CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 ottobre 2008
71.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 81

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 8 ottobre 2008.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 15.30.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 8 ottobre 2008. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 15.30.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico.
Atto n. 25.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di regolamento.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA, in risposta alle richieste di chiarimento avanzate nella seduta precedente, per quel che concerne specificamente la riduzione di sei posizioni di livello dirigenziale generale

Pag. 82

complessivamente operata sulle strutture accorpate nel Ministero dello Sviluppo economico, in applicazione dell'articolo 1, comma 404, della legge n. 296 del 2006 e dell'articolo 74 del decreto-legge n. 112 del 2008, fa presente che a seguito dell'emanazione della legge finanziaria per il 2007 il Ministero dello sviluppo economico ha dato attuazione con il decreto del Presidente della Repubblica n. 225 del 2007 alle misure contenute nell'articolo 1, comma 4040, lettera a) della citata legge n. 296 del 2006 riducendo da 23 a 20 gli uffici dirigenziali di livello generale. Rileva inoltre che il Ministero del commercio internazionale, con il decreto del Presidente della Repubblica n. 253 del 2007, ha dato attuazione alle misure di cui al citato comma 404, pur lasciando inalterata la consistenza della prima fascia (4 posti), tenuto conto di quanto previsto dalle linee guida per l'attuazione della legge finanziaria per il 2007, emanate con DPCM 13 aprile 2007 e che il Ministero delle comunicazioni non ha provveduto alle riduzioni previste dal suddetto comma 404.
Osserva pertanto che, al fine di dare corretta attuazione a quanto previsto dalla lettera a) del comma 1 dell'articolo 74, del citato decreto-legge n. 112 del 2008, il Ministero dello sviluppo economico ha applicato una percentuale di riduzione non inferiore al 20 per cento agli uffici dirigenziali generali già esistenti presso il Ministero delle comunicazioni, portandoli da 9 a 7. Mentre, per quanto concerne le strutture di livello dirigenziale generale e non generale dello stesso Ministero dello sviluppo economico e del soppresso Ministero del commercio internazionale, risultanti dai decreto del Presidente della Repubblica 225 del 2007 e 235 del 2007, ha tenuto conto, come previsto dalla norme, di quanto già operato in attuazione del comma 404, applicando una riduzione pari a circa il 10 per cento, riducendoli da 24 a 22. Sottolinea che ne deriva che la nuova articolazione del Ministero si compone di 29 posizioni dirigenziali apicali, come riportato anche nella dotazione organica.
Fa presente inoltre che, come evidenziato nella relazione tecnica all'articolo 74, la concreta realizzazione dei risparmi di spesa derivanti dalla riduzione operata sulle posizioni di livello dirigenziale generale, tenendo conto che si tratta di posti coperti, si realizza all'atto della cessazione dal servizio di personale dirigenziale di I fascia.
Con riferimento agli elementi richiesti in ordine alla riduzione del 20 per cento delle spese strumentali e di funzionamento, precisa altresì che le spese oggetto di taglio sono costituite da quelle gravanti sul capitolo 1003 dello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico - Competenze fisse e accessorie agli addetti al Gabinetto e alle segreterie particolari, al netto dell'IRAP e degli oneri sociali - nonché da quelle concernenti i consumi intermedi (beni e servizi).
Infine, con riferimento alla definizione delle nuove dotazioni organiche del personale non dirigenziale, rileva che le stesse tengono conto dei criteri di trasposizione del personale nel nuovo sistema di classificazione previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro del 14 settembre 2007. In ogni caso la rideterminazione delle dotazioni organiche e l'articolazione delle medesime nelle fasce retributive previste dal citato contratto collettivo nazionale di lavoro è stata effettuata tenendo conto del costo del personale calcolato sulla base dei trattamenti economico stabiliti per le ex posizioni economiche, trasposte nelle fasce stesse. Inoltre evidenzia che gli ulteriori sviluppi economici eventualmente conseguibili da parte del personale a seguito di procedure appositamente individuate sono a carico delle risorse dei fondi unici di amministrazione e pertanto no costituiscono un aggravio per il bilancio dello Stato.

Massimo BITONCI (LNP), relatore, formula quindi la seguente proposta:
«La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di regolamento in oggetto,

Pag. 83

preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo:
la riduzione delle posizioni di livello dirigenziale generale appare idonea, anche tenendo conto delle riduzioni già operate in attuazione dell'articolo 1, comma 404, della legge n. 296 del 2006, a garantire il rispetto delle disposizioni dell'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 85 del 2008 e dell'articolo 74 del decreto-legge n 112 del 2008;
la concreta realizzazione dei risparmi di spesa derivanti dalla riduzione delle posizioni dirigenziali generali avverrà all'atto della cessazione del servizio del personale che attualmente ricopre le posizioni oggetto di riduzione;
le spese di funzionamento oggetto di riduzione sono costituite da quelle gravanti sul capitolo n. 1003 dello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico - Competenze fisse e accessorie agli addetti al Gabinetto e alle Segreterie particolari, al netto dell'IRAP e degli oneri sociali - nonché da quelle concernenti i consumi intermedi (beni e servizi);
la rideterminazione delle dotazioni organiche e l'articolazione delle medesime nella fasce retributive previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro è stata effettuata tenendo conto del costo del personale calcolato sulla base dei trattamenti economici stabiliti per le ex-posizioni economiche, trasposte nelle fasce stesse,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo schema di regolamento nel presupposto che la cessazione del servizio del personale che attualmente ricopre le posizioni dirigenziali generali oggetto di riduzione avvenga in una tempistica tale da garantire il conseguimento a partire dal 2009 dei risparmi di spesa previsti dalla normativa vigente».

La Commissione approva la proposta del relatore.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dello sviluppo economico.
Atto n. 26.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di regolamento.

Massimo BITONCI (LNP), relatore, nell'illustrare il contenuto del provvedimento in esame, ricorda che lo schema di decreto del Presidente della Repubblica in esame reca disposizioni regolamentari in materia di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dello sviluppo economico.
L'atto è emanato in conseguenza del riordino delle attribuzioni della Presidenza del consiglio dei ministri e dei Ministeri disciplinato dal decreto legge 16 maggio 2008, n. 85 ed è corredato da una relazione tecnico-finanziaria.
Gli articoli da 1 a 10 individuano gli uffici di diretta collaborazione del Ministro dello sviluppo economico. Il contingente di personale degli uffici di diretta collaborazione, ad eccezione di quello relativo alle Segreterie dei sottosegretari di Stato e di quello del Servizio di controllo interno e dei relativi uffici di supporto, è fissato in 270 unità, tra le quali non più di 10 dirigenti di seconda fascia. Le posizioni dei responsabili degli uffici di diretta collaborazione s'intendono aggiuntive, analogamente a quanto disposto dal vigente regolamento, rispetto al contingente prefissato delle 270 unità. Relativamente alle modalità della gestione, per l'attività di supporto agli uffici di diretta collaborazione, la Direzione generale dei servizi interni del Ministero provvede anche assegnando altre unità di personale nella percentuale massima del 10 per cento delle unità addette agli uffici di diretta collaborazione. Segnala la presenza di una clausola di invarianza finanziaria che prevede che dall'attuazione del presente

Pag. 84

regolamento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
Ricorda che la relazione tecnica afferma che il processo di riorganizzazione e accorpamento dei tre Ministeri è soggetto non solo al rispetto del principio dell'invarianza della spesa ma anche al principio della «riduzione ulteriore» della spesa, in modo che la nuova struttura al termine del processo di riorganizzazione assicuri una spesa inferiore a quella precedente. Rileva che il nuovo assetto degli Uffici di diretta collaborazione comporterà una riduzione della spesa di 4.527118,91 euro, pari in valore percentuale al 78,98 per cento della somma delle tre precedenti strutture, con un risparmio del 21,02 per cento.
La Ragioneria generale dello Stato nella nota del 6 agosto 2008 ha precisato che il nuovo contingente di personale addetto agli uffici di diretta collaborazione risulta essere pari a 306 unità a fronte di un contingente previsto dai precedenti regolamenti pari a 356 unità.
Pertanto, a fronte di una riduzione del contingente di personale pari al 14 per cento si realizza una riduzione della spesa nella misura del 21 per cento, in quanto la modifica organizzativa, consistente nell'accorpamento di tre preesistenti dicasteri, comporta una «riduzione di un terzo delle figure dei responsabili», non considerati nei suindicati contingenti, nonché un contenimento delle spese di funzionamento degli uffici di diretta collaborazione.
Al riguardo osserva che appaiono necessari elementi e dati, anche di carattere quantitativo, volti a suffragare, da un lato, le componenti sottostanti la quantificazione di risparmi nella misura del 21,02 per cento indicati nella relazione tecnica, dall'altro, la congruità delle disponibilità previste rispetto alla dotazione organica definita dal provvedimento in esame. La possibilità di effettivo rispetto del nuovo limite di spesa fissato va infatti verificata in relazione a tale dotazione. Rileva infine che, in ogni caso, le disponibilità finanziarie, come rideterminate in base al provvedimento in esame, andrebbero espressamente definite come limite invalicabile di spesa.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA deposita la documentazione predisposta dal Ministero dello sviluppo economico sul provvedimento (vedi allegato 1), riservandosi tuttavia un ulteriore approfondimento in ordine ai profili richiamati dal relatore.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede al relatore se egli sia a conoscenza del fatto che sul processo complessivo di riordino dei ministeri è intervenuta la Presidenza del Consiglio, anche con riferimento ad alcune considerazioni critiche contenute nei pareri del Consiglio di Stato. Rileva che si tratta di un elemento da tenere in considerazione ai fini dell'esame del provvedimento.

Massimo BITONCI (LNP), relatore, si riserva di acquisire informazioni in merito all'aspetto richiamato dal collega Baretta.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, alla luce dell'impegno assunto dal relatore, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta di domani.

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Atto n. 27.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di regolamento.

Marco MARSILIO (PdL), relatore, nell'illustrare il contenuto del provvedimento in esame, ricorda che lo schema di decreto reca lo schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ed è emanato in applicazione dell'articolo 1, comma 5, del decreto legge 85/2008. Il provvedimento è corredato di relazione tecnica.

Pag. 85

Rileva che gli articoli da 1 a 10 recano le disposizioni relative all'assetto organizzativo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e alla sua articolazione in tre Dipartimenti e che l'articolo 11 provvede alla rideterminazione delle dotazioni organiche del personale dirigenziale e non dirigenziale del Ministero. Ricorda che la relazione tecnica afferma che il provvedimento, ai sensi dell'articolo, comma 16, decreto-legge n. 85 del 2008 ridefinisce gli assetti organizzativi, assicurando - fermi restando i conseguenti processi di riallocazione e mobilità del personale - che, al termine del processo di riorganizzazione, la somma dei limiti delle spese strumentali e di funzionamento sia ridotta di almeno il 20 per cento. La riduzione ammonta complessivamente ad euro 4.613.187, a decorrere dall'anno 2009 e che la medesima sarà apportata in sede di predisposizione di bilancio per l'anno 2009. Richiede dunque chiarimenti in ordine alla riduzione operata relativamente alle spese strumentali e di funzionamento, al fine di verificarne la coerenza con il disposto dell'articolo 1, comma 16, del decreto legge n. 85 del 2008. Quanto al ridimensionamento degli assetti organizzativi, richiede di chiarire i motivi in base ai quali l'organico del nuovo ministero viene definito in 34 dirigenti di prima fascia e in 672 dirigenti di seconda fascia; il numero dei dirigenti di prima fascia sembrerebbe dover invece complessivamente ammontare a 33 e il numero dei dirigenti di seconda fascia a 670. Ulteriori disposizioni dello schema di regolamento danno attuazione a previsioni legislative cui non risultano ascritti effetti finanziari. Peraltro, ai fini di un'esaustiva valutazione dell'impatto finanziario del provvedimento, ritiene opportuno acquisire chiarimenti in ordine ai seguenti aspetti. Per quanto concerne la rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, rileva che le disposizioni in esame danno una prima e parziale attuazione al riordino delle carriere prefigurato nell'ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Ministeri. In luogo delle precedenti posizioni economiche, il personale è suddiviso in tre aree, a sua volta articolate in fasce retributive. L'esplicita previsione di dotazioni riferite alle fasce è suscettibile di comportare implicazioni relative al trattamento economico del personale interessato in quanto la nuova dotazione definita include fasce retributive apicali che non corrispondono ad alcuna posizione economica attualmente prevista. Ritiene, pertanto, opportuno acquisire indicazioni circa l'effettiva disponibilità delle risorse necessarie per la concreta attuazione della nuova struttura delle carriere.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA deposita la documentazione predisposta dal Ministero dell'istruzione, dell'Università e della ricerca sul provvedimento (vedi allegato 2), riservandosi tuttavia di compiere ulteriori approfondimenti sui profili richiamati dal relatore.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, anche tenendo conto della richiesta avanzata con riferimento all'atto n. 26 dal deputato Baretta, che evidentemente deve intendersi come riferita anche al provvedimento in esame, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Atto n. 28.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di regolamento.

Marco MARSILIO (PdL), relatore, illustra il contenuto del provvedimento in esame, il quale reca lo schema di regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della pubblica istruzione ed è emanato in applicazione dell'articolo 1, comma 17, del decreto legge n. 85 del 2008. In proposito,

Pag. 86

ricorda che tale disposizione stabilisce che l'onere relativo ai contingenti assegnati agli uffici di diretta collaborazione dei Ministri delle strutture che abbiano subito modificazioni in base alle norme recate dal decreto stesso, deve essere inferiore per non meno del 20 per cento al limite di spesa complessivo riferito all'assetto vigente alla data di entrata in vigore del decreto. Con riferimento ai profili di interesse della Commissione, osserva preliminarmente che dalla riorganizzazione delle strutture ministeriali disposta con la nuova disciplina recata dalla legge finanziaria per il 2007 e dal decreto-legge n. 85 del 2008 deriva una riduzione del numero dei Ministeri che appare in sé suscettibile di determinare effetti di risparmio, ancorché non scontati nelle previsioni di bilancio. Peraltro per una verifica dell'effettività delle riduzioni disposte ritiene necessario acquisire chiarimenti in merito al taglio delle disponibilità assegnate agli uffici di diretta collaborazione dei Ministri, effettuato dal regolamento in esame e previsto a norma dell'articolo 1, comma 17, del decreto legge n. 85 del 2008, osserva che lo stesso non ha riguardato la somma complessiva delle disponibilità iscritte in bilancio in capo ai preesistenti Ministeri bensì solo alcuni capitoli. Il Governo dovrebbe fornire indicazioni sui criteri e le motivazioni che hanno determinato l'esclusione di alcuni capitoli dai tagli in questione. Ritiene inoltre necessario che siano indicati, al fine di riscontrarne la congruità, l'ammontare delle disponibilità assegnate agli uffici di diretta collaborazione e la spesa da sostenere, in linea di massima, per le retribuzioni del personale. È infatti in relazione a tale dotazione che va verificata la possibilità di effettivo rispetto del nuovo limite di spesa fissato dal decreto-legge n. 85 del 2008.
Ricorda poi che l'articolo 13 prevede, al comma 1, che dall'attuazione del provvedimento derivano i risparmi previsti dall'articolo 1, comma 17, del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, rispetto al limite di spesa complessivo riferito all'assetto vigente alla data di entrata in vigore del citato decreto-legge. Il comma 2 del medesimo articolo prevede inoltre che al maggior onere derivante dalle disposizioni di cui all'articolo 7, comma 2, e all'articolo 11, comma 1, lettera b), si provvede mediante soppressione di quattro posti di dirigenti di seconda fascia dell'amministrazione effettivamente coperti.
Al riguardo, con riferimento alle disposizioni di cui al comma 1, ricorda che la relazione tecnica allegata al presente provvedimento quantifica in 999.161 euro per l'anno 2008 e in 1.498.742 euro per l'anno 2009 i risparmi derivanti dalle disposizioni derivanti dall'attuazione del decreto-legge n. 85. In proposito rileva che la disposizione appare riprodurre sostanzialmente il contenuto dell'articolo 1, comma 17, del citato decreto-legge, già sopra richiamato senza tuttavia assumerne il medesimo significato normativo, in quanto ci si limita ad indicare che dall'attuazione del provvedimento derivano i risparmi di spesa previsti e non che tali risparmi devono derivare dall'attuazione del provvedimento. In tal senso invita il rappresentante del Governo a valutare l'opportunità di riformulare la disposizione nel senso di prevedere che dall'attuazione del provvedimento «devono derivare» e non «derivano» i risparmi attesi.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA concorda sulla riformulazione prospettata dal relatore con riferimento all'articolo 13, comma 1. Deposita quindi la documentazione predisposta dal Ministero dell'istruzione, dell'Università e della ricerca sul provvedimento (vedi allegato 3), osservando che la stessa evidenzia un risparmio complessivo derivante dallo schema di regolamento di 2.230.748 euro. Si riserva comunque di compiere ulteriori approfondimenti con riferimento ai profili richiamati dal relatore.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.

Pag. 87

Schema di regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Atto n. 30.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di regolamento.

Remigio CERONI (PdL), relatore, illustra il contenuto del provvedimento, il quale reca lo schema di regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed è emanato in applicazione dell'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 85 del 2008. In proposito ricorda che l'articolo 1, comma 3, di tale decreto dispone il trasferimento in capo al Ministero delle infrastrutture delle funzioni e relative risorse finanziarie, strumentali e di personale, già attribuite al Ministero dei trasporti. Inoltre, il medesimo provvedimento, in attuazione della legge finanziaria 2008, individua in 12 il numero dei ministeri (comma 1), disciplina, ai fini dell'adeguamento delle strutture di Governo, il trasferimento delle relative attribuzioni e risorse (commi 2-7) e demanda l'immediata ricognizione, in via amministrativa, delle strutture trasferite ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (comma 8). Nel segnalare che il provvedimento risulta corredato di relazione tecnica, vidimata dalla Ragioneria generale dello Stato e di relative tabelle allegate, con riferimento ai profili di interesse della Commissione, osserva in primo luogo, con riferimento alle spese di personale, che la relazione tecnica non distingue tra risparmi effettivi e risparmi potenziali. Non viene precisato infatti se le riduzioni disposte riguardino o meno posti di organico effettivamente ricoperti. Qualora il taglio non dovesse avere ad oggetto posizioni effettivamente ricoperte, il conseguimento dei risparmi, ascritti alla riduzione del numero delle posizioni dirigenziali di prima fascia, sarebbe subordinato a ulteriori fattori e condizioni. Sempre con riguardo al ridimensionamento degli assetti organizzativi che, in base alla disposizione di cui all'articolo 74, comma 1, lettera a) del decreto-legge n. 112 del 2008, deve tradursi in una riduzione degli uffici dirigenziali di livello generale nella misura del 20 per cento e di quelli di livello non generale nella misura del 15 per cento, si formulano le seguenti osservazioni. In base alla tabella allegata al DPCM 14.11.2005, - vigente anteriormente alle disposizioni della finanziaria 2007 che ha imposto la prima riduzione degli organici - e a seguito della confluenza nel Ministero del Registro italiano dighe , la consistenza organica dirigenziale del Ministero infrastrutture e trasporti era pari a 58 dirigenti di prima fascia e 326 di seconda fascia. Pertanto, se si applicassero le previste complessive riduzioni del 20 e del 10 per cento (comprensive di quelle già disposte dalla legge n. 296 del 2006) la situazione dell'organico dovrebbe teoricamente comprendere 46,4 dirigenti di prima fascia in luogo dei 58 previsti e 277,1 dirigenti di seconda fascia in luogo di 326. L'organico del nuovo ministero viene definito invece dallo schema di decreto in esame con un numero di posizioni dirigenziali superiore, sia pur di poco, in quanto pari a 47 dirigenti di prima fascia e a 279 dirigenti di seconda fascia.
Con riferimento alle norme che prevedono che sia ridotta almeno del 20 per cento la somma dei limiti delle spese strumentali e di funzionamento previsti, rispettivamente, per i Ministeri di origine ed i Ministeri di destinazione, rileva l'opportunità che siano indicati i criteri sulla base dei quali sono state individuate le voci di spesa da ridurre e quelle da non prendere invece in considerazione.
Ulteriori disposizioni dello schema di regolamento danno attuazione a previsioni legislative cui non erano stati ascritti effetti finanziari. Peraltro, ai fini di una esaustiva valutazione dell'impatto finanziario del provvedimento, ritiene necessario acquisire chiarimenti in ordine ai seguenti aspetti.

Pag. 88

Per quanto concerne la rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, si rileva che le disposizioni in esame danno una prima e parziale attuazione al riordino delle carriere prefigurato nell'ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Ministeri. In luogo delle precedenti posizioni economiche, il personale è suddiviso in tre aree, a sua volta articolate in fasce retributive. L'esplicita previsione di dotazioni riferite alle fasce è suscettibile di comportare implicazioni relative al trattamento economico del personale interessato in quanto la nuova dotazione definita include fasce retributive apicali che non corrispondono ad alcuna posizione economica attualmente prevista. Ritiene inoltre opportuno che siano fornite indicazioni circa l'effettiva disponibilità delle risorse necessarie per la concreta attuazione della nuova struttura delle carriere.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA chiede un rinvio dell'esame al fine di predisporre i necessari elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate.

Pier Paolo BARETTA (PD) invita il rappresentante del Governo a fornire alla Commissione elementi anche in ordine alle ragioni che hanno indotto, nell'effettuare la riorganizzazione delle strutture, in particolare per quanto concerne la dislocazione del personale, a privilegiare le strutture riconducibili all'ex-Ministero delle infrastrutture a danno di quelle riconducibili all'ex-Ministero dei trasporti. Osserva altresì che, per quanto concerne il settore marittimo, si indeboliscono le competenze dell'amministrazione civile a vantaggio delle strutture militari; ciò potrebbe produrre, in particolare per quanto concerne lo svolgimento di alcuni compiti, come quelli attinenti alla formazione, ad un incremento, anziché ad una riduzione dei costi.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.

Schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Atto n. 31.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di regolamento.

Remigio CERONI (PdL), relatore, illustra il contenuto del provvedimento, il quale reca norme per l'organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Ricorda che l'atto è emanato in conseguenza del riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri disciplinato dal decreto-legge n. 85 del 2008, che ha previsto, tra l'altro, l'accorpamento del Ministero delle infrastrutture e del Ministero dei trasporti in un'unica struttura. Nel ricordare che il provvedimento è corredato di una relazione tecnico-finanziaria verificata dalla Ragioneria generale dello Stato, osserva preliminarmente che dalla riorganizzazione delle strutture ministeriali disposta con la nuova disciplina recata dalla legge finanziaria per il 2008 e dal decreto-legge n. 85 del 2008 deriva una riduzione del numero dei Ministeri che appare in sé suscettibile di determinare effetti di risparmio, ancorché non scontati nelle previsioni di bilancio. In particolare, per la parte concernente il testo in esame, dal confronto con la normativa vigente, oggetto di abrogazione, si ricava una consistente riduzione nel numero delle posizioni di vertice previste per gli uffici di diretta collaborazione (dirigenti degli uffici, Servizio per il controllo interno e altre posizioni in precedenza ricoperte in entrambi i Ministeri) in conseguenza del loro accorpamento in una struttura unificata. Di tale riduzione - che dall'esame della normativa in vigore può essere ricostruita solo parzialmente - la relazione tecnica non dà conto puntualmente, limitandosi a indicare (nell'allegato che riporta - per

Pag. 89

ciascun responsabile di vertice degli uffici di diretta collaborazione - il trattamento economico fondamentale ed accessorio) il fabbisogno finanziario per il 2009 non posto a raffronto con l'analogo fabbisogno per l'anno precedente. Ritiene pertanto opportuno acquisire dati ed elementi che consentano una comparazione fra il 2008 e il 2009 della consistenza numerica e dell'impegno finanziario riferiti alle posizioni di vertice effettivamente ricoperte nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Nell'ambito dei predetti chiarimenti, andrebbe acquisita la quantificazione dell'onere indicato dall'articolo 10, comma 2, in relazione al riconoscimento del più elevato trattamento economico per le figure del Capo della Segreteria del Ministro e del Consigliere diplomatico. Non è chiaro, infatti, se tale onere sia ricompreso nel valore desumibile dalla tabella di cui all'allegato 3 (trattamento economico 2009 dei responsabili di vertice degli uffici di diretta collaborazione), in base alla quale la somma dei due trattamenti ammonterebbe a euro 179.996,58. Chiede, inoltre, che sia espressamente precisato che le disponibilità assegnate agli uffici di diretta collaborazione del Ministero costituiscono un limite invalicabile di spesa. In proposito, tenuto conto della previsione di cui all'articolo 1, comma 17, del decreto-legge n. 85 del 2008 sul risparmio di almeno il 20 per cento, rispetto alla spesa sostenuta con l'organizzazione previgente, dell'onere relativo agli uffici di diretta collaborazione, andrebbero acquisiti - al fine di chiarire i criteri che sono stati adottati per l'individuazione del nuovo limite di spesa - gli elementi volti a giustificare la corrispondenza fra lo stanziamento indicato dal testo e l'effettiva situazione degli organici determinata a seguito dell'introduzione del nuovo assetto. Ricorda poi che l'articolo 10, al comma 1, dispone che dall'attuazione del presente regolamento non devono derivare, in ogni caso, nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. Il comma 2 prevede che al maggior onere derivante dalle disposizioni di cui all'articolo 7, comma 1, lettera b), si provvede nell'ambito degli ordinari stanziamenti di bilancio ridotti del venti per cento, ai sensi dell'articolo 1, comma 17, del decreto-legge n. 85 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 121 del 2008. Al riguardo, osserva che nel disegno di legge di bilancio a legislazione vigente per il 2009 (A.C. 1714) le risorse stanziate per il funzionamento del gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ammontano a euro 17.234.464, mentre la relazione tecnica indica quale spesa relativa agli uffici di diretta collaborazione l'importo di euro 15.885.636. Ritiene pertanto opportuno che il Governo chiarisca le ragioni di tale discrasia.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA chiede un rinvio dell'esame al fine di predisporre i necessari elementi di risposta alle richieste di chiarimento avanzate.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.

La seduta termina alle 16.20.