CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 ottobre 2008
85.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Giovedì 30 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 8.45.

5-00398 Vignali: Sui beni espropriati alle Suore eucaristine di Sofia.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che è pervenuta richiesta di attivazione del circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone quindi l'attivazione.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Guglielmo PICCHI (PdL), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, si dichiara soddisfatto dalla risposta ottenuta. Rileva infatti che, pur rientrando la materia oggetto dell'interrogazione a tutti gli effetti nelle competenze interne della Bulgaria, è di grande rilievo che per la prima volta il Governo italiano si sia interessato alla questione. Tale interessamento potrebbe auspicabilmente facilitare la soluzione del problema, anche in vista di futuri casi analoghi e prevedibili alla luce della storia di Paesi che, coma la Bulgaria, hanno fatto parte un tempo del blocco sovietico. Ricorda infine che non devono essere dimenticati i casi di connazionali che, per le stesse ragioni storiche, hanno dovuto rinunciare alla propria cittadinanza.

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5-00473 Maran: Sulla scomparsa di un documento processuale italiano dagli uffici giudiziari di Buenos Aires.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Paolo CORSINI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ringrazia il sottosegretario Craxi per la risposta non di tono formale che ha illustrato. Sottolinea il proprio personale e costante interessamento dal giorno successivo alla strage di piazza della Loggia al chiarimento della vicenda, dovuto anche alla circostanza di essersi trovato presente al momento dell'esplosione della bomba e avere visto così morire in modo atroce propri carissimi amici. Sottolinea che non vi sono dubbi sulla natura e matrice della strage sul piano storico e politico ma che il problema ancora da risolvere è quello della certezza giuridica e dell'identificazione degli autori materiali. Ricorda che la vicenda della strage di Brescia costituisce un unicum di omissioni, inadempienze e mezze verità e che la risposta, fornita dal rappresentante del Governo, rinvia a questo tipo di percorso. Tuttavia, ritiene che tale risposta contenga elementi di novità nella parte in cui riferisce della cooperazione tra autorità giudiziarie italiane e argentine per la identificazione del funzionario da cui partì l'informazione circa l'impossibilità di tenere l'interrogatorio, cui poi fece seguito l'evasione di Gianni Guido.
Osserva che la risposta ottenuta alimenta il convincimento che il Governo italiano non farà mancare il proprio supporto alle attività di ricerca. Infine sottolinea che, se non è possibile esprimere soddisfazione per i contenuti oggettivi della risposta ricevuta, è sicuramente da considerare soddisfacente l'impegno profuso dal Governo per l'accertamento della verità.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 30 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Stefania Gabriella Anastasia Craxi.

La seduta comincia alle 9.

5-00518 Evangelisti: Sulla vicenda giudiziaria di un cittadino italiano detenuto negli Stati Uniti d'America.

Stefano STEFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Fabio EVANGELISTI (IdV) illustra l'interrogazione in titolo, precisando che è suo costume usare tutta la prudenza possibile rispetto a vicende, quali quella oggetto dell'interrogazione, che implicano approfondite conoscenze e competenze su questioni di merito e di procedura soprattutto rispetto a paesi in cui si ritiene comunemente che vi sia pieno rispetto dei diritti e delle garanzie dei cittadini, come nel caso degli Stati Uniti. Ricorda di aver ritenuto opportuno procedere alla presentazione dell'interrogazione non avendo avuto risposta alle lettere da lui inviate al riguardo alle competenti autorità italiane.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Fabio EVANGELISTI (IdV) si dichiara soddisfatto dalla risposta puntuale e precisa fornita dal sottosegretario Craxi, soprattutto nell'interesse della famiglia Parlanti. Nel ribadire le valutazioni già

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espresse circa la necessità di adoperare tutta la prudenza necessaria in casi analoghi a quello dedotto con l'interrogazione, ritiene che - senza interferire con le risultanze del processo svoltosi negli Stati Uniti e considerando tutti gli elementi relativi alla mancata notifica del provvedimento di cattura, nonché alle anomalie della vicenda giudiziaria - vi siano gli estremi per verificare l'eventualità di avviare la procedura finalizzata ad ottenere che il signor Parlanti sconti il resto della pena in un carcere italiano.

5-00519 Mecacci: Sul Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra l'Italia e Libia siglato il 30 agosto 2008.

Matteo MECACCI (PD) illustra l'interrogazione in titolo segnalando che in queste ultime settimane la questione ha richiamato l'attenzione degli organi di informazione anche per la chiara volontà del Governo di rimarcare la portata dell'accordo, siglato personalmente dal Presidente del Consiglio dei ministri con il leader libico e reso da ultimo noto alle Camere tramite inoltro ai rispettivi Presidenti.. Sottolinea che l'Italia si è assunta una responsabilità assai grave, avendo siglato per prima un accordo con un Paese sino a poco tempo fa oggetto di sanzioni da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per ragioni connesse al terrorismo internazionale. Ritiene inoltre che il Trattato presenti ambiguità per quanto concerne i vincoli, cui è tenuta l'Italia, derivanti dalla partecipazione alla NATO. È altresì controverso e da chiarire il mancato rinvio ad un'autorità internazionale imparziale per la risoluzione delle possibili controversie che potranno derivare dall'attuazione del Trattato, a fronte degli ingenti impegni economici assunti dall'Italia.

Il sottosegretario Stefania Gabriella Anastasia CRAXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Matteo MECACCI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto dalla risposta per tre ordini di motivi. Innanzitutto, segnala che il Trattato è carente di ogni clausola relativa alla materia dei diritti umani, quale è invece solitamente contenuta negli accordi di cooperazione siglati dall'Unione europea con Paesi terzi, con la conseguenza di consentire ad un Paese come la Libia di invocare la competenza interna rispetto a questioni in materia di diritti e libertà fondamentali. In secondo luogo, non corrisponde a verità che la NATO persegua unicamente finalità di difesa, come testimonia l'attacco portato alla Serbia di Milosevic o l'attuale assetto della missione in Afghanistan. Infine, l'importo di cinque miliardi di dollari, per il quale l'Italia si è impegnata, è troppo considerevole per lasciare vaghi margini interpretativi sulla questione della risoluzione di future controversie tra i due Paesi. Auspica pertanto una sollecita presentazione al Parlamento del disegno di legge di ratifica del Trattato al fine di consentire che su tali questioni vi sia dibattito pubblico e il Parlamento possa pienamente esercitare il proprio ruolo.

Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.15.