CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 luglio 2008
45.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 30 luglio 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Michelino Davico.

La seduta comincia alle 14.15.

5-00001 Tommaso Foti: Sulla chiusura della via per la chiesa parrocchiale di Vicobarone di Ziano Piacentino.

Il sottosegretario Michelino DAVICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Tommaso FOTI (PdL), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la puntuale ricostruzione della vicenda, che definisce «farsesca». Ricorda che la strada per la chiesa parrocchiale di Vicobarone di Ziano Piacentino è sempre stata aperta e percorribile, prima che il nuovo proprietario del cosiddetto «maniero» ne rivendicasse l'uso esclusivo, con la conseguenza che, per raggiungere la predetta chiesa, occorre ora inerpicarsi per una lunga scalinata. Constata che sull'intera vicenda le autorità pubbliche sono di fatto assenti: lo stesso sindaco, dopo aver adottato un'ordinanza urgente, che non è mai stata attuata, l'ha poi ritirata perché sarebbero venuti meno i presupposti, laddove la situazione è invece di fatto rimasta immutata, mentre i tentativi di conciliazione non sono stati condotti con sufficiente convinzione. Quanto al giudice di pace di Borgonovo, fa presente che questi non ha accertato l'insussistenza di una servitù di uso pubblico sulla via in questione,

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ma si è limitato a rilevare che il comune non ne aveva provato la sussistenza. In conclusione, prende atto con amarezza che la questione rimarrà sospesa fino ad almeno il 2012.

5-00165 Viola: Sul presidio delle forze dell'ordine in alcune località balneari per il periodo estivo.

Il sottosegretario Michelino DAVICO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), replicando, si dichiara soddisfatto per la puntualità dei dati numerici forniti dal rappresentante del Governo, ma non per le soluzioni prospettate. Prende atto che i sindaci dei comuni del litorale veneto coinvolti erano a conoscenza del fatto che il numero di carabinieri assegnati alla stazione di Caorle sarebbe stato ridotto, anche se le loro dichiarazioni pubbliche sono state di segno contrario. Sollecita quindi una maggiore attenzione del Governo alle località balneari richiamate nell'interrogazione, che sono tra le più importanti mete del turismo in Italia, sottolineando come esse siano interessate da un numero crescente di episodi di microcriminalità, dai furti allo spaccio di droga, e invita l'Esecutivo a rafforzare il locale presidio di forze dell'ordine, anche trasferendo unità di personale da altre zone più tranquille.

Donato BRUNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.35.

RISOLUZIONI

Mercoledì 30 luglio 2008. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 14.35.

7-00013 Volontè: Per la pubblicità dei compensi dei dipendenti o consulenti dei Ministeri e delle società partecipate dai Ministeri.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione.

Luca VOLONTÈ (UdC), nell'anticipare che il gruppo della Lega Nord Padania lo ha invitato a riformulare la sua risoluzione nel senso di sopprimere il secondo capoverso delle premesse, preannuncia di essere disponibile a tale riformulazione. Si riserva quindi di intervenire alla luce del dibattito.

Il sottosegretario Luigi CASERO, dopo aver espresso condivisione per la finalità della risoluzione, che tende a dare attuazione al principio di trasparenza delle attività delle pubbliche amministrazioni, ivi compresa la conoscibilità dei compensi corrisposti dalle stesse, osserva che la diffusione delle predette informazioni, pur di per sé non incompatibile in linea di principio con la disciplina dettata in materia di tutela dei dati personali, determina però di fatto una compressione al diritto alla riservatezza degli interessati, se non ci si limita a pubblicizzare, genericamente, il compenso spettante per la copertura di una posizione astratta, per esempio quella di direttore generale, bensì il compenso di una determinata persona individuata per nome. La diffusione delle informazioni in questione, infatti, è ammessa, ai sensi dell'articolo 19, comma 3, del cosiddetto Codice in materia di protezione dei dati personali (decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196), unicamente quando prevista da una norma di legge o di regolamento e comunque, ai sensi degli articoli 3 e 11 del Codice stesso, solo se necessaria e proporzionata rispetto alle finalità di trasparenza che si intendono perseguire: il che è stato più volte ribadito dal Garante per la protezione dei dati personali e dalla stessa giurisprudenza comunitaria. Per la pubblicazione dei compensi di

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singoli individui occorre pertanto una legittimazione in specifiche disposizioni normative.
Per quanto riguarda la pubblicità dei compensi corrisposti ai componenti delle società partecipate dal Ministero dell'economia e delle finanze, nel ribadire le osservazioni già svolte, evidenzia che sussiste inoltre una obiettiva difficoltà nell'individuare i soggetti interessati, atteso il novero, la natura e la tipologia delle partecipazioni societarie, e quindi esiste il rischio concreto di includere soggetti privati non direttamente interessati dalle esigenze di trasparenza che si intendono soddisfare.
In conclusione, propone ai presentatori della risoluzione di riformulare il secondo capoverso del dispositivo nei termini seguenti: «ad assumere tutte le iniziative necessarie affinché le società non quotate, a totale o prevalente partecipazione pubblica, nonché le loro controllate, pubblicizzino sul proprio sito web, nonché comunichino al Governo e al Parlamento, entro sessanta giorni dall'approvazione del bilancio, gli atti comportanti spesa relativi ai compensi corrisposti ad amministratori e sindaci, compresi i corrispondenti compensi di fine mandato e/o liquidazioni, che comportino il superamento dei tetti retributivi fissati legislativamente. A tale pubblicità non sono tenute le società quotate nei mercati regolamentati, già tenute legislativamente ad osservare le norme di trasparenza dettate da Consob».

Mario TASSONE (UdC), premesso di concordare sulla soppressione del secondo capoverso delle premesse della risoluzione in discussione, della quale è cofirmatario, esprime soddisfazione per l'attenzione mostrata dal Governo all'atto, che pone in luce un punto importante del rapporto tra lo Stato e le società partecipate. Ricorda che queste godono di uno statuto anomalo, che permette loro di invocare, a seconda delle occorrenze e delle convenienze, la propria rilevanza pubblica o la propria natura privatistica. Ciò premesso, reputa giusto e doveroso rendere note le retribuzioni dei dirigenti delle società partecipate dal soggetto pubblico ed, in particolar modo, i compensi degli amministratori delegati delle grandi società operanti nei settori delle ferrovie, delle poste e così via. A suo avviso, l'obiezione dell'esistenza di un diritto alla riservatezza mossa dal rappresentante del Governo è da ritenersi pretestuosa, dal momento che la riservatezza in Italia di fatto non esiste, come prova la continua diffusione del contenuto di intercettazioni telefoniche.

Sesa AMICI (PD) giudica sostanzialmente condivisibile la risoluzione in discussione, che tende a rafforzare un importante elemento di democrazia qual è quello del rapporto diretto tra pubblica amministrazione e cittadini. Preferirebbe tuttavia che non si parlasse, nelle premesse, di una «iniziativa di straordinaria trasparenza intrapresa dal ministro Brunetta», atteso che la pubblicazione dei compensi dei dipendenti pubblici costituisce attuazione di vigenti disposizioni di legge. Chiede inoltre al rappresentante del Governo se l'inciso «che comportino il superamento dei tetti retributivi fissati legislativamente» contenuto nella sua proposta di riformulazione si riferisca soltanto ai «compensi di fine mandato e/o liquidazioni» o a tutti «gli atti comportanti spesa relativi ai compensi».

Il sottosegretario Luigi CASERO chiarisce che l'inciso si riferisce a tutti gli atti.

Donato BRUNO, presidente, fa presente che la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo tende a definire un impegno nuovo rispetto a quanto già previsto dalla legge come obbligo. Ricorda infatti che l'articolo 3, comma 18 e commi da 44 a 53, della legge finanziaria per il 2008 (n. 244 del 2007) ha già dettato una disciplina per la limitazione dei compensi dei dipendenti pubblici ed ha previsto la pubblicazione dei relativi atti di spesa sui siti web delle amministrazioni di appartenenza.

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Linda LANZILLOTTA (PD) fa presente che il tema delle retribuzioni si presenta articolato e complesso, con caratteristiche diverse a seconda della natura del soggetto pubblico di riferimento. Un conto sono i ministeri o quelle società partecipate interamente controllate dallo Stato, in ordine alle quali il rappresentante del Governo potrebbe, già in questa sede, illustrare gli orientamenti del Governo stesso. Diverse considerazioni vanno invece svolte per quanto riguarda le retribuzioni erogate dalle società controllate dalle province e dai comuni, in ordine alle quali vige la disciplina prevista dalla legge finanziaria per il 2007. Su queste retribuzioni sarebbe opportuno che il Governo fornisse elementi utili per valutare se e come tali norme siano eluse, anche in considerazione del fatto che sovente componenti dei consigli di amministrazione vengono assunti dalle stesse società con qualifiche di livello dirigenziale. Si tratta di società interamente detenute dalla mano pubblica, in ordine alle quali può esercitarsi un controllo pieno sulle retribuzioni, che possono e, anzi, devono essere diffuse.

Donato BRUNO, presidente, ritiene che l'utile lavoro avviato nella seduta in corso abbia consentito alla Commissione di acquisire importanti elementi di valutazione, che richiedono un attento approfondimento. Per questa ragione ritiene che la discussione sulla risoluzione in esame potrebbe riprendere nella seduta già convocata per domani.

Carlo COSTANTINI (IdV) si dichiara favorevole a proseguire la discussione sulla risoluzione in oggetto nella seduta di domani, in modo da poter approfondire le diverse questioni emerse.

Luca VOLONTÈ (UdC) si dichiara non contrario al rinvio della discussione a domani, come pure alla riformulazione delle premesse della risoluzione in termini tali da tenere conto del rilievo posto dalla deputata Amici, nonché del suggerimento pervenutogli dai deputati della Lega Nord Padania, di cui ha già fatto cenno. Intenderebbe inoltre riformulare il primo capoverso del dispositivo in modo da posticipare la data del 30 luglio, che era ragionevole quando è stata presentata la risoluzione, ma non lo è più oggi, considerato che occorrerebbe a questo punto attendere il 30 luglio 2009 per ottenere la pubblicazione dei compensi dei dipendenti e consulenti dei ministeri. Quanto all'ulteriore proposta di riformulazione del dispositivo avanzata dal rappresentante del Governo, si dichiara disponibile a tenere conto delle questioni da lui sollevate, in vista di un comune impegno per una maggiore trasparenza in materia di retribuzioni a carico del soggetto pubblico.

Il sottosegretario Luigi CASERO, rispondendo al deputato Tassone, fa presente di non aver espresso un giudizio di valore sulle vigenti disposizioni a tutela della riservatezza, essendosi limitato a ricordarne l'esistenza. Il Parlamento è quindi libero di adottare le iniziative legislative che ritenga opportune per modificare quelle disposizioni.
Nel merito, assicura che è volontà del Governo di assicurare la trasparenza sulle retribuzioni dei dipendenti ministeriali e delle società partecipate dal Tesoro o delle loro controllate, in ottemperanza alle prescrizioni di legge. Per quanto riguarda le società che fanno capo agli enti locali, concorda sull'esigenza della massima trasparenza, anche per contrastare fenomeni deteriori, finalizzati ad aggirare i tetti di retribuzione, quali il cumulo degli incarichi e la confusione tra soggetti controllanti e controllati. Quanto alle iniziative che si possono intraprendere in questo senso, segnala la possibilità di intervenire normativamente come anche di costituire un osservatorio per verificare eventuali situazioni illegittime, lasciando poi alla magistratura ordinaria e contabile di accertare eventuali responsabilità.

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Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 30 luglio 2008. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 15.20.

Ratifica del Trattato di Lisbona.
Emendamenti C. 1519 Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (PdL), relatore, rilevato che gli emendamenti in esame (Leoluca Orlando 1.1, Palomba 1.2 e Donadi 1.3) non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione, propone di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.25.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI