CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 luglio 2008
45.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 30 luglio 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.15.

Schema di direttiva per l'anno 2008, recante gli interventi prioritari, la ripartizione delle somme, il monitoraggio, il supporto e la valutazione degli interventi previsti dalla legge concernente il fondo per l'offerta formativa.
Atto n. 17.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di direttiva in oggetto, rinviato il 29 luglio 2008.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, ribadisce la proposta di parere favorevole già anticipata nella seduta di ieri che illustra (vedi allegato 1), richiamando le considerazioni espresse nella relazione svolta.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ringrazia la relatrice, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, per la saggia proposta di parere presentata che richiama il Governo su scelte fatte dal precedente Esecutivo senza l'inserimento di condizioni o osservazioni, ma attraverso premesse altrettanto significative. Preannuncia quindi il voto favorevole sulla proposta di parere presentata dal relatore.

Fabio GARAGNANI (PdL) riconosce alla collega Frassinetti il giusto merito per il lavoro svolto, pur non condividendo la proposta di parere favorevole che non appare coerente con le premesse critiche

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in esso previste. Rimangono ancora in sospeso le questioni relative all'intervento a favore di attività di istruzione a sostegno di portatori di handicap, nonché gli interventi in materia di offerta formativa che non risultano adeguati. Preannuncia, quindi, la propria astensione sulla proposta di parere presentata dal relatore.

Valentina APREA, presidente, ricorda che la Commissione esamina per gli aspetti relativi ai profili di competenza un provvedimento definito secondo le scelte adottate dal precedente Esecutivo.

Maria Letizia DE TORRE (PD) rileva che l'applicazione della legge n. 440 del 1997 è stata modificata nel corso degli anni rispetto ai principi fondamentali in essa previsti, seppure i pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti abbiano cercato di indirizzare l'attività dei rispettivi Governi nella direzione stabilita dalla legge, come avviene con la proposta di parere oggi in esame. Nel corso degli anni, peraltro, si è assistito ad una progressiva riduzione degli stanziamenti previsti, per cui sembra opportuno che l'Esecutivo, per il futuro, ripristini le risorse necessarie. Ritiene inoltre indispensabile che a partire dal prossimo anno siano individuate le priorità stabilite dall'articolo 2 della legge n. 440, avendo riguardo non solo all'andamento dei saldi ma anche a come sono stati realizzati gli obiettivi previsti. Condivide, quindi, la proposta di parere presentata dal relatore, rilevando peraltro la necessità di intervenire con maggiore decisione sulle materie relative agli interventi previsti a favore degli alunni con disabilità e alla valutazione dei dirigenti scolastici. Preannuncia quindi, anche a nome dei deputati del gruppo a cui appartiene, il voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia l'astensione sulla proposta di parere del relatore, rilevando l'esigenza di approfondire per il futuro l'attività di controllo sugli interventi a sostegno delle offerte formative didattiche.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI

Mercoledì 30 luglio 2008. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.30.

7-00026 De Torre: Misure per la scolarizzazione dei minori rom e sinti.
(Discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Maria Letizia DE TORRE (PD) illustra la risoluzione di cui è prima firmataria, rilevando che si è realizzata una soluzione condivisa con rappresentanti della maggioranza per risolvere la situazione della scolarizzazione e del successo scolastico di minori rom e sinti. Si tratta di un intervento a cui hanno già lavorato i ministri Gelmini e Maroni, assicurando, con le iniziative da essi assunte da ultimo, il proprio impegno a procedere nel senso auspicato dalla risoluzione.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA, concordando con gli impegni previsti dalla risoluzione, illustra una nota afferente le problematiche in essa previste (vedi allegato 2).

Fabio GARAGNANI (PdL) apprezza la sensibilità manifestata dalla collega De

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Torre sul problema in discussione, rilevando peraltro che la risoluzione non tiene conto di rilevanti posizioni politiche del Governo in materia di immigrazione. Ritiene in questo senso che dalla risoluzione emergano forti strumentalizzazioni volte a sminuire l'impegno del Governo nella lotta all'immigrazione con accenni e affermazioni contenuti nelle premesse che non appaiono condivisibili. Vi sono altre priorità nel settore scolastico che andrebbero affrontate rispetto a quelle indicate nella soluzione, come per esempio il venir meno del rispetto dell'autorità nelle scuole, o le legittime preoccupazioni dei genitori per l'inserimento di bimbi rom nelle classi dei propri figli, legate ai ritardi e alle difficoltà di procedere all'attuazione dei programmi didattici. Si assiste ad un vero e proprio nichilismo che danneggia senz'altro l'attività scolastica, piuttosto che favorirla. Ritiene necessario in questo senso che siano date direttive più precise e cogenti per l'insegnamento, allo scopo di recuperare una cultura dei valori, anche a costo di apparire reazionari. Riterrebbe opportuno quindi che si procedesse ad una pausa di riflessione, non condividendo la formulazione della risoluzione, così come presentata dai firmatari.

Maria COSCIA (PD) rileva come la risoluzione in discussione dimostri di aver preso sul serio le affermazioni del ministri dell'istruzione e dell'interno sul tema dei rom, partendo dalla tutela dei diritti fondamentali ad essi spettanti, primo tra i quali quello alla scolarizzazione. Si tratta di un tema complesso ed articolato che deriva anche dalla difficoltà delle istituzioni a livello locale di affrontare queste tematiche. Sulla base della sua esperienza personale in qualità di amministratore locale del Comune di Roma, con delega all'istruzione, ha potuto constatare per esempio che per superare i pregiudizi occorre un'azione paziente e dialogante a livello locale con i genitori, gli insegnati e gli alunni. I dati rappresentati dal sottosegretario Pizza, con riferimento alla situazione di Roma, dimostrano d'altra parte come si sia svolto un buon lavoro in quella realtà, favorendo un livello adeguato di scolarizzazione di questi minori. Vi è peraltro la necessità di evitare che ci siano epurazioni nei confronti di chi non rientra in un certo crisma di normalità, dovendosi spesso riscontrare come proprio da minori considerati «normali» vengano azioni vandaliche nella scuola. Auspica, quindi, che vi possa essere un lavoro congiunto tra tutte le forze politiche della Commissione su questo tema, come la risoluzione in discussione dimostra.

Paolo GRIMOLDI (LNP) rileva innanzitutto che il Governo è già intervenuto sul tema in questione con apposite direttive, non condivide poi l'impostazione della risoluzione che appare addirittura scorretta da un punto di vista sostanziale e sgrammaticata, visto che si utilizza il termine «obbiettivo», invece di «obiettivo».

Valentina APREA, presidente, invita il collega Grimoldi a limitare il suo intervento ad aspetti di tipo sostanziale, senza risultare provocatorio o peggio offensivo nei confronti di alcuni colleghi.

Paolo GRIMOLDI (LNP) ribadisce ad ogni buon conto che la risoluzione cerca di mettere in difficoltà il Governo richiamando in premessa solo considerazioni volte a riconoscere i diritti dei minori e non anche doveri. Ritiene quindi che i riferimenti relativi alla assunzione delle impronte digitali siano assolutamente fuorvianti, come pure stigmatizza il fatto che nella risoluzione non sia in alcun modo richiamato il diritto dei bambini e delle famiglie italiane a dover scegliere scuole private invece che pubbliche, dove la presenza di bambini rom e sinti rende l'insegnamento più difficoltoso. Ritiene quindi che la risoluzione debba essere modificata, risultando altrimenti faziosa e non corrispondente alla realtà.

Valentina APREA, presidente, invita il collega Grimoldi a far pervenire alla deputata De Torre le proprie osservazioni in modo tale da verificare la possibilità di un loro accoglimento. Ritiene peraltro necessario

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pervenire già nella seduta odierna all'approvazione di una risoluzione condivisa che impegni il Governo ad adottare, per il prossimo avvio dell'anno scolastico, i necessari interventi per risolvere questo problema. In qualità di cofirmataria della risoluzione, rappresenta inoltre l'esigenza di non pervenire ad un atto «muscolare» di approvazione della risoluzione solo da parte di alcune componenti della Commissione, ma alla definizione di una soluzione condivisa da tutte le forze politiche che la compongono.

Paola FRASSINETTI (PdL) ringrazia la collega De Torre per averle dato l'opportunità di sottoscrivere una risoluzione che non ha nulla di offensivo nei confronti del Governo, e che risulta anzi in linea con gli interventi successivi adottati dal ministro Maroni, la cui attività condivide pienamente. Ritiene che la convivenza civile passi necessariamente per l'integrazione delle diverse realtà sociali, già all'interno della scuola che da sempre rappresenta il luogo principale di integrazione sociale. Considera peraltro necessario che gli interventi a sostegno della scolarizzazione di questi minori debbano essere rivolti soprattutto allo svolgimento di attività di apprendimento e non solo per attività ricreative. In questo senso, a progetti folcloristici su cucina etnica e quant'altro è necessario opporre interventi di crescita scolastica di questi minori senza una differenziazione della scuola basata sulla cultura. Nel merito, ritiene opportuno superare nella prima premessa il riferimento alle leggi razziali che appare superfluo, auspicando di pervenire all'approvazione condivisa della risoluzione in discussione.

Emerenzio BARBIERI (PdL) condivide l'esigenza innanzitutto di giungere all'approvazione di un testo condiviso della risoluzione in discussione nella seduta odierna o al più tardi nella giornata di domani, anche in considerazione delle recenti dichiarazioni espresse dal ministro Gelmini e dal ministro Maroni sugli interventi da adottare al riguardo. Constata, in questo senso, la posizione favorevole del rappresentante del Governo già espressa dal sottosegretario Pizza sulla risoluzione in discussione. Evidenzia quindi che per favorire una più ampia condivisione sul testo da parte di tutte le forze politiche si potrebbe omettere il riferimento alle leggi razziali nella prima premessa, evidenziando inoltre nella quarta il concetto del superamento della problematica relativa alla custodia delle impronte digitali, anche eventualmente espungendola interamente dal testo. Aggiunge che nell'ultima premessa dovrebbe essere soppresso il riferimento al compito di vigilare assegnato alla Commissione cultura sull'attuazione degli impegni adottati, in quanto si tratta di una competenza che non le appartiene; considerando eventualmente la possibilità, nell'ultimo impegno al Governo, di sostituire il riferimento ai comuni con quello alle regioni, o eventualmente alle regioni e agli enti locali. Considererebbe inoltre necessario semplificare nel primo impegno al Governo il riferimento alla possibilità di ricorrere a consulenti rom e sinti, per non vincolare eccessivamente l'Esecutivo.

Valentina APREA, presidente, rileva che il richiamo fatto nel primo impegno al Governo è volto a salvaguardare il lavoro già svolto dal Governo in questo senso, fino ad oggi.

Antonio PALMIERI (PdL) riterrebbe opportuno ricordare che con le linee guida approvate il 22 luglio dal Ministero dell'interno è stata definitivamente superata ogni perplessità in ordine all'impegno del Governo su questo tema.

Caterina PES (PD) ribadisce che il senso della risoluzione è quello di condividere tra tutte le forze politiche la definizione di una soluzione comune volta a rendere possibile la presenza nel territorio di culture diverse. Al timore per il nichilismo rappresentato dal collega Garagnani, che pure condivide, oppone il proprio timore per un assolutismo che al contrario rischierebbe, come in passato, di provocare conseguenze altrettanto dannose per la scuola. È necessario invece procedere

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nel senso di costruire un confronto culturale di tutte le realtà sociali all'interno della scuola che rappresenta di fatto l'unico strumento volto ad aiutare i bambini rom e sinti a sentirsi intergrati in una dimensione europea.
(Commenti del deputato Garagnani).

Pierfelice ZAZZERA (IdV) considera il richiamo fatto nella prima premessa alle leggi razziali come idoneo a non perdere la memoria su un periodo storico significativo. Aggiunge che le recenti decisioni assunte in Europa e in particolare dal Consiglio d'Europa in merito a queste problematiche inducono a focalizzare l'attenzione della Commissione sulla questione. Si tratta di procedere nel senso di un'affermazione dell'integrazione dei minori rom e sinti nella scuola, attraverso un reciproco accoglimento di elementi di crescita culturale. Nel merito della risoluzione ritiene opportuno, per fugare ogni dubbio al riguardo, sopprimere la quarta premessa, dichiarandosi favorevoli ad eventuali ulteriori limature che possano favorire l'approvazione unitaria della risoluzione.

Luciano CIOCCHETTI (UdC) concorda con la risoluzione presentata, rilevando la necessità di procedere ad una piena integrazione di tali minori nel sistema scolastico nazionale che considera fondale per un accrescimento della loro integrazione sociale. È opportuno inoltre giungere all'approvazione concorde da parte d tutte le forze politiche di un testo unitario che assumerebbe il significato di una unanime volontà politica su questo tema. Nel merito considera preferibile il riferimento nell'ultimo impegno al Governo alle regioni e agli enti locali, invece che quello ai comuni, con una integrazione aggiuntiva che preveda espressamente il sostegno e l'organizzazione di attività integrative, al di fuori dell'orario scolastico.

Paola GOISIS (LNP) ribadisce che nella risoluzione traspare una intenzione inequivoca di voler far passare alcuni per «razzisti» ed altri no. In particolare ritiene che se si fa riferimento alle leggi razziali del Paese occorre anche ripercorrere tutte le vicende storiche che hanno portato alla caduta del muro di Berlino; ritiene che la sinistra non debba ergersi a giudice. Nel merito considera quindi opportuno eliminare la quarta premessa, superando nel primo impegno il richiamo agli esperti rom. Ribadisce quindi la necessità di considerare l'elemento della diversità di ciascuno come un valore aggiunto, rivendicando la tutela e la difesa delle proprie culture e tradizioni che non devono essere seppellite o immolate per la difesa di quelle di altri.

Ricardo Franco LEVI (PD) pur non volendo intervenire sui profili di merito sollevati dal collega Grimoldi, che pongono problematiche più all'interno della maggioranza che della minoranza, rileva, per precisione, che ai sensi del vocabolario Zingarelli i termini «obiettivo» e «obbiettivo» sono assolutamente fungibili. Ritiene quindi importante la risoluzione in discussione che garantisce la possibilità di intervenire a sostenere una scolarizzazione di questi minori. Con riferimento al merito riterrebbe necessario che negli impegni si facesse riferimento non tanto a corsi di italiano come seconda lingua, quanto a corsi di apprendimento veloce, ritenendo indispensabile inoltre, nel primo impegno, un riferimento specifico al problema della frequenza e al successo scolastico di minori rom e sinti, avendo particolare attenzione alla situazione delle bambine. Precisa inoltre che sottoscriverà la risoluzione in discussione solo laddove permanga il riferimento alle legge razziali in premessa, ritenendo necessario che laddove tale riferimento dovesse essere espunto ciò emerga chiaramente dal testo della risoluzione.
(Ripetuti commenti del deputato Garagnani).

Valentina APREA, presidente, assicura il collega Levi che le eventuali modifiche alla risoluzione in discussione saranno

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sicuramente ben illustrate dalla collega De Torre.
In considerazione del fatto che il collega Garagnani sta intervenendo a margine della discussione, a commento degli interventi di alcuni colleghi, lo invita a tenere un comportamento più rispettoso dei lavori della Commissione.

Benedetto Fabio GRANATA (PdL) esprime piena soddisfazione per la risoluzione presentata dalla collega De Torre che sottoscrive. Ritiene che l'identità italiana vada considerata in senso dinamico e non statico essendo basata su differenze non solo culturali ma antropologiche. Certo non esiste l'esigenza di ribadire elementi già acquisiti soprattutto dal punto di vista storico, concordando con chi ha evidenziato che il Governo ha già rappresentato la propria linea favorevole in riferimento agli interventi da adottare su questo tema. La scuola deve contribuire a far crescere il senso di appartenenza comune al destino nazionale. Concorda in questo con quanto affermato dal Presidente Sarkozy quando afferma che «la Francia è chi l'ama»: anche per l'Italia ritiene valga lo stesso principio. Considera quindi la risoluzione andare nella giusta direzione, in linea con la percezione di una identità nazionale non bacchettona e risorgimentale. È la scuola, in questo senso, e non la televisione che deve avere la funzione di diffondere questa consapevolezza: si è cittadini italiani se si condivide una comune appartenenza. Ribadisce quindi che la logica della risoluzione non è quella di mettere sotto accusa il Governo, ma di affermare il rispetto di una identità culturale nazionale attraverso un necessario intervento di sostegno nei confronti di questi minori.

Dario GINEFRA (PD) concorda con quanto espresso dal collega Levi, rilevando come il richiamo alle leggi razziali, nelle premesse della risoluzione, costituirebbe un principio che non dovrebbe portare a dei distinguo, rappresentando invece un percorso fatto proprio dallo stesso presidente Fini, anni or sono. Preannuncia, quindi, di sottoscrivere la risoluzione in discussione solo laddove permanga il riferimento alle leggi razziali.

Valentina APREA, presidente, esprime piena soddisfazione per il dibattito ricco di spunti proveniente da diverse parti politiche, che esprime un rispetto e una condivisione per il lavoro fatto dai ministri Gelmini e Maroni in riferimento al tema in discussione. Si tratta di un percorso politico rispetto al quale la Commissione cultura non poteva essere estranea e che consente di definire una posizione comune a tutte le forze politiche. Concorda quindi con l'esigenza di riconoscere alla scuola il compito di non fare differenze tra i bambini e le persone, ma di favorire la realizzazione delle condizioni per garantire loro una vita più normale. La risoluzione in discussione va in questa direzione, essendo finalizzata ad appoggiare lo sforzo della scuola italiana sui temi indicati, la soluzione dei quali risulta particolarmente complessa per chi sta al Governo. Come ha potuto sperimentare in qualità di sottosegretario e come ben sa la collega De Torre che ha rivestito il medesimo ruolo nella passata legislatura. Ribadisce, quindi, l'impegno del Parlamento a sostenere il Governo e ad affiancarlo nella soluzione di questi temi, lavorando perché si possa pervenire alla definizione di una soluzione comune.

Maria Letizia DE TORRE (PD) intende precisare innanzitutto che non ci sono insinuazioni di alcun tipo sulla politica dell'attuale Governo su questo tema. Da dieci anni lavora sottotraccia sia a titolo personale che avendo rivestito incarichi di Governo proprio per favorire la scolarizzazione di rom e sinti. Concorda quindi con la collega Goisis quando afferma l'esistenza di una diversità tra le culture che bisogna riconoscere, ma anche valorizzare. Tenendo conto del dibattito, nel merito della risoluzione considera prevalente l'esigenza di togliere tutta la prima premessa, seppure avrebbe inteso mantenere il riferimento alle leggi razziali con una diversa formulazione. Considera in ogni

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caso necessario che la Commissione cultura con il medesimo impegno adotti una soluzione condivisa in occasione della prossima ricorrenza della Shoah. Nello stesso senso ha riscontrato una prevalente volontà di eliminare la quarta premessa pur avendo ritenuto preferibile una sua riformulazione che facesse salvo il dibattito conseguente al tema della custodia delle impronte digitali. Aggiunge, d'altra parte, in riferimento al primo impegno, che potrebbe essere accolto l'invito a sopprimere il termine «esperti».

Paola GOISIS (LNP) in questo senso, riterrebbe preferibile inserire, oltre a questa modifica, che si tratta di rom e sinti già integrati e impegnati per la crescita dei loro popoli.

Maria Letizia DE TORRE (PD), alla luce delle considerazioni espresse, illustra una riformulazione della risoluzione da lei presentata (vedi allegato 3), che tiene conto delle osservazioni emerse nel corso della discussione.

Luca Giorgio BARBARESCHI (PdL), sottoscrivendo la risoluzione come riformulata, preannuncia il proprio voto favorevole sulla nuova formulazione della risoluzione presentata dalla collega De Torre.

Fabio GARAGNANI (PdL) ribadisce che si tratta di un documento inopportuno politicamente, frutto di ipocrisia. Tutti vogliono affrontare il problema dei rom ma le modalità di approccio sono diverse. Vi sono emergenze molto più impellenti rispetto a quelle in discussione, come quella sulla parità scolastica, in riferimento alla quale ha presentato una risoluzione di cui sollecita la discussione alla presidente Aprea. Preannuncia quindi il proprio voto di astensione.

Valentina APREA, presidente, ricorda al deputato Garagnani che la definizione dei lavori della Commissione è rimessa all'ufficio di presidenza, intergrato dai rappresentanti dei gruppi.
Avverte quindi che la risoluzione in discussione, come riformulata, è stata sottoscritta anche dal collega Ciocchetti.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia, anche a nome dei deputati del gruppo cui appartiene, il voto favorevole sulla risoluzione come riformulata dalla collega De Torre.

Ricardo Franco LEVI (PD), prendendo atto del fatto che non è stato mantenuto il riferimento alle leggi razziali, preannuncia il proprio voto favorevole sulla nuova riformulazione della risoluzione in discussione, che peraltro non sottoscrive.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA concorda con la nuova riformulazione della risoluzione in discussione che considera importante per la politica adottata dal Governo in materia. Rappresentando un intervento significativo per consentire a questi minori di seguire un percorso di scolarizzazione.

La Commissione approva quindi la risoluzione 7-00026 nel testo come riformulato, che assume il numero 8-00005 (vedi allegato 3).

La seduta termina alle 16.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno è stato trattato.

SEDE REFERENTE

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
C. 136 Carlucci, C. 459 Ciocchetti e C. 1156 Ceccacci Rubino.