la responsabilità del Governo ma anche del Parlamento. Concorda inoltre con la considerazione per cui da ultimo le condizioni approvate dalla Commissione non sono mai state recepite dal Governo. Critica in particolare la condizione di cui al punto 1 lettera a), che si pone in contrasto con quanto previsto dal Piano, rilevando che la definizione dell'organico viene parametrata sulle 27 ore, risultando perciò inattuabile.

Valentina APREA, presidente e relatore, rileva che il «conto macroeconomico» delle ore può essere fatto in svariati modi e sarà poi il Governo ad effettuare una scelta. Ricorda peraltro che previsto solo l'orario antimeridiano, mentre per quelle che hanno dato attuazione al tempo pieno non vi saranno cambiamenti. Precisa che l'obiettivo è una razionalizzazione del sistema.

Maria COSCIA (PD) ribadisce che i conti previsto dal Governo non tornano. Per esempio per quanto riguarda l'inglese vi è una riduzione degli insegnanti che determinerà che gli insegnanti non specializzati dovranno insegnare la lingua pur non essendo magari titolati a farlo. Occorre inoltre comprendere, nel caso delle 24 ore, chi insegnerà l'inglese, se il maestro unico o un altro insegnante. Segnala inoltre che i tagli previsti non consentiranno il mantenimento di quanto previsto nelle condizioni della proposta di parere presentata dal relatore. Aggiunge che il Libro bianco, citato nella proposta di parere, vuole elevare il rapporto alunno/docenti in cinque anni, soluzione che non viene invece accolta dal Piano e dalla proposta di parere del relatore.

Valentina APREA, presidente e relatore, ricorda che molti dei problemi evidenziati dalla collega Coscia sono di tipo amministrativo. Occorre in ogni caso garantire la qualità degli ordinamenti dal punto di vista normativo, lasciando al Ministero le questioni amministrative.

Maria COSCIA (PD) ritiene in ogni caso necessario modificare i saldi. Sulla condizione di cui al punto 1 lettera h), per esempio, occorrerebbe chiarire la scelta che si vuole fare, se quella del Piano o un'altra. Sul tempo prolungato rileva che

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il Piano prevede che possa essere mantenuto solo per un ciclo, mentre la proposta di parere contrasta con tale indicazione, non comprendendo quindi come sia possibile rivedere le iniziative così «drastiche» già previste in materia dal provvedimento in esame. Ritiene infine necessario attendere il parere della Conferenza unificata, per acquisire importanti elementi di riflessione in merito al provvedimento in esame.

Manuela GHIZZONI (PD) osserva che dei profili finanziari è necessario tenere conto, indipendentemente dal parere della Commissione bilancio che si esprime sul Piano e non sulla proposta di parere della Commissione.

Valentina APREA, presidente e relatore, ribadisce la propria disponibilità a richiamare i profili evidenziati dalla collega Ghizzoni in una successiva formulazione della proposta di parere che si riserva di presentare nel prosieguo dell'esame.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.05.

RISOLUZIONI

Martedì 18 novembre 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione l'università e la ricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 13.05.

7-00069 Frassinetti: Sui fondi destinati al CNR per lo sviluppo del progetto Share.
(Seguito della discussione e approvazione).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo rinviata, da ultimo, nella seduta del 13 novembre 2008.

Paola FRASSINETTI (PdL) raccomanda l'approvazione della risoluzione in oggetto, sottolineando che anche il Ministro Frattini ha appoggiato tale progetto recentemente applicato anche a Pechino.

Manuela GHIZZONI (PD), sottoscrivendo la risoluzione in titolo, preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole, ringraziando la collega Frassinetti per averla presentata. Segnala che su iniziative analoghe vi saranno iniziative del gruppo del Partito democratico, sulle quali auspica vi sia la stessa convergenza da parte della maggioranza. Osserva peraltro che 67 milioni di euro di tagli sono stati previsti dalla legge finanziaria per gli enti di ricerca, rilevando la necessità di una maggiore coerenza del Governo.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) sottoscrive la risoluzione in discussione, preannunciando, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole. Rileva inoltre l'importanza di ripristinare le risorse tagliate riguardo agli enti di ricerca, sottolineando che il progetto di cui alla risoluzione in discussione importante, non deve però rimanere un'iniziativa isolata.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL), preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di risoluzione presentata, sottolineando l'importanza del progetto ivi contenuto.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di risoluzione in esame, evidenziando l'importanza di riconoscere un ruolo importante alla ricerca. Ricorda inoltre che la crisi della ricerca non è ascrivibile al Governo attuale, bensì alle politiche dei precedenti Esecutivi.

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Il sottosegretario Giuseppe PIZZA ribadisce l'importanza del progetto di cui alla risoluzione in discussione che non è peraltro isolato visto che ne esistono altri, quale ad esempio quello relativo alla ricerca in Antartide. La rilevanza di tali progetti richiederebbe peraltro l'istituzione di un'Autorità competente in materia di ricerca polare, alla quale si dichiara favorevole.

Valentina APREA, presidente, avverte che la risoluzione in discussione è stata sottoscritta anche dai deputati Pes, De Pasquale, Russo e De Torre.

La Commissione approva quindi la risoluzione in discussione.

La seduta termina alle 13.15.